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Realizzazione Antonio Genna |
"Fania (Ballata per un condannato)"
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TITOLO ITALIANO: "Fania (Ballata per un condannato)"
TITOLO ORIGINALE: "Playing for Time"
FILM TV
REGIA: Daniel Mann, Joseph Sargent
SCENEGGIATURA: Arthur Miller
BASATO SULL'AUTOBIOGRAFIA "Ad Auschwitz c’era un’orchestra" di Fania Fénelon
MUSICHE: Brad Fiedel
PRODUZIONE: USA 1980
DURATA: 150 minuti
PERSONAGGI |
INTERPRETI |
DOPPIATORI |
FANIA FÉNELON |
Vanessa Redgrave |
RITA SAVAGNONE |
ALMA ROSÉ |
Jane Alexander |
MARIA PIA DI MEO |
ELZVIETA |
Marisa Berenson |
SERENA VERDIROSI |
ETALINA |
Robin Bartlett |
PAILA PAVESE |
MARIANNE |
Melanie Mayron |
EMANUELA ROSSI |
FRAU LAGERFÜHRERIN MARIA MANDL |
Shirley Knight |
GERMANA DOMINICI |
FRAU LAGERFÜHRERIN SCHMIDT |
Viveca Lindfors |
ANNA MISEROCCHI |
COM. KRAMER |
Clarence Felder |
CESARE BARBETTI |
DOTT. JOSEF MENGELE |
Max Wright |
GIANFRANCO BELLINI |
MALA |
Maud Adams |
MARELLA JACOBACCI |
MICHOU |
Anna Levine |
ISABELLA PASANISI |
ESTHER |
Marta Heflin |
ANNA RITA PASANISI |
OLGA |
Christine Baranski |
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PAULETTE |
Verna Bloom |
------------------------- |
GRETA |
Grace Stover |
SILVIA TOGNOLONI |
SHMUEL |
Will Lee |
SERGIO FIORENTINI |
TCHIAKOWSKA |
Elaine Bromka |
VALERIA PERILLI |
ALCUNE NOTE SUL
FILM
a cura di Andrea Migliori
Il film drammatico, tratto dall’autobiografia scritta da Fania Fénelon nel 1976 ed edita in Italia da Vellecchi, racconta l’esperienza della celebre cantante francese, nata ebrea da parte di padre, nel campo di concentramento di Auschwitz, dove venne deportata nel 1943. Qui la Fénelon, grazie alla sua abilità musicale, entrò a far parte dell’orchestra femminile come pianista e voce solista, diretta dalla direttrice e violinista Alma Rosé, e vi rimase fino alla sua liberazione nel 1945, quando i russi sgombrarono il campo salvando tutti i prigionieri. Nonostante l’aver fatto parte dell’orchestra abbia indubbiamente risparmiato alla Fénelon e alle sue compagne il duro lavoro dei campi di concentramento, oltre alla morte nei tremendi forni crematori, l’esperienza di suonare davanti ai nazisti e pervertire l’arte a beneficio di ufficiali e medici ansiosi di distrarsi dalle esecuzioni di massa dei lager fu senza dubbio umiliante e lenitiva della loro dignità, mettendole spesso nella situazione di dubbio se rimanere vive a quel prezzo valesse veramente la pena.
Il film, girato interamente in Pennsylvania, fu una delle prime produzioni cinematografiche in cui un intero gruppo di attrici si rasò la testa per il proprio ruolo.
