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Le trascrizioni degli episodi di Roswell in anteprima
Episodio 3.8 "Behind the Music (Dietro la musica)"

Traduzione dall'originale realizzata da Kikka


[Max e Liz sono nell’ufficio del signor Evans, davanti alla lavagna con i bigliettini sulla vita di Max.]

LIZ: Stai bene?

MAX: Non posso crederci. Tutta la mia vita è qui davanti.

LIZ: Già. Anche la mia. Lui sa che faccio parte di questa cosa.

MAX: Proprio mio padre…(toccando il biglietto con scritto Tess) "Tess."

[Flash della notte con Tess.]

LIZ: Ha attaccato qui sopra un bigliettino per ogni cosa... Los Angeles, lo Utah... la jeep.

[Flash della distruzione della jeep.]

MAX: Di quella me ne sono sbarazzato.

LIZ: Già, perché pensavi che non ne avresti più avuto bisogno.

MAX: Stavo andando a casa.

LIZ: Max, forse dovresti dirlo a tuo padre. Sai, lasciare che faccia parte del segreto.

MAX: No. No, non posso. Non potrò mai.

LIZ: Max…

MAX: Sono i miei genitori. Non posso…non posso metterli in un pericolo del genere. Non potranno mai sapere la verità.

LIZ: Allora, che cosa intendi fare?

MAX: Sai la collana col pendaglio che ti ho dato quando pensavo di star per partire?

LIZ: Sì. Cosa c’entra?

MAX: Mi serve indietro.

[Liz e Maria stanno parlando al Crashdown.]

MARIA: Così non l’ ha presa bene, eh?

LIZ: Allarme alieno di massimo grado. Andrà tutto bene…almeno spero. Lasciamo che Max parli con Michael.

MARIA: Giusto.

MICHAEL: Allora, quando arriva Billy?

MARIA: Non so. Pensavo che fosse già qui a quest’ora.

LIZ: Billy chi?

MARIA: Billy Darden.

LIZ: Billy “primo bacio”? Sta venendo qui?

MARIA: Sì. E’ di passaggio per andare a New York.

KYLE: Aspetta un minuto. Aspetta un minuto. Il tuo ex-ragazzo sta venendo a farti visita? Questo non è legale.

MARIA: Non è il mio ex-ragazzo. Ci siamo solo baciati una volta 4 anni fa. Avevo 13 anni…e Michael sa tutto a riguardo.

MICHAEL: Già, andremo tutti fuori a cena.

LIZ: (verso Michael) No. Niente maionese su quello. (verso Maria) Ehm, allora, dove alloggerà?

MARIA: A casa mia.

KYLE: E tua mamma è d’accordo?

MARIA: Mia mamma è fuori città.

KYLE: Cosa?!…Michael?!…

MICHAEL: (verso Kyle) Va tutto bene. (verso Liz) Ecco il tuo “senza maionese”.

KYLE: Michael, Michael, Michael. Lascia che ti spieghi una cosa. Qui sul pianeta terra,noi abbiamo questa cosa chiamata gelosia.

MICHAEL: Kyle, rilassati. Non ho niente di cui essere geloso. Erano solo due “secchioni” di 13 anni ad un campeggio per musicisti.

MARIA: Ok, prima di tutto, era un, ehm…seminario per cantautori. E, ehm... Billy non era un “secchione”. Era solo un po’ magro. Aveva un po’ di acne sul viso, ma…

MICHAEL: E l’apparecchio.

MARIA: Avevamo tutti l’apparecchio. …Va bene,d’accordo. Aveva un ché del “secchione”.

KYLE: E tu l’ hai baciato?

MARIA: Vorresti stare zitto?

MICHAEL: Stai zitto.

[Un ragazzo piuttosto carino entra al Crashdown.]

MARIA: Salve. Tavolo o bancone?

BILLY: Sono io.

MARIA: Billy?!

BILLY: Sì.

MARIA: No!

BILLY: Sì!…Vieni qui.

MARIA: Oh, mio Dio!

BILLY: Ohh, Dio… ma guardati!

[Una dozzina di uova,appoggiate sul banco al fianco di Michael,esplodono improvvisamente.]

MARIA: Oh. Ehm, andiamo di qua.

BILLY: Va bene.

[Maria e Billy se ne vanno fuori dal Crashdown.]

KYLE: (verso Michael) Direi che l’apparecchio ha funzionato.

SIGLA.

[Maria e Billy stanno parlando seduti fuori dal Crashdown.]

BILLY: Dio, l’ultima volta che ti ho visto sembravi una tredicenne che andava per i trenta.

MARIA: E tu sembravi uno di 45 chili che voleva diventare così. Stai benissimo!

BILLY: Ora non prenderla nel modo sbagliato, ma ti sei guardata allo specchio? Voglio dire, sei passata dalla ragazza con cui nessuno voleva ballare alla reginetta del ballo.

MARIA: Ora, come potrei prenderla nel modo sbagliato? E smettila.

BILLY: Sto parlando seriamente, davvero. Stai benissimo, Maria.

MARIA: Grazie. Ahem. Allora... ehm, per quanto tempo hai intenzione di fermarti?

BILLY: Ah, solo un paio di giorni. Ehm, sta bene a tua madre…che io stia qui?

MARIA: Sicuro. Sì. E comunque lei è, ehm, lei veramente starà fuori città per un paio di giorni.

BILLY: Oh. Bene, ehm, non vedo l’ora di sentire quello a cui stai lavorando.

MARIA: Lavorando?

BILLY: La tua musica.

MARIA: Oh.

BILLY: Dio, posso ancora ricordare alcuni dei testi che hai scritto allora,al campeggio dei musicisti… Dio.

MARIA: Sì, la maggior parte era robaccia, ad ogni modo.

BILLY: Oh, andiamo!

