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"Chi ha paura delle streghe?"

Scritto da Francesco Lualdi


Demoni, stregoni, streghe, incantesimi, etc. sono elementi fantastici che hanno senz’altro affascinato l’uomo nel corso dei secoli. Dante Alighieri, il sommo poeta nella “Divina Commedia“ Immaginava l’esistenza di presenze ultraterrene nel Medio Evo (i diavoli), la leggenda di Lucrezia Borgia, la carneficina delle presunte streghe nel 1600 o antiche leggende greco - romane.

Tutte queste leggende hanno più o meno condizionato l’uomo inducendolo ad una riflessione di natura esistenziale ponendo la stessa domanda: esistono le creature demoniache buone o cattive ? o sono semplicemente frutto della fantasia egocentrica di un bambino?. Tuttavia, giunti al terzo millennio queste riflessioni “ filosofiche “ sembrano essere risolute dal punto di vista pragmatico, eppure col passare dei millenni ci affascinano ancora ed è proprio il mistero che rende più coinvolgente i risvolti mitologici, dovuto, forse alle paure dell’uomo del duemila, il cui futuro sembra essere pieno di incognite.

Per questo, secondo me, queste motivazioni sono ingredienti che hanno garantito un enorme successo di pubblico, anche a livello mondiale della popolare serie televisiva prodotta dal celebre produttore americano Aaron Spelling, capace di sfornare ogni anno con successo serie TV da far invidia anche alla nostra produzione televisiva o meglio “ fiction “.

Le storie delle tre sorelle Halliwell; Prue ( Shannen Doherty ), la più grande, Piper ( Holly Marie Combs ) e infine la più piccola Phoebe ( Alyssa Milano ), sono tre ragazze comuni che abitano in una vecchia villa a San Francisco, hanno una vita normale; hanno un lavoro, hanno problemi di cuore e così via, ma hanno un segreto che non possono rivelarlo: sono delle streghe. Entrambe hanno il potere del trio e sono costrette nel corso degli episodi a  combattere e sconfiggere demoni. Questo rende affascinante la serie che rende del tutto credibile, i demoni, ad esempio sono persone normali che vogliono impossessarsi dei poteri delle tre sorelle, ma con insuccesso. Secondo me la trovo non solo innovativa dal punto di vista di effetti speciali ma soprattutto originale e per questo piace molto non solo ai giovani ma anche agli adulti. Vorrei anche sottolineare un altro punto di vista di natura pedagogica: ed è molto importante perché nel mondo dell’adolescenza, soprattutto nella preadolescenza, per i bambini la magia o gli incantesimi sono elementi fantastici che in qualche modo aiutano nello sviluppo della crescita per mezzo della forza e del coraggio.

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