Streghe Italia Fan Story
NUMERO 2

QUARTETTO MALEFICO


Idea di partenza:una nuova minaccia si presenta per le nostre tre streghe preferite. Si tratta di un gruppo di "persone" dotate di poteri piuttosto particolari...

Scritta nei mesi di novembre-dicembre 2000 e gennaio 2001

NOTA: Accanto al numero di ogni capitolo è scritto l'autore di quella parte del racconto.

DISCLAIMER
Si ricorda che tutti i diritti dei racconti inclusi sono di proprietà del sito "Streghe Italia", e che tutti i personaggi di "Streghe / Charmed
utilizzati nei racconti presenti sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.
"Charmed" is a trademark of Spelling Television Production © 2000/01


CAPITOLO 1 (scritto da Irene Rinaldi)

Data di composizione: 11/11/2000
Adatto a: tutti

"Su, dai Piper, lasciati intervistare, per favore!" supplicava Phoebe mentre seguiva la sorella per casa.
"Ti ho già detto che non ho tempo, devo andare al locale!" fu la risposta: "Va a tormentare Prue, ora esco, ciao".
"CIAO!" salutò secca Phoebe, poi pensò "tormentare, che esagerazione..."
"Ciao Phoebe, Piper è già uscita?" chiese mentre prendeva il cappotto.
"Sì, proprio adesso... ma che fai? Te ne vai anche tu?! Non puoi, devo intervistarti!!"
"Intervistarmi?! Cos'è, un compito che ti hanno dato all'università?"
"Sì, si tratta di una specie di tesina che dobbiamo completare entro..." non finì di spiegare che Prue la interruppe: "Sì, scusami, me lo spiegherai più tardi, ora proprio non posso" e così dicendo aprì la porta di casa per uscire. Phoebe fece gli occhi dolci e un'espressione da cagnolino bastonato che fecero quasi sentire in colpa la sorella maggiore.
"Mi dispiace davvero, ma questo potrebbe essere il mio primo vero e proprio servizio fotografico, non posso fare tardi" e così dicendo salutò la sorella ed uscì. Phoebe rimase da sola e cominciò a pensare che doveva impegnarsi sul serio con quelle interviste se voleva terminare la tesina in pochi giorni. "Ok, Phoebe: al lavoro!" si disse per autoconvincersi ed uscì di casa alla ricerca di qualche "vittima" da intervistare.

"Eccola, ora è uscita anche l'ultima componente della famiglia. Si tratta di Phoebe, la più piccola; ha il potere di vedere gli eventi futuri e quelli passati, per questo dobbiamo metterla fuori gioco per prima. Se riuscisse a scoprire il nostro piano in anticipo non avremo più quasi nessuna possibilità di successo" disse una voce nascosta fra gli alberi.
"Non sono d'accordo. Noi siamo ben più forti di quelle tre misere streghette, anzi, penso che se sapessero del nostro attacco sarebbe anche molto più divertente..." ribatté una seconda voce.
"Frank, ti sei per caso dimenticato dell'esistenza di quel maledetto libro che custodiscono gelosamente in soffitta?" lo rimproverò una terza voce, molto grave e allo stesso tempo piuttosto gracchiante.
"Quello non sarà di certo un problema, basta non dar loro neanche il tempo di leggerlo" rispose lui con sicurezza.
"Ti stai contraddicendo" disse una quarta voce, una voce femminile: "Prima affermi che se sanno del nostro attacco sarà più divertente, poi dici che vuoi agire così in fretta da non dar loro nemmeno il tempo di consultare quel libro. Deciditi, o un'azione veloce o una più lenta, ma al contempo più divertente e pericolosa!"
"Zara, finiscila, non mi pare proprio il caso di mettersi a fare questi discorsi. Piuttosto renditi utile e segui quella ragazza" le ordinò la prima voce. 
"Ok Tare, vado" disse la donna, poi si liquefece all'interno del tronco dell'albero fino al arrivare alle radici per passare velocemente attraverso il terreno.

"Piper, ho finito, cosa posso fare adesso?" chiese Leo avvicinandosi alla ragazza, seduta sul bancone con delle carte davanti. Dopo un po': "PIPEEER? Mi senti?!"
"Ehi, non è il caso di mettersi ad urlare, certo che ti sento!!" rispose lei tutta seccata. Lui rimase in silenzio, non si aspettava un tono del genere. Notandolo, Piper si scusò subito: "Perdonami se ti ho risposto male, il fatto è che non mi stanno tornando questi conti..."
"Ti do una mano" si offrì il ragazzo sorridendole.
"Grazie, sei davvero un tesoro" rispose lei sorridendo a sua volta. Leo le si sedette vicino e incominciarono a lavorare insieme.

