Streghe Italia Fan Fiction

L'ARRIVO DI SPAWN


Riassunto: Spawn è un ragazzo che, per mantenere una promessa fatta da uno stregone suo antenato, si trasferisce in America per aiutare le Halliwell. La sua natura non è malvagia anche se resta pur sempre un demone e per questo dovrà inizialmente combattere contro il bene e ciò non lo aiuterà a farsi accettare dalle tre sorelle. Inizialmente aiuterà le tre streghe rimanendo nell'ombra, ma poi decide di rivelarsi perchè si è innamorato di una delle tre. Francesco (il ragazzo che ha dentro di sé Spawn) combatterà molti demoni al loro fianco fino a quando non scopre di avere molti altri poteri donatigli non dal demone ma dai suoi avi. Deciderà pertanto di tornare in Italia, da dove proveniva, per conoscere il suo libro delle Ombre.

Date di composizione:
I) 10-15/7/2000
II) 15-20/7/2000
III) 1-30/8/2000
IV) 23-25/9/2000
V) 26-27/9/2000
VI) 28-30/9/2000

Adatto a tutti

Disclaimer
Si ricorda che tutti i diritti della storia del racconto sono di proprietà del sito "Streghe Italia", alcuni personaggi di "Streghe/Charmed" utilizzati sono di proprietà Warner Bros Television e sono utilizzati non a scopo di lucro.
Spawn è un personaggio della Cult Comics ed è stato creato da Todd Mc Farlane, ed anche questo viene usato non per lucro.


Prima parte

Era passato qualche mese da quella sera del 3 ottobre quando il nonno gli aveva rivoluzionato la vita e anche se era partito alla ricerca delle Halliwell solo a Gennaio, a metà marzo sapeva praticamente tutto della loro routine. Attendeva l'uscita mattutina di Piper sul tetto della casa di fronte. Non riusciva a capire come facesse a tornare a casa intorno all'una di notte  e ad uscire la mattina alle sette e mezza ogni giorno per andare al P3.
Francesco era più giovane di qualche anno, ma se non fosse per il demone dentro di lui che lo abituò a non dormire non avrebbe retto che per un paio di settimane. Seguiva Piper fino al locale, saltando di tetto in tetto. Un pò si divertiva a seguirle, l'importante era non farsi scoprire. Giunti al locale odorava l'aria e accertandosi che Piper fosse al sicuro non sentendo l'odore di forze ostili, tornava indietro per pedinare le altre due.
Tornato a casa Halliwell aspettava l'uscita di Phoebe e, sapendo che non prendeva l'auto per andare all'università, la precedeva di un centinaio di metri da dare l'impressione che fosse lei a pedinarlo. Esplorava l'aria fin davanti la scuola, dopo di che tornava indietro vedendo Phoebe entrare all'università. Aspettava Prue pronto a seguirla ovunque poiché, dal licenziamento dalla Buckland, cambiava sempre percorso. Seguita anche quest'ultima a destinazione, ricominciava il giro per accertarsi che tutte e tre stessero bene. Mentre camminava pensava a quanti demoni e angeli aveva già ucciso, e quante volte aveva aiutato le Halliwell senza che loro se ne fossero accorte.
Quando era dietro di loro  e Javna decise di non combattere  lasciandole vivere e permettendo a Mark di avere una degna sepoltura; oppure quando Prue si addormentò al volante e lui riuscì a decelerare la macchina quel tanto che bastasse per evitare una tragedia; o quando riuscì a svegliare in tempo Piper per impedire ad Aviva di uccidere Prue. Ora che Leo aveva perso i poteri era l'unico che le potesse aiutare. Francesco si rendeva conto che non poteva continuare ad aiutarle nell'ombra. Era deciso a rivelare la sua identità di "demone buono", ma cosa avrebbe detto? Come? Aspettava il momento opportuno ben sapendo che non esistevano occasioni particolari per ciò che doveva dire. Presto si accorse che c'era un'unica soluzione: combattere al loro fianco un demone per dimostrare di ess4ere dalla stessa parte e solo successivamente raccontare tutta la storia.
E proprio mentre Francesco pensava che c'era bisogno di un demone ecco che avverte quell'odore inconfondibile. L'odore di chi come lui è stato all'inferno, di chi si nutre di anime terrorizzate, di chi uccide su commissione di qualcuno a cui è vietato salire sulla terra, perché se così non fosse non esisterebbe più una terra su cui stare; l'odore forte e pungente di un demone. E quando dall'alto di un palazzo smette di assaggiare l'aria e guarda in basso, vede la sue "protette" combattere quel mostro. Aspetta che la rabbia e la forza della sua armatura simbiotica lo assalgano e solo allora decide di intervenire "Andiamoci a divertire".
Francesco o meglio, ora che ha l'armatura e le sembianze di un demone guerriero, Spawn conosceva bene il tipo di demone; era uno di quelli che hanno un solo potere e con questo uccidono le loro vittime. Spawn sapeva di essere molto più forte e che sarebbe bastato trafiggerlo con una delle sue catene uscenti dal petto per ucciderlo, ma aveva intenzione di giocarci come il gatto con il topo per dimostrare alle Halliwell una parte del suo potere. Saltò dal palazzo  e atterrò dietro le tre streghe che, sentendolo, si girarono e si spaventarono nel vederlo. Anche il demone che di li a poco avrebbe avuto il nome di Punicius tremò al solo sguardo penetrante di Spawn.
Piper:"Accidenti! Sono due!"
Prue:"Bloccane uno così potremo batterci con l'altro!"
Piper alza le mani per bloccare Spawn ma invano.
Phoebe:"Allora! Che aspetti?"
Piper:"Non ci riesco! Prue prova a scaraventarlo!"
Prue:"E' tutto inutile!"
Spawn, vedendo che le tre sorelle hanno perso di vista il vero nemico che intanto stava per attaccarle, fa uscire dalla le catene dal petto e le dirige verso Punicius scavalcando le Halliwell. Le catene trafiggono il cuore del mostro che scompare all'istante. Le catene  intanto si erano infilate nella ruota di una macchina parcheggiata nel vicolo dietro al P3 e Phoebe stava per toccarne una quando Spawn ruggì:"Non toccarla!".
Spaventata Phoebe si ritrasse con un salto andando a finire tra le braccia di Prue che istintivamente, con un gesto materno, si parò davanti a lei pronta a difenderla anche con il suo stesso corpo. In quel momento Francesco, o forse lo stesso Spawn, sentì come una fitta al cuore nel vedere la paura che Prue, Piper e Phoebe provavano per lui. Così preferì fuggire e rimandare le presentazioni ad un'altra volta. 
Anche se questo tentativo era clamorosamente fallito, Francesco aveva tutte le intenzioni di farsi accettare dalle Halliwell. Decise di andare a casa loro e di affrontare, o meglio, di convincere per prima Prue. Sapeva che lei era la più diffidente e una volta convinta sarebbe stato facile farsi accettare dalle altre.

