Roswell.it - Approfondimenti

Le trascrizioni degli episodi di Roswell
Episodio 2.15 "La febbre del gioco"

Trascrizione realizzata da Elisa


(Maria è in piedi davanti ad una lavagna)
MARIA: Qui c’è un po’ di confusione. Anzi, tanta confusione. Credo di essere io l’unica che possa fare chiarezza. Quindi adesso voglio provarci, ok? (Disegna un cerchio col gesso) Questo è il loro pianeta, sperduto in qualche parte dell’universo, e questo è il nostro (disegna un secondo cerchio), la Terra. Il loro, il nostro. Tutto chiaro, fin qui? Perfetto! Ora gli alieni: (appaiono, in successione, le immagini di ognuno di loro) Max, Michael, il ragazzo dello spazio, come lo chiamo io, Isabel e Tess. (Immagini di militari che si avvicinano ai resti della navicella, nel 1947, poi dei bozzoli e della “nascita” di Max) Sono atterrati qui nel ’47, e sono rimasti in gestazione in questi bozzoli disgustosi per quarant’anni e poi... si sono schiusi. Ascoltate, siamo soltanto pochi umani a sapere il loro segreto (appaiono in successione le relative immagini) Liz, Alex, Kyle, il padre di Kyle, e io (immagine di Maria quando aveva ancora i capelli corti). Non mi piaccio, così! (appare la versione attuale, coi capelli lunghi) Ah, molto meglio! Vediamo, cos’altro dovete sapere su di loro? (Immagini di Max quando, con lo scudo di energia, protegge Isabel mentre libera Laurie, della trasformazione di una massa informe di creta in una testa scolpita, e di Michael che fa esplodere delle pietre) Naturalmente hanno dei poteri speciali adorano la salsa Tabasco (immagine di Tess quando versa la salsa su un dolce di fragole e panna)... Ah! Avere una relazione con loro (scena di Maria che dà uno schiaffo a Michael quando va a casa di Courtney per avvertirlo di quello che ha scoperto) equivale al suicidio! E’ come avere una problematica relazione aggravata da stranissime situazioni e imprevedibili complicazioni! Per esempio una volta il Max del futuro (immagini dell’arrivo del Max del futuro a casa di Liz, del suo primo tentativo di allontanare da sé il Max del presente, e del perduto ballo di nozze) ha detto a Liz che doveva lasciarsi con il Max del presente, altrimenti ci sarebbe stata la fine del mondo, e lei l’ha fatto! Perdendosi così tante cose piacevoli come, per esempio, andare a sposarsi a Las Vegas... Oh, a proposito di Las Vegas...

(Michael e Max corrono per i corridoi semibui della scuola poi si fermano dietro un angolo)
MAX: Li abbiamo seminati.
MICHAEL: Sei sicuro?
MAX: Almeno credo...
MICHAEL: Dov’è Isabel?
MAX: Questo non lo so, Michael! Ora cerca di calmarti, o sarà peggio per noi!
MICHAEL: D’accordo, lo farò... lo farò... Ma che cosa vogliono?
MAX: Non lo so. Ma non possiamo continuare a scappare...
MICHAEL: Che cosa vorranno? Proviamo a parlare con loro!
MAX: Dobbiamo reagire... affrontare il nemico... Basta scappare...
MICHAEL: Ma di che stai parlando? (Sentendo dei rumori si volta dando le spalle a Max, per poi scoprire che l’amico è scomparso. Gli inseguitori sono ormai davanti a lui e gli puntano contro le armi)
MICHAEL: Max! Max... No!... No... per favore, no... No... (Gli inseguitori aprono il fuoco ed i colpi lo scaraventano contro gli armadietti alle sue spalle. Michael si risveglia di colpo nel letto, madido di sudore. Si alza e va in cucina, apre il frigo ma resta sconvolto nel notare il forte tremito della mano. Arretra stringendosi la spalla sinistra, dove era stato ferito da Grant Sorenson, poi estrae da uno scaffale la busta di carta contenente i soldi datigli dai DuPrée)

(Casa Evans. Michael apre la finestra ed entra nella stanza di Max, che si sveglia di soprassalto e scatta a sedere)
MAX: Ma che succede?
MICHAEL: Succede che noi due partiamo, lasciamo la città per un paio di giorni.
MAX: Cosa?... Per quale ragione?
MICHAEL: Ho bisogno di un viaggio, devo rinfrescarmi le idee...
MAX: Ma che diavolo stai dicendo?
MICHAEL: Che dobbiamo lasciare questa città per qualche giorno e divertirci un po’! C’è qualcosa di male?
MAX: No... niente di male... Ma vuoi dirmi qual è la vera ragione? (Si avvicina all’abat-jour e l’accende)
MICHAEL: Ho... gli incubi, in continuazione! Li ho tutte le notti da due settimane... Il mio cervello ha bisogno di una vacanza, altrimenti sento che mi sfogherò con qualcuno... e non sarà piacevole!...
MAX: Va bene, faremo una vacanza.
MICHAEL: Sì, ma subito. Dobbiamo partire oggi stesso!
MAX: D’accordo, ma ci serve un piano!...
MICHAEL: Ma quale piano? Partiamo e basta!
MAX: Michael, cerca di ragionare!
MICHAEL: Ah!
MAX: Se non inventiamo una storia ci verranno a cercare... Dobbiamo andare a scuola.
MICHAEL: Non ce la faccio a sopportare un altro giorno di scuola!
MAX: D’accordo... Dammi... dammi il tempo di trovare una scusa e ce ne andiamo, ok?
MICHAEL: Va bene... va bene... (si siede sulla poltroncina e Max si accomoda davanti a lui, sul letto)
MAX: Comunque... dov’è che dovremmo andare?
MICHAEL: In un bel posto... Dove non ci sono né regole né responsabilità, dove possiamo dimenticare i nostri problemi: è la città dei sogni.
MAX: E qual è... questa città?
MICHAEL: Las Vegas. Andiamo a Las Vegas, amico.