Nel frattempo una Phoebe con la faccia da zombie si aggirava desolata per le strade di S. Francisco. Era riuscita ad intervistare una sola persona, che poi si era rivelata perfino un maniaco, perché, oltre che provarci per tutto il tempo, l'aveva anche in seguito attirata, con un pretesto, a casa sua dove aveva cercato di saltarle addosso. Naturalmente la ragazza era riuscita a difendersi facilmente, anzi, il poveretto era uscito dallo scontro conciato davvero male.
Proprio quando aveva iniziato a disperare si scontrò con una ragazza dagli occhi verde mare e i capelli rossi raccolti con un paio di forcine. Nella colluttazione a Phoebe cadde per terra il materiale per le interviste e la ragazza, che si era messa ad aiutarla a raccogliere il tutto, lo notò, perciò iniziarono a parlare e lei si fece anche intervistare. Continuando a chiacchierare strinsero amicizia, poi la misteriosa ragazza dai capelli rossi salutò Phoebe dicendo che ormai si era fatto tardi per lei. Appena ebbe svoltato l'angolo Phoebe si accorse che si era dimenticata di restituirle la penna in legno che le aveva prestato (lei ce l'aveva, ovviamente, una penna, ma si era scaricata proprio nel bel mezzo dell'intervista), allora le corse dietro per fermarla ma, girato l'angolo, non la vide. Era scomparsa. 
Guardò per un attimo la penna e se la mise in tasca. 

Quella sera, a casa Halliwell, tutto procedeva tranquillo. Prue era tornata piuttosto tardi dal lavoro e non sembrava molto soddisfatta, Phoebe si era chiusa in camera a compilare un po' di interviste da sola (immaginando le risposte che avrebbero dato le sorelle) mentre Piper trafficava in cucina per preparare qualcosa di nuovo. Le era venuta l'ispirazione, poi si era ritrovata stranamente di ottimo umore. Grazie a Leo era riuscita a far tornare tutti i conti. Era rimasta da sola con lui per un po' di tempo e avevano anche parlato, parlato come non facevano da secoli.
"RAGAZZEEE!!! È pronto!! Venite subito prima che si raffreddi!" urlò a squarciagola per farsi sentire da entrambe.
Le due sorelle arrivarono velocissime, il profumo che usciva dalla cucina si era diffuso un po' per tutta la casa e, sentendolo, si erano rese conto che la loro adorata sorellina si era impegnata davvero quella sera. 
"È proprio squisito!" esclamò Phoebe prima ancora di terminare il boccone.
"Confermo" si limitò a dire Prue per evitare di parlare con la bocca piena.
Mentre le nostre streghe facevano fuori i prelibati manicaretti di Piper, nella tasca di Phoebe, la penna di legno era completamente marcita. L’inchiostro era così fuoriuscito e aveva macchiato il giubbotto...

Dunque:a chi appartengono, in realtà, le quattro voci che hanno discusso fra gli alberi? Chi è la misteriosa donna dai capelli rossi che Phoebe ha intervistato? Decidilo tu nel prossimo capitolo!

CAPITOLO 2 (scritto da Kaos)

Riassuntino : l’uomo chiamato Frank decide di muoversi ed attacca le Halliwell…
Fascia d’età : adatto a tutti.
Data : cominciato il 19 dicembre 2000 alle ore 14.37 e finito alle 16.14

Mentre le sorelle mangiavano, i quattro individui appollaiati sugli alberi confabulavano fra di loro sulla missione compiuta da Zara.
“Allora Zara, com’è andata ?” chiese Tare.
“Beh, forse le avevamo sopravvalutate. Voglio dire, Phoebe non mi pare proprio quel gran fenomeno che descrivevate, si è mostrata semplice e sprovveduta quanto basta. Sarà un gioco da ragazzi”.
Gli altri tre non accennarono reazioni, poi Frank scosse la testa dicendo con saccenza : “E la penna ? Ti sei dimenticata di averla lasciata a lei ?”.
L’incertezza si impossessò della ragazza, e quando si ricordò tutto non poté far altro che costatare la perfetta correttezza di ciò che il suo compagno aveva detto. “Maledizione, a quest’ora si sarà completamente sciolta…non dovevo distrarmi, non dovevo !”.
“E’ inutile recriminare adesso. Ora ciò che dobbiamo fare è attaccare prima che capiscano tutto” disse la quarta voce.
“Ma Wigelm, non possiamo comprometterci così” tentò di protestare Zara.
“Ormai ci siamo già compromessi, grazie al tuo errore. Tanto vale approfittarne fino a quando abbiamo il fattore sorpresa dalla nostra”.
“Wigelm ha ragione” disse sicuro Frank “ed io non vedo l’ora di menare le mani. Quindi, se nessuno di voi ha delle obiezioni in merito, mi propongo in avanscoperta”.
Tare prese male questa intenzione del compagno…non voleva perdere così suo fratello, perché sapeva perfettamente che sarebbe stato sconfitto…ma lui lo rassicurò, sarebbe uscito vincitore da questo scontro e se anche così non fosse stato, la sua morte sarebbe servita a qualcosa…
Il conciliabolo dei tre oscuri individui diede il suo ok alla missione suicida di Frank, il quale scese con un agile saltò dall’albero e si diresse spavaldo verso villa Halliwell.

