Streghe Italia Fan Fiction

VUOTO IMMENSO


Trama: Prue, Piper e Phoebe si ritrovano in uno strano luogo e devono superare delle prove...

Questo racconto è adatto a tutti, è stato scritto tra il 22 e il 27 ottobre  2000

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"Charmed" is a trademark of Spelling Television Production © 2000


Quando Prue e Phoebe si svegliarono non capirono dov’erano. Legate invisibilmente al qualcosa si trovavano sospese in un luogo privo di gravità, privo di vita. Erano intontite, l’unico ricordo che avevano era che qualche ora prima (ma che tempo era?) stavano dormendo nella loro casa.
-Phoebe, cosa sta succedendo? Dove siamo? Perché non ci possiamo muovere?
Phoebe era + sconvolta della sorella,non capiva niente era come risvegliarsi un giorno e trovarsi in qualcosa di assolutamente diverso da ogni cosa successa prima.
-Prue… non so niente… perché Piper non si risveglia come noi?Perché dorme?
Provarono a svegliarla, a scuoterla, a muoverla, ma niente sembrava morta se non fosse che respirava.

1

Piper stava combattendo una battaglia mentale,era contro un nemico invisibile,ma sapeva (aveva una vaga coscienza di quel che succedeva all’esterno) che dal suo comportamento dipendeva la vita delle sorelle. Quando quel qualcosa l’aveva strappata al suo normale sonno, una risata malefica le aveva detto – La prima prova è quella di affrontare la paura e di affrontare le responsabilità -. La voce era metallica, scura, tenebrosa,quasi irreale. Piper era in una stanza. C’erano topi e ragni,rumori da brivido. Una luce illuminava una porta che era in fondo,dalla parte opposta a dove era lei. Intorno sembrava che ci fosse il vuoto,solo la stanza e nient’altro. Quando capì che doveva arrivare dalla parte opposta, si alzò una finestra. Vide le sorelle che la chiamavano,preoccupate,in lacrime temendo che fosse morta. Vide sopra la porta illuminata un timer. 30.29.28. Doveva arrivare di là,non per lei ma per le sorelle, questa era la prima prova, affrontare la responsabilità di avere il destino di altre 2 persone in mano. 26.25.24. Si guardò intono e vide che la stanza era troppo grande e piena di insetti per fare in tempo quando una voce interna la fece osservare meglio la situazione. Sopra di lei c’era una asta attaccata in orizzontale al soffitto. Capì che doveva appendersi e passò velocemente gli ostacoli.
Arrivò alla porta quando il timer segnava 6 secondi.
-Brava,Piper hai saputo sfruttare bene la tua astuzia,la prima prova è superata. Mwahahahahaah -. La risata si spense nel vuoto e Piper vide una nuvola nera,poi aprì gli occhi e vide le sorelle.

2

Nello stesso istante Phoebe si addormentava. La voce parò di nuovo e mentre Piper spiegava tutto a Prue, il progetto sadico di (chi?)  si rivelava. Qualcuno le metteva alla prova, per quando, perché, come e dove erano solo interrogativi… che solo il tempo poteva sciogliere. La voce tuonava: - con Piper è stato un antipasto,una prova da nulla,so che voi sorelle siete forti…- la voce era cupa,irriconoscibile -…ma per te ho preparato una prova carina carina… anche se mi divertirò solo io…mwahahahahahah!.

L’ambientazione per Phoebe era cambiata; si trovava in un bosco,scuro,le fronde degli alberi oscuravano la base del terreno che sembrava nero,come macchiato di sangue alieno. Phoebe osservava lo spettacolo incantata, un misto di terrore,sorpresa e emozione. La voce passò ad consegnarlo la missione (missione?). – Allora cara Phoebe…adesso capirai che la vita è difficile…Piper è stata fortunata,lei ha risolto la questione in pochi secondi,ma lei ne avrà 2 di prove,al contrario di voi. Vedi la tua missione è semplice: devi “solo” sopravvivere per 24 ore in questo bosco…capirai però che alcune cose non sono come ti aspetti.

3

-Nessun problema Phoebe… la situazione è calma... non c’è nessuno… sono una strega… calma – neanche lei stessa credeva alle parole che aveva pronunciato. Vide una scritta,o almeno parve di esserci. Vide scritto USCITA e lei, ben sapendo che quella non era l’uscita, andò avanti.
-Phoebe… - disse una voce interna – non sei proprio capace di stare ferma? Non ti ricordi cos’è successo da piccola,quando ti sei allontanata per curiosità? Sai in quel bosco… - la voce interna, quella pessimista era emersa e Phoebe non riusciva a fermarla, mentre gli occhi le si annebbiavano per le lacrime.

