Streghe Italia Fan Fiction

IL SIGNORE DEL TEMPO


Trama: A causa di un incantesimo Phoebe torna in fasce e viene rapita da un demone, e Piper e Prue devono trovarla...

Scritto a giugno 2000

Adatto a tutti

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"Charmed" is a trademark of Spelling Television Production © 2000


Prima parte

Prue si svegliò di soprassalto, era notte fonda e qualcuno aveva suonato alla porta.
<Oddio… ma che ore sono? Le due… chi può essere ad un’ora tanto assurda? Sicuramente quella svampita di Phoebe che, come al solito, si sarà dimenticata le chiavi di casa! Come faccio ad avere una sorella simile…> disse Prue mentre indossava la vestaglia e scendeva le scale. <Ti avverto Phoebe, la prossima volta dormirai nelle scale perché... oh mio Dio e questo chi è???> esclamò la ragazza mentre apriva la porta.
Davanti a lei non c’era Phoebe ma un bambino, o meglio una bambina visto che era vestita tutta di rosa.
<Piper! Piper…vieni giù presto!!> gridò Prue mentre prendeva in braccio quel tenero fagottino <Oh…ma perché ti metti a piangere ora?? Ecco brava… così va meglio… continua a succhiarti il pollice mentre io ti metto sul divano!>.
<Prue…perché mi hai svegliato?Stavo dormendo così bene… e,senti,mi è sembrato di sentire piangere un bimbo... buffo no? Evidentemente sognavo...> disse Piper entrando in salotto <No…vedo che non sognavo affatto! Posso chiederti chi è questa pupa, sorellina? E’indubbiamente carina ma… cosa ci fa in casa nostra???> esclamò la ragazza.
<Zitta…non urlare ti prego! Non vedi che dorme?Andiamo in cucina e ti spiegherò! > le intimò Prue spingendola fuori dal salotto. <Mi sono svegliata perché qualcuno suonava alla porta, sono andata ad aprire e mi sono trovata davanti quella bambina! Chi potrà averla portata, mi chiedo? E perché a noi?>
<Senti>le disse Piper <Mi sembra che Phoebe non sia ancora tornata... proviamo a rintracciarla con il cellulare,forse vedendo la bimba avrà una premonizione e saprà dirci qualcosa di chi l’ha abbandonata.>
<Ottima idea sorellina… dai, andiamo a chiamarla subito! Spero solo di non disturbarla… questa sera usciva con quel suo compagno di corso tanto carino…>.
Le due sorelle provarono per un po’ a telefonare ma Phoebe non rispondeva mai. <Evidentemente non vuole essere disturbata… oh no!La bambina piange… andiamo di là...> disse Prue. Entrambe fecero di tutto per calmarla ma la piccola continuava a strillare desolata <Niente… non vuole smetterla… questo piccolo mostro è proprio uno strazio!> esclamò Prue esasperata.
<Dai…forse avrà fame! Vado di là a vedere se c’è un po’ di latte...> disse Piper <Aspetta un po’… guardala bene Prue,non ti sembra un visino familiare?>
<Hai ragione…somiglia vagamente a Phoebe quando era piccolina….oh mio Dio!!! Ma è identica a lei!!! Corri a prendere l’album delle foto... magari mi sbaglio!>
<No,non ti sbagli affatto>le disse Piper <Guarda qui… è proprio uguale, sembra la stessa bambina!> dicendo questo guardò negli occhi la sorella e vide riflesso il suo stesso timore <Pensi anche tu quello che penso io,vero Prue?>
<Si Piper…è terribile lo so ma sembra proprio che qualcuno abbia portato Phoebe indietro nel tempo quando era ancora in fasce!!! E tutto quadra perché lei non è ancora tornata a casa e non risponde nemmeno al telefono!>
