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IL CINEMA DELL'ORRORE


Approfondimento scritto da Giulio nel mese di luglio 2002.


Nelle pellicole dell'orrore la trama è sempre uguale: c'è un cattivo (o più) che in una comunità più o meno isolata inizia ad ammazzare una serie di buoni finchè l'ultimo rimasto, dopo aver affrontato le sue paure più profonde, non riesce a liquidarlo; chiameremo le produzioni di questo genere slescer. In alternativa, un gruppo di persone si trova casualmente intrappolato in un ambiente invaso da strani mostri; muoiono tutti tranne uno che riesce anche a distruggere il "nido" dal quale questi mostri nascono; chiameremo le produzioni di questo genere eglien. Ancora, in un prestigioso istituto uno scienziato pazzo cerca di condizionare i cervelli dei suoi alunni/pazienti/sottoposti ma viene fermato dal protagonista appena arrivato e dalla morosa che il protagonista s'è fatto lì; chiameremo le produzioni di questo genere dotor.
Tutto questo discorso lo faccio per dimostrare che l'arte popolare si esprime per stereotipi, per semplificazioni della realtà funzionali all'economia dell'esposizione di soggetti predeterminati, mentre l'arte colta preferisce approfondire la qualità e lo spessore dei propri elementi; insomma la prima guarda più alla funzione, la seconda alla soggettività. Come nella pittura popolare bastano pochi tratti per definire un personaggio così in quella "alta" le figure sono riprodotte in maniera quasi fotografica (almeno fino al XX sec.), come nella narrativa popolare i personaggi hanno una caratterizzazione univoca e semplice
e la complessità e data dal loro numero e dalla varietà delle loro avventure così nella narrativa colta si tende a ridurre lo spazio della vicenda ed il numero dei personaggi a vantaggio di pochi ma psicologicamente variegati protagonisti. E quanto ad esempi ci fermiamo qui.

RIFLESSIONI GENERALI SUI PERSONAGGI

I personaggi della cinematografia orrorifica americana (in parallelo a quelli della fiaba) sono quasi sempre funzionali, cioè definiti non in base alla loro psicologia ma al ruolo che hanno nella economia della vicenda.
Possiamo riassumerli come:
A) l'eroe. E' il fidanzato dell'eroina, cioè della protagonista femminile e finisce (in ordine di frequenza):

1) per uccidere il cattivo (categorie dotor ed eglien)
2) ammazzato dal cattivo
3) salvato dall'eroina
4) si scopre che è lui il cattivo (categoria slescer); qualora protagonista, spesso ha perso un fratello/la mamma/il papà o quantomeno il cane.

B) l'eroina. E' la fidanzata dell'eroe, cioè del prot. masch. e a nella cat. slescer è lei la protagonista e dopo aver patito tribolazioni varie da parte del cattivo riesce ad ucciderlo pur essendo sola & indifesa; nella categoria dotor è la spalla di A, col quale indaga; in eglien ha ruoli piuttosto diversificati. Qualora protagonista, spesso ha perso un fratello/la mamma/il papà o quantomeno il cane. Questi due tipi di personaggio sono sempre i protagonisti della vicenda.
C) il cattivo. O è un mostro (eglien) od umano; se umano, o è un dottore pazzo (dotor) o psicopatico mascherato (slescer), comunque inizia ad agire solo a 1/3-metà storia; per altre sue caratteristiche, vedi un po' sotto.
D) il simpaticone, amico dei buoni -specie dell'eroe, che finisce regolarmente ammazzato; è raro nella categoria eglien.
E) la "troietta", amica dei buoni -specie dell'eroina, che finisce regolarmente ammazzata; non c'è mai nella categoria eglien.
F) la migliore amica dell'eroina che spesso è anche "troietta" ma comunque fa sempre una brutta fine; è rara nella categoria eglien. Talvolta è in competizione con B per A od è fidanzata di G.
G) il miglior amico dell'eroe, che spesso è anche il simpaticone; in dotor ha sempre un importanza maggior che in slascer ed elien. Talvolta è in competizione con A per B.
H) l'autorità connivente, che in slascer e dotor copre le malefatte del cattivo finchè A o B non le scoprono ed in eglien invia i buoni a reprimere i cattivi; spessissimo qualcuno di H ci rimane.
I) il pazzoide, che spesso preannuncia l'operato del cattivo; spessissimo finisce ammazzato. In eglien il suo ruolo manca ma è in certa maniera svolto da un sopravvissuto o da un rapito dal cattivo e tenuto nella tana fino al ritrovamento da parte dei buoni.
L) l'iniziato, che conosce parecchie cose sul cattivo e che spessissimo finisce ammazzato prima di dire tutto ai protagonisti. Il suo ruolo spesso è svolto da I. Nella slescer non c'è quasi mai. Talvolta figura in veste di aiutante del protagonista ed in qualche raro caso di suo miglior amico.
M) l'aiutante del cattivo, che talvolta si salva. Nella categoria eglien il suo ruolo è talora svolto da H.
N) i genitori dell'eroe/dell'eroina, che non sempre compaiono e hanno sempre una parte secondaria. Talvolta ci sono anche i genitori di F o G. Mai presenti in eglien.

Passiamo ad una rapida analisi dei momenti in cui una pellicola dell'orrore odierna si suddivide:

L'inizio col  botto

E' una specie di prologo presente nel 99% dei film che ho visto, nel quale il cattivo attacca facendo una vittima. E' in pratica la presentazione del cattivo.

La preparazione

In questa fase ci sono 3  momenti:
1) l'arrivo dell'eroe/dell'eroina (se l'azione si svolge invece dove egli abita, viene semplicemente presentato)
2) la presentazione degli amici dell'eroe/dell'eroina
3) i presagi che fanno intuire il futuro attacco del mostro oppure la verità nascosta del luogo dove l'eroe vive/lavora. Caso tipico, i nostri inquadrati come di nascosto, da dietro alberi,muri ecc. In questa fase agisce il personaggio I).

Lo scontro finale

Il  cattivo passa all'azione e massacra separatamente gli amici dell'eroe/dell'eroina. Alla fine l'eroe (ma soprattutto l'eroina, più debole fisicamente) riesce con l'astuzia a colpirlo o a fuggire. Quasi sempre c'è la scena dove l'eroe di nascosto aspetta il cattivo passi avanti; il cattivo si avvicina (picco della tensione) ma alla fine lascia perdere, si volta e l'eroe lo colpisce da dietro.

Lo spavento finale, ovvero il colpo di coda del cattivo

Il cattivo, morente o buggerato, ritorna e cerca  un'ultima volta di danneggiare l'eroe che però con prontezza lo elimina definitivamente


 

 

 

 

 

 

 


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