Streghe Italia Fan Fiction

The Disappearance


TRAMA: Seguito di "Fix Game", con finale a sorpresa: Morris cerca di indagare su Fix, Leo è alle prese con tre angeli ribelli, e le sorelle Halliwell...

ADATTO A BAMBINI CON GENITORI

COMPOSTO IL 28 giugno 2000

Tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito "Streghe Italia", e tutti i personaggi di "Streghe / Charmed"  utilizzati sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.
"Charmed" is a trademark of Spelling Television Production © 2000


Capitolo 1 - Memorie

“Ginevra non ha mai veramente avuto una speranza in quella fatale notte di Luna piena, sacrificata senza un motivo, una vittima della circostanza. Una tristezza infinita sale dentro di me, sembra tutto così pazzesco: sto imparando adesso ogni cosa della mia vita, quanto tenessi a lei, quanto fosse dannatamente importante per me, solo ora che sono morto…”

Appena oltre i cancelli del cimitero, dove l’erba è più alta, Julian Norton, o quello che ne resta, sta in silenzio, pensieroso ed afflitto di fronte ad una lapide, leggendo le scritte sulla pietra:

Nell’amorevole ricordo della nostra bambina

Un’innocente, non riesco a dimenticare i suoi occhi sbarrati appena prima che la investissi; mi sento così vuoto da non avvertire più niente intorno a me, come se una parte del mio corpo stia svanendo lentamente; mi sento soffocare, ripensando alla sua immagine, al suo ricordo,…e piango, per la prima volta dalla mia trasformazione in vampiro in quella demoniaca notte, versando un fiume di lacrime, che bagnano la lapide. Non mi era stata data alcuna scelta, non potevo oppormi, non è stata colpa mia, NON E’ STATA COLPA MIA!! E invece sì, è inutile che ci giri intorno. Per le mie azioni ho perso tutto, i miei sentimenti, le mie passioni, la mia vita. Ma so che sarò costretto a soffrire di nuovo, quando non sarò capace di controllare il mio nuovo corpo, e dovrò nutrirmi…”
“Tutta questa faccenda ci ha scombussolato l’esistenza, eh?!”
Edward sta aspettando lontano, non ha il coraggio di avvicinarsi al giaciglio della sua amica.
“Almeno tu ce l’hai ancora un’esistenza…Eddie, sto incominciando a sentire il bisogno di sangue! Se mai arrecherò dolore a qualcun altro…sai cosa dovrai fare…”

“Quando verrà quel triste momento…sarò pronto. Anche se poi mi sentirò morire per quello che avrò fatto”.
“C’è qualcuno in giro?”
“Nemmeno un’ombra”
Julian spalanca le ali e si allontana, verso il Sole, mentre il suo amico si appresta a varcare, profondamente scosso e barcollante, i cancelli, per allontanarsi da quel luogo. Uscendo, incontra Prue, che sta entrando, con la testa bassa e un mazzo di fiori in mano.
“Ciao Edward. So bene cosa si prova a perdere una persona amata…ma ricordati: bisogna andare avanti. La tua vita non sarà più la stessa”
Non risponde, ma sa che ha ragione. La scoperta di essere su quella maledetta lista è stato per lui uno shock tale da non riuscire più a pensare ad altro.
Arriva alla macchina, mette in moto e se ne va.
Da lontano, un altro personaggio osserva la scena.
“F…forse loro sono la nostra ultima speranza…ma ciò che è successo è troppo pazzesco, per la prima volta noi Angeli ci sentiamo così impotenti…”

Capitolo 2 -Indagini

“Ispettore!” Morris alza lo sguardo verso il suo nuovo compagno Dastard “Si ricorda quella villa in mezzo alla campagna segnalataci dai contadini del posto come il luogo del raduno di una setta?”
“Si, e per mancanza di prove sufficienti e di un valido motivo, abbiamo deciso di lasciar perdere…”
“Beh, sa a chi è intestata quell’abitazione? Frederick Ivon Xandar!”
“F.I.X.! Ci siamo! Prepara la volante, Dastard! Sei un buon segugio, complimenti”
“La ringrazio, è un onore lavorare con lei ”.
Bussano alla porta della villa. Morris ha già la mano sulla pistola, non si fida per niente ed ha un brutto presentimento.
“Buongiorno, desiderano?”
Morris e Dastard tutto si sarebbero aspettati, ma non questo: una vecchietta abita in quel luogo.
“Ispettore Morris della omicidi. Buongiorno signora. Ma questa villa non è di proprietà del signor Xandar?”
“Frederick era il vecchio proprietario. Io mi sono trasferita qui da un mese. Sa, la vita di città è così rumorosa e caotica. Ma se i signori si vogliono accomodare…” I due poliziotti entrano e restano impressionati dalla bellezza del suo interno. “Ahia!” Urla Dastard. Un gattino l’aveva graffiato ad una gamba. “Oh, mi scusi. Nixi è ancora randagio e non è abituato agli ospiti. L’ho raccolto dalla strada l’altro giorno. Io ho una vera passione per i gatti”
“Ed infatti questa casa ne è piena”  riflette Morris “Sono un po’ dovunque: sul divano, sulle scale, di fronte alla TV...”
 “Oh, non si preoccupi” Scherza Dastard “ Ms?…”
“Farfage. Non è stato segnalato il cambio di residenza del signor Xandar? Ora abita in Prescott Street, ma non mi ricordo il numero”
“La ringrazio, signora Farfage” Si congeda Morris “Ci è stata di grandissimo aiuto. Andiamo Dastard, smettila di giocare con i gatti. Arrivederci signora”
“Arrivederci”

