Streghe Italia Fan Fiction

Fix Game


TRAMA: Julian Norton, amico di Edward Baynes (del racconto "Hunters & Puppets"), è creduto morto; Morris cerca di scoprire cosa sia l'H&P, e una misteriosa straniera...

ADATTO A BAMBINI CON GENITORI

COMPOSTO IL 19 giugno 2000

Tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito "Streghe Italia", e tutti i personaggi di "Streghe / Charmed"  utilizzati sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.
"Charmed" is a trademark of Spelling Television Production © 2000


I came from far
Beyond your reality
The ocean of time
Is the odysee of mine
I am the Narrator
And now I’ll tell you
Where I’ve been
And what I saw
And how it ends…
       (Blind Guardian)

Praefatio

Benvenuti nelle Terre Devastate, gentili lettori. Il mio racconto vi porterà a visitare una città così da voi ben conosciuta, ma allo stesso tempo così misteriosa ed oscura, sulle cui strade si svolgerà il più ambizioso gioco che la sua breve storia ricordi. Preparatevi dunque ad assistere al gioco di Fix, Fix il Grande, il futuro dominatore di San Francisco…

Il vostro bardo e menestrello

The Miracle

Capitolo 1 - Appuntamento con la M.O.R.T.E.

Julian Norton sa di non poter mancare a quell’appuntamento. E’ troppo importante per lui. Troppo dannatamente importante per la sua carriera. L’appuntamento con la M.O.R.T.E. (Modern Ordinary Relationships & Technological Events) è ciò che ha sempre sognato da quando è entrato in pubblicità, la sua sfida personale, il suo obiettivo finale.

Il luogo dell’incontro che probabilmente cambierà la sua vita è un ristorante sui colli sopra Frisco, locale molto conosciuto e frequentato da lui ed Edward Baynes l’Estate precedente. Ma ora è Inverno e dal cielo cadono fitti e incessanti i candidi fiocchi di neve: forse la più grande bufera che S.Francisco ricordi. Sicuramente Julian non ha mai affrontato né visto una simile tempesta, ma non gli importa; conosce come le sue tasche, o addirittura meglio, la stradina provinciale che porta alla baita: non una buca, non una curva gli sono estranei o sconosciuti. Pigia forte sull’acceleratore, sa che manca veramente poco, tre tornanti e scorgerà il ristorante, è praticamente arrivato, poi…l’imprevisto: un’auto in panne staziona, con le luci spente, sulla stradina provinciale, occupandone buona parte. Ma Julian non può rallentare: è troppo grande il rischio, fermandosi, di impantanarsi nella neve, come probabilmente è successo al conducente dell’altra vettura. Prova così a passarla sulla destra, sporgendosi pericolosamente sul lato esterno della banchina. Mai decisione fu più nefasta. Una buca improvvisa, uno sbandamento, e l’auto, totalmente fuori controllo, finisce fuori strada, nel bosco.  Julian vede tutti i suoi sogni infrangersi, tutte le sue speranze svanire in quei bui, minuscoli attimi antecedenti all’impatto con la vecchia quercia che gli si pone dinnanzi. Un unico violentissimo colpo, un’esplosione e nulla più…
Ma Julian Norton è ancora cosciente, stordito e confuso, ma cosciente: forse è stato sbalzato fuori appena prima dell’impatto. Non capisce come sia potuto succedere, ma ora sa solo una cosa, ed è l’unica ad importargli: è vivo! Ed è questo che conta, non il suo lavoro, non la sua carriera, non le sue ambizioni. Si sente un miracolato. Troppe volte ha giocato col fuoco, e questa volta ha rischiato veramente di rimanere scottato…
Risalendo il pendio arriva alla strada da dove veniva e giunge così alla macchina colpevole del suo incidente. Come pensava, quella piccola Yaris nera è stata abbandonata dal suo pilota, ma, con sua grande sorpresa, è anche stata lasciata aperta e con le chiavi inserite. Con un po’ di sforzi riesce a metterla in moto; forse potrebbe ancora arrivare in tempo alla cena, forse ce la potrebbe fare! E infatti ce la fa. Arriva al ristorante e parla di affari per quasi tutta la notte con i due agenti della M.O.R.T.E…
“Il signor Copps sarà molto soddisfatto di me” Pensa Julian Norton tornando a casa con la sua nuova macchinetta ed ammirando il biglietto da visita che gli hanno lasciato i suoi interlocutori:

                                    Zack McLaud                Raul Slaughter
                                     555.666378                    
555. 99937

                                                         M.O.R.T.E.  
                                      Una filiale della H&P Corporation                                   

Capitolo 2 - Il gioco è iniziato!