MARIA: Se qualcuno te lo chiede, comunque, era un seminario per cantautori.

BILLY: Oh.

[Michael è nel retro del Crashdown.Entra Max.]

MAX: (sottovoce) Michael!

MICHAEL: Cosa stai facendo qui dentro?

MAX: Quando smonti dal lavoro?

MICHAEL: Tra 10 minuti. Ma ho dei programmi con Maria e Billy Bob Thornton qua fuori.

MAX: Oh. E’ successo qualcosa. Disdicili.

[Michael raggiunge Maria e Billy,che stanno parlando fuori dal ristorante.]

BILLY: E’ così buffo.

MICHAEL: Ciao.

BILLY: Hey.

MICHAEL: Io sono il fidanzato.

BILLY: Hey. Billy. Piacere di conoscerti.

MARIA: Pronto per andare?

MICHAEL: Devo disdire.

MARIA: Aspetta un minuto. Avevo intenzione di cucinare.

MICHAEL: C’è stato un imprevisto.

MARIA: Cosa?

MICHAEL: Un problema di lavoro.

MARIA: Oh. Naturalmente.

MICHAEL: La moglie di Steve, Cheryl, ha l’influenza…sull’ altro mio posto di lavoro,così devo rimpiazzarla ...ehm… rimpiazzarlo.

BILLY: Oh.

MICHAEL: Già. Scusa, Billy.

BILLY: Oh, no. Devi fare quello che devi fare, sai com’è?

MICHAEL: (verso Maria) Mi farò perdonare. Lo prometto. (verso Billy) E’ un piacere averti conosciuto.

BILLY: Già…(verso Maria) Sembra simpatico.

MARIA: Oh, sì. E’ un tesoro. [Ridono]

[Isabel e Jesse stanno traslocando nella loro nuova casa.]

ISABEL: Oh, no-no-no, amore! Quelle vanno in camera da letto. Quelle scatole vanno in camera da letto.

JESSE: Ah-hah.

ISABEL: Oh, sai cosa? Scusami. Avevi ragione. In cucina.

JESSE: Mi sono appena ricordato…Abbiamo scordato una cosa.

[Jesse prende in braccio Isabel per farle oltrepassare la soglia.]

ISABEL: Oh, Gesù! Wow! Sei davvero forte.

JESSE: Ok, è la tradizione... Signora Ramirez, benvenuta nella sua nuova casa.

ISABEL: Grazie, signor Ramirez… Ti amo così tanto.

JESSE: Ti amo anch’io.

[Mentre i due si baciano,suona il cellulare di Isabel.]

ISABEL: Dovrei prendere la chiamata.

JESSE: E io dovrei prendere ancora scatole. Ma potremmo...

ISABEL: …Continuare questo più tardi?

JESSE: Sì.

ISABEL: (al telefono) Pronto?

MAX: Hai trovato la tua pietra guaritrice?

ISABEL: Sì, certo. Era nella scatola dove avevo detto che doveva essere… Stai reagendo in maniera decisamente esagerata a tutta questa faccenda.

MAX: No, non è vero, Isabel. Il papà è sul sentiero di guerra.

ISABEL: E’ nostro padre, non il nemico. Ascoltami…

Sig. Evans: (arrivando alle spalle di Isabel) Isabel?

ISABEL: (trasalendo) Oh, mio Dio!

Sig. Evans: Scusa. Non avevo intenzione di spaventarti. La porta era aperta.

ISABEL: (al telefono) Oh, ti posso richiamare? Ti richiamo io. Ok, ciao…(verso suo padre) Ciao, papà. Ehm...che succede?

Sig. Evans: Volevo solo vedere la tua nuova casa. E’ carina. Accogliente. (dandole una pianta) Ehm, da parte mia e di tua madre.

ISABEL: Ooh, grazie davvero. Grazie. Ehm, veramente forse avresti fatto meglio ad aspettare finché non fossimo stati, sai, un po’ più “disimballati” e sistemati.

Sig. Evans: Nah, non c’è problema. Dov’è Jesse?

ISABEL: E’ fuori al furgone, credo.

Sig. Evans: Non posso credere a come sono cresciuti i miei ragazzi. Tu con la tua nuova casa, Max con la sua nuova auto.

ISABEL: Già. Siamo cresciuti.

Sig. Evans: Suppongo di dovermi abituare al mio nuovo ruolo. Non ho avuto la possibilità di aiutarti a trovare questo posto. E non sapevo nemmeno che Max stesse prendendo una nuova auto.

ISABEL: Sì, è solo successo tutto davvero in fretta, sai?

Mr Evans: E sai anche quando si è sbarazzato della jeep?

[Maria sta preparando la cena per Billy a casa sua.]

MARIA: Non posso credere che tu lo stia facendo… Trasferirti a New York, eh?

BILLY: Già. Il Villaggio Greenwich.

MARIA: Suonando nelle bettole e nelle caffetterie.

BILLY: Beh, questo era il piano.

MARIA: Già, ma ci sono piani e piani.

BILLY: Beh, suppongo che questo fosse il piano “b”.

MARIA: Sì, penso di sì. Allora, come pensi di fare per i soldi?

BILLY: Sai, fin tanto che riesco a farne abbastanza per campare…sono a posto.

MARIA: Oh, Dio, questo è così romantico… che potrei proprio urlare.

BILLY: E dai. E’ stata una tua idea.

MARIA: Lo so ma, voglio dire,avevo 13 anni e parlavo di andare nella Grande Mela. Anche allora sapevo che erano solo parole. (dandogli un mestolo di salsa) Qui. Assaggia.

BILLY: E’ piuttosto buona. (tornando all’argomento) La faccenda non è come me la ricordo io. Voglio dire, anche allora eri maledettamente seria riguardo la tua musica. Insomma, tu sei quella che mi ha passato la passione. Se non ti avessi incontrata, starei ancora suonando “Stairway to heaven” nel garage di mia madre.