Una volta fuori, i due si avvicinano alla volante
“Che ne pensa?” Chiede Dastard
“Che il sistema burocratico fa schifo, se c’è stato il cambio di proprietà da un mese e nessuno ne sa niente. Ora andiamo a trovare Frederick, e speriamo che questa sia la volta buona”.
“Andiamo…”
E l’auto si allontana dalla villa.
“Ok, Dastard, eccoci arrivati in Prescott Street. Hai ottenuto dalla centrale quelle informazioni che volevo?”
“Certo” Risponde il collega con tono spavaldo “In questa via ultimamente c’è stato un solo cambio di proprietà. Dan Gordon ha abbandonato la sua abitazione per trasferirsi a Phoenix. Secondo le mie fonti, però, la villa che ha lasciato dovrebbe essere deserta.”
“Ed invece ci vive il signor Xandar. Strano, non trovi?!”
“Già, strano…”
Suonano al campanello.
“Buongiorno” Un uomo sulla trentina, biondo e di notevole statura, apre loro la porta. “Desiderano?”
“Buongiorno, signor Xandar, sono l’ispettore Morris della polizia, ecco il mio distintivo” E glielo mostra “Sappiamo che è venuto ad abitare qui da poco”
“Si, ispettore. Prima vivevo in una villa in campagna”
“So dove viveva, e so anche che è stato richiamato molte volte per schiamazzi notturni. Conferma?”
“Come posso negare?”
“E addirittura qualcuno l’ha incolpata di mettere la sua villa al servizio di una setta…”
“Ancora con questa storia! Vede…i miei ‘ex-vicini’ sono dei sempliciotti. Probabilmente avranno scambiato le mie feste in maschera per chissà quali ritrovi segreti…”
“Certo, certo…volevo solo ricordarle che ora è in città e sarebbe assolutamente riprovevole un suo comportamento del genere”
“Oh, non si preoccupi. Ho deciso di cambiare stile di vita e di dedicarmi interamente al mio lavoro. Ma si è scomodato solo per questo?”
“Io l’ho avvisata. A buon intenditor…Arrivederci, signor Xandar”
“Lieto di averla conosciuta, ispettore”
E chiude la porta dietro di sé. Morris è perplesso: quell’uomo è totalmente diverso da quello apparso in quella nefanda notte. Certo, si rende conto che c’è la possibilità di avere a che fare con il sovrannaturale, e Fix potrebbe avere cambiato aspetto, ma questo non può dirlo al suo collega.
“Soddisfatto, ispettore?”
“No, per niente,…”   

