Streghe Italia Fan Fiction

LA SAGA D'ACCIAIO (2)
PUNTO E A CAPO


RIASSUNTO: Seguito della Fan Fiction "La Divina Commedia". Ignis porta dal passato la Strega che lo eliminò molti secoli fa per torturarla. Le Halliwell dovranno salvare sia lei che loro stesse…

DATA DI COMPOSIZIONE: 8-21/12/2004 (non vi preoccupate, anche se ci ho messo un sacco di tempo non vuol dire che questa storia è lunga!)

PERIODO DI SVOLGIMENTO: dopo la Fan Fiction "La Divina Commedia".

VALUTAZIONE: per tutti.

DISCLAIMER : Si ricorda che tutti i diritti sono di proprietà del sito "Streghe Italia" e che tutti i personaggi di “Streghe – Charmed” sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment e sono utilizzati senza il permesso degli autori e senza fini di lucro


CAPITOLO 1
Piper, Phoebe e Paige si trovavano incastrate tra i varchi. Intorno a loro non c’era niente, solo una immensa distesa di bianco.
«Ma dove siamo?» chiese Piper.
«Non lo so» disse Paige. «Ma è stata sprecata troppa vernice bianca, qui».
«OK, l’incantesimo che ci ha lasciato Chris non funziona» disse Phoebe. «Ora desideriamo di tornare a casa».
Le tre espressero il desiderio, e subito dopo si ritrovarono a casa loro.
«Dobbiamo assolutamente raggiungere Leo e Chris» disse ancora Phoebe. «Abbiamo anche bisogno di loro per porre fine a questa faccenda».
Le tre provarono in mille modi a passare da un varco all’altro, ma qualcosa le ostacolava. Solo alla fine, Paige capì. «Tutto questo» disse «è causato dalla sintonia tra i varchi. Ormai Fantasia e Realtà stanno per “fondersi”, diventando una cosa sola».
«Non è possibile» disse Piper. «Ignis non può vincere!».
«Perché non desideriamo di farlo morire?» chiese Paige.
«Sarà di sicuro protetto da ogni tipo di Magia, ormai» rispose Phoebe. «E poi, quello che mi preoccupa è che le nostre “alter ego” della Fantasia muoiano».
«Perché? A noi cosa importa?» le chiese Piper.
«Se loro muoiono e Ignis riesce a completare la sintonia tra i varchi, anche noi moriremo!».
Qualcuno entrò in casa.
«Piper?» disse. «È permesso?».
«Chi è?» chiese Piper. Un uomo le raggiunse in cucina.
«Sono io… Micheal!» le disse. «Ah, Phoebe» disse poi a Phoebe. «Sapevo di trovarti qui, tesoro».
«T… tesoro?!» balbettò Phoebe. «Ma… ma io… tu…».
«Prue non è in casa?» chiese questo Michael. Poi, rivolto a Paige «E lei è la signorina delle pulizie, vero?».
Piper lo bloccò.
«Phoebe! Chi diavolo è questo?» chiese alla sorella.
«Non l’ho mai visto prima!» rispose la ragazza. «Anzi, mi è sembrato di vederlo spesso al P3, ma lo conosco solo di vista».
«Phoebe!» esclamò Paige. «Hai una fede al dito!».
Phoebe si guardò il dito, e… aveva una fede!
«Ma è assurdo!» disse la ragazza.
«Forse è una conseguenza della sintonia tra i varchi» disse Piper. «Togliti la fede e vedi se c’è scritto il nome di tuo marito».
«Vuoi dire che io mi sono sposata?» disse Phoebe. «Ma è magnifico!».
«Già, ma ora togliti la fede» le disse Piper.
Phoebe se la tolse, e lesse il nome inciso su di essa, poi lo disse alle sorelle. «È Micheal…».
«Ok, ora rimettitela» le disse Piper.
«Piper! I tuoi capelli sono più corti!» disse Phoebe a Piper.
«Oddio…» disse Piper toccandosi i capelli e notando la differenza rispetto a qualche secondo prima. «Sono tornati come 6 anni fa!».
«E tu, Paige» disse Phoebe all’ultima sorella. «Hai i capelli neri».
Il tempo si sbloccò.
Micheal chiese a Paige: «Ma non aveva i capelli biondi, un attimo fa?».
«Si ha questo effetto quando sono più esposta alla luce del sole» mentì Paige. «E poi, non sono la signorina delle pulizie, sono loro sor…».
«Sorpresa!!» continuò Piper, zittendo Paige che stava per compromettere tutto. «Sì, è una nostra sorpresa… nel senso che ci ha fatto una sorpresa venendo a trovarci dal… dal Brasile!».
Paige guardò Piper sconcertata.
«Ah, ecco perché parla così» disse Micheal. «Ma, Phoebe, non mi avevi mai detto di avere una cugina brasiliana».
«Ti interessa?» gli chiese la ragazza.
«No! Io…» balbettò Micheal. «Era una semplice curiosità, ecco. Ma, mi scusi…» disse poi rivolto a Paige. «Non è troppo bianca per venire dal Brasile?».
«Io sta molto tempo all’ombra» rispose Paige, cercando di sembrare più straniera possibile.
«Piper» disse Phoebe nell’orecchio della sorella, mentre Michael e Paige parlavano. «Bloccalo, dobbiamo parlare».
«Ci sto provando» le rispose. «Ma probabilmente non abbiamo ancora trovato il Libro delle Ombre, in questa dimensione».
«Allora lo vado a prendere» disse Phoebe.
In quel momento, bussarono alla porta.
«Vado io» disse Piper. Aprì la porta e… c’era Prue insieme ad un ragazzo.
«Ciao, Piper» la salutarono Prue e il ragazzo all’unisono. Piper guardava la sorella a bocca aperta.
«Cosa c’è?» le chiese la ragazza. «Sembra che tu abbia visto un fantasma! Ti dispiace se oggi io e John ci fermiamo a mangiare qui?».
«N… no» rispose Piper. «No, non mi dispiace».
«Ah, c’è anche Phoebe. Sento la sua voce! È con Micheal?».
«Sì… Penso di sì».
«Pensi di sì? Ma, Piper, ti senti bene?». Prue le toccò la fronte per vedere se la sorella non aveva la febbre. Piper si emozionò: Prue le toccava la fronte!
«Stai meglio di me!» sentenziò alla fine, poi si avviò dove stava il resto delle persone.
«Prue…» disse Phoebe alla vista della sorella, e la abbracciò forte.
«Anch’io sono felice di vederti» le disse Prue «ma ci siamo viste appena ieri!».
«Cosa?» chiese Phoebe, poi si ricordò della sintonia. «Ah, già… Vi fermate a pranzo? Paige,» disse alla sorella «dialoga con loro, così mentre Piper cucina io vado di sopra e tu impari meglio l’inglese! Ciao!». E corse da Piper.
«Sei straniera?» chiese Prue a Paige.
«Io Brasiliana…» rispose la ragazza sbuffando, stufa di quella commedia.

