Streghe Italia Fan Fiction

UNA BATTAGLIA DECISAMENTE ANIMATA
Episodio 1: I SETTE MAGICI ZEPHIR


Breve riassunto: L’anime Krishna Monroe appare misteriosamente in casa Halliwell. La sua missione è il recupero del famigerato Zephir dell’Illuminazione. Ma un esercito di anime demoniaci tenta di fermarli.

Data di composizione: 24 novembre 2002, ore 19: 42 – 25 novembre 2002

Valutazione del contenuto: Adatto a tutti, senza distinzioni di età

Disclaimer: Si ricorda che tutti i diritti dei racconti inclusi sono di proprietà del sito Streghe Italia e che tutti i personaggi della serie Streghe/Charmed sono di proprietà della Warner Bros. Television/Spelling Entertainment e sono utilizzati senza il consenso degli autori e senza fini di lucro.


Se è vero che il buongiorno si vede dal mattino, quella giornata per Paige sarebbe dovuta andare nel migliore dei modi. Ora era assistente sociale, e questo significava: uno stipendio più alto, un ufficio tutto suo, e una scrivania dove poter poggiare i piedi senza essere vista. Il contro peggiore sarebbe stato l’avere più bisognosi in cerca d’aiuto, ma la ricompensa ben valeva qualche sacrificio.
- Spero che nel mio primo giorno da assistente sociale - disse alla sorella maggiore Phoebe infilandosi la giacca - Che non mi mandino subito fuori città. -
- Sarebbe un bell’inizio. Guardala dal lato positivo: andresti in campagna, e ti libereresti i polmoni dalle polveri sottili che ci martoriano. - sorrise lei, porgendole la tazza del caffè.
- Grazie, cara. - la ringraziò ironicamente Paige, prendendo la tazza e finendo quel goccio di caffè che vi era rimasto.
- Adesso vado, sorellina. Rischio di fare tardi, e questo veramente non ci vorrebbe. - Paige se ne andò di fretta dalla porta, facendo letteralmente volare la borsetta per infilarsela a tracolla.
- Sai, Piper? -
- Cosa? - domandò la sorella maggiore, dalla cucina.
- Credo che quella promozione ad assistente sociale abbia agito negativamente su nostra sorella. -
- Cosa intendi dire? -
- Penso che si stia impegnando troppo. Insomma, la vita non cambia da un giorno per l’altro. -
- Proprio tu parli? - Piper la fulminò con lo sguardo.
- Tralasciando noi per un momento, Piper. Cosa pensi possa cambiare in due giorni? -
- Non ne ho idea? Perché non glielo chiedi tu quando torna? - Piper si scostò dal discorso per portarsi alla bocca con entrambe le mani l’enorme scodella di latte che aveva davanti - Tornando al discorso di prima: non credi di essere troppo apprensiva nei confronti di Paige? Ha ventisei anni, e conosce l’autodifesa. Se la può cavare da sola. -
- Non è dei malintenzionati che mi preoccupo, ma per la sua sanità mentale. -
- Tu dovresti intendertene, o mi sbaglio? Che complesso credi abbia? -
- Non si tratta di un complesso. Credo che si senta investita da troppe responsabilità, e che si preoccupi di farsi vedere all’altezza della situazione. -
- E’ capitato a Prue quando nostra madre è morta, e ci sono passata anch’io quando è morta Prue. Se vuoi possiamo andare a trovarla quando stacca, e parlare insieme ad un piatto di ramen fumanti. -
- Da quando ti piace la cucina cinese? -
- A me non piace, ma voglio provare a rendere Paige un po’ più aperta prima di affrontare la cosa. -
- I cuochi sanno come fare per prendere la gente per la gola. - sospirò Phoebe, dirigendosi verso il lavandino pieno di piatti sporchi.
- Speriamo che il tecnico trovi il guasto alla lavastoviglie alla svelta, o mi si incartapecoriranno le mani, con questi detergenti chimici. - Phoebe avvicinò agli occhi un vassoio di ferro appena asciugato. Voleva accertarsi che fosse perfettamente pulito, anche perché era un regalo della loro bisnonna, e quindi era un pezzo pregato della loro collezione. Aveva fatto un buon lavoro. Il piatto splendeva, tanto che riusciva a vedere Piper. Ma dietro a lei, vedeva anche qualcuno cercare di colpire la sorella, e sollevare una mano armata di coltello. Phoebe volle tirare il vassoio al suo assalitore. Il ragionamento occupò non più di un millesimo di secondo della sua memoria per potersi sviluppare, ma i suoi gesti erano molto più lenti, e Piper sarebbe morta prima che Phoebe avesse potuto solo lanciare il vassoio.
Piper non si accorse di nulla, e andò avanti tranquilla a bere il suo latte. Sentì poi uno spostamento d’aria, che la fece rabbrividire a tal punto da farle cacciare un urlo e lanciare in aria la scodella del latte.
Il cadavere dell’aggressore crollò a terra tagliato in due, mentre l’ombra misteriosa si alzò da terra, dov’era accovacciata dopo aver vibrato il colpo mortale. Con un volto dignitoso, riservò delle dure parole all’altro - Solo i vigliacchi attaccano le donne alle spalle. - sembrava quasi un antico samurai.
Ma a rovinare la sua presentazione arrivarono rispettivamente il latte bollente, la tazza ed il vassoio, il quale picchiando sulla tazza causò un potente “effetto campana”.
Piper prese la tazza dalla testa dell’uomo, e gli domandò:
- Ehi, va tutto bene? -
L’uomo misterioso, con una voce suadente e forte, ma insieme giovane - Non ti preoccupare, Piper. Io sto benissimo. - detto così, svenne.