(Alcune cose non saranno come ti aspetti)

Phoebe ricordo la frase che… l’entità le aveva detto e decise che era più prudente tornare indietro. Si girò e ripercorse la stessa strada che aveva fatto all’andata, lo stesso sentiero, eppure non arrivava mai, non ricordava di aver passato questo o quello. L’angoscia cresceva, quando la voce pessimista riprese a parlare – Allora Phoebe..siamo proprio sicure che sia la stessa strada? Saresti già arrivata,lo sai benissimo ma non lo vuoi ammettere- Phoebe si fermò. Guardò l’orologio: ancora 22 ore. Vide una roccia, pensò di andare a sedersi,per riprendersi dallo shock. Abbasso le ginocchia, protese le mani in avanti,il cervello aveva già calcolato il punto d’appoggio della schiena, quando… la roccia non c’era più. Totalmente sbilanciata come un calciatore che sta per tirare e quando perde la palla tira a vuoto, iniziò a rotolare,giù per il sentiero senza la forza e la voglia di fermarsi. Mentre il volo sembrava infinito rivide tutto il passato, e quasi iniziò a addormentarsi, quando un brusco tonfo a terra la fece tornare alla sua situazione iniziale. Beh, pensò, sembra che grossi pericoli non ci siano qua,non ho visto niente che faccia paura…basta che io rimanga calma e passerà il tempo, poi tornerò dalle mie sorelle. D’improvviso, mentre vagava, capì la verità. Vide un animale, un riccio trasformarsi in una tigre, che scappò via. Capì che dal primo momento non era stata mai sola,che qualunque strada avesse percorso sarebbe finita dove volevano portarla. Si sedette, zitta e dormì.

4

Quando riaprì gli occhi, la prima cosa fu guardare l’orologio. 8 ore. Aveva dormito tantissimo e rimanevano solo 8 ore. Poi si guardò intorno.Il terrore esplose come una lenta bomba a reazione. Una trentina di uomini era davanti a lei, davanti, intorno e parlavano…una lingua strana. – Ache bat? Tris Tron Bl? - -Non capisco cosa dite, capite la mia lingua. Le parole continuavano, sempre più arrabbiate(almeno così le parevano), quando una voce si udì. –Zitti!- Il tono era cupo,metallico,non certo amichevole,ma le parve incredibile sentire la sua lingua. –Zitta anche tu!Adesso parlo io!- La gioia passò istantaneamente. La folla gli fece largo e lo vide. Un uomo enorme, con nelle braccia artigli invece che dita, le si avvicinò. –Piacere…sono lo Zayni di questo popolo. Anzi, nessun piacere, perché tanto non vivrai per molto. Noi siamo i triblici e nessuno ci deve conoscere. L’unica speranza di salvezza per te è battermi a duello.Nessuno c’è mai riuscito. - La sua mano si alzò e lo sguardo di Phoebe la seguì. La folla si aprì e una montagna di carcasse umane apparve. Phoebe era pietrificata. – Ora,hai 10 secondi per prepararti,poi ti darò la caccia finché non morirai. Vedi di non farmi perdere troppo tempo. 10.9.8.7… - Phoebe si riprese,decisa a combattere (con quale potere?) . Si alzò, guardò l’uomo-animale,guardò il territorio per studiare una tattica. Là bruciava un fuocherello... se solo fosse riuscita a raggiungerlo… Iniziò a correre. L’uomo dietro. Aveva 20 metri di vantaggio, ma l’uomo recuperava, aveva una velocità paurosa e il fuocherello era a 50 metri. Accelerò a tutta velocità, vedendo che il fuoco veniva da dentro una cassa di legno, non aveva tempo di capire cosa potesse alimentarlo. Sentiva i passi avvicinarsi,ormai aveva gli occhi chiusi dallo sforzo, mentre la folla acclamava la lotta. Phoebe sentì la forza aumentare dentro di sé… forse era quello che succedeva a chi stava per morire. Ancora 10 metri. Sentì gli artigli dell’uomo toccargli la maglia e strappargliela di netto. Pochi centimetri più in là e non si sarebbe salvata. Vide il fuoco e decise di tentare.Non aveva niente da perdere. Fece un salto e mollò un calcio all’indietro in volo all’uomo che pur non subendo troppo male se fermò momentaneamente, forse più stupito che ferito. Il tempo giusto per Phoebe di prendere la cassa dove il fuoco vampeggiava (ebbe una frazione di tempo per capire che era fuoco magico) e lo tirò in faccia all’inseguitore. Ad egli prese fuoco la tunica che indossava e Phoebe fece in modo di non fargliela togliere. Un urlo e la creatura si sciolse. Era magica, non umana. La voce – Brava,devo farti i complimenti,sei davvero un’ottima combattente, puoi tornare, ora tocca a Prue.