CAPITOLO 2
Ignis si sentiva molto felice: aveva i Poteri delle sorelle, e la sintonia tra i varchi era quasi del tutto completa. Poi, tra breve i Guerrieri del Buio gli avrebbero portato dal passato Cristina, una discendete della prima Strega del mondo, che lo eliminò nel 1600.
Il Bene in quella dimensione si stava consumando: era riuscito ad eliminare gran parte degli Anziani e delle Streghe e degli Stregoni Buoni, si era alleato con i Demoni più potenti ed aveva eliminato tutti i possibili ostacoli. Infine, con la sintonizzazione finita il Trio sarebbe scomparso per sempre.
D’un tratto, si accese una vampata di fuoco accanto a lui, e comparvero i Guerrieri del Buio insieme a una donna. Ignis le si avvicinò a passi lenti.
«Cristina…» le disse. «Come vedi ci rincontriamo!».
«Non è possibile!» esclamò la ragazza. «Tu sei morto tre mesi fa! Ti ho eliminato io!».
«Qui siamo nel futuro, Cristina. Qualcuno mi ha resuscitato, e mi ha “regalato” questa» disse mostrandole la Stella.
«Una mia discendente? Ma come è possibile?».
«Un Demone, chiamato dagli umani Pierre, ha fatto scambio di corpo con la tua discendente, per ottenere il Potere necessario ad evocarmi».
«Ma la Stella si può ottenere solamente se la persona che la custodisce muore…!».
Ignis non rispose, poiché sapeva che Cristina conosceva già la risposta.
«Ora» le disse avvicinandosi a lei «ti porterò nel Regno del Buio, dove i miei amici ti faranno patire tutte le pene che ho provato io in tutti quei secoli trascorsi nell’Inferno… E poi ti ucciderò nella stessa maniera con la quale mi hai ucciso tu…».
Cristina cercava di ribellarsi, ma, con un cenno del capo di Ignis, i Guerrieri del Buio la portarono nel loro regno.

