Streghe Italia Fan Fiction

INCONTRO A QUATTRO DA SOGNO (4)


BREVE RIASSUNTO DEI CAPITOLI PRECEDENTI: Paola Tericano, una ragazza come tutte le altre, un giorno scopre di essere colei che erediterà i poteri delle tre sorelle Wicca. Dopo un po' di scetticismo, incomincia a "provare" i suoi poteri...

Data inizio composizione: 21/01/2001
Data di fine composizione: 03/03/2001

ATTENZIONE: Adatto solamente e severamente a un pubblico adulto.

DISCLAIMER: Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito "Streghe Italia", e che tutti i personaggi di "Streghe / Charmed"  utilizzati sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.


Non so per quanto rimasi in silenzio, ma quando tornai alla realtà, quel ragazzo mi stava fissando. 

<<D'accordo! Accetto volentieri il tuo invito!>> gli dissi.

<<Sono contento che tu abbia detto di sì!>> mi rispose.

Mi prese per mano e... mi incominciarono a fischiare le orecchie, tutto ciò che vedevo mi girava all'impazzata e poi vidi un altro luogo. Era un pub vuoto, c'era quel ragazzo e qualcosa che assomigliava vagamente a un Zolxer che lo stava uccidendo. 

Questo diceva: <<Hai finito di importunarmi ............ Bianco!>>

Poi di nuovo le orecchie mi fischiarono e ritornai alla realtà.

<<Come va? Stai bene?>> mi chiedeva il ragazzo, sorreggendomi tra le sue braccia.

Subito mi accorsi di trovarmi in una situazione molto imbarazzante e così mi scostai da lui.

<<Ti capita spesso di svenire così?>> mi chiese lui.

<<E' la prima volta!>>

<< Strano ma non ci siamo neanche scambiati i nostri nomi! Io sono Francesco!>>

<< Io mi chiamo Paola!>> gli dissi.

Pensai di cogliere l'occasione e di evitare che Francesco corresse pericoli.

<<Non mi sento di andare in un pub! Con quella confusione.... Che ne dici di venire a casa mia?>>

<< Beh! Per me non c'è problema!>>.

Mi prese per mano e arrivammo al teletrasporto, dove io impostai le cordinate per arrivare a casa.

Quando fummo in casa, lui mi chiese da che parte era il bagno. Io gli lo indicai ed entrai nella mia stanza. Stranamente, il libro era aperto. Andai a vedere e c'era scritto: 

                                                                                                                     

Zolxer è un demone che può entrare nei corpi degli esseri umani e trasformarli in marionette al suo servizio. Quando esce dal corpo di una persona, questa non ricorda ciò che ha detto o fatto da quando ha incontrato il mostro.

Per sconfiggerlo, spruzzargli una pozione con: abrotano, agrifoglio, aquilegia e arnica sul volto e ripetere:

Il potere della luce sconfigge le tenebre,

il potere del bene sconfigge il male,

Rinchiuso in una bolla per sempre resterai,

e mai più nessun altro diventare potrai. 

Io sono io, tu sei tu, ognuno fa ciò che vuole e tu non lo comandi più! 

 

Stai in quardia da tutti i mortali e non ti fidare del loro aspetto. Se vuoi sapere se il demone è nella persona che ti sta accanto ripeti:

Io sono io

tu sei tu

ognuno è se stesso

e tu non lo comandi più.

 

E se quello che avevo visto era il momento in cui quel "demone" era entrato in Francesco?

Decisi di verificare le mie paure e così imparai la formula a memoria.

Andai dietro la porta del bagno e chiesi:

<<Tutto ok?>>

Ma non mi rispose nessuno. Più preoccupata che mai, andai nella cucina, dove vidi Francesco che stava preparando da mangiare.

<<Sono uscito, e non trovandoti più, ho pensato che fossi uscita e di farti una sorpresina!>> 

<< Per poco non mi facevi prendere un coccolone! Cosa hai preparato di buono?>>

<< Niente di particolare!>>

<< Sai? Ho trovato una filastrocca che probabilmente avevo scritto quando ero piccola! Vuoi che te la legga?>>

<< Perchè no!!>> mi rispose lui.

Presi il foglio dove avevo annotato la formula e lessi le parole che avevo scritto.