Quella mattina non seguì nè Piper nè Phoebe, aspettò che Prue fosse sola per affrontarla. Poteva immaginare tutta la scena fino alla fine della narrazione della sua storia, ma non era in grado di immaginare la sua reazione finale. Quando suonò il campanello sarebbe voluto scappare perché tutto il discorso preparato se ne era andato con il "dlin dlon" del campanello. Come da copione aprì la porta Prue che aveva in braccio Kit. La reazione della gatta fece perdere quel poco di coraggio che gli era rimasto di suo:il famigliare nel vederlo saltò dalle braccia di Prue, arruffò il pelo, soffiò e fuggì in cucina. Francesco seguì il gatto con gli occhi e, incrociando lo sguardo inquisitore di Prue disse:"Posso spiegare"
"Chi sei? Cosa vuoi?" abbaio Prue già pronta ad usare il suo potere.
"So cosa pensi e in parte è vero. Sono un demone, ma ascoltami ti prego!".
Stava cercando di chiudere la porta ma Francesco glielo impedì mettendo un piede dentro casa, allora provò di scaraventarlo a terra, ma Francesco sentendo il flusso di energia infrangersi sul suo corpo disse:"Il tuo potere non funziona contro di me! Non ho cattive intenzioni, ti prego ascoltami!". Era già riuscito ad entrare ed era davanti la rampa delle scale e guardava Prue in attesa di risposta. Francesco decise che se avesse detto no se ne sarebbe andato. Fortunatamente non andò così e Prue tanto rassegnata quanto terrorizzata fu costretta a farlo accomodare. Prue riusciva a nascondere la paura con l'ira, ma Francesco era in grado di percepire le varie sensazioni chi gli era davanti.
Una volta in salotto Francesco disse:"Questo è tutto ciò che so" e così dicendo le diede la pergamena.
Mentre la srotolava Prue disse:"Che cosa è?"
"E' la storia della mia famiglia, viene tramandata di nonno in nipote". Ma non le diede il tempo di iniziare a leggere che iniziò a parlare sulle origini dei suoi poteri:
"Un mio antenato era uno stregone di origini italiane, ma per paura dell'inquisizione venne a vivere in America. Qui conobbe una tua antenata, una certa Melinda, e se ne innamorò. Ma Melinda aveva già una figlia di nome Prudence. Quando Melinda fu accusata di stregoneria il mio antenato giurò protezione eterna alle discendenti di Prudence e si prese cura di lei dopo la morte del padre. Ma un giorno una strega cattiva, gelosa per l'amore paterno che Franciscus le dava, lo costrinse ad avere un figlio da lui, ricattandolo che se non l'avesse fatto avrebbe ucciso Prudence. Questa strega era molto più forte e fu costretto ad unirsi a lei per salvare la figlia di colei che aveva amato. Da quest'unione senza amore non poté che scaturire una stirpe di streghe cattive. Due secoli fa, come se non bastasse, una mia pro-pro-prozia si unì con il capo dell'esercito demoniaco, uno dei sei demoni più potenti e più temuti dell'inferno : Hellspawn e da questa unione si interruppe la discendenza femminile e iniziò una stirpe maschile non più di streghe ma di veri e propri demoni. Col passare del tempo i miei antenati sono riusciti a far cambiare la natura del demone che ora è dentro di me e solo ora possiamo mantenere la promessa di proteggere le discendenti di Melinda; ovvero te, Piper e Phoebe".
Prue che non si era persa nemmeno una virgola della sua storia disse:"Ma tu ora combatti il male? Non sei tu che ci hai aiutato ieri? Sei sicuro di essere ancora un demone?"
"Questo non lo so proprio. So solo che da quando il nonno mi ha trasmesso il demone e consegnata la pergamena ho dovuto combattere contro angeli e demoni"
"Perché hai dovuto combattere contro entrambi?"
"Il nonno mi ha detto che per il cielo sono un demone, per l'inferno sono un traditore e sta a me scegliere da che parte stare. Finora comunque ho combattuto indistintamente contro il bene e contro il male. La cosa strana è che nessun potere, nè buono nè cattivo, può sconfiggermi. Guarda - prese in mano un vasetto di terracotta - prova  a lanciarlo"
"Non ci riesco"
"Questo perchè è a contatto con me. Prova ora" lanciò il vasetto in aria e questa volta Prue riuscì a colpirlo e a scaraventarlo verso la porta. In quel momento stava entrando in soggiorno Piper che si vide il vasetto venirgli addosso, ma non fece in tempo ad alzare le mani per bloccarlo che già una catena di Francesco in Spawn colpì e frantumò il vasetto.
"E lui chi è? Che ci fa qui?"
"E' una storia lunga ma se mi concedi un pò del tuo tempo potrò spiegarti ogni cosa" rispose Francesco ritrasformatosi.
Piper cercò con lo sguardo Prue ma quest'ultima era immersa nella lettura della pergamena. Con il lavoro alla Buckland era in grado di riconoscere un falso storico, ma scoprì che quella pergamena doveva avere più di tre secoli. Piper intanto, dopo aver ascoltato un riassunto della storia, chiese:"Come mai non hai voluto che Phoebe toccasse la tua catena?"
"Perchè lei può vedere il futuro e il passato, quindi avevo paura per ciò che avrebbe visto e come l'avrebbe presa"
"Che c'è nascondi qualcosa?"
"No. Prue ha visto come si è comportata la vostra gatta, figuriamoci quale sarebbe stato lo choc di Phoebe"
Ad un certo punto Prue disse:"Hai letto ciò che c'è scritto alla fine della pergamena?"
"Perchè cosa dice?" chiese Piper incuriosita.
"Una delle discendenti di Melinda dovranno sposarti con amore per redimere la tua stirpe che da secoli vive nella tristezza e nella desolazione dell'antinferno. Dovrai farti ospitare per compiere il tuo destino e per far compiere il loro".

Una volta lette queste parole Prue ricadde sul divano lasciando cadere la pergamena. In questo momento entrò Phoebe che aveva finito prima le lezioni e aveva saputo per telefono che anche Piper era tornata a casa.
Francesco e Piper quasi non la notarono vedendo Prue farsi sempre più pallida.
"Io non credo che sia vero. il nonno non me ne ha parlato e quella è una calligrafia che nessuno nella mia famiglia ha mai avuto"
"Infatti - rispose Prue guardando le sorelle - è della mamma".
    

Seconda parte

Da quando Prue aveva detto quella frase erano passati due interminabili minuti, l'aria si era fatta pesante e il sangue era ormai gelato a tutte e tre. Persino Phoebe, nel sentirle, trasalì. Si era persa tutto ciò che era stato detto prima, ma capì che con quelle parole stava per accadere qualcosa che avrebbe cambiato la loro vita.
In quei lunghi istanti Francesco non sapeva né cosa pensare né tanto meno cosa dire. Di tutte le sue previsioni questa andava ben oltre ogni peggiore delle aspettative. Il tempo sembrava ibernato come se Piper fosse riuscita ad usare il suo potere solo su di loro, mentre il resto del mondo continuava la propria frenetica vita. Solo il suono del campanello e l'entrata di Morris riuscì a smuovere le statue che erano diventate. Non sapevano se era un bene, perché almeno avrebbero avuto altro a cui pensare, o un male, perché avrebbero dovuto affrontare quel problema in un secondo momento. Aprì la porta Phoebe, ma solo perché era così vicina che Morris la riconobbe guardando tra i vetri colorati del portone.
"Ragazze, ho un problema. Mi serve il vostro aiuto perché sto uscendo pazzo"
Prue, ancora un pò scossa:
"Morris non è un buon momento per...."
"Di che si tratta?" intervenne Phoebe rendendosi conto che ciò di cui avevo bisogno era una buona distrazione.
"Si tratta di alcuno morti misteriose. Tre giovani donne trovate decapitate con le dita della mano destra tagliate e attaccate a forma di stella dentro un cerchio ed è impossibile staccarle"
