Streghe Italia Fan Fiction

I'M ALIVE


Riassuntino : Mefisto, il terzo dei Maligni infernali, attacca a tradimento le Halliwell e le separa per poterle uccidere meglio…

Data di composizione : 19 luglio 2000

Fascia d’età : adatto a tutti

Disclaimer : Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito “Streghe Italia” e che tutti i personaggi di “Streghe – Charmed” sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment e sono utilizzati senza il permesso degli autori e senza fini di lucro

Nota dell'autore: per questo racconto ho spudoratamente copiato il celebre gioco di ruolo per PC "Diablo" (e il suo seguito che si chiama, in modo molto originale, "Diablo II")


Le sorelle, una vicina all’altra, stavano pronunciando la formula che avrebbe definitivamente distrutto Krogh, uno dei tanti demoni che avevano tentato di ucciderle per privarle dei loro poteri. L’incantesimo ebbe effetto ed il mostro dalla squamosa pelle verde esplose proprio lì, nel salotto di casa Halliwell. Questo fatto non piacque per niente ai tre Primi Maligni : seduti sui loro troni nelle infuocate viscere dell’Inferno, avevano osservato tutta la scena e contemplarono con amarezza e rabbia la sconfitta del loro ennesimo servitore, mandato ad assolvere un compito più grande di lui. Diablo, il più potente ed anziano fra i tre fratelli nonché Signore del terrore, non seppe trattenere un moto d’ira : “Maledizione, ma quelle tre sono per caso immortali ? Krogh era uno dei nostri migliori sottoposti e guardate che fine ha fatto”. Baal, secondo fratello e Signore della distruzione, disse : “No fratello, non sono immortali, ma il loro legame è talmente forte da far loro avere la meglio su chiunque”.
“Lo so bene imbecille, era una domanda retorica !”.
“Scusa Diablo, perdonami…”.
“Sì, sì, ti perdono, ma il problema rimane, non possiamo mica mandare i nostri demoni allo sbaraglio”.
Mefisto, il terzo fratello e Signore dell’odio che fino a quel momento era stato in silenzio, disse alzandosi : “Se vuoi, Diablo, me ne posso occupare io…”.
Baal però intervenne : “Sei impazzito ? Se dovesse succedere…”.
“Taci ! Non succederà, fidati di me”.
“Come puoi essere sicuro che andrà tutto bene ?”.
“Io, al contrario di qualcun altro qui presente, so bene quali i limiti dei miei poteri…”.
“Ehi, non ricominciare con quella storia di Taher, lì mi sono fatto prendere dalla rabbia”.
“Grave errore fratellino” rise Mefisto “mai, e sottolineo mai, farsi prendere dalla rabbia”.
“Lo sai che sei proprio uno…” ma non fece in tempo a finire la frase perché Diablo, ormai innervositosi (e quando sono innervosisce lui sono dolori…), lo interruppe bruscamente : “Fai silenzio Baal ! Bene Mefisto, io non ho nulla in contrario alla tua proposta. Se ti ritieni potente abbastanza da eliminare le tre Halliwell vai pure, hai carta bianca”
“Ti ringrazio Diablo, la tua fiducia è stata ben riposta” disse inchinandosi…benchè fossero fratelli, Mefisto e Baal trattavano Diablo con enorme rispetto…poi si alzò e sparì.
Mefisto…il terzo Maligno dell’Inferno…com’era fatto ? Al contrario di ciò che ci si potrebbe aspettare non è il “classico” demone grande, grosso, con le corna e le fiamme che escono dalle narici. Niente di più sbagliato. Aveva l’aspetto più normale del mondo, infatti assomigliava ad un ragazzo sulla trentina alto e muscoloso…ma mai come in questo caso le apparenze ingannano ! Infatti, ad un suo semplice gesto, il terreno si poteva aprire lasciando uscire qualsiasi tipo di mostro : scheletri, zombi, ghoul, guerrieri malefici dei più svariati tipi, ex combattenti della Luce corrotti dalla sua forza tenebrosa e tanti altri ancora. Inoltre girava sempre con un cappuccio che copriva completamente il suo volto. Altra caratteristica, sua e solo sua, era quella di…non lo dico sennò rovino la sorpresa finale.