Le tre streghe stavano ancora finendo di consumare il loro lauto pasto quando un boato fece letteralmente esplodere la porta e la figura di Frank si stagliò chiara in controluce : era un uomo abbastanza vecchio d’aspetto, calvo, vestito con un perfetto gessato grigio e un fazzoletto che spuntava dal taschino della giacca…un vero gentleman.
Guardò con aria torva le Halliwell, poi alzò una mano e scagliò contro di loro un fulmine azzurrognolo : furono abbastanza veloci da evitare di finire in cenere come il tavolo.
“Ma chi è quello ? Il papà di Rodriguez ?” provò a scherzare Phoebe.
“Non ho niente a che fare con quel fallito, che ha avuto bisogno di Tempus e non è comunque riuscito ad uccidervi. Io riuscirò dove lui e decine di altri demoni hanno fallito : entro 10 minuti sarete tutte e tre stese a terra, morte”. Non diede loro neanche il tempo di spaventarsi che lanciò un altro fulmine, diretto verso Phoebe. Lei non si fece cogliere impreparata e lo schivò abbastanza facilmente, ma la sua potenza era tale che staccò un pezzo di muro…l’impatto fu inevitabile e la ragazza si ritrovò sotto un piccolo cumulo di macerie, svenuta e ferita.
“Phoebe !” urlarono insieme le altre due. E se fosse morta ? No, non poteva essere successo…Prue, caduta nel panico, rivide l’attacco del succitato Rodriguez, più di due anni prima : Phoebe che volava via come un fuscello e, dopo aver violentemente sbattuto contro la parete ed essersi fatta le scale rotolando, si accasciava a terra senza vita.
Non voleva che succedesse un’altra volta…non poteva permetterlo ! Stavolta nessun circolo del tempo avrebbe potuto salvarla…
“Piper, bloccalo invece di dormire in piedi” gridò disperata.
La media alzò velocemente le mani, ma con suo grande stupore ciò non servì a nulla, Frank era perfettamente libero di muoversi e, senza perdere altro tempo, lanciò ben due sfere, una per ognuna di loro. Le due streghe usarono i loro poteri, quindi Piper la bloccò mentre Prue la rispedì verso il nemico…dopotutto era la stessa tattica usata nella precedente battaglia…lui fu colpito con violenza e venne attraversato da potenti scariche elettriche. L’impatto lo fece cadere all’indietro di parecchi metri.
Avevano vinto!
In fondo non era così forte, si era fatto fregare proprio come Rodriguez…
Mentre soccorrevano Phoebe, che per fortuna era ancora viva e dava piccoli segnali, sentirono una risata malefica espandersi per tutto il salotto…Frank non era morto!
“Ma non è possibile !” esclamò terrorizzata Prue “Di solito questo trucco funziona…”.
“Beh streghetta, non è il mio caso evidentemente. Ed ora morite !”.
Di nuovo lanciò due fulmini, di nuovo Prue glielo rispedì indietro e di nuovo lui si fece colpire di proposito…ma non era sufficiente, continuava a rialzarsi come se fosse fatto di granito.
Come potevano sconfiggerlo?
Alla quinta volta che questo schema si ripetè immutato, Frank cominciò finalmente ad accusare la serie di terrificanti colpi subiti…cadde sulle ginocchia, ormai stremato e prossimo alla morte, ma prima di abbandonare il mondo dei vii disse ridendo : “Eheheheheh, pensate di aver vinto, vero ? Non sapete quanto vi sbagliate, i miei amici mi vendicheranno…vi farò pentire di avermi costretto ad usare il mio potere nascosto…”.
“Di cosa stai parlando ?” disse Piper, mentre Prue cercava di rimuovere col suo potere i pezzi di muro crollati addosso a Phoebe.
“Lo capirai molto presto…Atum, il bersaglio è Piper, colpisci implacabile e non deludermi, mi raccomando”. Finì questa frase e spirò. Il suo corpo sparì in un turbinare di luci.
“Stava delirando” concluse sarcastica Prue mentre lei e Piper tiravano fuori Phoebe dalle macerie…stava quasi bene, per fortuna sembrava che non avesse nulla di rotto.
Si stavano preparando a portarla all’ospedale per un controllo : Prue la sorreggeva, mentre Piper si affrettò a raccogliere da terra la borsa, che nel tumulto della battaglia le era caduta maldestramente…mentre compiva questo gesto sentì un grande freddo provenirle dalla mano, che in quel momento non riusciva a vedere perché nascosta dall’ombra del tavolino. Quando la tirò su urlò più forte che poteva : le dita erano pietrificate!
“Che succede Piper ?” chiese Prue preoccupata. Lei le mostrò la sua mano ed insieme videro, con orrore, che la zona di pietra si estendeva sempre di più…prima la mano, poi tutto il braccio, poi il busto, infine il resto del corpo.
Alla fine Piper era completamente pietrificata, una bella statuina di quelle che si vedono nei musei. Prue non aveva trovato niente di meglio che guardarla mentre avveniva questa trasformazione…era questo il potere nascosto cui Frank aveva accennato prima di morire. Atum… tzè, anche un potere col nome…aveva ridotto Piper in quella condizione, e adesso Prue era rimasta da sola, considerando che Phoebe avrebbe avuto bisogno di un po’ di tempo per rimettersi del tutto.
Certo che Frank, anche se alla fine era stato sconfitto, ne aveva combinati di casini…aveva ferito Phoebe abbastanza gravemente e aveva reso inoffensiva Piper. Le due cose, prese per quelle che erano, non risultavano molto difficili da risolvere, ma Prue non si dimenticò che lui aveva accennato a dei suoi amici, che sicuramente non avrebbero tardato a farsi vedere, ed in quello stato il Trio era più che vulnerabile.
Era facilmente distruggibile!
Non c’era tempo da perdere, bisognava trovare una soluzione al problemino di Piper, altrimenti sarebbero stati guai grossi, grossissimi…
 

