Streghe Italia Fan Fiction

PERICOLO AL DI FUORI DI SAN FRANCISCO


RIASSUNTO: La famiglia, in seguito alle premonizioni sotto forma di Antares e Phoebe, si recò in un paesino vicino a New York per aiutare una famiglia che rischiava di bruciare viva nel rogo della propria casa appiccato da un demone.

DATA DI COMPOSIZIONE: 15/08/2005

PERIODO DI SVOLGIMENTO DELLA STORIA: Ambientato dopo l'episodio 7.8, dopo gli altri racconti da me scritti: "Ritorni e arrivi in casa Halliwell", "Pericolo incombente", "Un mondo parallelo", "I predatori", "Processo alle Halliwell", "La notorietà", "Nemico unico", "La perdita dei poteri", "L'angelo bianco", "Pianeta X10F", "Le Olimpiadi delle streghe", "Il mondo di Atlantide", "Le regine Maya", "La trasformazione", "Collaborazione con la C.I.A.", "Guai per Cole", "L'isola dei dinosauri", "Himalaya", "Il mistero", "Il passaggio", "L'occhio del diavolo" e "La materia".

VALUTAZIONE: : i bambini è meglio se lo leggano con i genitori.

DISCLAIMER: Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito “Streghe Italia”, e che tutti i personaggi di “Streghe/Charmed” utilizzati sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.
I personaggi di “Settimo Cielo” utilizzati sono di proprietà di Warner Bros Television / Spelling Entertainment e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.


SAN FRANCISCO. MERCOLEDI’ NOTTE. CASA DI ANTARES.

Il sonno di Antares era agitato, probabilmente stava avendo un incubo, la quartogenita, scossa, si svegliò di soprassalto, appena sveglia ebbe l’impressione di aver avuto una premonizione. Come era possibile che avesse avuto una visione mentre dormiva, per di più senza aver toccato un oggetto che avesse potuto scatenarla? Forse i suoi poteri stavano aumentando? Una volta che Antares riuscì a calmarsi si addormentò, ma il suo sonno fu nuovamente disturbato dalla premonizione. Anche a casa Halliwell si stava dormendo, ma, mentre Prue, Piper e Paige stavano dormendo tranquillamente, Phoebe dormiva agitandosi. Perché?
Una volta che l’intera famiglia Halliwell fu sveglia si riunì a casa Halliwell per fare colazione, Antares raccontò alle sue sorelle e a Leo e a Cole (che erano arrivati lì da pochi secondi) il suo sogno.
Phoebe disse alla sorella che anche lei aveva sognato la stessa cosa, Antares le disse che le aveva appena confermato il suo dubbio e cioè che quello non fosse un sogno, ma una premonizione.
Le cinque sorelle Halliwell non rimasero con le mani in mano, Antares utilizzò il potere del radar, ma non riuscì a rintracciare le persone della premonizione. Phoebe provò con il potere del cristallo anche se sapeva in partenza che avrebbe fallito e così fu. Il fallimento nella ricerca delle persone in pericolo poteva solo significare una cosa: gli innocenti non erano di San Francisco.
Paige scrisse il seguente incantesimo:

Con queste nostre parole
noi streghe Halliwell
chiediamo a voi forze magiche
di trovare le persone
della nostra visione.

Le cinque sorelle Halliwell pronunciarono la formula magica e quello che successe fu un effetto insolito, alcuni oggetti si depositarono sul tavolo. Ecco l’ordine degli oggetti: gelato, libro, elastico, nodo, orologio, arancia e delle penne che formarono la lettera K.

Paige: “Ma voi ci state capendo qualcosa?”
Phoebe: “No.”
Cole: “Aspettate un attimo, forse ho capito. Secondo me, si tratta di un indizio.”
Prue: “Un indizio???”
Cole: “GLENOAK.”
Piper: “E da che cosa salta fuori la parola Glenoak? “
Cole: “Le lettere iniziali degli oggetti danno la parola Glenoak.”
Antares: “Ma cos’è Glenoak?”

