Il mondo dei doppiatori - In...soliti ignoti

Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz

ARCHIVIO: domanda 51
(04/02/2013)


Ecco la domanda n°51:

ALBERTO SORDI HAPPY HOUR 5
Alberto SordiStuzzicante antipasto alla
Convention di lunedì 11.3.2013, interamente dedicata alle prodezze, soprattutto le meno note, compiute dall’amatissima voce del grande Alberto Sordi, nel decennale dalla scomparsa.

Il concorso promosso dalla MGM fu indetto per trovare un sostituto a Paolo Canali, fino ad allora voce italiana ufficiale di Oliver Hardy, che possedesse, nel solco della tradizionale accentazione grottesca, adeguate doti canore, in grado di assecondare la politica d’orgoglio nazionale desiderosa di tradurre in lingua madre anche i brani cantati.
Alberto Sordi rappresentò la massima sintesi delle aspirazioni di principio. Data l’importanza giustamente riservata alla musicalità della voce italiana di Ollio, in quali corto e lungometraggio si sono verificati i primi doppiaggi cantati da Sordi? Con quale membro della commissione giudicatrice si ritrovò a dialogare nel film?

Qualche indizio utile...
- Sordi si esibì nel primo affondo canoro come doppiatore di un suonatore ambulante che intona assurdi refrain estivi nelle gelide strade innevate di una metropoli.
- La prima esibizione canora di Sordi in un lungometraggio risale ad una divertente riproposizione degli esotici scenari di “ I due legionari” (1931).
- Nel lungometraggio, Sordi ritrovò curiosamente come collega di leggio uno degli zelanti esaminatori del concorso di cui era stato fresco trionfatore, come voce dell’antagonista, a detta di molti .... e nostra, più congeniale al duo Laurel-Hardy ed al quale lo stesso Sordi, nel film successivo della coppia, darà il buffo ed italianissimo appellativo di “Zucca pelata”.
Il cattedratico compagno di lavoro del giovane Alberto si distinse come direttore di doppiaggio, doppiatore e soprattutto attore caratterista, tra i più richiesti all’epoca. Verrà particolarmente apprezzato come spalla comica di Vittorio De Sica, al primo incontro cinematografico col poi fido Cesare Zavattini, nel “milionario” remake in salsa autarchica del capolavoro di Charlie Chaplin “Il circo” (1928).


Scorrete la pagina in basso per le risposte...

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“I diavoli volanti”

Nell’applicazione pratica della politica subalterna al Regime di italianizzare anche gli inserti musicali delle pellicole straniere, Alberto Sordi debuttò come voce cantante di Oliver Hardy nel 1939 nel ridoppiaggio della comica “Sotto zero” (1930), intonando l’aria “Oh, che piacere, l’estate fare all’amor...”.
L’anno successivo fu la volta del primo doppiaggio di un lungometraggio, “I diavoli volanti” (1939), per il quale si esibirà come cantante della bellissima “Guarda gli asini che volano nel ciel ...”.
Dal dopoguerra si invertirà la tendenza ed anche per Ollio, pur se doppiato da Sordi, si manterrà nel canto la voce originale.
Nel lungometraggio appare nel ruolo di agente di custodia carceraria James Finlayson, esilarante Zucca pelata in “Noi siamo le colonne” (1940), bravissimo partner in tante pellicole di Stan Laurel ed Oliver Hardy.
La sua voce italiana ne “I diavoli volanti” è di Luigi Almirante, molto attivo negli anni ‘30 e ‘40 come attore cinematografico ed anche direttore di doppiaggio e sporadicamente doppiatore. Una delle sue più importanti interpretazioni rimane quella in “Darò un milione” (1935) di Mario Camerini, con Vittorio De Sica ed alla sceneggiatura Cesare Zavattini.
In un servizio pubblicato dal settimanale "Gente" negli anni ‘80 veniva riportato che, alla domanda su quale fosse il suo orientamento politico, Sordi, sornione, aveva replicato di averne avuto abbastanza della politica già giovanissimo, con quella schiera di Almirante (ndr Mario e Luigi) a giudicarlo nel concorso per assegnare la voce italiana di Ollio, alludendo all’omonimia ed al legame di parentela (erano gli zii) con l’allora segretario nazionale del MSI, Giorgio Almirante.

