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Le trascrizioni degli episodi di Roswell in anteprima
Episodio 3.17 "Four Aliens and a Baby (Quattro alieni e un bambino)"

Traduzione dall'originale realizzata da Kikka


[Appartamento di Michael. Tardo pomeriggio. Michael è seduto a mangiare semi di girasole e a fissare l'oggetto alieno che ha rubato dalla base dell'Aeronautica. Max si sta lavando i denti e preparando per uscire.]

Max: Michael, stai guardando quell'affare da ore.

Michael: Fa parte di un'astronave aliena schiantata, Maxwell.

Max: Non penso che questo lo renda più interessante da guardare.

Michael: Potrebbe venire dal nostro pianeta natale.

Max: O no.

Michael: Perché non la vuoi prendere un po' più seriamente? Un UFO atterra...

Max: (interrompendolo) Si schianta. …E la sto prendendo seriamente. E' solo che non mi sto ossessionando su questa cosa come fai tu.

Michael: L' ossessione non è sempre una cosa negativa. Magari ci sono dei nemici alieni su quell'astronave!

Max: Una ragione in più per starsene lontani.

Michael: Ma ti hanno rubato il corpo o roba del genere?!

Max: (prendendo le chiavi dal bancone) Non abbiamo nessuna ragione per credere che l'astronave fosse occupata. E anche se lo era, il passeggero probabilmente è morto nell' impatto.

Michael: Noi non siamo morti nel nostro impatto! (Max e Michael si scambiano un'occhiata, poi Max si gira per andarsene) Cosa dovrei fare con questa cosa?

Max: Continua a guardarla. Assicurati che non si schiuda e non riveli un'arma dei nemici alieni.

Michael: Ti preferisco di più quando sei ombroso e paranoico.

[Max restituisce un sorriso afflitto e se ne và. Michael continua a studiare l'oggetto.]

[Alla base dell'Aeronautica c'è una grande attività. Parecchie persone in tute anticontaminazione stanno lavorando nell' hangar. Parte dell'area è recintata da teloni di plastica. All'interno si trova l'astronave aliena, centro di tutto il lavoro e dell'attenzione. Un ufficiale superiore entra nell'area recintata.]

Ufficiale: Signore.

Ufficiale superiore: Nessun segno di una porta o di un abitacolo?

Ufficiale: No, signore. Ancora niente. Attento al gradino, signore.

Ufficiale superiore: E riguardo al sistema di propulsione?

Ufficiale: Niente di definitivo. Non so come quest'affare abbia mai potuto volare...

Ufficiale superiore: Beh, ne aveva uno, giusto?

Ufficiale: E' solo che non lo abbiamo ancora trovato. Mi creda, ci stiamo lavorando più veloci che possiamo, senza danneggiarlo ulteriormente...

[Sprizzano scintille da un qualche attrezzo che viene usato sulla fusoliera dell'astronave.]

Ufficiale superiore: Hey, attenzione! Vogliamo ancora scoprire come funziona questa cosa!

[Si avvicina allo scafo e lo tocca prudentemente. Improvvisamente si sente un rumore acuto.]

Ufficiale superiore: Che diavolo era??

Ufficiale: Non lo so...

[Sulla parete, simile a roccia, che ricopre la navicella, si apre un buco che rivela una piccola area liscia, su cui appare il simbolo alieno che c'era sui comunicatori. Improvvisamente si apre un portale, rivelando al suo interno un bimbo con sembianze umane avvolto in una luce blu.]

Ufficiale superiore: Oh, mio Dio...

[L'ufficiale superiore comincia lentamente ad avvicinarsi al bimbo, ma improvvisamente scoppia il caos. La gente urla e scappa; ci sono schizzi di sangue ovunque; i macchinari mandano scintille, esplodono e si spengono. Poi tutto resta immobile e stranamente silenzioso. Il bimbo è ancora tranquillo al suo posto. Poi passa una forza invisibile e lo porta via.]

[SIGLA]

[Max e Liz sono distesi avvinghiati sul letto di Liz ad amoreggiare, abbracciandosi e accarezzandosi mentre si baciano.]

Liz: E' proprio bello poter starti vicino di nuovo senza...

Max: ...mandare a fuoco qualcosa?

Liz:Sì...

Max:Sì...(baci) ...Sei sicura di stare bene?

Liz: Sì, sto bene... (Liz mostra la mano a Max) Vedi? Niente verde in vista. Stiamo bene.

Max: Sei certa che quel che stiamo facendo sia sicuro? Voglio dire, tuo padre è di sotto...

Liz: No, no, sta lavorando al grill. Non verrà su.

Max: Sicura?

Liz: ...Sì! (Continuano a baciarsi appassionatamente.)

[Il cellulare di Max comincia a suonare. Sempre baciandolo, Liz cerca il cellulare nelle tasche di Max.]

Liz: (ridendo) Dov'è quel telefono?!...(lo trova e lo lancia da una parte) Sparisci!

[Continuano a baciarsi. Un momento dopo, il telefono sul comodino di Liz comincia a suonare.]

Liz: Ignoriamolo e basta, okay?

Max: ...Ah, ah...

Liz: Okay?

Max: Sì.

[La segreteria telefonica di Liz risponde: "Avete chiamato i Parkers, ma non siamo qui. Lasciate un messaggio."]

Diane Evans (dalla segreteria telefonica): Salve, Liz. Sono Diane Evans, ehm, la mamma di Max. (Max e Liz smettono di baciarsi) Ehm...sto cercando di trovare Max. E' un'emergenza...

[Max sospira esasperato, lasciandosi cadere disteso sul letto.]

Max: ...Penso che... Rispondi.

Diane Evans (dalla segreteria telefonica): ...Se ci sei, potresti...

Liz: (al telefono) Pronto? Salve, signora Evans. Ehm...sì, sì, è...è qui. Attenda, un secondo...

[Max allunga la mano destra per prendere il telefono, ma Liz glielo appoggia dall'altra parte, sull' orecchio sinistro, così lei può mordicchiargli l'orecchio destro, mentre lui parla al telefono con sua madre.]