Ricapitolando : Frank è stato sconfitto, ma ne ha fatti di danni. Phoebe è ferita, anche se non è in pericolo di vita, e con il suo Atum il cattivo ha pietrificato Piper. Quello che le tre streghe non sanno è che Atum è come un virus, si trasmette agli altri. In pratica, se qualcuno tocca la statua di Piper, a sua volta viene trasformato in pietra. Inoltre Frank ha scelto proprio Piper perché sapeva benissimo che, dei componenti del suo gruppetto, lui era l’unico immune al suo potere. Come se la caveranno stavolta le nostre tre streghe preferite ? Io me ne tiro fuori, la mia parte l’ho fatta :P.  

CAPITOLO 3 (scritto da Luigi F.)

Riassunto: Prue e Phoebe sono disperate e gli altri delle “banda” di Frank le attaccano….
Data di composizione: 05/01/2001
Adatto a: tutti

Si era così fatta mattina. Prue e Phoebe erano sedute in salotto e al centro vi era quella bella statua di Piper. Phoebe teneva fermo con la mano un pezzo di ghiaccio sulla testa: aveva un bel bernoccolo!! Prue, invece, sfogliava il Libro delle Ombre, con gli occhi ancora rossi per le lacrime che aveva versato. Phoebe non riusciva ancora a capire bene cosa fosse successo.
“Aiutami Phoebe!! Ho trovato questa pagina sul Libro delle Ombre riguardante… Atum. Te la leggo?”, domandò Prue più seria che mai.
“Leggi, leggi…”, annuì Phoebe, levandosi dalla testa il pezzo di ghiaccio.
“Atum era il collaboratore del Diavolo ed era un demone mutaforma che aveva anche il potere di pietrificare. Si innamorò, però, di una strega buona e la aiutò a sconfiggere uno stregone che la minacciava. Il Diavolo, saputo ciò, lo richiamò negli Inferi, dove lo costrinse a bruciare per l’Eternità. La strega di cui si era innamorato Atum aveva il potere della premonizione e, grazie a questo potere, vide Atum bruciare tra le fiamme. Egli, così, capendo che cosa gli sarebbe accaduto, donò il suo potere alla strega. Ella, però, fu uccisa da uno stregone, Frank, che le rubò il potere del pietrificare, per volere del Diavolo. Atum aveva lasciato un testo, scritto da lui stesso, alla sua amata, nel quale la informava degli effetti del potere del pietrificare, chiamato poi ‘Atum’ dalla strega stessa, ma il testo è andato perduto. Non sono riuscita a trovare altro!!”, esclamò Prue.
“Oh, povera Piper!!”, sospirò Phoebe, accarezzando la statua. Improvvisamente ebbe una delle sue premonizioni.
“Cosa hai visto?! Piper?”, domandò Prue.
“Oh, mio Dio!! Ho visto me stessa, che diventavo pietra proprio come lei!!”, esclamò Phoebe.
“Oh, no!! Ma come mai? C’era uno stregone come Frank?”, chiese Prue sempre più preoccupata.
“No!! Ero in cucina e piano piano dalle mani diventavo pietra!!”, spiegò Phoebe.
“Oh, no!! E per di più non sappiamo se Piper è ancora viva!!”, esclamò Prue.
“Hai visto bene nel Libro delle Ombre? Una formula, una pozione, un… qualcosa?!!!”, domandò, insistendo, Phoebe, ancora scossa per la premonizione.
“No, niente!! Ragioniamo sugli eventi di ieri sera, o meglio… ragiono, perché tu eri svenuta!! Allora, il potere di bloccare non ha funzionato con Frank e lui, morendo, ha scagliato Atum, il potere di pietrificare contro Piper. Ha poi detto che ci sono altri stregoni che stanno progettando un piano per distruggerci. Ma perché ha scelto proprio Piper?!!”, disse Prue.
