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I vari modi per dire strega

Lingua Nome Radice etimologica Note
Latino lamia, -as dal greco antico "('h) lami'a, -aV ", cioè una creatura notturna malefica tipo la Lilit ebraica. è un termine usato solo nel latino medievale; nel latino antico non c'è un termine corrispondente.
Campano di Benevento janara, ghianara da dianaria o dianiana, seguace di Diana indica più che altro una donna che possiede poteri magici, conosce le virtù delle erbe, pratica alcune operazioni mediche ecc.
Lombardo di Novara strìa dal greco antico "('h) stru'x, -go'V ", uccello notturno  
Sardo brusça (pron: bruscia)
stria
   
Piemontese masca
(più propriamente nel senso di maga: anciarmòira, ancantatris, majarda, sorcièra)
masca deriva forse da mascra (=maschera), forse da un'analoga parola celtica; anciarmòira ha la stessa radice etimologica del franc. charme. propriamente indica una creatura notturna come significato è molto simile a lamia, sorcièra è invece di derivazione francese
Occitano masque vedi sopra vedi sopra
Provenzale masco
sorciero
vedi sopra vedi sopra
Francese sorciére femm. di sorciér si pronunciano allo stesso modo ("sorsièr")
Castigliano bruja femm. di brujo si pronuncia "brùkha"
Portoghese bruxa femm. di bruxo si pronuncia "brùscia"
Rumeno vrajitoare   si pronuncia "vr'jitòare", con "j" francese
Polacco czarowica da "czar", cioè "regnante". Se la parola viene composta in molte lingue slave significa "stregare" (tipo: zaCARati),
quindi può essere usatq come prefisso in alcune parole per indicare appunto incantesimi e sortilegi.
 
Serbo vetica   si pronuncia "vesc-titsa" con la sc di scena
Croato Vjestica   si pronuncia "viesctica" con la sc di scena e la c si legge come la z di zoccolo
Tedesco Hexe, - nell'antico tedesco significa "donna sapiente e pratica di medicina con le erbe"  
Olandese toverheks vedi sopra si pronuncia "tof 'rhècs"
Danese heks vedi sopra si pronuncia "tof 'rhècs"
Svedese häxa,, -n
arbigga, -n
vedi sopra  
Inglese witch dal sassone wicca, saggia si pronuncia "uìcc"
Albanese shtrighë dal greco antico "('h) stru'x, -go'V ", uccello notturno si pronuncia "sc-trigh'", con la sc di scena
Greco moderno ('h) stri'gkla, -aV dal greco antico "('h) stru'x, -go'V ", uccello notturno si pronuncia "strìgla"
Turco cadl   si pronuncia "giadei"
Somalo saaxirad
asraarrey
   
Malgascio mpamasavy    

La lettera seguente la virgola ed il trattino è la forma al genitivo (p. e. arbigga, -n); per il greco ho segnato tra parentesi l'articolo (come si fa di solito).

In diverse temperie culturali il cristianesimo identifica la fattucchiera dannata con personaggi folclorici come masche, janare, wiccas, Hexe ecc. alcune di queste figure sono residuati druidici, cioè donne esperte in arti curative, invocazioni e cose del genere; altre invece sono esseri oscuri ed ostili simili a rapaci notturni, dediti al rapimento di bambini; la cosa curiosa è che queste figure erano presenti in tradizioni culturali diversissime: il Piemonte, la Grecia antica, la Palestina ed il Costarica (dove le locali hupie sono affatto simili alle masche nostrane). Invero, la caratteristica credenza medievale che la fattucchiera rapisse bambini viene proprio dalle credenze dell'ambiente semitico nel quale la Bibbia fu scritta.


La presente ricerca è stata eseguita da Giulio Garella per il sito Streghe Italia nell'aprile 2002, aggiornata nel giugno 2005.
Il testo non è riproducibile senza autorizzazione.


© 2000/05 Antonio Genna - Streghe Italia

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