«Prue mi ha toccato la fronte!» ripeteva Piper a Phoebe mentre salivano insieme le scale, dirette verso la soffitta. «Prue - mi - ha - toccato - la - fronte!!».
«OK, ma ora basta… È già la decima volta che me lo ripeti!» disse Phoebe. Le due entrarono nella soffitta. Il Libro delle Ombre non era sul leggio, dato che Ignis lo aveva fatto rubare.
«Ecco perché non abbiamo i Poteri…» disse Phoebe. «Qualcuno ha rimosso il Libro delle Ombre dal leggio».
«Forse in questa dimensione la nonna l’ha messo in un cassetto…» ipotizzò Piper.
«OK, ma lo cerco io» le disse Phoebe. «Ho detto agli altri che tu saresti andata a cucinare. Non farli venire qui, mi raccomando!».
«OK!». Piper scese al piano di sotto, e Phoebe iniziò a cercare il Libro come una forsennata.
«Qui non c’è…» diceva appena finiva di aprire e svuotare tutti i cassetti dei mobili della soffitta. «Qui neppure…». Dopo molto cercare, aprì la finestra della soffitta per prendere un po’ d’aria. Ad un tratto, fuori alla porta di casa, vide materializzarsi Ignis che posò il Libro delle Ombre per terra, bussò al campanello e scomparve.
«Chi apre?» chiese Prue. «OK, vado io!».
Appena sentì quelle parole, Phoebe si calò rapidamente giù dalla finestra della soffitta con il tubo della grondaia, prese il Libro delle Ombre, corse sul retro per non farsi vedere da Prue e raggiunse Piper in cucina.
«Piper» le disse. «Ho visto Ignis posare il Libro sull’uscio di casa. Com’è possibile che ce l’aveva lui?».
«Forse» disse Piper intenta a tagliuzzare un pomodoro «in questa dimensione la nonna ha fatto un patto con Ignis, come la mamma lo fece con Nicholas».
«Se è così, dobbiamo stare attente a…».
«Attente a cosa?» le chiese Prue piombando in cucina all’improvviso. Phoebe mise il Libro su una sedia e ci si sedette sopra.
«Attente a…» mentì Phoebe «a… a non tagliarci le dita col coltello mentre tagliuzziamo i pomodori!».
«Voglio aiutarvi a preparare» disse Prue.
«No!» gridarono le due all’unisono.
«Ehm…» si scusò Phoebe. «Non è che non ti vogliamo, ma…».
«Ma domani è il mio compleanno e voi state per prepararmi una festa a sorpresa…» disse Prue. «Siete molto prevedibili!».
Phoebe abbracciò Prue. «Ti voglio bene!» le disse.
«Anch’io» rispose Prue. «Bene, allora vi lascio preparare la “sorpresa”!» e se ne andò.
«Cosa si fa?» chiese Piper a Phoebe.
«Leggere la formula per acquisire i Poteri non è prudente,» disse «anche se ho il presentimento che quando la sintonia sarà completa l’avremo fatto… Cioè, l’avranno fatto le altre noi».
Appena disse così, le due sentirono una forte scossa alla schiena, e si ritrovarono nel salotto insieme a Prue e a una ragazza.
«Scusateci un attimo…» disse Phoebe portandosi Piper in cucina.
«Che diavolo è successo?» chiese Piper alla sorella.
«Non lo so!» rispose Phoebe. «Forse è successo a causa della sintonia, e… Ma certo!!» esclamò all’improvviso. «Ora che ci penso, Ignis era un po’ trasparente, quando l’ho visto: questo significa che la sintonia è come una sovrapposizione di avvenimenti».
«Non ti seguo…».
«Quello che voglio dire è che, in contemporanea a noi, le nostre alter ego stavano leggendo la formula sulla prima pagina del Libro delle Ombre, che Ignis prima ci aveva rubato e poi riconsegnato per…».
«…per prenderci alla sprovvista e farci attaccare rubandoci i Poteri!» concluse Piper. «Ma come facciamo a sapere se abbiamo i Poteri?».
«Blocca questo cucchiaio» disse Phoebe a Piper lanciando un cucchiaio per aria. Piper alzò le mani, e il cucchiaio si bloccò. «Meno male… Ora andiamo di là e cerchiamo di capirci qualcosa…».
«Eccovi, finalmente!» disse Prue alle sorelle. «Allora, adesso la signorina vi darà il foglio che voi dovrete firmare».
«Foglio? Quale fo…» stava per chiedere Phoebe, quando si accorse che chiedere di cosa stavano parlando poteva apparire molto bizzarro. «Ah, sì! Quel foglio! Scusate, ma la memoria…».
Phoebe prese il foglio che le porse la ragazza e lo lesse. «Cosa?!» esclamò a lettura ultimata. «La nostra casa è in vendita?! Ma è assurdo!».
«Bè» le disse la ragazza, imbarazzata. «Prima sembravate felice di venderla!».
«Piper, bloccala!» disse Phoebe alla ragazza.
Piper la bloccò.
Prue rimase a bocca aperta.
«P… Piper…» balbettò. «C… cosa le hai f… fatto?».
«L’ha bloccata» le rispose Phoebe. «Senti, so che quello che sto per dirti ti sembrerà assurdo, ma noi tre siamo Streghe Buone. Anzi, siamo tra le Streghe più potenti. Io vedo nel passato e nel futuro, Piper blocca il tempo e tu sposti gli oggetti con la forza del pensiero. Semplice, vero?».
«No!» urlò Prue. «Io non sono una Strega, altrimenti anche la mamma e la nonna avrebbero dovuto essere…» Prue non terminò la sua frase: le bastò vedere lo sguardo di Phoebe per sapere la risposta e che tutto quello che la sorella stava dicendo era la verità. «Bene… Cioè, male! Ma perché me lo avete detto solo ora? E come facevate a saperlo?».
«Ecco…» disse Piper. «Sarebbe un po’ difficile da spiegare… Phoebe, diglielo tu, ma presto: la signorina sta per sbloccarsi».
«Allora» disse Phoebe il più rapidamente possibile «Un Demone, di nome Ignis, è riuscito a creare il varco della Fantasia che ha risucchiato letteralmente il mondo. Poi ha creato un altro varco, questo, nel quale lui è la Sorgente di tutti i Mali e ci ha dato i Poteri pochi istanti prima di mandare un Demone ad eliminarci. Noi lo sappiamo perché veniamo dalla dimensione della Realtà».
«Sono sempre più confusa» disse Prue.
«Anch’io» le disse Piper. «Perché la nostra casa è in vendita?».
«Ma se ce lo hai chiesto tu!» le rispose Prue.
«Io?».
«Sì, tu! Hai detto che eri al verde e che volevi fare un po’ di soldi vendendo la nostra casa, e io e Phoebe abbiamo accettato».
«Ma io non voglio più…».
La signorina si sbloccò.
«Bloccala… cosa?» chiese a Phoebe.
«Bloccala?» ripeté la ragazza, non capendo cosa voleva dire la signorina. Poi si ricordò di quello che aveva detto prima di farla bloccare da Piper. «Ah, sì…! Piper» disse alla sorella. «Blocca l’acquisto! Non possiamo separarci da casa nostra!».
«Ma…» replicò la signorina. «Fino a pochi istanti fa eravate pienamente convinte di venderla! Non capisco…».
«Fa ben» le disse Prue. «Ora, per favore, vada fuori e si rifaccia viva solo quando glielo chiederemo! Grazie!».
Prue accompagnò la signorina -offesa- alla porta.
«Non ho mai trattato una persona così male…» disse dopo aver chiuso la porta.
«Non ti preoccupare» le disse Phoebe. «Quando chiuderemo questa dimensione, tu svanirai!».
«Confortante…» le disse Prue. «Ma toglietemi una curiosità: come mai voi due siete in questa dimensione e io no?».
Piper e Phoebe si guardarono in faccia, e Piper sembrava dire “Non possiamo dirglielo che è morta!”, mentre Phoebe sembrava dire “Io ora glielo dico!”.
«Non te lo possiamo dire» le rispose Piper precedendo la sorella.
«A proposito» disse Phoebe. «Dov’è Paige?».