Max: ...Mamma, che c'è che non va? ...Una cena di famiglia, è questa l'emergenza? Che tipo di cena è un'emergenza?... (sospira)...Possiamo farla... questo weekend? ...E' solo che io ... Liz e io stiamo studiando...

Liz: (sottovoce) E' vero, tu stavi studiando... (ridacchia)

Max: Biologia. (lancia a Liz un sorrisetto malizioso, poi continua la conversazione con sua madre, rassegnato) ...Okay, va bene. Dieci minuti. D'accordo. Ciao. (riattacca) .....Mi dispiace.

Liz: Tutto okay...

Max: Possiamo continuare dopo...?

Liz: Mio padre finirà di lavorare al grill tra mezz'ora.

Max: Beh, troviamoci all'appartamento di Michael...E' più sicuro, comunque.

Liz: E che mi dici di Michael?

Max: Mi sbarazzerò di lui.

Liz: ...Okay. (Si baciano ancora)

[Isabel è al telefono che discute con sua madre, mentre Jesse sta mangiando una cena precotta al tavolo della cucina.]

Isabel: Mamma, non voglio discutere con te di questo, d'accordo? E' davvero una cosa così importante?? Non possiamo semplicemente venire... ? Va bene. Va bene. Verrò. Va be...sì! Veniamo. Okay. Ciao. (riattacca e sospira esasperata) Mia madre vuole che andiamo là per cena.

Jesse: Cosa? Stasera?

Isabel: Proprio adesso.

Jesse: Sto già mangiando.

Isabel: (secca) Allora smetti.

Jesse: (minaccioso) Isabel...

Isabel: Cosa?

Jesse: Senti, io non ho proprio voglia di andare là.

Isabel: Neanche io, ma ci andremo.

Jesse: Vai senza di me...

Isabel: Jesse... le ho già detto che ci andremo entrambi. Non potresti semplicemente fingere per un'ora che fra di noi sia tutto a posto??

Jesse: Ho già finto con tuo padre per tre giorni di fila, okay?! Sto continuando a fingere fin da quando ho scoperto chi sei! Sono stanco e nauseato di fingere!!

Isabel: Benvenuto nel mio mondo. Okay, questo è il motivo per cui non volevo trascinarti in tutto questo!

Jesse: Ma l' hai fatto, Isabel! L' hai fatto!

Isabel: Oh, eccoci qui, allora. Sentiamo Jesse. Sentiamo...

Jesse: Tu ti aspetti che io....

Isabel: Sono giorni e giorni, Jesse! Sono giorni...

[Continuano a discutere aspramente.]

[Alla base dell'Aeronautica, alcune persone stanno investigando la distruzione che circonda l'astronave aliena. Un Generale e il Maggiore Carlson stanno visionando il video della sorveglianza per capire che cosa è successo.]

Generale Thompson: (verso un tecnico) Fammelo vedere di nuovo.

[Si sente il nastro riavvolgersi, poi si sentono grida e rumori di distruzione.]

Generale: Basta così. (verso il Maggiore Carlson) Allora li abbiamo persi tutti e 16?

Carlson: Sissignore. Tutti i testimoni oculari sono morti. Una macchina fotografica automatizzata della sicurezza ha scattato questa mentre stava lasciando l'edificio. (consegna al Generale una foto.)

Generale: Voglio questa faccenda sotto controllo. Voglio Roswell serrata e perlustrata finché questa cosa non venga trovata e distrutta. Mi ha capito?

Carlson: Sì, Signore.

[Il Maggiore sbrigativamente gira i tacchi e se ne và.]

[Nel buio della sera, Jim Valenti e suo figlio Kyle stanno rientrando a casa, con le braccia cariche di pacchi della spesa.]

Kyle: ...sulla via di casa stasera.

Jim: Sì, ma io...

[Appena Jim accende la luce, si ferma raggelato. La cucina è stata messa sottosopra. C'è una striscia rossa sulla porta del frigorifero.]

Jim: (prendendo un fucile da una rastrelliera di legno sul muro) Stai dietro di me. Stai dietro di me... (entra cautamente nella stanza, poi comincia a controllare il resto della casa)

Kyle: Santo Cielo... E' sangue quello?

Jim: Sì... penso di sì.

[Entrando nel soggiorno buio, Jim e Kyle sentono la porta della camera di Kyle chiudersi all'improvviso. Jim si avvicina lentamente e apre la porta, con il fucile pronto. Proprio mentre guarda dentro, viene accecato da un bagliore bianco e sente il rumore di un'esplosione e di vetri rotti. Quando entrano nella stanza, Jim e Kyle trovano un enorme buco sulla finestra, ancora fumante. Attraverso il buco, vedono degli elicotteri che si aggirano nella zona, con i fari per la ricerca accesi.]

[Nello stesso momento, Phillip Evans guarda fuori dalla finestra di casa sua e vede gli elicotteri.]

Phillip: Whoa. Che sta succedendo là fuori?

[Max, Isabel e Jesse sono seduti nel salotto degli Evans con Diane Evans.]

Max: Allora... Mamma. Che c'è per cena?

Diane: Ehm.. veramente, non... non ho intenzione di cucinare stasera.

[I ragazzi restano sorpresi.]

Isabel: Ehm...dobbiamo... ordinare fuori?

Phillip: Veramente non ceneremo. Ehm... Vostra madre e io abbiamo qualcosa che vogliamo dividere con tutti voi.

[Philip si siede sul divano vicino a sua moglie e usa il telecomando per far partire il videoregistratore. Il gruppo vede la registrazione di Isabel che fa volare gli oggetti. Sconvolti, tutti loro si rendono conto di essere stati scoperti. Jesse scuote la testa. Max guarda di sbiego verso Isabel. Isabel è completamente sconvolta.]

Isabel: Io... oh, Dio, non posso credere che mi abbiate spiato! (si alza e si avvicina a Max. Si ferma dietro la sua poltrona, voltando la schiena al gruppo.)

