ALIAS Italia

ALIAS ITALIA: LE TRASCRIZIONI

EPISODIO 2.4

Trascrizione a cura di Alyssa.

Guida all'episodio "Bugie" (2.4): cliccate qui.

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N.B.: LE BATTUTE IN RUSSO SONO RIPORTATE IN ITALIANO, SCRITTE IN CORSIVO ROSSO.

BUGIE

[SIBERIA. Sydney è imprigionata sotto il ghiaccio (che si è richiuso sopra di lei) dopo che ha avuto un incontro con Sark nelle caverne subglaciali della Siberia]
(Syd nuota nell’acqua gelida, quando vede un sommozzatore, un uomo di Sark al quale Dixon ha sparato da sopra la superficie glaciale, che affonda lentamente, ormai morto. Gli si avvicina e gli toglie di mano il fucile, con il quale spara al ghiaccio rompendolo e riuscendo a risalire in superficie. Mentre cerca di salire sul ghiaccio, però, ormai stremata e infreddolita, Sydney si lascia andare. Ma un provvidenziale Dixon le afferra la mano e la tira fuori dall’acqua, salvandola)
DIXON: Sydney!
SYDNEY: Ciao!

[Los Angeles. Sydney è nell’ufficio di Sloane]
SLOANE: Avresti dovuto recuperare il carillon e invece… l’ha preso il signor Sark!
SYDNEY:: Sì, ma dopo essere stato 500 anni sepolto nel ghiaccio il carillon era corroso, mi si è sgretolato tra le mani!
SLOANE: E’ strano!
SYDNEY: Che cosa?
SLOANE: Milo Rambaldi! Ci è già capitato, molte volte! Nasconde informazioni dentro opere d’arte: l’orologio, la scultura… Ma stavolta ha scelto di occultare una delle sue scoperte più importanti, la formula dell’energia .0, dentro un carillon!
SYDNEY: Stiamo parlando di un inventore vissuto 500 anni or sono. Tutto quello che fa Milo Rambaldi a me sembra strano!
SLOANE: Beh, la cosa strana non è come ha nascosto l’informazione, ma dove! Come è possibile che Milo Rambaldi abbia partorito l’idea di costruire delle catacombe in Siberia, per poi lasciare che il carillon marcisse sotto uno strato di ghiaccio?
(Sydney ha un’immagine di sé stessa che distrugge il carillon con lo spray)
SYDNEY: Un altro mistero di Rambaldi!

[Incontro di Sydney e Vaughn nel magazzino abbandonato]
VAUGHN: Tu credi che Sloane sospetti?
SYDNEY: Che abbia corroso il carillon con l’inalatore? No, non credo! Sloane ci ha tenuto a mostrarmi la sua gioia perché ero tornata sana e salva. (scena di flashback in cui Sloane abbraccia Sydney) Ho fatto una doccia e sono venuta qui.
VAUGHN: Bene. Comunque la missione in Siberia è stata un grande successo! Quando hai azionato il carillon lo abbiamo registrato, lo sta esaminando Langley, e Sloane non ha le nostre informazioni!
SYDNEY: Neanche Sark!
VAUGHN: Che hai?
SYDNEY: Ancora una volta mia madre ci ha dato un amano, tutto qua!
VAUGHN: Sai che puoi parlarmi di tua madre!
SYDNEY: Quello che so è che per te è più dura di quanto dai a vedere!
VAUGHN: Beh, è il mio lavoro!
SYDNEY: Vaughn, lei ha ucciso tuo padre!
VAUGHN: Sì, grazie!
SYDNEY: Tu non devi fingere con me!
VAUGHN: E tu non devi frenarti!
SYDNEY: Sto solo dicendo che non è giusto!
VAUGHN: Forse no, ma io non sono entrato alla CIA in cerca di giustizia! Dopo tutto quello che ti ha fatto, riusciresti perfino a perdonarla?
SYDNEY: Non lo so…
VAUGHN: Beh, tuo padre non ha i tuoi stessi dubbi! Sta parlando con Kendall proprio adesso: chiederà il trasferimento di tua madre!