MARIA: Beh, suppongo che per me la musica fosse più simile ad una sorta di passatempo.

BILLY: Beh, lo trovo molto difficile da credere.

[Billy prende dal frigo della panna fresca e la versa nella salsa di Maria.]

MARIA: Che stai facendo?

BILLY: La salsa è un po’ troppo liquida, quindi sto per mostrarti un piccolo segreto di famiglia.

MARIA: Nella mia salsa?! Stai mettendo la panna nella…

BILLY: Shh. Avanti. Provala. Provala,ok? (facendola assaggiare a Maria) Mm-hmm? Mm-hmm!

MARIA: Non male.

[Jesse e Isabel stanno parlando nel bagno,mentre Jesse si sta passando il filo interdentale.]

JESSE: Tuo padre mi ha presentato ad alcuni nuovi clienti come suo genero.

ISABEL: Questo pavimento è decisamente troppo duro.

JESSE: Pensi che dovrei cominciare a chiamarlo papà? Ha ha! E’ troppo strano. Non lo farò.

ISABEL: Potremmo usare una coperta. Torno subito.

JESSE: Hey, dove stai andando?

ISABEL: A prendere una coperta.

JESSE: Perché?

ISABEL: Così possiamo fare sesso.

JESSE: Qui dentro?

ISABEL: Sì. E’ tradizione che quando una coppia va a vivere nella sua nuova casa, faccia l’amore in ogni stanza dell’appartamento.

JESSE: Ok. Posso finire di passarmi il filo interdentale?…Oh! Prima che mi dimentichi, tuo padre…

ISABEL: Per favore! Potremmo solo non parlare di mio padre per un secondo,qui?

JESSE: Sì, certo.

ISABEL: Oh, ok! Che cosa ti ha detto?

JESSE: Ha ritirato fuori lo Utah.

ISABEL: Lo Utah?

JESSE: Sì, la festicciola criminale di Max. Continua a chiedermi cosa penso che sia veramente successo.

ISABEL: Che cosa gli hai detto?

JESSE: Che penso che Max stia nascondendo qualcosa. Dannato io se so cos’è. Tu cosa pensi?

ISABEL: (seccata) Vuoi sapere cosa penso? Penso che finché mio padre e Max continuano ad invadere la mia vita con te, la tradizione dovrà aspettare! [Isabel se ne và.]

JESSE: Che cosa ho fatto?!

[Billy fa vedere a Maria alcune sue vecchie fotografie.]

MARIA: No! Oh, mio Dio! No!

BILLY: Eccola qui. Proprio lei.

MARIA: Guarda che capelli… e i miei occhi. Agh!

BILLY: E dai. Era la tua fase retrospettiva alla Annie Lennox ultimi anni novanta. Sai, stavi sperimentando. Io penso che fosse carina.

MARIA: Giusto. Adesso bruciale.

BILLY: Oh, no…oh, no. Queste stanno per venire nella Grande Mela, dove saranno prontamente messe in bella mostra nella custodia della mia chitarra, dove la gente lancerà le monetine.

MARIA: Guarda qua! Guarda.…Questa lacca per capelli, da sola, potrebbe soffocare un cavallo.

BILLY: Ok. Beh, guarda oltre ai capelli in qualche modo infiammabili e cerca di vedere quello che vedo io.

MARIA: Che sarebbe cosa? Trucco orrendo?

BILLY: Nah. Sogni. Guarda. Questa ragazza...ha dei sogni bellissimi. E fa una musica bellissima… Allora, che cosa le è successo?

MARIA: Niente. …E’ solo cresciuta.

BILLY: Giusto. …Giusto.

[Max e Michael stanno scavando una buca nel deserto.]

MICHAEL: E’ profonda abbastanza?

MAX: Quasi.

MICHAEL: Max, siamo stati alzati tutta la notte a raccogliere ogni possibile manufatto alieno che si sia mai schiantato su questo pianeta dimenticato da Dio, inclusa tutta la roba di Tess. Sono stanco!

MAX: Va bene. E’ profonda abbastanza. Ci serve ancora la tua pietra guaritrice.

MICHAEL: Penso che sia a casa di Maria.

MAX: Tu “pensi” che sia a casa di Maria?

MICHAEL: Sì... Non lo so. Molto probabilmente.

MAX: Scommetto che se era uno dei tuoi Cd dei Metallica sapevi dov’era.

MICHAEL: Hey! Vuoi tirare fuori di nuovo quella faccenda? Il motivo per cui mi sono incavolato è che tu hai messo “And justice for all” prima di “Master of puppets”.

MAX: Già. In ordine alfabetico.

MICHAEL: Vanno ordinati secondo la data di uscita sul mercato!

MAX: (ironico) E tu non sai dov’è la tua pietra guaritrice?

MICHAEL: (sarcastico) Vuoi ancora dormire sul mio divano?

[Il cellulare di Max suona.]

MAX: Pronto?

ISABEL: Jesse sta facendo ogni sorta di domanda su di te, Max. Avevi ragione. Papà è fuori controllo. Dobbiamo fare qualcosa.

MAX: Isabel, calmati. Dimmi semplicemente cosa è successo.

MICHAEL: Che sta succedendo?

MAX: Mio padre ha reclutato Jesse in questa sua crociata.

MICHAEL: Ok, Max, devi parlare con tuo padre. Tieni i tuoi amici vicini...

MICHAEL: …E i tuoi nemici ancora più vicini.

ISABEL: Nostro padre non è il nemico, Max!

MICHAEL: Parla con lui. Sii carino. Avvicinati. Scopri che cosa sta…

[La scena è interrotta dal rumore dello scatto di una macchina fotografica. Un uomo è nascosto dietro alcune rocce e sta facendo fotografie a Max e Michael.]