Capitolo 3 - Angels Cry

Phoebe sta sonnecchiando sul divano, un po’ guardando la TV, un po’ ripensando agli straordinari fatti accaduti a lei e alle sue sorelle di recente: il gioco, la cacciatrice, Fix, l’H&P,…ma non è preoccupata né angustiata. In fondo anche quella volta se l’erano cavata, ed ora hanno un nuovo alleato nella lotta contro le forze oscure, un potentissimo alleato: Irclaem, alias Julian Norton, addirittura un vampiro…
“Ciao Phoebe, sono tornata!” Prue è appena entrata “Lo sai che ho incontrato Edward?”
“Sì?! Come sta?”
“Poveraccio, è distrutto. L’ho trovato molto peggio di quella volta quando ha tentato di rubarci il libro. Ma d’altronde non è facile avere a che fare con delle streghe…e poi ultimamente per un motivo o per l’altro viene sempre preso in mezzo. Strano, eh?!”
“Destino, cara mia, destino. Anche noi, all’inizio, non volevamo accettare la nostra sorte…”
“Si, vabbè, ma lui è solo un uomo!”
“E dici poco? E’ così difficile trovare veri uomini di questi tempi…”
“Idiota!” Ed entra  in cucina, ridendo.
“E’ difficile qualsiasi cosa, di questi tempi…“
Phoebe si volta di scatto, sorpresa, verso la poltrona.
“Ah, sei tu Leo…qual buon vento ti porta?” Ritorna a stendersi.
Ma l’Angelo non risponde, ha le mani tra i capelli e la faccia scura. Phoebe non l’aveva mai visto in quello stato
“Ti ho fatto una domanda…”
“S…scusa. E’ che questo è uno strano periodo, è successa una cosa a dir poco incredibile!”
“Si, vabbè: Dan si è trasferito a Phoenix ed ora abbiamo un nuovo vicino -l’ho visto solo una volta: è un bel tipo- Ma scusa, tu non dovresti essere contento?”
“Ma non è quello, stupida!”
All’esclamazione di Leo, Phoebe, quasi spaventata, indietreggia col corpo.
“Abbiamo un problema più serio, molto più serio…Non riesco più  ad avvertire 3 Angeli!”
“E allora? Saranno andati molto lontano da qui…”
“Non è così semplice. In qualsiasi luogo del pianeta, anche sul piano astrale, tutti gli Angeli ‘sentono’ i loro simili. Il fatto che nessuno di noi li percepisca più può voler dire solo una cosa: si sono ribellati!!”
“Beh, abbiamo già avuto esperienze con Angeli malvagi. Neri, mi sembra si chiamassero…”
“Quelli sono solo dei lacchè…no: c’è stato solo un altro caso documentato di ribellione. E quell’Angelo si chiamava, e purtroppo si chiama ancora, Lucifero.”
“La situazione si fa seria…Piper!!! Prue!!! Venite qui, presto!”
“Non dovevi chiamare Piper…non voglio parlare con lei. Ma non provare nemmeno ad occuparti di questa faccenda. Riguarda noi Angeli, e noi soli.” Ma nel profondo dell’animo Leo sta cercando disperatamente un aiuto. “Sono venuto solo per dirti che anche tutti i membri dell’H&P sono scomparsi. Probabilmente sono stati annichiliti dai 3 Angeli ribelli. Il potere di un Angelo, usato in modo offensivo, è spaventoso. Non ti devi più preoccupare di Fix e del suo folle gioco”
“Che sollievo” Ironizza la ragazza.
“Eccoci, Phoebe, che è successo? Ah…Leo”
“Ora vado, ciao a tutte” E scompare.
“Ci spieghi che sta succedendo?” La voce di Prue tuona nella sala.
“E’ lunghetta da raccontare: sedetevi, è meglio”
In quel momento suonano alla porta.
“Vado io “ Piper si avvicina all’uscio. C’è Morris sull’entrata, col volto serio e lo sguardo fisso su di lei.
“Che allegria, ispettore…”
“Jennifer Fishman. I suoi genitori non l’hanno trovata nel suo letto questa mattina. L’ho saputo solo adesso. E’ scomparsa.
Piper e le sue sorelle sanno cosa le parole di Morris vogliono dire: il gioco è ricominciato!
“Lo sapevo” Sdrammatizza Phoebe. “Non ci si può mai fidare di un Angelo…”    

Capitolo 4 - Assalto

“Spostati!”
“Scordatelo Phoebe!”
La porta si apre davanti alle due Halliwell e compare di fronte a loro il loro nuovo vicino “Sì?”
“Ciao.” Parla Piper “Noi abitiamo nella casa a fianco. Volevamo conoscerti, sappiamo che sei nuovo di qui e quindi se ti serve una guida…”
“Abitavo in campagna, non in Giappone. So muovermi per Frisco”
“Ma ceeerto” Phoebe spinge la sorella “Piuttosto, raccontaci di te: è bene che tra vicini ci si conosca!”
“Peggio che in campagna…” Pensa sconsolato Frederick.
“Venite, accomodatevi. Per ora la casa è ancora tutta a soqquadro. Scusate la confusione. Non ho ancora montato neppure la TV, solo il computer.”
“Non c’è problema, non preoccuparti!” Arrivano in salotto e Phoebe continua a stare appiccicata al vicino, mentre l’attenzione di Piper si sposta verso la cucina, da dove proviene una luce offuscata.
“Allora Phoebe, raccontami di te. Quand’è che hai avuto i tuoi poteri?”
“Bè, è successo circa un anno fa. Io e le mie sorelle abbiamo trovato in soffitta il libro d…” La strega si accorge solo adesso dell’assurdità della sua domanda “ASPETTA UN MOMENTO! TU COSA NE SAI?????”
“Oh, io so tutto. Ma non preoccuparti, con me il tuo segreto è al sicuro. Piuttosto tu parli un po’ troppo, dovresti imparare a stare più zittina…provvederò io a farti tacere!” E Xandar la afferra per il collo, sollevandola in aria. Phoebe non riesce più a emettere un suono, ma ad attivare un cercapersone sì…
Al segnale del cercapersone, Morris è molto soddisfatto: il suo piano funziona alla perfezione! Dastard sfonda la porta di casa ed entra insieme a Prue e all’ispettore.
“Mollala subito, Fix!” Incita Morris.
“Prue assiste alla scena, ma, per la presenza di Dastard e Morris –anche se quest’ultimo ha già avuto a che fare con la magia-, esita ad usare il suo potere “Interverrò solo se necessario” Pensa la ragazza.
“Ti avverto che siamo pronti a sparare” Morris è visibilmente agitato, mentre il suo collega si mostra molto più tranquillo.
Frederick non accenna a volersi arrendere, e Dastard…spara! “No!” Urla Morris, ma il proiettile ha già colpito il torace del criminale, che…barcolla, girandosi dall’altra parte e gettando la povera Phoebe contro un tavolo. “Phoebe!” Prue la soccorre, ma sua sorella è svenuta.
Frederick si rivolta verso i due agenti, ma non mostra ferite sul corpo, solo un lieve strappo alla camicia.
“Ma l’avevo colpito…l’avevo colpito…” Si lamenta Dastard.
Prue capisce che non si trovano davanti ad un semplice criminale. Decide –anche se questo le costerà rivelare ad un’altra persona il suo segreto- di usare la telecinesi contro Frederick, ma…”Non succede niente?! No! Il mio potere non funziona…” La strega si sente impotente…
Frederick Ivon Xandar si avvicina a passi lenti verso i due agenti e Dastard, spaventato, non esita a sparare un altro colpo, colpendo il pazzo in piena faccia. “Mio Dio..” Pensa Morris…
Ma Xandar non cade, anzi continua ad avanzare, semplicemente rivolgendo il volto da un'altra parte. Quando lo rigira verso di loro, lo spettacolo che si pone davanti ai due poliziotti è impressionante: un groviglio di fili e cavi elettrici fuoriesce dalla testa del loro nemico, evidentemente dal punto dove è stato colpito dal proiettile. Tutti nella stanza sono inorriditi: Morris, Prue, Dastard…sono terrorizzati.
“Spara, Dastard, spara!” Urla l’ispettore e il suo collega non se lo fa ripetere due volte: una tempesta di proiettili colpisce il corpo di Frederick, che non accenna a rallentare la sua avanzata…
Prue intanto è arrivata alle sue spalle con un fermacarte a forma di lancia in mano, preso da sopra il tavolo contro cui è andata a sbattere Phoebe, e glielo conficca nella schiena, in profondità, tra gli ingranaggi…
Frederick barcolla “Prue, spostati di lì!” E all’ultima scarica di colpi dell’ennesimo caricatore…cade! “Sì! Ce l’abbiamo fatta!” Gioisce Dastard.
“G…grazie” Sussurra Frederick, poco prima che il suo corpo si sfaldi in migliaia di cubetti e scompaia, nel nulla.
Ora anche Phoebe si è risvegliata, attonita. Tutti nella stanza non credono a ciò che è successo, alla cosa incredibile a cui hanno assistito. “Ho paura che non fosse lui Fix…” Si rammarica l’ispettore.
“Ma…un momento…dov’è Piper?” Chiede Phoebe.
“E’ vero! Piper! In tutta questa confusione ci siamo dimenticati di lei!” Urla Prudence.
La cercano per tutta casa, senza successo. Anche Piper è scomparsa!!!