CAPITOLO 3
Paige si ritrovò nel suo vecchio appartamento tutto ad un tratto, e subito capì che era colpa della sintonia. Provò ad esercitare il suo Potere, ma non funzionò, quindi corse a casa Halliwell. Una volta arrivata, bussò alla porta. Ad aprirle fu Piper.
«Paige!» le disse.
«Piper!» replicò la ragazza. «Meno male che anche ha te è successa la stessa cosa che è accaduta a me!».
Paige entrò in casa e si avvicinò a Piper e a Phoebe.
«Ah, la governante!» disse Prue nel vederla.
«No! Ma che governante!» le disse Paige. «Io sono…».
«Paige!» la zittì Piper. «Anche se questa è Fantasia, non si deve mai compromettere il futuro!».
«Ma perché?» ribatté lei. «Tanto poi tutto questo svanirà!».
«Ne sei certa?» le ripeté Phoebe. «Insomma, Prue si ricorda di quando era bambina, ragazzina e poi donna: può darsi che la Fantasia è soltanto una versione alternativa della Realtà».
«Oh, capisco…».
«Bene» disse Piper. «Suppongo che se Shax ci deve attaccare lo farà tra poco, quindi prepariamoci».
«Preparo qualche pozione?» chiese Paige.
«Sì, magari una esplosiva» le consigliò Phoebe.
«Pozione esplosiva?!» ripeté Prue. «Ma…».
In quel momento, come in una specie di tornado, Shax entrò in casa Halliwell spalancando le porte.
«Oddio!» gridò Piper. «È già qui!».
«Chi sei?» gli chiese Prue, spaventata, cercando di mantenere la calma.
«La fine!» le rispose Shax, e le lanciò una sfera di energia addosso.
Piper bloccò la sfera pochi istanti prima che arrivasse dritta addosso a Prue.
Phoebe cercò di ricordare l’incantesimo per eliminarlo in tutta fretta. «Vento… Vento malefico… che spiri dal suolo benefico, non più a lungo puoi restare, ora… ora la morte ti viene a fermare!».
Shax sparì gemendo di dolore.
«Oddio… Mi sento mancare…» disse Prue, e svenne.
«È svenuta» disse Piper. «Stendiamola su un divano, Paige. Tu, Phoebe, vai a prendere un bicchiere di acqua e zucchero». Phoebe corse in cucina, e Paige e Piper stesero Prue sul divano.
«Ci è andate bene» disse Paige.
«È strano che Prue sia svenuta» le disse Piper. «Quando combattemmo contro Jeremy, il nostro primo Stregone, lei ci difese».
«Bè, un Demone è un Demone… Fa più paura di uno Stregone!».
Phoebe arrivò con il bicchiere di acqua e zucchero in mano.
Prue si riprese e si alzò in piedi. «Io non bevo quell’acqua…» disse alle sorelle. «Cosa sarà, questa volta? Una pozione per avvelenarmi?».
«No, è acqua e zucchero» le disse Phoebe.
«Allora riformulo la domanda: cosa siete?» urlò Prue.
«Prue» le rispose Piper. «Pensavo di avertelo già detto…».
«Sì, ma cos’era esattamente quella cosa che è uscita dalle mani di quel… mostro e che tu hai bloccato a mezz’aria?».
«Era una sfer…» disse Phoebe, ma Piper la zittì.
«Una cosa alla volta» disse quest’ultima. «Prima di tutto, Prue, sappi che stai facendo una cosa bella: non ti basta? Secondo: Paige, vai a preparare una Pozione esplosiva; non hai i tuoi Poteri, quindi ti servirà da difesa. Terzo: Phoebe, prendi il Libro delle Ombre e facciamolo vedere a Prue». Tutte eseguirono gli ordini.