[Più tardi, Michael bussa alla porta di Maria. Billy gli apre.]

MICHAEL: Non sei ancora partito.

BILLY: Oh, no, amico. Tarda notte. Mi dispiace. Partirò oggi… più tardi.

MICHAEL: Com’era la cena?

BILLY: Era fantastica,amico. Era fantastica… Come sta la moglie di Steve?

MICHAEL: Chi?

BILLY: La moglie di Steve, con l’influenza. Lo hai sostituito, ricordi?

MICHAEL: Sì. Lei è a posto. Sta bene. C’è Maria in giro?

BILLY: No, amico. L’ hai persa per un pelo… Persa per un pelo. Posso lasciarle un biglietto o un messaggio o qualcosa?

MICHAEL: No. Sono qui per prendere una cosa.

BILLY: Posso aiutarti a cercare?

MICHAEL: No. E’ tutto a posto.

[Michael cerca sotto il letto e ne tira fuori la chitarra di Alex,che appoggia sul letto.Poi continua a cercare. Billy prende la chitarra.]

BILLY: Che cosa stai cercando?

MICHAEL: Una cosa che mi serve.

[Michael trova la pietra in una borsa di Maria e se la mette in tasca.]

BILLY: Hey, quand’è che Maria ha smesso di scrivere musica?

MICHAEL: Ci strimpella ancora,una volta ogni tanto.

BILLY: Beh, quanto spesso ci strimpella?

MICHAEL: Tutto questo è per dirmi qualcosa?

BILLY: No. Voglio dire, forse… Cioè, non so. Mi stavo solo…mi stavo solo chiedendo se nel complesso abbia rinunciato a cantare e a scrivere.

MICHAEL: Veramente non saprei.

BILLY: Beh, ascolta amico, lei è proprio brava. Voglio dire, è brava veramente.

MICHAEL: Sì, lo terrò a mente… Penso che quello che sto cercando non sia qui.

BILLY: Beh, le direi che sei passato ma…ho un autobus da prendere.

[Più tardi, Michael sta cucinando un sugo al Crashdown.]

MARIA: Hmm, sai cosa? La salsa sembra un po’ liquida. Dovresti metterci dentro un po’ di panna fresca.

MICHAEL: Non è caffè.

MARIA: Funziona. Me lo ha mostrato Billy. Le dà consistenza.

MICHAEL: Non metto prodotti freschi di latteria nel mio sugo di carne!Non è decente!

MARIA: Ok…Avevo detto niente formaggio nell’ insalata Nebulosa.

MICHAEL: L’ ho dimenticato. Ascolta, stavo pensando di fare un salto al bowling stasera…e magari potremmo recuperare per la scorsa notte.

MARIA: Questo è così dolce…ma avrei già dei programmi. Solo...

MICHAEL: Programmi con chi?

MARIA: Non è niente di…speciale. Solo che io e Billy volevamo andare a...

MICHAEL: Billy?! Non è sull’autobus?!

MARIA: Lo ha perso. Resterà per un’altra notte.

MICHAEL: Un’altra notte?!

[L’insalata esplode in faccia a Maria.]

MARIA: Per che cosa l’ hai fatto?! Avresti potuto farmi male.

MICHAEL: Scusami. Non so cosa sia successo.

[Max sta aspettando nell’ufficio di suo padre.]

Sig. Evans: Max!

MAX: Hey, papà.

Sig. Evans: Che stai facendo qui?

MAX: Penso che dovremmo parlare.

Sig. Evans: Sono assolutamente d’accordo.

Segretaria: Il suo appuntamento delle 11:30 è qui.

Sig. Evans: Mi dia 10 secondi. (verso Max) Mi dispiace, ho un appuntamento che mi sta aspettando.

MAX: No, è tutto a posto. Perché non andiamo a pescare,come facevamo di solito prima di tutte queste interruzioni?

Sig. Evans: Suona bene. Quando?

MAX: Domani.

Sig. Evans: Fantastico. Passerò a prenderti presto. Dobbiamo saltare addosso...

MAX e Sig. Evans: (contemporaneamente) …a quei pesci!

MAX: (verso un cliente) Permesso.

[Il signor Evans si incontra con il fotografo che stava spiando Max e Michael nel deserto.]

Investigatore privato: Ho visto lui e quel suo amico fuori nel deserto.

Sig. Evans: Cosa stavano facendo?

Investigatore privato: Non potrei veramente dirlo dal punto dove stavo, ma ho fatto qualche foto.

Sig. Evans: Cos’altro mi ha portato?

Investigatore privato: Una ricevuta dell’ultima volta in cui suo figlio ha fatto rifornimento alla jeep.La prima settimana di Maggio.

Sig. Evans: Cioè quando Tess è scomparsa. Pensa che questi due avvenimenti siano collegati?

Investigatore privato: Ci sono solo 3 ragioni per cui una persona si sbarazza di un veicolo: 1) Lo vende. 2) Lo distrugge per truffare la compagnia assicurativa. Oppure 3) Lo distrugge per nascondere qualcosa.

Sig. Evans: Cosa pensa che mio figlio stia cercando di nascondere?

Investigatore privato: Faremo meglio a trovare la jeep, signor Evans.

[Maria torna a casa e trova Billy che sta suonando la chitarra di Alex.]

MARIA: Billy, spero che ti vadano bene gli hamburger perché sono quello che avrai.

BILLY: Gli hamburger vanno bene.

MARIA: (guardando la chitarra) Perché è fuori quella?

BILLY: Michael è passato di qui oggi. Questa è andata a finire sul letto, così te la sto accordando.

MARIA: (scocciata) Perché?

BILLY: Perché non è accordata, dolcezza.

MARIA: Rimettila via.

