Il mondo dei doppiatori - In...soliti ignoti

Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz

ARCHIVIO: quiz 184
(16/10/2017)


QUIZ #184

"Il sogno di Zorro"

Zorro, icona mascherata del cinema d'azione, è il paradigma della duplicità umana, divisa tra esteriorità ed intimità, ovvero tra ciò che siamo e ciò che vorremmo essere.
In Italia il mirabile spadaccino è espressamente citato per la prima volta in "Il sogno di Zorro" (1951) di Mario Soldati. Il protagonista (Walter Chiari) ne è un discendente e conserva dell'avo il gene della doppia personalità. Come la manifesta?
Figurano inoltre due interpreti (famosissimi), anche loro autori di un'esibizione bifronte ... o meglio bivocale, con la propria voce e non. Chi sono? Qual è la ragione dell'ambiguità? Chi li doppia?

 

Di seguito alcuni indizi per aiutarvi nella risoluzione:

  • Uno dei due attori, del quale Chiari in una circostanza storpia velatamente il nome in "Farcito", ironizzando sulle sue rotondità, talvolta si esprime con la propria voce e più spesso, spiazzando lo spettatore, con quella del doppiatore routinario dei caratteristi oversize.
  • Il secondo interprete, è un'attrice che, nei panni di una sensuale intrattenitrice di una taverna, parla con la propria voce, ma nella scena nella quale accenna con Chiari un ballo, solleva la voluminosa gonna a tutta coscia e la si scopre sostituita da colei che, nello stesso anno, è svettata come voce di una romantica fanciulla dotata di poteri extrasensoriali di comunicazione.

Scorrete la pagina in basso per le risposte...

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"Il sogno di Zorro"

"Il sogno di Zorro" (1951) è stato girato per gran parte in presa diretta e particolarmente le scene in interni.
Il doppiaggio interviene a colmare i "buchi" creatisi in svariate scene in esterni, in quelle concitate o con frequenti stacchi, oppure quando appaiono attori stranieri.
Cosicchè quando si dovette procedere a completare la sonorizzazione della pellicola, si richiamarono solo i più noti fra i presenti sul set, mentre per due attori, poi famosissimi, ma all'epoca relegati a ruoli minori: Giacomo Furia e la sconosciuta diciassettenne Sophia Loren, all'epoca ferma ancora al suo primo nome d'arte di Sofia Lazzaro, si pensò, in verità dimostrando (la produzione) scarso rigore professionale, di arrangiarsi con chi la CDC, incolpevole autrice del doppiaggio, in quel momento aveva in "casa".
Quindi è Carlo Romano, doppiatore abituale dei caratteristi in carne, a doppiare parzialmente Giacomo Furia, quando risulta inutilizzabile la presa diretta, nei panni di Panchito, panciuto sciocco assistente di casa Zorro.
Ed è Giuliana Maroni, doppiatrice di Cenerentola, protagonista dotata del potere di comunicare con gli animali nell'omonimo capolavoro disneyano (1950), nell'edizione italiana del 1951, a prestare la voce a Sophia Loren, che altrimenti a sua volta sentiamo in presa diretta, in quell'unica scena nella quale l'attrice napoletana mostra le sue lunghe e tornite leve. Scena che, nella copia in possesso delle reti Mediaset, risulta mancante!
Così come sono tagliati più spezzoni con protagonista l'attrice francese Michéle Philippe, quando tenta di sedurre Walter Chiari, mostrando generosamente (per i castigati anni 50) il décolleté.
Va ricordato che, parimenti ad altri lungometraggi di quegli anni, Mario Soldati girò scene osè esclusivamente per il mercato francese, dove la censura era meno opprimente e il nudo assicurava maggiori incassi.
La bellezza prorompente di Sophia Loren non poteva certo non essere notata e a dimostrazione del fatto che da giovanissima abbia girato scene di nudo, in rete tuttora circolano foto di scena e spezzoni filmati di, ad esempio, "Era lui, sì,sì" del 1951 e "Due notti con Cleopatra" del 1953, con in bella mostra il suo seno senza veli; scene, è bene chiarire, che non sono mai state viste nei nostri cinema.
La Sampaolofilm, casa di proprietà clericale, acquistò i diritti di Il sogno di Zorro nei primi anni '80 per la distribuzione televisiva e per proprie ragioni etiche, ma anche per eliminare possibili ostacoli alla piena circolazione sui piccoli schermi, ebbe la nefasta idea di tagliare anche le scene a loro dire pruriginose che avevano superato la censura cinematografica.
A farne le spese, probabilmente perché nemmeno identificata (!), sarà la scena con la Loren doppiata.
Un vero delitto di ottusità e incompetenza!
Infine ricordiamo che Walter Chiari cambia personalità più volte , da codardo bamboccione ad ardito spadaccino rubacuori ... e viceversa, quando riceve una brutale botta sulla testa.


Cosa avete risposto...

Hanno risposto parzialmente Massimo P. e Giorgio B.



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Le domande e le risposte sono curate da Franco Longobardi.


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