[CIA. Kendall e Jack stanno discutendo, arriva Sydney]
KENDALL: Finché ci aiuterà in questa guerra contro l’SD-6 e l’Alleanza lei resta!
SYDNEY: Ma tu l’hai letto il mio rapporto?
JACK: Sì, certamente!
SYDNEY: E perché ignori totalmente quello che ho scritto?
KENDALL: Ottimo lavoro in Siberia, Bristow!
SYDNEY: Grazie!
KENDALL: Scusatemi! (se ne va)

JACK: Sono d’accordo con quello che hai scritto, che in più di un’occasione tua madre ha fornito informazioni decisive al detrimento dell’SD-6; e sembra anche che le sue azioni ti abbiano evitato pericoli!
SYDNEY: Questo è un fatto!
JACK: Sì, ma c’è anche un altro fatto: niente di ciò che lei dice o fa è ritenuto affidabile! E’ spinta solo da interessi personali. E ora che hai tuoi rapporti con tua madre si è aggiunta una componente emotiva sono preoccupato!
SYDNEY: E perché? La mia professionalità rimane! Nei nostri incontri abbiamo parlato solamente delle missioni!
JACK: Le hai detto della recita a scuola!
SYDNEY: Mi hai sentito mentre gliene parlavo!
JACK: Sì!
SYDNEY: Tu mi stavi guardando! Ho già troppe spie nella mia vita per preoccuparmi…
JACK: Ti stavo solo guardando mentre facevi gli stessi errori che ho fatto io. E’ una donna che tu hai idealizzato per quasi vent’anni, senza sapere del suo passato col KGB!
SYDNEY: Questo che vuol dire?
JACK: Che desideri una madre… tua madre, da quando sei nata!
SYDNEY: Papà, non devi preoccuparti per me, non sono così ingenua!
JACK: Questo lo speriamo entrambi, non è vero?

[SD-6. Sloane è nel suo ufficio, Jack bussa alla porta e Sloane apre]
JACK: Volevi vedermi?
SYDNEY: Sì. (gli fa un cenno e Jack si siede) …Diverse notti fa ho ricevuto una telefonata a casa mia; non si sentivano voci, solo delle forti scariche. Ma qualcosa di quella chiamata mi ha turbato.
JACK: La sicurezza l’ha rintracciata?
SLOANE: Sì, la telefonata veniva da Sonoma, in California, dal Bed&Breakfast Barranka. Emily e io ci siamo stati diverse volte, era la… la nostra fuga preferita!
JACK: Avranno sbagliato numero!
SLOANE: Non ne sono tanto sicuro!
JACK: Non capisco che stai ipotizzando!
SLOANE: Quello che sto ipotizzando è che abbiano cercato di turbarmi. Vorrei che mandassi qualcuno a Sonoma, Jack, devo sapere chi mi ha chiamato!
JACK: Certo, dirò alla sezione sicurezza…
SLOANE: Jack, la notizia non deve arrivare all’Alleanza, non devono sapere che sto indagando!
JACK: Ho capito!
SLOANE: Bene!
JACK: Manderò Dixon! (si alza)
SLOANE: Jack, un’altra cosa! Dopo che era scappato con il carillon di Rambaldi, abbiamo rintracciato Sark in un nascondiglio alle Folkland. Ho mandato una squadra.
JACK: E hai trovato il carillon?
SLOANE: Sì; era deteriorato dal tempo, come ha detto Sydney. Inutile. Ma abbiamo trovato dell’altro.

[Mattino a casa di Sydney]
SYDNEY: Dai! Non aveva ottant’anni!
FRANCIE: Li aveva! Sydney, dico sul serio! Io ho sempre pensato che i fattorini fossero tutti dei fusti, infatti al telefono sembrava un fico!
SYDNEY: Era un fico ottantenne!
FRANCIE: Oh, piantala!
(arriva Will)
WILL: Francie! Al telefono c’è una dell’ufficio sanitario!
FRANCIE: Uh! Oggi c’è il controllo! (si alza e va al telefono)
WILL: Come stai?
SYDNEY: Sto bene!
WILL: E tua mamma?
SYDNEY: Oohh! Tu come stai?
WILL: Oh, sai… mi resta solo un mese di servizi sociali!
SYDNEY: Bene!
WILL: Senti, hai presente quando ho permesso alla CIA di ipnotizzarmi?
SYDNEY: Sì!
WILL: Com’è andata? Sono stato d’aiuto? Sai, te lo chiedo perché… fino a 5 mesi fa ero un discreto giornalista, e adesso invece sono un lavapiatti in difficoltà! Tutto qui.
SYDNEY: Hai fornito informazioni decisive!
WILL: Sul serio? Io?
SYDNEY: Grazie al tuo aiuto la CIA ha ottenuto una grande vittoria! Avrei dovuto dirtelo prima, mi dispiace!
WILL: No, non fa niente! Oh, che bella notizia!
(squilla il cercapersone di Sydney)
WILL: I buoni o i cattivi?
SYDNEY: Nessuno dei due: mio padre!