La famiglia Halliwell decise di avvalersi, come al solito, dell’aiuto del “Libro delle Ombre”, ma questo non riportava nessuna informazione su Glenoak, probabilmente questa parola non era legata al mondo della magia. Per questo motivo Paige suggerì di utilizzare un metodo tradizionale: internet. Phoebe prese il suo computer portatile e si collegò al motore di ricerca google, scrisse Glenoak e la sua ricerca la portò a scoprire che era una cittadina vicino a New York.

GLENOAK. GIOVEDI’ POMERIGGIO. CHIESA.

La famiglia Halliwell per incominciare le ricerche degli innocenti decise di recarsi in una delle chiese di Glenoak, perché quello, sicuramente, costituiva un luogo di ritrovo per gli abitanti della cittadina; questa si rivelò essere la decisione giusta, perché dopo mezz’ora l’uomo della premonizione entrò in chiesa.
La famiglia Halliwell aveva bisogno di una scusa per potersi avvicinare all’uomo, dopo aver vagliato tutte le opportunità possibili le cinque sorelle, Leo e Cole decisero che sarebbe stata Phoebe a recarsi dall’uomo con la scusa di effettuare un’intervista.
La terzogenita entrò in chiesa, trovò l’innocente nello studio che stava rileggendo ad alta voce degli appunti che avevano tutta l’aria di essere un sermone, la terzogenita capì così che aveva a che fare con un reverendo. Ora il problema di Phoebe era quello di trovare un argomento per l’intervista, poi, finalmente, le venne un’idea.

Phoebe: “Salve.”
Eric: “Salve, posso esserle utile?”
Phoebe: “Si. Intanto mi presento, mi chiamo Phoebe Halliwell.”
Eric: “Salve, Phoebe. Io sono Eric Camden.”
Phoebe: “Mi scusi se la disturbo, ma dovrei farle qualche domanda.”
Eric: “Qualche domanda?”
Phoebe: “Si, sono una giornalista e vorrei scrivere un articolo su di lei.”
Eric: “Un articolo su di me?”
Phoebe: “Io scrivo per un giornale di San Francisco e il mio capo mi ha affidato una rubrica dedicata a persone degne di interesse. Ed eccomi qua ad intervistarla.”
Eric: “Mi tolga una curiosità. Come ha fatto arrivare da San Francisco a Glenoak?”
Phoebe: “Con l’aereo.”
Eric: “Mi scusi, mi spiego meglio. Come fa a conoscermi visto che io sono di Glenoak e non ho mai lavorato a San Francisco?”
Phoebe: “Adesso ho capito. Ho un’amica che abita qui e quando le ho parlato della rubrica che mi è stata affidata, mi ha parlato di lei.”

Ora che Phoebe era riuscita ad attirare l’attenzione di Eric bisognava risolvere un’altra questione: come fare per avvicinarsi alla casa di Eric senza essere notati. Squillò il telefono, Eric rispose; il reverendo si scusò con la giornalista, ma doveva assolutamente ritornare a casa dopo di che se né andò via. Phoebe notò sulla scrivania un foglietto dove c’era l’indirizzo del reverendo Camden. Phoebe tornò dalla sua famiglia per informarli che aveva scoperto dove abitavano gli innocenti da salvare. Prue, Piper, Phoebe, Antares, Paige, Leo e Cole vi si recarono immediatamente per tenere d’occhio la situazione; per non essere scoperti si nascosero dietro a un bidone della spazzatura.
Le cinque sorelle Halliwell rimasero stupite dal numero di persone che abitavano a casa Camden, Cole disse che loro erano cinque sorelle e quindi non si sarebbero tanto dovute stupire. Senza rendersene conto la famiglia Halliwell era venuta fuori dal suo nascondiglio, queste fece si che Eric si accorgesse della loro presenza. Il reverendo Camden chiese a Phoebe come mai si trovava da quelle parti, la terzogenita cercò di tergiversare presentandogli la sua famiglia, dopo di che Eric li invitò a cena a casa sua. Il signor Camden presentò ai suoi ospiti la sua numerosa famiglia; le streghe, il demone e l’angelo bianco rimasero impressionati dalla gentilezza della famiglia Camden.
Suonò il campanello, fu Annie ad aprire la porta, dall’ingresso giunse una voce maschile che chiedeva alla signora Camden se poteva, cortesemente, dargli un bicchiere d’acqua; trovando strano il fatto che qualcuno suonasse il campanello di sconosciuti per chiedere da bere, Prue si avvicinò all’ingresso, ma senza farsi notare da Annie e dall’estraneo, la primogenita notò un particolare importante: il tatuaggio dell’uomo; una croce greca attorniata da due serpenti. Un tatuaggio che lasciava pensare a un demone. Prue una volta attirata l’attenzione di Antares (la quale attivò una comunicazione mentale) le chiese se nella premonizione c’era un particolare che potesse condurre esattamente al demone nemico, ma la quartogenita rispose che aveva visto il demone di spalle. Antares girò la domanda a Phoebe, ma lei aveva visto solo la mano. Di male, in peggio!
Annie fece accomodare il ragazzo in salotto dove si trovava il resto della sua famiglia e la famiglia Halliwell. Perfetto! Così quest’ultima avrebbe potuto controllare meglio la situazione. Cole si allontanò dal salotto per dirigersi in cucina, Antares lo seguì, ma quando arrivò in cucina l’amico si era già smaterializzato. La quartogenita lo contattò tramite il pensiero, Cole le disse che voleva consultare il “Libro delle Ombre”, perché anche lui si era accorto del tatuaggio; il demone trovò qualcosa, ma era una croce greca attorniata da un solo serpente.