(Sigla)

(Max e Michael entrano a scuola)
MAX: Non sperperare tutti i cinquantamila che ti ha dato la famiglia DuPrée... Con diecimila dollari ce la spasseremo lo stesso...
MICHAEL: Di quei soldi non voglio tenere nemmeno un centesimo.
MAX: Rifletti un momento! Potrebbero servire per costruirti un futuro!...
MICHAEL: Sono soldi sporchi! Non ci si costruisce un futuro! E poi credo che mi portino male, non li voglio.
MAX: Michael, ragiona...
MICHAEL: Non ho nessuna voglia di ragionare! Questo non è un giorno adatto per ragionare...
MAX: D’accordo!... D’accordo...
(Michael infila la sacca nel suo armadietto)
MAX (stupito): Lasci i soldi nell’armadietto?!?
MICHAEL (posa il palmo della mano sulla serratura sigillandola): Sfido chiunque ad aprirlo... Va’ a organizzare questo piano di fuga e poi ce ne andiamo...
ISABEL (sopraggiunta in quel momento): Dove andate?
MICHAEL: Da nessuna parte. Incontriamoci nell’atrio dopo la quinta ora. Ho un piano. (Si allontana)
ISABEL (camminando accanto al fratello): Dove andate dopo la quinta ora?
MAX: Andiamo... a Las Vegas.
ISABEL: Noi?!
MAX: Michael e io. Io ci vado per lui. Ha bisogno di una pausa.
ISABEL: E io non ne ho bisogno? Devo farti l’elenco di quello che mi è successo negli ultimi tempi?
MAX: No...
ISABEL: Allora non devo sforzarmi a convincerti che se c’è qualcuno che ha bisogno di una pausa quella è la tua... adorata sorella, che chiede sempre poco e dà tanto?
MAX: No.
ISABEL: E sono sicura che il piano che escogiterai andrà bene per tre come per due.
MAX: Certo...
ISABEL: Ci vediamo nell’atrio! (Gli dà una pacca sulla spalla e se ne va sorridendo soddisfatta)

(Aula di spagnolo)
INSEGNANTE: Donde està Felipe?
CLASSE: Felipe està en la cocina...
INSEGNANTE: Perfetto...
KYLE: Cosa stai leggendo?
MICHAEL: La guida di Las Vegas.
KYLE: Perché? Vuoi andarci?
MICHAEL: Sì!
(Kyle prende la guida che Michael tiene in mano)
INSEGNANTE: Y que has Felipe en la cocina?
CLASSE: Felipe come huevos...
INSEGNANTE: Muy bien...
MICHAEL: Quinta ora. Max sta organizzando...
KYLE: Posso venire con voi?
MICHAEL: Spiacente, riservato agli alieni. Tu capisci...
INSEGNANTE: Por favor, un poco de silencio...
KYLE (estrae una banconota dal taschino della camicia e la porge a Michael): Puntami venti dollari sul rosso.
INSEGNANTE (si avvicina a Kyle): Pepe, que pasa? (prende in mano la guida) Mm... Detencion!... Los huevos son buenos...
CLASSE : Los comemos con salsa...
KYLE: Raddoppiali o muori.
(Poco più tardi, nei corridoi, Kyle si affretta dietro Tess)
KYLE: Ehi ehi ehi, Tess! Non dirò niente a mio padre se punterai per me dieci dollari sul nero!
TESS: Hai battuto la testa in palestra, vero? (gli dà una botta leggera contro la testa)
KYLE: Sto parlando della vostra gita a Las Vegas per soli marziani.
TESS: Non capisco che cosa stai dicendo: io non vado a Las Vegas!
KYLE: Oh... vogliono farti una sorpresa!... Max e Michael stanno organizzando tutto...
TESS: Davvero? Ma chi te l’ha detto?

(Maria segue Michael mentre cammina nel giardino diretto verso un tavolo libero)
MICHAEL: Spiacente, non puoi venire!
MARIA: Perché?
MICHAEL: Perché succederanno cose che i deboli di cuore non possono sopportare...
MARIA: Oh, per favore! E comunque come lo paghi questo viaggio?
MICHAEL: Con i soldi dei DuPrée!
MARIA: Ma sono cinquantamila dollari, Michael!
MICHAEL: Lo so, e spenderò ogni centesimo.
MARIA: Davvero? Bene: dove alloggerete?
MICHAEL: Ho prenotato una doppia al Clean and Cheap.
MARIA: E dove mangerete?
MICHAEL: Beh, ci sono tante tavole calde...
MARIA: Così spenderai circa trentasette dollari al giorno. Pochino, no?... Senti... nessuno sa spendere i soldi come li so spendere io! Devi portarmi con te, Michael!
MICHAEL: E va bene, vieni anche tu. Ma ricordati che sei in veste professionale, quindi niente romanticherie o sdolcinature perché io ho altro da fare!
MARIA: Mm, grazie, grazie! (lo sbaciucchia contenta sulla guancia)
MICHAEL: Mm! E... non andare a raccontarlo a tutti! Manteniamo il riserbo... Parlo seriamente!
(Maria annuisce e se ne va, affrettando sempre più il passo)