[Magazzino abbandonato. Sydney incontra Jack]
SYDNEY: Tutto bene?
JACK: Ho parlato con Sloane stamattina. Ha fatto seguire Sark, voleva recuperare il carillon!
SYDNEY: Lo sa che era rovinato!
JACK: Sì, ma voleva averlo comunque. Ha rintracciato Sark alle isole Folkland. (immagini dell’irruzione della squadra nel rifugio di Sark) Sark ha reagito ed è scappato. Ma nel nascondiglio hanno trovato un uomo, l’avevano legato e torturato; si chiama Claus Richter. Tre settimane fa era a Barcellona.
SYDNEY: Quando c’ero anch’io!
JACK: MA c’è una cosa importante in ballo: il manuale operativo dell’organizzazione guidava tua madre, la Bibbia. Chiunque metta le mani su quel libro avrà accesso a contatti, tecnologia e armamenti accumulati negli ultimi dieci anni. Sloane è convinto che tua madre aveva incaricato Richter di nascondere il manuale.
SYDNEY: Secondo te è vero?
JACK: Ne sono certo! Quando hanno trasferito Richter all’SD-6 io l’ho interrogato. Prima che entrasse nell’edificio lo hanno sottoposto a ogni tipo di esame infettivo: ebola, HIV, retrovirus… non hanno trovato niente! Ma quell’uomo sta morendo! Secondo la sezione medica la sua è una reazione allergica a qualcosa che Sark gli ha somministrato; il primo sintomo è il sangue che perde dalle unghie. Volevano che lo torturassi, ma quell’uomo è già stato torturato. Gli ho dato la morfina

*
(Jack è nella stanza dove è tenuto Richter. Gli fa un’iniezione di morfina)
JACK: Irina Derevko ti ha dato il manuale della sua organizzazione, vorrei sapere dove lo hai nascosto!
RICHTER: La Derevko è una grande donna!
JACK: La morfina è anche meglio! Sarò molto chiaro: con questa starai bene altri 5 minuti, collabora e ne avrai altra, resisti e non ne avrai! Dove hai nascosto il manuale?
*

JACK: Il luogo era lontano, impossibile da descrivere; per questo Richter aveva disegnato una mappa di modo che tua madre lo trovasse.
SYDNEY: Dov’è questa mappa?
JACK: In una prima edizione di ‘Guerra e Pace’, nella biblioteca dei servizi tecnici alla sede della FAPSI di Mosca.
SYDNEY: La sede della FAPSI!
JACK: Sloane sta per mandarti a Mosca a recuperare la mappa di Richter, la CIA ne ha realizzata una fasulla. Tu vai a Mosca, recuperi la vera mappa e la consegni alla CIA, poi darai all’SD-6 questa (gli consegna la mappa falsa) che li condurrà dritto alla Sank and Forest!
SYDNEY: Perché sei venuto da me adesso, prima del briefing all’SD-6? Perché mi consegni tu la contro-missione e non Vaughn?
JACK: Perché è il modo migliore per responsabilizzarti!
SYDNEY: No, lo so perché sei qui! Non vuoi che parli con la mamma!
JACK: Non c’è motivo che tu la veda, hai tutte le informazioni necessarie!
SYDNEY: Questo non lo sappiamo!
JACK: Sydney, lavoriamo così da anni, e il nostro sistema funziona!
SYDNEY: Il sistema era bloccato prima che arrivasse la mamma! Papà, ne abbiamo già parlato, noi siamo stati traditi da questa donna, ma la differenza tra me e te è che io voglio spremerla per avere tutto ciò che può darmi per distruggere il nemico! Qualsiasi cosa che mi tiri fuori da questa vita il prima possibile! Qualsiasi cosa!