<Senti... non facciamo le solite pessimiste… magari è un caso che questa bambina somigli così tanto a Phoebe, forse la nostra sorellina non risponde perché se la sta spassando con il suo ragazzo e domattina tornerà a casa tutta contenta e felice! Ormai pensiamo solo ai mostri… aspettiamo fino a domani e vediamo se Phoebe torna, se non si fa viva allora cominceremo a preoccuparci sul serio!> disse Piper.
<Aspetta… non ti ricordi che Phoebe ha una piccola voglia a forma di cuore sulla caviglia destra… guardiamo se anche questa bambina ce l’ha!>
Detto questo Prue le tirò su il vestitino e, sotto le calzine, vide chiaramente una piccola macchia a cuore segno inequivocabile che la piccola che teneva in braccio era proprio sua sorella.
<Credo che siamo nei guai!> esclamò Prue. <Ma chi può averla trasformata in una neonata? Non ha senso!> disse Piper.
<Oh sì > le rispose la sorella <Un senso ce l’ha eccome… con Phoebe così piccola il potere del trio è molto diminuito… lo sai che per esercitare la magia bisogna essere, per così dire, capaci di intendere e di volere e,in queste condizioni, Phoebe non la è di certo!>.
<Bè…visto che la piccola finalmente dorme potremmo metterla a letto e andare su a consultare il Libro, forse troveremo qualche indizio!>
Detto questo, Piper prese la bimba dalle braccia della sorella e la sistemò tra i cuscini del divano poi si diressero entrambe verso la soffitta. Nel Libro c’era un piccolo indizio, una pagina scritta in latino arcaico e perciò molto difficile da tradurre anche per Prue che era un’esperta in queste cose,una loro antenata parlava di un demone, il Signore del Tempo, che trasformava le streghe buone in neonate con lo scopo di indebolire i loro poteri e sottrarglieli ma non diceva niente su come sconfiggerlo.
<E adesso che facciamo??> esclamò Piper sconsolata.
<Per prima cosa andiamo a dormire… sono le tre e io domani devo andare a lavorare, le mie continue assenze stanno facendo infuriare il mio capo!> disse Prue.
<Certamente… tu vai a lavorare e chi baderà alla piccina secondo te? Caso mai non lo sapessi anch’io ho un lavoro… un locale da mandare avanti, per la precisione!> le rispose Piper arrabbiata.
 <Ho trovato! Possiamo chiedere al tuo Dan… ti ricordi com’era stato bravo con quel bimbo che ci aveva affidato Morris?>
<Che buona idea Prue… adesso è in ferie e certamente ci darà una mano… lui adora i bambini!! Bene… possiamo andare a dormire tranquille… o quasi… mi sembra di sentire piangere Phoebe! Oh… non mi ricordavo che fosse così lagnosa da piccola!!> rise Piper.
Scesero le scale in fretta e trovarono la piccola disperata, evidentemente aveva fame, perciò provarono a darle un po’ di latte con un biberon che aveva lasciato lì il bimbo affidato loro da Morris. Dopo la poppata la bimba era serena, ma Piper e Prue fecero una sgradevole scoperta… aveva bisogno di essere cambiata e, ovviamente, loro non avevano nessun pannolino a disposizione. A Piper venne l’idea di utilizzare degli asciugamani solo per quella notte, l’indomani Dan avrebbe pensato ad andare a comprare tutto l’occorrente… era veramente un santo il suo ragazzo! Finalmente riuscirono ad andare a dormire e, dopo un acceso battibecco, toccò a Prue portarsi in camera la sorellina.
<Vedi di dormire tutta la notte pupattola altrimenti…> non fece in tempo a finire la frase, perché quando aprì la porta un vento gelido la investì e un uomo alto, completamente vestito di scuro, le prese Phoebe dalle braccia e scomparve dalla finestra. Prue rimase inebetita e riuscì solo ad urlare: <Piper….aiuto! Il demone ha rapito Phoebe!!>.

