Il mondo dei doppiatori - In...soliti ignoti

Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz

ARCHIVIO: domanda 50
(28/01/2013)


Ecco la domanda n°50:

ALBERTO SORDI HAPPY HOUR 4
Alberto SordiStuzzicante antipasto alla
Convention di lunedì 11.3.2013, interamente dedicata alle prodezze, soprattutto le meno note, compiute dall’amatissima voce del grande Alberto Sordi, nel decennale dalla scomparsa.

In quale film Alberto Sordi attore ripropose la tipica parlata utilizzata nel doppiaggio di Oliver Hardy?
Sullo stesso set, ma non in sala di doppiaggio, Sordi incrociò un eccentrico amico di gioventù, al quale si ispirò nella caratterizzazione dell’esilarante Barone di Castelfusano d’Arezzo. Chi è l’attore amico e chi lo doppiò nella circostanza?

Qualche indizio utile...
- L'esclusivo recupero dello spassoso linguaggio di Ollio, Sordi lo attuò indossando un costume tipico scozzese in un’isolata scena di una farsa nella quale, per il resto, rimase nel proprio repertorio abituale
- I due, giovanissimi, a dispetto della drammatica situazione generale, vissero una parentesi di spensieratezza goliardica, che cementerà un indissolubile legame emotivo, su di un altro set molto importante per entrambi : per Sordi, rappresentando il primo ruolo da coprotagonista, per l’amico, costituendo il debutto assoluto davanti alla macchina da presa, sebbene nella distribuzione la pellicola fu sopravanzata da un’altra girata successivamente.
- L’amico, nella pellicola del quiz, ritrovò la stessa voce che lo aveva supportato in un lungometraggio di propaganda bellica dedicato alla “gente” dell’aviazione militare, come segnalato nella scheda del doppiatore presente in questo portale.


Scorrete la pagina in basso per le risposte...

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“E’ arrivato l’accordatore”

Nell’apparizione nella commedia farsesca “E’ arrivato l’accordatore” (1952), Alberto Sordi riesumò la voce di Ollio, che aveva riposto in soffitta per il parallelo abbandono delle scene di Oliver Hardy nel 1951.
In un duetto con il protagonista del film, Nino Taranto, Sordi si agghindò da scozzese, con tanto di gonnellino, e ripropose quell’inconfondibile simbolo di comicità.
Nel film appare l’attore Galeazzo Benti, rampollo di una famiglia toscana di nobili origini, i Conti Bentivoglio, i cui capostipiti, una volta appurate le velleità artistiche dell’erede, gli suggerirono caldamente di mimetizzarsi con un nome d’arte.
Sordi e Benti si conobbero nel 1942 sul set di “I tre aquilotti” , in cui il ventiduenne Alberto è uno dei tre volatili, mente il diciannovenne Galeazzo debutta come suo commilitone. Il film però uscì successivamente nelle sale rispetto ad “Anime in tumulto” (1942) in cui appare in una particina il giovane Benti.

In “ E’ arrivato l’accordatore” il nobil signore è immotivatamente doppiato da Stefano Sibaldi, così come era già accaduto in “Gente dell’aria” (1943).
Il (finto) Barone Rodolfo Vanzino (nome di fantasia ideato da Sordi per dileggiare bonariamente i due amici-compagni di lavoro, lo sceneggiatore Rodolfo Sonego ed il regista Steno, alias Stefano Vanzina) di Castelfusano d’Arezzo, spregiudicato amministratore di un ospizio per vecchiette in “Piccola posta” (1955), fu creato da Sordi ispirandosi alle macchiette di personaggi reali della nobiltà toscana, dei quali Galeazzo Benti, assiduo frequentatore dell’ambiente in giovinezza, amava dare spettacolo d’imitazione accentuandone, come ovvio, contraddizioni e difetti.


Cosa avete risposto...

Di seguito le principali risposte esatte ricevute...