[Incontro di riabilitazione di Will]
WILL: Sono Will, e sono un drogato!
TUTTI: Ciao Will!
WILL: Non pensavo alla mia reputazione, prima di perderla. E’ stato un evento pubblico, perciò la gente mi osserva, che so… al supermercato: “Oh, guarda là, c’è quel drogato, quello del giornale!”. Beh, in realtà c’è stata una conseguenza felice in tutto questo: ho una buona amica, che a quanto pare non conoscevo affatto prima, e ora invece parliamo come prima non abbiamo mai fatto e io… io non cambierei questo con niente al mondo!
(al termine dell’incontro si avvicina a Will una ragazza, Rebecca, che in realtà è un’agente dell’SD-6 mandato da Sloane per controllare che Will non sia più un pericolo per l’organizzazione…)
REBECCA: A me è successa la stessa cosa!
WILL: Come?
REBECCA: Io ho scoperto i miei veri amici quando tutti hanno saputo del mio problema! Ah… Rebecca Martinez!
WILL: Ciao, io sono Will Tippin! Lavoravo…
REBECCA: Lo so chi se Will Tippin, ho letto i tuoi articoli… “il giornalista con troppa immaginazione che si è innamorato del lusso dell’eroina”!
WILL: Sì, sono io!
REBECCA: La mia teoria? Non credo che tu sia mai stato un drogato!
WILL: Perché dici questo?
REBECCA: Io credo che la storia dell’SD-6 sia vera! Sarai arrivato troppo vicino ad una sorta di cospirazione segreta e loro ti hanno chiuso la bocca ! Probabilmente ti hanno seguito, ti hanno detto di tacere… non potevano ucciderti, no! Si sarebbero esposti! Così ti hanno costretto a diventare un eroinomane!
WILL: No! Oh, no! Io ho inventato tutto sull’SD-6, ero io! Ero io che facevo l’idiota!… Che c’è?
REBECCA: Niente, scusami! Sono una teorica della cospirazione, ho un sito web, cospiracy.com. Voglio provare che la tua teoria sull’SD-6 era vera!

[Cella di Irina, Sydney le fa visita]
SYDNEY: Claus Richter è stato catturato dall’SD-6. So bene che finora hai rifiutato di dare alla CIA informazione sul manuale operativo che hai fatto nascondere a Richter, e ne capisco il motivo: le nozioni contenute in quel manuale sono il tuo unico potere. Ma ora, dopo aver fatto parlare Richter, l’SD-6 lo sta cercando. Quando l’abbiamo trovato, Richter era prigioniero del signor Sark; non sappiamo che cosa ha rivelato, ma Sark potrebbe avere già la mappa. Se sono qui è perché l’SD-6 sta per mandarmi a Mosca: devo recuperare la mappa nella sede della FAPSI, perciò se vuoi aiutare la CIA come hai affermato devi darci qualsiasi informazione possa facilitare il ritrovamento di quella mappa!
IRINA: Quando mi sono consegnata alla CIA avevo un paio di orecchini che mi hanno portato via. Hanno un valore sentimentale e vorrei riaverli.
SYDNEY: Vedrò che posso fare!
IRINA: Allora, in buona fede, dimmi come pensi di entrare nella biblioteca!

[Uffici della CIA. Jack è a colloquio nello studio della dott.sa Barnett]
JACK: E’ andata da sua madre! Ho cercato di fermarla, di spiegarle…
BARNETT: Di spiegare che cosa?
JACK: Fidandosi di sua madre sta scherzando col fuoco!
BARNETT: Ne abbiamo già discusso!
JACK: Nessun altro può svolgere questo compito!
BARNETT: Sydney è andata a trovare la madre…
JACK: Sì! Adesso è lì, in cerca di una mano.