BILLY: Dammi solo un secondo…

MARIA: (prendendo la chitarra) Sai cosa? Lascia perdere. La rimetto via io.

BILLY: Hey, cosa c’è che non và?

MARIA: Io ti invito a casa mia e tu frughi tra le mie cose?!

BILLY: Da dove viene tutta questa storia? E’ solo una chitarra, amica.

MARIA: (sbattendo la porta della sua camera) No, non lo è!

[Michael e Liz stanno chiudendo il Crashdown. Liz sta riempiendo le zuccheriere seduta al bancone. Michael le si avvicina.]

MICHAEL: Serata piuttosto movimentata, eh?

LIZ: Mm-hmm.

MICHAEL: Quanti soldi pensi che guadagneremo in una serata come questa?

LIZ: Sai che fai proprio schifo nel parlare del più e del meno? Perché non dici semplicemente alla Dottoressa Parker cosa ti passa per la testa?

MICHAEL: Hey, dimmi…dovrei essere preoccupato per questo tale Billy?

LIZ: No, non devi. E’ completamente inoffensivo.

MICHAEL: Ma tu trovi che sia attraente, giusto?

LIZ: Ehm, beh, sì...suppongo di sì, se ti piacciono quel genere di cose.

MICHAEL: Il genere di cose attraenti.

LIZ: Michael...

MICHAEL: Pensi che abbia veramente perso il suo autobus?

LIZ: Sì, certo! Non hai mai perso un autobus prima d’ora?

MICHAEL: No, perché io non prendo l’autobus…e non scrivo canzoni. (scaldandosi) E non cucino con quella schifosissima panna fresca!

[Le zuccheriere esplodono.]

LIZ: Hey! Hey, Michael!

MICHAEL: Scusami. I miei poteri sono fuori controllo.

LIZ: Vorresti dare un’occhiata a questo casino! Mio padre andrà fuori di testa.

MICHAEL: Rilassati. Lo sistemerò io.

[Michael cerca di sistemare le zuccheriere, ma i suoi poteri non funzionano.]

LIZ: Per favore. Michael, ti devi calmare, ok? Andrà tutto bene fra te e Maria, credimi.

MICHAEL: Gli ha cucinato cibo italiano l’altra sera.

LIZ: Ouh.

MICHAEL: Lo sapevo! Questo è un problema.

LIZ: No, no, non è un problema.E’ solo,ehm...è solo cibo.

MICHAEL: No, Liz. E’ cibo italiano!

[Michael si avvia verso la porta.]

LIZ: Michael, ti prego,non fare niente di stupido o alieno o entrambe! Per favore!

[Billy sta suonando la sua chitarra nella stanza di fronte alla camera di Maria. Maria esce dalla sua camera.]

MARIA: Cerca di andare un’ottava sopra, per favore! Non posso più ascoltarti. Cerca solo di andare un’ottava sopra.

BILLY: (provando ) Non male.

MARIA: Oh, per favore! Te l’ ho completamente sistemata!

BILLY: Ok. Adesso vediamo se ti ricordi di questa... [Billy comincia a suonare.] Allora,che mi dici di prima?

MARIA: Sì, mi dispiace di essere esplosa così con te.

BILLY: Hai intenzione di parlarmene?

MARIA: Quella chitarra apparteneva ad un mio amico. Il suo nome era Alex. E’ morto l’anno scorso.

BILLY: Mi dispiace così tanto! Mi dispiace davvero tanto. Non ne avevo idea.

MARIA: I suoi genitori hanno voluto che io avessi questa chitarra, ma proprio non riesco a convincermi a suonarla.

BILLY: Brutti ricordi.

MARIA: Aveva solo 17 anni. Aveva tutta la vita davanti. Tutta la vita.

BILLY: Tu e Alex scrivevate canzoni insieme?

MARIA: Non proprio. Ci abbiamo provato una volta, ma io non sono davvero una che si accompagna facilmente. Non so, tu sei, come dire, l’unica persona di cui mi sia fidata in questo senso.

BILLY: Allora se voi ragazzi stavate scrivendo canzoni, ciò significa che tu hai continuato a cantare fino a …

MARIA: Fino al suo funerale. Sì, quella è stata l’ultima volta.

BILLY: Beh, allora suppongo che questa sia una notte speciale.

MARIA: (cantando) Vorrei poter leggere la tua mente – le parole non significano niente – Ti ho dato tutto il mio tempo – e tutto quello che sai fare è andartene – E se tu fossi qui di fronte a me – so che diresti che - non c’è niente di più prezioso – di una cosa che se n’è andata via – E se c’è una ragione – io proprio non la voglio sapere – perché senti di aver bisogno di amarmi così – solo quando te ne vai – solo quando te ne vai.

[Michael sta guardando attraverso la finestra. Si arrabbia moltissimo e se ne và. I suoi poteri,fuori controllo,fanno scoppiare tutti i vetri della macchine a cui passa vicino. Poi entra in casa sbattendo la porta e sveglia Max, che sta dormendo sul divano.]

MAX: Che è successo?

MICHAEL: E’ finita.

MAX: Cosa, mio padre ha scoperto qualcosa?! Che cosa?!

MICHAEL: No, non è quello. Ho visto Maria e quel suo “come si chiama”… Billy, insieme.

MAX: Oh. Insieme nel senso di...insieme?

MICHAEL: Peggio.

MAX: Cosa potrebbe esserci di peggio?

MICHAEL: Stavano cantando insieme.

MAX: Così sei geloso.

MICHAEL: Io non sono geloso!

[Una lampada esplode.]

MICHAEL: I miei poteri sono leggermente fuori forma.

MAX: "Fuori forma"?

MICHAEL: Ho fatto saltare in aria le cose per tutto il giorno.

MAX: Tienili sotto controllo.

MICHAEL: Non ci riesco.

