Streghe Italia Fan Fiction

UN TRIO DA SALVARE


Riassunto: continua la mia saga (vedi "Il trio si divide", "Come la chiamerai?", "Due forellini sul collo"). Piper trova due giovani sconosciute in casa: non sembrano tanto estranee... Grazie a questa visita inaspettata, il Trio dovrà prodigarsi per... salvarsi da un demone che nel 2022 le sta uccidendo. E chissà che non si scopra qualcosa del futuro delle Halliwell!

Composto: dal 23 al 27 Luglio 2001

Valutazione: adatto a tutti

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Ore 15:30, Villa Halliwell (2022)

"Cosa credi di fare, insulsa strega?", chiese il demone a Piper, che invano cercava di bloccarlo.
"Perché non succede niente, accidenti?", gridò la strega alla sorella minore.
"Non ne ho idea!", rispose Phoebe: anch’essa non riusciva ad attaccare il nemico con i suoi poteri.
"Prendi!", urlò Prue, ma il suo attacco non ebbe effetto. Non solo il demone non aveva subito il minimo danno, ma neanche i mobili circostanti: eppure aveva usato tutto il suo potere (che negli anni era cresciuto spaventosamente).
"Sorelline, mi sa che ci ha rubato i poteri, o comunque ce li ha bloccati!", intuì la minore delle sorelle. "Che facciamo adesso? Le ragazze torneranno a minuti, e potrebbero subire la nostra stessa fine.".
"Non abbiamo più i poteri, ma possiamo sempre creare un incantesimo, no?", suggerì la sorella di mezzo mentre con un salto evitava una palla di fuoco creata dal mostro.
"Giusto, almeno loro si salveranno!
Spiriti che il tempo governate
aiutate le ancelle del bene
per questa richiesta allontanate
da noi tutte le pene
due streghe trasportate
nel tempo più indicato
le eredi del Trio aiutate
rispedendole nel passato
", pronunciò la sorella maggiore. Un bagliore comparve sul vialetto d’entrata della villa: le due giovani indicate nell’incantesimo stavano proprio tornando a casa. La luce le accerchiò, ed esse sparirono senza lasciare traccia.
"Ha funzionato!", esultò Piper, che aveva visto tutto dalla finestra, "Ora potranno darci una mano dal tempo in cui le abbiamo mandate!".
"A cosa credi servirà questo trucchetto? Niente potrà più salvarvi!", affermò il mostro mentre scagliava un’altra palla di fuoco verso la sorella di mezzo. Questa volta la donna non riuscì a schivarla, e per lei non ci fu più nulla da fare.

Ore 15:31, villa Halliwell (2001)