Giunto sulla Terra, naturalmente si diresse verso casa Halliwell ma lui, al contrario di Baal che sarebbe entrato facendo sfracelli, era uno di quegli strateghi che le guerre le vinceva prima a tavolino che non sul campo. Infatti decise che la cosa migliore da fare prima di attaccare era quella di prendere il maggior numero possibile d’informazioni sul nemico, pertanto si rese invisibile e penetrò in casa deciso ad osservare per un po’ la situazione : vide le tre sorelle sedute sul divano a rifiatare dopo aver sconfitto Krogh. “Uff, e così un altro demone finisce nel nostro curriculum vitae” scherzò Phoebe.
“Spiritosona…questo è stato più duro del solito”.
“Già, ci ha veramente messe in difficoltà…comunque ce la siamo cavata alla grande come sempre”.
“Bene, che ne direste di smetterla di parlare di creature del male e riprendere possesso della nostra vita ?”.
“Direi che hai perfettamente ragione…Piper, vai al P3 ?”.
“No, oggi è il giorno di chiusura infrasettimanale”.
“Che sbadata, è vero”.
Dato che nessuna di loro tre aveva impegni urgenti, decisero di andare tutte insieme un po’ in giro per San Francisco, pertanto salirono in macchina e cominciarono il loro tour sempre accompagnate dal loro invisibile “angelo custode”. Fecero tappa in vari bar a bere qualcosa e tornarono a casa a pomeriggio inoltrato. Rientrando Phoebe disse : “Io ho fame, non si può anticipare la cena ?”. Prue si unì al lamento della sorella.
Piper le guardò male, pensando che oggi avrebbe dovuto spadellare prima del solito, ma poi un sorriso illuminò il suo sguardo e rispose : “Mi volete morta…va bene, oggi la pappa arriva prima”.
“Che brava sorella che abbiamo. Merita un premio”
“Hai ragione Phoebe, ma cosa possiamo regalarle ? Fammi pensare un po’…”.

“Potreste levarvi dalle scatole per impedire che la mia sopraffina arte culinaria venga oscurata dalla vostra presenza” scherzò la diretta interessata. Phoebe rimase nei paraggi mentre Prue salì al piano superiore. Mefisto, indeciso sul da farsi, rimase a controllare Piper e Phoebe e questo errore gli sarebbe costato molto caro…la maggiore delle sorelle andò in soffitta perché doveva recuperare alcuni oggetti ; ad un certo punto vide il Libro aprirsi da solo e, spinta dalla curiosità, corse a vedere in che punto si era fermato. Lesse un incantesimo molto particolare, che non aveva mai notato prima :

Incantesimo per tornare nella propria dimensione

"Tu che mi hai portato in questo posto sconosciuto
Fuori dal mio tempo e spazio
Ti chiedo di farmi tornare indietro
Finché il gallo non sarà sazio"