Alle 7.30 il caffè “De Wils” è sempre sovraffollato: studenti, lavoratori e perdigiorno si ritrovano ogni mattina in questo luogo, davanti a qualche bevanda, per incominciare bene la giornata. Anche i due agenti della M.O.R.T.E. si sono ritrovati qui, questa mattina, ma non hanno nessuna intenzione di incominciare qualcosa, adesso: il loro lavoro lo avevano già svolto…
Il loro chiacchierare è veloce, ma assolutamente calmo e rilassato.
“Allora Zack, tutto a posto, no?! Anche Irclaem ha compiuto il suo rodaggio e ha preso i suoi primi punti…non capisco come mai il grande Fix abbia voluto anche quell’essere nel gioco.”
“Per motivi di tempo, immagino. Più punti facciamo e più Fix si avvicina al suo sogno.”
“Che, ovviamente, coincide col nostro.”
“Ovviamente.”
“Eppure sono sicuro che sarei bastato io anche per completare la sua lista.”
“Non dire idiozie, Slaughter: non hai forse letto i nomi che sono presenti sulla sua?! Meglio non correre rischi…saranno problemi suoi. Qual è il tuo prossimo obiettivo?”
“Fammi controllare…ecco: Jennifer Fishman. Accidenti: ha un’aura di 530. Con lei posso raggiungerti, bello!”
“Non ci contare troppo. E poi ricordati dell’adunanza di stasera all’H&P…”
“Proprio al covo? Beeeello.”
“Già. Sarà un grande banchetto; ma ricordati, lasciami Mark Hics: è sulla mia lista.”
“Certo. Speriamo solo che Irclaem sia pronto…”
“Lo sarà.”
E i due continuano a parlare per ore ed ore..
Intanto, al 14 di Acacia Avenue Julian Norton si sta svegliando. E’ contento. Sa di aver portato a termine la sera prima un grande affare. Gira incerto per la casa, fino ad arrivare in cucina, dove si siede ed accende la TV, desideroso di ascoltare le notizie del giorno.

Notte caratterizzata dagli incidenti sulle strade di San Francisco: una giovane donna è stata travolta da un’auto nera sulla Avenue Road; il numero di targa non è stato identificato. Un testimone ha affermato di aver intravisto solo le lettere ‘H&P’ al posto della targa. La giovane si chiamava Ginevra Kay.

Julian rimane profondamente scosso: la conosceva..

Altro incidente mortale sui colli alle spalle della città: questa volta un uomo, per la violenta tempesta, ha perso il controllo della sua vettura, che si è schiantata contro una gigantesca quercia, prendendo fuoco. Dal numero di targa si è scoperto che l’auto apparteneva a Julian Norton, ma il suo corpo non è ancora stato ritrovato; continuano le ricerche incessanti.

Julian ha un momento di mancamento: lo credono morto! Deve subito farsi vedere, dare la notizia ai giornali, avvisare perlomeno il suo capo,…o forse no. Non ha voglia di tornare a lavoro. Proprio così: si prenderà una vacanza e andrà a provare la sua nuova macchinetta nera. Porta con sè il fucile da caccia e si avvia, verso i boschi, a fare ciò in cui riesce meglio: cacciare.

Alla centrale di polizia, l’ispettore Morris della Omicidi è sconcertato: Anch’egli conosceva Ginevra Kay e non può credere che si sia trattato di un semplice incidente. Avenue Road è molto larga e quell’auto si è volutamente spostata sul lato destro nel tentativo di investire la poveretta che camminava tranquilla sul marciapiede. NO, ci deve essere qualcos’altro sotto. Deve assolutamente scoprire cosa significa H&P, e forse sa anche come fare…
“Signori e signore, state per assistere ad uno dei più grandi spettacoli acrobatici di tutti tempi” Annuncia l’imbonitore ”Ecco a voi…I Jumpers5!!!”
Saltare giù dai ponti appesi ad una corda è già una cosa pericolosa e difficile, ma tentare di compiere acrobazie mentre si è sospesi nel vuoto è qualcosa di ancora peggio…e questo Mike Portol, il leader dei Jumpers5, lo sa bene; ma niente lo può convincere a non buttarsi e a non offrire il suo spettacolo al pubblico di sotto. Certo, Mike non può sapere, mentre salta, che la sua corda è tenuta sotto controllo da Irclaem attraverso il mirino della sua arma…uno sparo preciso ed implacablie…e Mike offre ai 1543 spettatori presenti uno spettacolo davvero memorabile…l’ultimo della sua vita. Irclaem può cancellare un altro nome dalla sua lista. Il prossimo è…Piper Halliwell