"Oh mio Dio! - esclamò Phoebe sconvolta - é orribile. Ma chi o cosa può essere? Uno stregone?"
"No - rispose Francesco - è un demone" 
"Lo conosci?" chiese Prue che ancora sospettava di lui.
"Si, ho sentito il suo odore qualche volta"
"Tu senti l'odore dei demoni? Come fai?"
"Piper non lo so. Credo che sia una caratteristica di Spawn. Molti riescono ad avvertire la presenza, io ne sento l'odore. Ma solo dei più forti e dei più deboli"
"Perché?" Chiese Prue sempre diffidente. Non aveva mai avuto a che fare con un demone tanto potente e che per di più affermava di non avere nessuna intenzione ostile. Non sapeva come comportarsi, ma sapeva che se quel demone avesse voluto le avrebbe uccise già da tempo.
"Perché i più deboli non sanno nascondere la propria presenza, mentre i più forti non né hanno bisogno"
Solo ora Morris chiese: "E tu chi saresti? Un angelo o qualcosa del genere?"
"Non proprio, ma non c'è tempo per le presentazioni. Voi tre - rivolgendosi alle Halliwell - cercate qualcosa sul vostro libro delle ombre, io intanto vado nel luogo del delitto. Tu aspettale e poi raggiungimi"
"Come fai sapere dove è? Chi ti ha detto che le vittime sono state ritrovate vicine?" chiese Morris insospettitosi
"L'armatura simbiotica di Spawn mi guiderà e poi ho detto che conosco il demone quindi so le sue intenzioni"
"E sarebbero?"
"Formare un fiore con sei di quei cerchi per ridare vita a tutti i demoni morti negli ultimi 666 anni"
"Perché le teste vengono tagliate?"  "Per creare una pozione che eviti a quei demoni di essere risconfitti con le formule li aveva uccisi" Girandosi verso le sorelle e vedendo che ancora non erano salite a consultare il libro disse:"Vi prego datemi almeno questa occasione. Voi siete l'unica speranza che ho per far redimere la mia famiglia. Ascoltatemi almeno per questa volta. Se non sarà come ho detto giuro che sparirò per sempre dalla vostra vita. Non era mia intenzione venire qui e sconvolgervi in questo modo, vi prego, abbiate fede in me!"
"Abbiamo alternative? - rispose Prue cercando di rimanere più fredda possibile - Ragazze, di sopra"
"Un momento - chiese Phoebe - cosa dobbiamo cercare?"
"Come sconfiggere Rahmmer, il demone dei non-morti, oppure come annullare il risveglio dei demoni"
Mentre le vedeva salire per le scale cercava di immaginare i loro pensieri. Aveva paura che cercassero nel libro una formula contro di lui, ma le amava già troppo per preoccuparsene.
"Prue che dobbiamo fare?" Chiese Phoebe mentre salivano 
"Non ne ho la minima idea" 
"Forse dovremmo dargli retta, in fondo a me sembra sincero" Disse Piper aprendo la porta della soffitta
"Hai già dimenticato Jeremy? E poi non ha voluto farsi toccare da Phoebe, questo significa che ha qualcosa da nascondere"
"E come spieghi la scrittura della mamma?"
"Non lo so, per il momento pensiamo all'altro, quello che Francesco ha chiamato Rahmmer"
"Mi domando se esiste davvero o se non è proprio lui"
"Phoebe per il momento dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco. Coraggio cerchiamo nel libro"
"Prue, Piper, su Rahmmer non ho trovato nulla, ma c'è scritto che per spezzare l'incantesimo del risveglio dei demoni bisogna uccidere uccidere chi lo ha pronunciato"
"Nel nostro caso chi ha intenzione di pronunciarlo"
"Che vuoi dire Prue?"
"Non possiamo aspettare che uccida ancora per scoprire chi sia, dobbiamo affidarci a Francesco e sperare che sia venuto veramente qui ad aiutarci"
Ad aspettarle in salotto rimase Morris che si fece seguire fino al luogo del ritrovamento. Qui trovarono Spawn che li aspettava.
"Rahmmer non si è ancora fatto vivo, ma ora che ci siete voi tre non mancherà molto al suo arrivo, Phoebe ti ricordo di non toccarmi per nessuna ragione, ora che sono diventato Spawn potresti avere un shock per ciò che vedresti. E tu, Morris, tieniti con la polizia il più lontano possibile"
"Aspetta un attimo, fammi capire bene: noi stiamo facendo da esca?"
"Prue, Rahmmer ha bisogno di sei donne per il rito.Ne ha già uccise tre, volevi mettere al repentaglio la vita di qualcun'altra? Comunque stai tranquilla, i tuoi poteri dovrebbero funzionare contro questo demone e poi ricorda che ora ci sono io con voi"   "E' di questo che ho paura"
"Ascoltami Prue, mi dispiace di non essere arrivato in tempo per salvare Andy e mi dispiace per Piper di non aver capito per primo chi fosse il Wendigo, ma io vi ho aiutato tantissime volte e l'ho fatto sempre nell'ombra. Avrei continuato a farlo se non che in questo modo avrei potuto aiutarvi meglio. Rispondimi sinceramente, dopo il nostro incontro con Punicius, voi mi avreste sempre considerato un demone al quale dare la caccia non è vero?"
"Beh, credo di sì"
"Io mi sono rivelato ai vostri occhi proprio per questo. Prue sono sincero, devi credermi. Sono pronto a dimostrarti la mia fedeltà. So che se anche uccidessi Rahmmer davanti ai tuoi occhi non mi crederesti, pensando che sia stata una farsa  per far colpo su di te e sulle tue sorelle, ma non è così, credimi. Ti prego abbi fede in me, tutte e tre - rivolgendosi anche a Phoebe e a Piper - accettatemi per ciò che vi ho detto di essere"
"Che belle parole"  
"Rahmmer!" 
"Vedo che mi hai portato le vittime con il quale finire il rito, grazie!"               
"Ti sbagli loro sono qui con me e sono pronte a distruggerti!"
"Ma davvero. E come faranno ad uccidermi se moriranno prima loro?"
Così dicendo lanciò dalle mani una sfera magica contro Piper, ma Spawn le si mise davanti e prese il colpo in pieno petto. Fu scaraventato a una decina di metri andando a finire in mezzo ad alcuni scatoloni in un angolo del vicolo.
"Mi9 avevano detto che in guerra eri il migliore, ma ti sei indebolito per far posto a quello stupido sentimento chiamato amore"
"Non credo proprio!" Ruggì Spawn scagliandosi con un salto contro il demone e quando gli fu sopra lo fissò negli occhi e disse "E' con l'amore che sconfiggerò tutti voi" Dopo di che fece uscire dalle dalle nocche della mano alcune lame che trafissero il cuore di Rahmmer.
"Salutami Satana e Malebolgia, digli che prima o poi toccherà a loro"
Con un urlo che fece trasalire tutti e mise in allarme la polizia, Rahmmer morì.
"Visto, non c'è stato neanche bisogno che usaste i vostri poteri" così facendo si avvicinò ai corpi decapitati, allungò le mani verso di loro e da esse uscì una luce verde, intensa e calda.
"Che stai facendo?" chiese Morris
"Le ricompongo. Non posso ridarle la vita, ma almeno posso evitare che i parenti vedano tutto questo"
Finito il suo lavoro, Francesco si voltò verso le tre sorelle che, da quando le aveva parlato non avevano nè aperto bocca, nè mosso un dito. Sentendo le sirene della polizia Prue, Piper, Phoebe e Morris si voltarono nella direzione da cui provenivano, capendo che era il momento di levare le tende, ma quando si rivoltarono Francesco era già scomparso. Per tutto il viaggio di ritorno a casa nella macchina di Prue nessuna delle Halliwell aprì bocca. Tutte avevano mille pensieri ma nessuna parola. Sulla porta di casa trovarono un foglietto con scritto:
"Non vi chiedo nè di ospitarmi a casa nè tanto meno di sposarmi, vi chiedo solo di aver fiducia in me. E poi chissà forse un giorno... Un bacio a tutte e tre dal vostro amico Spawn  P.S. Fidatevi di me, è l'unica cosa che vi chiedo".
Spawn dal tetto della casa di fronte vide che avevano letto il biglietto, ma non riuscì a vedere nè che le tre sorridevano e ne che lo avevano visto riflesso nei vetri del portone.

