Streghe Italia Fan Fiction

POWERSLAVE
Un altro racconto interattivo di "Streghe"


Riassuntino : altro racconto interattivo (ormai ci ho preso gusto) ed è il seguito di “I’m alive”, quella storia in cui Mefisto, uno dei tre Maligni dell’Inferno, per vendicarsi di Prue entra nel suo corpo con l’intenzione d’impossessarsene…e ne combinerà di guai…

Fascia d’età : adatto a tutti, penso. Complessivamente, tutti i finali inclusi, ci sono quattro morti

Data : cominciato il 25 settembre 2000 alle 23 esatte spaccate e finito il 5 ottobre alle 19.17…in realtà avrei dovuto metterci di meno, ma impegnato col sito com’ero…

Disclaimer : Si ricorda che tutti i diritti sono di proprietà del sito “Streghe Italia” e che tutti i personaggi di “Streghe – Charmed” sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment e sono utilizzati senza il permesso degli autori e senza fini di lucro

CAPITOLO 1

“Allora, è cominciato stamattina.” riprese Prue “Ero a letto quando questo tipo incappucciato entra in camera mia, si qualifica come Mefisto, terzo Signore dell’Inferno, e mi trasporta in un’altra dimensione, Isterpopp mi pare si chiami. Lì vengo assalita da centinaia di mostri informi ma, non chiedetemi come, sono riuscita a non farmi ammazzare. Poi, leggendo la formula che avevo trovato qualche giorno fa sul Libro, torno di qui giusto in tempo per evitare che vi strangoli tutte e due”.
“Un tempismo perfetto !” sorrise Phoebe, ancora leggermente dolorante a causa della presa al collo.
“Già.” proseguì Piper “Adesso non ti preoccupare, ti portiamo all’ospedale e ti facciamo ingessare la caviglia”.
“Sì grazie, ne ho proprio bisogno. Mi fa un male cane”.
“Ci credo, nel modo con cui camminavi l’avrai ulteriormente incrinata” la ammonì Phoebe.
“Ehi, se io non mi fossi sbattuta in quel modo voi sareste morte ora…bel ringraziamento, la prossima volta me la prenderò comoda” e si mise a ridere.
“Spiritosona” risposero le altre due, e cominciarono a farsi le linguacce come tre bambine di sei anni.

Inferno

Baal aveva assistito a tutta la scena e ancora si chiedeva in che modo uno dei tre Maligni dell’Inferno potesse essere stato abbattuto da tre streghe di così infimo calibro ; era fuori di sé dalla rabbia : “Come ha potuto, quel deficiente, farsi sconfiggere in un modo così stupido ?”.
Diablo, al contrario del fratello che camminava nervoso avanti ed indietro, era seduto compostamente sul suo trono e non tardò ad apostrofarlo : “Datti una calmata Baal, ricordati bene che Mefisto non è uno sprovveduto e sa quello che fa…”.
Il Signore della distruzione pensò di cominciare a dare i numeri tanto era nero : “Sa quello che fa ? E’ morto, Mefisto è morto !”.
“Non è morto…o meglio, non è morto del tutto” dichiarò solennemente Diablo.
“Come non è morto ? Ma se l’ho visto io stesso…”.
“Tu non sai tutta la storia. Non conosci la caratteristica del nostro caro fratellino…darà tanto di quel filo da torcere alla Halliwell che se ne usciranno vive penseranno di essere diventate immortali…ma questo non le succederà, lui le ucciderà una ad una”.
Quest’ultima frase confuse ulteriormente le già labili idee di Baal.

San Francisco

Ormai era passato un mese dallo scontro col Signore dell’odio e le tre sorelle pensavano che la sua minaccia fosse solo un bruttissimo ricordo…non potevano di certo immaginarsi che Mefisto non era abituato ad urlare a vanvera, e che se chiedeva vendetta era sicuro di riuscire ad ottenerla…la caviglia di Prue era perfettamente guarita ed ognuna era ritornata alla sua vita normale, chi col locale da tirare avanti, chi con l’università che esigeva implacabile come tributo grandi fette della giornata dedicate allo studio e chi con il lavoro alla casa d’aste Buckland.
Prue aveva appena finito l’ennesima giornata di stancante lavoro e si stava dirigendo a casa ; passando con la macchina davanti ad un tabaccaio ebbe l’impulso di fermarsi e scendere, e pochi minuti dopo si ritrovò, senza neanche sapere il perché, con un pacchetto di Marlboro (pubblicità occulta ? Solo perché sono le sigarette che fumo io…) in mano. “Cosa mi passa per la testa oggi ? Sigarette ? Se non fumo…” pensò, ma considerando che ormai il danno era fatto decise di tenerle, non le andava di gettare nel cestino della spazzatura 2 dollari e spiccioli peraltro già sprecati. Rincasò e trovò Piper intenta, come al solito, a cucinare, mentre Phoebe stava “studiando” con la musica al massimo volume. Il frastuono che proveniva dal piano superiore era assolutamente insopportabile e la costrinse a salire per riprendere la sorella. Aprì la porta con violenza ma Phoebe quasi non se ne accorse, tanto era intenta a divorare il libro di psicologia e ad ascoltare quell’assordante sovrapporsi di schitarrate e colpi di batteria (bleargh, si vede che di musica ci capisco poco, eh ?). “Si può sapere che cosa stai ascoltando con tanto interesse ?” chiese curiosa, ma non ricevendo risposta dovette ripetere la domanda altre due volte, e sempre alzando ulteriormente il tono della voce per sovrastare quel baccano. “Ah, che ci fai qui ?” chiese Phoebe, che non si era minimamente avveduta dell’intrusione. Abbassò sensibilmente il volume.
“Cerco di convincerti a spegnere quello stereo, noi non vorremmo diventare sorde prima del tempo. Che gruppo può fare una musica così chiassosa ?”.
“Per tua informazione non è `musica chiassosa`, ma epic metal. Si chiamano Blind Guardian (ormai devo lasciare almeno una citazione a racconto) e a me piacciono”.
“Il Guardiano Cieco ? Di dove sono, del Mozambico ?” rise la maggiore.
“Le tue battute stanno progressivamente scadendo nel ridicolo.” replicò l’altra “Sono tedeschi”.
“Crucchi ? Bah, non capisco come facciano a piacerti…”.
“Sei qui per criticare i miei gusti musicali ?”.
“No no, non mi permetterei mai. E come si chiama, di grazia, la canzone con cui mi stai allietando in questo momento ?”.
“Si intitola `The script for my requiem`, l’album è `Imaginations from the other side`”.
“Che nome allegro, `Il testo del mio inno funebre`. Vabbè, comunque abbassa perché stai assordando chiunque entri nel raggio d’azione del tuo stereo, cioè io e Piper” e si accese una sigaretta.
“D’accordo, sorella sch(iavista) …fumi ???????” disse sorpresa.
“Ah, ti riferisci a questa ? Non so bene cosa sia successo, mi sono fermata dal tabacchino e le ho comprate…penso di avere un esaurimento nervoso…non male però”.
“Non male ? La salutista Prue che apprezza una bionda strabordante di velenosissimi nicotina e catrame ?”.
“Mi devo ricredere, è meno peggio di quanto pensassi”.
Mentre Prue se ne andava da camera sua aspirando avidamente il tabacco, Phoebe la guardò come se avesse visto un fantasma, poi si girò di scatto verso la finestra…se Prue stava fumando significava che a breve sarebbe piovuto oro dal cielo, perciò doveva affrettarsi a raccogliere un secchiello per far incetta del giallo metallo e sistemarsi per il resto della sua vita.
La maggiore ridiscese al piano inferiore e il fetore emanato dalla sigaretta non tardò ad espandersi in tutta la casa. Piper, sentendo quel puzzo cui era tristemente abituata, cominciò a cercare il responsabile di questo misfatto e quando si accorse che era Prue non seppe trattenere un’esclamazione di rimprovero : “Ehi, ma che ci fai con quella cosa in mano ? Hai deciso di aiutare i demoni ad eliminarti facendoti venire un cancro ai polmoni ?”.
L’interpellata si girò scocciata e disse : “Uff, anche tu, in questa casa ogni tua singola azione è controllata, ponderata e puntualmente criticata. E’ solo una sigaretta, non la fine del mondo”.
“Cominci con una e finisci con le stecche”.
“Ma và. Non mi farò prendere dal vortice del fumo, stanne certa. Sono o non sono la responsabile di famiglia ?”.
“Me lo prometti ?” chiese un po’ preoccupata.
“Giurin giuretta” promise Prue.
“In tal caso fai come ti pare, se ti piace intasarti i polmoni di quelle schifezze sei liberissima” e se ne tornò ai suoi fornelli.