«Come hai potuto fallire?» urlò Ignis a Shax, in tono di rimprovero, riferendosi alla sua sconfitta contro le Halliwell. «Non sapevano ancora di essere Streghe!».
«Con tutto rispetto, mio Signore, le Streghe mi sembravano molto preparate» gli rispose Shax.
«Non ho mandato indietro il tempo per essere sconfitto nuovamente! A meno che… le Streghe non ne siano coscienti!» concluse Ignis. «Da cosa può essere dovuto?».
«La sintonia tra i varchi» gli disse la Veggente. «Quella è la causa di tutto. Ma quando sarà completa, le Halliwell faranno la stessa fine che hanno fatto nella Fantasia».
«Perché?» le chiese Ignis. «Secondo te non si sono ancora accorte che non c’è modo di tornare nella Realtà?».
«Sono sicurissima» gli rispose. «Quando se ne accorgeranno, sarà troppo tardi».
«Ma forse lo sarà anche per me» disse Ignis. «A meno che non distruggiamo la donna che le ha messe al mondo, tornando indietro nel tempo».
«Tempus è troppo debole» disse la Veggente. «Morirebbe, se usasse di nuovo i suoi Poteri. Ti consiglio di tenderle un agguato…».
«Ti ascolto» disse Ignis, incuriosito dalle sue parole.
«Tu andrai da loro con le sembianze del loro Angelo Bianco, nonché Anziano, che i miei informatori hanno detto che è sparito nel nulla insieme ad un suo amico. Le dirai che Shax è morto e che dovete assolutamente salvare la Strega Cristina, che si trova nel Regno del Buio. Lì, le farai assistere alla morte della Strega, e la Sintonia, che allora sarà completa, le farà morire…».
Ignis sorrise maleficamente…

