Streghe Italia Fan Fiction

LA PICCOLA PENNY (1)


Riassunto: Ritorna il padre delle tre sorelle, Victor, e…

Adatto: a tutti

Iniziato il 28 dicembre 2000 alle 23.45 e finito il 30 dicembre 2000 alle 19.00

DISCLAIMER: si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito ”Streghe Italia” e che tutti i personaggi di “Streghe/Charmed” utilizzati nel racconto sono di proprietà della Warner Bros Television / Spelling Entertaiment, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.


15 dicembre 1999

Mancano ancora 10 giorni a Natale, ma Phoebe sente già il clima natalizio. Sono solo le 9 del mattino e lei sta già addobbando la casa. Prue è ancora a letto, mentre Piper sta per andare al P3.
“Phoebe, ricordati di dire a Prue che deve passare a prendere la mia gonna dalla sarta, grazie. Adesso vado. Ciaooo” disse Piper.
“Ciao” rispose Phoebe.
Finito di addobbare la casa, Phoebe si diresse in soffitta a cercare le decorazioni per l’albero di Natale. Passò davanti alla camera di Prue, vide che stava ancora dormendo e andò in soffitta. Arrivata in soffitta cominciò a guardarsi attorno e, sopra ad un armadio, vide uno scatolone con su scritto “DECORAZIONI PER ALBERO”. Era molto in alto, Phoebe cominciò a saltare ma non riuscì a prenderlo.
“In casi come questi sarebbe utile il potere di Prue. Perché hanno dato proprio a me il potere della premonizione e non l’hanno dato a Piper o a Prue? Perché?” disse Phoebe un po’ arrabbiata.
Si arrampicò su una sedia, afferrò lo scatolone, ma mentre scendeva caddero a terra alcuni libri, provocando un forte rumore.
“Phoebeeeeeeeeeeeeee” urlò Prue, dal piano inferiore.
“C-c-c-cosa c-c-c-c’è?” chiese Phoebe balbettando.
Si girò e si trovò Prue dietro, con una faccia molto arrabbiata.
“Si può sapere cosa stai combinando?” chiese Prue.
“S-s-s-stavo cercando lo scatolone con le decorazioni per l’albero di Natale e mentre lo tiravo giù ho fatto cadere alcuni libri, tutto qui” rispose Phoebe.
“Tutto qui? Avrai svegliato anche i vicini” le disse Prue.
“Come facevo a tirarlo giù? Non avevo nessuno scala, sono troppo bassa e non ci arrivo quindi… l’unica cosa sarebbe stato avere il tuo potere, ma…” le disse Phoebe.
“Ma… cosa?” chiese Prue.
“Ti sto dicendo che sei fortunata ad avere il potere che hai” rispose Phoebe.
“Basta, non ho voglia di litigare di prima mattina. Dov’è lo scatolone?” chiese Prue.
“Lassù” le indicò Phoebe con il dito.
Prue, con il suo potere, prese lo scatolone e lo mise a terra.
“Grazie sorellina” disse Phoebe.
“Quante cose” disse Phoebe guardando all’interno dello scatolone.
“Sì, hai ragione. Ma ci staranno tutte sull’albero?!” disse Prue.
“Questa pallina, te la ricordi? Ti ricordi chi te l’ha regalata?” chiese Prue a Phoebe.
“No” rispose Phoebe.
“Te l’ha regalata papà” disse Prue.
“Fammela vedere” disse Phoebe.
Prue diede a Phoebe la pallina e, subito dopo, Phoebe ebbe una premonizione.
“Phoebe?” disse Prue.
“Ho avuto una premonizione” disse Phoebe.
“Cosa hai visto?” chiese Prue.
“Ho visto papà sulla porta della nostra casa e, in braccio, aveva un bambino” rispose Phoebe.
“Un bambino?” disse Prue.
“Sì, un bambino” rispose Phoebe.
“Ma, questa premonizione, riguardava il passato o il futuro?” chiese Prue.
“Penso il futuro” rispose Phoebe.
“Corro a telefonare a Piper e le dico che di venire subito a casa” disse Prue e corse al piano di sotto.