La statuaria Vanessa Redgrave, scelta per il ruolo protagonista di Fania Fénelon, non fu il primo nome proposto del regista: la prima ad essere contattata per la parte fu infatti Barbra Streisand, che con la sua statura assomigliava molto di più alla piccola cantante francese. Anche Julie Andrews, la celebre Maria di "Tutti insieme appassionatamente" (1965) venne proposta per la parte. La produttrice del film, Linda Yellen, volle invece avere a tutti i costi la Redgrave, ben nota simpatizzante dell'OLP, nonostante la sua posizione pro-palestinese e le sue critiche al sionismo. La sua conferma nel ruolo protagonista scatenò numerose proteste nella comunità ebraica e nelle principali organizzazioni a tutela della memoria dell’Olocausto, a partire dal Simon Wiesenthal Center di Los Angeles, diretto all’epoca dal famoso cacciatore di nazisti Simon Wiesenthal, a cui oggi è dedicato il museo: Wiesenthal intimò il pubblico a spegnere i televisori la sera della trasmissione del film e invitò le maggiori compagnie pubblicitarie a non acquistare spazi promozionali all’interno della messa in onda. Ci furono picchettaggi e proteste fuori dalla sede della rete CBS a Phoenix, in Arizona, e addirittura il lancio di una bomba per boicottare del tutto la stazione televisiva.
La protesta più grande tuttavia arrivò dalla diretta interessata, Fania Fénelon, che al pari di tanti altri non apprezzò per nulla la scelta di Vanessa Redgrave per interpretarla, anzi, vi si oppose con tutte le sue forze. In un’intervista al programma televisivo di attualità "60 Minutes", in onda sulla rete CBS, la Fénelon si scaglio direttamente contro la Redgrave, trovandola inadatta sia fisicamente che moralmente al ruolo, e dicendo: "Io ho i piedi più piccoli di quelli di Vanessa, inoltre quando ad Auschwitz ero una giovane donna, avevo poco più di vent’anni, mentre lei è già sulla quarantina. Io volevo Jane Fonda per questa parte, anche lei ha le sue idee politiche ma non è una fanatica come la Redgrave. Oppure Lisa Minnelli, così piccola, piena di vita, capace di cantare e ballare. Vanessa non canta e non balla, e per di più non ha nessun senso dell'umorismo, cosa che nel campo mi ha salvato la vita."
Alle proteste per la scelta di Vanessa Redgrave per il ruolo di Fania si contrapposero le voci di numerosi altri personaggi dello spettacolo che invece supportarono l’attrice e la incoraggiarono a non rinunciare al ruolo: tra di loro anche le colleghe della Redgrave nel film, che contattate per esprimere il loro parere quella questione si dimostrarono solidali e ansiose di iniziare le riprese con lei.
Il film, trasmesso negli Stati Uniti il 30 settembre 1980 sulla rete CBS, ebbe un enorme successo di pubblico, conquistando il podio nella classifica dei programmi più visti della settimana con oltre 20 milioni di telespettatori. Il successo di concretizzò con numerose candidature ai più importanti premi televisivi, tra le quali quella al Golden Globe come miglior prodotto televisivo dell’anno, premio vinto poi dal film "Prima dell'ombra", diretto da Paul Newman. "Fania" si aggiudicò tuttavia un Emmy nel 1981 nella stessa categoria, sbaragliando stavolta la concorrenza della miniserie "Evita Peron" (1981), con Faye Dunaway e James Farentino, e del film "La caduta di un angelo" (1981), con Richard Masur e Melinda Dillon.
Vanessa Redgreve ricevette una candidatura all’Emmy come miglior
attrice protagonista, vincendo il premio e battendo la concorrenza di Yōko
Shimada e Catherine Hicks, nominate rispettivamente per la miniserie
"Shōgun
– Il signore della guerra" e il film "Marilyn – Una vita, una storia".
Anche Jane Alexander si aggiudicò un Emmy come miglior attrice non
protagonista, a discapito di Colleen Dewhurst e Patty Duke, entrambe
candidate per il film "Donne" (1981).
Il film è andato in onda per la prima volta in Italia il 3 dicembre 1981 in prima serata su RaiUno. Successivamente è stato pubblicato in VHS nel 1989 su etichetta Eagle Home Video, usando il titolo alternativo "Ballata per un condannato" (ma mantenendo l’originale "Fania" nei titoli di apertura del film).
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