Leo e Chris si trovavano già da un po’ in un luogo tutto bianco, e avevano perso ogni speranza di uscita da lì. Neanche i loro Poteri funzionavano, in quel luogo. Erano rimasti seduti per molto tempo, senza dire una parola.
«Ho fame» disse Chris ad un tratto.
«Anch’io» disse Leo.
«Sì, ma tu sei già morto! Io non ancora…» ribatté Chris.
«Siamo qui per colpa tua, ricordi?».
«Ti ho già detto che mi dispiace…».
All’improvviso la terra cominciò a tremare, poi si aprì un buco sotto a Chris e Leo, che precipitarono all’interno di esso. Piombarono su un mucchietto di paglia. Riaprirono gli occhi e si ritrovarono in un villaggio simile a quelli del Medioevo.
«Leo…?» chiese Chris all’amico. «Dove siamo?».
«Mi piacerebbe tanto saperlo…» gli disse Leo per tutta risposta.
«Ma non eri tu l’Anziano?».
«Sì, ma non posso conoscere tutti i mondi, io!».
«Ma almeno preoccupati: io non sono ancora morto!».
«Dici sempre le stesse cose! E poi anche io sono preoccupato come te». Leo si guardò attorno: tutto, ma proprio tutto, ricordava il Medioevo. Si intravedeva anche un castello in lontananza.
D’un tratto, si materializzarono un più distante dai due alcuni guerrieri del Buio, che si incamminarono verso il castello trattenendo una donna per le braccia.
«Ma quelli sono Guerrieri del Buio!» notò Leo.
«È vero!» disse Chris. «Ma che cosa stanno facendo? Non sarà mica una delle sorelle, quella donna lì…».
«No, è bionda: nessuna delle sorelle è così».
«Allora chi…».
«Intrusi!!» gridò una voce alle loro spalle: era un Guerriero del Buio che aveva visto Leo e Chris, e che stava dando l’allarme ai suoi amici. Tutti i Guerrieri corsero da loro. Leo orbitò se stesso e Chris in un altro posto, pochi istanti prima che un Guerriero li colpisse con la lancia.
«Quasi non ci speravo più…» disse Chris, asciugandosi la fronte. «Ma come mai i nostri Poteri funzionano, adesso?».
«Non lo so» gli rispose Leo. «So solo che volevo orbitare a San Francisco, ma non ci sono riuscito».
«E allora dove siamo?».
Leo scrutò il luogo freddo, umido e buio nel quale si trovavano. «Sembrerebbe un seminterrato…» sentenziò alla fine.
«Un seminterrato molto vecchio, a quanto pare…» commentò Chris.
Leo adocchiò delle scale, e le salì seguito da Chris. Alla fine di esse, c’era una porta in legno. Leo la spinse e questa si aprì.
«Chris…» disse al suo amico. «Siamo in casa Halliwell…!».
«Che cosa?» gli chiese Chris, sbalordito, vedendo che si trovavano proprio a casa Halliwell. «Ma come… cosa…».
«Ora ho capito!» esclamò Leo. «Ignis non si è accontentato di aver creato una sintonia tra il Varco della Fantasia e quello della Realtà, ma sta cercando di far diventare il mondo intero proprietà del Buio!».
«Cos’è esattamente il Buio?» gli chiese Chris.
«Il Buio è il Sovrano del Regno del Buio. Non né aspetto, né forma né volume: è tipo il Nulla, solo che è più letale. Molti millenni fa, il Buio ha stretto un patto con Ignis: il codice per aprire il Varco della Fantasia in cambio del Mondo. Per evitare che tutto questo prendesse forma, una discendente diretta della prima Strega del Mondo, di nome Cristina, eliminò Ignis e racchiuse il codice per aprire il Varco della Fantasia in un rossetto. Ma, ora che Ignis è libero, il suo piano è in atto».
«E ormai è completo» disse Chris.
«Non del tutto» ribatté Leo. «Non vedi che in questa casa è tutto a posto?».
«Sì, ma ci vorrebbe il Potere del Trio per sconfiggere Ignis, non credi?».