Diane: Mi dispiace, tesoro, ma non sapevamo cos'altro fare!

Phillip: Potresti per favore solo dirci ... che cosa significa? Chi sei?

[Max si alza lentamente per fronteggiare i suoi genitori e anche Isabel si gira verso di loro.]

Max: Siamo i vostri figli.

Phillip: Davvero?

Isabel: Sì!

[Improvvisamente, dalla cucina arriva un rumore come di una pentola che cade a terra.]

Diane: Cosa è stato?

Max: ...Vado a controllare.

[Isabel parla quasi senza fiato nel momento in cui Max si muove, lasciandola da sola.]

Isabel: Molte grazie, Max.

[Max entra cautamente in cucina. Sembra vuota e lui si gira per tornare in salotto, ma una voce familiare lo ferma.]

Voce: ...Max...

[Una sudicia figura femminile appare da dietro un angolo, portando in braccio un bambino. Max resta sconvolto nel vederla.]

Max: Tess...

[Tess barcolla verso di lui, faticando a respirare.]

Tess: Ti prego...prendilo...

[Con grande sforzo, Tess mette il bimbo nelle braccia di Max, poi cade a terra svenuta. Max non fa una mossa verso di lei, ma resta a guardare, incredulo e affascinato, il bambino che ha in braccio. Gli altri arrivano in cucina per vedere che cosa sta succedendo.]

Phillip: Max... Cosa c'è?

Max: .......E' mio figlio.

[Con una gamba fasciata, Tess sta dormendo nel letto di Max. Lui la guarda con odio. Improvvisamente, Tess si sveglia di soprassalto.]

Tess: Zan! Dov'è Zan??

Max: ...Hai chiamato il bambino Zan?!

Tess: Beh, è tuo figlio...e quello è il tuo vero nome. Dov'è?

Max: Nell'altra stanza, con i suoi nonni molto confusi.

[Tess si alza velocemente a va ad aprire la porta.]

Max: (arrabbiato) SIEDITI...(Max usa i suoi poteri per chiuderle la porta in faccia prima che possa uscire) ...giù!!

Tess: (indicando la gamba.) ...Suppongo che sarebbe troppo chiederti di guarirla?

Max: (con rabbia e odio) Farti sentire meglio non è una delle mie priorità.

Tess: Okay... (Tess attraversa la stanza e lo fronteggia, provocatoria) Sono certa che avrai molte cose in mente, quindi...sentiamole.

Max: Pensavo che il nostro bambino non potesse sopravvivere nell'atmosfera terrestre. L’ ho sentito quando mi sono connesso con lui.

Tess: Era un condizionamento mentale. Qualcosa che avevo bisogno che tu credessi. (Max sbuffa disgustato.) Dovevo fare tutto quello che era necessario per spingerti ad attivare il Granilith.

Max: Incluso uccidere Alex?!

Tess: Quello non era ciò che intendevo fare.

Max: Cosa è stato?! Un "danno collaterale"?! Dovrei ucciderti in questo stesso istante! (Max allunga la mano verso Tess, pronto a colpirla con i suoi poteri.)

Tess: Se uccidi me, uccidi Zan.

Max: Di cosa stai parlando?

Tess: Mio figlio. Nostro figlio. Siamo legati, Max. Fisicamente. Se io muoio, muore anche lui.

Max: Non ti credo. (Max continua a tenere la mano distesa verso Tess.)

Tess: Allora uccidimi! E vedi se sto mentendo! (Max è tentato, ma non agisce.) Ti conosco, Max. Non correresti mai un simile rischio. Ti toccherà proprio fidarti di me.

[Tess resta a guardare compiaciuta mentre Max abbassa lentamente la mano. Lui la sta ancora guardando con aria truce.]

[In soggiorno, Diane Evans tiene in braccio suo nipote, mentre Phillip Evans le sta seduto accanto.]

Diane: (cullando il piccolo, lasciandogli succhiare il suo mignolo) Okay...

Phillip: Dove pensi che sia stata Tess per tutto questo tempo? E...e perché pensi che sia improvvisamente entrata in casa nostra adesso?

Diane: Phillip...

Phillip: Pensi che Tess sia in qualche modo legata con quello che sta succedendo con Isabel?

Diane: (sorridendo ma sospirando esasperata) Phillip! Shhh... Tutto questo può aspettare.

[In un'altra stanza, Jesse si avvicina ad una pensosa a preoccupata Isabel.]

Jesse: ...Stai bene?

Isabel: Stai scherzando? ...Max è con Tess... I miei genitori pensano che io sia un qualche strano scherzo della natura...

Jesse: Ascolta... andrà tutto bene. Max è in grado di prendersi cura di se stesso...e i tuoi genitori ti ameranno in ogni caso.

Isabel: Non lo so, Jesse. E tu? (si allontana lasciandolo corrucciato.)

[Max guarda fuori dalla finestra della camera e vede gli elicotteri che cercano. Si gira verso Tess.]

Max: Allora, cosa stai facendo qui? E perché sei tornata?

Tess: Kivar mi ha tradita. Ha rifiutato Zan come erede. E...aveva intenzione di ucciderlo, così sono scappata.

Max: Quindi eri tu che ti sei schiantata l'altra notte.

Tess: Sì. C'è stato un incidente.

Max: Con un jet dell' Aeronautica.

Tess: Stava cercando di abbatterci. Non so perché. Tipico comportamento umano, suppongo. La mia navicella è andata distrutta e mi sono svegliata proprio quando stavano per prendere Zan.

Max: (apprensivo) ...E allora cosa hai fatto?

Tess: Ho protetto mio figlio.

[Gli elicotteri si avvicinano, illuminando la stanza e i loro volti attraverso la finestra.]

Max: E quante persone hai ucciso nel farlo?

Tess: Non lo so...

Max: Quante?

Tess: Non mi ricordo!

Max: (Imperioso e arrabbiato) Quante?!?

Tess: Quindici, forse venti! Ho smesso di contarle!!