SAN FRANCISCO. VENERDI’ MATTINA. CASA HALLIWELL.


I DEMONI – INCENDIO.

Questi demoni per uccidere le loro vittime le bruciano vive all’interno della propria casa. Ovviamente fanno sembrare che tutto sia un incidente. Come vittime scelgono la classica famiglia felice e soprattutto sceglie delle persone che non hanno poteri.

Antares: “Questi sono sicuramente i demoni da cui dobbiamo proteggere la famiglia
Camden. Però c’è una cosa che non riesco a capire.”
Piper: “Quale?”
Antares: “Perché Conrad ha un tatuaggio simile e non lo stesso.”
Prue: “Bella domanda.”

Ritornati a Glenoak, le cinque sorelle Halliwell, Leo e Cole dovevano trovare Conrad per scoprire se il tatuaggio era stato modificato oppure no. La famiglia Halliwell non dovette faticare molto a trovarlo, perché questo stava facendo colazione insieme ai Camden. Paige disse al ragazzo che il suo tatuaggio le piaceva molto e gli chiese il significato, Conrad rispose che non aveva nessun significato particolare, l’aveva scelto fra mille disegni presenti nel catalogo che il ragazzo che gli avrebbe fatto il tatuaggio gli aveva dato da consultare. Phoebe gli chiese se il tatuaggio aveva subito delle modifiche, ma lui rispose negativamente.
La famiglia Halliwell si recò in sala da pranzo per non farsi sentire dai Camden e da Conrad, le cinque streghe, il demone e l’angelo bianco dissero che, almeno all’apparenza, Conrad sembrava essere un innocente, ma, comunque, decisero che era meglio tenerlo d’occhio, perché quella poteva essere una tattica del nemico per depistarli. La famiglia Halliwell tornò in cucina, quando furono lì, Conrad ricevette una telefonata dopo di che disse che doveva andare via, Paige per un po' lo seguì senza farsi notare e lo sentì pronunciare la seguente frase: “Quanto adoro gli incendi.”

Paige: “Ho seguito, anche se per pochi passi, Conrad e ho sentito una frase molto interessante.”
Leo: “Quale?”
Paige: “Conrad ha detto tra sé e sé come gli piacciono gli incendi!!!”
Piper: “Allora abbiamo fatto bene a non fidarci delle apparenze.”
Antares: “Ragazze, dobbiamo tenerci pronte per quanto Conrad tornerà.”

GLENOAK. VENERDI’ POMERIGGIO. CASA CAMDEN.

Prue, Piper, Phoebe, Antares, Paige, Leo e Cole decisero di uscire in giardino per prendere una boccata d’aria, ma, soprattutto, per parlare senza essere ascoltati da orecchie indiscrete, ma quando furono in giardino trovarono una sorpresa: Conrad stava per accendere … un fuoco!!! Cole creò una sfera di energia e questa impaurì quello che loro credevano essere il loro nemico.

Conrad: “Ma chi cavolo siete?”
Cole: “Lo sai benissimo chi siamo, perché lo sei anche tu.”
Conrad: “Non capisco cosa state dicendo.”
Prue: “Lo sai benissimo a che cosa ci riferiamo.”