Terza parte

Grazie al suo fattore di rigenerazione a Francesco non servì che un giorno di assoluto riposo, passato in un vecchio locale abbandonato e se non fosse stato per quell'incubo avrebbe certamente dormito volentieri qualche ora in più. Svegliatosi di soprassalto e ormai completamente guarito decise di andare subito dalle Halliwell. Con il sogno che gli pulsava ancora nelle tempie camminava sovrapponendo il sogno con la realtà e credeva di vivere due vite contemporaneamente. Giunti davanti la villa aspettò Phoebe che si accingeva ad affrontare una nuova giornata all'università. "Ciao Phoebe, ti da fastidio se ti accompagno all'università?"
Phoebe non sapeva cosa rispondere ma aveva deciso di scoprire di più su di lui e così "Va bene"
"Sul serio? Sei sicura? Non ti metto nei guai con le tue sorelle?"
A quelle domando Phoebe sorrise "No. Sta tranquillo"
"Però ricordati di non toccarmi"  "Va bene, se proprio insisti!".
"Sei fortunata a poter studiare, io ho dovuto interrompere gli studi a causa di Spawn" "Perchè? Che è successo?" "Volevo diventare un veterinario, ma gli animali non amano molto ciò che sentono dentro di me e così ho lasciato la facoltà per venire da voi" "E' per questo che non vuoi che io veda ciò che loro percepiscono?"
"Esatto, ma non è come pensate voi. Io ho paura per come reagiresti. Anche a me è capitato di vedere il futuro, nei sogni premonitori e credimi non è un bello spettacolo". "Che cosa vedrei se ti toccassi?"  "Sembra una frase da film, però credimi vedresti morte, sangue e distruzione. Tristezza e angoscia è ciò che provo ogni istante della mia vita e non voglia che altra gente soffra come me"  "Sembri un ragazzo molto dolce"  "Credimi lo sono"  "Smettila di dire CREDIMI mi sembri un commissario che tenta di convincere un reo a confessare"  "Scusa, è che non parlo così a lungo con nessuno da molto tempo"  "Dove sono i tuoi amici e la tua famiglia?"  "Sono in Italia, da dove provengo. I miei bis-bis nonni sono tornati lì una novantina di anni fa e da quando sono partito a gennaio che non sento nessuno"  
"Come era la tua vita prima"  "beh ecco io...." ma in quel momento si sentì un'esplosione. Girandosi nella direzione del boato Francesco indicò l'edificio che stava crollando e disse "Guarda lì! Che edificio è quello?"  "E' la Simon Corporation!"  "Ci sono appartamenti?"  "No! solo uffici!"  "Io vado, devo aiutarli!"  "Vengo anch'io!"  "No Phoebe tu devi andare all'università e poi non è posto per te" 
"Ma potrei essere d'aiuto!"  "E' un incidente, non c'è nessun demone quindi non è la tua guerra. Non preoccuparti, come soccorso basto io". Dette queste parole Francesco si voltò e si tramutò in Spawn per essere più veloce, ma non si accorse che un'estremità del mantello sfiorò Phoebe, che ebbe una visione. Più che una ne erano tante del passato. Vide un campo pieno di angeli morti e  Spawn in una risata molto tagliente si divertiva a strappare le ali ad uno morente. Poi vide una ragazza molto bella che diceva a Francesco di amarlo e lui invece le strappava il cuore. In fine vide un bambino che piangeva accanto al corpo esanime della madre e Spawn che calpestava questo bambino uccidendolo. Phoebe nel vedere queste immagini si sentì male e svenne. Quando si risvegliò era in un letto d'ospedale con accanto le sorelle "Che ti è successo?"  "PRue, Piper ho avuto alcune premonizioni sul passato di Spawn e di Francesco. Sono cattivi, tutti e due, sono molto cattivi!"  "Che hai visto?"  "Angeli che venivano torturati, una ragazza e un neonato che venivano uccisi!" 
Piper:"E' terribile!"
Prue:"Dobbiamo assolutamente fermarlo"
Piper:"Già ma come? I nostri poteri non funzionano contro di lui, non possiamo fare altro che consultare il libro delle ombre, forse lì c'è qualcosa"
"Va bene tu resta qui a fare compagnia Phoebe io intanto vado a cercare qualcosa"  "L'ho saputo poco fa, ma che è successo?"  "Morris grazie per essere venuto. Ho avuto delle premonizioni riguardanti il passato di Francesco". Intanto Prue se ne era andata e non potè sentire che l'ispettore diceva"Già, belle compagnie che frequentate"  "Che vuoi dire?" chiese Piper "Francesco o Spawn o come diavolo si chiama, ha ucciso un uomo poco fa, gli ha trafitto il cuore nel centro commerciale davanti a più di duecento persone. Quand'è che ti dimettono?"  "Domani" "UN poliziotto gli ha scaricato addosso un caricatore e non gli ha fatte niente, le pallottole entravano ma le ferite si rimarginavano subito. voi siete le uniche che possono fare qualcosa. Dovete fermarlo!". Il giorno dopo Piper e Phoebe non fecero in tempo ad entrare in casa che già Prue le stava chiamando dalla soffitta. Era rimasta tutta la notte a cercare nel libro delle ombre trovando qualche incantesimo che però non sembravano sufficientemente potenti. Solamente una era all'altezza della situazione, era chiamato l'occhio di Dio, una formula che diventare ciechi i demoni. Mentre Prue mostrava la maledizione alle sorelle entrò in soffitta Francesco "Scusate, ma la porta era aperta. Phoebe,ho saputo che sei svenuta in strada. Che è successo? Come stai ora?" Francesco si rese presto conto che gli sguardi che lo stavano sostenendo erano di paura. "Che state facendo qui in cucina qui in soffitta? Non ci sono demoni demoni in giro, perchè state consultando il libro delle ombre?" vedendo che le sorelle non rispondevano disse "Ho capito, il demone che volete eliminare sono io vero? Ma perchè, credevo di avervi convinto!" 
"Ho visto il tuo passato"  "Accidenti! Che hai visto? E' per questa che sei svenuta?" 
"Si ed ho avuto più di una premonizione. Ho visto Spawn che torturava un angelo morente. Tu che uccidevi una ragazza che ti aveva appena detto di amarti e in un'altra che uccidevi un bambino"  "La prima premonizione era la prima battaglia di Spawn. Non ero io, era il primo demone della famiglia. Faceva ancora parte dell'esercito demoniaco. Nella terza ciò che hai visto era un demone, figlio di demoni e anche se aveva sembianze umane, presto vi avrebbe cercato e ucciso. I genitori, due demoni molto potenti, vi stavano cercando ma io li ho uccisi in tempo" 
"E la ragazza?"  "E' una storia un pò lunga. Vi prego, credetemi! Non potete utilizzare incantesimi contro di me. Rischiate che venga riflesso e abbia effetto su di voi! Molte streghe sono rimaste cieche usando un incantesimo molto potente detto, aspetta come si chiama? Ah si , l'occhio di Dio. Vi prego credetemi! L'unico modo per uccidermi, se tanto lo volete sapere, è tagliandomi la testa" "Chi era quella ragazza" chiese Phoebe  "Non fatemi raccontare, vi sembra facile cercare di non dormire per paura di ciò che si può sognare? Phoebe quando ti dicevo che provavo angoscia e tristezza era per le memorie di Spawn. Mi sveglio con in mente omicidi e crudeltà commessi da Spawn. Come creda che mi senta?"
"Dacci una prova di ciò che dici!"  "Non chiedetemi questo. Quando non volevo che lei mi toccasse era per ciò che avrebbe visto di me!"
Disse Prue:"Coraggio! Pronunciamo l'incantesimo"
"Aspettate! C'è una soluzione, ma sarà molto doloroso per Phoebe. Non volevo arrivare a tanto, ma se non mi lasciate altra scelta dovrò farlo!" A questo punto allargò le braccia si tramutò in Spawn, molto lentamente si aprì il busto del demone e ne uscì Francesco "Phoebe se mi tocchi ora vedrai la mia vita, però devi sbrigarti abbiamo solo pochi minuti prima che Spawn si richiuda e prenda vita propria. Ma t'avverto non ti piacerà ciò che vedrai". Dal momento che il suo potere era aumentato, riuscì anche a sentire le sensazioni di Francesco. Rivide la ragazza che gli aveva detto di amarlo trasformarsi in Wendigo e cercare di ucciderlo. Lui piangeva e cercava di evitare i suoi attacchi e mentre lo faceva gridava "Amore mio smettila! Anch'io ti amo! Lasciami andare cercherò chi ti ha ridotto così!"  "Uccidimi prima che questo prenda il completo sopravvento su di me!"  "Non posso! Così ti perderò per sempre!"  "Tu mi hai già persa!". Mentre parlavano il Wendigo continuavano ad attaccare, Phoebe sentiva che Francesco stava facendo di tutto per reprimere gli istinti di Spawn . Ad un certo punto però viene colpito, l'ira di Spawn, stanco di aspettare, ebbe il sopravvento e colpì il cuore del mostro che si ritrasformò in ragazza. "Sono tornata un essere umano prima di morire, ciò vuol dire che la mia anima non è stata dannata addio amore mio!". Nella prima premonizione Phoebe aveva visto solo ciò che interessava a Spawn. Phoebe anche questa volta si sentì straziare il cuore e svenne di nuovo. Quando si riprese Spawn era andato via. Le sorelle lo avevano lasciato andare aspettando il racconto di Phoebe. Mentre le stavano accanto non si accorsero che Morris le stava lasciando un messaggio alla segreteria che ascoltarono solo successivamente. Il messaggio diceva:"Quell'uomo era un pedofilo protetto da alcuni politici ora tutti in manette. Se non fosse stato per Francesco non lo avremmo mai trovato quando lo vedete ringraziatelo da parte mia......"
Fu così che le tre sorelle Halliwell incominciarono ad avere fiducia in Francesco e in Spawn  

Quarta parte

Era trascorso più di un mese da quando Phoebe aveva visto il passato di Francesco e ormai erano giornaliere le sue visite a casa Halliwell. Non era ancora andato a vivere da loro anzi, tutti e quattro facevano finta di non aver mai letto quella parte della pergamena. Insieme avevano sconfitto altri demoni e ormai non si contavano più le volte che Spawn le aveva salvate.
Un sabato mattina, in una tiepida giornata di inizio Maggio, le tre sorelle ascoltarono un messaggio lasciato nella segreteria telefonica: "Ciao ragazze sono Francesco, volevo dirvi che oggi non ci possiamo vedere e di non prendete impegni per domani perchè ho una sorpresa per voi. Vengo a casa vostra alle 8 e chiamate anche Leo , sono sicuro che gli farà piacere anche perchè ci serve. Non prendete altri appuntamenti poichè ne avrete per circa dodici ore. Ciao!". La voce di Francesco era molto serena e, anche se molto misteriosa, decisero di ascoltarlo. La mattina seguente, puntuale come un orologio, Francesco suonò il campanello alle 8 in punto. Aprì la porta Leo che lo aveva preceduto di pochi minuti. "Salve a tutti! Siete pronti per la gita?" "Non ci avevi detto che era per una gita -disse Phoebe guardandosi allo specchio- non posso uscire vestita così" "E chi ha detto di uscire" "Che vuoi dire?" "Aspetta e lo saprai...Prue e Piper sono pronte?"  "Si -disse Prue scendendo dalle scale- Ma per cosa?" "Ok ci siamo tutti. Leo dammi una mano per spostare il divano e il tappeto ho bisogno di un pò di spazio" "Va bene ma che hai in mente?" "Non capisci? sto per fare l'unica magia che conosce Spawn" "Non mi dire che vuoi..." "Alt! Così rovini la sorpresa" "Ma perchè vuoi farlo?" "Pensa solo a che giorno è oggi" "Sai che è pericoloso? Non puoi falo se non hai contatti dall'altra parte" "Ma io ce li ho -disse sorridendo- Ragazze prendiamoci per mano e concentratevi sulla formula che sto per dire, dopo di che ripetetela tutte insieme. Anche tu Leo mi raccomando.
 