“P3, chi parla?” disse Piper.
“Ciao Piper, sono Prue” disse Prue.
“Ciao Prue, cosa è successo?” chiese Piper.
“Phoebe ha avuto una premonizione, dove ha visto nostro padre sulla porta della nostra casa con in braccio un bambino.” disse Prue.
“Papà?” esclamò Piper.
“Sì, papà” disse Prue.
“Adesso torno a casa. Ciao” disse Piper.
“Ciao” disse Prue.
“Leo, devo andare a casa. Puoi occuparti tu del locale?” chiese Piper a Leo.
“Certo. Cosa è successo?” chiese Leo.
“Phoebe ha avuto una premonizione dove ha visto tornare nostro padre. Tutto qui. Adesso vado. Ciao” disse Piper e lo salutò dandogli un bacio sulla guancia.
“Ciao amore mio” disse Leo.
Piper, in questo periodo, ha chiuso la sua storia con Dan e, si è rimessa con Leo.
Piper arrivò e tutte e tre andarono in salotto e cominciarono a parlare. Phoebe spiegò loro cosa aveva visto nella sua premonizione.
“Non hai visto quando accadrà o quando è accaduta?” chiese Piper.
“No. Però penso che riguardi il futuro” rispose Phoebe.
“Come hai avuto la premonizione?” chiese Piper a Phoebe.
“Ho toccato questa pallina. È la pallina che mi ha regalato papà” rispose Phoebe.
Phoebe prese in mano di nuovo la pallina, che le aveva regalato il padre, ed ebbe una nuova visione.
“Cosa hai visto, Phoebe?” chiese Piper.
“Ti ho visto mentre andavi ad aprire la porta e ti trovavi davanti papà con un bambino in braccio” le disse Phoebe.
“Io?” chiese Piper.
Subito dopo che Piper finì di parlare, suonò il campanello.
DRIIIIIIIIIIN
“Se è lui?” chiese Prue.
“Vado io” disse Piper e si avviò verso la porta. La aprì e si trovò davanti suo padre con un bambino in braccio.
“Papà?!” disse Piper.
“Ciao Piper. È tanto che non ci vediamo, o no?” disse Victor, il padre delle tre sorelle.
Nel frattempo anche Prue e Phoebe arrivarono.
“Papà!” esclamò Phoebe.
“Ciao piccola” disse Victor.
“Posso entrare?” chiese Victor.
“Certo” rispose Piper.
“Accomodati” disse Phoebe.
“Prue, come stai?” chiese Victor a Prue.
“Bene” rispose Prue.
“Chi è lui o… lei?” chiese Phoebe indicando il bambino che Victor aveva in braccio.
“Lei è Penny. La vostra sorellina” rispose Victor.
“Nostra sorella?” chiese Piper.
“Penny? È il suo vero nome o il suo vero nome è …
Penel… ?” disse Phoebe.
“Sì, è Penelope il suo vero nome” disse Victor.
“Come la nonna…” disse Piper.
“Sì, come la nonna” disse Victor.
“Tornando al nostro discorso, ci potresti spiegare?” chiese Prue al padre.
“Certo. Dopo la morte di vostra madre, ho pensato che la mia vita non poteva finire e mi sono risposato” rispose Victor.
“Cosa? Ti sei risposato? Perché non ci hai detto niente?” chiese Prue un po’ arrabbiata.
“Non vi ho detto niente perché vi ho già fatto del male quando me ne sono andato e non volevo ferirvi di nuovo. Tornando a Penny, lei è nata 8 mesi fa e esattamente il mese scorso ha perso la mamma” disse Victor.
“Povera piccola. Sei così piccola ma hai già qualcosa in comune con noi” disse Phoebe.
“Volevo chiedervi un favore enorme. Potreste occuparvi voi di Penny? Perché io non riuscirei a crescerla e farle da mamma” disse Victor.
“Non sei riuscito neanche a fare il padre…” disse, sottovoce, Prue.
“Piper…” esclamò Phoebe.
“Subito” disse Piper e bloccò il tempo.
“Cosa facciamo? Dopo un anno ritorna con una bambina e ci chiede di crescerla. Cosa si fa?” disse Piper.