Inferno

Diablo ridacchiò sottovoce : “Eheheheheh, l’influenza di Mefisto comincia a farsi sentire…quella lì non avrebbe mai preso in mano una sigaretta di sua spontanea volontà. In breve controllerà Prue come una marionetta, e allora ci sarà da divertirsi…”.
Baal, seduto alla destra del fratello, strabuzzò gli occhi : “Cosa c’entra Mefisto, scusa ?”.
Il Signore del terrore guardò con aria caritatevole Baal e, apprestandosi a parlare con lo spirito di chi, adulto, deve spiegare un concetto difficile ad un bambino, disse : “Vedi, il nostro piccolo fratellino ha l’abilità di sapersi spostare, sotto forma di spirito, da un corpo `ospite` all’altro quando il primo `donatore` non è più in grado di sostenerlo, ad esempio in caso di morte”.
Baal tirò fuori lo sguardo più stupido che aveva e disse : “Eh ? Non ho capito. (molto babbigno il Signore della distruzione)”.
Diablo si mise una mano sulla fronte e, scuotendo disperato il capo, esclamò : “Ma chi me l’ha fatto fare di avere un fratello come te ? Disgrazia della famiglia !”. Si rimboccò le maniche e gli rispiegò altre tre volte la faccenda…alla fine Baal, col suo piccolo cervellino, capì tutto, ma proprio tutto, e cominciò a sghignazzare alle spalle delle Halliwell…sicuramente Mefisto avrebbe ottenuto il completo controllo di Prue e avrebbe ridotto in poltiglia le altre due…Diablo si unì, anche se in modo meno chiassoso, alla sua risata e le due potenti voci fecero scricchiolare le fiammeggianti volte dell’Inferno.

San Francisco

Passò altro tempo e le “stranezze” di Prue si moltiplicarono a dismisura : fumava sempre di più, trascurava molto il lavoro e forse meditava di abbandonarlo, stava fuori tutte le notti e rincasava ubriaca fradicia, era sempre nervosa ed irascibile…una volta cercò di picchiare Phoebe perché aveva lasciato il telecomando del televisore sul divano invece che sul tavolino (citazione indiretta rivolta a due persone che non leggeranno mai questo racconto)…era colpa di Mefisto, la cui opera di corruzione della sua anima era ormai ad uno stadio avanzato.
La situazione era diventata insostenibile, in quella casa si respirava un’aria pesantissima e Piper e Phoebe si sentivano schiacciate da questo peso, continuando a chiedersi cosa potesse aver cambiato così tanto la loro cara sorellina fino a renderla intrattabile ; e tuttavia continuavano a sopportare in silenzio, un po’ per non rovinare i rarissimi momenti di calma e un po’ perché Prue faceva quasi pena.
Rientrando da una delle scorribande notturne, la maggiore di casa Halliwell si diresse in cucina ed estrasse dall’impermeabile, ormai suo compagno di viaggio fisso, qualcosa di luccicante e bagnato che si affrettò a lavare e a riporre al suo posto. Mentre saliva le scale in silenzio, sussurrò con una voce stranissima : “Ormai l’ora è giunta…”.

La mattina successiva Piper e Phoebe si svegliarono presto mentre Prue doveva ancora riprendersi dal giorno precedente ; scesero di buon umore in cucina e prepararono la colazione. Mentre Piper scaldava il caffè, Phoebe pensava al pane perché quella mattina aveva voglia di mangiare marmellata alle more. Quando prese in mano il coltello per tagliare il panino un sussulto, cui ormai era abituata e che precedeva una premonizione : vide che lo stesso coltello che aveva in mano era stato usato per un omicidio e vide anche la faccia dell’assassino.
Lo lasciò cadere sconvolta mentre Piper, accortasi della situazione, si avvicinò e le chiese cosa fosse successo. “Piper, ho avuto una terribile premonizione”.
“Che cosa hai visto esattamente ? Chissà perché ho la sensazione che mi sto per rovinare la giornata…”.
“Quel coltello è stato usato di recente per uccidere, e so anche chi l’ha usato”.
“Ebbene ? Chi è stato ? Non tenermi sulle spine”.
“Era…era…era Prue”.
Piper si pulì le orecchie perché era convinta di aver sentito male e se lo fece ripetere altre due volte.
“Sei sicura di ciò che hai visto ?”.
“Sicurissima, sembravano le riprese del programma `A spasso con un omicida`, l’ho vista in primissimo piano”.
“No, non ci credo.” disse Piper scuotendo la testa “Non è possibile, non ci credo”.
“Piper, ti mentirei su una cosa del genere ? Sii seria una buona volta, io ho visto Prue uccidere un uomo…però questo non significa che non fosse costretta, o…che ne so io…insomma, ci sarà una spiegazione”.
“Il problema è trovare quale…”.
Rimasero in silenzio a pensare, mentre la caffettiera fischiava, senza però venire a capo del mistero. Sapevano che, normalmente, Prue non era capace di macchiarsi d’omicidio, ma negli ultimi tempi era cambiata e forse…scacciarono però questo orribile pensiero, sicuramente c’era sotto qualcosa. Piper ripensò agli ultimi mesi, alla ricerca di qualcosa che facesse luce, e si ricordò di Mefisto, di com’era stato sconfitto e della sua promessa di vendetta. “Ehi ehi, ti ricordi di Mefisto, quel signore dell’Inferno che Prue ha sconfitto un paio di mesi fa ?”.
“Sì, ma che c’entra ? E’ morto”.
“E se non fosse così ? In fondo non era un semplice demone, ma uno dei tre capi delle forze del male…”.
“Ora che mi ci fai pensare potresti aver ragione. Andiamo a vedere sul Libro se si può trovare qualcosa in merito”.
Phoebe prese la sorella per la mano e la trascinò quasi a forza al piano superiore…voleva vederci chiaro il prima possibile.