(Laboratorio. Liz sta preparando il materiale per fare un’analisi)
MARIA: Ho prenotato una suite al Bally’s Hotel e Casinò, dove ci sono statue in marmo, stupendi negozi di moda per fare shopping, e campi da tennis illuminati!
LIZ: Las Vegas per me non ha alcuna attrattiva.
MARIA: La piscina ha anche lo scivolo!
LIZ: Non mi interessa!...
MARIA: E’ a forma di fenicottero gigante!
LIZ (scuotendo la testa): Ah, ah...
MARIA: Ti prego, vieni a Las Vegas, Liz!... Michael se ne andrà a fare cose stupide da maschio, e io ho bisogno di un’amica...
LIZ: No...
MARIA: Ti prego...
LIZ: Maria, il motivo per cui non vengo a Las Vegas è perché mi ci sono sposata.
MARIA: Che cosa?!?
LIZ: Sì, me l’ha detto il Max del futuro quando è venuto. Ci siamo sposati nella Cappella di Elvis, la notte più romantica della nostra vita, ed è per questa ragione che non verrò a Las Vegas, capisci?
MARIA: Vedi, Liz, secondo me tu devi cercare di... capire una cosa: quello che è avvenuto fra te e il Max del futuro è stato intenso..., ma quel matrimonio tra te e lui non è realmente avvenuto! Devi dimenticartene, devi cercare di crearti dei ricordi che siano veri, e questo puoi farlo a Las Vegas con i soldi di Michael!
ALEX: Ah, adoro l’odore di formalina la mattina presto...
MARIA: Alex, domanda a premi: se potessi, preferiresti: a) sezionare maiali baby...
LIZ (sorridendo): Vuol dire embrioni...
MARIA: ...o b) fare un viaggio tutto gratis a Las Vegas?
ALEX: Quando si parte?
MARIA: Oggi, dopo la quinta ora. Andiamo, Liz, tutti i ragazzi forti ci vengono!...
LIZ: Ti sarei molto grata se volessi rispettare la mia decisione.
MARIA (fissa Liz canticchiando il motivo della canzone): Viva... Las Vegas...
LIZ: Maria!
MARIA: Viva... Viva Las Vegas!
LIZ: Maria...
MARIA: Viva... Viva Las Vegas!
(Alex ride divertito)

(Tess raggiunge Michael nel corridoio principale della scuola)
TESS: Michael? Senti, spero che non ti dispiaccia se ho invitato Kyle a venire con noi a Las Vegas, lui ci è stato di grande aiuto! Praticamente ha salvato lui il mondo dai cristalli...
MICHAEL: Venire con noi?!?
TESS: E... poi volevo dirti che... quando sono arrivata in città mi sentivo una perfetta estranea..., ero disorientata, non avevo amici, niente famiglia, ma tu mi hai fatto sentire la benvenuta! E ora questo viaggio!... E’... è fantastico che tu lo stia organizzando per noi... Abbiamo tutti bisogno di un po’ di svago, non credi? E poi ho sempre desiderato andare a Las Vegas!... Allora, posso dire a Kyle che va bene?
MICHAEL: Certo... Mi fa... piacere che venga... mi fa piacere anche per te...
TESS: Grazie!...

(Laboratorio)
LIZ (canticchia il motivo della canzone mentre lavora): Mmm... Las Vegas... Viva... Las Vegas... Viva...

(Squilla la campanella. Michael prende la sacca dall’armadietto e va verso l’uscita, dove trova tutti quanti: Maria, Isabel, Tess, Max, Kyle, ed un autista che regge un cartello con sopra scritto “Guerin Party”)
MICHAEL: Non doveva essere un segreto?
MARIA (indicando il cappello dell’autista): Ti piace il cappellino?
MAX: Sta partendo, signor Guerin?
(Michael si volta di scatto)
MAX: Imito bene il preside, eh?
MICHAEL: Sì, sei uno spasso. Qual è il piano?
MAX (mostra un foglio): La squadra di oratoria sta andando per due giorni a Santa Fe. Qui c’è scritto che noi andiamo con loro. Il nostro argomento di oratoria è: Il viaggio nello spazio. Possibile futuro o sogno impossibile?
ALEX: Interessante.
MICHAEL: Bene, andiamo...
LIZ (arriva correndo): Ehi, c’è un posto per me?
MARIA (abbraccia l’amica): Ah... Come sono contenta!
MAX: Ehm... andiamocene da questi corridoi prima che qualcuno cominci a fare domande...
MICHAEL: Liz... niente prediche, niente moralismi, e niente lamentele per i soldi sprecati. Due giorni di sfrenato divertimento.
LIZ: Certo, so come ci si diverte.
MICHAEL: Bene... Si parte!