Seconda parte

Piper si precipitò subito nella camera della sorella <Cos’è accaduto Prue?> le chiese.
<Un demone…un mostro ha rapito la nostra Phoebe!> disse Prue piangendo <Ero appena entrata in camera e lui era lì che mi aspettava,ho sentito freddo e subito dopo mi ha portato via la piccola… non ho potuto fare niente per trattenerla perché ero completamente paralizzata dal ghiaccio, non mi potevo muovere!!>
<Quello che mi preoccupa > disse Piper <è che senza Phoebe non abbiamo il potere della premonizione perciò non possiamo sapere dove il demone la tiene prigioniera… aspetta un po’! Mi è venuta un’idea… corri in soffitta presto!>
Entrambe si precipitarono di sopra e Piper, raggiante, mostrò a Prue una vecchia e polverosa sfera di cristallo <Ma quella te l’aveva regalata la nonna, è solo un giocattolo!!> esclamò Prue. <Ne sei certa?> le rispose la sorella <Se ben ricordi credevamo la stessa cosa della filastrocca di Phoebe contro l’uomo nero… non penso che la nonna ci abbia mai regalato niente di inutile!!! La prima cosa da fare è ripulirla e lo farai tu, io intanto cercherò nel libro delle Ombre l’incantesimo per farla funzionare. Cosa fai ancora imbambolata? Muoviti a lucidarla… non vedremo niente se non è perfettamente trasparente!> Prue le obbedì di malavoglia perché si sentiva ancora molto scettica sull’efficacia della sfera magica.
<Ho trovato!! > esclamò Piper <Vieni qua… dobbiamo recitarlo insieme… certo ci vorrebbe anche Phoebe ma noi la faremo funzionare ugualmente! Ecco, leggi…

“Sfera di cristallo che vedi nel futuro,
solleva dai miei occhi questo velo oscuro,
e rendimi chiaro il cammino da seguire
per giungere al luogo che dobbiamo scoprire”

