Streghe Italia Fan Fiction

VISITA A CASA HALLIWELL


Riassunto: Questa volta, le sorelle Halliwell riceveranno una bella visita quanto sorprendente ed inaspettata. Contrariamente a ciò che succede di solito, stavolta appunto, non saranno impegnate a salvare o ad aiutare qualcuno, ma bensì ad ascoltare un ragazzo desideroso di conoscerle e fare la loro amicizia giunto da…

Data di composizione: 14-27/9/2005

Periodo di svolgimento: dopo "Il vero Robin Hood".

Adatto a tutti

DISCLAIMER: Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito “Streghe Italia”, e che tutti i personaggi di “Streghe/Charmed” utilizzati sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.


A tutti coloro che visitano il sito “Streghe Italia” costituito e curato da Antonio Genna e che scrivono nella Fan Fiction dedicata a questa fortunata serie televisiva americana.
Questo racconto, sarà un po’ diverso dagli altri da me precedentemente scritti e dal medesimo sito pubblicati. Prestate quindi la massima attenzione poiché vi sembrerà strano che un narratore come me invece di creare ed inserire nuovi personaggi, una volta tanto, immagini sé stesso nel mondo fatato di Piper, Phoebe e Paige, dove tutto e niente è impossibile data la magia che vi regna in tal luogo.
Signore e signori dopo questa doverosa precisazione, che la storia abbia inizio e che riesca a far capire soprattutto a chi la leggerà, ciò che ha suscitato in me veder interpretare i piccoli problemi quotidiani di tre giovani ragazze ancora inermi verso la vita. Il contorno così fantasioso, che facilita la risoluzione dei problemi da affrontare, ad un portatore di handicap come il sottoscritto, tali facoltà, avrebbero fatto così comodo per avere almeno un buon margine di indipendenza proprio da chi mi aiuta tutti i santi giorni. comunque vado avanti nella mia vita.
Alla vita di Prue, Piper, Phoebe ed ora Paige, vi sono aggiunti si, dei poteri magici, ma anche la salvaguardia del mondo intero da demoni, angeli neri, muta forma e quant’altro si celi nell’oscurità al servizio della sorgente di tutti i mali.
La cosa non proprio facilissima da un punto di vista umano, è che chi non crede che la fantasia di chi ha dato origine alle magiche sorelle Halliwell, non serva a far dimenticare per un momento la nuda e cruda realtà di tutti i giorni.
Giunto all’aeroporto di San Francisco, assieme ad un’assistente di volo nonché accompagnatrice in questa avventura e mia interprete, mi avvio in un mezzo aeroportuale dalla pista d’atterraggio all’ingresso dello stesso aeroporto per attendere i pochi bagagli e chiamare un taxi.

Consegnatomi i bagagli, mi accingo sempre scortato da Valerie (nome di fantasia), ad uscire in strada per prendere appunto un taxi. Sedutomi giusto dietro l’autista, dico: “Per favore, ci porti al 219 di Pasco Street, grazie!”. Il taxista non avendo capito niente, si volta verso la mia interprete che a sua volta, glielo traduce cortesemente in inglese. Ed egli in tutta risposta esclama: “Ahhh, OK Italy!”.
Arrivato dinanzi a casa Halliwell, ed essendo un giorno prefestivo, le loro automobili sono tutte parcheggiate davanti ai quattro gradini d’ingresso, che portano appunto alla soglia di casa. Io e la mia Valery, percorriamo gli scalini, bussiamo e ci apre la maggiore. Ella stupita esclama: “Yes!”. Io con l’adrenalina al massimo, ma con garbo chiedo: “Piper Halliwell?”. Valerie vedendomi in difficoltà, mi viene incontro e spiega in inglese chi siamo e il motivo della nostra visita inaspettata. Ricordiamoci che siamo nella città delle streghe, quindi… Piper cortesemente ci fa accomodare e appena ci sediamo sul divano, credendo che io non sappia niente su di loro, secondo lei senza che me ne accorga, recita un piccolo incantesimo per poter capire ciò che le dico e viceversa.
Risolto il problema della lingua, io per metterla subito a suo agio, esclamo: “Complimenti, bell’incantesimo!”. Piper presa un po’ in contropiede, balbetta: “M, m, ma c, c, come puoi sapere chi sono io e di cosa ho appena fatto!?”.
Io andandole incontro e tranquillizzandola, rispondo: “Io so tutto di voi, so chi siete in realtà, per questo sono qui oggi”. La ragazza alzandosi dalla poltrona, tira un sospiro di sollievo e si reca in cucina per prepararci qualcosa di fresco da bere.
Tornando in soggiorno, col vassoio in mano e porgendoci i bicchieri prima a me, poi a Valerie, chiede: “Ditemi, cosa vi ha spinto a venire sin qui?”. Io rispondo: “Innanzi tutto mi presento, mi chiamo Paolo Cocco, molto lieto di conoscerti. Lei invece è Valerie la mia accompagnatrice ed interprete!”. Valery porgendole la mano, ripete: “Conoscerti è un vero piacere!”. Piper continua: “Beh, vedo che non c’è bisogno che io mi presenti, mi conoscete già, quindi…!”.