<< Eri davvero brava! Non c'è che dire!>> mi rispose lui sorridendo.

Io rimasi stupita. Ero felice che Francesco non era quel mostro, ma ero anche preoccupata per la mia incolumità e per quella sua. 

<< Avevo un sei anni quando la scrissi!! Ero brava no?>>

<< Sarai molto più brava!>>.

Ci sedemmo a  mangiare e il tempo volò.

<< Io ora devo andare! Chissà se ci rincontreremo!>>

<< Beh! Grazie per la serata!>> gli risposi io.

Lo accompagnai al teletrasporto e lo salutai. Lui mi prese a fissare. I suoi occhi erano come due calamite. Mi accorsi di arrossire ma ormai era troppo tardi.

<< Promettimi di stare attenta! Se hai qualche problema chiamami! Io sarò subito da te! Fa conto che io sia il tuo angelo custode! D'accordo? >>

Io risi, e lui subito si mise a ridere.

<< Non preoccuparti! Se avrò bisogno di te te lo farò sapere in un modo o nell'altro. Tu però mi devi promettere che non andrai più nei pub. Qui sono frequentati da cattive compagnie.>>

Poi entrò nel teletrasporto e scomparve.

Ero molto stanca, e così decisi di andare a riposarmi.

Appena chiusi gli occhi mi ritrovai in una casa. era come se conoscessi ogni minimo particolare del luogo dove mi trovavo.

Arrivata in soggiorno, una voce mi disse:

<< Ben arrivata Paola!>>

C'erano le tre ragazze che avevo visto crocifisse sedute sul divano e le dissi: 

<< Chi siete? Cosa volete da me?>>

<< Siamo le tre sorelle Halliwell ! Piper, Phoebe e io sono Prue!>>

<< Cosa volete da me?>>

<<Dobbiamo aiutarti perché tu altrimenti morirai!>> disse Piper.

<< Vedi il demone con cui ti batterai è molto forte, e noi dobbiamo istruirti su come usare i tuoi nuovi poteri!>> disse Phoebe.

<< Come saprai, hai principalmente tre poteri! Hai la forza del pensiero, il controllo sul tempo e la vista del passato e del futuro!>> mi disse Prue.

<< Bene! Il mio potere sempre per ultimo! Come se fosse poco importante!>> ribatte Phoebe.

<< Phoebe smettila! Abbiamo poco tempo!>> disse Piper.

Io sbuffai a ridere. Poi subito tornai seria.

<< Non dubitare di Francesco! Lui non ti farà mai del male! Prendi il frullatore e fai un minestrone con le erbe della pozione. Usa il tuo potere per sdoppiarti e apparirai nel luogo che pensi! Pronuncia l'incantesimo di imprigionamento senza usare il filtro. Attirerai così il demone a casa tua. Appena arriva, bloccalo e dopo avergli buttato la pozione, pronuncia l'incantesimo! Solo così te ne libererai!>>

<< Il frullatore? Che cos'è?>> chiesi io.

<< Non importa! Devi fare diventare tutte le erbe come un composto unico e abbastanza fluido!>>

<< Ehi! Ma come fate a cucinare?>> chiese Piper.

<<Non lo fa più quasi nessuno. Un certo scienziato, ha scoperto le pillole Breakfast. Se ne mangia una e passa la fame.>> risposi.

<< E i ragazzi?>> chiese Phoebe.

<< Ragazzi? Sono sopravvissuti solo pochissimi esseri umani! Le quattro galassie contengono si e no 200 esseri umani!>>

<< Cosa? Niente ragazzi?>>

<< Sì! A scuola conosci milioni di persone, ma Ciclopicus, Dubletest, ecc.!>>

<< Allora! Smettetela di farle domande e torniamo a noi!>> disse Prue.

<< Sai usare i tuoi poteri?>> mi chiese Phoebe.

<< Non so come usarli! Li ho usati per sbaglio!>> risposi.

<< La prima cosa che devi fare è imparare a controllarti! Se si viene a sapere che sei una strega passerai enormi guai!>> disse Piper.

<< Il Libro delle Ombre, è importantissimo. Devi ripristinare l'incantesimo che impedisce agli altri di portarlo fuori da casa tua!>> disse Phoebe.