Ripeterono questa formula parecchie volte prima che la sfera mostrasse loro una polverosa caverna e una neonata piangente. <Ecco Phoebe! E’ ancora viva… oh, temevo che il demone l’avesse uccisa!!> esclamò con sollievo Prue <Ora dobbiamo capire dove il demone la tiene prigioniera… non ti dicono niente quei graffiti sulle pareti, Piper?>
<Ma certo… è la grotta di San Josè, l’abbiamo visitata tante volte con la scuola,ti ricordi?> le domandò <Ora però dobbiamo pensare a come sconfiggere il demone… non possiamo lasciare Phoebe nelle sue mani ma neanche andare là impreparate,tanto più che ho paura che ci stia aspettando. Darò ancora un’occhiata al libro per vedere se abbiamo tralasciato qualche particolare.>aggiunse Piper
<Si…hai ragione.Ci sarà pure qualche filtro magico in grado di sconfiggerlo!>.Le due sorelle sfogliarono il libro più e più volte e finalmente trovarono qualcosa.
<Credi che possa funzionare Prue?> domandò Piper piuttosto dubbiosa.
<Non vedo perché no?> rispose <E’ una formula che va bene per ogni tipo di demone, prima indeboliamo i suoi poteri con il filtro e poi lo sconfiggiamo definitivamente con l’incantesimo> <Tentar non nuoce, dice il proverbio… mi occupo io del filtro, ho tutte le erbe necessarie.> disse Piper scendendo le scale. Rimase in cucina per più di un’ora, ma alla fine il filtro era pronto.
<Certo che non ha un aspetto molto invitante...> disse Prue vedendo quel liquido giallastro.
<Bè,non preoccuparti >le rispose la sorella <perché non lo dovrai bere tu… lo offriremo invece al nostro demone!>
<Senti Piper… ho pensato a una cosa mentre ero in soffitta, se anche riuscissimo a sconfiggere il Signore del tempo come faremo a far tornare Phoebe adulta? Di solito quando sconfiggiamo i demoni gli effetti dei loro sortilegi si annullano ma se questa volta non fosse così cosa faremo?>
<Oddio… non voglio neanche pensarci!!! Per ora preoccupiamoci del demone e poi vedremo…> le rispose Piper fingendo una calma che non provava.
Visto che avevano preparato tutto, filtro e incantesimo, presero la macchina di Prue e si diressero verso la grotta dove era tenuta prigioniera Phoebe. A circa metà tragitto si dovettero fermare perché la strada sembrava inghiottita da un fitto bosco.
<Non mi ricordavo di tutti questi alberi.>disse Prue <Ora dobbiamo scendere perché la macchina non riesce ad andare avanti… ci sono troppe sterpaglie!> Appena spensero il motore un gelido vento attraversò la foresta e una voce echeggiò tra gli alberi: <Non uscirete mai vive da questo bosco e Phoebe rimarrà per sempre con me!! Ahahaha!!>. Piper e Prue erano terrorizzate.
<Ecco perché non mi ricordavo di questo bosco!> disse Prue.
<E’ una trappola del demone che, evidentemente, vuole vederci morte!> aggiunse Piper.
<Mi sa che siamo nei guai sorellina… Bè, è inutile stare nella macchina, scendiamo e andiamo a prendere Phoebe… nessun demone ha mai fermato le sorelle Halliwell!> esclamò Prue con una strana luce negli occhi <Non vedo come tu possa essere tanto sicura cara Prue…devo ricordarti che davanti a noi c’è un fitto bosco,molto probabilmente pieno di trappole???> le rispose Piper.
In effetti Prue aveva ragione di stare tranquilla, si era ricordata che i demoni nel mondo reale non possono creare nulla…fanno gli incantesimi, certo, ma si tratta solo di illusioni. Quando lo disse alla sorella, Piper non sembrò molto convinta.
<Ma non capisci allora??> provò di nuovo a spiegare Prue <questo bosco è solo un’illusione, non è reale… il demone non è in grado di costruire un bosco dal nulla, l’unica cosa che può fare è un’immagine di un bosco! Ed è la nostra paura a convincerci di trovarci di fronte a una foresta piena di pericoli. Se noi riusciamo a vincere questo timore anche l’illusione scomparirà.. hai capito ora?>
<Credo di si> rispose Piper <la mamma ce lo diceva sempre, davanti ad una nostra paura dovevamo ripetere ”Tu non sei reale,tu non esisti”… sì, forse può funzionare!!! Sei un genio sorellina!!>.
Le due ragazze scesero con un balzo dalla macchina e si misero proprio all’entrata del bosco incantato, si presero per mano e ripeterono ossessivamente “Tu non sei reale,tu non esisti”. Dopo vari tentativi la foresta scomparve dai loro occhi e loro poterono vedere in lontananza l’entrata della caverna dove la piccola Phoebe era tenuta prigioniera. Svanita l’illusione si misero a correre per raggiungere al più presto la sorellina.

Terza parte

Prue e Piper giunsero trafelate alla caverna <Hai portato la torcia Piper? Qui non si vede niente!> <Ma certo sorellina.. e tu hai preso filtro e incantesimo??… sì, allora siamo pronte per entrare, incrociamo le dita!>.
Si presero per mano e illuminarono l’entrata della caverna, fecero in tempo a fare qualche passo che uno stormo di pipistrelli, disturbati dalla loro presenza,volò sopra le loro teste.
<Oh no!> esclamò Prue disperata <Questi stupidi animali mi hanno fatto cadere il filtro… come facciamo ora??>
<Non preoccuparti > le rispose Piper <Contro ogni evenienza ne ho portata una fialetta di riserva!>.
Rassicurate, continuarono il cammino verso il centro della caverna e dopo un po’ sentirono il pianto di un bambino: <Corri …Phoebe è vicina!> disse Piper, ma non fecero a tempo a muovere neanche un passo perché una figura vestita di nero sbucò dal nulla e un vento gelido le paralizzò.
<Credevate che fosse così facile venire a prendere la vostra sorellina? Ormai lei è mia per sempre!!!>.
Le due ragazze erano bloccate dal freddo ma Prue riuscì per un attimo a muovere le mani, giusto il tempo di gettare il demone contro la parete.
<Presto Piper bloccalo…ora il gelo è passato!> Piper distese la braccia e il tempo si fermò, prese dalla tasca la fiala di liquido e la gettò contro il demone <Vieni Prue ,dobbiamo recitare l’incantesimo > disse prendendo la mano della sorella, ed insieme recitarono :

“Demone del tempo dal male dominato
 
ti comandiamo di distruggere quello che hai creato
l’incantesimo malvagio deve terminare
e tu da dove sei venuto devi ritornare!”