“Aspetta!! Il potere di Piper non ha funzionato con lui, ma, prima di morire, lo stregone ha detto di avere degli altri collaboratori!! Questi collaboratori, magari, non sono immuni al potere di bloccare, come invece era Frank- mi sembra che si chiami così…- e questi  ha voluto lasciar loro via libera, mettendo fuori gioco Piper!!”, spiegò Phoebe.
“Ma ora come facciamo?!! Voglio dire: Piper non sappiamo se è viva o morta, tu hai avuto quella orrenda premonizione e, come se non bastasse, ci sono altri stregoni, o demoni che siano, che vogliono distruggerci!! E per di più non c’è nessuna formula che ci possa tornare utile!! E per di più siamo solo in due!!”, esclamò disperata Prue.
“Calmati, Prue!! Dobbiamo impedire tutto ciò!! Dobbiamo innescare una spirale del tempo!!”, proruppe allora Phoebe.
“Ma sei impazzita letteralmente?!!!”, esclamò Prue.
“Hai un metodo migliore?!! Dobbiamo fare in modo che il Tempo ritorni quello di prima! Nessuna di noi ricorderà nulla tranne me!! E’ già successo in fondo!!”, disse Phoebe.
“Ma Phoebe!! E’ pericolosissimo!! Il Tempo potrebbe cambiare del tutto e Piper potrebbe morire addirittura!! E tu potresti non ricordare niente o ricordare poco!!”, esclamò Prue.
“Non c’è nient’altro da fare, Prue!! Non c’è nessuna pozione o formula che sia in grado di riportare alla normalità Piper!! Inoltre dobbiamo combattere contro altri stregoni usando un solo potere attivo, cioè il tuo, ed ho anche avuto una premonizione orribile su di me!! Dammi quel Libro!!!”, spiegò Phoebe.
“Giusto, Prue!! Dammi quel Libro!!”, esclamò ad un tratto una voce.
Le sorelle si voltarono: un ragazzo sulla trentina era dietro di loro.
“Chi sei!!”, urlò Phoebe, lanciando il Libro delle Ombre a terra, dietro di lei.
“Tare, il fratello di Frank, che voi avete ucciso ieri!! E ora io lo vendicherò!!”, gridò ad un tratto lo stregone e in un istante si avventò sulla statua di Piper. Prue agitò la mano per sbattere in aria Tare, ma il suo potere non ebbe effetto su di lui. La statua di Piper cadde al suolo e si frantumò in mille pezzi. Phoebe era ancora stordita per lo svenimento della sera prima, ma con la sua mossa migliore stese Tare a terra. “Prue!!! Adesso!! Trova quella formula!!! Aaaaah!!”, urlò Phoebe, ma Tare nel frattempo si era alzato e con una sfera di fuoco aveva lanciato Phoebe contro il muro.
“Phoebeee!!!”, gridò Prue, scappando su in soffitta con il Libro delle Ombre stretto bene bene tra le mani.
“Zara!! Wigelm!! Più facile del previsto!!”, urlò Tare dal piano di sotto e le due figure comparirono immediatamente nel salotto.
“Zara, sali su in soffitta!!”, le disse Wigelm.
“Con molto piacere….”, esclamò la donna, trasformandosi in una polvere nerastra che risalì velocemente le scale.

Intanto, in soffitta, Prue cercava affannosamente qualcosa.
“Oddio!! Come faccio se non trovo niente!!”, diceva tra sé e sé.
“Fai bene a disperarti!”, disse Zara, comparsa dal nulla. Prue, per lo spavento, fece cadere il Libro delle Ombre a terra, ma lanciò Zara fuori dalla porta della soffitta e poi, sempre con il suo potere, richiuse la porta. Immediatamente guardò a terra per trovare il Libro delle Ombre: era aperto.
“Formula per Riavviare il Tempo!! Ma è quella che cercavo!!”, esclamò soddisfatta.
“Cosa cercavi?!!”, domandarono Wigelm e Tare, comparsi in soffitta.

“Con questo incantesimo l’orologio posso io comandare
e il tempo dell’Universo intero indietro mandare:
che il moto delle lancette proceda all’incontrario
e ricominci a scorrere quando si fermerà
a 24 ore esatte fa.”