Al parco di divertimenti, alle 4.15 del pomeriggio, il signor Fishman non può nemmeno immaginare il pericolo che sta per correre sua figlia, la piccola Jennifer. Entrano insieme, mano nella mano, nel castello degli specchi. Jennifer si sta divertendo a vedere la sua figura contorta in mille altre immagini, ora ingrandita, ora rimpicciolita, ora allungata, ora…cambiata?! Lo specchio davanti a lei riflette la sua immagine in un modo stranissimo: I suoi lunghi capelli biondi sono ora mori, i suoi vestiti non sono più gli stessi…l’immagine le sta tendendo la mano, e lei, quasi in trance, si avvicina al suo riflesso... “JENNIFER!!” La voce di suo padre la riporta alla realtà e solo ora Jennifer si accorge che quella che le sta davanti non è la sua immagine, ma un altro uomo, che sta tentando di afferrarla! “Non può fare niente per lei, signor Fishman, com’è che diceva quella canzone?! Ah, sì: Bring your daughter, to the Slaughter; profetica, non trova?!” Annuncia beffardo l’omone.
“Quella canzone faceva schifo”
Raul si volta all’esclamazione di Piper e vede…loro: le 3 Halliwell, coloro che fanno tanta paura a Zack…come avranno fatto a trovarlo?! Non può affrontarle, anche se muore dalla voglia: andrebbe contro il volere di Fix; spetterà a Irclaem e Zack occuparsi di loro. Ora deve andarsene: deve pensare al prossimo obiettivo.
Le 3 sorelle lo vedono, mentre sparisce tra gli specchi. Ancora una volta le premonizioni di Phoebe hanno salvato un’innocente, in questo caso una loro amica…
“Ma tu conosci realmente quella canzone, sorellina?” Chiede Prue sconcertata.
“No, assolutamente, però era bello dirlo…”

Capitolo 3 - Bay Area

30 minuti prima di Mezzanotte…

 “Il modo migliore per vedere la Bay Area è da un elicottero a 1 KM di altezza, possibilmente armato di una qualche arma da fuoco a lunga gittata. Ma se proprio ci dovete andare, se proprio ci dovete passare, tenete a mente questo, tatuatevelo in fronte per leggerlo meglio sullo specchietto retrovisore: Bay Area regola number one: GUIDA SULLA DIFENSIVA.”
Questa è la frase che terrorizzava le reclute all’accademia di polizia, con queste parole gli istruttori erano soliti accogliere i futuri poliziotti; ma ormai Morris svolge questo mestiere da troppo tempo per spaventarsi ancora, eppure…entrare nella Bay Area con un distintivo gli fa ancora una certa impressione; a cavallo della sua Harley percorre i vicoli della zona, incurante degli sguardi minacciosi, dell’ambiente ostile, desideroso solo di raggiungere la sua meta: l’osteria di Tony Spider, il suo ‘informatore di fiducia’: quel luogo è il modo migliore per imparare fatti non documentati dai giornali. Giunto all’ingresso e parcheggiata la moto, entra nel locale. E’ semideserto, come suo solito “Meglio così” Riflette l’ispettore; Tony sta pulendo dei bicchieri e non fa in tempo a salutare il poliziotto che già Morris gli è addosso.
“Conosci qualsiasi cosa le cui iniziali siano H&P?”.
“Può darsi” Risponde elusivo il barista…
“Sentimi bene, feccia, non ho tempo né voglia di scherzare: ora mi dirai tutto ciò che sai! Altrimenti, sai cosa faccio?! Ti porto in centrale e ti sottopongo ad un interrogatorio talmente devastante da farti  sputare fuori i nomi di tutti i maledetti spacciatori da cui ti rifornisci; ma sai qual è la cosa bella? Dopo ti rilascio, sarai libero! Nel frattempo commissionerò delle retate antidroga in tutta Frisco, che, immagino, faranno dispiacere a non poche persone. Quanto pensi di resistere fuori, dopo ciò che mi avrai confessato?! Una, due ore?!”
“S..sei convincente come sempre, ispettore. Comunque io non conosco nulla con quelle iniziali. No…aspetta, mi sembra che esista un night chiamato così, ma non ci sono mai stato. E’ a due isolati da qui.”
Morris si sta già allontanando verso l’uscita.
“Grazie, Spider, è un piacere chiacchierare con te”
“A non rivederci, ispettore”
Tony Spider non lo sa, ma ha reso un grande servizio a Morris. Ora finalmente ha qualcosa che assomiglia ad una pista, e non se la lascerà di certo sfuggire.

Due ore prima di Mezzanotte…

“Prueeeee, Phoebeeee! Venite qui, non fate niente stasera, vero?”
Le due sorelle arrivano in salotto quasi insieme, entrambe scocciate. Sanno in anticipo che non gradiranno ciò che Piper dirà.
“Dicci, sorellina, noi siamo qui” Borbotta Phoebe.
“Ecco, ho due notizie: la prima è che ho trovato un nuovo gruppo disposto a suonare al club…” “Ma è meraviglioso” La interrompe Prue con fare distaccato.
“…la seconda è che ho accettato di incontrare tutti e quattro i componenti della band all’H&P, un locale dove suonano oggi, situato…nella Bay Area”
“Cooosa???!”  Prue resta di sasso.
“Esatto, il gruppo è una cover band, si chiamano i Four Knights, e ho sentito che sono molti bravi. Non è che mi accompagnereste laggiù, mi sentirei più tranquilla con voi due al mio fianco”
Phoebe, che fino a quel momento è stata zitta, con già addosso il cappotto, interviene, precedendo le sorelle “Ma sì, andiamo: è sempre bello conoscere posti nuovi, e poi di che ti preoccupi, Prue?! Siamo streghe, no?!” “Già Phoebe…siamo streghe…”
Escono, abbandonando la casa ed avviandosi verso il loro destino.