[Cella]
IRINA: La tromba delle scale dell’ala est è una buona possibilità, ma c’è un modo migliore per arrivare alla biblioteca del sesto piano… prendi appunti. Una volta dentro non prendere le scale principali, tu devi guardare a sinistra, c’è una porta…

JACK: Nessuno più di me vuole un lieto fine in questa storia; io conosco quella donna, conosco il suo charme, conosco i suoi trucchi, il modo in cui si presenta,… lei ti disarma! Ne ho viste di donne così, in confronto a loro Irina Derevko è straordinaria!
BURNETT: Non è possibile che lei non cerchi altro che il perdono?
JACK: No!
BURNETT: Provi a spiegarmi meglio i suoi timori!
JACK: Non so cosa cerchi quella donna, forse vuole qualcosa dalla CIA, forse vuole portare Sydney dalla sua parte,… ma di una cosa sono assolutamente sicuro: la Derevko sta usando l’agenzia e mia figlia per ottenere qualsiasi cosa stia cercando, e dovunque io guardo vedo persone compiacenti e collaborative che ascoltano questa… che ascoltano una donna che ha ucciso agenti speciale della CIA e che ha distrutto tantissime vite!
BURNETT: La sua!

SYDNEY: Prenderemo in considerazione i tuoi consigli!
IRINA: Fa’ attenzione!

JACK: Mi ha chiesto di cosa ho paura. Glielo dico, è semplice: ho paura di perdere mia figlia!

[Sydney e Vaughn si incontrano al solito magazzino]
VAUGHN: Ciao! So che tuo padre è venuto a trovarti e che ha cercato di rubarmi la parte!
SYDNEY: Vuole solo tenermi lontano da mia madre!
VAUGHN: Lo so.
SYDNEY: Lei mi ha dato informazioni che possono esserci d’aiuto!
VAUGHN: Bene! Senti, riguardo a tua madre, è ridicolo che tu ti preoccupi per me. Io sto bene e riesco a gestire la storia di mio padre! Ma quando ho saputo che tuo padre era venuto da te, ho capito che per lei, invece, dev’essere un incubo! Veder di nuovo tua madre… e questa cosa di preoccupa, perché vuol dire che lui non ti rende la vita facile. Perciò, prima che tu parta per Mosca, voglio soltanto dirti chepotresti sentirti sola lì, sola e senza alleati. Io sono con te, e lo sarò sempre!
(arriva un agente)
AGENTE: Signorina Bristow! L’aereo sta aspettando!
SYDNEY: Appena torno ci vediamo!

[Russia. Sydney entra nella sede della FAPSI vestita da militare. Arriva al controllo nell’ingresso]
AGENTE: Favorisca i documenti!
SYDNEY (consegnando i documenti): Vedo che lei porta l’ordine della stella rossa, prima classe.
AGENTE: Sì signora!(passa i documenti) Sono stato a Groznij!
SYDNEY: Abbiamo perso tanta brava gente in Cecenia!
(a Sydney viene restituito il documento, ma quando passa attraverso il metal detector questo suona. Lei torna indietro e viene controllata con un metal detector manuale, che suona quando passa sulle medaglie che Sydney ha sul petto)
AGENTE: Scusi se l’abbiamo trattenuta!

*[Flashback del briefing tecnico all’SD-6 con Marshall]
MARSHALL (mostrando le medaglie): Ok, ha vinto queste medaglie! Ok, non è che le ha vinte sul serio, tanto non sono vere! Questa medaglia qui è l’ordine dell’audacia, esatto? Non è una medaglia, sa? No, questo è un passepartout elettronico, e le darà accesso al sesto piano!
*

[Nell’ascensore Sydney inserisce il passepartout in una serratura della pulsantiera e arriva al sesto piano]

*
MARSHALL: Questa è l’ordine di Zukov, prima classe, e le darà accesso alla biblioteca tecnica!
*

[Sydney inserisce quest’altro passepartout nella serratura della porta della biblioteca ed entra, poi si siede davanti ad un computer]

*
MARSHALL: Questa qui è l’ordine di merito: dà accesso all’ASRS!
SYDNEY: ASRS?
MARSHALL: Ok, la maggior parte di libri si trova in un’area protetta ai piani interrati, perciò dovrà arrivare al terminale di selezione…
*

[Sydney inserisce la chiave nel mouse]

*
MARSHALL: …Lì scriverà il nome del libro che cerca e ci sarà questa specie di gru automatica che recupererà il libro che ha richiesto e lo depositerà al sesto piano! Dunque, si ricordi di togliere la medaglia solo quando è uscita dal sistema, altrimenti azionerà l’allarme! (Marshall si appende le medaglie al petto ma si punge) AAAhhh! Ehm… non mi ha fatto tanto male!
*