Prue cominciò a ridere come una matta, ma chi l’aveva scritta quella stupida formula ? Io, stanco di essere bistrattato come creatore d’incantesimi, mi rivolsi dalla regia verso il basso come un dio si rivolgerebbe ad una sua creatura e urlai : “Basta, lo sapete che non sono bravo a far le rime, ma se non mi ridereste dietro sarebbe anche meglio! Vuoi che ti faccia morire all’istante?”. (Questo, giocando a AD&D, si chiama `mania di onnipotenza del master`).
Lei alzò gli occhi al cielo e si scusò umilmente : “Dai, dai, non prendertela, era una reazione inconsulta, non volevo…”.
“Ok, per questa volta te la lascio passare ma alla prossima…” e chiusi il contatto radio.
L’attenzione di Prue tornò sull’incantesimo…se il Libro si era aperto da solo su quella pagina sicuramente c’era un motivo ben preciso, forse la mamma, la nonna o lo stesso Libro volevano avvisarla, così pensò di copiare la formula su un pezzo di carta. Si infilò il foglietto in tasca e scese al piano inferiore.
Passò un po’ di tempo durante il quale il Signore dell’odio non perse mai di vista le tre Halliwell e questo suo lungo pedinarle a loro insaputa lo portò ad una conclusione che noi già conosciamo : unite sono invincibili ma se separate posso essere tranquillamente eliminate una ad una. Decise di colpire Prue, quella col potere più forte e, essendo la maggiore, quella che di solito prendeva le decisioni e rincuorava le sorelle. Attese con pazienza il momento più opportuno e questo puntualmente si presentò : Piper e Phoebe erano uscite per andare rispettivamente a lavoro e all’università mentre Prue era rimasta a casa, forzata a letto da una leggera forma influenzale. Mefisto tornò visibile, esclamò “Ah, era ora ! Non ne potevo più”, salì con passo felpato al piano superiore e spalancò la porta della camera di Prue. Lei, convinta di essere sola, ovviamente reagì con spavento all’apparire di quello strano personaggio incappucciato. “Scusi, lei chi è ?”.
Lui non fece una piega e rispose calmissimo : “Io ? Vediamo se me lo ricordo…ah sì, che scemo…io sono colui che ti ucciderà”.
Prue assunse uno sguardo di sfida e, non più impaurita, disse : “Sai in quanti ci hanno provato ? Ma, prima di uccidermi, dimmi chi sei…un demone, uno stregone…”.
“Spiacente, ma non rientro in nessuna delle due categorie. Io sono Mefisto, terzo Maligno dell’Inferno” e dicendo questo fece un perfetto inchino con tanto di baciamano senza mano.
A quelle parole Prue si sentì il sangue raggelare nelle vene : qualche giorno prima aveva letto qualcosa sui tre signori dell’Inferno ed era rimasta a dir poco turbata dalla descrizione che il Libro ne faceva…ed ora uno di loro era di fronte a lei…
Senza dare alla sua vittima il tempo di prepararsi, Mefisto cominciò a recitare una formula : “Diablo, fratello, fa che questa stanza scompaia ed al suo posto venga Isterhom”. I contorni della realtà cominciarono a svanire mentre un senso di nausea avvolse la strega, sempre più spaesata. Alla fine del viaggio si ritrovarono in un posto stranissimo, forse situato sul piano astrale, dove non c’era niente di definito…una specie di vuoto nero come la notte (anche se ci si vedeva benissimo). Prue chiese : “Dove mi hai portato ?”.
“Questo posto è Isterhom, si trova in una dimensione parallela ed è impossibile scapparci. Ho deciso di imprigionarti qui, così potrò uccidere senza difficoltà le tue amate sorelline, dopo di che tornerò qui a finirti”.
“Come a finirmi ?”…Prue era confusa, spaventata e anche infreddolita…
“Credi che ti lascerò senza compagnia ?”, schioccò le dita e dalle tenebre spuntarono fuori delle creature che definire mostruose è poco : draghi a più teste, eserciti di scheletri, zombi senza braccia, guerrieri con il corpo pieno di cicatrici, cani infernali e altre bestialità simili. Mefisto ridacchiò ed aggiunse : “Non è ancora tutto…ti presento Andariel, Maligno inferiore, ma non per questo debole” e al suo fianco comparve un essere di aspetto femminile alto almeno 3 metri e con 6 braccia, 4 delle quali provviste di affilatissime lame. “Bene mia cara, ora ti lascio con i tuoi ospiti…mi raccomando, non sporcare per terra” e sparì. Prue cominciò ad usare il suo potere per respingere le fameliche bestie, ma dopo un po’ si stancò e venne circondata. Ormai sentiva che per lei era giunta la fine, infatti pregò di avere una morte non dolorosa e il suo ultimo pensiero corse alle sorelle, anche loro in pericolo. Stava per reagire quando Andariel diede il segnale ed i nemici le furono addosso…
Intanto sulla Terra era ormai sera (ad Isterhom il tempo scorre molto più lentamente) e Phoebe, rientrando, sentì un delizioso profumino, corse in cucina e ci trovò Piper che cucinava : “Ma che brava, sei già al lavoro”.