Max: Non posso credere di essermi mai interessato a te...

Tess: Beh, lo hai fatto. E quello non è stato un condizionamento.

Max: (guardando Tess per un lungo istante) Niente di questo importa più adesso. Dobbiamo portare nostro figlio fuori da Roswell.

[Kyle e suo padre stanno pulendo la loro casa sottosopra.]

Kyle: Forse dovremmo provare di nuovo da Max.

Jim: Sì. Forse dovremmo...

[Improvvisamente bussano alla porta.]

Jim: Stai qui.

[Jim và ad aprire e si trova faccia a faccia con il Maggiore dell'Aeronautica, accompagnato da altri militari e dai cani da ricerca.]

Maggiore: Sono il maggiore Carlson, Aeronautica Militare degli Stati Uniti. Abbiamo avuto una violazione della sicurezza giù alla Base Rogers. E i cani ci hanno condotto qui. (Un cane annusa insistentemente le scarpe di Jim e comincia a gemere)

Jim: Sì. Che succede?

Maggiore: E' sangue quello sulla sua scarpa, signore?

Jim: Il cane sicuramente sembra pensarla così.

Maggiore: Dovremo setacciare la sua casa. Adesso.

Jim: Temo che, ah...io, ehm...

[I militari spingono la porta per poter entrare in casa. Si vede Kyle che spia dalla sua stanza, poi si ritrae e chiude la porta.]

Jim: ...Sì, sono appena tornato a casa e ho trovato tutto così. Sangue su tutto il pavimento.

Maggiore: (mostrando una fotografia di Tess) Avete visto questa donna?

Jim: (riconoscendo Tess, ma non facendolo capire) No. No. La...ah, casa era vuota. Pensate che questa piccola ragazza bionda abbia fatto tutto questo?

Maggiore: C'è qualcun altro in casa?

Jim: No.

Soldato: Signore!

[Hanno trovato la camera di Kyle con il buco sulla finestra. Kyle non c'è. I cani fanno strada fuori dal buco.]

[A casa Evans, Isabel guarda preoccupata fuori dalla finestra. Il cielo è pieno di elicotteri con le luci accese. Suo padre la chiama.]

Phillip: Isabel. Riguardo questa videocassetta?

Isabel: Ti prego...papà, non farmi questo proprio adesso...

[Suona il telefono.]

Isabel: Rispondo io.

Jesse: Stai qui e parla. Rispondo io. (Và a rispondere) Pronto?

[E' Kyle che chiama da una cabina telefonica vicino a casa sua.]

Kyle: (parlando velocemente) Jesse, Jesse, grazie a Dio! Ascoltami, senti, è molto importante. C'è un alieno in libertà.

Jesse: Sì, lo sappiamo. E' Tess.

Kyle: Tess è tornata!?

Jesse: Sì, è qui. Ha portato il figlio di Max.

Kyle: Ha il bambino!? Mi stai prendendo in giro? Ahhhh, il mio cervello sta esplodendo con tutto questo... Ascolta, senti. Quei tipi dell'Aeronautica hanno seguito le sue tracce fino a casa mia, saranno lì da un momento all'altro.

Jesse: Beh...cosa dovremmo fare?

Kyle: Andatevene immediatamente via da lì!

[Kyle si ritrae per nascondersi mentre un veicolo dell'Aeronautica passa davanti a lui.]

Jesse: Senti, Kyle, questo è veramente un brutto momento, okay? Io...io...penso che dovrò richiamarti dopo. (Jesse riattacca)

Kyle: Senti, Jesse? Jesse?! (riagganciando incredulo) Non l’ hai fatto davvero!

[Jesse ritorna in soggiorno a prendere Isabel.]

Phillip: Isabel, non ci serve una gran spiegazione. Io solo...Ci sono solo alcune cose qui che noi non capiamo...

Jesse: Isabel, devo parlarti in cucina. Subito.

Phillip: No, ora...non può aspettare?

Jesse: Ci vorrà solo un minuto.

[Jesse e Isabel si spostano in un'altra stanza e chiudono la porta.]

Jesse: I militari stanno venendo per Tess e il bambino.

Isabel: Okay. Vai a prendere mio fratello. Io dirò ai miei genitori che dobbiamo andare.

Jesse: Perché non gli dici cosa sta succedendo veramente? Forse potrebbero aiutarci.

Isabel: O consegnarci.

[Isabel torna in salotto, mentre Jesse va a parlare con Max.]

Isabel: Dobbiamo andarcene.

Phillip: No, no. Non ve ne andrete.

Isabel: Papà... (sedendosi di fronte ai suoi genitori, mentre sua madre tiene in braccio il bambino) Mamma... Ascoltatemi. Ci sono delle persone che stanno venendo per il bambino di Max...Persone cattive.

Diane: Isabel, di che cosa stai parlando?

[Improvvisamente, bussano alla porta.]

Maggiore: (da dietro la porta) Maggiore Carlson, Aeronautica degli Stati Uniti. Aprite la porta.

Isabel: No! Papà, non rispondergli, ti prego!

Phillip: (guardando Isabel, incredulo) L'Aeronautica degli Stati Uniti? Sono queste le "persone cattive" di cui stai parlando?

Isabel: Sì. Stanno venendo per il bambino di Max.

Maggiore: (bussando di nuovo) Aprite la porta. Aeronautica degli Stati Uniti.

[Max e Jesse entrano nella stanza.]

Max: Mamma, dammi il bambino! Dobbiamo andarcene. Subito!

Diane: Che cosa sta succedendo qui?

[Max e Isabel si scambiano uno sguardo disperato, mentre il Maggiore continua a colpire insistentemente la porta chiedendo di entrare.]

Isabel: Il bambino di Max è un...è un alieno.

Phillip: E' cosa!?

Isabel: E anche io. Questo è il motivo per cui sono stata capace di fare quelle cose in quella videocassetta.

Maggiore: Signor e signora Evans, aprite la porta!