Penso che il film da individuare questa settimana sia “E’ arrivato l’accordatore” (poi rieditato col titolo di "Zero in amore”), diretto nel 1952 da Duilio Colletti. In una scena del film, Alberto Sordi si traveste da scozzese e dialogando con Nino Taranto userà l'inconfondibile voce che nel doppiaggio prestava ad Oliver Hardy.
Sulla scorta degli indizi forniti, ritengo che l’attore amico di Alberto Sordi possa essere Galeazzo Benti, nome d'arte di Galeazzo Bentivoglio (Firenze, 6 agosto 1923 – Bracciano, 20 aprile 1993).  Come riportato da Wikipedia,  quando il conte Bentivoglio (discendente della famosa signoria bolognese) s'accorse che il nipote Galeazzo, alto, elegante e brillante seduttore, stava trascinando "nel fango del cinematografo" il buon nome del casato, gli impose, per vie legali, di cambiare il cognome. Nacque così, dall'ira del nonno, un elegante nome d'arte: Galeazzo Benti, impareggiabile viveur sul palcoscenico e sullo schermo. Per tale motivo Aberto Sordi dovrebbe aver tratto spunto per la caratterizzazione del finto barone dal nome altisonante, tal Rodolfo Vanzino di Castelfusano d'Arezzo nel film Piccola Posta, diretto nel 1955 da Steno.
Galeazzo Benti ha interpretato il personaggio del Tenente Prollo nel film di propaganda bellica “Gente dell'aria” diretto nel 1943 da Esodo Pratelli. In tale pellicola, come segnalato nella scheda del sito, Benti è doppiato da Stefano Sibaldi il quale pertanto presterà la voce all’attore anche nel precedente film “E’ arrivato l’accordatore” (dove ha il ruolo di un giornalista).
Galeazzo Benti ha, di fatto, esordito nel film “I tre aquilotti”, diretto nel 1942 da Mario Mattòli (Il soggettista della pellicola era Tito Silvio Mursino, pseudonimo anagrammato di Vittorio Mussolini, figlio del Duce). Tale film, vede per la prima volta Alberto Sordi tra i coprotagonisti (a fianco di Leonardo Cortese e di Carlo Minello).   - Daniele Do.

Il film in questione dovrebbe essere È arrivato l'accordatore, pellicola del 1952 diretta da Duilio Coletti con Nino Taranto, Tamara Lee, Virgilio Riento e Ave Ninchi. Al film partecipò anche Galeazzo Benti amico di gioventù di Sordi e interprete nel 1942 del film I tre aquilotti in cui il grande Albertone era al suo primo ruolo da coprotagonista.

Benti venne doppiato dall'eclettico Stefano Sibaldi sia nel film del '52 che nel film di propaganda bellica del 1943 Gente dell'aria di Esodo Pratelli (su ideazione e soggetto di Bruno Mussolini).

Sordi si ispirò a Benti, divenuto "il gagà" del cinema italiano, per la caratterizzazione del finto Barone di Castelfusano D'Arezzo nel film di Steno del 1955 Piccola Posta. - Riccardo S.

Il film è “E’ arrivato l’accordatore” del 1952 di Duilio Coletti ridistribuito come “Zero in amore” tratto dalla pièce “Gonzague” di Pierre Wehee. Qui Sordi nel ruolo dell’avvocato Adolfo (riproponendo il personaggio radiofonico petulante e bambinone del compagnuccio della parrocchietta e quello cinematografico di “Mamma mia che impressione !”) in una scena di una festa nella casa della fidanzata va ad aprire la porta travestito da scozzese al protagonista Nino Taranto e nel dialogo seguente usa la tipica parlata di Ollio.In questa pellicola lavora anche Galeazzo Benti nome d’arte di Galeazzo Bentivoglio (Firenze 1923-Bracciano 1993) nel ruolo di un giornalista. Benti, vero aristocratico era specialista nei ruoli del gagà (che però non amava) come in “L’imperatore di Capri” con Totò ispirò Sordi nel caratterizzare il personaggio del finto Barone Rodolfo Vanzino di Castelfusano d’Arezzo nel film “Piccola posta” del 1955 di Steno. La loro amicizia nacque probabilmente sul set de “I 3 aquilotti” del 1942 di Mario Mattoli dove entrambi interpretano degli allievi ufficiali dell’accademia aereonautica: Sordi è Filippo Nardini nel suo primo ruolo da coprotagonista e Benti è Andrea Torelli in un ruolo minore nel suo primo film preceduto nelle sale da “Anime in tumulto” di Giulio Del Torre. In questa sua prima pellicola aviatoria non mi sembra doppiato mentre lo sarà nel ruolo del Tenente Prollo nella successiva “Gente dell’aria” del 1943 di Esodo Pratelli ove ha la voce di Stefano Sibaldi che lo doppierà anche nella pellicola del quiz. - Massimo P.



© 2013 Antonio Genna - IL MONDO DEI DOPPIATORI 
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Le domande e le risposte sono curate da Angelo Quagliotti, Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.


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