[Il libro arriva al sesto piano attraverso la gru. Sydney si volta per controllarlo quando sente dietro di lei lo scatto di un caricatore. Si volta e vede Sark]
SARK: Non credo che Arvin Sloane ti paghi tanto: che ne diresti di lavorare per me se ti facessi uscire di qui? Io potrei farti un’offerta interessante e tu potresti accettare!
SYDNEY: Sei carino, ma non basta!
(Toglie la medaglia dal mouse e suona l’allarme. Sark si distrae e i due cominciano a lottare. Sark mette al tappeto Sydney, prende il libro e guarda la mappa che c’è dentro, ma lo butta via quando arrivano i militari russi. Sydney riesce a scappare su per le scale con la mappa, mentre Sark viene catturato. Gli uomini rincorrono Sydney, che si nasconde in un ufficio e chiama Vaughn)
VAUGHN: Ti ascolto!
SYDNEY: Sono io! Sono bloccata all’interno dell’edificio, mi serve una via d’uscita; mia madre mi ha accennato a un passaggio segreto: vai a parlarle subito!
(I militari stanno sfondando le porte degli altri uffici alla ricerca di Sydney)

[Vaughn corre nella cella di Irina, bussa violentemente al vetro e la donna si volta]
VAUGHN: E’ bloccata nella sede della FAPSI, serve una via d’uscita, adesso!
IRINA: Dov’è esattamente?
VAUGHN (nel telefonino): Dove sei esattamente?
SYDNEY: Un ufficio al settimo piano!
VAUGHN: In un ufficio al settimo piano!
IRINA: L’ufficio di chi?
VAUGHN: L’ufficio di chi?
SYDNEY: Generale Vitali Simonoff!
VAUGHN: Generale Vitali Simonoff!
IRINA: Le chieda se dietro la scrivania c’è un quadro astratto!
VAUGHN: C’è un quadro astratto dietro la scrivania?
SYDNEY: Sì! Sì! Sì!
VAUGHN: Dietro c’è un pulsante che svela un passaggio segreto!

[Sydney sposta il quadro, schiaccia il pulsante e si apre un passaggio segreto dietro un mobile. I militari entrano ma Sydney è già al sicuro nel passaggio. Esce dall’edificio e ci si allontana, passando tra una fila di turisti]
TURISTA: Scusi, a che ora apre?
SYDNEY (con accento russo): No prima de un’ora! (rivolta a Vaughn nel telefono) Sono uscita e ho la mappa!

[Nella cella di Irina…]
VAUGHN: Ricevuto Freelancer! Ci vediamo! (chiude la comunicazione)
IRINA: Come si fa a dire grazie a chi ha ucciso tuo padre?
VAUGHN: Non si dice!

[L.A. Uffici della CIA. Vaughn e Sydney parlano seduti alla scrivania]
VAUGHN: Sark ti ha chiesto di passare con lui?
SYDNEY: In realtà non l’ha chiesto, l’ha dato per scontato! Sark è come il fichetto del liceo che sa di essere carino e non vuol sentirsi dire di no!
VAUGHN: Reazioni sospette per la mappa che hai dato all’SD-6?
SYDNEY: No, la stanno analizzando.
VAUGHN: Bene. Alla CIA stanno decodificando la vera mappa, ma so che hanno dei problemi.
SYDNEY: Credi che Richter usasse un codice particolare?
VAUGHN: Può essere! Tua madre potrebbe darci una mano!
SYDNEY: Se mi stai chiedendo di tornare da lei, devo esaudire una richiesta!

[Sydney fa visita a Irina e le consegna i suoi orecchini]
SYDNEY: Hanno cercato scomparti segreti, trasmittenti, sensori passivi, e smussato le parti appuntite.
IRINA: Avevo ventun’anni quando me li hanno regalati. Quando mi diplomai all’accademia mia madre… cioè tua nonna, me li mise in mano; io piansi. Lei disse “Tesoro, indossali bene!”. Ti sarebbe piaciuta se fosse andata diversamente!
(Sydney gli passa la mappa)
SYDNEY: Dobbiamo decodificare la mappa!