Inferno

Diablo si alterò vedendo le due Halliwell salire con passo deciso verso la soffitta…se avessero trovato quelle due pagine su cui era scritto tutto su Mefisto il piano del fratello sarebbe andato completamente a monte e c’era perfino il rischio che fosse definitivamente eliminato. Per scongiurare questo pericolo aprì l’interfono (all’Inferno sono ben organizzati, perchè sono cattivi non vuol dire che siano anche scemi) e fece chiamare Jabolis, uno dei suoi demoni migliori. Lui, eccitato perché il gran capo in persona voleva parlargli, si precipitò nella sala dei troni : era una specie di gnomo, alto non più di 1 metro e 50 con un teschio d’osso a coprirgli la faccia (lo so, lo so, assomiglia al Pokemon Cubone, ma sappiate che è una citazione mirata, così come quella del nome). Si prostrò con deferenza e disse : “Mi volevate vedere, grande padrone e signore ?”.
“Sì Jabolis, ho di nuovo bisogno dei tuoi preziosi servigi. Girati verso il cratere”.
Quello era il “visore” infernale, l’oggetto che permetteva a Diablo e Baal di seguire lo sviluppo degli eventi. Jabolis ci guardò dentro e sentì la voce del suo signore tuonare : “Vedi quelle due ragazze ? Stanno per rovinare l’ambizioso progetto di Mefisto…”.
“Il grande Mefisto ?”.
“Proprio lui. Devi fermarle e l’unico modo che hai per farlo è strappare e portare qui da me le pagine del Libro delle Ombre che parlano di mio fratello. Ora ti darò un piccolo aiuto…” ed alzò impercettibilmente la mano. Baal, che fino a quel momento si trovava altrove, entrò sbadigliando nel salone e quando guardò nel cratere vide le due Halliwell ferme sulle scale. “Che succede Diablo ?”.
“In questo momento il tempo sulla Terra è fermo (ci sono fissato, cercate di capirmi, è uno dei poteri migliori che si possa avere), però devi sbrigarti, non posso bloccarle per sempre”.
“Agli ordini, mio signore” e sparì in una nuvoletta di fumo.
“Spero che ce la faccia” pensò ad alta voce Diablo, mesi e mesi di lavoro da parte di Mefisto erano nelle mani di un nano a forma di Pokemon…

San Francisco

Jabolis apparve direttamente nella soffitta di casa Halliwell e si mise a cercare freneticamente ciò che lo interessava. Il diversivo offertogli da Diablo gli aveva fatto guadagnare dei secondi preziosi e non poteva permettersi di sprecarli.
Nel frattempo il tempo (scusate il gioco di parole) tornò a scorrere e Piper e Phoebe, non rendendosi conto di ciò che era successo, ripresero la loro avanzata verso la soffitta.
Lo gnomo trovò le pagine incriminate ma proprio mentre stava per strapparle sentì il pomello della porta girarsi…

Ok, è la prima scelta che dovete fare : riuscirà Jabolis a portarsi via le pagine o Piper e Phoebe lo fermeranno ? Guardate un po’ i capitoli 2 e 5 e chi vivrà vedrà…

CAPITOLO 2

Piper e Phoebe aprirono la porta e si diressero veloci verso il leggio ; mentre stavano per cominciare a sfogliare il Libro si accorsero che due pagine erano per terra, strappate. Le raccolsero e videro che erano quelle che cercavano, infatti descrivevano minuziosamente Mefisto e tutto ciò che si sapeva su di lui e sulla sua trasmigrazione in caso di morte dell’ospite…anche due formule a dir poco provvidenziali, una che serviva a farlo uscire da un corpo occupato e l’altra con cui sarebbe stato distrutto.
Perché le pagine erano buttate sul pavimento come carta straccia ?

Torniamo indietro di qualche secondo…
Jabolis le aveva appena tolte dal Libro quando si accorse che ormai era troppo tardi, le Halliwell l’avrebbero scoperto e sicuramente eliminato…d’altro canto Diablo non sarebbe stato sicuramente meno cattivo, anzi anche peggio, nel caso qualcosa fosse andato storto ; quindi, in preda all’ansia ed al panico, riuscì ad andarsene giusto in tempo ma la sua mano tremolante fece cadere i fogli.

Inferno

Quando tornò al cospetto del Signore dell’odio, lo gnomo pensava di aver fatto un ottimo lavoro e si aspettava quindi una ricompensa. Fu sorpreso nel vedere Diablo furente e Baal stretto in un angolo e spaventato dalla reazione che avrebbe avuto il fratello.
“Jabolis” disse il Primo Maligno con finto tono conciliante “pensi di aver concluso positivamente la missione di vitale importanza che ti avevo affidato ?”.
Lui non sapeva cosa rispondere, poi accennò timidamente : “Beh…sì, mio signore, i fogli sono qui e…” ma solo adesso si accorse che non gli aveva in mano, com’era convinto. Si mise a tremare dalla paura, un compito non terminato equivaleva alla morte. Diablo cominciò ad urlare : “Ti rendi conto, piccolo nanetto ossuto ? Per colpa della tua incompetenza mio fratello rischia di essere sconfitto da quelle due. Sai già cosa ti aspetta vero ?”.
“No, vi prego…” gemette, ma sapeva che era perfettamente inutile.
“Niente storie, hai fallito e meriti una punizione”.
La terra sotto i suoi piedi cominciò a creparsi e lo fece cadere in un mare di lava, da cui non sarebbe mai più uscito.
“Rimarrà là sotto per il resto dell’eternità” sentenziò serio Diablo.
“Fratello, ora cosa facciamo ? Mefisto è in grave pericolo” azzardò Baal.
“Sì, hai ragione. Vediamo cosa si può fare” e si mise a pensare freneticamente. Dopo qualche minuto d’elucubrazione ebbe una genialata (termine molto aulico e ricercato) : avrebbe chiamato telepaticamente Mefisto (dovete sapere infatti che i tre Maligni sono in contatto mentale permanente) e lo avrebbe avvisato. Fece così e il Signore del terrore, accortosi della situazione, svegliò Prue, che ormai obbediva completamente a lui, e si diresse a grandi falcate in soffitta ; lì trovo le altre due, intente ad imparare a memoria le formule, e con un colpo di mano gliele fece cadere.
“Non riuscirete mai e poi mai a fermarmi” disse Prue con la voce di Mefisto…ormai non era più la loro sorellina, ma uno dei tre Maligni dell’Inferno, il più cinico e spietato. Phoebe provò ad indebolirla con qualche calcio, ma lui, con un semplice movimento della mano, la scagliò lontano ; Piper allora usò il suo potere bloccandolo (funzionò perché l’attecchimento di Mefisto dentro Prue, benchè completo, non era ancora del tutto perfetto), raccolse i fogli, raccattò la sorella ancora dolorante e scappò da lì perché in quello spazio stretto non avrebbero avuto scampo.
Mentre scendevano le scale una palla di fuoco le sfiorò di pochissimo andando ad incenerire un mobile : era ovviamente stato Mefisto, che si era liberato prima del previsto e non aveva nessuna intenzione di lasciarsele scappare da sotto il naso. Piper e Phoebe misero le ali ai piedi e cominciarono a correre più veloce del limite umano (boooooom, già che c’ero potevo spararla un po’ più grossa), dovevano assolutamente uscire di casa. Un po’ di fortuna e tanta intraprendenza le fecero riuscire nel loro intento e nello spalancare la porta d’ingresso quasi tirarono un sospiro di sollievo, ma un altro proiettile del loro gentile ospite le riportò bruscamente alla realtà. Ripresero la fuga, tirandosi dietro la sorella che non smetteva di bersagliarle, e approdarono ormai sfinite in un parco. Quando Mefisto fu loro addosso cominciò a ridacchiare sommessamente : “Ormai siete in mio potere Halliwell”.
“Non finchè ho questi fogli” rispose sicura Piper e lesse :

