Streghe Italia

Gli articoli dei fan su "Streghe"...
"La pedagogia in Streghe"

Scritto da Francesco Lualdi


Immagino che sono molti i navigatori che ogni giorno visitano il sito Streghe Italia, che a mio parere è il migliore, per questo ringrazio pubblicamente l’inventore del sito; i miei complimenti. 

Un nuovo spazio dedicato agli articoli dei fan è un successo, per questo i navigatori che cliccano sul mio articolo “Chi ha paura delle streghe?“ avranno senz’altro notato l’aspetto pedagogico; e mi sembra giusto approfondire tale aspetto.  Non tutti sanno  che “Charmed“ (in italiano “Streghe”) è incentrato su una posizione di natura pedagogica.

La pedagogia, quella scienza che studia il comportamento dell’individuo nell’infanzia e nell’adolescenza è molto sfruttato nei nostri giorni per mezzo dei   mass media. Il primo che si interessò su questo rapporto è senz’altro il grande filosofo  Popper, il quale ha una posizione negativa verso i mass media, in particolare la Tv, capace di condizionare mentalmente gli individui di età prescolare ma anche adolescenti. Mc Bride, nel rapporto del 1976 sosteneva il contrario, la Tv non nuoce ha dei benefici positivi.

La serie è molto seguita in tutto il mondo soprattutto tra gli adolescenti che s'identificano nei personaggi, tra le preferenze, le sorelle Halliwell. Le bambine nell’età compresa dai nove ai quattordici anni, rispetto ai coetanei del sesso opposto “giocano“ con la magia, infatti, si sentono un po’ streghe, fattucchiere etc. anche se sono consci che gli incantesimi non esistono, a volte lo fanno per difendersi per comunicare, per giocare, ed è del tutto innocuo.
Un esempio di pedagogia rilevante in un episodio della prima serie intitolato “L’uomo nero“ simbolo della paura infantile (di solito di sera un bambino quando va a dormire vuole che la luce della sua camera sia accesa per evitare di passare la notte al buio) combatte contro Phoebe Halliwell (Alyssa Milano). Alla fine riuscirà a sconfiggerlo grazie ad una filastrocca, scacciando cosi le sue paure infantili mai rimossi. Molto significante anche l’episodio “Il Wendigo”, la trasformazione di Piper nel lupo mannaro è la metafora della paura dovuto alla trasformazione fisica presente nell’età della pubertà: i cambiamenti fisici e intellettivi del proprio corpo favoriscono all’individuo ad una crisi esistenziale, che in qualche modo si sente “un mostro”. Il bruco che diventa farfalla è opposto al bambino che diventa adulto.

Il bene che trionfa contro il male rappresenta senz’altro un grappolo di speranza degli adolescenti che vogliono “costruire“ un mondo fatto di pace, di tolleranza e di fratellanza. Questi sono i benefici positivi che non nuocciono alla Tv spazzatura che ogni giorno invade le nostre televisioni, almeno non per “Streghe“.

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