“Su, dai Piper, lasciati intervistare, per favore!" supplicava Phoebe mentre seguiva la sorella per casa.
"Ti ho già detto che non ho tempo, devo andare al locale!" fu la risposta: "Va a tormentare Prue, ora esco, ciao".
"CIAO!" salutò secca Phoebe, poi pensò "tormentare, che esagerazione...".
“Ciao Phoebe, Piper è già uscita?" chiese Prue mentre prendeva il cappotto.
"Sì, proprio adesso.….”, Phoebe si fermò di colpo, ma riprese subito, “ ma che fai? Te ne vai anche tu?! Non puoi, devo intervistarti!!"
"Intervistarmi?! Cos'è, un compito che ti hanno dato all'università?"
"Sì, si tratta di una specie…”, Phoebe si interruppe nuovamente, “di… tesina…… che dobbiamo completare entro..." non finì di spiegare che Prue la interruppe: "Sì, scusami, me lo spiegherai più tardi, ora proprio non posso" e così dicendo aprì la porta di casa per uscire. Phoebe fece gli occhi dolci e un'espressione da cagnolino bastonato che fecero quasi sentire in colpa la sorella maggiore.
"Mi dispiace davvero, ma questo potrebbe essere il mio primo vero e proprio servizio fotografico, non posso fare tardi" e così dicendo salutò la sorella ed uscì. Phoebe rimase da sola e cominciò a pensare che doveva impegnarsi sul serio con quelle interviste se voleva terminare la tesina in pochi giorni. "Ok, Phoebe: al lavoro!" si disse per autoconvincersi ed uscì di casa alla ricerca di qualche "vittima" da intervistare. Eppure si sentiva strana, sentiva che tutto quello era già successo! L’intervista, Piper che rifiutava, Prue che doveva andare ad un servizio fotografico!! Era come se tutto quello fosse già accaduto prima……


ALLORA...: Prue ha recitato la formula per riavviare il Tempo, che ha ricominciato a scorrere dalla mattina dell’intervista di Phoebe. Prue e Piper non ricordano niente, ma Phoebe inizia ad avere dei casi di deja vù! Ricordate sempre che Frank è immune al potere di bloccare, che Tare è immune alla telecinesi e che Atum è un virus molto potente!! ma ricordate soprattutto che le sorelle non sanno tutte queste cose… o quasi..!! Stavolta la storia delle Halliwell la riscrivete davvero voi!! Buona fortuna!!!

CAPITOLO 4 (scritto da Kaos)

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Riassuntino
: le sorelle hanno attivato la spirale del tempo, ma Frank…
Fascia d’età: adatto a tutti.
Data: cominciato il 6 gennaio 2001 alle ore 11.51 e finito alle 12.41

Gli eventi si stavano ripetendo nello stesso identico ordine del giorno “prima” : Phoebe che era uscita per cercare vittime da intervistare, l’incontro con Zara, il ritorno di entrambe al quartier generale…durante tutto questo periodo la sensazione di deja vù della giovane strega si era fatta sempre più forte, tanto da convincerla che qualche demone aveva creato una nuova spirale del tempo. Non si ricordava ancora che era stata Prue a farlo, ma non sapeva nemmeno che solo Tempus, tra i demoni superiori, poteva crearla. Arrivata a casa ne parlò con le sorelle.