[SD-6. Jack va alla scrivania di Dixon]
JACK: Avrei una richiesta!
DIXON: Quale?
JACK: Il signor Sloane è preoccupato per una telefonata ricevuta giovedì notte; la chiamata proveniva dal Bed&Breakfast Barranka di Sonoma, in California. Mi ha chiesto di mandare qualcuno a Sonoma. Scopri che può aver fatto quella telefonata, qualsiasi informazione puoi ottenere!
DIXON: Dovrebbe essere facile!
JACK: Nessuno deve saperlo!
DIXON: Ricevuto.

[Nella sua cella, Irina ha decodificato la mappa e dà le coordinate a Sydney]
IRINA: Madagascar, vicino a Sanbaba. Latitudine –14° 26minuti; longitudine 49° 57minuti 20secondi.

[Uffici della CIA. Sydney, Vaughn, Jack e Kendall stanno discutendo]
SYDNEY: Dice che l’edificio è pulito, niente esplosivi o dispositivi anti-intrusione.
JACK: Ovviamente noi non possiamo fidarci!
SYDNEY: Andiamo, papà! Se mi voleva morta mi avrebbe mollato già a Mosca!
JACK: Tua madre sa che la sola arma in suo possesso sono le notizie sulla sua organizzazione. Se troviamo il manuale non ha più niente!
SYDNEY: A meno che non voglia redimersi!
JACK: Sono queste speranze che ti faranno uccidere!
SYDNEY: Io ci vado!
JACK: No, tu non vai!
VAUGHN: Irina Derevko ha dimostrato…
JACK: Non mi parli di cosa sa fare quella donna, lei più di altri dovrebbe saperlo!
KENDALL: La mandiamo in Madagascar per recuperare la Bibbia. (a Vaughn) Vada anche lei, partirete stanotte! (A Jack) Si occupi della copertura con l’SD-6! Muoviamoci!

[Strada buia. Jack incontra un uomo, Manolo, che gli deve un favore, incaricandolo di riempire di esplosivo la casa in Madagascar]
JACK: La squadra sarà in Madagascar tra 12 ore, per allora voglio tutto a posto.
MANOLO: Con questi tempi dovrò paracadutarmi! Jack, io te lo devo, ma perché 15 chili di Sentex? Potrei fare la stessa cosa con 3 chili di C4!
JACK: Devo essere certo che se qualcuno entra in quell’edificio non possa uscirne vivo!

[Incontro di riabilitazione]
CAPOGRUPPO: Dio, dacci la serenità per accettare le cose che non possiamo cambiare, il coraggio per cambiarle se possiamo farlo, la saggezza per capire la differenza. …Ricordate, al prossimo incontro Patty porterà le ciambelle!
(Rebecca si avvicina a Will)
REBECCA: Ciao! Ho pensato che forse possiamo farlo insieme!
WILL: Fare cosa?
REBECCA: Tu puoi dirmi cosa fare, chi chiamare, cosa scrivere, e io posso pubblicarlo sul sito web! Del tutto anonimo!
WILL: Rebecca…
REBECCA: …E potremmo uscire insieme! Che sarebbe carino! Ti piace il gelato?
WILL: Ti ho già detto che tutta quella storia dell’SD-6 era inventata!
REBECCA: Will, ma andiamo! Perché qualcuno come te dovrebbe inventare una storia del genere? Ok, dimmi solo una cosa: è per colpa loro che sei qui?
WILL: Il fidanzato di una mia amica venne ucciso. La polizia pensò che fosse stato un evento casuale, magari un ladro entrato in casa sua… e io ero in pena per lei. Così decisi di fare l’eroe, di scoprire chi l’aveva ucciso. E poi pensai… non lo so, forse che il nostro rapporto poteva cambiare. Ma più continuavo a cercare e meno trovavo, così ho dovuto inventare, perché per me era più importante non deluderla che essere semplicemente onesto con lei. Perciò tu vuoi sapere dell’SD-6,… beh, buona fortuna!