“Ehi… ma… Penny non si è bloccata” esclamò Phoebe.
“È vero. Perché non si è bloccata?” disse Prue.
“Forza, sbloccalo” disse Prue e Piper lo sbloccò.
“Allora, ve ne occuperete?” chiese Victor.
“Va bene” risposero tutte e tre insieme.
“Grazie. Ma c’è una cosa che non vi ho detto” disse Victor.
“Cosa?” chiese Prue.
“La madre di Penny è morta in un incidente mentre tornava dal lavoro e, prima di morire, mi aveva telefonato e mi aveva detto che quando sarebbe tornata mi avrebbe detto una cosa che riguardava lei e la bambina, ma non ha fatto in tempo a dirmela. Quindi, sto pensando, che Penny possa essere… una di voi” disse Victor.
“Cosa significa “una di voi” ?” chiese Phoebe.
“Che… forse… anche lei… è… una strega” rispose Victor.
“Bene. Così piccola e ha già due cose in comune con noi” disse Phoebe.
“Se è una strega, hai una qualche idea su che potere abbia?” chiese Prue.
“No, non sono neanche sicuro che sia una strega. Si è fatto tardi, adesso devo andare. Vedrai che crescerai benissimo con le tue sorelle” disse Victor rivolto a Penny.
“Ora devo andare. Abbiate cura della piccola Penny” disse Victor alle tre sorelle.
“Certo” risposero.
“Ciao” disse Victor.
“Ciao papà” dissero insieme.
Victor uscì dalla casa e se ne andò.
“Bene. Chi si occuperà della piccola Penny durante il giorno?” chiese Prue.
“Tu!” risposero in coro Piper e Phoebe.
“Perché proprio io?” chiese Prue.
“Perché io sono tutto il giorno al P3 e…” disse Piper.
“…E io sono impegnata con l’Università e devo studiare per gli esami” continuò Phoebe.
“Ecco, lo sapevo. In casi come questi mi chiedo perché mi sono licenziata” disse Prue.
“Dovevi pensarci prima di farlo!” disse Piper rivolta a Prue.
“Ho una fame. Ma che ore sono?” chiese Phoebe.
“Quasi mezzogiorno” rispose Prue.
“Piper, corri in cucina sto morendo di fame!” esclamò Phoebe.
“Agli ordini” disse Piper e si avviò verso la cucina.
“Prue…” disse Phoebe.
“Cosa hai Phoebe, ti senti male ?” chiese Prue, guardando Phoebe che si teneva stretta la pancia.
“Ho avuto una grossa fitta alla pancia” rispose Phoebe.
“Ora come stai?” chiese Prue un po’ preoccupata.
“Sto meglio” rispose Phoebe.
“Veniteee! È pronto da mangiareee!” urlò Piper dalla cucina.
“Arriviamo” disse Prue.
Presero Penny e andarono in cucina.
“Prue, Piper…” disse Phoebe.
“Che c’è, stai male?” chiese Piper.
“Ho avuto di nuovo una fitta alla pancia” rispose Phoebe.
“Di nuovo?” chiese Prue.
“Come di nuovo?” chiese Piper.
“Sì, ho avuto una fitta simile anche prima” rispose Phoebe.
“Ma quanto tempo è che hai queste fitte?” chiese Piper.
“Circa una settimana” rispose Phoebe.
“Sarebbe meglio che andassi dal medico” disse Piper a Phoebe.
“Va bene, ci andrò più tardi” disse Phoebe.
“Forza mangiamo, altrimenti si fredda” disse Piper.
Finito di mangiare Phoebe andò a prepararsi per andare dal medico e Prue e Piper andarono in salotto con Penny e cercarono di capire quale fosse il suo potere.
“Che abbia uno dei nostri poteri?” chiese Piper a Prue.
“Non lo so” rispose Prue.
“Che ci sia qualcosa sul Libro delle Ombre?” chiese Piper.
“Non lo so. Andiamo a vedere” rispose Prue.
Presero Penny e andarono in soffitta.
Appena entrate, videro che le pagine del Libro delle Ombre si stavano girando da sole. Arrivarono vicino al Libro e videro che una pagina si stava scrivendo. C’era scritto.