Nel frattempo, sull’albero, i quattro figuri erano di nuovo in assemblea.
“Allora Zara, com’è andata ?” chiese Tare.
“Beh, forse le avevamo sopravvalutate. Voglio dire, Phoebe non mi pare proprio quel gran fenomeno che descrivevate, si è mostrata semplice e sprovveduta quanto basta. Sarà un gioco da ragazzi”.
Gli altri tre non accennarono reazioni, poi Frank scosse la testa dicendo con saccenza : “E la penna ? Ti sei dimenticata di averla lasciata a lei ?”.
L’incertezza si impossessò della ragazza, e quando si ricordò tutto non poté far altro che costatare la perfetta correttezza di ciò che il suo compagno aveva detto. “Maledizione, a quest’ora si sarà completamente sciolta…non dovevo distrarmi, non dovevo !”.
“E’ inutile recriminare adesso. Ora ciò che dobbiamo fare è attaccare prima che capiscano tutto” disse la quarta voce.
“Ma Wigelm, non possiamo comprometterci così” tentò di protestare Zara.
“Ormai ci siamo già compromessi, grazie al tuo errore. Tanto vale approfittarne fino a quando abbiamo il fattore sorpresa dalla nostra”.
Frank stava per proporsi volontario, quando, toccando Zara, ebbe due premonizioni…aveva rubato anche questo potere alla strega che si era innamorata di Atum : vide se stesso accasciarsi a terra morto, nel salotto di casa Halliwell, e vide anche Prue che leggeva sul Libro la formula per riavvolgere il tempo di 24 ore.
“Fermi tutti” urlò “qui c’è qualcosa che non va”.
“Che c’è Frank ?” chiese Tare, preoccupato per il fratello.
Lui raccontò ai compagni le sue premonizioni, le quali gettarono incredulità e un senso di paura nei quattro stregoni.
“Com’è possibile ? Non è normale…eppoi tu devi ancora attaccare, ammesso che sia tu che vada” costatò Zara.
“Questo è normale, avevo proprio intenzione di andare. Il fatto è un altro…credo che le tre Halliwell abbiano innescato una spirale del tempo, forse perché il mio attacco preventivo aveva seminato sufficiente scompiglio. Inoltre, se stavo morendo, ho sicuramente lanciato Atum, ed una delle tre sarebbe stata pietrificata. Dev’essere andata così, per forza”.
“Cosa vuoi fare allora, Frank ?”.
“Non lo so…penso sia meglio rifletterci un po’ sopra”.
Wigelm, fino a quel momento rimasto in silenzio, disse imperioso : “Forse vi state dimenticando che il capo, qua, sono io, e decido io cosa fare. Ok, le streghe hanno fatto questa mossa che ci ha spiazzati, ma noi abbiamo le contromisure adatte. Zara, tu andrai con Frank…il tuo potere post mortem è sicuramente adatto. Siccome sappiamo che Frank sarà sconfitto, in questo modo metteremo fuori gioco ben due Halliwell, lasciando la terza nei guai fino al collo. Poi ci penserò io, se ce ne dovesse essere bisogno…”.
“Bene” dissero Zara e Frank insieme.
I due stregoni irruppero in casa : Phoebe riconobbe subito in Zara la ragazza che aveva intervistato poche ore prima e se ne meravigliò non poco. Prima di attaccare Frank sussurrò nell’orecchio della compagna : “Bene, io mi prendo Piper, tu occupati di Prue”.
“Perfetto”.
L’uomo cominciò a lanciare fulmini un po’ dovunque, colpendo il muro che crollò su Phoebe.
“Piper, bloccali invece di dormire in piedi” gridò Prue disperata.
La media alzò velocemente le mani, ma con suo grande stupore ciò non servì a nulla, Frank era perfettamente libero di muoversi, mentre Zara si bloccò, e senza perdere altro tempo lanciò ben due sfere, una per ognuna di loro. Le due streghe usarono i loro poteri, quindi Piper la bloccò mentre Prue la rispedì verso il nemico…dopotutto era la stessa tattica usata nella battaglia con Rodriguez…lui fu colpito con violenza e venne attraversato da potenti scariche elettriche. L’impatto lo fece cadere all’indietro di parecchi metri.

Si ripeterono gli avvenimenti del giorno “precedente”, nello stesso identico ordine, con la sola differenza che i cattivi quella volta erano in due.
Dopo che Frank evocò Atum per scatenarlo su Piper, Zara si sbloccò finalmente e, ben sapendo che il compagno era morto, si pose a braccia conserte di fronte alle streghe, come se le sfidasse a colpirla. Prue, più che meravigliata di questo suo atteggiamento, non si fece pregare e spedì lontano. Fu sufficiente un colpo solo.
“Ormai per me è finita…ma anch’io, come Frank, ho un ultimo asso nella manica…spada di Anubi, colpisci Prue, fallo per me !”. Dalle sue mani protese in avanti scaturì una spada, una spada vera che colpì Prue in pieno petto sotto gli occhi sbarrati di Piper. Passò qualche secondo e l’arma svanì nel nulla, come se fosse stata un’illusione, mentre Prue rassicurava la sorella sulle sue condizioni di salute. “Era solo un bluff” scoppiò a ridere Piper.
“Lo vedrai con i tuoi occhi se è stato solo un bluff…anzi, non farai in tempo a vederlo” balbettò prima di morire.
“Stava delirando…eh ? Ho la sensazione di aver già detto questa frase, in una situazione simile…bah, mi sta venendo un esaurimento nervoso”.
Stavano per soccorrere Phoebe quando Atum entrò in funzione e, nel volgere di qualche minuto, Piper era completamente pietrificata nel bel mezzo del salotto. Prue avrebbe voluto fare qualcosa per la sorella, ma lei stessa aveva dei problemi : si sentiva strana, come se tutto ciò in cui aveva sempre creduto, la giustizia, l’amore, la lealtà, l’amicizia, le sembrassero solo delle cose stupide ed inutili. In breve la trasformazione fu completa : Prue era diventata malvagia !
“E’ questo il potere della spada di Anubi…mutare completamente l’indole di una persona, stravolgendola” commentò soddisfatto Wigelm mentre varcava la soglia di casa Halliwell insieme a Tare. “Ed ora, Prue, facci vedere quanto sei cattiva…uccidi Phoebe con le tue mani”.
“Certo” sorrise malignamente…

Ricapitolando: mi dispiace, ma la spirale del tempo non è servita :P…anzi, ha solo peggiorato le cose. Piper è di nuovo uno stupendo pezzo di pietra, Phoebe ha sempre ricevuto in testa un pezzo del muro ma non solo…adesso Prue è passata dalla parte dei cattivi, a causa della spada di Anubi.
Stavolta la situazione è davvero critica…chi si assumerà la responsabilità di continuare una storia senza possibilità di happy end ?

