Streghe Italia - Sala Stampa

Analisi di un successo
Musica, bellezza e colpi di scena


Articolo di Barbara Mosconi
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La prima volta che i dirigenti di Rai Due visionarono la serie "Charmed" ( titolo originale di "Streghe") fu a Los Angeles, due anni fa, nello studio del famoso produttore Aaron Spelling. Si trattava di una puntata pilota, in versione non ancora definitiva. La serie fu poi rimaneggiata e andò in onda negli U.S.A. l'autunno successivo su W.B. Network, un canale giovanile. La prima stagione la serie fruttò l'8% di share (oltre 7.000.000 di spettatori), l'anno dopo aumentò fino al 10%.
In Italia il primo episodio di "Streghe" è stato programmato il 22 dicembre 1999, conquistando subito 4.000.000 di affezionati, superando poi anche i 5.000.000 (18,76%).
Chi sono gli "stregati" italiani? Hanno dai 20 ai 44 anni; vivono nel Nord e in città di media grandezza; sono studenti o laureati. La serie piace perché è alla moda, le protagoniste sono simpatiche e carine (in cima alle preferenze c'è Shannen Doherty), annovera molte guest star, dosa i colpi di scena e soprattutto mescola molta musica: da quando Piper (Holly Marie Combs) ha aperto un locale alcune band vi sono passate a suonare come i Cranberries e il gruppo grunge dei Dishwalla.
Per i tanti che si sono infatuati della sigla iniziale dico che è tratta da un vecchio brano dei Love Spit Love, "How soon is now?", e fa parte della colonna sonora del film "Giovani streghe" (1997), pubblicata a suo tempo dalla Sony .


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