Signore del terrore
Per tutto ciò che c’è di più vero
Vattene col tuo fetore
E lascia questo corpo passeggero

(Ormai sto diventando un gran verseggiatore…ribooooooom, prima di fare una rima decente la barba mi sarà cresciuta fin sotto i piedi)

Attesero fiduciose la reazione…

Volete rendere più facile la vita di Piper e Phoebe o complicaglierla irrimediabilmente ? Andate al capitolo 3 o al capitolo 4

CAPITOLO 3

Mefisto si fermò, mentre una luce viola lo avvolgeva…era stata efficace o no ?
Piper e Phoebe si presero per mano e cominciarono a pregare che funzionasse, altrimenti i loro guai sarebbero decisamente peggiorati.
Alla fine dell’effetto scenografico Prue era ancora in piedi davanti a loro e si guardava, come per controllare se fosse ferita…poi esplose in una grassa risata e disse : “Beh, tutto qui ? Tanto fumo e niente arrosto ?”.
Non aveva funzionato.
Piper provò a rileggere ancora la formula ma di nuovo senza successo. Mefisto esclamò : “Mi dispiace veramente molto, ma evidentemente ho legato talmente tanto il mio spirito al corpo di vostra sorella che è impossibile portarmi via. Guardatemi, sono veramente affranto ! Ok, è il momento di uccidervi” e fece comparire una picca cominciando a brandirla verso di loro.
Piper e Phoebe, ormai rassegnate, troppo stanche per scappare e svuotate di ogni energia e velleità di salvezza, attesero che la loro ora scoccasse ; quando ormai il Signore del terrore era a pochi metri da loro si fermò e cominciò a tenersi la testa, fece cadere l’arma vicino a loro ed indietreggiò.
“Che succede ?” chiese Phoebe, sentendo che la speranza tornava a vivere.
“Non ne ho idea…speriamo che non sia niente di male”.
Prue, la vera Prue, parlò : “Ragazze…ragazze, mi sentite ?”.
“Prue ????” risposero loro due piangendo “Sì, ti sentiamo”.
“Finalmente sono tornata, non ne potevo più di vedere il mio corpo muoversi sotto gli ordini di un altro. Ascoltatemi, c’è un solo modo per sconfiggere Mefisto, devo scacciarlo dal mio corpo cosicchè voi possiate leggere la formula per rispedirlo da dove è venuto. Devo sacrificarmi, passatemi la picca”.
“Sei impazzita ? Non se ne parla nemmeno !”.
“Volete che vi uccida tutte e due ? Datemi quella picca, muovetevi”.
Mefisto : “Non riuscirai a fermarmi Prue, ucciderò le tue sorelle sotto i tuoi occhioni”.
Un momento aveva la meglio Prue, un altro momento era Mefisto a controllare il corpo.
Prue : “Vi ho detto di darmi quell’arma. Sbrigatevi o sarà troppo tardi, prima o poi riprenderà il controllo !”.
Mefisto : “Non fatelo, non volete che la vostra sorellina muoia, vero ?”.
Phoebe si era appoggiata ad un albero e singhiozzava convulsamente, non aveva la tempra sufficiente per resistere ad una prova del genere, mentre Piper pensava intensamente ad un modo che le permettesse sia di eliminare Mefisto, sia di salvare Prue, tuttavia non venne a capo di nulla. Le due voci continuavano a rimbombarle nelle orecchie ed ognuna sosteneva la propria causa…a chi doveva dar retta ? Era terribilmente confusa, voleva sbarazzarsi del Signore del terrore ma contemporaneamente non voleva perdere la sua sorella maggiore.
Dopo un minuto carico di dubbi, interrogativi e soluzioni accantonate si decise : avrebbe ascoltato Prue. Raccolse da terra la picca e, assicuratasi che fosse lei ad avere il controllo, gliela lanciò. Lei la prese al volo, poi la ruotò abilmente e la puntò verso il suo stomaco dicendo : “Beh, alla fine hai ottenuto ciò che volevi, cioè la mia morte. Ma non me ne andrò da sola, ti trascinerò con me nel baratro”. Mefisto urlò : “Noooooooooooooooooooooooooooooo”.
Un colpo secco.
Piper scoppiò a piangere appena vide Prue accasciarsi per terra, ma non era il momento per i piagnistei, Mefisto era ancora lì, se non l’avessero eliminato del tutto sarebbe entrato dentro una di loro due, probabilmente in Phoebe ora che era più debole, e l’eroico gesto di Prue sarebbe stato inutile.
Con la voce tremolante ed interrotta dal pianto recitò :

Signore del terrore
Mia sorella via ti sei portato
Ma ti ordino di andartene, orrore
Che possa dire di averti annullato

Mefisto emise un urlo che nulla aveva di umano.
Per essere sicura Piper ripetè la formula, che aveva improvvisato sul momento dato che quella originale non prevedeva la seconda riga…in fondo non lo vedeva, in quel momento era puro spirito…poi corse col poco fiato che aveva verso Prue, ma già sapeva che era inutile. Constatato che era morta, andò da Phoebe, ancora appoggiata al tronco, che non aveva visto niente di tutto quello che era successo ma si immaginava come era finita. La minore delle due sorelle si lanciò sul petto dell’altra e cominciò a batterlo coi pugni : “Non ti perdonerò mai per quello che hai fatto. Ti odio” disse piena d’astio.
Piper, profondamente ferita da quelle parole, rispose aspra : “Credi che mi sia divertita ? Non c’era altra soluzione e lei ha perso la sua vita per salvare le nostre”.
Phoebe tirò su col naso (non è una figura propriamente poetica, ma è realistica), si asciugò qualche lacrima e tristemente disse : “Hai ragione, scusami”.
“Su su, ti capisco, io non mi sento molto meglio”, appoggiò la sua testa sul proprio petto e la cullò dolcemente per calmarla.
Ora c’era un Maligno di meno all’Inferno, ma anche una delle tre Halliwell era passata a miglior vita…

Beh, io direi che questo è un pareggio. Prue è morta, ma anche Mefisto ha fatto la stessa fine. Non vi è piaciuta ? Ca**i vostri… ehm, volevo dire, operate scelte diverse.   Questo finale continua in "Ancora due"...