"Per quanto tu viva per quanto tu faccia
t'accoglierà la morte tra le sue braccia
t'accoglierà la morte come madre pietosa
ma non in questa stanza e non in questa posa"
 
Sentendo queste parole le ragazze cominciarono ad avere alcuni dubbi e facevano domande a cui Francesco non accennava a rispondere "Ragazze ripetete la formula senza tante domande, altrimenti la sorpresa viene rovinata. Coraggio!".
Dopo aver pronunciato l'incantesimo si guardarono intorno "Ma non ci siamo mosse" "Tu credi; Piper! Guarda il pavimento" "C'è il tappeto che avevate spostato, è questa la magia?" "Sentite questo odore?" Disse Francesco sorridendo "Sembra odore di frittelle" Rispose Prue "E non vi ricorda niente?" "Oh mio Dio!" "Cosa c'è Prue" Chiesero Piper e Phoebe "Questo odore mi ricorda la nonna" "Signore siamo arrivati!" Esclamò Francesco. "Allora hai mantenuto la promessa" Disse la nonna delle tre sorelle uscendo dalla cucina con un vassoio pieno di frittelle "Ogni promessa è debito" "Nonna!" Esclamarono in coro e con le lacrime agli occhi le tre nipoti.
Dopo che si furono calmate, mentre facevano colazione, fu Prue che riprese a parlare con Francesco che con Leo non aveva più aperto bocca. "Ma che hai fatto? Ci hai portato indietro nel tempo?" "Non proprio. Siamo nell'aldilà e siamo venuti a trovare tua madre e tua nonna visto che oggi è la festa della mamma e voi è da tanto che non la festeggiate ho pensato che vi avrebbe fatto piacere" "Anche la mamma è qui?" Chiese Phoebe molto emozionata "Si ma ora è fuori per compere. Qui è stato riprodotto il vostro mondo ma ci vivono, se così si può dire, le persone defunte" Spiegò la nonna."Ma come funziona questo incantesimo ?" "Beh c'è bisogno innanzitutto di un traghettatore di anime, un..." "Caronte -intervenne Francesco- sono io che come demone posso aprire le porte dell'aldilà agli esseri viventi, ma solo una volta nella mia vita.Tu che fai? -rivolgendosi a Leo- resti con loro o hai qualcuno che vuoi andare a trovare?" "Si c'è qualcuno che vorrei rivedere" "Allora ci vediamo qui alle 19 per sicurezza. Ah quasi dimenticavo, qui nessuno di noi ha poteri magici e i demoni che vedete per strada sono i guardiani e svolgono le funzioni dei nostri poliziotti, quindi lasciateli perdere. A dopo!" Quando uscirono, però, non chiusero la porta ed entrarono Andy e...."Mamma! Andy!" Esclamarono le tre sorelle e di nuovo le lacrime uscirono a fiumi sui loro volti. "Mi hanno detto che sareste venute e così sono passato a salutarvi" Disse Andy che a stento tratteneva le lacrime.
Le ore passarono inesorabilmente veloci e ciò di cui parlarono ve lo racconterò un'altra volta. Giunse il tempo di fare ritorno a casa. Salutarono tutti. Persino Mark le fece visita. Una volta ripronunciata la formula si ritrovarono nella loro vera casa. "Questo era il regalo più bello che potessi farci. Grazie di cuore" Disse Prue "Ve lo siete meritato. Ora però devo andare perchè sono un pò stanco" Ma non arrivo neanche alla porta che crollò a terra "Francesco! Che ti succede?" Esclamò Piper che lo vide cadere e subito si precipitò a soccorrerlo seguita dagli altri. "Niente è che sono più stanco di quello che credessi" "Perchè non rimani qui per questa notte?" "Forse è meglio. Grazie" Lo accompagnarono sul divano e lì si addormentò quasi subito. Phoebe fu la prima ad imitarlo; per lei era stata una giornata molto insolita e si addormentò con le lacrime sulle guance e il sorriso sulle labbra. Quando Leo se ne andò via Prue e Piper sentirono che Francesco le chiamava in sogno. "Sta delirando!" "Prue che facciamo?" "Guarda sta piangendo! Dobbiamo scoprire cosa sta sognando, credo che sia la cosa più giusta da fare per cercare di aiutarlo. E poi se ci siamo anche noi nel sogno ci interessa da vicino."
Salirono di corsa in soffitta per formulare l'incantesimo "la voce del pensiero" dopo di che scesero per scoprire cosa faceva soffrire Francesco ogni volta che si addormentava. Riuscivano a vedere delle immagini come se si trattasse di un film. La prima cosa che videro fu loro tre immobili davanti a Francesco che piangeva e diceva: "Ragazze solo voi potete aiutarmi, vi prego cercate di amarmi! Non voglio scegliere io perchè non vorrei modificare il corso della vostra vita. L'amore che io provo per voi è naturale, fatelo essere anche il vostro per me! Prue, il ricordo di Andy ti brucia ancora dentro. Piper, tu hai dovuto fare da poco una scelta difficile tra Leo e Dan. Phoebe, le tue sorelle non possono amarmi, ma tu non vuoi! Ti prego cerca di aprire il tuo cuore a me!" "Mai!" Così dicendo la Phoebe del sogno prende una scure e taglia di netto la testa di Francesco che si ritrova a scendere in un abisso di fuoco. Nel sogno che Prue e Piper stanno vedendo Francesco cade su una lastra incandescente e si accorgono che anche il corpo del Francesco che sogna inizia a surriscaldarsi e a sudare.
Ad un certo punto compare un'altro demone che in confronto a Spawn è un gigante e, sia il Francesco del sogno, sia quello della realtà, cominciano a tremare. "Prue dobbiamo svegliarlo!" "No dobbiamo capire come poterlo aiutare e potremo fare ciò solo conoscendo tutto il sogno, anche per capire se è un premonitore". Le due si guardano negli occhi  dopo di che tornano a fare da spettatrici. "Tu ultimo discendente della tua dinastia, portatore del più forte guerriero mai esistito, non sei riuscito a completare la trasformazione da HELLSPAWN ad HEAVENSPAWN , per non aver mantenuto il patto e per aver perso la scommessa stipulata dai tuoi antenati  io mi riprendo il demone dentro di te". Dopo aver detto ciò  prende in mano Francesco e con un movimento tanto rapido quanto doloroso si possa immaginare divide Spawn da Francesco che inizia ad urlare nel sogno e ad ansimare nella realtà. Viene poi scaraventato in mezzo a delle lance che lo trafiggono in più parti. Questo causò nuove urla che erano sentite solo dalle spettatrici che a stento riuscivano a continuare a vedere. Intanto il grande demone continuava a parlare "Spawn! Io SATANA, tuo padrone nonché tuo nonno, ti ordino di tornare sulla terra e di uccidere tutti gli angeli e le streghe buone affinchè l'umanità non abbia più difese contro di noi e che ciò dia inizio ad un Armageddon a noi trionfale".
E mentre Spawn si allontanava Satana si rivolgeva a Francesco "Non sei stato capace di farti amare. Tutti gli sforzi della tua famiglia sono falliti con te. Nessuno di voi potrà mai salvarsi dalle fiamme eterne. Un'altra cosa, in questo preciso momento Hellspawn a ucciso la tua amata Phoebe AHAHAH!" "NOOO!". Generalmente a questo urlo si svegliava su un mucchio di cartoni e con le lacrime , ma stavolta non c'erano i cartoni, ma un comodo divano che, insieme a Prue e a Piper l'aveva visto soffrire per tutta la notte.
 
Erano le 5 quando l'urlo fece svegliare sia lui sia Phoebe. Subito Piper e Prue cercarono di calmarlo e qui scese anche Phoebe ma Francesco subito la chiese di tornare di sopra perchè doveva parlare con le altre due prima."E va bene ma poi mi spiegate tutto" "Come vuoi, basta che ora mi lasci chiarire con loro" Mentre la vedeva salire disse a bassavoce "Non ditele niente della prima parte del sogno e nemmeno che Satana ha fatto il suo nome. Vi dico questo perchè sento che avete fatto l'incantesimo per leggere il pensiero" "Ci dispiace noi non volevamo è solo che..." "No non dovete scusarvi, l'incantesimo ha funzionato, ciò vuol dire che l'avete usato per me e non contro. Vi ringrazio" "Per quanto riguarda il sogno?" "Non lo so, lo faccio da quando mio nonno mi ha trasmesso Spawn, non so se è un sogno premonitore o cose del genere, so solo che ogni volta mi sveglio, quelle poche volte che dormo, ancora tremante. Spawn dice sempre di voler affrontare e sconfiggere Satana ma dal sogno mi rendo conto che non è ancora pronto. Mi raccomando non dite quelle cose a Phoebe, ora vado via , ci vediamo dopo "
E così Prue e Piper dissero a Phoebe ciò che secondo Francesco lei doveva sapere.