Paige aveva preparato una decina di Pozioni esplosive, e Prue, Piper e Phoebe avevano imparato a memoria l’incantesimo per distruggere Shax.
Ignis, con l’aspetto di Leo, comparve alle sorelle.
«Leo!» esclamarono all’unisono Piper, Phoebe e Paige.
«Grazie a Dio sei vivo!» gli disse Piper.
«Sai il fatto della Sintonia?» gli chiese Phoebe.
«Sì, e so anche come farvi tornare nella Realtà» mentì Ignis. «Sono qui per questo… Datemi la mano, orbiteremo nel luogo nel quale troverete il modo per uscire dalla Fantasia».
«Un momento» disse Prue. «Chi è quest’uomo? E che cosa vuol dire “orbitare”?».
«Lui è Leo, il nostro Angelo Bianco, che ha il compito di proteggere le Streghe Buone come noi» le rispose Phoebe. «Orbitare è il suo Potere di spostarsi rapidamente da un luogo all’altro».
«Andiamo?» chiese Ignis.
«Sì» rispose Phoebe. Tutti si diedero la mano, e Ignis le portò nel Regno del Buio.
Piper si guardò attorno: si trovavano in un luogo buio squallido. «Leo?» gli chiese. «Dove ci hai portate?».
Ignis assunse le sue vere sembianze. «Sorpresa!» disse.
«Ignis!» esclamò Paige. «Brutto figlio di…».
«Shh! Non si dicono le parolacce!» la zittì Ignis in tono di presa in giro. «Vi ho portate qui, oggi, per farvi assistere all’esecuzione di Cristina, una Strega che mi eliminò secoli e secoli fa per evitare che io stringessi un accordo con il Re del Buio».
«Quale accordo?» chiese Paige.
«Il codice per aprire il Varco della Fantasia per me, il Mondo per lui. Ma bando alle ciance…». Ignis batté per due volte le mani, e apparve Cristina con occhi e bocca bendati e gambe e polsi legati. «Vorrei tanto torturarla con i Poteri che vi ruberà Shax tra poco» disse Ignis alle sorelle.
«E come?» gli chiese Piper in tono di sfida.
«Prima che voi arrivaste a rovinare i miei piani» spiegò Ignis «Shax vi aveva ucciso e vi aveva rubato i Poteri. Tra poco, grazie alla Sintonia, voi tre» disse indicando Prue, Piper e Phoebe «morirete come Shax vi ucciso. Semplice, vero? E ora pensiamo a Cristina…».
Piper cercò di bloccarlo, ma Ignis respinse il suo Potere.
«Non provate ad intralciarmi, o ve ne pentirete…» le ammonì il Demone. Sollevò Cristina da terra, e poi la lasciò cadere violentemente per terra. Prue cercò di scaraventarlo per aria, ma non accadde niente.
Ignis fece cadere Cristina dall’alto per altre tre volte, poi le disse: «Non era così che iniziasti a torturarmi?».
Cristina cercava di parlare, ma Ignis le aveva bendato la bocca.
«Piper, dobbiamo fare qualcosa!» disse Phoebe alla sorella.
«Io lancerei una pozione esplosiva, ma colpirei anche Cristina» disse Paige.
Ad un tratto, si materializzò davanti alle tre la porta di villa Halliwell, un po’ trasparente, come un fantasma.
«La sintonia…» disse Phoebe, avvertendo il pericolo.
«Non abbiamo più molto tempo: salviamo noi stesse oppure Cristina?» disse Phoebe.
«Noi!» esclamò Prue.
«Moriremo comunque» disse Piper. «Tra poco verrà Shax, e noi non potremmo evitare la nostra morte. Salviamo Cristina, quindi!».
«No, no! Io non voglio morire così!» ribatté Prue.
Il “fantasma” si Shax spalancò la porta ed entrò nella casa. Piper, Phoebe e Prue non riuscivano a muovere un muscolo. Il Demone stava per colpire le tre sorelle, quando… scomparve.
«Cosa… cosa…» balbettava Prue.
«Non c’è tempo!» disse Phoebe. «Salviamo Cristina!».
Cristina era piena di graffi e scorticature, e sembrava che Ignis fosse arrivato al colpo finale.
«Ora, Cristina, ti pungerò il corpo con un ago, e poi ti porterò nell’Inferno!».
«No… Ti prego…» mormorava Cristina.
«Il Potere del Trio!» esclamò Paige. «Prue, Piper, Phoebe, dovete usare il Potere del Trio per eliminare Ignis!».
«Cosa?» chiese Prue.
«Ripeti insieme a noi» disse Phoebe, che, insieme a Piper, ripeteva: «Il Potere del Trio coincide col mio… Il Potere del Trio coincide col mio…».
Prue allora iniziò a ripetere con le sorelle, prendendole per mano: «Il Potere del Trio coincide col mio… Il Potere del Trio coincide col mio… Il Potere del Trio coincide col mio… Il Potere del Trio coincide col mio…».
Ignis fu avvolto da una sfera di vetro, che si riempiva sempre più d’acqua. Cristina si slegò i polsi e le gambe, e si tolse il bavaglio dagli occhi e dalla bocca. Tutte le lesioni che Ignis le aveva provocato svanirono, e riuscì ad alzarsi in piedi.
Dato che Ignis era solo fuoco, l’acqua riuscì a sconfiggerlo, e, quando accadde, Ignis tornò nell’Inferno.
«Mie salvatrici…» disse Cristina alle quattro. «Come potrò mai ringraziarvi?».
«Trovando un modo per uscire da qui» le disse Piper.
«Mi dispiace, ma non so nemmeno come sia finita qui!» replicò la Strega.
«Per prima cosa devi tornare alla tua epoca» le disse Paige porgendole un fogliettino con sopra scritto l’incantesimo per tornare nell’epoca dalla quale si proviene.
«Non posso aiutarvi?» le chiese Cristina.
«Non ti preoccupare» le disse Phoebe.
Cristina le ringraziò, recitò la formula datole da Paige e tornò nel passato.
«Come mai la Sintonia è rimasta incompleta?» chiese Prue.
«Non lo so» rispose Phoebe. «Sembra che qualcuno ci abbia protette…».
«La nonna?» chiese Piper.
«Ma la nonna è morta!» disse Prue. «A meno che… Lasciamo perdere!».
«Forse è stato Leo» ipotizzò Paige. «D’altronde è il nostro Angelo Bianco».
«Chissà» disse Phoebe. «Ma ora come facciamo ad uscire da qui?».
«Desiderandolo» disse Piper. «Ormai Ignis è morto, e non potrà più metterci i bastoni fra le ruote!».
«Quindi vado» disse Phoebe. «Voglio che noi quattro torniamo a casa nostra!».