(Il ragazzo dell’hotel precede il gruppo nella stanza)
RAGAZZO: Ecco! Questa... è la suite presidenziale: tre camere da letto e tre bagni! La suite è dotata di tutti i comfort immaginabili, compreso un idromassaggio per sei persone riscaldato a trentotto gradi! Avete bisogno di altro, ragazzi? (Maria gli porge una banconota prelevata dalla sacca di Michael) Ah... Grazie!... Vado a prendervi del ghiaccio...
(Non appena esce le ragazze manifestano il loro entusiasmo)
TESS: Scommetto che ci sono anche gli scaldasalviette!
KYLE: Non sono mai stato in un posto del genere...
MICHAEL: Tutti in fila! Fuori le carte d’identità!
(I ragazzi fanno come richiesto e tendono le carte verso di lui)
MICHAEL: Questa città ha delle restrizioni sul divertimento. Sistemo tutto io... Non siete più degli studenti del liceo di Roswell, New Mexico... ma dei robot festaioli maggiorenni! (Passa una mano davanti ai documenti) D’ora in poi vi chiamerete così: userete questi pseudonimi per tutta la durata del viaggio. Avanti, sentiamo!
KYLE: Sono Harvey Wallbanger!
TESS: Piña Colada...
ALEX: Tom Collins!
ISABEL: Brandy Alexander.
MARIA: Margarita Salt...
LIZ: Shirley Temple.
MAX: Rob Roy.
MICHAEL: E io sono il dottor Love. Visto che finanzio io questa operazione seguirete tutti le mie regole... (Lancia una mazzetta di soldi a ciascuno) Il vostro fondo è di tremila dollari, i soldi devono essere spesi tutti, non si possono mettere da parte... Regola numero due, molto importante: Rob Roy e il dottor Love staranno per conto loro. Se ci incontrate non ci conoscete. Se non ci sono altre domande da fare allora... andate a sbancare il casinò!
(Escono tutti in fretta, e Max va verso Liz, rimasta indietro)
MAX: Mi ha... mi ha sorpreso la tua partecipazione a questo viaggio...
LIZ: Ah... Anche la tua partecipazione è stata una sorpresa...
MAX: Io sono qui per Michael. Sai... sta vivendo un brutto momento. Voglio tenerlo d’occhio.
LIZ: Ah! Allora questa non è una vacanza, per te.
MAX: Non ci verrei mai qui in vacanza!
LIZ: Sì, certo, ti capisco... Anch’io sono qui solo per Maria.
MICHAEL (si avvicina alla coppia): Io e Rob... dobbiamo stare soli!
LIZ: Oh, hai ragione, scusami! Stavamo... soltanto...
MICHAEL: Sì sì sì sì! Va bene, ciao! Vai!
LIZ: Vado!... Ciao!
MICHAEL: Ah, finalmente! Bello, qui, eh?
MAX: Sì... fantastico!
MICHAEL: Diamoci da fare. Con cosa iniziamo, black jack, dadi, roulette?
MAX: E’ lo stesso... Quello che vuoi tu.
MICHAEL: Mettici un po’ d’entusiasmo, Rob!... Vieni, il dottor Love t’insegnerà la strada...

(Isabel, Liz, Maria e Tess vanno verso l’area del casinò)
LIZ: Va bene, allora siamo d’accordo...
TESS: E’ fortissimo... Che sballo!...
ISABEL: Da dove vogliamo cominciare?
LIZ: Giochiamo! Siamo qui per questo...
MARIA: Ah! Spiacente, io sono impegnata: ho prenotato un massaggio alle terme!
LIZ: Aspetta, non avevi tanto bisogno di un’amica?
MARIA: Ci metterò al massimo un’ora! A dopo, ragazze!
TESS (si volta a salutarla): Ciao!
ISABEL: Coraggio, ragazze, buttiamoci nella mischia!
ADDETTO ALLA SICUREZZA (si mette davanti a Liz e Tess impedendo loro di proseguire): Scusatemi, posso vedere i documenti?
LIZ (estrae la propria carta d’identità): Sì, certamente!
ADDETTO: Benissimo, ragazze, i videogiochi sono da quella parte.
TESS: Mi scusi tanto, signore, ma noi abbiamo ventun’anni...
ADDETTO: E io sono un neonato...
TESS: Credo che abbiamo sbagliato documento! Devo averne un altro da qualche parte...
LIZ: Ascolti, è vero, abbiamo solo diciassette anni.
TESS: Mm... gliel’hai detto...
LIZ (arretrando): Ci perdoni... Ci dispiace... veramente tanto!...

(Tavolo del black jack. Kyle sta giocando e Isabel va accanto a lui)
ISABEL: Spiegami come funziona!
KYLE: Si mette qui la puntata e bisogna cercare di arrivare a ventuno. Le figure valgono dieci, ora prendi un’altra carta... con questa vai a sedici. Ora prendi un’altra carta... Vai a venticinque e lui si prende i tuoi soldi...
ISABEL: Ah... Ma è un gioco davvero splendido! Grazie tante!...
KYLE: Aspetta, non puoi giocare solo una mano!
ISABEL: Kyle, questa è matematica, non è esattamente quello che cerco in una vacanza.
KYLE: Siamo nella capitale del gioco d’azzardo, che pensavi di trovare?
ISABEL: Beh... se lo vedrò te lo dirò! Ciao! (Se ne va)
KYLE: Ciao...
ALEX: Ha ragione, sai? Questa è matematica: statistica a progressione aritmetica. Quindi l’unica strategia è... o tutto o niente! E’ l’unica probabilità che hai di far saltare il banco... (Punta tutte le sue fiches)
KYLE: Per me è una pazzia.
ALEX: Carta... Carta...
(Perde, e il croupier ritira le sue fiches)
KYLE: Strategia sbagliata.
MARIA (si avvicina esultante ad Alex): Non immaginerete mai cosa ho trovato nello spogliatoio delle terme!
ALEX: Oddio, mi fa male il cuore...
MARIA: C’è un impresario che fa delle audizioni, Alex! Alex, ho bisogno di un piacere da te! Mi serve un accompagnatore.
ALEX: Io so suonare solo il basso...
MARIA: Puoi arrangiarti un po’ con il pianoforte! Sono solo dei semplici cambi di accordi: il primo comincia con il mi, poi nel ritornello...
ALEX: Basta, Maria! Ho perso proprio adesso tremila dollari! Va bene?
MARIA: Alex, te li do io tremila dollari, se mi aiuti ad ottenere questo ingaggio! Ti prego...
ALEX: La nota era il mi, vero, cara?
MARIA: Sì.
ALEX: Accennami il motivo... (Si allontana con lei)