“Beh, con due cannibali come te e Prue…a proposito, l’hai vista ? Nel suo letto non c’è…”.
Phoebe rispose negativamente, poi mentre appendeva la giacca vide sul tavolo un pezzo di carta : “Ragazze, io mi sento molto meglio e il mio capo mi ha chiamata. Non so quando rientrerò”…non poteva sapere che quel biglietto era falso, un trucco di Mefisto…lo mostrò a Piper ed entrambe si tranquillizzarono. Ad un certo punto il Signore dell’odio fece la sua comparsa e si materializzò sul divano in salotto. Questo fatto gettò lo sconcerto sulle Halliwell che si avvicinarono allo sconosciuto per chiedere spiegazioni : “Scusi, lei chi è ?”.
“Ragazze, sono deluso, ormai sono 4 settimane che vi seguo e non vi siete neanche accorte di me…oh, è vero, ero invisibile, che stupido…”.
“Non ha ancora risposto alla nostra domanda”.
Mefisto ripeté la presentazione in stile perfetto gentiluomo del 1800, già fornita a Prue, e naturalmente questo non sortì un buon effetto sul morale delle streghe che si strinsero forte una all’altra e cominciarono ad indietreggiare. Lui, deciso più che mai a distruggerle lì ed in quel momento, piazzò un altro colpo : per la prima volta da milioni e milioni di anni si tolse il cappuccio…il suo volto era uguale a quello di un poveretto morto di paura, con i muscoli contratti dal panico e senza pelle. Le sorelle urlarono più forte che potevano, sconvolte da quell’orrendo spettacolo, e Phoebe si accasciò sconvolta. Mefisto scagliò lontano Piper, lei cercò di bloccarlo ma non ci riuscì ; lui si voltò verso di lei e le disse : “Non ti preoccupare, arriverà anche il tuo turno”. Pietrificata dalla paura Phoebe lo vide avvicinarsi, prenderla per il collo e sollevarla ad almeno un metro da terra mentre diceva : “Ecco la mia prima preda…dì le tue ultime preghiere, la tua vita sta per finire”.
“Fermati” disse una flebile ma imperiosa voce.
Tutti i presenti si girarono verso la porta d’ingresso ed ebbero reazioni diverse, Mefisto si spaventò molto mentre Phoebe e Piper erano a dir poco sollevate : era Prue, con la vestaglia a pezzi, ferita, sporca, lacera e sanguinante ma viva e parecchio arrabbiata. Si avvicinò lentamente…da come camminava sembrava che avesse una caviglia rotta ma non se ne curava assolutamente…al Signore dell’odio, sul cui volto si dipinse il terrore più puro, provò ad allontanarla ma non riuscì a spostarla che di pochi centimetri. “Ormai i tuoi poteri non mi fanno effetto. Mefisto, sono tornata dagli abissi dell’Inferno per fartela pagare”. Lui cominciò a ripetere ossessivamente : “Non è possibile, da Isterhom non si scappa, non è possibile, non è possibile, non è possibile…”, mollò Phoebe e si scagliò su Prue, ma lei concentrò tutto il suo potere e lo scagliò lontano usando contemporaneamente due braccia e gli occhi. L’impatto fu talmente forte che Mefisto, simile ad un fuscello in mezzo ad una terribile tempesta, venne spinto addirittura contro il soffitto e poi cadde sulle scale. Era ancora vivo, ma un secondo colpo lo finì definitivamente. Prima che morisse Prue esaudì il suo desiderio e gli mostrò il biglietto, ormai buono per il cestino della spazzatura, su cui aveva segnato il famoso incantesimo del passaggio dimensionale. Il corpo di Mefisto si sbriciolò letteralmente e alla fine non ne rimase che polvere…riecheggiò una voce, prima forte e poi via via sempre più lontana : “Te la farò pagare, e prima di quanto ti possa immaginare”. Piper e Phoebe saltarono addosso a Prue e cominciarono a strapazzarla, ma lei gentilmente fece notare loro le sue precarie condizioni fisiche e riuscì a staccarsele di dosso. “Ora ci devi raccontare tutto, poi ti portiamo all’ospedale a farti vedere il piede”.
“Certo. Allora, è cominciato stamattina…” ma si fermò improvvisamente. Si sentì stranissima, ma attribuì il fatto alla stanchezza e all’estrema debolezza del momento. Improvvisamente si sentì cattiva, voleva spaccare tutto e fare del male a qualcuno. Fortunatamente scacciò quei brutti pensieri dalla sua testa e riprese il racconto…


P.S.: so che il finale può risultare poco chiaro ed ora lo spiego. Il famoso potere che solo Mefisto fra i tre fratelli ha è quello che permette alla sua anima di trasmigare alla morte del corpo in cui attualmente risiede. Alla distruzione del corpo, l’anima di Mefisto è uscita ed è entrata in quello di Prue…ecco la sua vendetta ! Secondo voi, riuscirà la nostra strega a contenere il Signore dell’odio o verrà da questo sopraffatta ? Fatemi sapere che ne pensate sul forum o via mail, io mi prendo…diciamo qualche mese di tempo…e poi, a seconda delle vostre preferenze, stenderò il seguito (...vai a "Powerslave").

Scritto da Kaos

CONTINUA... con il racconto interattivo "Powerslave"


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