Il mondo dei doppiatori - In...soliti ignoti

Segreti e bizzarrie del mondo del doppiaggio in formato quiz

ARCHIVIO: quiz 158
(17/10/2016)


QUIZ #158


"Nel blu dipinto di blu""Nel blu dipinto di blu", la canzone italiana più famosa e venduta nel mondo, ha ispirato il film omonimo del 1958, con protagonista, ovviamente, il cantante che l'ha lanciata.
Tutto deja vu? Niente affatto! Attenti non è un musicarello, ma un melodramma tutt'altro che banale. Poi, sorprendentemente, il brano viene fatto cantare -per scaramanzia?- ad un altro!
Nel valzer delle voci, un fratello meno noto doppia un fratello meno noto, il paroliere non mantiene la parola, mentre il doppiaggio dell'esordiente co-primattrice, che accomunandosi ad una celebre diva si fa chiamare come un personaggio da questa appena interpretato, influenzerà nientemeno che il doppiaggio della sua beniamina.
A voi scoprire le tante particolarità di un film assai particolare!

 

Di seguito alcuni indizi a vostra disposizione:

  • Il cantante occasionale del celebre motivo è un attore del cast, che non appare nello sterminato elenco degli interpreti pubblicato da Wikipedia.
  • I meno noti, pur se qualificati professionisti dello spettacolo, hanno scontato ... o beneficiato dell'ingombrante presenza di fratelli artisti assai più popolari.
  • L'esordiente, che diventerà una delle attrici più richieste dalla fiorente produzione del cinema di genere italiano anni 60 e prima metà anni 70, cercò supporto mediatico creando un parallelismo con il fascino innocente e il fisico longilineo di una diva di fama mondiale, che, a sorpresa nella versione italiana del suo primo film uscito dopo Nel blu dipinto di blu, perde la voce abituale per acquisire proprio quella assegnata alla sconosciuta debuttante.

Scorrete la pagina in basso per le risposte...

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"Nel blu dipinto di blu"

Il film "Nel blu dipinto di blu" (1958) è un solido melodramma con venature leggere, sceneggiato dai grandi Cesare Zavattini e Ettore Scola, e dal regista Piero Tellini. Non ha niente a che spartire con i copioni-pretesto dei musicarelli, scritti con la carta carbone in funzione del lancio cinematografico del cantante di turno.
Domenico Modugno dimostra qui di essere oltre che un grande cantante, un sontuoso attore, a suo agio sia in ruoli drammatici che nella commedia.
Come ebbe a dichiarare in un'intervista, si rifiutò per scaramanzia -non meglio specificata- di interpretare la celebre canzone durante il film. Dell'incombenza se ne occupa Vittorio De Sica, che tuttavia si esibisce con voluto disimpegno, forse per evitare paragoni e non urtare la suscettibilità dell'interprete originario.
Ad ogni modo, ci penserà la produzione ad inserire l'esecuzione -solo sonora- di Modugno durante i titoli di coda.

Del cast del film fa parte Carlo Taranto, fratello meno noto del grande Nino, che curiosamente è doppiato da Riccardo Mantoni, fratello del ben più celebre Corrado.
Ha un ruolo perfino Franco Migliacci, il paroliere del mitico brano e collaboratore per tanti anni di Modugno. Non sentiamo la sua voce, perchè doppiato da Gianfranco Bellini.

E' presente inoltre la giovane esordiente Ida Galli, che acquisirà in seguito una certa notorietà con la sua elegante avvenenza in molte pellicole di genere. Qui si fa chiamare con il nome d'arte di Arianna, attinto dal titolo della commedia di Billy Wilder del 1957, appena giunta in Italia. Titolo che si riferisce al nome della protagonista femminile, interpretata da Audrey Hepburn, della quale la Galli ambiva ad identificarsi pubblicamente come sua replicante italiana.
Erroneamente alcuni sostengono che Arianna e Ida Galli sono persone distinte, riconoscendo in questo film, alla prima un ruolo importante e alla Galli un fantomatico ruolo minore.
La Galli-Arianna è doppiata da Fiorella Betti. Nel suo primo film distribuito in Italia dopo "Nel blu dipinto di blu", cioè "Verdi dimore" (1959), Audrey anzichè esprimersi con le abituali voci di Renata Marini e Maria Pia Di Meo, sarà doppiata per la prima volta dalla stessa Betti.
Una casualità? Non crediamo!
Da ultimo segnaliamo che Modugno, senza esigenze pressanti di copione, spinge per assumere nel film l'identità di un siciliano trapiantato a Roma, alimentando scientemente l'equivoco da lui stesso creato sulle sue vere origini.


Cosa avete risposto...

Tra le risposte esatte ricevute, segnalo in particolare:

Hanno risposto in modo parziale Roberta R. e Paolo C.



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Le domande e le risposte sono curate da Lorenzo Bassi e Franco Longobardi.


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