MAX: Michael, devi cercare di dominarti. Che succede se ti capita in presenza di mio padre?

MICHAEL: Sai cosa, non mi importa niente di tuo padre e della sua stupida indagine!

MAX: Va bene, d’accordo. Ascolta… mi dispiace. Noi siamo in parte umani. Si suppone che abbiamo dei sentimenti. Se tu li tieni imbottigliati così, dovranno pur venire fuori in qualche modo.

MICHAEL: Cosa dovrei fare?

MAX: Parla con lei.

MICHAEL: Tutto qui? Solo parlare con lei?

MAX: Sì.

MICHAEL: Ok… Certo.

[Max e suo padre stanno pescando su una barchetta nel lago.]

Sig. Evans: Mi è mancato tutto questo.

Max: Sì, anche a me.

Sig. Evans: Allora, perché ti sei sbarazzato della jeep?

MAX: Mi ero stufato. Porte di plastica, dover sempre smontare e rimontare il tettuccio.

Sig. Evans: Già. Spero che tu ci abbia spuntato un buon prezzo.

MAX: Prezzo di mercato.

Sig. Evans: Ah. Allora, chi l’ ha comprata?

MAX: Questo ragazzo a scuola. Doveva guidarla attraverso lo Stato fino al college. A Cornell, penso.

Sig. Evans: Oh…Era una macchina spassosa. Ricordi il tizio da cui l’ hai comprata?

MAX: Sì. Sicuro, era spaventoso.

Sig. Evans: Pensavo che stesse per spararci.

MAX: Non volevi accettare il suo prezzo.

Sig. Evans: (ridendo) L’ ho fatto quando ha estratto la pistola dallo stivale. Quanti anni avevi?

MAX: 15.

Sig. Evans: Già. Mi sono proprio sorpreso che tu l’abbia venduta senza prima dirmelo.

MAX: E’ stato in un certo senso involontario.

Sig. Evans: E tu dici che questo ragazzo che l’ ha comprata…aveva intenzione di guidarla per tutta la strada fino a Cornell?

MAX: Sì. Stava progettando di sistemarla per prima cosa.

Sig. Evans: Giusto.

MAX: Ho visto la lavagna nel tuo ufficio. So quello che stai facendo.

Sig. Evans: E cosa sto facendo?

MAX: Non è giusto spiare il proprio figlio.

Sig. Evans: Non sto spiando. Sto cercando di scoprire che cosa sta succedendo. Il mio interesse è per te una minaccia?

MAX: E io ti minaccio?

Sig. Evans: Tu mi spaventi, Max. Non penso di sapere più chi sei. E sto cominciando a pensare di non averlo mai saputo.

MAX: Sono tuo figlio.

Sig. Evans: Con dei segreti! E la mia paura più grande è che siano segreti terribili… che tu sia nei guai e che io non possa aiutarti.

MAX: Non puoi aiutarmi perché non sono nei guai!

Sig. Evans: Non sei nei guai?! Max, se non era per me, staresti marcendo in galera in questo preciso istante! Ho messo in gioco la mia reputazione per te…e ancora non so perché.

[Il cellulare del signor Evans suona.]

Sig. Evans: (al telefono) Cosa? Sì. Aspettami lì. (verso Max) Abbiamo finito. Rientriamo.

MAX: Papà...

Sig. Evans: Abbiamo finito!

[Al Crashdown, Michael si avvicina a Maria.]

MICHAEL: Hey.

MARIA: "Hey" a te.

MICHAEL: Posso dirti qualcosa?

MARIA: Sul retro.

[Vanno sul retro.]

MARIA: Abbiamo un problema?

MICHAEL: No, non noi. Ce l’ ho io.

MARIA: Come posso esserti utile?

MICHAEL: Sii paziente con me.

MARIA: Sempre.

MICHAEL: Non dirlo così…come se io fossi un ragazzino.

MARIA: Non è quello che intendevo. Davvero, per che cosa sei preoccupato? Cosa posso fare?

MICHAEL: Dì al tuo amico di andarsene. Non dovrebbe essere qui. Non è un buon momento.

MARIA: Non è un buon momento?!…Lascia che ti faccia una domanda, Michael.

MICHAEL: Ecco ci siamo...

MARIA: No, non fare così!

MICHAEL: Tu chiedi "cosa posso fare" e io te lo dico!

MARIA: Quand’è un buon momento?!

MICHAEL: Per uscire a divertirsi con un vecchio fidanzato?!

MARIA: (arrabbiandosi) Lui non è un vecchio …ooh, vorresti solo…

MICHAEL: Dov’è la tua pazienza adesso?!

MARIA: Quand’è un buon momento per me per fare un piccolo passo indietro da questo “ottovolante” alieno senza sosta?!

MICHAEL: Siamo in pericolo. Il padre di Max…

MARIA: Lo so!

MICHAEL: Già e non ti interessa niente a causa di quel tale Billy!

[I poteri di Michael fanno cadere tutte le cose dagli scaffali.]

MARIA: Michael!

MICHAEL: Tu intendi lasciarmi per lui.

MARIA: No. No… Ok, glielo dirò.

MICHAEL: Grazie.

MARIA: Hey, è quello che faccio. E’ quello che faccio sempre.

[Kyle sta parlando con Max al telefono.]

KYLE: Max, penso che abbiamo un problema.

MAX: Qual’è?

KYLE: Tuo padre ha appena chiamato per un carro attrezzi.

MAX: Dove?

KYLE: Al miglio 16 sulla statale 7.

MAX: Hanno trovato la jeep.

[Maria torna a casa. Billy sta suonando la chitarra.]

BILLY: Hey.

MARIA: Hey. Devo dirti una cosa.

BILLY: Cosa?

MARIA: Devi andartene.

BILLY: Proprio in questo secondo?