CAPITOLO 4

Si formò una lancia di luce che colpì con precisione chirurgica Prue ed avvenne un prodigio : questo colpo ebbe l’effetto di staccare di netto Mefisto dal corpo della strega che cadde a terra come un peso morto. Piper stava per leggere l’incantesimo che avrebbe posto fine a questo terribile incubo quando il Signore dell’odio, conscio dell’enorme minaccia che si era addensata sulla sua testa, corse ai ripari e con una sfera di energia (può fare queste cose anche da spirito, non è uno dei Maligni dell’Inferno per nulla) colpì Piper mandandola contro un albero e facendole cadere il foglio. Phoebe non perse tempo e raccolse la pagina del Libro, ma a fu sua volta colpita e svenne. Mefisto tirò un gran sospiro di sollievo, era salvo (per ora). Mentre si avvicinava al luogo dove giaceva la fonte dei suoi attuali guai sentì come una spinta arrivargli da dietro e venne scaraventato in avanti di alcuni metri. Era stata Prue, appena ripresasi, a colpirlo alle spalle…non dimentichiamoci che ormai è l’unica delle tre in grado di danneggiarlo, e soprattutto l’unica in piedi. Mefisto assunse una forma “corporea” ed “umana” (si fa per dire, in realtà era visibile solo perché avvolto da una cortina fumogena) e si dispose a circa 3 metri dal foglio, lo stesso fece Prue dalla parte opposta ; era un duello fra loro due, una sfida di astuzia e non di forza bruta. Avrebbe vinto non il più forte, ma il più intelligente, quello che avrebbe saputo muoversi meglio e sfruttare appieno gli eventuali errori dell’avversario.
La tensione saliva mentre i due contendenti si scambiavano sguardi d’odio e di rabbia ; chi fosse riuscito a prendere in mano quel foglio avrebbe distrutto l’altro.
Scattò per prima Prue che usò il suo potere : Mefisto subì il colpo ed indietreggiò, ma appena vide che lei si era avvicinata troppo al foglio le scagliò addosso una sfera che andò a segno.
La giovane Halliwell era ormai a pochissimo dalla pagina quando fu centrata : decise di infischiarsene, non poteva permettersi di fermarsi e controllare se andava tutto bene, il foglio aspettava solo di essere raccolto e letto ; avanzò ancora un po’ ma sentì i piedi bloccarsi senza intenzione di proseguire.
“Piaciuto lo scherzetto ? Ora non puoi più muoverti…potrei eliminarti ma dopo aver distrutto quell’affare avrò di nuovo bisogno di un corpo da occupare, e siccome con te ho già stabilito un certo feeling…” rise Mefisto, ormai convinto di avere la vittoria in tasca.
Si chinò, raccolse il foglio e lo strappò in due…Prue vide anche l’ultima speranza svanire insieme al pezzo di carta che ricadde lentamente a terra…era finita.
Il Signore del terrore si avvicinò alla strega, ancora stoppata dal suo potere…aveva intenzione di riappropiarsi del suo corpo e poi di eliminare le altre due…era a meno di un metro quando si bloccò : merito di Piper, ripresasi appena in tempo, che senza perdersi in salamelecchi inutili aveva fatto la prima cosa che le era venuta in mente, cioè fermarlo.
Si precipitò dalla sorella e le chiese cosa fosse successo ; quando vide la pagina del Libro rotta pianse ; la raccolse ed i suoi occhi, ancora velati dalle lacrime, si rischiararono quando vide distintamente che la formula era ancora leggibile.
“Ma è un fesso !!!!! Ha strappato la pagina senza rovinare l’incantesimo” esplose Piper.
“Cosa ? Sicura ?”.
“Sicurissima, guarda tu stessa” e gliela mise proprio sotto gli occhi. Rincuorate da questo suo clamoroso errore, ricominciarono a pensare positivo. Forse, ma solo forse, ne sarebbero uscite vive.
Proprio in quell’istante lui si sbloccò, ma ormai era troppo tardi. Piper lo guardò con uno sguardo glaciale e lesse :

Signore del terrore
A lungo ci hai tormentato
Ma ti ordino di andartene, orrore
Che possa dire di averti annullato

(lo so, è uguale a quella sopra…ops, non avevate ancora letto ? Jimmyyyyyyyy, basta con le figuracce)

Mefisto cominciò a contorcersi e a vaporizzarsi mentre la gioia si dipingeva sul volto delle Halliwell. La formula fu ripetuta ancora. Il processo di dissolvimento fu accelerato e le ragazze lo salutarono con la manina.
Phoebe si risvegliò solo in quel momento e non sapeva nulla di ciò che era appena accaduto. Le fu spiegato brevemente il tutto ed esultò con le sorelle : avevano debellato uno dei Maligni dell’Inferno, dovevano andare più che orgogliose della difficilissima prova appena superata.

Inferno

Diablo stava riducendo la sala dei troni ad un ring di boxe ; ora toccava a lui essere completamente fuori di sé dalla rabbia perché la sconfitta di suo fratello, ucciso da quelle tre piccole streghette, stavolta era definitiva. Dopo l’ultimo uppercut contro il muro che si incrinò, Baal accennò timidamente un discorso : “Diablo, calmati…”.
“Fai silenzio !” sibilò “Non rivolgermi la parola per i prossimi 500 anni, devo far sbollire il nervoso”.
“Ok”.
“T’ho detto di non parlarmi !” ruggì Diablo, e Baal si rintanò in un angolo spaventatissimo, se gli avesse ulteriormente disubbidito avrebbe fatto una pessima fine e non ci teneva a concludere i 400000 anni della sua vita punito dal suo stesso fratello.
“Mefisto, sei stato sconfitto per un tuo sbaglio, e di questo ne riparleremo quando tornerai qui, ma ciò non toglie che ti vendicherò e farò soffrire per l’eternita quelle tre streghe…non scamperete, la mia vendetta sarà terribile…cominciate a prepararvi la bara, Halliwell” tuonò ancora il Signore dell’odio, e di nuovo le pareti tremarono sotto la potenza di quell’imperiosa voce. Si pentì amaramente di aver mandato quell’inetto di Jabolis a recuperare i fogli, se fosse andato lui di persona le cose avrebbero preso una piega decisamente diversa…

Stavolta il bene ha trionfato su tutta la linea, ma qualcosa mi dice che non andrà così di lusso alle tre sorelle anche negli altri finali…avete abbastanza fegato per leggerli ? Io dico di no J…dimostratemi che ho torto e ve ne renderò atto…   Questo finale continua in "Ancora due"...