“Tenetele d’occhio le mani e la bocca
                                              Con amore
                                                              Mamma”

“Le mani e la bocca? Chissà che potere avrà!” disse Piper.
“Io vadooo. A dopooooo” urlò Phoebe dal piano di sotto.
“Adesso che facciamo?” chiese Piper.
“Torniamo giù” rispose Prue.
Dopo due ore di attesa, Phoebe non era ancora tornata e le due sorelle cominciarono a preoccuparsi.
“Che sia stata male durante la strada?” disse Piper a Prue.
“Non essere così pessimista” disse Prue.
“Sono tornataaa!” disse Phoebe mentre entrava in casa.
“Finalmente sei tornata. Eravamo in pensiero per te” disse Piper.
Entrò nel salotto e si sedette sul divano.
“Cosa ti ha detto il dottore? Dai racconta” disse Prue.
“Ha detto che non è niente di grave, ma…” disse Phoebe.
“Ma… cosa?” dissero Prue e Piper.
“Ma… che presto… in questa casa… saremo… in… cinque!” disse Phoebe contenta.
“In cinque? Questo vuole dire che…” disse Piper.
“Aspetto un bambino!” disse Phoebe, urlando di gioia.
“Congratulazioni, sorellina!” dissero Piper e Prue.
“E di chi è il bambino?” chiese Prue.
“Vi ricordate Ethan, il mio compagno di Università?” disse Phoebe.
“Sì, sì. Ma non ci hai mai detto niente” disse Piper.
“Perché volevo essere sicura che questa storia continuasse. Come sono contenta!” disse Phoebe.
“Vado subito a telefonargli!” disse Phoebe e corse al telefono.
“Ciao zia Prue!” disse Piper.
“Ciao zia Piper!” disse Prue.
“Ciao piccola zia Penny!” dissero insieme.
Phoebe tornò.
“Cosa ha detto?” chiese Piper.
“È felicissimo! Tra un po’ verrò qui!” rispose Phoebe.
“Quando nasce?” chiese Prue curiosa.
“Sono in tre mesi… quindi… in giugno! Come sono felice!” disse Phoebe.
DRIIIIIIIIIIIN
“Suonano” disse Piper.
“Vado io. Sarà Ethan” disse Phoebe e corse alla porta. §
“Ciao Ethan!” disse Phoebe.
“Phoebe!” disse Ethan mentre corse ad abbracciarla.
“Sono solo venuto a vedere come state, perché devo tornare al lavoro” disse Ethan.
“Stiamo benissimo!” disse Phoebe.
“Adesso devo andare” disse Ethan.
“Vieni da noi, dopo cena?” chiese Phoebe.
“Certo. A dopo. Ciao” disse Ethan.
“Ciao. A dopo!” disse Phoebe.
“Vado a fare la doccia” disse Phoebe e si avviò al piano superiore.
Phoebe finito di fare la doccia, tornò dalle sue sorelle e andò a mangiare. Finito di mangiare arrivò Ethan. Phoebe lo fece accomodare in salotto e si sedette vicino a lui.
“Togliamo il disturbo. Ciao” dissero Piper e Prue. Presero Penny e andarono in cucina.
Ad un certo punto, Penny soffiò sulla sua mano e uscì un getto di ghiaccio che congelò la bottiglia che aveva davanti.
“Prue… hai visto?” chiese Piper.
“Sì, che ho visto” rispose Prue.
“Adesso sappiamo qual è il suo potere. Può congelare gli oggetti come la Prue del passato” disse Piper.
“Sarà meglio dirlo a Phoebe, non pensi?” disse ancora Piper.
“Non disturbiamola” disse Prue.
“Sì, hai ragione” disse Piper.
Penny cominciò a sbadigliare.
“Hai sonno, piccola? Andiamo a nanna” disse Piper.
Piper e Prue presero Penny, passarono a salutare Phoebe e la portarono a letto.
“Si è addormentata. Cosa facciamo noi adesso?” chiese Prue.
“Andiamo a letto” disse Piper.
Erano circa le 2,00 quando Ethan andò via e Phoebe andò a letto.

16 dicembre 1999

“Buongiorno” disse Phoebe scendendo le scale.
“Buongiorno, Phoebe” disse Piper.
“Prue, dov’è? E Penny?” chiese Phoebe.
“Sono ancora a letto tutte e due” rispose Piper.
“Ieri sera abbiamo scoperto il potere di Penny. Può congelare gli oggetti soffiando sulla mano” disse Piper.
“Perché non me l’avete detto ieri sera?” chiese Phoebe.
“Perché non volevamo disturbarti” rispose Piper.
“Ah, sì. Ho detto a Ethan che sono una strega e che forse anche il bambino che nascerà avrà dei poteri” disse Phoebe.
“E lui come l’ha presa?” chiese Piper.
“In un primo momento non ci credeva, poi ci ha creduto. Gli ho parlato del mio potere e, gli ho spiegato anche i vostri. L’ha presa bene.” rispose Phoebe.
“Buongiorno” disse Prue scendendo le scale con Penny in braccio.
“Cosa farai oggi, Phoebe?” chiese Prue.
“Io? Niente, assolutamente niente!” rispose Phoebe.
“Brava, sono d’accordo con te. Devi stare a riposo” disse Prue.
Piper andò al P3 e la giornata volò. Era già ora di andare a letto. Spensero le luci e se ne andarono a letto.