<< Sei pronta per rischiare la vita tutti i giorni e mettere in pericolo quella di chi ti ama?>> mi disse Prue.

Io rimasi molto perplessa da quella sua affermazione, e le chiesi: << Perchè avete scelto proprio me?>>

<< Tu sei simile a noi tre! Hai una parte del nostro essere in te e quindi sei colei che può essere noi!>>.

Incominciai a vedere sfuocato, una voce rimbombava nella stanza: << Paola! Svegliati!>>

Guardai le tre mie nuove amiche che sorrisero e mi dissero: <<27 marzo 1999>>.

Poi tutto divenne buio e io aprii gli occhi.

<<Paola svegliati! E' ora di andare a scuola!!>> mi disse.

<< Mi sto alzando mamma!>> le risposi.

La guardai e mi girai dall'altro lato.

<< Alzati che sei in ritardo! Dove hai preso questo libro? >>

<< L'ho trovato!>> risposi

<< Ma è scritto in un modo incomprensibile! Che te ne fai?>>

<<Sto cercando di decifrare questa lingua morta!>> mentii.

Mi preparai, mi vestii e in men che non si dica ero già a scuola. Entrai in classe e la prof. non era arrivata. Mi sedetti al mio posto e presi a chiacchierare con Elisabetta. Dopo qualche istante arrivò la prof. e accanto a lei c'era... Francesco.

<< Ragazzi! Francesco si è trasferito da poco in questa galassia, e ha deciso di frequentare questa scuola.>>

Poi si rivolse a lui e gli disse di trovarsi un posto a sedere.

Subito Francesco, si accorse che lo fissavo, e mi venne incontro.

<< Ti dispiace se mi siedo qui?>> mi chiese.

<< No! Siediti pure!>> gli risposi.

Appena la prof. smise di guardarci, gli dissi: << Cosa ci fai qui?>>

<< Non sei contenta di rivedermi?>> mi chiese.

<< Sì, solo che non mi aspettavo di rivederti qui!>> gli dissi.

<<Sei molto carina oggi.>> mi disse.

Io sorrisi e mi voltai. La mia amica, Elisabetta era verde d'invidia.

<< Ti sembra giusto che tutti i ragazzi carini te li fai tutti tu?>> mi disse.

<< Non è colpa mia se tu non ci sai fare!>> risposi sorridendo.

Finite le lezioni, lui mi prese per mano e mi portò nei viali di Venere, dove ci eravamo conosciuti.

Tra una chiacchiera e un'altra, mi chiese se volevo fare un giro per la Via Lattea e io accettai volentieri.

Salimmo su un traghetto a forma di due cigni e incominciammo il giro. Era un percorso tremendamente romantico, e stare con lui, era fantastico. Arrivati nel punto più lontano del giro, dove si vedeva l'intera via lattea dall'alto, mi avvicinai a lui e lo baciai. Un turbine di sensazioni pervase la mia mente e il mio corpo.

Era fantastico! Dopo qualche secondo, lui mi scostò e disse:

<<Innamorarci è il più grosso errore della nostra vita! Non posso permettere che la storia si ripeta!>>.

<<Perchè? Non mi ami?>>

<<Ti amo tantissimo! Forse troppo! E questo non va bene!>>

Io mi arrabbiai e appena finito il giro me ne andai a casa. Avevo bisogno di confidarmi con qualcuno e così pensai alle mie amiche.

Devo trovare un modo per parlare con loro anche se non sto dormendo. Presi il "Libro delle Ombre", così lo aveva chiamato Phoebe, e ripensai a quello che mi avevano detto nel sogno.

Cercai nel libro la formula di protezione e la pronunciai. Adesso solo io potevo far uscire il libro da casa mia. Sfogliando il libro, poi trovai una formula per viaggiare nel tempo. Era l'unico modo per parlare con loro.

Il tempo per me non ha segreti,

posseggo le ali per controllarlo.

Indietro al giorno che voglio io tornerò,

fino a quando soddisfatta

di quello che ho visto e sentito sarò.

 

Una luce mi avvolse e non vidi più nulla. 

 

Fine quarta puntata….

Scritto da Gli Amici delle Halliwell


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