CAPITOLO 5

La porta si aprì e Piper e Phoebe andarono verso il Libro…non c’era nessuno in soffita oltre a loro due…Phoebe si mise in posizione di lettura e cominciò a leggere, leggere e leggere, dovevano assolutamente trovare qualcosa o per Prue, e per loro due, sarebbe stata la fine. Certo, era solo un dubbio, ma se si fosse rivelato fondato ? Se davvero Mefisto fosse ancora in circolazione e stesse tramando, ormai neanche tanto nell’ombra, per distruggere una volta per tutte il Trio ? Questa loro disperata ricerca si dimostrò però vana, sembrava che le pagine del Libro riferite al Signore del terrore fossero misteriosamente sparite. Mentre sulla Terra succedeva tutto questo, all’Inferno Jabolis si presentò davanti al suo signore reggendo nella destra i due fogli in cui le Halliwell avevano riposto tutte le loro speranze e che ora erano finiti nelle peggiori mani possibili. Lo gnomo si inginocchiò e disse con tono solenne : “Ecco padrone, i fogli che volevate, li ho appena recuperati”.
Diablo guardò il suo sottoposto estremamente soddisfatto ed esclamò : “Bravo Jabolis, sapevo di potermi fidare di te”.
“Vi ho mai deluso, signore ?”.
“No, per questo ti ho mandato”.
“Ne sono onorato. Grazie” e gli consegnò le due pagine. Diablo le osservò tenendole di sbieco e le incenerì con lo sguardo. “Ora non esiste più alcun documento che parli di Mefisto…quelle streghe sono spacciate, lui le distruggerà tutte e tre” sogghignò.
“Signore, posso andare ?” chiese Jabolis.
“Certo. E ricordati che da questo momento sei il nuovo capo dello squadrone dei falchi assassini”.
Lo squadrone dei falchi assassini è una sorta di unità militare dell’Inferno in cui sono aggregati i più spietati, pericolosi e sanguinari demoni ; il loro comandante è gerarchicamente inferiore solo ai tre Maligni. Un bel passo avanti.
“Oh, grazie signore, grazie !” disse Jabolis mentre le lacrime gli scendevano copiose bagnandogli il cencio che indossava.
“Sì, sì, ma vai a piangere da un’altra parte, mi irrita vedere la quarta carica infernale frignare come un bambino”.
Lo gnomo se ne andò, completamente inebriato dalla promozione appena ricevuta, mentre Baal tentò una protesta : “Ehi, ma ero io il capitano ad interim dello squadrone. Non puoi dare questa onoreficienza a quel nano teschiato”.
“Baal Baal Baal, ti pare il momento di cavillare su queste cose ? Goditi lo spettacolo, tra un po’ il nostro fratellino darà inizio ai fuochi d’artificio”.
Il Signore della distruzione si risiedette sbuffando e cominciò ad osservare il cratere che trasmetteva in diretta la disperazione disegnata sul volto di Piper e Phoebe ; il Libro aveva fallito, su Mefisto non c’era nemmeno uno straccio d’informazione. Cosa potevano fare ora per confermare, od eventualmente smentire, la loro ipotesi ? Phoebe prese a dare calcioni sui mucchi di vecchi oggetti, odiava l’impotenza in cui si trovava, ma fu subito richiamata alla calma da Piper.
Scesero mestamente le scale e tornarono ad occuparsi della colazione ; tutto questo casino aveva fatto loro dimenticare del caffè che era ancora sul fuoco e che ormai era strabordato tutto per terra. Pulirono e se ne fecero un altro.

Passarono due giorni e la situazione interna di casa Halliwell sembrava migliorare sensibilmente, ma era solo la quiete prima della tempesta…un pomeriggio di sole Prue rientrò dal lavoro e,  dopo aver appeso il cappotto, si sedette sul divano per riposarsi un po’ : quello che successe dopo è entrato negli annali della città di San Francisco.
Ci fu un urlo, sentito fino a 20 isolati di distanza, talmente forte che alcune finestre vennero rotte dalle vibrazioni e addirittura lo spostamento d’aria fece mutare direzione alle nuvole (O___o, ho esagerato per caso ?)…come si può capire era stata Prue. Quando Piper e Phoebe accorsero trafelate per vedere cosa mai avesse potuto scatenare una reazione del genere nella sorella rimasero di granito : aveva assordato mezza città perché, nonostante i suoi categorici divieti, il telecomando del televisore era di nuovo appoggiato sulla poltrona invece che sul tavolino (mwahahahahahahahahahah…sto ridendo alle spalle di qualcuno, ma non vi posso dire di chi…tanto non ve ne frega niente no ? E allora cosa guardate a fare ?).
“Ma sei pazza ? Urlare in questo modo per una stupidata ?”.
“Stupidata ??????? Lo sapete che non sopporto il disordine. Vi avevo già avvertito, ora prenderò provvedimenti”.
“Chi pensi di spaventare con questa minaccia che, lo sappiamo tutte, rimarrà intentata ?” la provocò Phoebe la temeraria, e avrebbe fatto meglio a starsene zitta…
“Io non minaccio a vanvera…” mentre Prue pronunciava questa frase la sua voce cambiò…”mesi fa ho giurato che mi sarei vendicato di voi tre e ora lo sto per fare”.
Piper e Phoebe impallidirono di colpo appena realizzarono chi fosse il possessore di quell’ugola d’oro…Mefisto in persona.
Senza perdere tempo il Signore del terrore si avventò su Phoebe e la strinse al collo, mentre lanciava Piper contro la scrivania. “Dov’eravamo rimasti l’ultima volta ? Ah sì, dì le tue ultime preghiere, la tua vita sta per finire…e stavolta nessuno verrà a salvarti all’ultimo istante”. La strega cercò disperatamente di divincolarsi, ma la presa sembrava d’acciaio e ogni suo sforzo era inutile, la presenza di Mefisto centuplicava la forza di Prue e la rendeva simile ad Ercole, in quel momento niente e nessuno avrebbe potuto spezzare la morsa che la stava attanagliando. Pian piano le forze le vennero meno e presto il soffio vitale la abbandonò  (che poeticità !). “Meno una, ne mancano due” constatò freddo. Gettò come un sacco della spazzatura il corpo della sua prima vittima rivolgendosi verso la seconda, che, ancora intontita, si stava rialzando. Si avvicinò veloce a lei, intenzionatissimo ad ucciderla…

Wow ! Phoebe è stata strozzata dal Signore del terrore e se “sbaglierete” la scelta Piper non farà una fine molto migliore…i capitoli sono il numero 6 ed il numero 7, affidatevi ai vostri santini e sperate in bene.