Cinque ore prima di Mezzanotte…

“Finalmente sono arrivata”, pensa la straniera, “ Non pensavo che sarebbe stato così difficile arrivare a S. Francisco; ho dovuto cambiare due treni ed ho pure abbandonato sul primo la mia valigia, per colpa di quello stupido portabagagli che si era bloccato. Ma d’altronde dovevo fare in fretta, non potevo permettermi di perdere la coincidenza; quello là mi avrebbe linciato. Lo odio. A volte è insopportabile. E poi è per colpa sua che tutto è cominciato. Ora non ho più neanche i miei oggetti…come è incominciata male questa caccia! Ma poi di chi??!! L’idiota non me lo ha mica detto…Vabbè, armiamoci di buona volontà e incominciamo le ricerche. Anzi no: godiamoci prima questa città, ho circa cinque ore prima di incominciare a fare sul serio. OK, da che negozio incominciamo?! 

Intermezzo- Le Liste della M.O.R.T.E.

Zack
Bruce Fay 123 P deceduto
Ryu Osaka 320 P deceduto
Joanna Green 577 P deceduta
Mark Hics 756 P
Prudence Halliwell 1224 P

Slaughter
Jerry One 408 P deceduto
Sarah Fear 502 P deceduta
Jennifer Fishman 530 P
Misty Night 724 P
Daryl Morris 836 P

Irclaem
Ginevra Kay 102 P deceduta
Mike Portol 215 P deceduto
Edward Baynes 425 P
Phoebe Halliwell 1088 P
Piper Halliwell 1170 P

Capitolo 4 - Midnight Sons

Edward Baynes si trova all’H&P da circa tre ore e ormai si è definitivamente convinto che non è stata proprio una bella idea venire fin quaggiù per seguire Misty e la sua combriccola di esaltati. Il locale è pieno, si soffoca ed i Four Knights non hanno ancora incominciato a suonare; “Senti Misty” Finalmente l’ha trovata in mezzo alla bolgia “Io vado, ho un gran mal di testa e domani non vorrei alzarmi distrutto, ci vediamo; salutami i tuoi amici”
La ragazza si dispiace della sua decisione “Ma no, dai! E’ ora che viene il bello!”
“No, ti ringrazio, torno a casa. Ci sentiamo. Ciao”
Finalmente si allontana verso l’uscita; i posti chiusi e sovraffollati non sono esattamente il suo ideale di divertimento.

E’ Mezzanotte. Due figure nell’ oscurità si stanno velocemente avvicinando al locale
“Ehi, Zack. Sei proprio sicuro che ci saranno tutti?”
“Così ha detto Fix. Tutti tranne la Fishman, ovviamente, di cui ti saresti già dovuto occupare, vero Slaughter?!”
“Te l’ho già detto com’è andata…”
“Già, fatto sta che ora sei fuori dal gioco, poiché io concluderò sicuramente la mia lista stasera. Cerca almeno di fare bella figura con le altre prede”
Raul Slaughter non risponde, ma non avrebbe mai permesso che quella notte Zack o Irclaem mettessero la parola fine a quella storia…
La straniera entra nel locale, proprio mentre Baynes sta uscendo. Un rapido sguardo, un’occhiata fugace e poi si danno le spalle. Non è lui colui che sta cercando, colui che le è stato imposto di cercare. Ma sa che lui è qui, non può sbagliarsi. Ora deve solo individuarlo tra la gente…
A Mezzanotte e un quarto la band di Mark Hics, i Four Knights, inizia a suonare. Misty si volta verso di loro “Ecco che attaccano, finalmente! Peccato: se Eddie forse rimasto un secondo di più…” Pensa tra sé e sé mentre si avvicina al palco.
Ma Edward ormai è giunto alla macchina. Mentre sta per salire, un’altra auto nera come la sua parcheggia proprio di fronte a lui. Da questa scende un uomo da Eddie conosciuto molto bene
“Ehi, ciao! Anche tu in questo postaccio?”
Uno sparo e il poveretto cade a terra, con un buco nella spalla. Irclaem è arrivato. Nasconde la sua arma nel cappotto ed entra nel locale, cancellando un altro nome dalla lista.
Passano pochi secondi e un’altra macchina arriva di fronte all’H&P. Appena scese, le tre sorelle si accorgono dell’uomo steso per terra e…lo riconoscono. Phoebe, sconvolta, accorre in soccorso per prima e, toccandolo, avverte ciò che è successo.
“Piper! Blocca la fuoriuscita di sangue e chiama un’ambulanza per Edward, forse ce la possiamo ancora fare… Prue! Entra con me: c’è un killer in quel locale”
“Bisogna ammettere che oggi è una giornata movimentata.” Cerca di sdrammatizzare Piper
Le due sorelle entrano nel locale.
“Cosa hai visto di preciso?” Chiede Prue.
“So solo che questo tipo nasconde un arma sotto il cappotto”