Quinta parte

“Ora che Phoebe è andata in bagno con Prue possiamo parlare. Allora, Piper, che le avete detto?” Disse Francesco il sabato sera successivo al viaggio nell’aldilà davanti ad una coca seduto ad un tavolino del P3 “Quello che volevi: che tu  e Spawn venivate scaraventati all’inferno e iniziava l’apocalisse” “E per quanto riguarda l’urlo?” “Che venivi gettato su alcune lance roventi. In parte è vero” “Già, vi ringrazio. L’importante è che non sappia che c’era anche lei nel sogno e che Satana…” “Che Satana faceva il suo nome; sta tranquillo non glielo diremo. Certo però… ti piace molto, non è vero?” “Si ma neanche questo deve sapere, almeno per il momento” “Sai? L’altro giorno la nonna ci ha detto che in realtà dovremmo ringraziarti mille volte. Da lì riesce a vedere tutte le volte che ci aiuti. Ha detto anche che ci vuoi molto bene e che noi non dobbiamo temerti” “tutto ciò mi fa piacere. Ma, oltre ha ciò che vi ha detto di me, voi tre vi siete abituate a me? Come vi sentite quando stiamo o combattiamo insieme? Vi sentite protette?” “Da quando ci sei tu è molto più facile proteggere gli innocenti” “Questo perché uno dei demoni più potente, Spawn, è intervenuto nella vostra guerra, ma ho paura per quello che succederà se voi vi trovaste nella mia. E’ per questo che Phoebe non deve sapere che mi piace” “Che vuoi dire?” “Allora che facciamo torniamo a casa?” Chiese Phoebe raggiante come sempre “Io non posso devo aspettare per chiudere il locale” “Allora accompagno Prue e Phoebe e poi torno e ti faccio compagnia così finiamo il discorso” “Allora ci vediamo dopo a casa ciao Prue! Ciao Phoebe!”. Arrivati a casa la prima ad entrare fu Prue e perciò fu la prima a vedere e a spaventarsi “Francesco vieni qui presto!” Non aveva sentito ciò che gli era stato chiesto ma, mentre stava chiudendo la porta, sentì l’odore di un demone molto potente “Ragazze! Qui c’è qualcosa che non va! Prue, Phoebe sento qualcosa…” “Cos’è quello?” Chiese Phoebe indicando la porta nera che misteriosamente era comparsa in salotto “Quella è la porta di Asile” “Asile?” “Si è un demone che vive in un mondo parallelo, fa apparire una porta in altri mondi e tutto ciò che vi entra viene posseduto da Asile”
Mentre Francesco parlava Phoebe vide Kit che entrava nella porta “No Kit fermati! Prue Kit è entrata che possiamo fare?” “Se un familiare viene posseduto tutta la famiglia viene maledetta. Vado a riprenderla prima che sia troppo tardi!” Esclamò Francesco mentre si tramutava in Spawn, ma appena entrato le due sorelle sentirono miagolare alle loro spalle “Guarda Prue Kit è là! Non è il gatto che è entrato!” A questo punto Francesco venne scaraventato fuori dalla porta privo di sensi, dopo di che la porta scomparve. “Francesco ti senti bene?” Chiese Prue mentre lo aiutavano a riprendere conoscenza “Che è successo?” “Appena sei entrato, Kit è apparso alle nostre spalle, quella che è entrata non era lei” “Deve essere stata un’illusione creata da Asile, sapeva che sarei entrato per salvarla” “Ma che è successo dentro?” Chiese Phoebe accompagnandolo sul divano “Non ricordo, è tutto così confuso, credo che appena entrato qualcosa mi abbia afferrato, ma non ricordo altro. Ora sto meglio, vado a prendere Piper e poi ne parliamo…Dannazione!” “Che ti succede?-chiese Phoebe –c’è qualche problema?” “Sì. Non ho più Spawn”.
Prue chiamò Piper e gli disse di tornare a casa al più presto, intanto Phoebe e Francesco erano in cucina a preparare un po’ di te, la notte si annunciava molto lunga. Spiegata tutta la situazione anche a Piper, lei disse “In che senso non hai più Spawn?” “Nel senso che non è più dentro di me. Evidentemente quando sono entrato nella porta Asile deve averci diviso e così spiegherei la perdita dei sensi. Se è come immagino vuole possedere Spawn” “Perché mai un demone voglia possedere un altro demone?” “Per diventare più potente. I demoni sono caratterizzati da poteri paragonabili alle mosse degli scacchi” “Spiegati meglio!” Disse Prue “Come negli scacchi ogni demone ha un potere più o meno forte che vanno dai pedoni, come il primo che abbiamo affrontato insieme, Punicius, alla regina e al re che sarebbero Satana e Malebolgia. Ogni demone è in grado di fondersi o possedere altri demoni per aumentare di livello e mosse. Satana e Malebolgia sono i più potenti ma sono imprigionati nell’inferno per impedirgli di assorbire il potere mancante paragonabile al cavallo” “Al cavallo?” Chiese Piper “Già. Il cavallo oltre che  muoversi ad L ha la capacità di scavalcare e passare sopra ai pezzi che si trovano sul proprio percorso. Acquisendo anche questa caratteristica, racchiuderebbero in sé tutte le mosse possibili e sarebbero dei pezzi invincibili” “E potrebbero fare qualsiasi cosa” Concluse Piper. “No un momento, un momento. Allora perché Asile ti ha preso Spawn?” Chiese Phoebe “Perché Spawn è un guerriero e su una scacchiera avrebbe le mosse di una torre unito ad un alfiere, Asile, come avete visto, con la porta che gli permette di andare ovunque…” “E’ un cavallo-intervenne Prue – quindi vuole Spawn per aumentare il suo potere” “Esatto! Dobbiamo cercare nel libro delle ombre qualcosa per eliminarlo” Saliti tutti e quattro in soffitta trascorsero un paio d’ore a cercare inutilmente. “Ora che Asile ha con sé Spawn, gli incantesimi usati contro non funzionano. Non ho la minima idea di cosa possiamo fare” “Scusate -intervenne Phoebe che si stava per addormentare sul libro- io direi di riposare un po’ e domani, a mente lucida, fare il punto della situazione per decidere sul da farsi ”. La proposta fu accettata ad unanimità e Francesco dormì per la seconda volta sul divano di villa Halliwell. “Buon giorno a tutte!” Esclamò Francesco “Come sei allegro stamattina!” Disse Phoebe ancora un po’ insonnolita “Perché dopo tanto tempo non ho fatto alcun incubo. Ragazze devo dirvi una cosa importante” “Di che si tratta?” “Beh ecco è difficile spiegare, ma se… lasciassimo così le cose?” “Che intendi dire?” Chiese Prue molto perplessa “Guarda!-disse Francesco prendendo in braccio Kit che si lasciò accarezzare facilmente- sono completamente libero da tutto ciò che riguarda Spawn, non prendevo in braccio un gatto da quando ero al liceo” “Non riesco a seguirti” “Questa è l’occasione che ho per sbarazzarmi per sempre dei miei poteri. Me li hanno presi? Pazienza! Posso tornare a fare la vita che sono stato costretto ad interrompere a causa di Spawn” “E proteggere gli innocenti?” “Piper te l’ ho  detto anche ieri sera, questa è la tua guerra” “Questa è una scelta che devi fare tu, pensa comunque anche ai tuoi antenati che hanno lottato per te” “Lo so però finalmente posso dire addio a tutte le mie sofferenze. Può sembrare un pensiero egoista e forse lo è,  ma non sapete cosa ho dovuto patire finora. Questa era la prima notte dopo tanto tempo che non ho fatto quel sogno, sto accarezzando un gatto e credevo che non l’avrei mai più fatto. Voi non potete capire” “Noi sappiamo ciò che provi” “no Prue, voi non potete! Quando utilizzate i poteri il vostro aspetto non cambia. Ogni volta che in Italia mi capitava di fermare un rapitore o qualsiasi altro dannato pazzo criminale, invece di essere accolto come un eroe sentivo sotto di me i bambini che piangevano nel vedermi e gli adulti che mi indicavano chiamandomi mostro, ero un ricercato! Non potete sapere cosa ho passato. Se posso chiamarmi fuori dal gioco lo faccio volentieri”. La situazione si stava facendo tesa quando suonò il campanello. Piper stava per andare verso la porta ma Francesco la bloccò e disse “Vado io ad aprire e poi esco devo schiarirmi le idee”. Aprì la porta e gli si parò davanti. Tutto si aspettava tranne che gli avrebbe dato un pugno in faccia “Ma che sei matto! Che ti prende?”
Sentendo queste parole le tre sorelle andarono a vedere e trovarono Francesco con una mano sul naso sanguinante “Leo che succede?” Chiese Piper mentre le altre soccorrevano Francesco “Perché non lo chiedi a lui? Leggi qua!” Disse porgendo il giornale a Piper che iniziò a leggere ad alta voce “Giallo in discoteca: più di cento ragazzi uccisi da un uomo mascherato. Dalle telecamere si è visto che ha bloccato le entrate con alcune catene e che ha ucciso a mani nude prima, con strani coltelli poi tutti i mal capitati. La polizia non è arrivata in tempo per fermare la tragedia e attualmente brancola nel buio. Qui c’è anche una foto di Spawn” “Lì dentro c’erano anche un angelo bianco mio amico e due sue protette. Ma che ti è saltato in mente stanotte?” “Leo guarda che non sono stato io. Spawn mi è stato sottratto da Asile. Quello deve essere lui vedi che mi esce il sangue dal naso? Se avessi Spawn con me sarei già guarito da un pezzo” “Se così stanno le cose bisogna fermarlo” “Sul nostro libro non abbiamo trovato nulla” Disse Phoebe “Allora che hai deciso?- chiese Prue a Francesco che intanto stava uscendo- Combatterai con noi?” “Non lo so, devo pensarci”.