Piper sedutasi di fronte a me con i gomiti appoggiati sulle ginocchia, esclama: “Avanti, racconta ti ascolto, adesso mi hai incuriosito!”. Prendendo fiato, comincio a raccontare dicendo: “In Italia da sette anni sulla rete nazionale, è uscita una serie televisiva intitolata appunto “Streghe” che è la traduzione italiana di “Charmed”. La ragazza compiaciuta, aggiunge: “Ma va davvero, non l’avrei mai creduto! Sai, da noi questa parola significa incantesimo. Ma ti prego, continua pure la tua storia, mi stai così affascinando che non vedo l’ora che rientrino gli altri per poterla ascoltare assieme a loro!”.
“Va bene!”. Io esclamo sorridente. Proseguendo il racconto, con la giusta emozione continuo: “Da prima pensavo che fosse ambientato nel Medio Evo, quindi non ha suscitato nessun interesse, poi invece ho visto che era fatto ai giorni nostri ed ho cominciato a seguirlo”. Piper sempre più coinvolta ed incuriosita, chiede: “Quali sono le scene che ti hanno colpito di più?”.
In quel preciso momento, in sequenza rientrano tutti, Leo e Phoebe entrano dalla porta, mentre Paige fa la sua apparizione da Angelo Bianco, ma vedendo due estranei esclama: “Ohps, cosa ho combinato!”. Ma Piper la tranquillizza presentandoci e mettendo tutti al corrente della storia che ho appena iniziato a raccontare. Allora, anche gli ultimi arrivati si incuriosiscono e mi invogliano a continuare dicendomi: “Dai, racconta, racconta vogliamo sapere tutti i particolari!”. Riprendendo da dove avevo interrotto, continuo: “Poiché gli episodi sono tanti le scene che colpiscono sono innumerevoli, ma quattro mi hanno colpito così profondamente da farmi venire la pelle d’oca!”.
Phoebe esclama: “Ma davvero! E quali sono?”. Io rispondo: “La prima è quando tu Piper, ti sei resa conto di essere veramente innamorata di Leo, che lui era sdraiato sul divano in soffitta con la spalla ferita dalla freccia nera avvelenata, e tu avendo fatto l’incantesimo per lo scambio dei poteri non riuscivi a capire come funzionasse il suo per guarirlo, fin che una lacrima d’amore ti ha bagnato la mano destra azionando il potere di Leo.

Ella certamente emozionata nel ricordare quel momento, risponde: “Non potrò mai dimenticare quell’istante, poiché mi ha segnato dentro dando vita a tutto ciò che ho costruito oggi!”. Valerie aggiunge: “Dai Paolo, non fermarti continua la storia, anch’io ho la pelle d’oca per l’emozione!”. Proseguendo a raccontare, con una certa serietà dico: “La seconda riguarda te, Phoebe, ricordi Cole?”.
Ed ella risponde: “Come no!. Non potrei anche se volessi, anch’egli ha segnato un capitolo della mia vita, purtroppo!”. Sempre io: “Nell’episodio “La confessione”, quando prima di entrare dentro il Mausoleo, avendo scoperto che era la forma umana di Belthazor, lo hai scaraventato a terra dicendogli in lacrime tutto quello che ti aveva fatto passare, senza contare l’averti ingannata!”.
Phoebe risponde: “Certo che me lo ricordo, da li ho iniziato a mentire a Prue e a Piper!”. Io concludo: “Ciò che mi è rimasto impresso, non è cosa gli hai detto, ma come glielo hai detto, in quel momento ho percepito tutto il tuo dolore!”. Paige esclama: “Accidenti ragazzi, che storia, struggente si, ma anche molto coinvolgente ed affascinante!”. Continuando sempre il racconto, metto in evidenza un altre due scene molto struggenti prese dall’episodio “Festa di liceo” dicendo: “Piper, ricordi quando sei stata posseduta dallo spirito chiamato Terra?!” La ragazza risponde: “Certo che me lo ricordo, mi sentivo come se fossi tra l’incudine e il martello con la sensazione di non aver via d’uscita!”.
Io riprendo: “Bene, anche li percepivo la tua paura di non farcela, mentre tentavi di mettere in guardia Prue e Phoebe che quella non eri veramente tu!”
Phoebe esclama: “Accidenti, ma ti ricordi proprio tutto, eh!”. “Già, le forti emozioni mi rimangono impresse fin che campo. Comunque, la terza cosa che mi ha fatto rabbrividire è dopo quel piccolo scontro che hai avuto con Prue al P3, dove lei per poterti aiutare, ha dovuto colpiti dietro sul collo e portarti di peso qui a casa!”.