Lock up your wife and children now…

“Cosa?? Non ti sento! La musica è troppo alta!”
“Ho detto che…ah, lascia perdere. Seguimi, presto “

It’s time to wield the blade

Ecco un tipo col cappotto! -Con questo caldo, come farà?!- No, aspetta, è sparito!” Urla Phoebe per farsi capire dalla sorella.

For now you’ve got some company   

Fuori, Piper si sente sollevata: un’ambulanza è arrivata ed ha appena portato via Edward. C’è una speranza che si salvi. Ora deve entrare, deve cercare le sue sorelle. E poi parlerà anche con Mark Hics per chiedergli di venire a suonare al P3 “Una cosa alla volta, maledizione!” Ma la sua attenzione è rivolta verso un vicolo lì appresso. Nell’ombra, riconosce una sagoma, la figura di quell’uomo che ha tentato di rapire Jennifer il pomeriggio  “Che fortuna che Phoebe le abbia stretto la mano al parco di divertimenti e abbia potuto così vedere il suo futuro” Pensa la ragazza. Ma ora non ha un minuto da perdere,  deve avvertire le sue sorelle, deve riformare il potere del trio! “Forse è lui il killer!”…Ma Slaughter è troppo veloce: con le sue larghe braccia la afferra e la stringe fino a farla svenire. “Non fai più la superiore ora che sei sola, eh?! Non posso ucciderti, perché non sei sulla mia lista, ma posso nasconderti, in modo che gli altri non ti trovino. La vittoria finale sarà mia!” E così dicendo, la getta nel suo camioncino, chiude a chiave ed entra nel locale.
Daryl Morris è già dentro all’H&P da un pezzo. Non sa neanche lui bene cosa stia cercando, ma sa che la troverà: scoprirà chi è il responsabile di tutti quei delitti, finti incidenti, avvenuti a Frisco ultimamente, Ryu Osaka, Ginevra Kay, Sarah Fear e tutti gli altri, tutti uniti da un’unica sigla, ‘H&P’.

…Now you have got the fight of  your life.. 

Certo che questi tipi sono bravi” Pensa l’ispettore aggirandosi tra il pubblico.

The horsemen are drawing nearer…

Misty si sta avvicinando al palco.

On the leather steeds they ride…

Sta spintonando tutti per farsi spazio.

They’ve come to take your life…

E’ quasi arrivata…

Oh through the dead of night…

E’ praticamente sotto…

With the four horsemen ride…

Ecco, ora finalmente vede Mark Hics!

Or choose your fate and die!!

E vede un altro spettacolo: Un uomo piomba sul palco dall’alto con una lunga spada e…trafigge al cuore Mark!! Come gli altri spettatori pensa che sia una trovata scenica, ma…il cantante e leader dei Four Knights non si rialza più! I restanti componenti della band sono sconcertati “Non è possibile, non è possibile” Tenta di convincersi inorridita.
L’uomo caduto dall’alto incomincia a parlare “Mi presento: il mio nome è Zack McLaud, ma non sentirete mai più parlare di me, quindi, cordialmente vi saluto. Addio!” “Fermo là e tieni le mani alzate” Urla l’ispettore Morris, ma Zack con un salto ritorna da dove era venuto: la finestra che dà sull’esterno.
Morris lo segue correndo, in mezzo a tutta la folla che, terrorizzata, cerca una via di fuga
Travolta dalla gente è anche la straniera. “Al diavolo” Urla, mentre esce dall’H&P.
Misty Night vuole anch’essa fuggire, ma non per l’uscita principale, c’è troppa ressa. Prova così a cercare un’uscita di sicurezza e si ritrova nel bagno. Da qui potrebbe provare ad uscire dalla finestrella sopra i lavandini…ma non fa in tempo a raggiungerla, ad accorgersi che c’è qualcuno dietro di lei, a fare più niente… “Finalmente qualcuno della mia lista” Annuncia trionfante Slaughter…
“Ispettore Morris” Urla Prue “Anche lei qui?! Che sta succedendo?!”
“Vorrei saperlo anch’io. Ma se ci sei di mezzo tu vuol dire che qualunque cosa stia accadendo, non è normale”
“No, per niente” Dice mortificata Phoebe.
Ora sono tutti in strada e Zack osserva la scena dall’alto, pensieroso sul da farsi…

Capitolo 5 - Guida sulla difensiva

Nel frattempo, nel retro del locale, sul piano astrale, si sta svolgendo l’ennesima assemblea dei membri fondatori dell’H&P, alla quale prende parte, in quanto comandante delle squadre della M.O.R.T.E., anche Fix il Grande, soddisfatto di come si sta svolgendo il suo gioco.