"Finalmente a casa!", disse la più giovane tra le due ragazze entrando a villa Halliwell: non si erano accorte di niente, non avevano visto il fascio di luce che le aveva avvolte e poi era sparito nel nulla. "Come ti stavo dicendo, la lezione di oggi sembrava non finire mai. Poi… Pensa che un mio compagno di corso ha cominciato a russare e sbavare sopra il libro di testo. Il docente ha urlato come un ossesso, e il povero dormiglione si è svegliato di soprassalto. E’ diventato rosso come un peperone, poi ha chiesto scusa ed è uscito: sono sicurissima che non si farà più vedere in giro!".
"Mi sarebbe piaciuto esserci: da noi non accadono mai cose così divertenti!", rise l’altra.
"Ehi… Chi siete voi, che ci fate in casa mia?", chiese Piper uscendo dalla cucina. "E soprattutto, come avete fatto ad entrare?".
"No, chi sei tu! Questa è casa mia, e ci vivo da quando sono nata con mia madre e mio padre! Da dove sei sbucata?", urlò la ragazza che poco prima aveva raccontato ciò che le era successo la mattina.
"Guarda che ti sbagli di grosso! Io abito qui dalla nascita, con le mie due sorelle. Adesso chiamo la polizia, e vedremo chi ha ragione!", minacciò la manager del P3.
"Non è possibile!", esclamò la maggiore tra le due nuove arrivate. "Sembra… Melinda, credo che questa sia veramente casa sua, ma è anche casa tua. Beh, sono quasi certa che lei sia tua madre.".
"Cosa?", gridarono in coro le altre due.
"Dobbiamo aver viaggiato nel tempo. Più precisamente, siamo nel passato ora. Che anno è questo?", chiese la perspicace ragazza.
"Il 2001… Non mi vorrai mica dire che venite dal futuro?", sbraitò Piper, un po’ alterata da quella visita da un altro tempo.
"Sì. Io mi chiamo Phyllis, e lei è mia cugina Melinda.", rispose la giovane.
"Così tu saresti mia nipote, la figlia di Phoebe. E tu… Sei mia figlia?", domandò l’imprenditrice.
"Mi sa di sì. Tu sei Piper Halliwell, no? Quindi sei mia madre!", disse Melinda un po’ titubante. Piper si precipitò ad abbracciarla, e le diede un bacio, poi fece le stesse cose con la nipote: in fondo non capita tutti i giorni di poter parlare con la propria figlia ancora prima che lei sia stata concepita!
"Ma cosa ci fate qui?", volle sapere la manager del P3.
"Non ne ho la minima idea, zia. Stavamo percorrendo il vialetto tornando dall’università, poi siamo entrate e abbiamo incontrato te. Adesso che ci faccio caso, ci sono molte cose diverse in questa stanza.", disse Phyllis.
"Beh, qualunque sia il motivo, ne sono contenta. Adesso chiamo Prue e Phoebe, saranno entusiaste di conoscervi. Sapete cosa vi dico? Non dirò niente, faremo loro una sorpresa. Adesso chiamo Prue sul cellulare… Prue, sono Piper. Lo so che disturbo il vostro shopping, ma ho bisogno di voi a casa subito. Ciao!", concluse la sorella di mezzo.
"Sei molto bella mamma!", disse Melinda, "A dir la verità, non hai perso il tuo fascino negli anni!".
"Davvero? Grazie tesoro… Devo assolutamente chiamare anche tuo padre. Leeeooo, vieni qui!", gridò la componente del Trio. L’angelo comparve nella sua solita luce azzurrina, credendo che la moglie fosse in pericolo: ancora non sapeva ciò che lo attendeva nel salotto di casa.
"Chi sono queste due ragazze? Dovrò cancellare questi ricordi nelle loro menti, dovevi proprio chiamarmi adesso?", si lamentò Leo.
"Non crederai a quello che sto per dirti… Ti presento Phyllis Halliwell, e quella è Melinda Wyatt: tua figlia!", disse trattenendo a stento le lacrime.
"Che cosa? Loro sono mia figlia e mia nipote? Non è possibile!", affermò con sicurezza l’essere sovrannaturale.
"E invece sono io papà. Non so se hai notato, ma la tua entrata spettacolare non ci ha poi scosso molto…", dichiarò sarcastica la ragazza.
"E che ci fate qui? Che stupido che sono!", sussurrò, e corse ad abbracciarle. Era entusiasta di poter parlare con la sua bambina, che bambina oramai non era più.
"Non lo sappiamo, ma intendiamo scoprirlo al più presto!", disse Phyllis. "E dovrai darci una mano a tornare a casa, non possiamo stare qui molto a lungo: rischiamo di cambiare troppi eventi, e di conseguenza mutare il corso del futuro.". Sembrava di sentire Prue: davvero quella era la figlia di Phoebe, di quel pigro scavezzacollo che amava sopra ogni cosa divertirsi? E Melinda aveva il carattere della zia più giovane, neanche lei assomigliava alla madre. In quel momento le streghe che mancavano all’appello entrarono, sorprese nel trovare in salotto due ragazze sconosciute.
"Ciao… Chi sono queste giovani, sorellina?", chiese Prue.
"Beh, è un po’ difficile da spiegare. Questa è Melinda Wyatt, e lei è Phyllis Halliwell. Salutatele come si deve, su!", incitò Piper.
"Che strano scherzo hai architettato?", domandò incavolata nera la minore delle sorelle. "Non mi sembra affatto divertente!".
"Non è uno scherzo, mamma.", rispose Phyllis. "Io sono davvero tua figlia, e lei è tua nipote.".
"E perché dovremmo credervi?", si intromise la sorella maggiore.
"Volete una prova?", chiese Melinda. "Tu, zia Prue, sei una fotografa che dovrebbe essere ancora single, se non mi sbaglio. Zia Phoebe frequenta ancora l’università, mentre la mamma gestisce il P3. E in più… Scusa papà!", così dicendo la giovane strega bloccò Leo.
"Ha il mio stesso potere… Siete convinte ora?", domandò l’imprenditrice di casa Halliwell.
"Certo! Figlia mia!", gridò Phoebe correndo ad abbracciare la ragazza. Le due si baciarono, e si strinsero forte. Poi la minore delle sorelle Halliwell abbracciò anche la nipote, che ricambiò. Prue ancora non era convinta, e lo dimostrò senza attendere troppo.
"Potreste anche essere due nemici, per quello che sappiamo noi. Siate più convincenti.", disse la fotografa.
"Dunque… Ho ereditato dalla nostra famiglia il tuo stesso potere, zia!", affermò Phyllis spostando Leo da un lato all’altro della stanza. L’angelo a quel punto si sbloccò da solo, e rimase allibito dallo spostamento subito senza neanche accorgersene. "Inoltre, ho il potere delle premonizioni come la mamma. So a cosa stai pensando: ti chiedi che poteri io abbia ereditato da papà… Nessuno, visto che alla mia nascita li avete vincolati alla morte di mia madre.".
"Cosa vuoi dire?", chiese accigliata la minore delle sorelle formanti il trio.
"Semplice: quando sono nata, voi tre avete fatto un incantesimo vincolando i miei poteri di strega al compimento del diciottesimo anno d’età, e quelli di semi-dea alla tua morte. Quando ho raggiunto la maggiore età, ho ricevuto i poteri che ora possiedo; quando disgraziatamente morirai, avrò degli eventuali poteri ereditati da papà, che non è detto esistano realmente. Avete voluto proteggermi, e vi ringrazio per questo!", spiegò la giovane.
"Anche per me avete vincolato i poteri.", si intromise Melinda. "Quando sono diventata maggiorenne, ho ricevuto il potere di bloccare. E anche quello di teletrasportarsi, che gentilmente papà mi ha trasmesso. È veramente utile!".
"OK, mi avete convinto!", disse Prue, che dopo aver superato la diffidenza iniziale si gettò tra le braccia delle nipoti. "Ma nel futuro ci sarete solo voi due?".
"Oh, certo che no!", rispose Phyllis.
"Allora perché solo voi siete arrivate qui?", domandò Piper.
"Perché solo noi siamo streghe nella nostra famiglia.", chiarì la figlia. "Io sono figlia unica, mentre Phyllis ha un fratellastro, Peter: essendo un maschio, non ha i poteri delle Halliwell. E per nostro cugino Phillip, il figlio di zia Prue, vale la stessa cosa.".
"Avrò un figlio allora! Che bello!", si rallegrò la fotografa.
"Adesso basta con le anticipazioni!", ammonì Leo. "Non devono sapere più niente sul loro futuro, rischiamo di alterare gli eventi.".
"Hai ragione papà!", affermò la più giovane tra i presenti, "Ma adesso concentriamoci sul che cosa ci facciamo qui. Non sappiamo chi ci ha mandato, perché, o come tornare indietro.".
"Ci vorrebbe una premonizione!", pensò Phoebe, e prese per mano la figlia. Nello stesso istante, le due ebbero un sussulto, e tutti i presenti si accorsero che era in corso una visione.
"Hai visto quello che ho visto io?", chiesero simultaneamente una all’altra.
"Credo di sì!", si risposero ancora contemporaneamente.
"La finite con questi giochini, e ci spiegate cosa avete visto?", domandò un po’ alterata Prue.
"Era una premonizione!", disse sicura di sé Phyllis. "Ho visto questa casa, come è arredata nel mio tempo. C’eravate voi tre, e un demone che scagliava palle di fuoco. Tu zia Prue hai cercato di scagliarlo lontano, ma non è successo niente: neanche l’arredamento si è spostato di un millimetro. Poi tu hai pronunciato un incantesimo, e zia Piper attraverso la finestra ha visto che noi sparivamo dal vialetto. Infine…".
"Infine il demone ti ha colpito!", terminò Phoebe, rivolgendosi alla sorella imprenditrice.
"Cosa?", chiesero in coro Piper e Leo.
"Purtroppo non sei riuscita a schivare il colpo, e sei stramazzata la suolo. Poi non abbiamo più veduto niente.", spiegò l’universitaria del trio.
"Così morirò! Che bellezza…", affermò con ironia la madre di Melinda. "Se ho capito bene, quel demone ci ha rubato i poteri.".
"Non credo che li abbia rubati, magari ha solo bloccato i poteri specialistici, se così vogliamo chiamarli. Infatti l’incantesimo che la zia ha pronunciato ha funzionato, quindi i vostri poteri non erano, o meglio non saranno del tutto cancellati.", teorizzò Phyllis.
"Sono d’accordo. Ma non hai per caso visto Phillip e Peter… Non erano in casa in quel momento?", chiese Prue.
"Non preoccuparti. Sono in gita scolastica a Washington, già da due giorni. Ah, forse non ti abbiamo detto che le due pesti hanno la stessa età, e frequentano la stessa classe!", rispose Phyllis.
"Meno male! A proposito, riuscireste a riconoscere il demone, se lo trovassimo nel Libro delle Ombre?", domandò la fotografa.
"Certo!", gridarono in coro quelle che avevano avuto la premonizione.
"Bene! Andiamo a controllare.", disse Leo.