MARIA: Sì.

BILLY: Prenderò la mia roba. E’ per Michael? Sono nel mezzo di qualcosa?

MARIA: No. E’…è complicato. Si tratta semplicemente della mia vita. Non posso avere più di una cosa in ballo contemporaneamente. Tu non c’entri. Non ha niente a che fare con te.

BILLY: E’ un vero peccato.

MARIA: Questo che cosa dovrebbe significare?

BILLY: La verità? Maria, ho perso il mio autobus di proposito.

MARIA: Perché?

BILLY: Perché una volta mi è stato dato un consiglio:... Decidi cosa vuoi nella vita e vivilo.

MARIA: E’ un pessimo consiglio.

BILLY: Me lo hai dato tu.

MARIA: Oh. Questo spiega tutto.

BILLY: 4 anni fa, la nostra ultima notte al campeggio.

MARIA: Avevo 13 anni!

BILLY: Vuoi sapere una cosa? Quella notte è impressa dentro di me! Tu sei impressa dentro di me!… Quel bacio è impresso dentro di me. E’ stato il mio primo bacio.

MARIA: Mi avevi detto che avevi baciato tonnellate di ragazze.

BILLY: Ho mentito. Non so…E’ solo che...stavo sperando che…

MARIA: Sono insieme ad un altro.

BILLY: Sì, l’ ho incontrato.

MARIA: Senti, tu non capisci. Michael sta solo…

BILLY: …Trattenendoti?

MARIA: Trattenendomi da cosa?

BILLY: Da…non lo so. Da…dalla vita. Da questo.

[Billy bacia Maria. Lei in principio non risponde, poi cede. La scena passa su un carro attrezzi che sta tirando fuori la jeep da un dirupo. Michael, Max, e Isabel stanno guardando da lontano.]

ISABEL: Questo è un guaio.

MICHAEL: Cosa hai intenzione di dire a tuo padre, Max?

MAX: Non gli dirò niente. Non si fida più di me.

MICHAEL: E di chi si fida?

[Max guarda Isabel. La scena passa su Liz e Maria che stanno parlando,distese su un letto.]

LIZ: E allora lo hai baciato?

MARIA: Sì, l’ ho fatto.

LIZ: Dov’è lui adesso?

MARIA: A casa mia.

LIZ: Ha! Che cosa avevi per la testa?!

MARIA: Non lo so.

LIZ: Ok. Questo è tutto quello che è stato. E’ stato solo un bacio.

MARIA: Forse. Sai?…Forse no.

LIZ: Parliamo solo del bacio per un secondo. C’era una qualche passione?

MARIA: Tonnellate.

LIZ: Oh...

MARIA: Lo so!… Ma non quel genere di passione. E’ come se mi avesse svegliata.

LIZ: Come “la bella addormentata”.

MARIA: Sì, suppongo. Pensi che io sia stata addormentata per tutto questo tempo?

LIZ: Beh... penso che stessi cercando da molto tempo di ricordarti com’eri prima.

[Maria apre la bocca per parlare, ma poi esita.]

LIZ: Dillo.

MARIA: Io proprio…certe volte io proprio mi sento come se avessi pagato questo prezzo enorme per conoscere Michael e conoscere questi alieni. E’ come se...Dio, non pensavo che sarei finita così, a dover fare i conti con questa robaccia ogni giorno. Voglio dire, io amo Michael…e in un certo senso amo questa ridicola soap opera, ma... io proprio...non posso più sostenerla. Mi sento come se fossi in trappola e se non potessi mai più venirne fuori.

LIZ: Lo so.

MARIA: Voglio dire,io...io non ho mica firmato per questo.

LIZ: Sì, lo hai fatto. Lo abbiamo fatto tutti.

MARIA: Lo so. E’ solo che, avevo questo sogno una volta... voglio dire, forse ce l’ ho ancora. Non lo so.

LIZ: Forse a volte devi inseguire i tuoi sogni. E chi sono io per dirti semplicemente di rinunciarvi, perché senza i tuoi sogni…diventi proprio come me.

MARIA: Liz!

LIZ: Scusami. Mi dispiace. La cosa è suonata decisamente troppo auto-commiserante…e non è da me. E’ solo che, ehm...sai, mi sono impegnata ad andare per questa strada con Max. Sai, buona o cattiva è indifferente, mi sono impegnata. E ho rinunciato ad un sacco di cose lungo la strada, quindi …a meno che tu non sia sicura che questo è quello che vuoi fare con Michael, non essere così precipitosa nel rinunciare ai tuoi sogni.

[Maria torna a casa. Billy si sta preparando a partire.]

MARIA: Hey. Ho questa idea pazzesca.

BILLY: Quale?

MARIA: Che noi due facciamo quello che avevamo progettato, che io vengo a New York con te.

BILLY: Wow.

MARIA: Già.

BILLY: E come la mettiamo con tua madre?

MARIA: Beh, so che lei vorrà che io finisca le superiori.

BILLY: Non è una cattiva idea.

MARIA: No… quindi dopo che mi sarò diplomata.

BILLY: Fantastico.

MARIA: Forse.

BILLY: Forse.

MARIA: No, è che io proprio non so se questo è quello che voglio fare e…

BILLY: Hey, hey, hey. Non mi devi nessuna spiegazione. Ho rovinato tutto.

MARIA: No, non l’ hai fatto.

BILLY: Sì, invece. Avrei dovuto capire meglio. Ho cambiato l’intero flusso di energia tra di noi. Ma è da quattro anni che sto desiderando di baciarti…e sono un ragazzo, così ho colto l’occasione.

MARIA: Penso solo che forse potrei averti dato l’impressione sbagliata.

BILLY: No, non lo hai fatto. Stavamo benissimo. E se ho fatto qualcosa per farti sentire male, mi dispiace. Vorrei solo che non avessi...