(Tavolo dei dadi)
CROUPIER: Sette!
MICHAEL: Regola base: sette o undici al primo tiro sono oro. Due, tre e dodici sono una rovina. (Rivolgendosi al croupier) Ehi, qui c’è un novellino!
MAX: No, tira tu, io ti guardo...
MICHAEL: Come vuoi... Credimi, ti piacerà, questo gioco: è veloce, vivace, esattamente il contrario della vita a Roswell! Ci siamo!
CROUPIER: Sei!
MICHAEL: Bene! Ora se faccio un sei vinciamo, se faccio sette possiamo andarcene. Farò tre più tre! Punto anche per lui.
GIOCATORE: Deve fare un doppio tre...
CROUPIER: Forza con quei dadi!
MICHAEL: Oh! Ah ah ah! Uh! Bene, paga!
MARIA (si avvicina a Michael): Notizie incredibili: ho ottenuto un’audizione!
MICHAEL: Seguitemi, ragazzi! (Rivolto a Maria) Sono qui per vincere, non ti vedo...
MARIA: Ma come? Non lo sai qual è il sogno che ho da sempre? Iniziare la mia carriera di cantante in un fumoso locale di Las Vegas!...
CROUPIER: Sette!
MICHAEL: Forte!
MARIA: Già mi vedo entrare in scena, accompagnata da una... grande orchestra e cantare una canzone d’amore illuminata da un riflettore che mette...
MICHAEL (interrompendola): Avevamo un accordo. Sparisci!
MARIA: Hai capito di cosa parlo? Questa potrebbe essere la mia grande occasione: non puoi venire con me a incoraggiarmi, a dirmi... non so...?
CROUPIER: Sette vince!
MICHAEL: Oh! Sono grande, signore e signori!
MARIA: Michael!
MICHAEL: Maria, sto facendo una cosa importante!
(Maria se ne va, delusa dal suo comportamento)

(Sala delle slot machines. Isabel vede due coppie che si baciano, poi viene distratta da delle voci vicino a lei)
SPOSA: Ah, stia attento!
UBRIACO: E perché? Il vino rosso porta fortuna... Addio...
SPOSA (rivolta ad una donna addetta al casinò): Oh, no, la prego, si sbrighi...
DONNA: Sì, sì...
ISABEL: Qualcosa non va?
SPOSA: Sono nei guai grossi! Mi devo sposare tra mezz’ora... e la mia damigella d’onore si è intossicata con la prima colazione, e uno stupido ubriacone mi ha rovesciato addosso un bicchiere di vino!
DONNA (torna con un bicchiere d’acqua e dei tovagliolini): Ecco...
ISABEL: Vediamo cosa posso fare... (Prende un tovagliolino ed il bicchiere) Grazie...
SPOSA: Mia madre me l’aveva detto di non sposarmi...
ISABEL: Non disperarti... (usa il suo potere per far sparire la macchia) Vedi? L’abbiamo tolta!
SPOSA: Ah! Caspita, tesoro, sei stata eccezionalmente brava! Come ti chiami?
ISABEL: Brandy.
SPOSA: Bel nome, Brandy! Io sono Tracy, sono molto contenta di averti conosciuta!
ISABEL: Molto piacere... Anch’io...
TRACY (vede sopraggiungere due uomini, di cui uno ha gli occhi bendati): Oh, questo è il mio futuro marito, Glenn. Il suo testimone, Dave... Brandy mi ha appena salvata dai guai...
GLENN: Ciao...
ISABEL: E’ un piacere conoscerti...
DAVE: Ciao.
ISABEL: Ciao...
TRACY: Jenny sta meglio?
DAVE: Mm? No, purtroppo. Quella maledetta frittata di granchi...
TRACY: Oh... Perfetto... E adesso come faccio?
DAVE: Magari Brandy è libera... per un paio d’ore...
TRACY: Oh... Che bell’idea, Dave! Brandy? Faresti la damigella d’onore?
ISABEL (sorridendo): Ah... Oh... certo...

IMPRESARIO: Coraggio, biondina, tocca a te!
(Accompagnata da Alex al piano Maria comincia a cantare)
IMPRESARIO: Brava! Hai dei gran bei polmoni...
MARIA: Ah... Andiamo, io...
IMPRESARIO: No, no, davvero! Mi hai commosso!
MARIA: La ringrazio!
IMPRESARIO: No, no, ti ringrazio io! E ora... puoi cominciare a spogliarti.
MARIA: Eh?
ALEX: Ehi! Cosa sta dicendo? Ma lei lo sa con chi sta parlando?
IMPRESARIO: Con una spogliarellista. E’ per questo, che ha fatto il provino.
ALEX (prende il foglio dalle mani di Maria): Fammi vedere il volantino... Grande talento... grandi soldi... oh oh... biancheria intima personale.
MARIA: Oh! Oh...

(Tavolo dei dadi. Una piccola folla si è radunata attorno a Michael, che continua a vincere)
MICHAEL: Ora il dottor Love farà un bel dieci!
(I dadi rotolano sul tavolo e la folla grida il suo entusiasmo)
MAX: Stai barando!...
MICHAEL: Se parli forte ti sentirà anche il croupier.
MAX: Non è giusto usare i tuoi poteri.
MICHAEL: Niente prediche, papà...
MAX: Non siamo qui per questo!
MICHAEL: No, siamo qui per divertirci, ed è quello che sto facendo. Perché non la smetti di fare la maestrina e non mi lasci lanciare in pace i dadi?
(Uno degli uomini addetti al casinò, dopo aver controllato una nuova coppia di dadi, la passa al croupier, che la sospinge verso Michael)
MICHAEL: Gente, questo è il quarto paio di dadi che mi cambiano, ma quando si è fortunati si è fortunati! (Lancia i dadi, e ancora una volta la gente esulta) Ehi! Oh... sento che è in arrivo un otto!
MAX (preoccupato): Michael, l’hanno capito!
MICHAEL: Ma cosa vuoi che capiscano? Che sto usando i miei poteri alieni? (Lancia, e vince ancora) Oh!
UOMO: Questo tavolo è chiuso.
MICHAEL: Che cosa significa?
UOMO: Non giochi più. Adesso prendi la tua vincita e cambi subito locale.
MAX: Lo facciamo.
MICHAEL: Non facciamo un accidente! Io sono qui per giocare... Vuol dire che cambierò tavolo.
UOMO: Senti, bulletto!...
MICHAEL: Bulletto?! (Lo aggredisce)
UOMO: Ehi, sta’ fermo, ragazzo! Vieni qui! Avanti! Portiamolo fuori!
(Max cerca di aiutare Michael ma vengono entrambi bloccati dagli uomini addetti alla sicurezza e portati via)