Ore 15:32, villa Halliwell (2022)

"Piper, stai bene?", gridò Phoebe correndo verso la sorella colpita.
"Non vedi che è morta, stupida?", disse compiaciuto il demone. "Nessuno era mai riuscito nell’intento di sconfiggervi, ma io ce l’ho fatta!".
"Piper, Piper, rispondimi!", continuò imperterrita la sorella minore tra le lacrime. "Se questo è uno dei tuoi scherzi, guarda che non è divertente!".
"Sei proprio dura di comprendonio, strega. Tua sorella è morta, l’ho eliminata io. Sono riuscito nell’impresa che ha occupato i demoni e gli stregoni migliori dell’inferno! Che felicità, sarò famoso in tutto il mondo delle tenebre!", gioì l’essere maligno.
"Piper… Non puoi abbandonarci così!", riprese la madre di Phyllis non ascoltando neppure le parole che uscivano dalla bocca del nemico. Prue non si era mai mossa, era rimasta impietrita di fronte alla morte della sorella. Sentiva una rabbia dentro non indifferente, mista al dolore che solo una sorella può provare di fronte alla morte di un’altra. Vedeva il demone che le beffeggiava, le umiliava, ma lei non riusciva a muoversi a causa del conflitto di sentimenti che dentro di lei dava battaglia. Ad un certo punto, proprio la donna venne colpita da un raggio uscito non si sa bene dove. Non era stato il nemico, esso era ancora intento a godersi la scena straziante di Phoebe accanto al cadavere di Piper. Il fascio luminoso non era doloroso, anzi le riscaldava il cuore e le infondeva una nuova energia. Dopo pochi secondi, apparve nonna Penny dietro il mostro, che non la vide neppure.
"Tesoro, ti è stato concesso un nuovo potere per questo momento particolare!", spiegò il fantasma. "Puoi congelare, come la cugina di mia madre, Prudence Bowen. Sai, quella in cui ti eri incarnata per sconfiggere Anton tanti anni fa.".
"Ricordo nonna.", disse Prue sbloccandosi da quella sorta di torpore. "Ma come farò ad eliminare il demone, da sola?".
"Non serve che tu lo elimini, basta che lo congeli per il momento. Ci penseranno le tue nipoti e il trio del passato a fare il resto. Quel mostro non sopporta il freddo, questa è la migliore arma che si possa utilizzare contro di lui per stordirlo temporaneamente. Ma non durerà all’infinito, quindi dovrete stare all’erta aspettando che le eredi dei vostri poteri tornino e lo distruggano. Sbrigati, mi raccomando!", e così dicendo Penny sparì. Prue allora si decise e soffiò addosso al demone con tutto il suo odio. Una polvere misteriosa si materializzò, e il nemico cominciò a congelarsi lentamente, ma non poté ribellarsi e alla fine era diventato una statua ghiacciata.
"Prue, come hai fatto?", chiese la sorella rimasta.
"La nonna mi ha detto che temporaneamente ho il potere di congelare, visto che gli altri me li ha presi o bloccati quello. Ha detto anche che Phyllis e Melinda, aiutate dal trio del passato, riusciranno sicuramente ad eliminarlo. Noi dobbiamo solo aspettare.", chiarì la sorella maggiore.
"Sai che non è il mio forte!", affermò cercando di sorridere. "Ma cercherò di farlo per Piper.".
"E anche per noi…", terminò Prue.