Conrad per difendersi prese un bastone e fece prendere fuoco ad un’estremità di esso, non sapendo che contro la famiglia Halliwell sarebbe servito tutto un altro metodo! Conrad, preso dal panico, stava per lanciare il bastone contro Antares che si trovava vicino a lui; Cole, temendo per la sua migliore amica, lanciò la sfera di energia contro Conrad, ma, fortunatamente, prima che questa colpisse il suo bersaglio, Phoebe ebbe una premonizione dove vide perfettamente chi era il loro nemico e questo non era Conrad. La terzogenita urlò che Conrad non era un demone, Prue riuscì a deviare, appena in tempo, la sfera di energia che finì per distruggere una sedia. Conrad, terrorizzato, scappò via. Cole si scusò con la sua famiglia per aver lanciato la sfera senza riflettere, ma vedendo Antares in pericolo aveva agito secondo l’istinto, il demone amico si stava dirigendo verso la quartogenita per abbracciarla quando … si accorse che la famiglia Camden aveva assistito alla scena.

Eric: “Voi chi siete?”
Prue: “Io e le mie sorelle siamo streghe, Leo è un angelo bianco e Cole è un demone.”
Ruthie: “Che cosa è un angelo bianco?”
Leo: “E’ l’angelo custode delle streghe.”
Lucy: “Perché volevate uccidere Conrad?”
Piper: “Ecco, è una storia po’ lunga da spiegare.”
Kevin: “Venite dentro, esigiamo una spiegazione, ricordatevi anche che sono un poliziotto.”

Alla famiglia Halliwell non rimaneva altro che raccontare la verità ai Camden, a turno le cinque sorelle, Leo e Cole raccontarono la loro storia a degli esterrefatti Camden. Antares provvide a raccontare la premonizione che lei e Phoebe avevano avuto e che li aveva portati da loro. La famiglia Camden era sconvolta nell’apprendere che le persone davanti a loro possedevano dei poteri magici; Annie, senza mezzi termini, disse alla famiglia Halliwell di andarsene da casa loro, perché non volevano avere nulla a che fare con degli esseri abominevoli come loro. Non valevano nulla le spiegazioni della famiglia Halliwell, i Camden non volevano sentire ragioni.

Martin: “Come pretendete che vi crediamo dopo quello che abbiamo visto?”
Cole: “Noi cercavamo di proteggervi, credevamo che Conrad fosse il demone-incendio che vi minaccia, ma fortunatamente Phoebe ha visto che non era lui.”
Lucy: “Perché comunque non avete tentato di parlarci con Conrad?”
Paige: “Con i demoni è impossibile parlare. Loro non guardano in faccia a nessuno, non esitano ad uccidere un bambino se questo gli dovesse bloccare la strada.”
Kevin: “Quindi la soluzione migliore per voi sarebbe quella di ucciderli? Sapete che vi potrei arrestare per tentato omicidio?”
Cole: “Cos’è??? Una minaccia la tua?”
Antares: “Cole, stai calmo!”

Adesso la cosa più urgente che la famiglia Halliwell doveva risolvere era scusarsi con Conrad per averlo scambiato per un demone, ma tutti gli indizi che avevano trovato facevano pensare a lui. Per trovare il ragazzo, Antares utilizzò il potere del radar, lei e la sua famiglia si recarono a casa di Conrad, una volta arrivati Phoebe chiese alla madre del ragazzo se lui era in casa, la signora rispose affermativamente. Il ragazzo appena vide la famiglia Halliwell prese ad inveire contro di loro, Phoebe lo persuase a calmarsi e ad ascoltarli, dopo il racconto avrebbe potuto riprendere la sua invettiva se lo avesse ritenuto opportuno. Alla fine Conrad era sconvolto da quello che aveva sentito, ma nello stesso tempo ne rimase affascinato.