Max: E' vero. Siamo... diversi. Ma siamo ancora i vostri figli. Ci aiutate, per favore?

Maggiore Carlson: Aprite la porta, o saremo costretti a buttarla giù.

[Philip si alza e si dirige lentamente alla porta.]

Isabel: Papà!!

[Phillip apre un pochino la porta per parlare con gli ufficiali.]

Maggiore: Siamo qui per perquisire la vostra casa, signore.

[Phillip guarda dentro verso Isabel, poi si rivolge al Maggiore.]

Maggiore: Dovrete farvi da parte.

Phillip: Spiacente, non posso permettervi di farlo.

[Mentre Phillip trattiene gli ufficiali, Max prende il bambino e scappano via.]

Maggiore: Non le sto chiedendo il permesso.

Phillip: Le forze militari non hanno giurisdizione qui...

Maggiore: Si faccia da parte, signore!

Phillip: Potete fornirmi il mandato di perquisizione?

Maggiore: Sergente! (l'altro soldato entra con la forza dentro casa, scansando Phillip, e così cominciano a cercare.)

[Max e Tess, con in braccio il bambino, entrano nell'appartamento di Michael. Michael è seduto a guardare la televisione, ma balza in piedi, incredulo, appena vede Tess e stende la mano per colpirla con i suoi poteri.]

Michael: Tess, tu non sei qui!!

Max: (mettendosi rapidamente tra Tess e Michael) Michael, no!

Michael: Maxwell, togliti di mezzo!

Max: Non finché tu non ti calmi!

Michael: Qualunque cosa ti abbia detto, sta mentendo!

Max: Ha mio figlio.

Michael: Beh, porta via il bambino!

Max: No, lui ha bisogno di lei. Se la uccidi, mio figlio morirà.

Michael: Max, che diavolo sta facendo lei qui?

Max: E' una lunga storia. Ma dobbiamo portarli fuori da Roswell.

Michael: Ah sì? Il mio cuore sanguina!

Tess: Anche per me è bello rivederti, Michael.

Max: (minaccioso, verso Tess) Hey, non cominciare. (le prende il bambino dalle braccia.)

[Fuori dall'appartamento di Michael, sta arrivando Liz. Sorride avvicinandosi alla porta, ansiosa di passare la serata con Max.]

[Dentro, Tess ha appena finito di raccontare la sua storia a Michael.]

Michael: Oh, quindi tu sei quella che si è schiantata nel deserto l'altra notte.

Tess: Sei sempre stato quello sveglio, Guerin.

[Improvvisamente Tess viene catapultata per aria e finisce duramente a terra, mentre Max e Michael, scioccati, guardano verso la porta.]

Liz: Alzati, carogna!

[La mano tesa di Liz è attraversata da scintille di elettricità verde. Senza aspettare, Liz colpisce Tess di nuovo con un fascio di energia, mandandola a sbattere contro il muro, mentre Max, esterrefatto, resta a guardare.]

Liz: Ti ucciderò!!

Max: ...Liz, no!...

[Max passa rapidamente il bambino a Michael e fa un balzo per fermare Liz.]

Liz: Sei un'assassina! Ti ucciderò!

Max: Liz..!

[Max trattiene Liz e la tira fuori sul pianerottolo.]

Michael: (sogghignando verso Tess) ...Ben tornata.

[Fuori, Liz è ancora agitata e spinge via Max, allentando la sua presa.]

Liz: Cosa?? Cosa?? Quindi ti fidi di lei adesso?

Max: No, Liz, ben lontano dal farlo. Ma Tess e mio figlio sono collegati. Uccidere lei ucciderebbe lui.

Liz: Sì, molto conveniente!

Max: Liz, non ho altra scelta. Devo crederle.

Liz: Non ha senso. Ci ha traditi tutti! Ha ucciso Alex!

Max: ...Lo so.

Liz: No, deve pagare per questo! Max, promettimelo... quando sarà tutto finito, Tess pagherà per quello che ha fatto.

Max: ......Prometto...

Liz: Fammi sapere quando sarà finito. (Liz si gira bruscamente e si allontana)

[Uscendo, Liz incrocia Kyle che sta entrando.]

Kyle: Gesù, Liz. E' tutto okay? (Liz passa via come una furia) ...Suppongo di no...

Tess: Kyle! Grazie a Dio sei qui!

Kyle: (entrando nella stanza e camminando avanti e indietro di fronte a Tess) Non venirmi vicino!

Tess: Kyle, almeno dammi la possibilità di spiegare!

Kyle: (verso Michael) Perché non l'avete ancora uccisa?

Michael: Max non mi ha lasciato.

[Max si avvicina e porta via il bimbo dalle braccia di Tess.]

Max: Andiamo, Zan. Non voglio che tu veda queste cose...

Tess: Fa attenzione con lui, Max.

Kyle: Allora, cosa stai facendo qui?

Tess: Chiedilo a uno di loro, sono stufa di spiegarlo!

Kyle: Okay, perché non mi spieghi che diavolo stavi facendo a casa nostra prima?

Tess: Pensavo che mi avreste aiutato.

Kyle: Allora perché sei fuggita così in fretta?

Tess: Stavo proteggendo mio figlio.

Kyle: Non era in pericolo.

Tess: Tuo padre aveva un fucile! L'istinto ha preso il sopravvento! Siete fortunati che non vi abbia uccisi!!

Kyle: (ridendo ironicamente) Oh... suppongo di essere in debito. Oh, veramente... no.

Tess: Kyle...

Kyle: Ti abbiamo preso in casa nostra, Tess. Ti abbiamo protetto. E tu come ci hai ripagato? Mi hai fatto il lavaggio del cervello e mi hai fatto trasportare il corpo di Alex!!

Tess: Non è mai stata mia intenzione far male...

Kyle: (interrompendola) Beh, troppo tardi!!!

Tess: Non hai mai sentito la mia versione della storia.

Kyle: Hai una versione? L'assassina ha una versione!

Tess: Sono stata cresciuta da un assassino, Kyle... un uomo malato e contorto...!!