25 dicembre 1999

“Buon Natale, sorelline!” urlò Phoebe, mentre scendeva le scale.
Piper e Prue erano già sveglie.
“Questo è per te Piper e, questo è per te Prue! Auguri! Forza, apriteli!” disse Phoebe.
Piper aprì il suo regalo e trovò una borsetta, mentre Prue trovò un paio di scarpe.
“Grazie, sorellina!” dissero Piper e Prue in coro “questo è per te!” Prue e Piper diedero un regalo a Phoebe. Phoebe lo aprì e trovò una tutina rossa per neonato.
“Grazie, sorelline! È stupenda!” disse Phoebe.
“L’abbiamo presa rossa perché è Natale e perché non sappiamo se è maschio o femmina” disse Prue.
“È una femmina” disse Phoebe.
“Come lo sai?” chiese Piper.
“Ho avuto una premonizione dove ho visto che attaccavamo un fiocco rosa alla porta!” disse Phoebe.
“E questo è per te Penny!” dissero tutte e tre insieme rivolgendosi alla piccola Penny.
Le avevano regalato una tutina rosa.
Anche il giorno di Natale e il giorno di S. Stefano passarono molto in fretta.

31 dicembre 1999

Era l’ultimo giorno dell’anno, e le tre sorelle avevano deciso di passarlo in famiglia, loro tre insieme a Ethan, a Leo e a Jack, che era tornato e si era rimesso con Prue. Era ora di cena e tutti stavano parlando. L’argomento era:
Come si chiamerà la bimba di Phoebe?
“Io la chiamerei Kim. E tu Jack?” disse Prue.
“Sì, anch’io la chiamerei Kim. È un bellissimo nome!” rispose Jack.
“No, è da maschio, vero Ethan?” disse Phoebe.
“Sì, è da maschio anche per me” disse Ethan.
“Io la chiamerei… Darla! È un bel nome!” disse Piper.
“No! Darla, no! Mi fa pensare all’Invasata!” esclamò Phoebe.
“Tu, Leo, come la chiameresti?” chiese Ethan a Leo.
“Io? Io la chiamerei Sidney” rispose Leo.
“Perché Sidney?” chiese di nuovo Ethan.
“Perché era il nome di mia madre” rispose Leo.
“Sidney è un bellissimo nome. Che ne dici se la chiamiamo Sidney?” chiese Phoebe a Ethan.
“Sì, è davvero un bel nome. Ok, la chiameremo Sidney!” rispose Ethan.
“Ragazzi, mancano 5 minuti a mezzanotte, 5 minuti al 2000!” disse Leo.
“Tre, due, uno… Auguri!” urlarono tutti insieme.
Continuarono a festeggiare fino alle 7 del mattino e Leo, Ethan e Jack, dato che erano troppo stanchi, rimasero a dormire in casa Halliwell.