L’incantesimo di Piper terminò ma il demone era bloccato ugualmente dalle sue parole, la caverna si illuminò e il Signore del tempo scomparve in una nuvola di fumo. <Mi avete fatto sparire ma non sono sconfitto…e Phoebe non tornerà mai più quella di una volta!!!> disse il demone prima di dissolversi.
Prue e Piper si voltarono verso la culla e videro il faccino di Phoebe sempre neonata.
<Oh no! E adesso? Di solito la sparizione dei demoni annulla anche i loro malefici… perché questa volta non ha funzionato?> esclamò Prue costernata.
<Non so proprio come spiegarmelo> le rispose la sorella <Quello che possiamo fare ora è prenderla in braccio e riportarla a casa… magari nel libro delle ombre c’è qualche rimedio… o almeno spero!> detto questo presero la piccola e si diressero verso la macchina.
Il viaggio di ritorno fu molto silenzioso, entrambe pensavano a cosa sarebbe successo se le parole del demone si fossero rivelate vere, era molto difficile accettare l’idea di allevare una neonata.
<Sai Prue… pensavo che è la prima volta che un demone ci mette seriamente in pericolo. Finora avevo sempre contato sull’infallibilità del Libro ma adesso devo ricredermi, è probabile che non ci sia nessuna soluzione e che la povera Phoebe sia condannata a vivere di nuovo una seconda infanzia… non riesco ad accettarlo!> esclamò Piper con le lacrime agli occhi.
Prue non le rispose ma anche lei si sentiva impotente di fronte a quello che era capitato alla sorellina. Arrivarono a casa e, siccome la piccola dormiva, la misero a letto prima di recarsi in soffitta. Cominciarono a sfogliare il Libro ma non riuscirono a trovare niente tranne che la pagina che avevano già letto.
<Un momento Piper, guarda qui… questa riga non c’era ieri!> <Hai ragione Prue! Non ti sembra la scrittura della mamma?Anche questa volta ci ha aiutato e ha sfidato le leggi del tempo per farlo… come mi manca!> Le due sorelle si abbracciarono strette perché finalmente potevano fare qualcosa per aiutare Phoebe. Corsero di sotto e presero in braccio la piccola, spensero tutte le luci e accesero solo una candela, in un piccolo braciere misero l’erba che era indicata nella formula e cominciarono a recitare:

“Spiriti che il tempo governate
le parole di questo rito ascoltate
che questa bimba possa scomparire
e al suo posto la ragazza riapparire”

L’incantesimo funzionò alla perfezione perché Piper, che teneva in braccio la piccola, si trovò improvvisamente abbracciata a Phoebe tornata adulta.
<Phoebeeee!> gridarono le due sorelle.
<Ma siete impazzite per caso? Cosa ci faccio nuda in salotto? E dove è finito Jason? Mi volete spiegare invece di ridere!> esclamò Phoebe piuttosto indignata, coprendosi alla meglio con un cuscino.
<Ma come?non ti ricordi niente?> le domandò Piper.
<Cosa dovrei ricordare scusa???>
<Oh niente… solo che ultimamente io e Piper abbiamo dovuto cambiarti i pannolini più spesso di quanto gradissimo!!!> aggiunse Prue ridendo di gusto.
La povera Phoebe era sempre più sbalordita e così le due sorelle le raccontarono la storia dall’inizio, di come era stata trasformata in neonata e rapita dal demone ma soprattutto del provvidenziale aiuto della mamma che l’aveva salvata. La ragazza salì le scale piangendo e si rifugiò nella soffitta per leggere quelle righe scritte dalla madre di cui si ricordava così poco. Di sotto Prue e Piper si abbracciarono, un’altra battaglia era vinta!


Scritto da Elisa


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