Ore 16:20, villa Halliwell (2022)

"Abbiamo esaminato il libro tre volte, ma niente!", affermò sconsolata Phoebe al resto della famiglia. "Non c’è, o almeno non c’è la sua rappresentazione. Non conoscendolo, non abbiamo speranze di trovarlo.".
"Non possiamo arrenderci!", gridò Melinda. "Dobbiamo fare qualcosa a tutti i costi!".
"Neanch’io posso darvi una mano, non sapendo cosa cercare.", disse Leo. "Ci vorrebbe un aiutino da vostra nonna o da vostra madre.".
"Guardate, la pagina bianca si sta riempiendo di parole!", esultò Phyllis, che era rimasta accanto al leggio. "Bastava chiedere… Sembra la scrittura della nonna. La mia, intendo, cioè di vostra madre.".
"E’ vero, questa è la scrittura della mamma!", confermò Piper. "Vediamo un po’: - Care ragazze, il demone che state affrontando nel futuro è un pericolo per tutte le streghe del mondo. E’ capace, con un particolare rituale che solo lui può compiere, di bloccare i poteri non derivanti da incantesimi delle streghe sue prede. Esse potranno allora solamente recitare formule, e non più utilizzare i poteri sino alla sua morte. Sconfiggerlo non è facile, è infatti in grado di creare delle palle di fuoco e di lanciarle contro i suoi nemici, distruggendoli all’istante: ma quel fuoco è particolare, uccide solo le cose animate e non scalfisce minimamente gli oggetti inanimati. Per annientarlo, sono necessari un particolare incantesimo e una pozione, che sono stati smarriti centinaia di anni fa. Per recuperarli, dovrete chiamare nuovamente Melinda Warren a voi: lei ha creato quella formula e quella pozione, e lei solamente potrà svelarvi la composizione. Terminate queste cose, alle giovani eredi spetterà il compito più duro: annientare il demone definitivamente. Dovranno infatti tornare nel futuro ed eliminarlo gettandogli addosso la pozione e recitando l’incantesimo. Non vi posso dire di più, se non augurarvi buona fortuna. Bambine mie, veglierò con la nonna su di voi. Firmato: Patricia. – Questo è tutto.".
"Beh, dobbiamo solamente richiamare la nostra antenata, e farci dare tutte le informazioni. Non è complicato!", disse allegramente Prue.
"Bisogna ancora tagliarsi, accidenti. Sapete che lo odio!", piagnucolò Phoebe.
"Mamma, non preferirai mica che tua sorella muoia, e poi anche tu, per una stupida paura, vero?", la rimproverò la figlia.
"Beh… Oh, d’accordo!", acconsentì la minore delle sorelle Halliwell. "Prue prepara il calderone, Piper procura un coltello, io cerco la formula.".
"Agli ordini!", dissero in coro le sorelle. In pochi minuti tutto era pronto, anche se Leo era dovuto scappare perché Loro l’avevano richiamato: se ne andava sempre nei momenti meno opportuni! Le componenti del trio iniziarono l’incantesimo, mentre le più giovani restavano in disparte. Si sedettero attorno al calderone, si tagliarono con lo stesso coltello e ci versarono una goccia di sangue ciascuna. Poi insieme pronunciarono:
"Melinda Warren,
sangue del nostro sangue,
Nostra bis bis bis bis bis bis bisnonna,
ti chiediamo di comparire!
". Non successe niente. Riprovarono ancora due volte, ma niente.
"Forse dovremmo partecipare anche noi!", consigliò Phyllis, e la sua proposta venne accolta. Anche loro allora si prepararono, versarono una goccia del loro sangue e poi tutte e cinque le streghe ripeterono la formula. Melinda Warren apparì, in tutta la sua bellezza, davanti a loro.
"Ci rivediamo, figlie mie. Ma ci sono anche delle novità!", affermò Melinda (del 600) al trio.
"Queste sono le nostre figlie, provenienti dal futuro!", chiarì Piper. "Lei è Phyllis, mentre questa è… Melinda, mia figlia.".
"Le hai dato il mio nome… Non dovevi rovinare la tradizione che la nostra famiglia ha preso con gli anni, cioè dei nomi inizianti per P. Ma ne sono orgogliosa… Grazie!", disse Melinda (del 600).
"Avremo bisogno del tuo aiuto!", continuò pragmaticamente Prue. "C’è un demone da sconfiggere, ma la pozione e l’incantesimo per distruggerlo sono andati persi negli anni. Mia madre ci ha avvertite che tu li avevi inventati, così ti abbiamo invocata di nuovo. Aiutaci, ti prego.".
"Ma certo… Ditemi solo di che demone si tratta, e io vedrò di darvi una mano.", confermò la prima strega della famiglia.
"Non conosciamo il suo nome, ma i suoi poteri sì. Leggi questa pagina!", consigliò Phoebe. Melinda lesse le informazioni che Patty aveva dato alle figlie, e alla fine comprese il problema.
"Ho capito… E’ un demone molto forte, Ferxo, ma se si riesce a non farsi bloccare i poteri, non è difficile sconfiggerlo. Vi scrivo su questo foglio gli ingredienti per la pozione e l’incantesimo, mi raccomando recitatelo correttamente perché è molto potente… Ecco fatto. Ora, se volete scusarmi, dovrei tornare indietro: c’era uno stregone che mi dava fastidio, e lo stavo distruggendo.", disse Melinda (del 600).
"Certo, e scusaci per il disturbo!", affermò Prue.
"Figuratevi… Siete sempre le benvenute, quando posso esservi utile io sono disponibilissima.", terminò la strega del passato.
"Grazie mille, e arrivederci.
Melinda Warren,
Sangue del nostro sangue,
sei libera di andare
", pronunciò Phoebe. La progenitrice scomparve, salutando le sue figlie con la mano.