Conrad: “Siete delle streghe, demoni e angeli bianchi! Wow! Potete fare un incantesimo che mi dia dei poteri anche a me? Da piccolo ho sempre sognato di essere un eroe.”
Leo: “No, Conrad, non possiamo.”
Conrad: “Ah, quindi è un incantesimo che non esiste.”
Prue: “Per esistere esiste, è che non vogliamo pronunciarlo.”
Conrad: “Perché?”
Piper: “Perché la magia è pericolosa, come tu stesso hai potuto constatare. La magia è meglio lasciarla a chi sa utilizzarla.”
Conrad: “Voi la sapete usare?”
Phoebe: “Si, noi siamo streghe per nascita e quindi siamo cresciute con la magia.”
Antares: “Paige ti ha sentito dire che ti piacciono gli incendi. Come mai?”
Conrad: “Sono un pompiere.”
Paige: “Perché stavi accendendo un fuoco a casa Camden?”
Conrad: “La signora Camden mi ha chiesto di bruciare alcuni mobili vecchi, ha chiesto a me di farlo, perché sono un esperto con il fuoco.”

Leo: “Perché sei andato dai Camden per chiedere un bicchiere d’acqua e non sei andato a casa tua o in un bar?”
Conrad: “Era una scusa per vedere Ruthie, sapete lei mi piace molto.”

Una volta che la famiglia Halliwell si era scusata con Conrad, tornò dai Camden per spiegare con calma la situazione visto che la prima volta non c’erano riusciti. Dovevano assolutamente fargli capire che loro erano lì solo per proteggerli e non per fargli del male, senza il loro aiuto i Camden sarebbero bruciati vivi.
La famiglia Halliwell era indecisa se suonare il campanello di casa Camden oppure usare i loro poteri per entrare, alla fine decisero di utilizzare il metodo tradizionale, anche se, probabilmente, i Camden una volta che si fossero accorti chi era alla porta non li avrebbero fatti entrare; ma, comunque, furono fortunati, perché ad aprire la porta venne un ragazzo che videro per la prima volta. Il ragazzo chiese loro chi erano, Cole rispose che erano amici dei Camden, il ragazzo si presentò: era Matt, il primogenito di Eric e Annie. Matt sembrava non essere a conoscenza di chi avesse davanti, perché li fece accomodare in salotto.

Eric: “Cosa ci fate qui?”
Annie: “Ci sembrava di essere stati chiari dicendovi di non farvi più vedere.”
Kevin: “Matt, perché li hai fatti entrare?”
Matt: “Perché? Non dovevo?”
Lucy: “Certo che non dovevi, sono delle streghe, dei demoni e degli angeli bianchi.”
Matt: “Stai scherzando? Le streghe e demoni esistono solo nelle fiabe. Cos’è un angelo bianco?”
Ruthie: “L’angelo custode delle streghe.”

Eric mise al corrente Matt a proposito di quello che era successo prima del suo arrivo, il figlio rimase sconvolto, dopo di che prese ad inveire contro i loro ospiti e li invitò, non molto gentilmente, ad andarsene da casa loro.

Prue: “Maledizione, voi siete in pericolo.”
Piper: “Senza di noi non potete fare niente contro il demone-incendio.”
Kevin: “Sono un poliziotto ed ho una pistola e posso difendere la mia famiglia.”
Cole: “Con tutto il rispetto per i poliziotti, ma una pistola è inutile contro i demoni. Prova a spararmi.”
Ruthie: “Ma sei impazzito? Vuoi farti uccidere?”
Cole: “Stai a vedere. Kevin, spara!”

Kevin vedendo il fare minaccioso di Cole corse a prendere la pistola, una volta ritornato in salotto la puntò contro il demone e premette il grilletto. Vi lascio immaginare la faccia stupita dell’intera famiglia Camden quando Cole sbriciolò in meno di un secondo il proiettile.

Leo: “Ora avete capito che non potete fare a meno del nostro aiuto?”
Lucy: “Noi non vogliamo il vostro aiuto, siete persone anormali.”
Antares: “Quindi per voi persone che come scopo hanno quello di salvare degli innocenti da morte certa sono persone anormali?”
Annie: “Voi avete tentato di uccidere Conrad!”
Phoebe: “Credevamo che fosse il demone-incendio, ma, fortunatamente, ci siamo resi conto in tempo dell’errore.”
Paige: “Per favore, abbiate fiducia in noi. Vi prometto che non ve ne pentirete.”
Eric: “E va bene, vi daremo fiducia. Però se quello che state dicendo si dimostrerà essere falso, vi farò arrestare da Kevin.”
Kevin: “Con vero piacere.”
La famiglia Halliwell adesso che era riuscita a convincere la famiglia Camden a collaborare era più tranquilla.