CAPITOLO 5 (scritto da Nova!)

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RIASSUNTO - Prue è diventata malvagia e si decide a far fuori la sue due sorelle. Piper è un blocco di pietra e Phoebe è l'unica che può tentare un azione difensiva; purtroppo per lei i poteri della maggiore sono troppo grandi e questo affare si concluderà male...
DATA - 10/01/2001
ADATTO - a tutti

Istigata dalla Spada di Anubi, che aveva la facoltà di far cambiare del tutto la personalità di una persona, Prue si decise a far fuori le sue due sorelle. Con il suo potere liberò la sorella minore dalla macerie che la ricoprivano e questa rinvenne quasi subito.
"Prue, meno male! Mi sono presa un bella botta, eh?" disse quasi sorridendo. Poi vedendo Piper: "oh no! Sapevo che sarebbe successo, la spirale del tempo mi lascia sempre dei ricordi, ed ora se non sbaglio alcuni demoni dovrebbero attaccarci e tu dovresti correre in soffitta..."
"Mi spiace" disse Prue sorridendo malignamente "ma c'è stato un piccolo un piccolo cambiamento di programma".
"Eh? Cosa intend...." non fece in tempo a finire la frase che venne spazzata via dal potere telecinetico di Prue. Finì ruzzolando in cucina.
"Prue! Ma cosa ti prende?" chiese angosciate Phoebe, mentre si rialzava da terra. Era stupita dal fatto che il potere della sorella ora funzionava anche sulle streghe buone, e questo poteva significare una sola cosa... "No! Non posso crederci... La spirale del tempo è stata modificata, sei stata corrotta dal male!".
"Pensa come ti pare" disse la sorella maggiore entrando nella stanza, "tanto non farai in tempo a scambiare parola più con nessuno!" e per tutta risposta lanciò magicamente il set di coltelli da cucina verso la minore. Questa però si difese prontamente, rovesciando il tavolo e servendosene come scudo.
"Credi che questi giochetti possano fermarmi?" urlò Prue. Scostò il tavolo ma non trovò nessuno. Evidentemente la sua "vittima" era strisciata via e lei non se n'era accorta.
"Devo trovare qualcosa, e in fretta! La situazione è gravissima ed io rischio grosso" pensò Phoebe, che si era rifugiata in soffitta cercando un qualcosa nel Libro delle Ombre. "Accidenti, non riesco a trovare nulla di utile".
"La fretta è cattiva consigliera, sorellina" bisbiglio una voce alle sue spalle.
Si girò di scatto: era Prue che la guardava malignamente. Non fece in tempo a fare o a dire nulla che al suo minimo gesto venne spazzata via e poi giù per la scale, e il Libro lanciato via lontano da lei. Mentre ruzzolava vide un'altra Prue in posizione meditativa in cucina, segno che quella in soffitta era la sua proiezione astrale. Ripresasi dalla caduta, Phoebe capì che la sorella maggiore stava usando molto bene le sue carte, e temeva che stavolta non le sarebbe andata tanto bene, in più Piper era diventata una statua di pietra... Piper! Si era dimenticata di lei, benché fosse una statua, forse la pietra era solo superficiale e si poteva in qualche modo togliere. Corse verso l'ingresso e contemplò la sorella pietrificata; si poteva fare ben poco, e si ricordò della premonizione che l'avvertiva di non toccarla in alcun modo, pena la trasformazione di ella stessa in pietra; a questo punto era disperata, le lacrime agli occhi non le facevano più capire nulla.
"Ma che quadretto commovente, per riempirlo tutto ci manca un morto, ma rimediamo subito" disse Prue, che intanto si era ripresa dal suo potere e si era diretta verso l'ingresso. Phoebe la guardava sbigottita.
"Prima una..." e con un solo gesto fece cadere la statua, che si ruppe in mille pezzi. "Pipeeeeeeeeer!!" urlo ormai allo stremo la minore.
"... e poi l'altra" disse tra i denti Prue, ormai totalmente malvagia. Strizzando gli occhi fece letteralmente volare via la sorella, che urlando sbattè violentemente contro il guardaroba dell'ingresso; non ancora soddisfatta del suo lavoro la maggiore si fece strada tra i vari pezzi di pietra che riempivano il corridoio di entrata fino a piazzarsi davanti a Phoebe, ormai accasciata a terra senza vita.
Sorrise a se stessa, ben consapevole che la sua opera le avrebbe fatto ottenere il rispetto di tutti i demoni infernali ora suoi colleghi.

FINE


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