Ore 17:00, villa Halliwell (2022)

"Chissà perché ci stanno mettendo così tanto!", gridò spazientita Phoebe. "Spero siano riuscite a trovare l’incantesimo per uccidere il bestione".
"Ne sono certa, staranno preparando la pozione.", rispose Prue per tranquillizzare la sorella, ma anche se stessa. In quel momento il telefono squillò, spaventando a morte le due streghe.
"Rispondo io!", affermò la minore, e corse all’apparecchio. "Pronto, casa Halliwell.".
"Mamma, sono Peter. Che ci fai da zia Piper? Ho provato cinque volte a casa e sul cellulare, ma nessuno rispondeva.", disse il ragazzo all’altro capo del telefono.
"Scusa, stavamo… parlando!", mentì Phoebe. "Va tutto bene? Mangiate, dormite, vi divertite?".
"Non bene, no, sì. Soddisfatta delle risposte? La capitale è magnifica, si sta veramente bene qui. Nel nostro albergo poi c’è una scolaresca della mia età, di Los Angeles, e ci sono di quelle ragazze…", continuò il giovane.
"Stai attento, se ne combini qualcuna delle tue mi sentirai al ritorno, intesi? Non divertirti troppo, e cerca di imparare qualcosa. In fondo, siete andati lì per quello no?", chiese la madre apprensiva.
"Beh, ma il divertimento ci vuole ogni tanto, no? O vuoi che ti ricordi quello che facevi tu alla mia età? Le zie mi hanno raccontato molte cose, sai? Comunque, Phillip vorrebbe parlare con sua madre. E’ lì con te, vero?", domandò Peter.
"Sì. Passamelo, dai, così gli faccio un salutino. E tu non fare disastri, e segui sempre le direttive degli insegnanti. Fai il bravo bambino!", ironizzò la donna.
"Bambino a chi??? Ciao, saluta anche papà!", terminò il ragazzo.
"Ciao… Prue, c’è Phillip al telefono… Phillip, ciao!", disse Phoebe.
"Ciao zia. Tutto bene lì?", volle sapere il giovane.
"Sì, tranquillo. Visto che tu sei molto più affidabile di Peter, mi raccomando controllalo a dovere. Non fargli fare delle stupidaggini!", si raccomandò la donna.
"Non preoccuparti, lo sorveglio giorno e notte… A parte gli scherzi, mi passeresti la mamma?", chiese Phillip.
"Certo. Un bacione, ciao!", concluse Phoebe.
"Tesoro?", disse Prue dopo aver preso in mano la cornetta.
"Ciao mamma! Tutto bene lì da voi? Qui è fantastico, la città è favolosa e piena di cose interessanti!", esultò il ragazzo.
"Ne sono felice. Non fate stupidaggini, vero?", domandò la donna.
"Io no di certo… Mi conosci, sono un tipo posato e riflessivo come una certa tizia che conosco…", affermò il giovane.
"Sì sì, scherza pure, ma io sono preoccupata per voi. Comunque so benissimo che mi posso fidare di te, quindi non ti farò il terzo grado al telefono, aspetterò che torniate a casa. Dà un occhio a tuo cugino, controlla che non si cacci nei guai.", consigliò Prue.
"Me l’ha già detto la zia… Non è mica un mostro, è solo un ragazzo come tanti altri. Ma ribadisco che lo controllo io, state tranquille. Oh, devo salutare ora, stiamo ripartendo. Saluta papà, le ragazze e zia Piper. Mi mancate di già!", disse Phillip.
"Anche tu mi manchi… Porterò i saluti a tutti, OK? Va ora, non vorrei che tu rimanessi indietro per colpa mia. Ti voglio bene, ciao.", terminò la madre.
"Anch’io. Ciao!", così dicendo il ragazzo riagganciò. Prue era così contenta di averlo sentito, ma allo stesso tempo era preoccupata del fatto che al suo ritorno, forse non avrebbe trovato nessuna donna Halliwell ad aspettarlo. Scacciò subito quel brutto pensiero dalla mente, non era proprio il caso di pensare negativo.
"Tutto bene? Mi sembri preoccupata.", chiese Phoebe vedendo il viso della sorella.
"Non è niente… Mi mancano solo i ragazzi.", rispose brevemente la donna.
"Sono via da due giorni. Cosa vuoi temere tu, Phillip è il ragazzo più tranquillo, gentile e riflessivo che io abbia mai incontrato. Dopo di te, ovviamente…", scherzò la sorella minore.
"Scherza, scherza. Ma mi manca lo stesso. Pensa che mi ha chiesto di salutargli Piper e le ragazze.", continuò Prue.
"Lo farai appena torneranno!". Questa volta era Phoebe che cercava di tranquillizzare la sorella.

Ore 17:15, villa Halliwell (2001)