Kyle: Non fare la vittima qui, Tess! Lo sai, di tutti gli alieni che ho conosciuto ... tu sei l'unica che non ha un'anima! (si allontana da lei, lasciandola ferita e corrucciata)

[A casa Evans, Diane, Phillip, Jesse e Isabel sono seduti al tavolo della cucina a parlare sottovoce, mentre i militari perlustrano la casa.]

Diane: Tutto ciò non ha senso, Isabel. Non sembri per niente diversa.

Isabel: Sono metà umana.

Diane: E l'altra metà?

Isabel: Mamma, per favore! Non adesso...

Phillip: (verso Jesse) Da quanto tempo lo sai?

Jesse: Circa un mese.

Phillip: E ti va bene?

Jesse: Ci sto provando... E' ancora la donna di cui mi sono innamorato. E' ancora Isabel.

[Jesse prende la mano di Isabel e la guarda dolcemente. Phillip è felice per sua figlia, ma Diane sta ancora scuotendo la testa. Nel frattempo, uno dei militari trova la videocassetta in cui si vede Isabel usare i suoi poteri e la confisca.]

[Al Crashdown, Maria sta bevendo una bibita, seduta ad un tavolo con Liz.]

Liz: Ho fatto saltare in aria Tess e lei ha fatto un volo.

Maria: Aspetta un minuto. Torna indietro un secondo. Tu l'hai "fatta saltare in aria"? Pensavo che il tuo piccolo potere di far esplodere fosse finito una volta per tutte.

Liz: Sì, anch'io. Ma l'ho vista e tutta questa energia è venuta semplicemente fuori da me. Cioè, tutta questa, come dire, rabbia e... ostilità. Oh...io...io pensavo proprio che quella parte della mia vita fosse morta e sepolta.

Maria: Aspetta un minuto. No. Quella parte della tua vita non è mai stata morta e sepolta. Voglio dire, non l' hai mai veramente superata...

Liz: Okay, ma... io voglio solo che Tess esca dalla mia vita.

Maria: Beh, è abbastanza facile. Vai semplicemente da uno di quegli uomini laggiù e digli dove si nasconde.

[Liz alza gli occhi e vede i soldati in piedi fuori dalla porta del Crashdown, che fanno domande alla gente.]

Liz: No, io...io non posso farlo.

Maria: Bene. Lo farò io. (Maria comincia ad alzarsi)

Liz: No! Siediti! (Maria si siede, ma scuote la testa) Cosa?

Maria: Sono...sono così stufa di vedere la mia migliore amica così.

Liz: Così come?

Maria: Come...una vittima! Voglio dire, non devi essere una vittima... Perdona Max, oppure fallo uscire dalla tua vita! E' una cosa o l'altra. ...Devi prendere una decisione. E' una tua decisione. E' la tua vita.

[Liz sembra infelice e pensierosa.]

[Nell'appartamento di Michael, Max, Kyle, Michael e Tess sono seduti e cercano di decidere cosa fare. Fuori, le luci e i rumori della ricerca continuano. Hanno acceso la televisione per sentire il notiziario.]

Giornalista TV: Un camion dell'Aeronautica, caricato con tre tonnellate di esplosivo, è stato rubato oggi nel tardo pomeriggio... I militari hanno sistemato dei posti di blocco su ogni strada che porta fuori da Roswell...

Tess: Bella storia di copertura.

Kyle: Siamo fregati.

Max: No, non lo siamo.

Michael: Cosa pensi di fare?

Max: Non lo so...ancora.

[Improvvisamente, luci di ricerca entrano nell'appartamento.]

Michael: Maxwell, siamo fregati.

[Il telefono suona e Max risponde.]

Max: Pronto? ...Cosa?? (riaggancia) Era Isabel. I militari hanno trovato la coperta del bambino. I cani stanno seguendo le sue tracce. Saranno qui in un attimo.

Tess: E' meglio che andiamo! Subito! Prendo Zan. (corre a prendere il bambino)

Michael: (verso Tess) Hey, non sei tu quella che dice cosa si deve fare qui! (Poi verso Max) Ma, Maxwell, ha ragione. Dobbiamo andarcene immediatamente fuori di qui.

Max: (quando Tess ritorna) Hai abbastanza energia per fare condizionamenti mentali?

Tess: Penso di sì.

Max: (prendendo le chiavi della macchina) Okay, bene. Prendo la macchina.

Tess: Michael, hai un po' di latte?

Michael: Ah...solo Snapple.

Tess: Grandioso.

Kyle: (dandole una stoccata) Non puoi allattarlo al seno?

[Arrivano al posto di blocco nella decappottabile di Max. Tess e il bambino sono nel sedile posteriore, Max guida e Michael è al suo fianco.]

Max: (verso Tess) Arrivano. Tieniti pronta. (Tess chiude gli occhi e si concentra)

[Un soldato si avvicina e illumina la macchina con una torcia elettrica, ma vede il sedile posteriore vuoto.]

Soldato: (mostrando la foto di Tess) Uno di voi due ha mai visto questa donna?

Max: (entrambi scuotono la testa) Ah, ah. Non l' ho mai vista...

[I cani da ricerca si avvicinano e abbaiano insistentemente, molto interessati all'auto, ma il soldato ancora non vede niente nel sedile posteriore. Si avvicina a Max.]

Soldato: Può aprirmi il portabagagli, signore?

Max: ...Sicuro. (Max apre il portabagagli e poi torna al volante, visto che il soldato non ha trovato niente)

Soldato: Va bene. ...Voi ragazzi siete liberi di passare.

[Il soldato comincia ad allontanarsi, ma improvvisamente si sente Zan piangere e Max si gira verso il sedile posteriore.]

Max: Shhh...

[Il soldato si ferma. Il pianto del bimbo si sente distintamente adesso. Il soldato illumina il sedile posteriore e vede Tess con in braccio il bambino. Tess cerca di coprire Zan con una coperta.]

Soldato: Fermi! Fermatevi subito! (punta il fucile verso di loro) Scendete dall'auto. Subito!!