Francesco si sentiva confuso, non sapeva cosa fare “E’ un’occasione irripetibile. Posso finalmente scegliere cosa fare della mia vita, ma è proprio questo il problemi: che fare?”. Giunto nel locale abbandonato che aveva preso le funzioni di casa, Francesco decise di fare una doccia per schiarirsi le idee, ma quando si tolse la maglietta davanti allo specchio rimase sorpreso per ciò che vide “Che diavolo è questa cosa?” -disse toccandosi dove, sul cuore, era comparso il segno di una cicatrice –Ha la forma del ciondolo che Piper mi ha regalato qualche tempo fa per averle salvato la vita quando abbiamo combattuto contro Rhammer! Perché ho solo una cicatrice al suo posto? Dove è il ciondolo? Ricordo che Spawn l’aveva assorbito per averlo sempre con se, possibile che l’abbia lui? Ma allora…Ho deciso, combatterò contro Asile e mi riprenderò ciò che mi appartiene”. In poco tempo Francesco era di nuovo in villa Halliwell “Che hai deciso?” Chiese Phoebe che gli aprì la porta con Kit in braccio “Dammi Kit” la prese in braccio e poi disse avvicinandosi con Phoebe in soggiorno dove c’erano gli altri “Questa forse sarà l’ultima volta che ti lasci accarezzare da me, però… ragazze, aiutatemi a riprendere Spawn” Tutte e tre lo abbracciarono e, mentre Francesco diceva “Ho un piano”, Phoebe ebbe una premonizione. “Ragazze venite di là un momento!” Giunte in cucina “Che c’è Phoebe?” disse Piper mentre chiudeva la porta “Ho avuto una premonizione: ho visto Spawn che uccideva Francesco” “Che facciamo ora Prue?” “L’importante è che Francesco non incontri Asile” “Ragazze la televisione ha detto che Spawn ha colpito di nuovo” “Dove?” “Giù al centro commerciale, ma dicono che è scomparso in uno dei vicoli” “Leo –chiese Piper –dove è Francesco?” Appena detto questo sentirono la porta d’ingresso che si chiudeva “Dobbiamo trovare Asile prima di lui” disse Prue mentre prendeva le chiavi dell’auto” “Già ma dove è diretto Francesco? E dove cerchiamo Spawn?” disse Phoebe che prese e passò i cappotti alle sorelle “Il centro commerciale è dalla parte opposta al P3, forse si vogliono incontrarsi nel vicolo dove hanno sconfitto Punucius. Mentre entravano nel vicolo Piper disse “Che brutta gente frequenta questo vicolo, speriamo che nessuno di loro venga mai a prendersi un drink nel mio locale!” Arrivati in fondo al vicolo trovarono Asile che aveva le sembianze di Spawn “Sapevo che sareste arrivate, mi avete facilitato le cose perché ora vi ucciderò” “Piper prova a bloccarlo!” Esclamò Francesco uscendo da uno dei vicoli.
Piper alzò le mani e incredibilmente Spawn si bloccò “Francesco, sono riuscito a bloccarlo! Ma come ho fatto se..” ma voltandosi vide che anche Francesco era bloccate “Come è possibile che si siano bloccati entrambi?” chiese Piper e Leo rispose “Forse perché non sono uniti. Cerca di sbloccare solo Francesco, così ascolteremo il suo piano”. Appena sbloccato guardò le tre sorelle negli occhi poi disse “L’unico modo che ho per sconfiggerlo è dall’interno” così dicendo si mise a correre e si lanciò su Asile che si sbloccò un attimo prima di essere colpito. Francesco riuscì ad entrare nel corpo di Spawn ma ne uscì dall’altra parte “Come hai fatto a passarmi attraverso? Ho capito, tu sei il portatore di Spawn. Ora morirai!” così dicendo fece uscire una catena che trapassò lo stomaco di Francesco  “Ti sono rimasti pochi istanti di vita, la tua anima sarà dannata per sempre AHAHAH!”. Alla vista del sangue uscente da Francesco le Halliwell urlarono, Prue alzò il braccio per scaraventare Asile, ma Francesco gli fece cenno di fermarsi. Barcollando e con la mano sinistra sopra una ferita che da sola non sarebbe mai guarita, si avvicinò lentamente al demone, allungò la destra e si aprì un varco nell’armatura. “Che fai? Che intenzioni hai?” mentre la mano entrava Asile si sentiva completamente paralizzato. Francesco estrasse il ciondolo che, con un click, si aprì. Dopo poco tempo cadde a terra senza più forze. “Cosa hai fatto! Che sta succedendo?” No, noo, nooo!” Mentre Asile urlava le tre streghe e Leo videro che il demone veniva avvolt da una intensa e calda luce verde, la stessa luce che videro dopo la scomparsa di Rhammer.
Con il dissolversi della luce videro che Asile era scomparso e Francesco era di nuovo in piedi davanti a loro. “Ma che è successo?” Chiese Phoebe “Sono riuscito a svegliare Spawn che si è liberato da solo di Asile e lo ha ucciso” “Ma come hai fatto?” chiese Piper “Con questo” disse togliendosi dal collo il ciondolo “Ma questo è il ciondolo che ti ho regalato io?” aprendolo videro che c’era una foto di loro tre che Francesco aveva le chiesto tempo fa “E’ bastato che Spawn la vedesse per fargli ricordare quale è la nostra missione”. Detto ciò si trasformò in Spawn e gli fece assorbire nuovamente il ciondolo e, una volta tornato Francesco, disse “Ora è al sicuro!” tutte e tre lo abbracciarono, anche Leo gli fece i complimenti per come aveva gestito la cosa. Mentre tornavano a casa Piper chiese a Francesco “Il ciondolo può contenere due foto, in una c’è la nostra, nell’altra?” “In una c’è il presente, nell’altra ieri c’e stato il passato e domani ci sarà il futuro” rispose sorridendo.
Piper capì solo quando Francesco gli spiegò all’orecchio che prima c’era la foto della ragazza che aveva amato in Italia e un giorno ci sarebbe stata la foto di Phoebe.

Sesta parte: "Arrivederci Spawn"

Quella contro Asile era stata la prima vera battaglia della sua guerra. Si era reso conto di aver rischiato grosso e la cosa che più faceva paura era di non essere in grado di proteggere le Halliwell. Pensava al discorso che aveva iniziato con Piper ma che ancora non era riuscito a finire. “I demoni che incontrerò nel mio cammino sono molto più forti di quelli che devono affrontare loro. Combattono contro dei semplici pedoni e in questo mi è molto facile aiutarle, ma quando dovrò combattere per la mia guerra, sarò in grado di proteggerle? Già una volta mi hanno portato via la ragazza che amavo. Cosa posso fare per Phoebe?” Queste erano le domande che si ripeteva sempre, ma c’era anche un altro pensiero che lo turbava continuamente… Quando era con le ragazze faceva sempre finta di non avere di questi problemi. Si trovava bene con le Halliwell e non sapeva quale fosse la cosa migliore per loro: restare e continuare ad aiutarle, rischiando di travolgerle e di perderle per sempre, oppure andarsene e sperare che non vengano sconfitte da nessuno?