"Bene. Ora procediamo con la preparazione della pozione!", consigliò Piper.
"Ti do una mano io!", rispose con entusiasmo Melinda seguendo la madre in cucina. Almeno la passione per i fornelli, oltre che il potere di bloccare, era riuscita a trasmetterla alla ragazza.
"Mentre loro spadellano, io e Phyllis cercheremo un incantesimo per farle tornare al loro tempo. Prue, tu cosa farai?", chiese Phoebe.
"Io… Mi parcheggio davanti alla TV e mi godo un programmino. Non c’è nient’altro da fare, quindi tanto vale che mi riposi un po’: domani avrò una giornata pesante!", disse la sorella maggiore.
"E va bene, per questa volta te lo concediamo! Ma sarà l’ultima, OK?", scherzò la minore.
"E anche la prima, se è per questo!", affermò con ironia scendendo le scale.
"Zia Pruuueee… Devi andare a fare compere!", gridò Melinda dalla cucina.
"Nooo, proprio adesso che andavo a spaparanzarmi sul divano! Che vi serve?", domandò la fotografa entrando nella stanza.
"Tre lacrime di fanciulla le possiamo procurare, ma assolutamente ci servono quattro foglie di tarassaco, otto bacche di nandina domestica, due peli di pipistrello e un po’ di pepe nero. Di quello comprane un barattolo, visto che l’abbiamo finito ieri. Mi serve anche per i miei manicaretti!", spiegò Piper.
"Vabbé… Il tarassaco lo posso trovare nel giardino dei Jackson, qui di fronte. Ne ruberò una piantina, tanto chi vuoi che se ne accorga. Le bacche le rubo alla signora Mayer, che ne ha tantissime. Per il pepe passo al supermercato, ma per i peli di pipistrello mi tocca andare al negozio di stregoneria. Sai che quel tipo mi guarda sempre male!", piagnucolò Prue.
"E lo farà anche quando acquisterai quell’ingrediente, adesso!!! Fila!", ordinò la manager del P3 con un tono autoritario, che spaventò la sorella.
"OK, OK, tranquilla! Sei spaventata per la tua morte futura?", chiese inopportunamente la fotografa.
"Beh, quel fatto accentua un po’ la mia irritabilità. Ora vai!", gridò la sorella di mezzo.
"D’accordo. Ciao ciao!", disse la sorella maggiore uscendo. In effetti si era comportata in un modo strano, non da lei: scherzare su una cosa così grave, addirittura la morte della sua sorellina! Eh, oramai la vecchiaia imperversava…
Mentre Prue imitava Lupin nel giardino dei vicini, e Piper insieme alla figlia radunava tutti gli ingredienti di cui già disponevano, Phoebe e Phyllis stavano chiacchierando su in soffitta.
"Allora, devo dire che ti ho educata veramente bene! Sei magnifica!", disse la madre.
"Ho preso tutto da te e dalle zie… Il carattere non è proprio simile al tuo, io preferisco la tranquillità alla vita mondana, proprio come zia Prue e Phillip. Ma sta tranquilla, la tua pazzia l’hai trasmessa a Peter, ma anche a Melinda.", scherzò la figlia.
"Ho notato che è un tipino niente male… Non assomiglia a Piper, è più libertina e aperta. E’ come me!", rise la minore delle sorelle Halliwell.
"Ma all’occorrenza, sa essere seria e collaborativa. Pensa che una volta… Ma, meglio che non anticipi nulla del futuro, sennò chi lo sente poi zio Leo!", affermò con finto timore Phyllis.
"Hai ragione. E’ meglio che ci diamo da fare, altrimenti non tornerete più al vostro tempo. Non mi dispiacerebbe però avervi qui ancora per un po’!", accennò Phoebe.
"Piacerebbe anche a me conoscerti in questa tua realtà, ma io appartengo ad un altro tempo. Inoltre, tra non molto mi rivedrai in altra forma, ma comunque… A proposito, di quanti mesi sei?", chiese la ragazza.
"Nove settimane giuste giuste. Manca ancora molto alla tua nascita! Torniamo a noi, è meglio. Un incantesimo adatto ci sarà qui da qualche parte… Altrimenti sarò costretta a crearne uno, a vostro rischio e pericolo!", predisse l’universitaria di casa Halliwell del 2001.
"Se non ce ne sono, potrei darti una mano io. La passione e la capacità di creare incantesimi me l’hai trasmessa, sono diventata un’esperta!", consigliò Phyllis.
"Almeno quella! Vediamo, dovrebbe essere qui da qualche parte… Potrebbe andar bene quello che abbiamo usato quella volta con Nicholas! Ma dov’è… Eccolo!", si rallegrò la madre.
"Bene, la ricopio su questo foglio… Ecco fatto. Scendiamo a dare una mano alle altre!", propose la più giovane.
"Ottima idea!", rispose l’altra precedendola nel scendere le scale. Piper e la figlia avevano già messo il calderone a bollire, con l’acqua, le lacrime di Melinda e quattro foglie di lavanda (ingrediente di cui già disponevano). Aspettavano solo il ritorno di Prue.

Ore 17:30, villa Halliwell (2022)

"Phoebe… Il demone si sta muovendo!", gridò Prue vedendo che il nemico cominciava a riprendere possesso dell’uso degli arti superiori.
"Hai ragione… Ricongelalo!", consigliò la sorella minore.
"Procedo… Non succede nulla, è immune al potere che la nonna mi ha concesso. E ora che si fa?", chiese la maggiore con aria preoccupata.
"Non ne ho idea. Anzi, potremmo dare uno sguardo al Libro delle Ombre e trovare un incantesimo che lo stordisca fino al ritorno delle ragazze. Ce ne saranno?", domandò Phoebe.
"Mi stupisco di te! Ci sarebbe quello che abbiamo usato contro… Non ricordo il nome, era il demone che ci aveva scambiato le personalità. Ricordi? Due o tre anni fa!", ricordò Prue.
"E’ vero. Quello andrà bene senz’altro. Corriamo, prima che si scongeli del tutto!", e così dicendo le due streghe salirono le scale e si rinchiusero in soffitta. Le pagine magicamente si erano sfogliate da sole, e il libro già era aperto sull’incantesimo giusto. Non serviva il potere del Trio, in quanto la formula non doveva distruggere, ma solo stordire; Phoebe lo pronunciò senza attendere un secondo, apportando le necessarie modifiche:
"Il tuo corpo non reagisce
non si muovono le tue mani
la formula ora ti assopisce
per avere un migliore domani
tu che sei nel nostro soggiorno
per un po’ ti leverai di torno
niente mosse o movimenti
siano essi veloci o lenti!
".
"Andiamo a dare uno sguardo!", disse Prue (che aveva ripreso un po’ di quel coraggio che l’aveva sempre contraddistinta in tutte le battaglie combattute, sia contro i demoni che contro le avversità delle vita).
"Sembra bloccato, come se Piper l’avesse… Ma è l’effetto dell’incantesimo, non del potere di nostra sorella!", affermò sconsolata la minore.
"Almeno ha funzionato, consoliamoci. A proposito, non è che potresti cercare di avere una visione del passato per scoprire cosa stanno combinando le ragazze? Ci stanno mettendo troppo!", domandò la fotografa.
"Non so se ci riesco. Vediamo… Questa è la felpa di Melinda, magari se la tocco…", così dicendo Phoebe la prese e venne scossa da un tremito. Era riuscita nell’intento. La sorella aspettò il termine della visione, poi chiese spiegazioni.
"Ho visto me stessa con le ragazze e Piper, ma tu non c’eri. Forse sei uscita per comprare gli ingredienti necessari…", ipotizzò la madre di Phyllis.
"E’ probabile, mandate sempre me! Spero di metterci poco tempo, perché la durata dell’incantesimo è variabile e il caro mostro potrebbe sbloccarsi da un momento all’altro.", disse Prue.
"Beh, per tornare nel pieno delle forze oltre a sbloccarsi deve anche scongelarsi del tutto, quindi avremo un po’ di tempo in più!", ricordò la sorella.
"Non molto, ma sempre meglio di niente. A proposito, come facciamo con Piper? Io non voglio che resti morta dopo la battaglia, dovremmo trovare uno stratagemma per resuscitarla.", consigliò la sorella maggiore.
"Niente incantesimi, o ne subiremo le conseguenze. A meno che Loro non siano così gentili da ridarci nostra sorella per non dividere il Trio: come facciamo a combattere il male se rimaniamo in due?", gridò Phoebe al vento cercando di farsi sentire dai capi del cognato.
"La faranno resuscitare, state tranquille!", affermò Leo dopo essere apparso nella sua solita luce azzurrina. "Ma solo dopo che il demone sarà sconfitto. Se non riuscirete nell’impresa, non ci restituiranno Piper.".
"Sei arrivato, finalmente! Dov’eri quando avevamo bisogno di te?", urlò la cognata più giovane al povero angelo.
"Perdonatemi, ma non ho potuto intervenire. Questa è una prova per le ragazze, ma anche per voi del passato e per voi del presente. Le ragazze devono riuscire ad eliminare questo demone praticamente da sole, senza il vostro solito contributo. Il trio del passato deve riuscire a preparare i rimedi necessari senza dover effettivamente combattere, e voi del presente dovevate lottare senza i poteri. E, a parte il problema di Piper, mi sembra che abbiate superato la prova!", spiegò Leo.
"Queste cosiddette prove mi fanno proprio innervosire!", gridarono in coro le sorelle.
"Lo so, ma tranquillizzatevi: riusciranno nell’intento. Ora torno al mio lavoro, ciao!", e così dicendo l’angelo scomparì.
"Bell’aiuto che abbiamo dal nostro cognatino!", ripeterono ancora insieme le Halliwell presenti (e in salute) nella villa.