Tess: Mi dispiace... non sono riuscita a continuare...

Michael: (saltando su improvvisamente ed esplodendo i suoi poteri verso i soldati, mettendo fuori uso le loro auto) Maxwell, vai, vai, vai, vai!!!

[Max spinge sull'acceleratore e sgomma via, sotto una pioggia di proiettili.]

Max: State giù!! (visto che il bimbo continua a piangere, Max si gira verso il sedile posteriore) Lui sta bene??

Tess: Sì. Andiamocene di qui!!

[A casa Evans, Jesse, Isabel, Diane e Phillip stanno risistemando dopo la ricerca dei militari. Suona il telefono e Isabel risponde.]

Isabel: Pronto?

Kyle: Non ce l' hanno fatta.

Isabel: Cosa è successo?

Kyle: Hanno dovuto tornare indietro. Dobbiamo rincontrarci al tuo appartamento. E' l'unico posto sicuro rimasto.

Isabel: Okay, ci sarò. (riaggancia)

Phillip: Max e il bambino stanno bene?

Isabel: Per ora. Dobbiamo andare.

Diane: (prendendole le mani) Isabel. Tesoro, ti prego... stai attenta.

[Isabel annuisce. Poi lei e Jesse se ne vanno.]

Diane: (appoggiando la faccia sul petto di suo marito) Phillip...

[Phillip la stringe per consolarla.]

[A casa di Isabel e Jesse, Max stende gentilmente Zan sul letto. Lo guarda per un momento, ammagliato. Sorride mentre il piccolo gioca con le sue dita.]

[Poco dopo, Max si unisce a Michael, Kyle, Jim, Isabel, Jesse e Tess. Sono arrivate anche Liz e Maria.]

Max: Zan si è addormentato.

Jim: Stiamo per finire il tempo, Max.

Kyle: Ci serve un Piano B.

[Seduta sul divano, Tess decide di parlare, rassegnata.]

Tess: ...Andate. Andate senza di me. Portate solo in salvo Zan.

[Il gruppo le lancia occhiate, con rabbia controllata.]

Max: ...Hai detto che non poteva sopravvivere senza di te. (la sua voce è distorta dalla rabbia adesso.) ...Un'altra bugia? (Tess non risponde)

Michael: Lo sapevo.

Tess: Stavi per uccidermi! Stavo solo cercando di sopravvivere. Per tenere al sicuro nostro figlio. ...Ma ora l'unico modo per tenerlo al sicuro è lasciarlo andare.

Max: Quindi il bambino non è collegato a te... per niente??

Tess: No. ...Zan è completamente umano.

Isabel: ...Cosa!?

Tess: ...Questo è il motivo per cui lo hanno rifiutato su Antar. Ecco perché sono dovuta tornare.

Max: Ma come è possibile?

Liz: E' genetica, Max. Lei è umana per metà, tu sei umano per metà. Entrambi avete il DNA. Ha senso...

Michael: Aspetta, fammi capire bene. Se il bambino non ha bisogno di te per sopravvivere, allora possiamo ucciderti.

Max: ...Michael...

Isabel: Potremmo. Ma l'Aeronautica continuerebbe a cercare un alieno. A cercare noi.

Michael: Se l'Aeronautica vuole un alieno, allora perché non gliene diamo semplicemente uno?

Isabel: Consegnarla?

Maria: Sì, poi non cercherebbero più un alieno... e ci lascerebbero stare.

Kyle: Sto captando un Piano B...

Max: No. La getterebbero in una stanza bianca e la studierebbero come una cavia di laboratorio per il resto della sua vita. Ci sono passato. Non lo augurerei al mio peggior nemico.

Isabel: Max, non è una decisione che devi prendere tu. Ci riguarda tutti e tre.

Maria: Oh, no, no, no. Questa non è una decisione solo per gli alieni. Ha ucciso Alex. Ha ucciso il mio miglior amico. (dietro di lei, Liz sorride fiera e compiaciuta) Penso che dovremmo votare tutti.

Max: ...D'accordo. Abbastanza giusto. Mettiamolo ai voti. 'Sì', la consegnamo. 'No', cerchiamo di aiutarla...

Maria: Io dico 'sì'! Consegnamola!

Jim: ...Non dovremmo star facendo una cosa simile! Io voto 'no'.

Isabel: Io mi fidavo di te. E Alex... Io voto 'sì'.

Max: Io voto 'no'. ...Michael?

Michael: Facciamolo. Consegnamola.

Max: ...Jesse, tu cosa dici?

Jesse: Non ho mai conosciuto nè lei nè Alex. Non credo che dovrei votare.

Max: Abbastanza giusto. Kyle?

Kyle: Non lo so... [esita, poi guarda suo padre] ...No, non posso farlo.

Maria: D'accordo, Liz. Esprimi il tuo voto. Sciogli il nodo.

Liz: (esitando per un lungo momento, guardando Tess.) ...Io voto 'no'.

Maria: Cosa?! Sei impazzita?

Liz: ...Ho dato il mio voto.

[Liz si allontana verso la cucina, con Maria al seguito.]

Max: Quindi, che cosa facciamo?

Jim: Aspettiamo... Preghiamo che non ci trovino.

[Tess li guarda decidere del suo destino, poi viene lasciata sola con i suoi truci pensieri.]

[Quella stessa notte, Maria, Michael e Kyle dormono l'uno vicino all'altro sul pavimento, mentre Liz sta dormendo sul divano. Tess si avvicina carponi al divano e sussurra verso Liz, cercando di svegliarla senza svegliare gli altri.]

Tess: Liz. Svegliati.

Liz: (svegliandosi e appoggiandosi sui gomiti) Cosa?

Tess: Perché non hai votato contro di me?

Liz: ...Perché non sono un'assassina, Tess.

Tess: Mi serve un favore. Ho bisogno che mi porti in un posto.

[Liz la guarda con sospetto.]