L’occasione per parlarne con Piper ci fu solo dopo tre mesi dalla sconfitta di Asile; in Luglio. Francesco era stato nuovamente ospitato da loro, non perché ci fosse qualche demone, ma perché il locale che aveva usato come rifugio era stato abbattuto. Alle 4 di mattina ancora non riusciva ad addormentarsi per il caldo e, in più, aveva una gran sete. Decise di andare in cucina a prendere qualcosa da bere e fu lì che venne raggiunto da Piper che si era alzata per gli stessi motivi. “Non riesco a dormire per il caldo. Tu come mai sei sveglia?” “Per il tuo stesso motivo” “Le tue sorelle dormono?” “Si” “Ti va di andare fuori a chiacchierare un po’? così tanto per passare una notte per me mai iniziata. Almeno prendiamo un po’ di fresco” “Va bene, tanto ormai il sonno mi è passato e non riuscirei a riaddormentare”.
Seduti sopra i gradini davanti al portone della villa fu Francesco che iniziò a parlare “Come era la tua vita prima di acquisire i poteri?” “Sai che non riesco a ricordare? Non sono passati neanche due anni e mi sembra che quel periodo non sia mai esistito. Forse perché c’era la nonna e mi sentivo comunque protetta. E poi sono riuscita a continuare una vita non molto diversa agli occhi della gente. Gli unici grandi cambiamenti sono stati la morte della nonna e Jeremy” “Tutte e due legate all’amore, dunque!” “Tu invece? Cosa è cambiato per te?” “La vita è stata completamente modificata. Prima potevo andare a scuola con Umberto, il mio migliore amico, stare con la mia famiglia, vivere una normalità che ora ho solo nei sogni” “Deve essere stata molto dura lasciare tutto e tutti per venire qui!” “Già. Ma tanto soffrirei lo stesso per la scomparsa di Roberta” “La ragazza che si era tramutata in Wendigo?” “Proprio lei. So di averla persa per sempre, lei mi mancherebbe anche se fossi in Italia, quindi per quanto riguarda l’amore non mi è difficile stare qui. Ricordi quando siamo andati nell’aldilà? Sono andato a trovarla” “Ecco perché avevi anche tu avevi gli occhi un po’ arrossati”
Francesco la fissò negli occhi dopo di che sorrise  “Già. Abbiamo parlato tutto il giorno e, giunto il momento di dirsi addio, ho iniziato a piangere. Lei mi ha sorriso e ha detto che ormai faceva parte del passato. Fu lei che mi disse di togliere la fotografia dal ciondolo, perché sapeva cosa provo per Phoebe e non voleva che per colpa del suo ricordo io non mi facessi avanti” “Non mi sembra che tu le abbia detto qualcosa!” “Il fatto è che ho paura” “Paura?” “Di non essere in grado di proteggerla. Lei è l’unica che non ha un potere offensivo come quello di Prue o difensivo come il tuo. Ho già perso una perso Roberta a causa dei miei poteri. Non voglio mettere a repentaglio anche la vita di Phoebe, nel “salvare gli innocenti” io sono con voi, ma nell’apocalisse io sarò esattamente al centro dei due schieramenti. Lì uno dei due potrebbe usare Phoebe per arrivare a me e questo non deve assolutamente accadere. Dirò a Phoebe che la amo solo quando sarò tanto forte da poterla difendere da tutti” “Tu puoi aumentare il tuo potere?” “Non lo so. Però è dallo scontro con Asile che ho un pensiero che mi assilla. Per ora non è niente di sicuro. L’unica cosa che è cambiata è che io e Spawn siamo molto più uniti. L’altro giorno l’ ho lasciato libero di andare dove voleva e invece  è rimasto con me. Abbiamo fatto un patto ed ora è molto più facile per noi convivere” “Chi è che convive?” “Phoebe! Sei sveglia anche tu?” Disse Piper vedendola uscire dal portone “Non è che ti abbiamo svegliato noi?” chiese Francesco “Se è per colpa vostra che fa tanto caldo allora si” “Stiamo parlando di come era la nostra vita prima dell’acquisizione dei poteri. Vuoi unirti a noi?” Phoebe si sedette e parlò con loro “Mi rendo conto che da quando ho i poteri la mia vita è migliorata. Prima pensavo solo a me stessa” “E’ curioso! Per Piper la vita non è cambiata molto, per te è migliorata e per me è peggiorata”.
Parlarono fino alle 5:00 quando Phoebe si addormento sulla di Francesco. Piper se ne era andata da poco tempo e Francesco non sapeva come comportarsi. Sentiva il suo cuore che batteva all’impazzata. Era la prima volta che sentiva Phoebe così vicina a lui. Rimase immobile con gli occhi sgranati e senza parlare. Fece uscire dalle spalle il mantello di Spawn e lo posò su di lei usandolo come coperta. Phoebe sembrava stare bene perché rimase così fino alle 6:30, quando una macchina che passava davanti la villa, la svegliò. Rientrati in casa Phoebe tornò nel suo letto mentre Francesco, e dopo un po’, Piper preparavano la colazione. Quando Piper e Francesco erano ancora soli, prima che anche Prue e Phoebe scendessero per fare colazione tutti insieme visto che era domenica, “Francesco ti vedo pensieroso, c’è qualcosa che non va?” “Non ne ho la minima idea, ho come la sensazione di aver tralasciato qualche piccolo particolare” “A che proposito?” chiese mentre portava il caffè a tavola. Francesco intanto era tornato dietro il tavolo da lavoro e aveva preso i cereali. Stava per rispondere a Piper quando entrò Phoebe e disse “Ciao sorella strega! Ciao amico demone!”. In quel momento Piper e Francesco ebbero due reazioni completamente diverse. Piper ricambiò il saluto dicendo “Come siamo allegre oggi! Fatto un bel sogno?” invece Francesco lasciò cadere la scatola che aveva tra le mani. Tutte e due rimasero a fissarlo fino a quando, quasi subito, anche Prue si unì a loro. “Che hai? Ti senti bene?” chiese Piper “Ma che succede?” chiese Prue “Ragazze ho avuto una folgorazione! Forse ho capito tutto! Andiamo in soffitta, lì c’è spazio a sufficienza per una prova!” “Che prova?” chiese Prue ma già stava salendo i gradini tre atre e non sentì la domanda. Le sorelle ci misero qualche secondo in più ad arrivare e già Francesco stava spostando alcuni oggetti in modo da avere maggiore spazio al centro della stanza. “Avete un gessetto e un metro?” Chiese alle tre appena giunsero davanti alla porta della soffitta “Dovrei averli io” Rispose Piper. Francesco li prese e fece una linea e ci si posizionò con le punte dei piedi. “Che stai facendo?” Chiese Phoebe credendo che fosse una formula magica “Non preoccuparti, va via con un po’ d’acqua. Prue –disse una volta messosi in posizione- usa il tuo potere contro di me, ma fa attenzione a quanta energia usi” “Perché?” “Ho bisogno di spinte della stessa forza”.
Prue alzò le mani ma Francesco non si mosse”Lo sai che i nostri poteri non funzionano contro di te” “Errore!” Affermò Francesco. Le tre sorelle non compresero il significato di quelle parole, anzi, erano sempre più confuse quando Francesco si divise da Spawn. Quando questo prese vita, con la sua voce, che le Halliwell non avevano mai sentito perché, anche trasformatosi, era sempre Francesco a parlare, disse “Non voglio partecipare a tutto questo! E’ umiliante!” “Spawn – disse Francesco- è l’unico modo che abbiamo per vedere se posso aumentare il nostro potere” “E va bene! Ma solo una volta” “D’accordo. Coraggio Prue, spingi prima Spawn e poi me con due spinte della stessa intensità e, possibilmente, uguale a quella di prima”. “Prue spinse prima Spawn che fu scaraventato a poco più di mezzo metro, invece Francesco fece un volo di più di due metri. “Francesco! Tutto bene?” Urlò Prue mentre tutte e tre lo soccorrevano. Ridendo rispose “Si finalmente ho capito! Eureka!”. Dopo che si fu riunito con Spawn Prue disse “Mi dispiace! Non volevo…” “Lascia stare, sono io che l’ ho voluto! Avremmo potuto fare la prova con Piper, ma così era più veloce e divertente!” “Che prova?” “Vedete –disse mentre a stento tratteneva le risate dalla gioia- i vostro poteri, quando io e Spawn siamo uniti, sono inefficaci; quando invece siamo separati  hanno effetto sui nostri corpi” “E allora?” chiese nuovamente Prue, anche se questa era la domanda che anche le altre volevano formulare “Se Spawn era l’unico che tra noi due avesse dei poteri, quando eravamo divisi, lui non sarebbe stato scaraventato. Ciò significa che anch’io ho dei poteri!” “Che poteri? Come fai a dirlo?” chiese Phoebe “Ancora non lo so, ma credo di essere uno stregone e se i miei calcoli sono esatti, anche cattivo; o meglio i poteri di uno stregone cattivo” “Perché secondo te? Non potresti essere uno stregone buono o, addirittura, un angelo bianco?” “No perché i poteri miei e quelli di Spawn sarebbero contrastanti e quindi uniti saremmo più deboli che singolarmente” “E come fai a dire…” “Che sono uno stregone? Semplice, sulla pergamena c’è scritto che la mia famiglia discende da uno stregone. Ricordate? I poteri potrebbero non essere scomparsi con la stirpe dei demoni, ma solo rimasti inutilizzati o addirittura bloccati come voi tre” “Però tu hai preso in braccio Kit e …” “Anche Aviva che aveva i poteri donatigli dal demone dello specchio. Kit riesce a vedere l’indole, ecco perché si è fatta accarezzare sia da me senza Spawn sia da Aviva con i poteri di Kali” !Dunque oltre che un demone sei anche uno stregone cattivo. Incoraggiante!” “Errore di nuovo! Prue, la mia indole è umana e buona. E’ vero ho i poteri di uno stregone, ma fino ad ora avevo anche un demone dentro di me che uso a fin di bene”.
Dopo aver messo in ordine la soffitta e tornati giù in cucina per fare colazione con un caffè ormai freddo, nessuno aveva voglia di parlare. Francesco non si aspettava un esito tanto disastroso e questa reazione dalle sorelle. Aveva detto tutto, o quasi, ciò che aveva da dire. Ora spettava che una delle tre gli desse ragione o , per lo meno, fiducia. Tutto ciò le aveva sconvolte e Francesco le capiva benissimo perché anche lui aveva paura di come sarebbe cambiato con il risveglio di questi poteri. “So che pensate che dentro di me c’è tanto di quel male puro far paura, ma dobbiamo rischiare… Oggi stesso partirò per l’Italia alla ricerca del mio libro delle ombre o qualsiasi formula possa svegliare i miei poteri. Se ho ragione diventerei il demone più potente della terra. Avrei con me i poteri della torre, dell’alfiere e, quasi sicuramente, del cavallo. Tornerò appena scoperti i miei poteri e –disse facendo un inchino- li metterò al vostro servizio come promesso. Vi ho sempre detto di avere fiducia in me, ma non ve l’ ho mai chiesto. Avete fiducia in me?” Lo guardarono negli occhi e tutte e tre risposero affermativamente. “Giuro che non vi deluderò e sarò di ritorno prestissimo!" disse poi sorridendo e guardando in faccia Piper “Solo allora inserirò l’altra foto nel ciondolo." Detto ciò se ne andò chiudendo dietro di se una porta che non vedrà più…… per molto tempo, ma che vi giuro un giorno tornerà ad aprire.

Fine

Scritto da Spoun (Francesco Cupini)

Dedicata a chi mi ha sostenuto nello scrivere:
Cipa, Jama, Giorgio e Antonio Genna
A chi mi ha voluto bene:
Umberto, Simona, Roberta


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