Ulteriore nota degli autori
Constatato l’enorme interesse suscitato dal quiz, volentieri approfondiamo il tema.
Nel biennio 1939-1940 venne realizzato un elaborato collage di comiche Laurel-Hardy con la nuova accoppiata di doppiatori Zambuto-Sordi. Per motivi nazionalistici, ben saldi in quegl’anni, si optò per la rielaborazione musicale ad opera di compositori italiani. Lo stesso criterio fu seguito per il lungometraggio “I diavoli volanti”.
Hal Roach, fermo difensore delle partiture originali ed in particolare di quelle firmate da Marvin Hatley, impose un veto censorio alla distribuzione italiana di tali titoli. Risultato, “I diavoli volanti” scomparve dalle sale per ricomparire saltuariamente nei due anni successivi. Nella fugace apparizione del 1941, il film era privo della canzone.
Diversa la sorte del collage. Inizialmente intitolato “Le avventure di Stanlio e Ollio”, venne smembrato ed i relativi cortometraggi distribuiti separatamente, alcuni col titolo “Le avventure di Stanlio e Ollio”, altre titolate “Le comiche di Stanlio e Ollio”.
Lo scoppio della guerra risolverà la questione. Nel 1942 i compositori italiani depositeranno le loro partiture, che, con nuove aggiunte, verranno utilizzate nei film Laurel e Hardy fino alla metà degli anni ’50.
“Le avventure di Stanlio e Ollio” ed “I diavoli volanti” saranno distribuiti con regolarità solo a partire dal 1949.


Cosa avete risposto...

Di seguito le principali risposte esatte ricevute...

Il corto è “Sotto zero” (Below Zero) del 1930 di James Parrott. Qui Sordi doppia Ollio nel ruolo di un suonatore ambulante è preso a palle di neve in faccia a causa del ritornello estivo da lui cantato.
Il lungometraggio è “I diavoli volanti” (The Flying Deuces) del 1939 di A.
Edward Sutherland che come “I due legionari” del 1931 vede i due comici arruolati nella legione straniera. La colonna sonora italiana è completamente diversa dall’originale (“Shine on, harvest moon” composta da Nora Bayes e Jack Norworth nel 1908) con Sordi che canta una versione (inizia con le parole “Guardo gli asini che volano nel ciel…”) di “A zonzo” del cantante Ernesto Bonino. Secondo vari siti questa canzone degli autori Riccardo Morbelli e Gino Filippini e riadattata da Umberto Mancini è del 1942 per cui non mi è ben chiaro in quale anno avvenne il doppiaggio della pellicola. Secondo wikipedia avvenne proprio nel 1942.
Stando ai vostri indizi l’attore del terzo quesito dovrebbe essere Luigi Almirante (Tunisi 1884-Roma 1963) di cui nessun sito compreso questo su cui scriviamo non fanno menzione sulla sua attività di doppiatore e direttore di doppiaggio. Nel lungometraggio dà la voce a James Finlayson (Falkirk GB 1887- Los Angeles 1953), buffo caratterista spesso presente nelle comiche di Stanlio e Ollio qui nel ruolo della guardia della prigione. Nel successivo film “Noi siamo le colonne” del 1940 doppiato da Stefano Sibaldi riceve da Ollio/Sordi l’appellativo di “zucca pelata”. Almirante faceva parte di una numerosa famiglia di attori e registi è da voi citato per il ruolo del povero aspirante suicida Blim nel film “Darò un milione” di Mario Camerini del 1935 sceneggiato anche da Zavattini al suo primo lavoro e incontro col protagonista della pellicola Vittorio De Sica. - Massimo P.

Il film potrebbe essere “I diavoli volanti” (remake di “I due legionari” prodotto da Hal Roach nel 1931 ) nel quale Oliver Hardy canta tra l'altro “Shine on Harvest Moon”, una canzone popolare all'epoca, che nella versione italiana fu cambiata (con conseguenti gravi ritocchi a tutta la colonna sonora) con la canzone di Ernesto Bonino “A zonzo” cantata nelle prime versioni dallo stesso Hardy, poi portata al successo da Alberto Sordi, doppiatore di Hardy.(testo riportato da Wikipedia);
Alla seconda domanda rispondo Luigi Almirante, interprete principale unitamente a Vittorio De Sica ed Assia Noris del film “Darò un milione” di Mario Camerini.  - Daniele Do.

Direi (in base ai vs indizi) che il primo doppiaggio cantato di Albertone è senz'altro il cortometraggio "Sotto zero"(1930), in cui per l'appunto Ollio si esibisce in canzonette di richiamo estivo suscitando il fastidio e il dissenso dei passanti. Il primo lungometraggio dev'essere invece "I diavoli volanti" (1939), dove intona: "Guardo gli asini che volano nel ciel..." - M.R.



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Le domande e le risposte sono curate da Angelo Quagliotti, Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.


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