Capitolo 5 - Strange New World  

Le due sorelle Halliwell rimangono nella villa che un tempo fu di Dan, silenziose, stupefatte ed impaurite. I due agenti avevano lasciato quella casa subito dopo la scoperta della sparizione di Piper. “Andiamo Dastard, forse ho capito…Prue! Prenditi cura di tua sorella: è ancora sotto shock!” Queste erano state le parole di Morris poco prima che chiudesse la porta dietro di sé.
Ad un tratto…“EHI, C’E’ NESSUNO?”
“Hai sentito Phoebe? La voce di Piper! E’ ancora nella casa: cerchiamola!”  Le due ragazze mettono a soqquadro la casa, ma per la seconda volta non trovano nulla di nulla.
“Forse l’hai soltanto immaginato” Chiede Phoebe.
“No! Ne sono sicura…deve essere qui da qualche parte, forse in un nascondiglio segreto.Guarda, il computer è acceso in cucina: è l’unica cosa che sia in funzione in questo posto; andiamo a vedere quali file ci teneva il caro Frederick, qualunque cosa quell’essere fosse.”
“Andiamo” sospira Phoebe.
Ciò che vedono sullo schermo le lascia impietrite.
“G…guarda Prue. Quell’immagine che si sta muovendo…non assomiglia a Piper?!. Non mi ha mai detto di aver mandato un suo filmato su Internet…”
“E infatti non l’ha fatto…o almeno non credo” Risponde la sorella.
Le due ragazze si avvicinano ancora un po’…e la villa rimane totalmente deserta.
Edward Baynes è ormai attaccato allo schermo del suo PC da tre ore. Ha svolto una ricerca aziendale su Internet per il signor Copps e ora che ha finito è entrato in una chat room, per rilassarsi e per prendersi gioco degli altri visitatori raccontando loro che conosce un vampiro.

“>XXXXX: tu sei malato Ed Hunter
>Phantom: concordo
>The chosen one: io ti credo Ed
>finalmente!
>XXXXX: tu zitto con quel nome idiota
>Phantom: anche il tuo fa un po’ schifo
>un premio a chi indovina da dove ho preso il mio
>Phantom: facile, da un videogioco
>non è così facile: tu sei il primo ad averlo scoperto
>The chosen one: non parliamo più di vampiri????????!
>è entrato in chat: Lyli
>Lyli: ciao Ed, ti ricordi di me??
>XXXXX: ciao Lyli!!
>Phantom: ciao Lyli!!!
>Lyli: non voglio parlare con voi.
>Lyli: Ed, non mi dirai che ti sei dimenticato della tua sorellina
>se è uno scherzo è di cattivo gusto
>XXXXX: occhio, Ed si arrabbia…
>Lyli: non parliamo con questi idioti, clicca due volte sul mio nome Ed. E’ stata dura trovarti. Ti sto chiamando da un raro computer nel Congo
>OK, ma se mi stai prendendo in giro…
>Lyli: fidati di me
>è uscito dalla chat: Ed Hunter
>è uscito dalla chat: Lyli
>XXXXX: strani tipi quei due, eh?!
>Phantom: per una volta sono d’accordo con te…
>The chosen one: non parliamo più di vampiri??????!”
E la casa di Edward Baynes rimane vuota, col computer in funzione…