[SD-6. Rebecca è nell’ufficio di Sloane]
REBECCA: Will Tippin non sarà un problema. Gli ho dato finora un bel po’ di possibilità, tutte registrate su file audio, per ricominciare con le sue indagini. Non ha mai abboccato.
SLOANE: LA sezione sicurezza le ha viste?
REBECCA: Sì. E hanno classificato Tippin innocuo.
SLOANE: Bene.
(Arriva Dixon e si ferma davanti alla porta. Sloane si alza e va da lui)
SLOANE: Hai parlato con il portiere?
DIXON: Ci ho parlato signore. Il Barranka non ha modo di risalire ala stanza dalla quale è partita la telefonata, perciò non possiamo sapere da quale camera hanno chiamato casa sua, ma sappiamo chi dormiva in albergo quella sera. (mostra a Sloane il registro degli ospiti, tra i quali c’è il nome e la firma di Emily Sloane) E’ la firma di sua moglie, signore?

[Notte in Madagascar. Sidney e Vaughn, accompagnati da una squadra della CIA raggiungono l’edificio in mezzo ad un bosco dove è conservata la Bibbia]
SYDNEY: Freelancer è sull’obiettivo e si dirige in posizione!

[Alla CIA Kendall e Jack seguono gli spostamenti della squadra attraverso i satelliti]
KENDALL: Vi stiamo seguendo Freelancer!

SYDNEY: Ecco la casa. Freelancer si avvicina. Siamo all’entrata.

JACK (all’operatore al computer): Può passare dal satellite radar agli infrarossi?
OPERATORE: D’accordo, passo agli infrarossi!
JACK: Sydney, non puoi entrare!

SYDNEY: Che c’è papà?

JACK: L’edificio è stato minato! (A Kendall) Vede che queste zone non emanano lo stesso colore della struttura? E’ perché non sono di legno!
KENDALL: E di che sono fatte?
JACK: Sydney, devi guardare sotto la casa. C’è un passaggio?

(Sydney e Vaughn si abbassano e guardano sotto la casa. Il passaggio sotto il pavimento è piano di esplosivo)
SYDNEY: Mi ha mentito!
VAUGHN: Sydney, andiamo! Ci stiamo ritirando!
SYDNEY: Se contava sulla mia fiducia e sperava che io entrassi lì dentro e saltassi in aria, allora perché ci ha aiutato finora?
VAUGHN: Lì dentro c’è abbastanza esplosivo da far saltare in aria tutto, manuale operativo incluso! Tua madre ci stava usando per distruggerlo! (si rivolge agli uomini della squadra) Circondate la zona finché… (viene colpito da un uomo) URGH!
(L’uomo che ha colpito Vaughn si toglie il passamontagna dalla faccia. E’ Sark)
SARK: Il tuo splendido orientamento ci ha evitato di usare il GPS. Grazie! (ai suoi uomini) Andate dentro e recuperate il manuale!
AGENTE: Tu passa dal retro, voi da questa parte!
SARK: Sei riuscita a fuggire da quella biblioteca e poi hai decodificato la mappa! Sono sorpreso che Richter ti abbia rivelato i suoi segreti! Penserei quasi che tu abbia un’altra fonte!
(gli uomini di Sark entrano nella casa, Vaughn, che si è ripreso, si getta contro Sydney e la fa cadere a terra proteggendola dalla tremenda esplosione dell’edificio)

JACK: Sydney! Sydney!

VAUGHN: Dov’è Sark?
SYDNEY: Sono scappati!

JACK: Sydney stai bene?

SYDNEY: Stiamo bene papà! Torniamo a casa!

KENDALL (alza la cornetta del telefono accanto a lui): Sono il vice direttore Kendall, voglio che Irina Derevko venga trasferita da questa sezione e portata a Camp Harris per un interrogatorio definitivo!
(a Jack) Tra un ora non ci sarà più! Aveva ragione su di lei, Jack, aveva ragione!

[Dei soldati entrano nella cella di Irina, la ammanettano e la portano via. Jack guarda la scena dallo schermo della telecamera di sicurezza]

[Sydney e Jack si trovano nel magazzino abbandonato]
SYDNEY: Pensavo ci fosse una possibilità di credere… di credere che non avesse secondi fini. Ma tu avevi ragione, papà! Sono stata una stupida! (Sydney comincia a piangere, Jack si avvicina a lei e l’abbraccia) Mi dispiace papà! Mi dispiace di aver dubitato di te! Scusa papà!

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