“Questa organizzazione si sta sgretolando sotto i loro piedi e questi idioti non si stanno accorgendo di niente” Riflette Fix “Dopo le ultime recenti sconfitte ed umiliazioni, non per ultima l’impresa fallimentare di Ellis e Faustus per impossessarsi di quello stupido libro, le decisioni di questa assemblea non hanno più alcun valore. Le forze oscure non credono più in noi e tutta l’intera società di cui sono stato co-fondatore sta letteralmente cadendo in pezzi,…e loro non se ne accorgono: continuano a discutere su stupide questioni prive di importanza. Ma presto tutto questo cambierà. Quando il gioco sarà finito, allora governerò da solo tutta l’H&P e, sotto la mia guida, la porterò alla conquista della città! Dalle ceneri dell’assemblea si creerà un nuovo solido regime ed un nuovo ordine: il mio!”
All’esterno, sul piano terrestre, Phoebe e Prue sono terrorizzate: non trovano, in mezzo alla confusione, loro sorella Piper.
“Dov’è?? Dov’è, dannazione??!”
“Stai calma Phoebe, forse ha seguito Edward nell’ambulanza”
“Lasciando le sue sorelle da sole con un assassino in giro? Io non credo” Ragiona Phoebe
Ma il loro sguardo si pone su due personaggi che hanno già visto, che attendono davanti ad una auto nera: l’uomo col cappotto della premonizione di Phoebe e l’assassino del cantante dei Four Knights
“Stanno salendo in auto! Non lasciamoceli sfuggire! Morris! Morris! Da questa parte!” Urla a squarciagola Prudence.
Morris accorre alle parole della Halliwell e si affretta a salire sulla sua moto; finalmente vede la targa di quella macchina: H&P “Sì! Ci siamo!”
“Vai Irclaem” Lo sprona Zack  “Facciamo loro vedere cosa sa fare questa Yaris!”  E partono a tavoletta.
Anche le due sorelle salgono in auto e partono all’inseguimento, ma nella foga non si accorgono che un’altra vettura le sta seguendo: il camioncino di Slaughter.
“Questa gente è troppo spaventata, lui non può essere tra loro” Si immagina la straniera “Ma, un momento: quelle auto si stanno allontanando a tutto gas; mi sa che mi conviene seguirle” E con un salto balza sul tetto del camion che contiene Piper svenuta.
La Yaris sale su una rampa di accelerazione ed imbocca la superstrada 157 “Vai Irclaem, questa sarà per loro una lunga strada verso l’Inferno!” Zack è estasiato dalla corsa.
Morris è il secondo ad entrare sulla superstrada, ed intanto continua a pensare a quell’antico consiglio: “GUIDA SULLA DIFENSIVA, GUIDA SULLA DIFENSIVA” Ma ora Daryl deve attaccare e si porta di fianco all’auto nera, incurante del pericolo. Irclaem si butta a destra e colpisce la sua Harley, che si ribalta rovinosamente…ma Morris non segue la sua moto: è tenuto da Zack, che lo sbatte dentro la macchina “Oggi è la tua giornata fortunata, ispettore” Gli dice mentre lo lega con una corda d’acciaio.

Intanto le Halliwell si accorgono del furgone che le segue  e…Phoebe ha una visione: “Piper è là dentro!” Afferma sicura.
“Sei pronta ad un gioco di prestigio?” Chiede Prue, mentre, con uno sforzo incredibile, solleva la vettura con loro dentro -“Mi è sempre piaciuto volare” Scherza la sorella- e va a portarsi alle spalle di Slaughter.
“Chi è quella tipa sul tetto?” Phoebe e Prue notano la straniera per la prima volta
Intanto Slaugther si affianca alla Yaris.
“Lui è in quella macchina nera” Finalmente la straniera ha trovato la sua preda e salta sul tetto dell’altra auto.
Ad un tratto, tutto sulla superstrada, compresa l’auto di Prue, ma non le due sorelle, si blocca: Piper si è risvegliata! “Affrettiamoci a tirare fuori Morris e Piper” Prue scende dalla macchina e, insieme a Phoebe, accorre verso le vetture ferme.
“E della biondina che ne facciamo?” Chiede Phoebe.
“Prendiamo anche lei. Staremo un po’ stretti ma fa lo stesso”
Sfondata la porta del camion con un calcio, Phoebe può di nuovo abbracciare sua sorella.
“Finalmente! Ce ne avete messo di tempo”
“Oh, stai zitta”
Salite tutte in macchina e fatti salire anche gli ‘ospiti’, Prue inserisce la retromarcia e si allontana