Intanto, in una villa di campagna…
“Buongiorno ispettore! Lei e il suo amico siete arrivati proprio al momento giusto: sto sfornando dei biscotti.”
“Grazie, accettiamo volentieri” Si rallegra Dastard.
“Zitto”  Morris non ha voglia di biscotti in questo momento “Signora Farfage, abbiamo motivo di credere che lei sia coinvolta in alcune recenti sparizioni di persone.”
L’anziana donna rimane perplessa.
“Come può pensare una cosa del genere?!. Ma prego, accomodatevi. Parleremo meglio di fronte ad una tazza di tè”
“Finalmente” Pensa Dastard.
Entrano e, come l’altra volta, vengono accolti da quelle miriadi di gatti che popolano la villa della signora Farfage.
Si siedono sulle poltrone in soggiorno.
“Signora” Inizia Morris “Frederick Ivon Xandar è scomparso, non si trova in nessuna villa della strada che ci ha indicato lei”
Ora la signora Farfage è veramente stranita.
“Ma come, non è possibile…ci deve essere sicuramente uno sbaglio”
“Nessuno sbaglio, e non sono in errore dicendole che Xandra Ines Farfage è scomparsa alla veneranda età di 95 anni nel 1997. Dunque chi è lei? Fix, immagino…”
Dastard rimane sorpreso quanto la donna. “Quella di fianco a me e che mi ha offerto dei biscotti è un pericoloso criminale?” Pensa, spaventato.
“Ecco, lo sapevo” Si rammarica miss Farfage “Mi sono impegnato tanto a celare la mia identità alle forze dell’Inferno e del Paradiso, che sono andato a cascare su un particolare così stupido!”
Dastard è a bocca aperta, ma anche Morris è molto sorpreso “Non credevo che sarebbe caduto così facilmente nel mio trabocchetto” Pensa soddisfatto.
“Ma davvero Frederick è scomparso? E dove è andato quell’idiota di un cyborg?” Chiede Fix, sempre però con l’aspetto della donna.
“No, non è scomparso, l’abbiamo distrutto. E non è vero che conosco una signora Farfage morta nel !997: sei un allocco, Fix”
A queste parole, il criminale si mette a ridere.
“Eh, sì. Dovrò stare più attento alle capacità dell’astuzia umana, la prossima volta…ma ora questo non ha più importanza. Avrei mandato il Fred01 a ucciderti, Morris, ma poiché tu sei venuto da me…lascia che ti dica come stanno le cose: quando avete varcato la soglia di quella porta, non siete entrati in una semplice villa, ma addirittura in un nuovo mondo, fatto di byte e corrente elettrica, il mio nascondiglio perfetto per sfuggire al controllo degli Angeli. Benvenuti…nel cyberspazio!!”
Tutto cambia intorno a loro, Fix acquista l’aspetto che Morris conosceva bene, con quella sua barba rossa, e la villa si trasforma in una stanza del trono. Alle pareti sono appesi  in un angolo 3 esseri totalmente fatti di luce, in un altro le 3 Halliwell, in un altro ancora la piccola Jennifer e Edward Baynes, e Morris sa per chi sono quei lacci vicino a loro…e nell’ultimo angolo Julian Norton, nel suo aspetto da vampiro, tutti privi di sensi. “Eh, sì. Manco solo io..” Pensa l’ispettore.
“Sai Morris” Fix, dall’alto del trono dove è andato a sedersi, si rivolge all’ispettore “Qualunque fosse stato il mio potere sulla terra, ci sarebbe sempre stato qualcuno più forte di me, qualcuno che avrebbe controllato le mie mosse, qualcuno che mi avrebbe sconfitto, e questo non posso sopportarlo! Al contrario qui sono un dio: è meglio regnare in un mondo creato da te che servire in qualsiasi altro luogo!”
Dastard si accorge che non ci sono più i gatti intorno a loro…ma poi volge lo sguardo al soffitto. Molti uomini sono appesi lassù per le braccia, dimenandosi a più non posso.
“Sì, Dastard.” Gli dice Fix con fare beffardo “Quelli sono i gatti che vedi nella vita reale. L’incessante movimento dei miei ex-colleghi per tentare di liberarsi mi diverte ogni giorno di più, e poi dopotutto mi tengono compagnia. Ah, a proposito. Ho trovato un altro che sono sicuro mi farà divertire da adesso in poi. Irclaem, chi è il tuo signore?”
Il vampiro risponde “Fix” Mentre si sciolgono i lacci che lo tenevano prigioniero.
“Bravo, bravo. Sapete, ho annichilito la sua mente grazie ai poteri dei 3 Angeli che ho fatto prigionieri. Adesso è come un cucciolo.”
Se Morris ci sta capendo poco “Angeli?” Dastard ancora meno, ma entrambi sanno che il luogo dove sono capitati non è esattamente un festa in maschera…
“Molto bene, ora è tempo di finire il gioco.” Slega tutti nella sala,  tranne i 3 Angeli e gli ex-colleghi “Irclaem, uccidili tutti!”
Si apre una porta alle spalle di Dastard e lui e i protagonisti di quel folle gioco la varcano ed incominciano la loro fuga verso l’ignoto.