[Liz ha accompagnato Tess sulla collina sopra Roswell, vicino alla Base Rogers. Nell'oscurità della notte, guardano in silenzio le luci della città. Mentre sono sedute nell'auto, Tess cerca di condividere alcune cose con Liz.]

Tess: ...Max ti ama. Ogni volta che siamo stati insieme. Ogni volta che ci siamo baciati. Lui stava pensando a te. Aveva questi flash...che io vedevo... e...erano sempre di te.

Liz: ...Perché mi stai dicendo questa cosa?

Tess: Perché so quanto male deve averti fatto.

[Si guardano per un momento. Liz studia Tess.]

Liz: Allora hai proprio intenzione di farlo, eh?

Tess: Almeno posso fare una cosa buona con la mia vita. (Tess comincia ad uscire dall'auto)

Liz: L' hai appena fatta. (Tess scende dalla macchina) Hey, Tess. Non hai intenzione di lasciare che ti sbattano nella Stanza Bianca, vero?

Tess: ...No.

[Tess si dirige verso la recinzione metallica della Base. Con i suoi poteri apre un varco nella rete ed entra.]

[Liz resta nell'auto. Poco dopo si sente una sirena suonare e confusione e rumori di spari. Improvvisamente c'è una tremenda esplosione e la base và a fuoco.]

[Nell'appartamento di Isabel i vetri vengono scossi dall'esplosione lontana e il bimbo si sveglia e comincia a piangere.]

[Due settimane dopo. E' mattina a casa Evans. Zan è vestito normalmente, seduto su un seggiolino per bambini in cucina. Phillip entra e vede che Max sta guardando il bambino.]

Phillip: Non pensi che dovresti dormire un po'?

Max: (ironico) Non te l' ho detto? Gli alieni non hanno bisogno di dormire.

Phillip: (sorridendo) Non è necessario che lo guardi ogni secondo...

Max: E' dura staccarmi da lui.

Phillip: So come ti senti. E' come mi sono sentito io quando abbiamo adottato te e Isabel. L'amore che senti per lui, Max... è quello che tua madre e io proviamo per te. Senza condizioni.

Max: (guardando fuori dalla finestra della cucina) Sono là fuori, papà. Lo so. Posso sentirlo. Stanno venendo per lui.

Phillip: Nessuno sta venedo per lui, Max. Tuo figlio è al sicuro, qui. E' finita da giorni.

Max: Non sarà mai finita.

Phillip: Max...

Max: Ho a che fare con questa cosa da molto più tempo di te. E' una battaglia costante.

Phillip: (sospirando) E tua madre e io siamo stati una parte di questa battaglia, vero? ...Beh... mi dispiace. Ma possiamo aiutarti a combatterli, adesso.

Max: Li abbiamo sempre combattuti. E se non sono questi tizi, sarà qualcun'altro... Io voglio solo che mio figlio abbia una vita normale. ...Lontano da tutto questo...

Phillip: Avrà una vita normale, Max. L'avrà.

Max: Non se io ne faccio parte...

Phillip: Che cosa stai dicendo?

Max: (sull'orlo delle lacrime) E' umano. Si merita di vivere una normale vita umana. Ascolta, tutto quello che ho voluto nell'anno passato, più di qualsiasi altra cosa nella mia vita, è stato trovarlo. E ora che finalmente ce l' ho, io...io penso che sarò costretto a rinunciarci.

Phillip: Max...

Max: Sono un uomo segnato! ...E anche tu... (girandosi a guardare Zan) Forse se le cose fossero diverse... Forse in futuro ci sarà un modo... (Max continua a guardare il bambino, senza guardare suo padre) Ma al momento...io...devo assicurare la sicurezza di Zan. E il solo modo per farlo è allontanarlo da me... da noi... Puoi aiutarmi?

Phillip: (Studiando suo figlio, preoccupato) Ne sei sicuro? (Max annuisce, continuando a guardare Zan) Io, ah... ho un vecchio compagno di università che si occupa di cose come questa. Però è a New York...

Max: Più lontano è, meglio è. Meno ne so su dove Zan andrà a finire, più al sicuro lui sarà. Solo... promettimi... che lo metterai con una buona famiglia. (finalmente Max guarda suo padre) Voglio che abbia dei genitori come... beh, proprio come te e la mamma. Puoi essere sicuro che li abbia?

Phillip: Sì. Posso farlo. (Phillip mette una mano sulla spalla di Max ed entrambi si rimettono a guardare il bambino.)

[Una mattina, Max sta aspettando nella veranda davanti alla casa degli Evans, tenendo in braccio Zan e guardandolo. Liz gli è seduta vicino. Il padre e la madre di Max escono dalla porta di casa.]

Phillip: Max... E'... ehm... è ora.

[Max guarda suo padre che cammina sul marciapiede e và ad aprire la porta della macchina. Poi guarda Liz, che gli fa un sorriso di incoraggiamento. Infine, guardando Zan, gli passa dolcemente una mano sulla fronte. Un fascio di luce esce dalla mano di Max e poi svanisce.]

Diane: (affascinata e curiosa) Cos'era quello?

Max: (parlando dolcemente) Solo un ricordo...

[Max bacia Zan, mentre lo porta verso la macchina. Liz tocca la mano del bambino e lo lascia giocare con le sue dita per un momento. Davanti alla macchina, Max passa Zan a sua madre. Preoccupata, Diane scruta suo figlio mentre lei prende il bambino, poi si gira per caricare Zan sul seggiolino dell'auto.]

[Mentre i genitori di Max si preparano a partire, Max sta in piedi sul marciapiede, afflitto e addolorato. Liz gli si avvicina e gli prende la mano.]

Liz: Sono qui. Sarò sempre qui.

[Max la guarda e lei gli restituisce un sorriso di sostegno. Max si gira a guardare la macchina che si allontana. Liz lo abbraccia e lui la stringe a sè.]

[Si vede Zan, nel suo seggiolino, che gioca con un sonaglino a forma di disco volante, mentre gli Evans si allontanano.]


Traduzione dall'originale realizzata da Kikka


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