Ore 18:00, villa Halliwell (2001)

Prue, dopo aver rubacchiato il tarassaco e le bacche, si era avviata al supermercato lì vicino e aveva comprato il pepe e una vaschetta di gelato: magari poteva venirle fame… Si era poi diretta al negozio di stregoneria, e come al solito entrò in soggezione nel varcarne la soglia. Per fortuna era ancora aperto!
"Buonasera!", disse la fotografa.
"Buonasera signorina.", ripeté il proprietario dell’esercizio commerciale. "Di che cosa ha bisogno questa volta?".
"Mi servirebbe una manciata di peli di pipistrello. Ne ha?", chiese la giovane.
"Certo… Eccoli qui, le bastano quelli contenuti in questa boccettina?", domandò il negoziante.
"Sì, grazie. Quanto le devo?", volle sapere la strega.
"Sono sei dollari e cinquanta.", rispose l’uomo.
"Grazie mille, e arrivederci!", ringraziò Prue pagando e uscendo dal negozio.
"Grazie a lei!", disse il negoziante. La donna tornò subito a casa, mettendoci anche poco (considerato tutto il traffico che c’era a quell’ora!).
"Ho tutto!", gridò entrando dalla porta della cucina e ansimando per la corsa che aveva fatto dal vialetto.
"Finalmente, credevamo che ti fossi persa… A cosa ti serve quella vaschetta?", chiese Piper indicando il gelato che la sorella teneva sottobraccio.
"Ho pensato che le ragazze potevano avere fame…", mentì la fotografa. "Ne volete un po’?".
"Grande idea zia!", dissero in coro le giovani studentesse, poi presero un cucchiaino a testa e si immersero nella vaschetta. Piper prese gli ingredienti che mancavano, e li gettò nel calderone uno ad uno. Buttando l’ultima bacca, un fumo particolarmente denso si alzò dal fornello indicando che la pozione era pronta.
"Tutto OK!", esultò Phoebe. "Il filtro è pronto per sterminare Ferxo. Credo sia ora che partiate, noi potremmo essere in pericolo a quest’ora!".
"Sai che roba… Io sono già morta!", ironizzò la madre di Melinda. "Scusate, era una battuta fuori luogo.".
"Lo credo… Leeeooo, vieni qui!", gridò Prue mentre consegnava il foglietto con l’incantesimo e la boccetta di pozione alle nipoti. Il cognato si presentò all’appello. "Saluta le ragazze, è ora che tornino al loro tempo!".
"Di già? Mi sarebbe piaciuto stare con voi, ma il lavoro mi occupa in una maniera terribile! Tesoro, fai la brava e non combinare disastri!", disse alla figlia abbracciandola. "E tu, nipotina, tienila d’occhio e picchiala pure se fa qualcosa che non dovrebbe…", scherzò con Phyllis.
"Ciao!", dissero il coro le giovani all’angelo bianco. Poi salutarono anche il Trio, in particolare le figlie salutarono le madri, poi le sorelle Halliwell pronunciarono l’incantesimo scritto nel foglietto:
"Un tempo per ogni cosa e per ogni cosa uno spazio:
Ristabilisci ciò che era stato spostato attraverso il tempo e lo spazio
". Melinda e Phyllis sparirono dalla loro vista in un battibaleno, e le tre streghe e l’angelo bianco cominciarono a pregare perché la missione andasse a buon fine.