5

Phoebe avvertì uno strano capogiro e un pochi istanti si ritrovò nella stanza. In verità era sempre stata nella stanza,almeno il suo corpo fisico c’era sempre stato. Questa volta però la voce (l’entità) che da poco tempo controllava le loro vite, lasciò che Phoebe raccontasse tutto ciò che le era successo e appena finì Prue cadde svenuta, o almeno era quello che sembrava il suo stato. Prue si ritrovò in una stanza, tutta nera. La stanza era assolutamente anonima,senza alcun particolare dettaglio. Tutto era nero, nient’altro che nero. Nessuna traccia di uomini. La voce parlò: - Capisci o muori. Hai 2 ore per uscire dalla stanza,se sbagli ci rimettono le tue sorelle. Ogni ora ti riferirò quanto manca. – Prue si guardò intorno. Cercava di trovare un qualche punto di riferimento, ma ogni angolo le sembrava uguale.Non capiva dove era la destra,dov’era il punto in cui era arrivata. – Calma Prue,rifletti. Se devi uscire un modo c’è. Si tolse la maglia che indossava e la lasciò come punto di riferimento. Da lì iniziò a esplorare la stanza. Non era molto grande,ad occhio 4x4 metri. Arrivo al muro,si appoggiò ma non ricevette opposizione, era come se il muro fosse di gomma. Cercò di capire. Si girò,la maglia era ancora lì. Bene. Controllò tutte le “pareti”,tutte erano uguali. Cercò di capire la forma generale della stanza,e ottenne che era un quadrato perfetto. Guardò il soffitto,ma non trovò niente. -Rifletti Prue, deve esserci qualcosa!- Provò invano per un po’ di usare i suoi poteri e di essere in 2 luoghi contemporaneamente,ma non riusciva, quella era sicuramente una dimensione dove i poteri non funzionavano. – 1 ora – tuonò la voce. Aveva passato metà del tempo a esaminare la stanza, non aveva trovato niente di particolare, quando un’idea le attraversò fulminea la mente. Si portò all’estremo della stanza e caricò verso la parete opposta. La stanza iniziò a ruotare. Prue capì. Quella stanza era un quadrato sospeso all’interno di qualcosa di indefinito che al momento non la interessava. Doveva capire la direzione giusta dove spostare la stanza. Provò di usare il potere non per tornare dalle sorelle ma per uscire dalla stanza. Funzionò. Si trovò in un piccolo universo i cui 2 estremi erano gialli. In uno c’era scritto “USCITA” dall’altra “ENTRATA”. Da qualunque parte sarebbe uscita quindi…Poi ebbe un pensiero della parte che era dentro la stanza. – furba,guarda che devi spostare me, mica puoi uscire con la proiezione astrale!- diceva. Prue si girò e vide un filo di ferro appuntito. –30 minuti- Con tutta la sua forza entrò dentro la stanza e spinse caricando verso la parte appuntita,in modo da tagliare le pareti e uscire. -15 minuti-. La parete era squarciata a metà ma non riusciva a passare ancora. -10 minuti- Ancora poco. 5-minuti- Ce l’aveva fatta! Uscì dallo squarcio e si catapultò fuori. Da che parte doveva andare? ENTRATA o USCITA? Andò dalla parte dell’uscita,senza sapere perché lo aveva fatto. Si trovò in un corridoio. Le sorelle apparvero di fianco a lei. Camminavano parlando della prova superata da Prue, passavano delle porte che si aprivano automaticamente.

6

Un’ultima porta si aprì. Era vuota e piena di computer. Phoebe si avvicinò e spinse il tasto TERMINATE . Apparve una scritta. 

GAME OVER

Le sorelle erano contente,si rivestirono e si prepararono a uscire per passare una serata al cinema. Phoebe era piena di adrenalina. Quel videogioco che emulava le gesta delle sorelle Hallywell che Leo le aveva regalato era veramente realistico…e i pericoli non erano veri.


Scritto da Alessio / Artemide


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