MARIA: Cosa?

BILLY: Vorrei che non avessi dovuto nascondere anche te stessa, insieme con quella chitarra…Hai intenzione di venire a vedermi al villaggio?

MARIA: Sì.

BILLY: Ti terrò i posti in prima fila.

MARIA: E io ti lancerò la mia biancheria intima.

BILLY: (andandosene) Ciao, Maria.

MARIA: Ciao.

[Isabel e Jesse stanno cenando a casa dei signori Evans.]

Sig.ra Evans: E’ stato tappezzato di recente. Ha uno sfondo scuro con grandi, ehm...rose centofoglie color rosa.

JESSE: Wow. Non so se sarebbe proprio, ehm…

Sig. Evans: Hey, hey, hey. Il prezzo è imbattibile.

[Durante la conversazione, Isabel sta pensando a quello che le ha detto Max.]

MAX: (voce fuori campo) Si fidano di te, Isabel.

ISABEL: Sono stufa di mentire ai nostri genitori.

MAX: Non c’è altra scelta.

ISABEL: Sì che c’è. Dirgli semplicemente la verità. Loro ci amano così tanto da accettarci per quello che siamo.

MAX: Perché non dovrebbero buttar fuori gli alieni.

ISABEL: Non lo farebbero mai.

MAX: Come il papà non mi spierebbe mai! E’ troppo pericoloso, per loro e per noi.

ISABEL: Ti sbagli, Max. Io voglio dir loro ... (a voce alta) La verità.

Sig.ra Evans: Come, tesoro?

ISABEL: Cosa?

Sig.ra Evans: Hai detto qualcosa?

ISABEL: La verità. Io...io voglio dirvi la verità su quello che sta succedendo con Max. Si tratta di Tess. Max ha messo incinta Tess, ma lei è partita prima che il bambino nascesse, quindi Max potrebbe avere un figlio, là fuori da qualche parte.

Sig.ra Evans: Oh, Dio.

ISABEL: Quella notte in cui è partita, lui era così arrabbiato che ha solo guidato per tutta la notte e ha spinto la sua jeep giù dal dirupo perché era...era come impazzito.

JESSE: Dio, Isabel. Mi dispiace così tanto. Se l’avessi saputo, non avrei…

Sig. Evans: Dispiace anche a me, Isabel, per averti fatto tutte quelle domande, per aver messo in mezzo Jesse.

ISABEL: Avrebbe voluto dirvelo lui stesso. Solo che era così preoccupato di deludervi.

Sig. Evans: Grazie per averci finalmente detto la verità.

[Più tardi, Isabel sta parlando con Max al telefono.]

MAX: L’ hanno bevuta?

ISABEL: Sì. Hanno bevuto ogni cosa. Sei salvo per un altro giorno.

MAX: Grazie, Is. Sono in debito.

ISABEL: Forse adesso potremo tornare alla normalità.

[La scena passa sul signor Evans che è nel suo ufficio e sta guardando una fotografia di Isabel. Poi l’attacca sulla lavagna, sotto la sezione “cospiratori”. Nel frattempo, Michael va nel parco per un appuntamento con Maria e le porta dei fiori.]

MICHAEL: Tu volevi parlare, il che di solito significa che stai per prendermi a calci nel sedere, così mi sono portato degli amici.

MARIA: Grazie. Almeno credo.

MICHAEL: Se n’è già andato?

MARIA: Sì.

MICHAEL: Bene.

MARIA: Ti senti meglio?

MICHAEL: Sono sulla buona strada. Di che cosa stiamo parlando?

MARIA: Voglio rompere… Voglio uscirne perché ti amo moltissimo. Ti amo più di quanto tu possa in alcun modo immaginare.

MICHAEL: Mi sono perso.

MARIA: No, io mi sono persa. E tu sei stato qui tutto il tempo per aiutarmi ad attraversare tutto questo.

MICHAEL: Tutto cosa?

MARIA: L’ intera faccenda… aliena, umana, la roba spaventosa, la roba brutta.

MICHAEL: E c’era anche la roba divertente.

MARIA: Sì, ma non sono stata onesta in nessuna di queste.

MICHAEL: Ascolta, se stai cercando di dirmi che sei bisessuale o cosa, io non …non ho problemi per questo. Io non…Perché vuoi uscirne?

MARIA: Perché, Michael, non penso di esserci mai stata dentro. Voglio dire, questa ragazza che tu hai conosciuto negli ultimi 3 anni… Maria…proprio non sono io.

MARIA: Certo che sei tu.

MARIA: No, non quella che ero di solito.

MICHAEL: Le cose cambiano.

MARIA: Già, le cose cambiano.

MICHAEL: Proprio come adesso…Tornerai da me?

MARIA: Non lo so.

[Maria restituisce i fiori a Michael e se ne và. I fiori si sgretolano nelle mani di Michael. Maria và a casa sua e tira fuori la chitarra di Alex . Mentre Maria canta, si vedono Isabel, Max e il signor Evans, ognuno a casa propria, guardare fuori dalla finestra. E Michael ricordarsi i momenti salienti della sua relazione con Maria.]

MARIA: (cantando) Respiro di nuovo – Sto vivendo della tua aria stanotte – senza mai sapere quando la smetterai - Oh, tu hai un modo di fare – che rende difficile dormire da soli – e proprio quando il sogno va bene – sembra sempre che tu te ne debba andare - Così – eccomi qui – di nuovo sola – in attesa che questa storia – finalmente finisca – mentre il mondo gira intorno – ed è fuori dal mio controllo – Non cercare neanche - di capire – e suppongo che sia il momento di dirti – quello che già dovresti sapere - oh, lo sai – è meglio che io respiri per conto mio – tutta sola.


Traduzione dall'originale realizzata da Kikka


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