Il giovane non era affatto umano. Non era bidimensionale, ciononostante era formato da colori sgargianti e tratti somatici identici ad un cartone animato giapponese.
- Ma secondo te chi sarà, sorellina? Che qualcuno abbia riaperto la porta fra Realtà e Fantasia? -
- Non ne ho la minima idea. Però consiglio di stare all’erta. Hai avvertito Paige? -
- Ha il telefonino staccato, e una sua collega mi ha detto che ancora è in viaggio, perché in ufficio non è arrivata. -
- Proprio quello che ci voleva. Complimenti, Paige. -
Piper notò che il ragazzo stava fissando il vuoto, senza dire una parola.
- Ti sei svegliato, allora. -
- Riflettevo… - disse, filosofico - Il vostro mondo è così opaco e sterile. Mi domando se non sia per questo che è così malvagio. -
Phoebe lo riprese, infastidita da quel suo parlare per indovinelli - Nulla in contrario a dirci chi sei, Platone da quattro soldi? -
- Oh, scusatemi. - il suo volto s’accese - Il mio nome è Krishna Monroe. Sono un Gran Maestro dell’ordine dei Cavalieri Astrali. -
- Non ho mai sentito parlare di un ordine simile. -
- Infatti. Esiste però in una dimensione parallela alla vostra, nella quale esiste il nostro regno, quello di Eria. Lasciate che ve lo mostri. – Le luci si abbassarono di colpo, e Krishna richiamò nella mano destra una sfera, che si aprì, creando in aria delle immagini tridimensionali del regno di Eria. A quanto appariva, questo era un coloratissimo, come fosse un fumetto dipinto dalla mano di un artista. I colori erano decisi e sgargianti, con pochi chiaroscuri e dai decisi cambi di tonalità. Dall’immagine del borgo di piccole case di marmo, molto simili alle casupole dell’antica Grecia, s’innalzò l’opprimente figura di un castello alto e le cui innumerevoli guglie salivano, arrotolandosi sul proprio asse
verticale.
Krishna commentò le immagini che si alternavano come per magia - Il regno di Eria è al centro di una guerra fra due enormi stati confinanti: Liturgia e Adepolis. Il regno di Eria è sperduto in mezzo alle montagne di Tara, quelle che si scorgono all’orizzonte. Nonostante sia il Paese più piccolo del mio mondo, ricopre un’importanza strategica direi quasi fondamentale. Poiché nel minareto del castello si dice sia celati il leggendario Zephir. -
- Che cos’è uno Zephir? - domandò meravigliata Phoebe.
- Lo Zephir, anzi, gli Zephir, sono gli oggetti magici più potenti del nostro mondo. Sette favolose gemme delle quali vengono insigniti i Sommi del mio Paese, fra i quali ci sono io. Tuttavia, il settimo Zephir non viene mai assegnato a nessuno, poiché esso viene assegnato solamente al Sommo più meritevole. Ma ora i guerrafondai delle terre dell’Est stanno iniziando ad insidiare il nostro regno. Da solo non potrei mai farcela, ma con voi tre al mio servizio, sono sicuro che potremo farcela. -
- I nostri poteri da sole non sono abbastanza. Dobbiamo aspettare che si aggiunga a noi nostra sorella Paige. -
- Dunque accettate. -
- Sì, è nostro compito preservare l’ordine dell’universo, per cui lo perseguiremo fino in fondo. -
Anche Phoebe si desse d’accordo. Paige entrò proprio in quel momento, più furibonda che mai.
- Proprio una bella giornata. - esclamò, scagliando la borsetta sul divano e levandosi rabbiosamente la giacca, per poi riporla sullo schienale.
- Che ti succede, sorellina? - le domando Phoebe preoccupata. Non l’aveva mai vista così arrabbiata.