Poco dopo tutto si rimette in moto e i 3 demoni si ritrovano sconcertati “Che diavolo è successo???” Si domanda Zack, incredulo. Ma Slaughter, per l’alta velocità, il fondo ancora bagnato per la bufera dell’altro giorno e la porta del retro aperta, ha totalmente perso il controllo del furgone “NOOOOO” Urla, mentre si va a schiantare contro la Yaris. Le due vetture si incartocciano tra di loro e Zack e Ircalem fanno appena in tempo a saltare fuori, poco prima che esplodano. Slaughter, per le sue larghe braccia, rimane incastrato…
“Questo non doveva succedere” Maledice Zack  “ Ora che la Yaris è esplosa, Fix ha perso il controllo su di te, Irclaem..."
Irclaem barcolla, incomincia a pensare, a riflettere con la sua testa “Oh, mio Dio, cosa ho fatto? COSA HO FATTO??!!” Urla Julian Norton sconvolto.
“Stammi bene a sentire, inetto. Se non fosse stato per Fix e la sua immensa generosità, ora tu saresti polvere. Ti ha dato una seconda chance e ora devi dimostrargli la sua riconoscenza. Colpisci quella macchina! “
Julian-Irclaem non può resistere alla richiesta di Zack, imbraccia il fucile, spara e, sebbene la distanza impressionante, colpisce la ruota posteriore sinistra dell’auto delle Halliwell: tutto è possibile per un demone.
L’auto finisce contro lo spartitraffico, distruggendosi. Arrivati sul posto, i 2 criminali scoprono che tutti sono sopravvissuti, ma nessuno di loro è rimasto cosciente. Zack è ugualmente contento
“Ora posso mettere la parola fine a questo gioco”  

Capitolo 6 - Al rogo, al rogo!