(Sala giochi. Liz è intenta a giocare a flipper)
TESS: Sai qual è il problema? E’ che siamo basse! Se non fossimo così maledettamente basse avrebbero creduto che abbiamo ventun’anni! E allora sai cosa faccio? Faccio il lavaggio del cervello alla guardia! Le faccio credere che siamo alte un metro e settanta e poi ce ne andiamo dove ci pare!
LIZ: Tess, io sto bene qui, nella sala giochi...
TESS: Mm! Fantastico... Bloccata nella capitale mondiale del divertimento con Liz Parker! Se vogliamo fare una cosa spericolata possiamo sfidare dei bambini di otto anni a boccette... oppure andare al palaghiaccio!
LIZ (ha notato il volantino della Cappella di Elvis e la sua espressione si fa più decisa): Se proprio vuoi saperlo, io non avevo nessuna intenzione di venire a Las Vegas! Lo sapevo che sarebbe stato il viaggio più noioso della mia vita, lo sapevo! Ma ci sono dovuta venire lo stesso. A proposito... neanch’io... mi diverto ad essere bloccata qui con te!
TESS: Bene!
LIZ: Bene. (Riprende a giocare mentre Tess se ne va)

(Suite presidenziale)
TRACY: Uh! Quasi dimenticavo! (Si volta prima di uscire dalla stanza e lancia il suo bouquet verso Isabel, che lo afferra al volo mentre Dave scatta una fotografia) Oh! (Fa un cenno di saluto con la mano) Ciao!
GLENN: Grazie di tutto, Brandy!
TRACY: Ciao!
ISABEL: Di niente!
MARIA (arriva insieme ad Alex): Che sta succedendo?
ISABEL: Quelli erano Tracy e Glenn. Si sono appena sposati, e io ero la damigella d’onore!
MARIA (indica con un gesto della mano Dave, a qualche metro da loro): E quello chi è?
ISABEL: E’ Dave... (Accenna alla torta nuziale davanti a lei) Torta?
MARIA: Mm...
(Mentre Maria si serve Isabel si avvicina a Dave)
DAVE: Oh! (Estrae dalla tasca dei pantaloni la macchinetta fotografica) Per ricordo... (Stringe Isabel a sé tenendo a distanza l’apparecchio e scatta)
(Squilla il telefono)
MARIA (prende il ricevitore): Suite luna di miele, parla Margarita.
MICHAEL: Maria, sono io.
MARIA: Io chi?
MICHAEL: Non mi diverti.
MARIA: Vuoi sapere cosa ho fatto stasera? Ho fatto un bel provino come spogliarellista! Si sono presi gioco di me...
MICHAEL: Hai avuto il lavoro?
MARIA: Ma stai ascoltando quello che dico? Non sarebbe successo se tu fossi venuto con me!
MICHAEL: Posso parlare con qualcuno, per favore?
MARIA: Ci sono io, per parlare!
MICHAEL: No, non serve. Sono in prigione con Max, quindi smettila di chiacchierare e vieni subito a tirarci fuori!
MARIA: Aspetta un minuto... Se siete in prigione questa è la vostra unica telefonata!...
MICHAEL: Esattamente!
(Maria riattacca di colpo)

(Tavolo del black jack)
ALEX: Il buddismo non disapprova il gioco d’azzardo?
KYLE: E’ stato Budda stesso a coniare il detto: sappi quando tenerli, quando spenderli, quando allontanarti e quando scappare!
ALEX: Ah! La tua, ovviamente, è una fede spirituale profonda e duratura...
MARIA: Incassate e andiamo!
KYLE: Lasciaci in pace, ragazza mia!
ALEX: E’ inutile, il giovane sta vincendo, piccola!...
MARIA: Devo far uscire dal carcere Max e Michael, se i vostri soldi bastano.
KYLE: Con la mia vincita? I miei soldi? Scòrdatelo!
MARIA (rivolta al croupier): Senta! Io sono dell’anonima scommettitori: mi dia una mano, mi faccia un grande favore! Impedisca a questa pecorella smarrita di proseguire sulla via della perdizione!
CROUPIER: Spiacente, signora, è contrario alle regole della casa.
KYLE: Hai ragione...
MARIA: Ti ha illuminato Budda!

(Suite presidenziale. Dave e Isabel ballano abbracciati al ritmo di “Thank you” di Dido)
DAVE: Devi essere una vera spendacciona se ti permetti un posto come questo...
ISABEL: E’ di un mio amico.
DAVE: Ah... E chi è? Un Kennedy, forse?
ISABEL (sorridendo): Una specie di principe...
DAVE: Mm... E’ veramente una cosa fantastica... Viaggio gratis, smoking gratis, ballare con una splendida bionda in una suite favolosa...
ISABEL: Ti accontenti di poco!...
DAVE: E tu no?
ISABEL: Stai correndo troppo, Dave! Non pensi di poter rischiare tutto con altre domande indiscrete?
DAVE (ridendo): Dovrò pregare le mie sorelle di insegnarmi una nuova tattica!
ISABEL: Te la cavi benissimo da solo...
(Si baciano)
DAVE: Non potremmo andarcene da un’altra parte?
ISABEL: Che cos’hai in mente?
DAVE: Ho una stanza d’albergo in fondo al viale.
ISABEL: Questa è una stanza d’albergo.
DAVE: Pensavo a un posto un po’ più riservato...
ISABEL: Ci dovrò pensare su... (si baciano di nuovo) Va bene: ci ho pensato. Andiamo!

