Streghe Italia Fan Fiction

IL PIFFERAIO
Breve seguito di "Be quick or be dead" non scritto dall'autore di quest'ultimo racconto...


Trama: Breve seguito di "Be quick or be dead": Piper non accetta quello che le è successo...

Data di composizione: 17 luglio 2000

Adatto a tutti

Disclaimer: si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito “Streghe Italia” e che tutti i personaggi di Streghe/Charmed utilizzati sono di proprietà di Warner Bros Television/ Spelling Entertaiment, e sono utilizzati senza permesso e non a fini di lucro
"Charmed" is a trademark of Spelling Television Production © 2000


Era notte. Una notte silenziosa. Piper fissava il soffitto sdraiata sul letto.
Prue e Phoebe si erano riprese da parecchio tempo ed erano tornate alla loro vita di sempre. Piper era inchiodata sulla sua sedia a rotelle ed era ridotta una specie di vegetale… passava talmente tante ore a fissare il vuoto , noncurante di ciò che le accadeva intorno, che le sorelle stavano cominciando a pensare che in qualche modo ci provasse gusto.
In realtà nemmeno lei sapeva dove stesse vagando la sua mente , se fosse ancora ancorata alla realtà e alla ragione o alla follia più pura.
Ci aveva provato in tutti i modi ad accettare ciò che le era successo ….. non ce l’aveva fatta.
Tutto ciò che le restava da fare era fissare il vuoto… e se stava sdraiata sul letto , fissava il soffitto. Così , mentre fissava il soffitto , completamente assente , qualcosa di incredibile accadde a Piper quella sera : vide qualche altra cosa sul soffitto. Era niente di più di un gioco di ombre che ricordava vagamente un viso.
“Un viso sul soffitto …… “ pensò Piper ….. E per la prima volta dopo molto tempo tornò a fissare la sua attenzione su qualcosa.
“E’ come se ……  Un viso , sul soffitto ….. Ho già visto un viso sul soffitto ….. I Pink Floyd ! Quel film …… Leo , lo abbiamo visto insieme …… il bambino nel letto e sul soffitto …… un viso “.
E man mano che i ricordi le tornavano alla mente , si rese conto che il suo cervello cominciava ad uscire da quella specie di nebbia che sembrava avvolgerlo ….. i suoi pensieri tornarono ad essere coerenti …. O quasi.
Non appena Piper fece per voltarsi, vide accanto al letto un ragazzo ….. un amico , ne era certa. Le sue labbra si muovevano , ma Piper non riusciva a sentire quello che diceva , fino a quando lui non le si avvicinò e le sussurrò in un orecchio delle parole :
“E’ tutto… è tanto quello che ho… quello che indosso… quello che vedi, devo essere io……. E’ quello che sono ….. un uomo vegetale”.
“No” pensò Piper ….. “Non può essere ….. sei davvero tornato a trovarmi ! Ho sentito molto la tua mancanza ! ”
“Ce ne hai messo di tempo per riconoscermi” disse il ragazzo.
“Già ….. Roger il pifferaio. Scusami , ma sembrava che ci fossero dei problemi con l’audio”. Detta questa frase veramente troppo stupida, Piper si rese conto che doveva essersi addormentata e che stava sicuramente sognando.
“Non hai avuto molta fortuna ultimamente” le disse Roger prendendola per mano ed invitandola ad alzarsi. “Per fortuna nei tuoi sogni puoi ancora camminare…… andiamo ?”
“Dove ?” replicò Piper. “E’ notte fonda ed io …”
“Non ti preoccupare” , la interruppe Roger , “Vieni con me ….. ti porto in un bellissimo posto dove hai ancora qualcosa da fare “.
Roger aprì la porta della stanza , ed i due si ritrovarono vicino ad un vicolo buio che Piper riconobbe subito.
“Perché mi hai portato qui ?” domandò Piper. “Andiamocene via , ti prego ….”
“Aspetta …. Non ancora” rispose Roger calmissimo.
Piper restò a guardare attaccata al braccio di Roger ….. ad un tratto vide arrivare se stessa che stava per raggiungere la sua macchina.
“Piper ….. il braccio mi serve” disse Roger con un tono fra l’ironico e il dolorante.
“Mi hai portato indietro nel tempo ? “ domandò Piper.
Roger non rispose , ma disse a Piper di fare attenzione a ciò che vedeva.
Dal vicolo venne fuori la voce di qualcuno : “Piper Halliwell , vieni qua se ne hai il coraggio”. La Piper del passato entrò nel vicolo e vide l’uomo che aveva accoltellato Prue e Phoebe impugnare una pistola e puntargliela contro.
Piper e Roger guardavano attentamente la scena , come in un film.
L’uomo sparò e la  Piper del passato lo bloccò senza troppi problemi. Ma quando andò a cercarlo si era mimetizzato talmente bene nell’ombra  che fu impossibile trovarlo. Quando l’effetto del potere finì Piper si sentì una canna puntata sulla schiena : “Mai sottovalutare l’avversario …. Addio Piper”
Ma nessuno sparò questa volta …. La Piper del presente aveva bloccato di nuovo il pazzo. In un attimo Roger afferrò la Piper del passato e la trascinò in salvo. L’ultima cosa che fece in quel vicolo , fu  puntare la pistola alla tempia dell’uomo che voleva a tutti i costi la morte delle tre sorelle. Lo guardò negli occhi e un secondo prima che potesse sbloccarsi disse : “Coraggio ….. spara”. Ed immancabilmente, sparò.
Raggiunta la Piper del presente, Roger le domandò dove fosse l’altra.
“E’ fuggita via …. Non si è accorta di me , ed e’ meglio così , altrimenti le sarebbe venuto un colpo ! “
“Un colpo …. Un colpo …. Un colpo … Un colpo ………….”
Piper era di nuovo sul suo letto a guardare il soffitto.
“Come al solito non sono riuscita a ringraziarlo” , pensò e , come non faceva da molto tempo , abbozzò un sorriso.
“Il cervello funziona adesso”.  Sebbene fosse l’alba , di luce non ce n’era molta e intorno a lei c’era quasi il silenzio, Piper si rese conto che già rivedeva i colori del mondo e ne sentiva la soave musica. “E’ come se fossi nata di nuovo” pensò , ma non era ancora tutto. Dopo pochi minuti, Prue uscì dalla sua stanza e si trovò di fronte Piper che, sebbene con molta fatica, stava muovendo i suoi “primi passi”.
“Piper …… tu …. “
“Non mi fare domande , ti prego “
Prue avrebbe voluto domandarle molte cose , ma decise di accontentare la sorella e non dire nient’altro.
Le due ragazze si abbracciarono come mai avevano fatto prima , e in un misto di lacrime e risate si diressero verso la stanza di Phoebe.
Il sole c’era e sicuramente sarebbe stata una stupenda giornata …… Per Prue , per Phoebe e dopo molto tempo anche per Piper.

 
Scritto da Anonimo


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