1° gennaio 2000

Erano le 13,30 e Phoebe fu la prima a svegliarsi. Di fianco a lei c’era Ethan che stava ancora dormendo. Scese le scale e si diresse in cucina. Nel frattempo arrivò Piper.
“Buongiorno” disse Piper.
“Buongiorno Piper. Dov’è Leo?” chiese Phoebe.
“Sta ancora dormendo. E Ethan?” chiese Piper.
“Anche lui sta ancora dormendo” rispose Phoebe.
Phoebe appoggiò una mano sul piatto che avevo usato Prue, la sera prima, ed ebbe una premonizione.
“Penny!!!” urlò Phoebe e corse sul per le scale.
“Phoebe? Cosa è successo?” chiese Piper.
“Presto, seguimi! E stai pronta, quando te lo dico, blocca” disse Phoebe.
“Ma…?” disse Piper.
“Zitta e seguimi!” disse Phoebe.
Phoebe arrivò davanti alla porta della stanza di Prue e si fermò.
“Che c’è?” chiese Piper.
“Adesso io apro la porta e tu blocca, ok?” chiese Phoebe.
“Va bene” disse Piper.
Phoebe aprì la porta e Piper bloccò il tempo. Prue si stava svegliando.
“Cosa… succede?” chiese Prue, ancora assonnata.
“Piper corri a prendere Penny e vieni qua” disse Phoebe.
“Mi potete spiegare?” chiese Prue.
“Sì, anch’io vorrei capire qualcosa. Allora ci spieghi cosa sta succedendo?” chiese Piper a Phoebe.
“Allora prima, giù in cucina, ho avuto una premonizione dove ho visto che ti avvicinavi a Penny e che lei ti avrebbe congelato con il suo potere. Quindi siamo venute a prenderla e abbiamo bloccato il tempo in modo che Jack non ci vedesse. Capito?” chiese Phoebe.
“Sì, mi sembra di sì” rispose Prue un po’ confusa.
“Piper, adesso possiamo andare” disse Phoebe.
“Andiamo” disse Piper.
“Ciao Prue” dissero Piper e Phoebe.
“Adesso arrivo” disse Prue.
Piper sbloccò il tempo, tutte e due uscirono dalla camera e Jack non si accorse di niente.
“Piccola, hai dormito bene?” chiese Phoebe alla piccola Penny.
“Piper, posso tenerla io? Devo cominciare a fare le prove!” disse Phoebe.
“Certo, mamma-Phoebe!” disse Piper e le diede Penny.
Nel frattempo si alzarono Leo e Prue.
“Buongiorno a tutte” disse Leo.
“Buongiorno amore” disse Leo rivolto a Piper.
“Buongiorno” rispose Piper.
“Prue, dov’è Jack?” chiese Phoebe.
“Dorme!” rispose Prue.
“E, Ethan?” chiese Prue a Phoebe.
“Dorme!” rispose Phoebe, sorridendo.
“Che si fa oggi?” chiese Phoebe.
“Venite con me al P3, oggi apriamo alle 18 e diamo una festa” disse Piper.
“Non è una brutta idea. Che ne dici Phoebe?” chiese Prue.
“Aspettiamo che si alzino Ethan e Jack e poi decidiamo, comunque… va bene!” rispose Phoebe.
“Buongiorno” dissero in coro Ethan e Jack, mentre scendevano le scale.
“Buongiorno” dissero Phoebe, Prue, Piper e Leo.
“Avete dormito bene?” chiese Prue.
“Benissimo!” risposero Jack e Ethan.
“Ascoltate, stasera, che ne dite se andiamo alle 18 al P3 con Piper e Leo? Danno una festa!” disse Phoebe.
“Va bene! Che ne dici Jack?” chiese Ethan a Jack.
“Perfetto!” rispose Jack.
Piper cominciò a fare da mangiare. Pranzarono e aspettarono le 18. Alle 17,55 erano tutti al P3. La festa finì alle 5 del mattino e tornarono a casa tutti molto stanchi. I mesi seguenti passarono molto velocemente…

15 aprile 2000

Ethan era andato ad abitare in casa Halliwell e Phoebe cominciava ad avere una certa pancia. Quella mattina erano già tutti svegli e Piper era già andata al P3.
“Phoebe, hai mangiato un cocomero?!” chiese Prue, scherzando.
“Spiritosa” rispose Phoebe.
“Allora, per il nome avete deciso?” chiese Prue a Phoebe.
“Sì, la chiameremo Sidney!
Vero, Ethan?” urlò Phoebe.
“Cosa c’è?” chiese Ethan.
“Prue, ha chiesto come la chiameremo. Sidney, vero?” chiese Phoebe.
“Certo” rispose Ethan.
“Penny dov’è?” chiese Phoebe.
“Sta ancora dormendo” rispose Prue.
“Io esco un attimo. Devo andare a comprare alcune cose. Ciaooo!” disse Ethan e uscì dalla casa.
“Adesso che si fa?” chiese Phoebe.
“Andiamo a vedere Penny, visto che non abbiamo niente da fare” disse Prue e si avviarono verso la camera di Prue, dove dormiva anche Penny. Penny si stava svegliando. Phoebe le si avvicinò, le prese la mano e gliela mise sotto la bocca.
“Che stai facendo?” chiese Prue.
“Voglio vedere il suo potere. Forza, piccola, soffia! Prue togliti da davanti se non vuoi diventare un ghiacciolo! Forza piccola” disse Phoebe.
Dopo vari tentativi, riuscì a vedere il potere di Penny.
“Anche il suo potere è migliore del mio!” esclamò Phoebe.
Presero Penny e scesero al piano di sotto. Giocarono un po’ con Penny e poi si diressero verso la cucina, perché era quasi ora di mangiare. Tornarono Piper e Ethan, mangiarono e finito di mangiare, Phoebe si andò a riposare, Ethan andò in salotto a guardare la TV, Piper tornò al P3 e Prue prese Penny e la portò a letto. Il pomeriggio passò molto in fretta. Cenarono rimasero un po’ a guardare la TV e poi andarono tutti a letto. Presto arrivò giugno e…