Capitolo 6 - Angels Fly Free

Sottocapitolo 1 - To be a Space Marine

E’ come un videogioco, anzi è un videogioco… -Continua a ripetersi la piccola Jennifer- Sono insieme a queste,…dunque vediamo 1, 2…6 persone in un labirinto e dobbiamo cercare di uscire. Divertente. Qui il paesaggio è molto diverso da dove ero legata prima. Stiamo percorrendo un lungo corridoio con i muri di acciaio, tipo film spaziale, che non sembra finire mai “Muoviamoci. Irclaem ci è proprio alle spalle” Prue sta correndo dietro di me. La conosco da così tanto tempo. Mi volto verso di lei e scopro che ha ragione.  Quell’essere volante –non vale: lui vola!- è praticamente sopra la sua testa. “Il portellone si sta chiudendo, il portellone si sta chiudendo!” Queste urla provengono da uno degli uomini davanti a me, quello che era legato nel mio angolo; è vero: il soffitto sta scendendo, dovremo passare prima che si chiuda.
Maledizione. Vedo passare i 3 uomini, Phoebe e Piper, ma io non posso arrivare in tempo. Vorrà dire che finirò questo gioco in anticipo…Ma cosa?! Una spinta da dietro…Prue! Mi ha gettato dall’altra parte del portellone, poco prima che si chiudesse…ma lei è rimasta di là, col vampiro.
“No! Prue, Prue” Sento urlare Piper
“Non possiamo più fare niente, l’unica cosa che è in nostro potere per salvarla è arrivare alla fine del labirinto. Forse così la rivedremo…e poi ricordati che questa è una realtà fittizia, non reale”
Piper si è tranquillizzata a questa frase dell’ispettore. Meno male. “OK, vediamo di vincerlo, questo gioco!” “Giusto Edward! Dunque, se Irclaem è rimasto di là con Prue, vuol dire che non ci dovremo più preoccupare di lui, no?!” Phoebe non ha tutti i torti, ma i miei compagni non si sono accorti che la stanza dove ci troviamo adesso è molto strana: il pavimento non è rigido come prima. Assomiglia di più ad una griglia. “Ragazzi” Li incito “Non potremmo andarcene da qui, mi sono stancata di questo posto” Phoebe mi prende in braccio: non ha capito “Certo Jennifer, ora ce ne andremo, tutti, a casa…”Veramente io dico semplicemente di andarcene da questa stanza…” Ma mentre pronuncio queste parole, avvertiamo il suono di ali che si muovono “Non è possibile” Urla quello che chiamano Dastard “Il rumore è troppo vicino, ma quella bestia si dovrebbe trovare al di là del portellone!” “E’ sotto di noi!” Urlo, ma è troppo tardi. Due braccia escono dalla griglia, afferrano l’ispettore e lo trascinano con loro, al di sotto, nel buio. ”Noooo!!”  Urla Dastard, ma quello che era legato con me, Edward mi sembra, lo prende per la camicia e incominciano tutti a correre, Phoebe sempre tenendomi in braccio, verso un’altra porta. Sorpassatala, lo spettacolo che ci troviamo davanti è totalmente diverso.

Sottocapitolo 2 - La Terra di Mezzo      

 Ci troviamo nel mezzo di un’immensa pianura, con l’erba molto alta. –Dastard osserva la scena- Questa storia è sempre più pazzesca. La bambina è terrorizzata, poverina. Quale razza di sadico può aver coinvolto una bimba così piccola in una follia del genere?! Ora che Morris non è più con noi, mi sento perso. Non che prima sapessi cosa fare, ma adesso mi sento totalmente impotente. 
“A…andiamo verso quel castello, con quella torre d’avorio. Non c’è altro qui.” Piper, o così mi sembra si chiami, ha preso la prima decisione. Bene. Spero di non essere mai costretto a prenderne una.
Per tutto il tragitto verso quella costruzione non succede niente. Non si muove una mosca. Arrivati alle porte, due grossi figuri in armatura ci sbarrano il passaggio. Ma appena ci avviciniamo i due soldati si tolgono e ci lasciano entrare. Sembrano quasi due manichini. Il castello è molto piccolo. C’è un’unica scala che conduce alla sommità della torre d’avorio. La saliamo.
“Edward, che cos’hai?” La voce di Phoebe.
“N…niente, niente. Soffro di vertigini, tutto qui.” Un altro problema, maledizione! E poi io che ci faccio qui? Da quello che so io non c’entro nulla né con loro, né con Fix: è la prima volta che lo vedo…e spero di non doverlo rivedere mai più, ma so che sarà impossibile.
Finalmente siamo arrivati sulla cima “E adesso?!” Chiedo, visto che qui sopra non c’è niente…Ma subito vengo smentito; qualcosa c’è: un piccolo drago rosso, che dorme, in un angolo.
“Ci mancava solo questa” Sbuffa Piper.
“Ma no. Forse è lui la chiave per andarcene da qui. Cavalchiamolo”
“A questo punto, concordo con Phoebe. Andiamo.”
Anche la piccola Jennifer è d’accordo con lei?? Ma sono pazzi! “Io non salirò su quel coso” Dico apertamente “Ed io nemmeno” Edward mi appoggia.
Ma qualcosa ci fa presto cambiare idea. Dalle scale sentiamo quel maledetto suono delle ali che sbattono: Irclaem è arrivato!  
“Andiamo, andiamo” Sono il primo a salire sul mostro, che si sta svegliando, sonnecchiante.
“Io non vengo” Protesta Edward.
Ma Irclaem è alle sue spalle, allora io sparo. Il vampiro non sembra aver sofferto il colpo “Idiota che non sono altro. Le armi vere non funzionano qui” E si scaglia contro di me, disarcionandomi. Intanto il drago si sta librando in aria.
“Dastard, Edward. Salite, presto.” Vedo che Edward viene preso dagli artigli del drago. Bene, almeno lui arriverà al prossimo livello…