- L’ufficio è chiuso. Eppure sono già le otto e mezza. -
- Non ti ricordi che oggi hanno indetto uno sciopero per lo scarso rispetto nei confronti delle direttive del fumo nei locali pubblici? - intervenne Krishna.
Paige se ne ricordò immediatamente - Già, cavolo, è vero. Ma tu come fai a saperlo? -
Krishna si presentò anche a Paige, che solo ora aveva notato le strane fattezze del ragazzo - Io sono Krishna. Domando il vostro aiuto. - e spiegò brevemente la situazione anche a Paige. Questa, dopo averlo ascoltato, accettò di venire coinvolta nella missione nel regno di Eria. -
- Aspettate, però Prima di giungere nella mia dimensione vi devo trasformare. La vostra opacità non renderebbe mai possibile il passaggio fra le dimensioni. Lasciate che me ne occupi io e non preoccupatevi. Vi renderò quello che voi chiamate anime giapponese. -
- Speriamo vada tutto bene. - mormorò preoccupata Paige all’orecchio della sorella.
Krishna estrasse dalla fodera della cintura il suo lungo scettro, alla cui estremità superiore è intagliata la figura di un angelo con le ali spiegate. Al centro della sua fronte, Paige vide una piccola gemma azzurra triangolare, che si mise a brillare non appena Krishna afferrò saldamente il manico. Le tre sorelle si strinsero, per poter subire più velocemente la trasformazione in fumetto. Sentirono Krishna recitare a bassa voce un manga cantilenante e sgradevole. La luce dello Zephir diventò sempre più accecante, fino ad esplodere quando Krishna lanciò l’incantesimo, urlando “Zephir dell’Adattabilità: Preparazione!”. Puntò lo scettro contro le tre sorelle, che immediatamente sentirono i loro corpi vibrare, scossi dall’interno per mezzo di una forza impossibile da individuare, qualcosa che sembrava rivoltarle dall’interno. La luce si diradò, e l’incantesimo ebbe il suo effetto.
La trasformazione riuscì perfettamente, e Paige volle sapere come fosse andata - Mi domando cosa ci sia successo. - e andò a specchiarsi nella specchiera del soggiorno. La sua immagine le diede un responso raccapricciante. Non solo il suo colore era pieno di vita, ma i suoi ed il suo corpo erano completamente cambiati. Era vestita con un’elegante vestito maschile scuro, con tanto di camicia e cravatta, tenuta ben ferma da un fermacravatta in argento. Paige si scostò il cappello di pelle dalla faccia, e non poté fare a meno di lanciare un urlo.
Le sue sorelle si accorsero, arrivando davanti alla superficie riflettente di essere conciate anche peggio di lei. Piper aveva ricevuto un vestito sbracciato in stile cinese. I suoi capelli erano rossi e raccolti in una sottile treccia chiusa da un piccolo legaccio giallo, mentre per Phoebe era in agguato una ridicola tuta da combattimento arancione, con tanto di disegno giapponese incomprensibile sulla schiena. Per non parlare della possente muscolatura che le era montata sulle braccia. E sulle spalle. Inutile dire che le tre cercarono subito Krishna, che fu prima riempito d’ingiurie, e poi riempirlo di sonori calci.

COMING SOON: Il regno di Eria è una specie di paradiso terrestre, ma ora tutto rischia di scomparire a causa dei malefici Invisibili, che bramano la conquista del potere dei sette Zephir. Episodio 2: In viaggio verso la capitale Cetra

Scritto da MoonWalker


Torna all'indice della Fan Fiction

Torna a Streghe Italia