GLENOAK. SABATO MATTINA. CASA CAMDEN.

Una volta che la famiglia Camden diede fiducia alle streghe, al demone e all’angelo bianco voleva sapere come questi ultimi volevano agire contro il demone-incendio. Cole rispose che non avevano un piano preciso, perché con i demoni era impossibile averne uno, l’unica cosa che potevano fare di preciso era trovare il nemico. Eric chiese come avrebbero fatto a rintracciarlo, Antares rispose spiegandogli in che cosa consisteva il potere del radar.
Prue si raccomandò con i Camden che qualsiasi cosa strana che avessero notato l’avrebbero riferita a lei o alle sue sorelle o a Leo o a Cole; Annie le disse di stare tranquilla, perché l’avrebbero fatto sicuramente. La conversazione vene interrotta da un rumore proveniente dal giardino, le due famiglie si precipitarono fuori per vedere da che cosa era stato provocato, videro che la griglia del barbecue era per terra e lì vicino c’erano alcuni ciuffi d’erba che stavano bruciando. Di chi era opera? Ovvio del demone-incendio! Ma chi o che cosa l’aveva fatto scappare?

Leo: “Cole, tu conosci qualche demone-incendio?”
Cole: “No, perché me lo chiedi?”
Leo: “Se tu avessi avuto un ex amico demone-incendio nel vederti si sarebbe spaventato nel vederti”

Antares come toccò la griglia del barbecue per rimetterla al suo posto ebbe una premonizione: vide due demoni-incendio, ecco perché uno dei due era scappato, era stato impaurito dall’altro. La famiglia Halliwell non rimase con le mani in mano, Antares rintracciò con il potere del radar il nemico, era a pochi isolati da loro. Quando le cinque sorelle Halliwell, Leo e Cole entrarono nella casa del demone lo trovarono mentre era intento a cullare un bambino, Leo si rese conto che il neonato era morto.

Arkanas: “Il mio bambino è morto.”
Prue: “Ci dispiace molto, era malato?”
Arkanas: “No, me l’hanno ucciso.”
Piper: “Chi è stato?”
Arkanas: “Quella maledetta famiglia con tanti figli. Non so di preciso come si chiamano, ma il loro cognome deve essere simile a qualcosa come Carter, Caster …”
Phoebe: “Camden.”
Arkanas: “Camden, ma voi li conoscete, perché vi ho visto a casa loro. Cosa volete da me?”
Antares: “Per prima cosa raccontaci come hanno fatto i Camden ad uccidere il tuo bambino.”

Arkanas raccontò loro che qualche giorno prima aveva portato il figlio a prendere una boccata d’aria al parco e a un certo punto Korral fu colpito alla testa morendo sul colpo. Arkanas cercò chi era stato a lanciare il sasso e vide due gemelli biondi e sentì uno di loro pronunciare la seguente frase: “chissà se il sasso è arrivato nel lago.”

Paige: “Non avrei mai immaginato che un demone potesse avere dei sentimenti così nobili.”
Cole: “Quando si tratta dei nostri figli anche noi tiriamo fuori la capacità d’amare. Ovviamente in una maniera diversa da quella che voi conoscete.”
Prue: “Comunque a parte questo, cosa intendete fare in merito ad Arkanas?”
Leo: “E’ difficile, ma come prima cosa dobbiamo parlare con i Camden, per scoprire se loro sapevano quello che hanno combinato i due gemelli.”
Piper: “Ricordatevi però che non dobbiamo farci intenerire da quello che è successo ad Arkanas, perché lui rimane sempre un demone che vuole vendicare Korral uccidendo la famiglia Camden.”

GLENOAK. SABATO POMERIGGIO. CASA CAMDEN.

