Il mondo dei doppiatori - In...soliti ignoti

Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz

ARCHIVIO: quiz 176
(26/06/2017)


QUIZ #176

"Un ladro in Paradiso"

Il grande produttore napoletano Giuseppe Amato è stato il primo ad intuire le potenzialità cinematografiche della poesia di Eduardo, De Pretore Vincenzo. A patto che la triste storia dal destino crudele si trasformasse in una commedia a lieto fine.
Anche in "Un ladro in Paradiso" (1952), Amato si circonda di collaboratori di prim'ordine, Giuseppe Marotta, Nino Rota e, alla direzione del doppiaggio, Gino Cervi, al quale chiede di esaltare la napoletanità. Quest'ultimo, quali napoletani DOC aggrega alla "sua" CDC per doppiare Franco Golisano, Helene Remy, Enzo Turco e Ugo D'Alessio?


Di seguito alcuni indizi per aiutarvi nella risoluzione:

  • La poesia "De Pretore Vincenzo" è stata scritta nel 1948. Solo 9 anni dopo, nel 1957, viene messa in scena la versione teatrale. Eduardo la interpreterà nei ruoli di San Giuseppe e del tabaccaio nella versione televisiva del 1976, con il ruolo del protagonista affidato al figlio Luca.
    Quindi la riduzione cinematografica del 1952 attinge alla sola poesia e appare non così strano che il protagonista non ne sia l'Autore, ma il comunque bravissimo ed adatto Nino Taranto.
  • Peppino, come da tutti chiamato, Amato ben conosceva Gino Cervi, avendo appena terminato di produrre "Don Camillo" (1952), nel quale Cervi è l'indimenticato Peppone.
    Informato dei suoi trascorsi nel doppiaggio, chiede direttamente all'attore bolognese di gestire il doppiaggio della pellicola, con una sola raccomandazione: celebrare la napoletanità, in onore di Eduardo e tenuto conto che la vicenda è interamente girata nella città del Vesuvio.
  • I primi due attori, essendo non napoletani, vengono sostituiti da voci del luogo, pur se quella femminile appartiene ad una nativa di Londra e quella maschile al futuro sposo di un'icona milanese.
  • Per Enzo Turco, nativo di Napoli, Cervi preferisce la voce di un conterraneo già avvezzo al doppiaggio e che l'anno prima aveva doppiato un avvocato in una famosa trasposizione cinematografica di un capolavoro di Eduardo.
  • Il direttore del doppiaggio, infine, dirotta D'Alessio, anch'egli napoletanissimo, su altri due caratteristi e la sua breve apparizione la fa vocalizzare da un altro napoletano che esordirà nel cinema come attore l'anno seguente ne "Il paese dei campanelli" e reciterà nella versione televisiva del 1976 di "De Pretore Vincenzo".

Scorrete la pagina in basso per le risposte...

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"Un ladro in Paradiso"

Nella direzione del doppiaggio di "Un ladro in Paradiso" (1952) Gino Cervi dà prova di essere un acuto talent scout, individuando giovani attori napoletani senza esperienza di doppiaggio, che in futuro si dimostreranno eccellenti interpreti della tradizione recitativa sotto il Vesuvio.
Infatti, Franco Golisano è doppiato da Vittorio Caprioli (futuro marito di Franca Valeri), Hélène Rémy da Clelia Matania (nata a Londra), Enzo Turco da Pietro Carloni (doppiatore dell'avv. Nocella - Domenico Modugno nel film "Filumena Marturano" del 1951), Ugo D'Alessio da Antonio La Raina.
Lo stesso D'Alessio nel film doppia invece il carceriere (Carlo Pisacane) e l'orefice (Antonio Ruotolo).
Cervi inoltre doppia Carlo Tamberlani nel ruolo di San Giuseppe.


Cosa avete risposto...

Tra le risposte corrette, segnalo in particolare:

Hanno risposto parzialmente Romano F. e Salvatore S.



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Le domande e le risposte sono curate da Franco Longobardi.


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