CAPITOLO 6

Piper riprese completamente conoscenza dopo pochissimi secondi, ma ciò che vide non le piacque affatto : Prue, nei cui più profondi recessi si annidava Mefisto, aveva appena scaraventato per terra l’indifesa Phoebe…l’aveva ammazzata ? Non poteva nemmeno provare a pensarci. Cosa avrebbe fatto lui ora ? Avrebbe perso del tempo prezioso a controllare se effettivamente era morta o si sarebbe girato verso di lei con uno sguardo che esigeva sangue da versare sul suo altare (che perifrasi idiota…ormai sono completamente andato, ammesso di esserci mai stato) ? Il suo amletico dubbio fu sciolto in un istante : dopo essersi sbarazzato della sorella la guardò e le fece gelare il sangue, quella faccia avrebbe probabilmente spaventato persino Diablo da quanto era crudele. Passo dopo passo la distanza che li separava andava progressivamente diminuendo, così come le speranze di Piper di sopravvivere alla sua furia distruttrice. Provò a tirargli addosso qualche oggetto ma, come d’altronde si aspettava, non gli fece nemmeno il solletico ; a meno di un metro dall’obiettivo Mefisto si vide arrivare addosso la lampada da tavolo e, forse a causa di una momentanea distrazione, forse a causa dell’effettivo peso di quell’affare, accusò pesantemente il colpo e barcollò all’indietro. Ciò diede a Piper il tempo di schizzare fuori di casa e di allontanarsi, se avesse messo la maggiore distanza possibile fra sé e il suo nemico la sua percentuale di scampare sarebbe salita allo 0,000000001% (sono davvero spiritoso eh ?). Mentre correva qualcosa la colpì sul braccio destro ; controllò, continuando a scappare, e vide che il suo avambraccio non esisteva più, centrandola gliel’aveva portato via senza che se ne accorgesse nemmeno. Ma non aveva tempo per provare dolore, i suoi muscoli ed il suo cervello erano concentrati nella corsa e non si sarebbero fatti distrarre da nulla al mondo…se non metteva le ali ai piedi i danni non si sarebbero limitati al braccio.
Un ghigno apparve sul volto di Prue : aveva colpito il bersaglio quasi in pieno, la prossima freccetta sarebbe stata più fortunata e avrebbe sfondato il centro. L’inseguimento proseguì ancora a lungo e Piper dimostrò imprevedibili doti da maratoneta, correndo ovunque, infilandosi nei vicoli più piccoli e lerci, saltando sopra i cofani delle macchine, dribblando vecchiette, mamme col passeggino e ragazzini in bicicletta ; tuttavia, mentre lei stava dando fondo alle riserve di ossigeno, Mefisto la seguiva senza affaticarsi più di tanto, camminava con l’aria più normale del mondo facendo solo attenzione a non perderla mai di vista, era giustamente convinto che non essendo un’automa prima o poi si sarebbe stancata.
E così avvenne puntualmente.
Piper si trascinò, ormai sfiancata dalla lunghissima fuga, su una panchina per rifiatare un po’ ma lui la raggiunse come un’aquila che cala sulla preda inerme. Mentre lui la guardava lei si affidava ai santi del Paradiso, la sua vita stava per essere recisa nel fiore degli anni…non aveva più fiato per scappare ulteriormente, e forse nemmeno voleva. Cominciò a sentire fitte al braccio, ora che non era più impegnata i segnali inviati dai suoi nervi si facevano dolorosamente sentire. Il Signore del terrore si avvicinò e disse, con tono quasi triste : “E così ti sei arresa ? Beh, mi faciliti il compito ma un po’ mi dispiace, adoro uccidere chi lotta per la propria sopravvivenza. E’ stato un piacere incontrarti Piper Halliwell, devo ammettere che sei una delle migliori avversarie che mi siano mai capitate”. Mefisto era un’ entità malvagia al 100%, ma aveva comunque un forte senso dell’onore e non esitava a rendere merito ai nemici se questi lo impressionavano particolarmente.
“Come premio ti regalerò una morte non dolorosa” pensò fra sé e sé.
Con un fulmineo movimento la colpì in mezzo agli occhi con il medio e l’indice uniti (sacra scuola di Hokuto : Colpo del giudizio finale [inventato]…Kenshiro rulez) : un rivoletto di sangue uscì dalla sua bocca. Era come se le avesse spento tutti i capillari nervosi, provocando il decesso per arresto cardiaco (se un medico legge questa roba mi ammazza e poi si suicida…decisamente non farò medicina all’università).
Mefisto stette qualche istante in posizione di lutto per onorarne la memoria e le chiuse gli occhi, che erano rimasti aperti a fissare il vuoto, in segno di rispetto…comportamento strano per uno dei Maligni dell’Inferno, vero ? Diablo e Baal non avrebbero mai fatto una cosa del genere, anzi avrebbero infierito sul cadavere percuotendolo e strappandogli gli arti, ma lui no…finita la parentesi “eroica”, tornò il vecchio, caro e malefico Mefisto. Disse ad alta voce : “Meno due, ne manca una, la più facile”. Cosa voleva fare ? Possibile che volesse davvero rinunciare al corpo di Prue che, anche se non paragonabile al precedente `ospite`, era comunque robusto e ben resistente ?
Senza esitazione si sporcò le mani del sangue di Piper…capirete dopo il perché…e poi vagò un po’ per San Francisco alla ricerca di una via sufficientemente trafficata. Capitò per puro caso sotto la sede della Buckland proprio mentre Claire, il capo di Prue, si stava affacciando alla finestra. Era l’ora di punta e il viale era pieno di manager con la ventiquattrore ed il cellulare attaccato all’orecchio e di stupende donne in carriera che, vestite con elegantissimi tailleur, pianificavano la prossima scalata finanziaria o semplicemente organizzavano la cena per la sera. Lui si fermò proprio in mezzo alla piazzola antistante l’entrata della casa d’aste, mentre Claire cominciava a sbracciarsi per richiamare Prue al lavoro…avrebbe dovuto essere in ufficio a sbrigare la pratica Harrelson invece di bighellonare.
Ad un certo punto Prue si guardò intorno spaesata e cominciò a farsi delle domande : “Che ci faccio sotto la Buckland ? Perché gli ultimi 3 mesi sono completamente bui e l’ultima cosa che ricordo è il momento in cui ho squagliato Mefisto ? Ho un enorme buco nella testa e un’ emicrania fortissima…”.