La straniera è la prima a risvegliarsi, ma non le piace per niente ciò che vede: è legata ad un palo insieme a quelle 3 strane tipe che l’hanno portata in macchina con loro, mentre il motociclista è affisso ad una specie di X. Non capisce bene dove si trovi, ma è sicuramente in alto: poco più avanti c’è un precipizio.
“Ehi, che diavolo è successo” Phoebe si risveglia.
“Tua sorella ha perso il controllo della macchina e ci siamo schiantati. Ora probabilmente siamo stati catturati da quei pazzi”
“Anche tu non sei del tutto normale a saltare da una vettura in corsa all’altra. A proposito, ma tu chi diavolo sei?”
“Una che probabilmente sta dalla tua parte, vista la situazione”
Si risveglia anche Morris.
“Che cavolo?! Oh, bella questa: mi hanno pure crocifisso a X! Oggi non ne avevo avute già abbastanza…”
“Dobbiamo liberarci subito” Afferma la straniera “Mi sembra che tu abbia dei poteri: usali!”
“Mi dispiace” Si rammarica Phoebe “Ma non posso fare niente: il mio potere non è offensivo…”
“SILENZIO” Zack fa tacere le ragazze “Ora assisterete alla fine del gioco! Potrei sbarazzarmi solo di Prudence e gli altri lasciarli vivere, visto che Slaughter non c’è più e Irclaem non è ormai in condizioni di fare niente, ma perché non chiudere in bellezza?! Irclaem! Dammi la fiaccola!”
Julian gliela consegna, senza fare obiezioni. Non sa più come comportarsi, distrutto dal rimorso ed inorridito dalle sue azioni  “Forse se muore Prudence tutto questo finirà” Cerca di convincersi, vergognandosi di se stesso e con le lacrime agli occhi.
“Prue, Piper svegliatevi!!!” Urlano insieme Phoebe e Morris, ma le due ragazze non accennano a muoversi…
“E’ giunta l’ora del giudizio, bellezze!” Zack sta per dare loro fuoco, quando…”NO”
Il demone si volta verso Julian.
“Osi ribellarti?! Tu che non sei niente, uno zombie, un non-morto, osi ribellarti a me?! A me, Zack McLaud l’immortale, colui che ha assistito 1163 volte all’anniversario della sua nascita?! Sorride ironicamente il malvagio.
“N..non permetterò che venga versato altro sangue” Ed imbraccia il suo fucile, pronto a sparare…ma Zack con un salto gli è addosso, gli strappa l’arma di mano e lo butta per terra.
“Forse ora hai capito che, senza l’influenza del grande Fix, vali meno di zero”
Ma Julian è furioso…e la sua rabbia fa ritornare alla luce il vero Irclaem, la vera creatura ideata da Fix. Lunghe zanne al posto dei denti, artigli nelle mani…e due gigantesche ali, nere come la notte, cambiano totalmente il suo aspetto, facendolo assomigliare più ad un immenso pipistrello.
“Ecco il vampiro, finalmente è uscito allo scoperto!” Sorride trionfante la straniera, che, utilizzando una lama comprata quel pomeriggio, si libera dai lacci, lasciando però ancora inguaiate le 3 sorelle
“Torna subito qui” Urla Phoebe, ma la straniera è già addosso alla creatura dell’oscurità, che, con un rapido colpo d’ala, la spazza via, giù dal precipizio. La ragazza riesce miracolosamente ad aggrapparsi al bordo, evitando di cadere “Meglio di Mission Impossible” Pensa tra sé…
“Ora è il tuo turno…” Afferma Irclaem infuriato rivolgendosi a Zack.
“Pensi di spaventarmi con gli effetti speciali? Mi fai pena” Risponde l’immortale, che ha visto ed è stato tante cose nella sua lunga vita da non impressionarsi più di fronte a niente; mercenario, pirata, negriero, il suo passato è macchiato da innumerevoli delitti, sempre al servizio di re e nazioni, per svolgere i compiti più atroci.
Irclaem si libra in aria, mentre Zack sguaina la sua spada, donatagli come pegno per i suoi servizi dall’imperatore del Giappone in persona, 348 anni or sono…
Il vampiro si butta in picchiata contro l’immortale; un attimo, un solo istante e…Irclaem cade a terra, con un’ala sanguinante.
“Allora, ne hai avuto abbastanza?” Chiede beffardo il momentaneo vincitore.
“No” La ferita nell’ala si rimargina da sola, e ora Zack incomincia a provare un certo timore, indietreggia e…non trova più il terreno sotto i piedi: sta cadendo! Ma il vampiro lo afferra con gli artigli e lo tiene in suo potere.
“Dimmi una cosa, ‘immortale’, come hai ottenuto l’eterna giovinezza?”
“Ho ceduto l’anima di mia figlia, affetta dalla peste, al Signore del Nulla, nell’884; non volevo contrarre anch’io quella terribile malattia”
A questa affermazione, Julian molla la presa e Zack McLaud precipita, nel vuoto…
“Sembra che non ci sia un vincitore in questo gioco. Vorrà dire che continuerà…” Dal piano astrale, un uomo, con una lunga barba rossa, compare vicino alle Halliwell, che si sono nel frattempo ridestate tutte.
“Fix, immagino…Ti sbagli: il gioco finisce qui, adesso!” Ribatte Irclaem, quasi ritornato alla normalità.
“Oh, no; il gioco finisce quando lo decido io: presto troverò il modo di tornare a controllarti, e allora completerai tutte le liste. Sai, una profezia mi ha predetto che una delle persone che vi ho mandato a far fuori sarà colei che distruggerà l’H&P, e io non vorrei proprio che accadesse. Sai, io vorrei governarla…Non posso assolutamente permettere che uno tra Daryl Morris, Jennifer Fishman, Edward Baynes o le tre Halliwell riesca a vanificare il mio sogno”
“Allora Edward è vivo!” Pensa Julian “Che sollievo. Almeno lui è scampato alla mia furia…”
“Sentirai ancora parlare di me” Fix sta tornando nel piano astrale “Per ora goditi la tua nuova condizione, con tutto quel che ne consegue…” E sparisce.
“Finalmente sono riuscita a risalire” La straniera è alle spalle di Ircleam ed è pronta a trafiggerlo con la sua lama, ma Prue questo non può permetterlo: solleva da terra la croce alla quale è appeso Morris “NO. Prue, non farlo! Ragionaaaa” E la scaglia contro di lei, che non può evitarla e ne viene colpita in pieno.
“Bloccali Piper” Ordina alla sorella.
“Fatto, ora non ci creeranno più problemi ” Risponde lei prontamente.
“Adesso che farai Julian? E’ meglio che tu te ne vada, con quella…quella cacciatrice in giro” Phoebe è visibilmente preoccupata.
“Mah, non so. Io sono tecnicamente morto e il mio aspetto attuale non è dei migliori. Vagherò, ecco ciò che farò, almeno fino a quando Fix non tornerà a cercarmi. Addio ragazze, grazie di tutto.”
E il vampiro si innalza da terra, coprendo, per un attimo, con le sue grandi ali appena fatte ricomparire, la Luna.
“Io direi di andarcene. Se proprio vogliamo venire sui colli aspettiamo perlomeno l’Estate, quando sarà un po’ più caldo”
“ Piper, per questa volta, siamo pienamente d’accordo con te!”
Dopo un po’ la cacciatrice e l’ispettore si sbloccano, quando ormai le Halliwell sono lontane, e sono entrambi infuriati: “La prossima volta che incontrerò quelle 3 non sarò così clemente” Pensano entrambi.
Ma la straniera è anche preoccupata “E ora con che faccia ritorno all’HellMouth da quello là? Che figura…”

The End

Scritto da The Miracle


Torna all'indice della Fan Fiction

Torna a Streghe Italia