Il mondo dei doppiatori - In...soliti ignoti

Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz

ARCHIVIO: domanda 55
(04/03/2013)


Ecco la domanda n°55:

ALBERTO SORDI HAPPY HOUR 9
Alberto SordiStuzzicante antipasto alla
Convention di lunedì 11.3.2013, interamente dedicata alle prodezze, soprattutto le meno note, compiute dall’amatissima voce del grande Alberto Sordi, nel decennale dalla scomparsa.

Nella caratterizzazione di un facoltoso commerciante sudamericano, per Sordi sembrò inevitabile subire la mannaia vocale, per essergli sovrapposta una vissuta e ruvida parlata dagli echi ispanici. A quale doppiatore si pensò per conferire maggiore credibilità al personaggio?
Nella medesima pellicola (il titolo?), dopo essersi ricreduti sull'attendibilità della voce di Sordi... per se stesso, si escogitò il doppiaggio sia di un attor giovine dal luminoso avvenire, che di un consumato animale da palcoscenico, noto pure come primario doppiatore. Chi furono i due illustri devocalizzati? E quali i due subentranti?

Qualche indizio utile...


Scorrete la pagina in basso per le risposte...

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"Che tempi!"

Ha raccontato Alberto Sordi che, quando si recò agli studi per il doppiaggio della sua partecipazione al film "Che tempi!" (1947), tratto dalla commedia teatrale "Pignasecca e Pignaverde" di Emerico Valentinetti, con protagonista l'attore ligure Gilberto Govi, notò con sorpresa che per il ruolo del magnate argentino Manuel Aguirre - a lui obiettivamente ben poco calzante -, era stato convocato anche Felice Romano, fratello maggiore del più noto Carlo (doppiatore di Sordi ne "Il Passatore", vedere quiz n. 52) e componente del gruppo che tra il 1943 ed il 1944 stanziò in Spagna e si dedicò al doppiaggio in lingua italiana di diversi film americani ed incidentalmente in lingua spagnola di altri film.
Sempre secondo Sordi, dopo una breve verifica attitudinale, l'interprete originale fu preferito senza nemmeno sperimentare l'alternativa.

In "Che tempi!", il giovane Walter Chiari è inopportunamente doppiato dal più maturo Giulio Panicali, voce romantica per eccellenza dell'epoca.
Desta ancora più scalpore il doppiaggio del già allora famoso attore-doppiatore Paolo Stoppa che, nei panni dello spasimante respinto, subisce, lui romano verace, una radicale mutazione ligure, sostenuta dalla verve di Carlo Romano.
Il film citato negli indizi, dell'ultimo incontro tra Stoppa e Sordi, è "Il Marchese del Grillo" (1981) di Mario Monicelli.


Cosa avete risposto...

Di seguito alcune risposte esatte ricevute...

Il film è il gradevole “Che tempi!” del 1947/48 di Giorgio Bianchi che anche se ben interpretato non vale quanto la divertentissima commedia teatrale da cui è tratto: “Pignasecca e Pignaverde” del 1927 (disponibile in DVD grazie alla registrazione RAI del 1957) di Emerico Valentinetti, uno dei cavalli di battaglia di Gilberto Govi (Genova 1885-1966) protagonista in entrambe le rappresentazioni nel ruolo del Sig. Pastorino, ricco e avaro commerciante genovese alle prese con l’unica figlia Anna che non intende sposare il non giovanissimo e altrettanto ricco e avaro cugino Alessandro Raffo propostogli dal padre, bensì il giovane Eugenio Devoto conosciuto quando era un povero marinaio e tornato benestante dal Sud America accompagnato dal suo facoltoso datore di lavoro Manuel Aguirre. Quest’ultimo personaggio è interpretato da un Sordi con accento spagnolo che rischiò, stando ai vostri indizi, di essere doppiato da Felice Romano, fratello del più noto Romano (che avete citato nel quiz n.52 per il doppiaggio nel “Il Passatore”). Il competitor aveva una certa dimestichezza con la lingua poiché facente parte di quel gruppo di attori rifugiatesi in Spagna nel 1943/44 e che lì doppieranno alcuni film USA.
Nel ruolo di Eugenio Devoto troviamo Walter Chiari al suo secondo impegno cinematografico con la voce di Giulio Panicali probabilmente scelta per dare una caratterizzazione un po’ romantica al personaggio. In quello di Alessandro Raffo c’è Paolo Stoppa da voi citato per il ruolo di Papa Pio VII nel burlesco “Il Marchese del Grillo” del 1981 di Mario Monicelli con protagonista Sordi. E’ doppiato nella pellicola in questione, nonostante fosse un noto attore e doppiatore, perché si voleva un’inflessione ligure qui vocalizzata da Carlo Romano.  - Massimo P.

Il titolo del film è: “Che tempi!”, diretto nel 1948 da Giorgio Bianchi. Il soggetto è ispirato alla famosa commedia dialettale genovese "Pignasecca e Pignaverde" (1927) di Emerico Valentinetti, uno dei cavalli di battaglia del comico genovese Gilberto Govi (1885-1966) in teatro e poi anche in televisione. Alberto Sordi vi interpreta il ruolo del facoltoso commerciante argentino Manuel Aguirre.
Sulla sorta degli indizi forniti, il “competitor” di lingua spagnola di Alberto Sordi potrebbe essere Felice Romano, fratello di Carlo Romano, il quale unitamente ad altri attori (tra cui Emilio Cigoli. Franco Coop, Nerio Bernardi, Paola Barbara), riparati nella neutrale Spagna per sottrarsi ai pericoli e alle miserie dell’Italia dopo l’8 settembre 1943, per sbarcare il lunario formano una cellula di doppiaggio temporanea che durerà 10 mesi, per creare le edizioni italiane di film americani di successo sfuggiti al doppiaggio negli Stati Uniti.
La prima vittima del doppiaggio oggetto del quiz è stato Walter Chiari, al quale fu attribuita la voce di Giulio Panicali.
La seconda invece è stato Paolo Stoppa (che nel film “Il Marchese del Grillo” ha il ruolo di papa Pio VII) al quale viene data la voce di Carlo Romano.   - Daniele Do.

Ha risposto correttamente anche Anna D.



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Le domande e le risposte sono curate da Angelo Quagliotti, Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.


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