CAPITOLO 4
Una luce bianca le avvolse, e le quattro si ritrovarono in un posto molto simile al Regno del Buio.
«Leo!» esclamarono all’unisono Piper, Phoebe e Paige.
«Ragazze…» disse Leo. «Dove siete state…? State bene?».
«Sì, o quasi» gli rispose Paige. «Leo, dove siamo?».
«Avevo desiderato di tornare a casa!» disse Phoebe.
«Ehm… in effetti questa è casa vostra» rispose Leo. «Ma Ignis ha fatto un accordo con il Buio».
«Sì, è vero: ce l’ha detto proprio Ignis» disse Piper alle sorelle. «Ricordate? Ignis disse che, in cambio dei codici per aprire il Varco della Fantasia, il Buio avrebbe conquistato il Mondo!».
«Allora cosa possiamo fare?» chiese Phoebe a Leo.
«Non lo so» rispose l’uomo. «Neanche gli Anziani ne hanno idea».
«Dov’è Chris?» gli chiese Paige.
«Chris è andato a fare un giro d’ispezione» rispose Leo.
In quel momento, Chris orbitò da loro.
«Ragazze!» disse alle sorelle. «Quasi non ci speravo più!».
«Novità?» gli chiese Leo.
«Sì: sta per arrivare una decina di Guerrieri del Buio che scorta una carrozza. Vengono in questa direzione».
«Venite» disse Leo alle sorelle, facendo segno di seguirlo.
I sei entrarono in una grotta.
«L’abbiamo trovata quando cercavamo un rifugio in caso di emergenza» spiegò Leo alle Halliwell.
«WYATT!!!» esclamò Piper ad un tratto. «Come… come ho potuto dimenticare mio figlio a casa??».
«Oddio…» disse Leo.
«Niente panico…» disse Phoebe. «Desidero che Wyatt venga qui da noi!».
Wyatt comparve in braccio a Piper, che lo strinse forte a sé. Anche Leo gli si avvicinò. Wyatt non sembrava spaventato, anzi: fece pure uno sbadiglio.
Mentre Piper coccolava il figlio, tutti loro videro passare i Guerrieri del Buio che scortavano la carrozza.
«Ma cosa c’è là dentro?» disse Chris osservando la scena dalla grotta.
Leo aguzzò la vista. «È una carrozza molto elegante… Mi sembra di averla già vista da qualche parte…».
«Ma quella è la carrozza della Regina delle Stelle!» esclamò Phoebe. «L’ho vista su un libro della nonna. La riconosco dalla “S” che sta stampata sullo sportello».
«La Regina delle Stelle nel Regno del Buio?» chiese Leo. «Ma non ha senso!».
«Sembra che sia diretta verso il Castello» disse Prue.
«Prue!» esclamò Leo alla vista della ragazza, abbracciandola. «Come ho fatto a non vederti? Io… Io…».
«Non c’è tempo, Leo» lo ammonì Piper. «Dobbiamo fare tre cose: scoprire cosa vuole la Regina delle Stella dal Buio, trovare un’uscita e interrompere la Sintonia».
«Giusto…» disse Leo. «Allora ci conviene sbrigarci».
«Entrerò io nel Castello» disse Prue. «Il mio Potere…».
«Ti metterà nei guai» la interruppe Piper. «Credimi, ne so qualcosa. Quindi, se non ti dispiace, andremo anche io e Paige con te. Phoebe, tu cercherai un uscita da qui insieme a Chris. Leo, tu cercherai con me -e con Wyatt!- il Libro delle Ombre: se questa è casa nostra, il Libro non può essere che qui…».

CONTINUA…

 
Scritto da Irene/Iron86

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