9 giugno 2000

Erano le 9 di mattina e, Phoebe, stava preparando la valigia per quando sarebbe andata in ospedale, quando ad un certo punto…
“Ethan, Prue, Piper!” urlò Phoebe.
“Cosa è successo, amore?” chiese Ethan, mentre saliva le scale con Piper e Prue.
“Ho delle gran fitte alla pancia” rispose Phoebe.
“Vado a prendere, la macchina, voi statele vicino. Ti portiamo all’ospedale. Stai tranquilla amore” disse Ethan rivolto a Phoebe. Scese le scale e corse a prendere la macchina.
“Stai tranquilla, andrà tutto bene” disse Prue, cercando di tranquillizzare Phoebe.
Si sentì un clacson. Era Ethan. Prue teneva stretta Phoebe e Piper teneva la borsa. Scesero le scale, salirono in macchina e via, di corsa, all’ospedale. Arrivati, i medici accompagnarono Phoebe in una stanza e dissero alle sorelle che non era ancora ora di far nascere la bambina. Dopo circa un’ora, i dolori di Phoebe divennero sempre più forti e i medici capirono che la bambina stava per nascere. Alle 11,05 Phoebe era in sala operatoria. Prue, Piper e Ethan erano molto agitati. Ethan camminava avanti e indietro, Prue e Piper non sapevano dove stare, fino alle 15,12 quando il dottore uscì e disse che la bambina era nata e stava bene.
“Posso vedere Phoebe?” chiese, subito, Ethan.
“Adesso la portano in camera e poi potrà vederla” rispose il medico.
Dopo circa mezz’ora erano tutti e tre attorno a Phoebe.
“Come stai?” chiese Piper.
“Bene” rispose Phoebe.
“Guardate chi c’è qui” disse l’infermiera mentre entrava dalla porta con la bimba in braccio. Si avvicinò a Phoebe e gliela mise in braccio.
“Che bella che sei!
Ethan, allora, Sidney?” disse Phoebe.
“Certo! Ciao piccola!” disse Ethan.
“È veramente bella!” disse Prue.
“Sì, hai proprio ragione!” disse Piper.

14 giugno 2000

Phoebe è tornata a casa con la piccola Sidney. Appena arrivata in casa, si diresse verso la sua camera e cominciò a sistemare le sue cose e quelle di Sidney. Nel frattempo arrivò Ethan.
“Cosa stai facendo?” chiese Ethan a Phoebe.
“Sto sistemando le mie cose e quella della nostra piccola Sidney!” rispose Phoebe.
“Sono sicuro che diventerai bella come tua madre!” disse Ethan rivolto a Sidney.
“È anche lei una strega?” chiese Ethan a Phoebe.
“Si, penso di si. Nel Libro delle Ombre c’è scritto che tutte le figlie femmine saranno delle streghe. Perché me lo chiedi?” disse Phoebe.
“Così, per sapere” disse Ethan.
“La mia streghetta!” disse Phoebe rivolta a Sidney.
“La nostra streghetta!” la corresse Ethan.
“Sì, hai ragione!” disse Phoebe.
“Che manine piccole!” disse Ethan.
“Sì!” disse Phoebe.
“Come sei bella, Sidney!” disse mamma-Phoebe alla sua piccola “posso farti una domanda? Che potere hai?” disse Phoebe sorridendo.

...continua in "Che potere hai?"

 
Scritto da Giorgia


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