Sottocapitolo 3 - Nell’Occhio del Ciclone 

Non sono in una posizione comodissima –sbuffa Edward appeso per il collo- e soffro pure di vertigini. No. Devo convincermi che tutto questo non è reale, che io sto ancora chattando con Phantom, XXXXX, Lyli…già Lyli: quel bastardo di Fix mi ha colpito dove sono più debole. Giuro che gliela farò pagare, fosse l’ultima cosa che faccio. Ma…cosa sta succedendo? Il drago sta andando contro una tempesta…”Nooooo”. Il nostro ‘destriero’ viene sbattuto di qua e di là: non riesce a contrastare la forza dei venti…e cade, rovinosamente.

“Cosa?!” Siamo ancora in gioco, tutti e quattro. Il drago non c’è più e ci troviamo di fronte ad una caverna. “Entriamo” E’ sempre Piper a prendere le decisioni. Dentro l’atmosfera è buia, alcune fiaccole illuminano di una luce fioca le pareti. Ognuno di noi, tranne Jennifer, ne prende una. Finalmente arriviamo ad una gigantesca porta di legno. “Come facciamo ad aprirla?” Chiedo perplesso. “Facile” Risponde Phoebe, che, con un calcio, la butta giù. “Penso di aver capito come funziona questo gioco” Ci dice mentre entriamo nella stanza: e scopriamo che siamo nella sala del trono di partenza. Infatti ci sono i 3 Angeli appesi alle pareti, i demoni al soffitto, ma non c’è ombra di Fix. “Spiegaci cosa hai capito, Phoebe” Chiede scettica la sorella. “Beh…” Ma non fa in tempo a finire la frase che Irclaem le è addosso; con orrore vediamo che le morde il collo e il suo corpo svanisce. Siamo rimasti in tre. Jennifer, che era tenuta in braccio da Phoebe, scomparsa la ragazza, prende la sua fiaccola e la getta contro il vampiro, che, bruciando, svanisce come era successo a Phoebe. “Ce l’hai fatta, Jennifer!” Urla Piper “ Sbrighiamoci a liberare gli Angeli”.

Che sia finita? In quel momento sento un colpo in testa e nulla più.

Sottocapitolo 4 - Devil’s Dance

C’è qualcuno dietro di me –si accorge Piper- Fix!
“Ciao Piper. Pensavi davvero che sarebbe stato così semplice? L’unica che forse aveva risolto l’enigma era Phoebe, ma purtroppo è stata eliminata. Che speranze pensate di avere voi due?”
Ha ragione. Non so proprio cosa fare…
“Sapete, quella dannata profezia mi ha rivelato che sarà uno di voi ad eliminare l’H&P, e poiché ora io la rappresento, vedete bene che dovrò pur difendermi…”
Fix sta ridendo, è molto sicuro di sé, ma non si accorge che Jennifer si è avvicinata agli Angeli, e li sta per liberare dalle loro catene,…ancora un attimo, ancora un attimo…
“Stolta” No, Fix si è portato di fianco a Jennifer “Non vedi che è tutto inutile? Ora anche tu sei eliminata…” Fix l’ha colpita! Jennifer è scomparsa, come tutti gli altri…
“Sembra che sia rimasta soltanto tu, Piper!”
“Già, sembra proprio di sì…ma non ti preoccupare: basterò io” Ho finalmente capito cosa mi voleva dire Phoebe: tutto questo gioco si basa sulla volontà dei suoi protagonisti. Siamo stati noi a voler cambiare ambientazione dopo che è stato eliminato Morris, siamo stati noi a far volare il drago, siamo stati noi a essere voluti ritornare qui, nella sala del trono, è stata la volontà di Phoebe ad abbattere la gigantesca porta, non la sua forza, è stata la volontà di Jennifer ad eliminare Irclaem…e ora sarò io a liberare gli Angeli. Spicco un salto almeno pari, se non superiore, a quello che ha compiuto Fix per portarsi vicino a Jennifer…arrivo di fronte a lui, e lo vedo spaventato.
“Non te l’aspettavi, eh?!” In questo mondo posso fare tutto quello che voglio, non sono limitata da leggi fisiche. “Stai indietro, stai indietro!” sento urlare Fix, ma ormai è troppo tardi: con la fiaccola brucio le catene dei 3 Angeli, che finalmente si liberano.
“NOO!! Maledetta. Io sono più forte, io sono il più forte, io sono un dio!”
“Tu sei soltanto un altro giocatore, come noi, e sei stato eliminato nel tuo stesso mondo!”
Lancio la fiaccola contro di lui, che, bruciando, scompare, come era successo ad Irclaem. Annientato il suo creatore, tutto il mondo da lui immaginato vacilla e sento le braccia degli Angeli che mi sollevano e mi portano via di qui…