(In cella)
MAX: Ci stiamo divertendo, vero?
MICHAEL: Grazie a te.
MAX: Non è certo colpa mia. Se non avessi fatto... lo sbruffone!...
MICHAEL: Ci siamo: un’altra predica! Ehi, avvicinatevi tutti alle sbarre: Max, adesso, ci farà una bella predica!
DETENUTO: Sta’ zitto!
MAX: Ma che cosa ti prende?
MICHAEL: Cosa prende a me? Cosa prende a te! Cosa prende a te, amico!
MAX: Si può sapere cosa stai dicendo? Io sono venuto fin qui soltanto per te!
MICHAEL: Sì, per bontà del tuo grande cuore altruista! Hai saltato la sesta ora e sei andato a Las Vegas con quello svitato di Michael! Grazie tante, Max... (applaudisce con sprezzo)
MAX: Come vuoi. D’ora in avanti parli da solo! (Si siede all’estremità opposta della panca, il più lontano possibile da Michael)
MICHAEL: D’accordo, parlo da solo. (Inizia a parlare fingendo di essere il suo stesso interlocutore) Dimmi, Michael, perché sei voluto andare a Las Vegas con Max? Non ti pare che sia stata un’idea stupida?... Ah, tu non capisci! Max e io siamo ragazzi, e a volte ai ragazzi piace uscire e fare casino senza motivo!... Ma Michael! Max non è divertente! E’ tutto d’un pezzo, così responsabile!
MAX: Comunque siamo qui, no?
MICHAEL: Questa è una conversazione privata. (Riprende il suo soliloquio) Insomma, Michael, che cosa è successo?... Max e io eravamo molto legati, siamo cresciuti insieme, che cosa c’è di strano se... andiamo a divertirci per un paio di giorni? Eravamo amici!
MAX: Oh, smettila, per favore! (Si alza in piedi e fronteggia Michael) Che diavolo c’entra l’amicizia? Si tratta del tuo comportamento irresponsabile e impulsivo!
MICHAEL (alzandosi a sua volta): Ricordi che brutti momenti ho passato nelle ultime settimane? Se l’hai dimenticato, mi hanno sparato!
MAX: Lo so! E io ti ho guarito!
MICHAEL: Mi hai solo messo una mano sulla spalla comportandoti come un robot. Tu sei una macchina, Max... Tu non sai come si fa a guarirmi... a guarirmi veramente... (Gli volta le spalle allontanandosi).

(Suite presidenziale. Max apre la porta con espressione dura, seguito da Michael e Maria)
MAX (prende il telefono e compone un numero): Quando c’è il primo volo per Roswell? Non c’è niente prima?
MARIA (rivolta a Michael, sedutosi in poltrona): Michael? Devi farlo restare! (Si volta e va verso Max, che sta dirigendosi verso la porta) No no no no no! Aspetta, non te ne andare! Spenderò gli ultimi soldi di Michael per una cena costosa: ho deciso anche quali abiti indosseremo!
MICHAEL: Lui non è più invitato!
MAX: Grazie, ma io vado a casa. (Esce)
MICHAEL: Finalmente comincerò a divertirmi!

(Sala giochi. Max si avvicina a Liz, ancora alle prese col flipper)
MAX: Niente male!
LIZ: Ah! Beh, sai, dopo sei ore e migliaia di monetine si comincia a prendere il ritmo...
MAX: Mi hanno detto che eri qui... Sono passato per dirti che vado via.
LIZ: Ah... Qualcosa non va?
MAX: No... no, è solo che... Las Vegas... mi fa venire la pelle d’oca.
LIZ: Hai ragione... (Accenna con la mano alla pubblicità della Cappella di Elvis) Mi dici chi si vorrebbe sposare nella Cappella di Elvis?
MAX (guarda a sua volta il volantino e sorride): Non io... non in questa vita...
LIZ (serissima): Neanch’io.
MAX: Ora devo prendere l’aereo...
LIZ: Sì, certo.
MAX: Ci vediamo a Roswell. (Si volta e se ne va)
LIZ (guardandolo allontanarsi): D’accordo.
(Davanti all’albergo si ferma un taxi, da cui scende una coppia di sposi. Mentre sta per salire sulla vettura, Max si volta e vede l’uomo sollevare la moglie in braccio e baciarla. Ad un tratto non sono più i due sconosciuti, ma lui stesso e Liz. Sconcertato, li segue con lo sguardo mentre entrano nell’albergo)