Cosa aveva fatto il Signore del terrore ? Semplicemente aveva ridato coscienza alla sua vittima, per farle assaporare meglio gli ultimi istanti di vita…l’ultima Halliwell si guardò casualmente le mani e le vide sporche di sangue. Non sapendo nemmeno come, lo riconobbe come il sangue di sua sorella Piper e, sempre inconsapevolmente, capì che era stata lei ad ucciderla…si sentì malissimo, continuava a chiedersi come fosse possibile che avesse ammazzato la sua adorata sorellina…mentre si angosciava sentì un lancinante dolore allo stomaco, dove si era formata un’enorme ferita a forma di O (rotonda per intenderci)…vide il proprio sangue schizzare per terra (preso pari pari da “Wheel of destiny”) e svenì immediatamente…Claire cacciò un urlaccio e chiamò immediatamente un’ambulanza, mentre il panico si impadroniva dei passanti che urlavano come degli ossessi. L’intervento fu tempestivo ma inefficace, il medico legale non potè far altro che constatare la morte, avvenuta per dissanguamento.
Lo spirito di Mefisto osservava tutta la scena dall’alto e rideva, rideva, rideva…aveva ottenuto la sua vendetta eliminando le tre Halliwell una dopo l’altra, implacabile e crudele come solo i migliori sanno essere. Ora tutto ciò che doveva fare era sciegliersi un nuovo corpo e poi tornare all’Inferno, il suo trono era stato vuoto per troppo tempo. Addocchiò un ragazzo sulla trentina e penetrò dentro di lui : trovò una resistenza incredibilmente debole e prese subito il controllo. Sorrise di gusto mentre vide il cadavere di Prue portato all’obitorio, pensò “Meno tre…il gioco è finito”, poi si nascose in una piccola traversa e lì compì il viaggio che separa il regno del fuoco eterno (Inferno…meglio specificare) dalla Terra. Quando apparve nel salone, fu accolto trionfalmente dai suoi fratelli, specialmente da Diablo che mai e poi mai aveva dubitato delle sue capacità mentre Baal, se vi ricordate, lo stuzzicava ben volentieri, anche se adesso era quasi più contento di lui…in fondo rimanevano sempre fratelli.
Il Signore del terrore si avvicinò solenne al trono di Diablo ; questi lo guardò con aria soddisfatta e pronunciò un discorso che sembrava fosse stato scritto a tavolino qualche ora prima : “Mefisto, terzo Maligno dell’Inferno, Signore del terrore, hai portato a termine un compito a dir poco arduo, sei riuscito dove i nostri migliori demoni avevano miseramente fallito. Hai eliminato la nostra peggiore spina nel fianco, le sorelle Halliwell. Ti sei comportato con coraggio e sprezzo del pericolo e verrai premiato per questo. Sappi che hai tutto il mio incondizionato rispetto, te lo sei guadagnato con questa splendida operazione, perfetta sintesi di sangue freddo e malvagità. Complimenti Mefisto. L’unica pecca è il minuto di silenzio che hai tributato a Piper, ma so che sei fatto così e sorvolo, sono troppo euforico per preoccuparmi di questi particolari”.
“Grazie fratello, i tuoi elogi mi confondono, dopotutto ho solo fatto il mio dovere di Maligno…” si schernì, poi aggiunse in tono informale “…devo dire però che è stata veramente dura, quelle tre si sono rivelate degli ossi duri da scalfire”.
“Non fare il modesto, avanti, sei stato veramente eccezionale” disse Baal contentissimo.
“Che si dia inizio alla festa in onore di mio fratello Mefisto” proclamò ufficialmente Diablo.

Per tre mesi consecutivi ci fu un enorme banchetto nelle infuocate viscere dell’Inferno…si festeggiava la morte delle tre streghe buone più potenti mai esistite sulla faccia della Terra e che, grazie alla genialità e alla spietatezza di Mefisto, non avrebbero più rappresentato un ostacolo…si prospettavano grandi giorni per il Male…

La fine di tutto…le tre sorelle sono morte in maniera violenta per mano di Mefisto…è meglio che facciate altre scelte, è un consiglio da amico… 

CAPITOLO 7

Piper, benchè ancora stordita dalla botta, ebbe la prontezza di riflessi per bloccarlo, ma questa mossa non la toglieva di certo dai guai ; cominciò a pensare freneticamente a cosa poteva fare per sbarazzarsi di quel terribile nemico. Stava ancora riflettendo quando si sbloccò da solo e la afferrò per il collo.
“Lo so, non è molto originale…è lo stesso modo con cui ho ucciso tua sorella, ma non sono uno che guarda abitualmente a queste cose, se devo eliminare qualcuno non cerco modi strani o particolarmente dolorosi, lo ammazzo e basta. Bye bye”.
Ormai non c’era più niente da fare, non riusciva a liberarsi e si sentiva sempre più intorpidita e fredda, la morte stava arrivando…poi, di punto in bianco, Mefisto si fermò facendola cadere pesantemente a terra. Mentre tossiva per recuperare la respirazione, la strega alzò lo sguardo e lo vide immobile sopra di lei, imbambolato come una statua di cera. Poi un grande urlo, il secondo nell’arco di pochi minuti, e Prue cadde a terra semi-svenuta. Piper non riusciva a capacitarsi di cosa fosse successo ; si stava rialzando quando vide una specie di nuvola gassosa fluttuare per la stanza…cos’era ? Fumo di sigaretta ? Vapore acqueo ? Non lo capiva e questo la spaventava…
Tutte queste ipotesi sono sbagliate : quel fumo in realtà era Mefisto, che era stato espulso dal corpo di Prue…con un enorme sforzo la ragazza, rendendosi conto di ciò che aveva appena fatto, aveva desiderato con tutte le sue forze che l’intruso al suo interno venisse ributtato fuori.
E così successe.
Entrambe erano ancora leggermente scosse, ma nel complesso stavano bene ; lo stesso non si poteva dire del Signore del terrore, che aveva ricevuto un brutto colpo da questa scissione inaspettata e deleteria. Provò a rientrare nel corpo di Prue, ma ogni suo tentativo fu respinto : aveva lasciato troppa energia nella separazione ed ora non poteva più riappropiarsi del suo `ospite`. In quello stato era perfino vulnerabile a degli eventuali attacchi, quindi pensò saggiamente di ritirarsi aspettando il momento più opportuno per sferrare il colpo finale. Se ne andò in un susseguirsi di piccole esplosioni, mentre le sue avversarie facevano la conta dei danni…fisicamente erano a posto, solo qualche doloretto qua e là, ma moralmente…Prue si gettò disperata sul cadavere di Phoebe e cominciò a piangere, imitata da Piper che si teneva più in disparte. “Ti ho uccisa io…mi sentirò in colpa per il resto della mia vita” gridò.
“Non puoi accusarti, sai bene che non eri in te in quei momenti” tentò di consolarla la sorella.
“Pensi che questo mi faccia sentire meglio ? E’ vero, non ero in me, ma ciò non toglie che queste stesse mani che ora sto guardando” e compì il gesto “le abbiano stretto la gola fino a soffocarla. Phoebe, tenta di perdonarmi se puoi riuscirci…”.
Piper la abbracciò ed insieme piansero lacrime amarissime.

Nei giorni seguenti Prue staccò i fili con la vita, rimase rintanata in casa vestita a lutto e non lasciò neanche un istante la foto che lei e Phoebe avevano scattato insieme solo qualche mese prima, prima che Mefisto venisse a minacciarle, prima che entrasse dentro di lei controllandola, prima che la spingesse a sollevarla ad un metro da terra mentre la stava strozzando…anche il giorno in cui lei e Piper, grazie anche all’aiuto della mamma e della nonna, sconfissero del tutto Mefisto vestiva di nero, anche se quello fu forse l’unico momento in cui si sentì quasi bene…anche il giorno in cui morì, ormai vecchia e malata, il suo ultimo pensiero corse alla sorella così tristemente mancata tanti, tanti anni addietro… 

Altro giro, altra fine. Prue riesce ad espellere Mefisto, ma questo non restituirà a lei e a Piper la piccola, dolce e pestifera Phoebe… che ne pensate della mia immane fatica ? Questo finale continua in "Ancora due"...

 
Scritto dal "premiato" Kaos


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