Sottocapitolo 5 - Libertà

Cos’è successo? –si chiede l’ispettore- Mi ricordo che sono stato trascinato da Irclaem da qualche parte, ma non mi ricordo dove…E ora dove sono? Un fienile? Ma ci sono anche tutti gli altri: Prue, Edward, Dastard, Jennifer, Julian…Julian??!! Si è ritrasformato in uomo! Allora vuol dire che forse è tutto finito…”Tutto bene?” Mi chiede Piper.
“Si, grazie. Ma cosa è successo?”
“Oh, semplicemente abbiamo annientato un mondo, ispettore”
“Ah, bene, ma come mai ci troviamo in un fienile?”
“Probabilmente è questo il vero aspetto della villa della signora Farfage. Tutta una finzione…”
La mia attenzione si sposta verso il centro della stanza. Un macchinario, con all’interno Fix, si sta lentamente spegnendo…”Una macchina di realtà virtuale, probabilmente” Mi spiega Edward. “Lui è ancora lì, bloccato nel suo mondo. Non mi arrischierei a tirarlo fuori, quel coso sta emettendo troppe scintille…”
“Fai venire delle squadre speciali per controllarlo domattina” Mi rivolgo a Dastard, ancora sbigottito.
Poi vedo…loro. I 3 esseri fatti di luce, liberi. “Ma come ha fatto Fix a catturarvi?” Domando loro.
“Nello stesso modo grazie al quale ha catturato te, Morris, facendoci entrare nella sua villa,…poi ha usato i nostri poteri per crearsi uno schermo completo da ogni influenza esterna. Per questo eravamo considerati ‘scomparsi’. Ma ora è tutto finito. ” E si apprestano a spiccare il volo.
“Aspettate” Parla Prue “Diteci almeno i vostri nomi”
“Sam, Rik e Wil. Addio.”
Julian si alza in piedi. “Ho fatto del male a qualcuno?”
“Non preoccuparti, stiamo tutti bene,…stiamo tutti bene” risponde Phoebe.
“Sapete, non sento più il bisogno di sangue…sì! Sono libero! Sono libero!” Afferma estasiato.
“Ahia” Urla Dastard, graffiato da un micino.
 Solo ora mi accorgo che non ci siamo solo noi in quella stanza. Sono rimasti anche i gatti.
Evidentemente loro non si sono liberati dalle catene…meglio così!
Ci allontaniamo dal fienile, ancora increduli di quello che ci è successo ed abbiamo visto.

Sottocapitolo 6 - Il Giuramento

-4.30 del pomeriggio…        

“Leoooo! Dai esci, lo so che ci sei! –Phoebe urla per la stanza- Hai visto che si è risolto tutto nel migliore dei modi? Sei contento? Non c’era poi questo gran pericolo…E tu che parlavi di Apocalisse! Esci o no?!”
“Eccomi Phoebe” Leo compare dietro di me “Ho saputo tutto quello che è successo da Sam. E per questo ti devo avvertire di un’altra cosa” No, vuole che faccia qualcos’altro. “Ho ricevuto l’ordine di dirti di radunare in casa vostra Dastard, Baynes, Norton, Morris e Fishman. Sam vuole parlare con loro.
“Farò quello che vuoi tu, e poi mi fa piacere rivederli.”

-6.00 della sera…

“Leoooo! Ecco, sono tutti qui. Dai, vieni fuori.” Ecco che compare Sam “Non c’è Leo?”
“No, ci sono solo io. Allontanati, Phoebe. “
“Come vuoi tu” E mi metto in un angolo della stanza. Vedo che Sam tira fuori una spada…Cosa vuol fare????
“Verrete tutti marchiati con una X, umani. Quando la cicatrice si illuminerà, allora vorrà dire che avremo bisogno del vostro intelletto. Inoltre sarà un segno evidente di un immediato pericolo. Certo, potete anche tirarvi indietro. Rifiutate?”
Nessuno fiata, e l’Angelo procede nella sua operazione…poi scompare. Eh, sì. Tutta questa storia ha sconvolto le loro vite…ma forse era destino.

Fine

Scritto da The Miracle


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