(Al ristorante. C’è musica dal vivo e alcune coppie stanno ballando. I ragazzi, elegantissimi, sono seduti ad un tavolo)
MARIA: Amici miei, questa è la Las Vegas che amo...
ALEX (mettendosi in posizione per fare una foto ricordo): Ok, e ora sorridete, gente!
(I ragazzi si avvicinano tra loro e sorridono mentre lui scatta)
ALEX: Bene, ecco fatto...
MARIA: Come sei elegante, ragazzo dello spazio! Mi dispiace per la mia audizione...
MICHAEL: Dispiace anche a me... Pensavo che adesso un cheeseburger ci starebbe bene!
MARIA: Hai mangiato l’aragosta.
MICHAEL: Sì, ma ho ancora fame! Faccio un salto al fast food qui dietro: soldi, prego... (prende le banconote che gli porge Maria) Grazie.
MARIA: Un cheeseburger! Perché perdo tempo con lui?
LIZ: Almeno si è messo la cravatta...
MARIA: Liz, sono preoccupata! Io voglio essere una donna di un certo livello: come posso diventarlo se lui vive in un mondo fatto solo di cheeseburger e videogiochi? Lui è così... così...
(In quel momento un fascio di luce illumina Michael, salito sul palco)
MICHAEL: Signore e signori, questa sera vi verrà offerta una vera delizia: ascolterete una cantante che anch’io amo molto ascoltare anche se... cosa incredibile... lei non lo crederà mai...
(Maria sorride emozionata)
MICHAEL: Date il benvenuto sul palco alla signorina Margarita Salt!
(Il pubblico applaudisce mentre Maria raggiunge Michael)
MICHAEL: In bocca al lupo...
(Maria comincia a cantare ed il pubblico ascolta attento. Delle coppie si mettono a ballare)
TESS (rivolta a Kyle): Vieni, balliamo!
ALEX (continua a scattare foto): Un’altra... (Vede arrivare Isabel) Mi era parso di capire che tu fossi impegnata.
ISABEL: Lo credevo anch’io... Però non capisco. Era esattamente quello che stavo cercando in questa città: un fusto bello, intelligente, di quelli che ti mangiano in un solo boccone, che ti fanno impazzire!
ALEX: Ma...?
ISABEL: Ma... lui è andato a prendere del ghiaccio e io ho preso un taxi... E ora sono qui... Di nuovo sola... Sono la ragazza più imbranata del pianeta...
ALEX: Ti posso assicurare che questo non è affatto vero... Perché quando sarai pronta troverai qualcuno e... lo renderai l’uomo più felice del mondo...
ISABEL: Ti va di ballare?
ALEX (le porge il braccio): Non vedo l’ora!
(Michael, dal suo punto privilegiato al lato del palco, da cui sta seguendo l’esibizione di Maria, si accorge dell’arrivo di Max al loro tavolo, dove è rimasta solo Liz.)
(Max tende una mano verso la ragazza, che porge la sua accettando il silenzioso invito a ballare)
LIZ: Non dovresti essere all’aeroporto?
MAX: Ci stavo andando... Ma mi è successa... una cosa... stranissima.
LIZ: Che cosa?
MAX: Ho avuto una visione... Noi due... che stavamo... scendendo da un taxi... Come se ci fossimo sposati a Las Vegas!...
LIZ (sorridendo imbarazzata): E’ molto strano...
MAX: Già... E’ stato... come un ricordo di una cosa realmente accaduta... Non capisco...
LIZ: Max... Max...
(Maria termina la canzone ed i presenti applaudiscono. La ragazza fa cenno a Michael di avvicinarsi e lo bacia davanti a tutti. Il gruppo rientra poi nella suite, dove trova lo sceriffo seduto su una poltrona)
VALENTI (mostra il cartello con la scritta “Guerin Party”, poi si alza in piedi): Alle tre e trenta di ieri sono stato contattato dal vicepreside McClure, che mi ha informato che mio figlio, che era in punizione, non si era presentato. Questo mi ha sorpreso. Allora ho chiamato alcuni amici di Kyle... ma nessuno sapeva dov’era. Allora ho cominciato a fare qualche indagine, naturalmente senza allarmare i vostri genitori, e mi sono reso conto che eravate tutti scomparsi! Alle quattro e trenta non sapevo più che fare!... Ho pensato si trattasse di un rapimento di massa, o... di un’invasione, doveva trattarsi di qualcosa di grave perché io non... non potevo nemmeno pensare che vi foste tutti allontanati senza dirmelo!
MAX: Ci siamo... presi una piccola vacanza.
MICHAEL: Una vacanza di primavera.
VALENTI: Avete saltato la scuola. Non andare a scuola... può essere giustificato solo se si deve salvare un pianeta, il vostro, il mio... o qualsiasi altro, e non è assolutamente accettabile se, invece, è fatto in nome del gioco d’azzardo! Sono stato chiaro? (I ragazzi annuiscono in silenzio) I vostri genitori, più tardi, saranno informati, vi aspetto di ritorno a Roswell oggi pomeriggio. Kyle, sali in macchina!
KYLE: Eh..., sto vincendo mille e seicento dollari.
VALENTI: Adesso!
KYLE: Sì.
(Lo sceriffo segue Kyle fuori della suite. Uno dopo l’altro, Maria, Isabel, Liz e Alex spariscono nelle proprie stanze.)
TESS: Uh...
MICHAEL: Sono contento di essere orfano...
TESS: Sì, anch’io...
VALENTI: Tess! Ti sto aspettando!
(Tess obbedisce al richiamo e Max e Michael rimangono soli)
MAX: Come va? Sei stanco?
(Liberatisi di giacca e cravatta, i due ragazzi escono. Si fermano ad un bar all’aperto e prendono un caffé ciascuno)
MICHAEL (Paga con una banconota le bevande e poi mette le monete del resto nel barattolo delle mance): Erano gli ultimi...
MAX: Prima... avevi ragione... A volte mi comporto come una macchina...
MICHAEL: Scordatelo! Non sapevo quello che dicevo...
MAX: No! Era una cosa... che era giusto che tu dicessi... Avevi bisogno di un amico... e hai trovato un istitutore... Scusami... Il fatto è... che mi sento talmente responsabile di te... di Isabel... e perfino di Tess... che a volte questo riesce ad impedirmi di farvi capire... quanto contate per me... Sappi che senza di te... io sarei perso, Michael.
MICHAEL: Chiunque ci abbia mandato qui era un tipo in gamba! Sai perché? Perché ci ha mandato insieme, e finché saremo insieme... ce la faremo!
MAX (incamminandosi con lui per il tranquillo viale antistante il bar): Abbiamo un paio d’ore da impegnare prima del volo... e... niente soldi... Che cosa vuoi fare?
MICHAEL: Non lo so. Ho tanti dvd, nella mia stanza...
MAX: Perché no?
MICHAEL: Ci vediamo Bravehart?
MAX: Quante volte lo vuoi vedere, quel film?
MICHAEL: Sto cercando di fare il calcolo preciso dei morti. Arrivo fino a duecentoventi poi perdo il conto...

(Sigla di chiusura)


Trascrizione realizzata da Elisa


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