In quel momento Piper rispondendomi d’istinto, esclama: “Scommetto che ti è venuta la pelle d’oca anche quando Prue mi ha deposta sul divano e mi parlava rassicurandomi con la voce singhiozzante per il pianto, poiché era intenzionata a pugnalarmi in modo che lo spirito Terra potesse lasciare il mio corpo!”.
“Ci hai azzeccato in pieno, quella scena fu per me il primo campanello d’allarme, il quale ha fatto nascere dentro di me la passione dello scrivere, che ha dato vita a questi racconti!”. Rispondo io un po’ stupefatto. Arrivando ala parte conclusiva del mio racconto, proseguo dicendo: “Ma la scena che ha scatenato la mia vena di scrittore di questo tipo di racconti è proprio l’ultimo episodio della quarta stagione intitolato “La fine del Trio?” cioè una settimana dopo che avete eliminato Cole e ricevuto la visita dell’Angelo del destino!”.
Phoebe esclama: “Ahhh, quando tu, Piper ti sei accorta che tutti quei lavori in corso davanti a casa erano strani, ma soprattutto quel furgoncino della compagnia dei telefoni in mezzo a quegli operai ti è saltato all’occhio e volevi sapere cosa ci faceva li, ma non uscivi di casa per paura che lui entrasse e mettesse qualche cimice!”. Così Paige aggiunge: “Ah, ora ricordo anch’io!. Tu Piper mi hai fatto uscire fuori con una caraffa di limonata fresca in un vassoio vestita in modo sexy, affinché potessi distrarre gli operare e tu bloccare il tempo per vedere chi c’era dentro il furgone!”. Piper risponde: “Si, si ora ricordo!”. Dopo un attimo di pausa, Piper prosegue: “Ricordo anche che in quel periodo io e Phoebe volevamo farla finita con la vita di streghe, ma tu Paige eri assolutamente contraria, perché se hai potuto conoscere noi lo devi al fatto che sei figlia di una strega, almeno così ci hai spiegato!”.
Allora io intervenendo aggiungo: “Se non sbaglio, tu Piper stavi attraversando un periodo un po’ così, poiché eri convinta di non poter restare in cinta proprio a causa della tua natura di strega!”.

Ed ella risponde: “Si è vero, ma fu grazie all’Angelo del destino, il quale mi disse queste parole: “Sappi, nessuna decisione avrebbe mai influito sui progetti di Leo e tuoi personali!”. Li per li io non ci capì niente, fu Phoebe ad intuire che ero già in dolce attesa!”.
Ed io sempre emozionantissimo concludo: “Ecco, fu proprio l’abbraccio delle tue sorelle ad illuminare la mia mente dando vita al mio primo racconto intitolato “L’Angelo Custode”, del quale l’inizio riprende da dopo la bella notizia giuntavi per mezzo appunto dell’Angelo del destino!”. Tutta questa storia ha fatto si che non ci accorgessimo che fuori era già notte. Infatti Piper guardando casualmente dalla finestra, esclama: “Toh, fuori è già buio, sarà meglio che restiate qui a dormire!”. Io cortesemente rispondo: “Non vorremmo disturbare!”.
Ma Phoebe aggiunge: “Non ti preoccupare, dopo il tuo lungo viaggio, e l’avvincente racconto delle nostre avventure trasmesse sulla Tv italiana è il minimo che noi possiamo fare!”. Nel frattempo, Piper aveva già preparato la cena, e tornando dalla cucina aggiunge: “Ah, non dimenticare poi che prima di partire devi ancora visitare il P3, giusto domani sera c’è uno spettacolo rock, non vorrai perdertelo!”. Io allora non potendo fare niente contro tre ragazze e per giunta bellissime, rispondo: “ Okay, va bene, vada per il concerto rock!”.
Il mattino seguente, ce la spassiamo un po’ prima di uscire leggendo e spiegandomi il Libro delle Ombre, poi in auto per la città non trascurando però, la visita alla tomba di Prue, poi all’ufficio di Phoebe a rispondere ai suoi lettori.
Ed in fine giunta la sera, eccomi ospite nel famoso P3 ad assistere al concerto che era in programma. Ed ancora ad attendere il giorno del mio ritorno in Italia a brindare tutti seduti nel piccolo salottino separato dal locale solo da una tenda.
( Ecco, così vorrei che andasse qualora avessi l’occasione di conoscere queste bravissime attrici e potendo passare un po’ di tempo con loro per poter allungare la mia lista di amicizie ). Grazie della cortese attenzione a presto!

Scritto da Paolo


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