La famiglia Halliwell non sapeva come dire ai Camden quello che aveva scoperto, ma dovevano comunque avvisarli. Quando diedero la notizia ad Eric e ad Annie questi li accusarono di essersi alleati con il nemico, ma Paige lì rassicurò dicendo che non credevano ad Arkanas, Eric le chiese se conosceva un modo per far dire la verità al demone, l’ultimogenita disse che avrebbe potuto preparare una pozione dopo di che orbitò via.
Piper chiese ad Annie il permesso di utilizzare la cucina, perché voleva preparare dei biscotti da portare ad Arkanas, perché per tornare da lui avevano bisogno di una scusa, Annie le diede il permesso dopo di che tornò dalla sua famiglia.

Annie: “E se Arkanas avesse detto la verità? Se Sam e David fossero veramente colpevoli?”
Kevin: “Non preoccupatevi nessun giudice potrà condannare Sam e David per omicidio. Vista la loro tenera età il giudice archivierà la pratica come incidente. Cosa fra l’altro di cui si tratta.”
Eric: “Rimane il fatto che Sam e David hanno ucciso un bambino. Non potranno mai dimenticare un’esperienza del genere.”
Ruthie: “Non credo che i gemelli potranno rendersi conto di quello che hanno fatto, perché sono troppo piccoli per capire.”
Matt: “In più ricordatevi che Korral è figlio di un demone che vuole ucciderci e quindi non mi sento di provare pietà per lui.”
Eric: “Questo è vero, ma Korral era pur sempre un bambino che aveva diritto a vivere.”
Lucy: “Si, ma che vita?”
Sam e David: “C’è una riunione di famiglia?”

Nessuno si era accorto dell’arrivo dei gemelli, Eric disse che aveva bisogno che loro gli dicessero se l’altro giorno al parco uno di loro aveva preso un sasso e lo aveva lanciato lontano, David disse che era stato lui con l’intento di lanciarlo nel laghetto. Annie gli spiegò che il sasso non era finito nel lago, ma aveva colpito un bambino alla testa uccidendolo. Sam e David, come c’era da aspettarsi, non capirono quello che era successo.
La famiglia Halliwell disse ai Camden che stava per recarsi a casa di Arkanas per offrirgli i biscotti … alla verità per scoprire se quello che il demone aveva detto era vero, Eric disse che non era necessario, perché David aveva ammesso di aver lanciato il sasso. Piper disse che comunque dovevano avere una scusa per recarsi a casa del nemico per poterlo eliminare per evitare che lui si vendicasse. Le nostre eroine e i nostri eroi si recarono dal nemico per offrirgli i biscotti, Arkanas accettò il loro dono ringraziandoli e rispondendo alla domanda che Cole gli aveva posto, il demone confermò la storia che aveva già raccontato, era stato David ad uccidere Korral.

Piper: “Per la tua gioia, stai per raggiungere tuo figlio.”
Arkanas: “Cosa intendi dire?”
Prue: “Noi siamo delle streghe e Cole è un demone e siamo qui per proteggere la famiglia Camden.”
Arkanas: “Bastardi.”

Arkanas capì così di essere stato preso in giro da quelli che lui credeva essere suoi amici invece erano solo dei traditori, preso da un’ira incontenibile circondò la famiglia Halliwell con il fuoco, ma questa riuscì ad uscire dal quel pericolo grazie ai poteri di Antares, Cole, Leo e Paige. Arkanas non si fece prendere dallo sconforto, perché lanciò il fuoco direttamente contro la famiglia Halliwell, ma Prue lo respinse indirizzando il fuoco contro il suo creatore. La famiglia Halliwell ebbe la meglio sul nemico.
Prue, Piper, Phoebe, Antares, Paige, Leo e Cole adesso dovevano occuparsi del secondo demone-incendio, ma prima volevano avvertire i Camden che Arkanas non costituiva più in pericolo per loro. Stavano per lasciare la casa del nemico quando furono fermati dall’arrivo dell’altro demone-incendio il quale li lasciò a bocca aperta in quanto disse loro che era lì per ringraziarli, perché avevano eliminato Arkanas che per lui era solo un peso. Ovviamente la famiglia Halliwell non si lasciò ingannare dall’atteggiamento del nemico, infatti appena questi si girò per andarsene, Cole gli lanciò una sfera di energia …
La famiglia Camden ringraziò le cinque sorelle, Leo e Cole per quello che avevano fatto per loro, si scusarono anche per l’atteggiamento ostile che avevano avuto all’inizio. La famiglia Halliwell tornò a San Francisco.

Scritto da Valentina


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