Ore 18:25, villa Halliwell (2022)

"Siamo tornate!", esultò Phyllis vedendo che la cucina era diversa da quella in cui aveva mangiato il gelato poco prima.
"E’ vero… Corriamo a vedere se mamma e zie stanno bene!", consigliò la cugina, e così si diressero in soggiorno. Videro Piper distesa in un angolo con evidenti ustioni, un mostro mezzo congelato nella parte opposta della stanza e le due streghe residue sedute sul divano, con un’evidente espressione preoccupata sul volto.
"Mamma!", gridò la figlia di Phoebe correndo verso la madre. Le streghe più anziane alzarono la testa, e videro che le ragazze erano finalmente ritornate dal loro viaggio spazio-temporale.
"Siete tornate!", risposero le due sorelle alzandosi e correndo ad abbracciare le giovani. Poi spiegarono loro cosa era successo, e perché Piper era morta in un angolo: Melinda, tra le lacrime, disse che erano già a conoscenza di tutto, e che avevano pronti l’incantesimo e la pozione per sconfiggere Ferxo.
"Non piangere!", affermò Prue stringendo la nipote più giovane al petto, "Tua madre tornerà in vita appena eliminerete il demone.".
"Veramente? E che aspettiamo allora?", gridò la ragazza cercando di nascondere le ultime stille che scendevano dai suoi occhi. "Facciamolo fuori subito!".
"Credete che sarà così facile?", urlò Ferxo, che si era ripreso dall’incantesimo e si stava velocemente scongelando. "Ma chi sono quelle due?", domandò perplesso.
"Siamo le streghe che ti sconfiggeranno!", profetizzò Phyllis. "Intanto, prendi questo!", così dicendo la giovane scagliò addosso al muro il bestione utilizzando la telecinesi. Successivamente, la cugina lo bloccò perché non desse loro fastidio intanto che lo eliminavano. Mentre Prue versava addosso al demone la pozione, le due cugine pronunciarono la formula:
"Demone maledetto
mostro brutto nell’aspetto
poiché molti hai ferito
e mai te ne sei pentito
sei cacciato dal mondo umano
griderai per il dolore invano
relegato negli abissi più neri
patirai i tormenti più veri
". Il nemico, dopo essere stato sbloccato, cominciò ad ardere: in breve non ce n’era più traccia. Le quattro si abbracciarono per festeggiare la vittoria, ma una voce le interruppe.
"Grazie per la considerazione! Io muoio e non vengo neanche assistita…", urlò Piper, appena ripresasi dalla morte e dalle ustioni subite.
"Mamma!", gridò Melinda correndo ad abbracciarla, seguita da tutte le altre.
"Mi soffocate… Volete nuovamente la mia morte?", ironizzò la sorella di mezzo. A quel punto apparve anche Leo, che corse a baciare la moglie e la figlia, e poi disse:
"Loro hanno apprezzato moltissimo le vostre capacità, e vi hanno promesso un po’ di tregua sul piano lavorativo. Intendo nella lotta contro gli esseri maligni, naturalmente!".
"E’ già qualcosa… Perché non festeggiamo la vittoria con una bellissima cena in famiglia, anche se mancano i ragazzi?", propose Phoebe rivolta a Prue. "Chiamo i nostri maritini e li avverto che mangiamo qui!".
"Ottima idea!", esultò Piper. "Certo, prima dobbiamo assolutamente mettere in ordine la casa. Non posso mica ricevere ospiti con questo disordine, e con questo odore di fumo!".
"Sei sempre la solita!", sbuffò la sorella minore. "Non pensi ad altro che all’ordine!".
"Ha ragione la zia!", ribatté Phyllis. "Ma con i nostri poteri, non ci vorrà mica tanto a risolvere questa situazione sgradevole!".
"Leo, questa volta non scappi!", gli gridò la moglie prendendolo per il colletto della camicia. "Ci darai una mano anche tu. In fondo è casa tua, no?".
"OK, OK.", disse sconsolato l’angelo. Il soggiorno di villa Halliwell tornò quello di sempre in poco tempo: Prue e Phyllis spostavano le cose con la telecinesi, Leo e Melinda col teletrasporto portavano in cantina i soprammobili rotti nella lotta, e le altre due si davano da fare come potevano nel rimettere a posto tutto. Alla fine, come sempre Piper preparò i suoi manicaretti, che vennero sbranati in poco tempo dai suoi familiari. Tutto era tornato alla normalità, e per un po’ di tempo la vita sarebbe trascorsa tranquillamente. Un po’ di tempo, non molto…

Ore 20:00, villa Halliwell (2001)

"Dite che tutto si sia sistemato?", domandò Piper alle sorelle.
"Speriamo!", rispose Phoebe, ma in quel momento ebbe un sussulto: le altre Halliwell compresero che stava avendo una visione. Al termine, l’universitaria raccontò: "Ho visto le nostre figlie che eliminavano il demone, e Piper si è rialzata come se nulla fosse successo al termine della battaglia! Ci sono riuscite!", disse con allegria.
"Meno male che sono tornata in vita, sarebbe stato brutto morire a 49 anni!", sospirò la sorella di mezzo.
"Tutto è bene quel che finisce bene!", affermò Leo, che era rimasto un po’ in disparte. "E ora che ne dite di festeggiare? Una bella cenetta ce la prepari, vero amore?".
"E ti pareva che non mi toccava lavorare ancora!", sbraitò sua moglie. "Perché invece tu e Phoebe non preparate qualcosa, visto che di solito entrate in cucina solo per mangiare?".
"Ottima idea!", si congratulò Prue. "Avanti ragazzi, fateci gustare qualcosa di buono.".
"D’accordo!", rispose la sorella minore. "Leo, queste due ci sfidano. Non vorrai mica tirarti indietro, vero?".
"Non ci penso nemmeno. Vi stupirete di quello che sappiamo fare!", rispose l’angelo, e insieme alla cognata si diresse in cucina. La cena fu pronta in poco tempo, ma certo non si poteva dire che i piatti fossero deliziosi… Almeno Piper non era stata obbligata a sgobbare, anche se forse avrebbe preferito quello piuttosto che assaporare i "deliziosi" manicaretti della sorella e del marito.

Scritto da Carter

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