Streghe Italia Fan Fiction

LINEA D'OMBRA


Riassuntino : nel bel mezzo della foresta abita la vecchia Enya, la Strega Anziana, colei che oltre 10 mila anni fa ha creato la magia bianca, ma che ora è minacciata dal demone Skorne…

Data di composizione : 23 agosto 2000

Fascia d’età : adatto a tutti

Disclaimer : Si ricorda che tutti i diritti sono di proprietà del sito “Streghe Italia” e che tutti i personaggi di “Streghe – Charmed” sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment e sono utilizzati senza il permesso degli autori e senza fini di lucro


Nota : anche qui il titolo è sparato a caso, perciò non meravigliatevi se non c’azzecca per nulla. E’ un altro tributo ai Litfiba. Vai Piero, continua a mandare a fanculo l’onore e l’omertà.

Prue era di fretta, doveva trovarsi alla Buckland entro 10 minuti e non aveva ancora finito di prepararsi. Stava cercando come un’ossessa il suo giaccone quando Phoebe, passandole davanti, le disse : “Stai cercando il tuo cappottone beige ?”.
“Sì, l’hai visto per caso ?”.
“Certo che l’ho visto, è in soffitta”.
“In soffitta ? E che cosa ci fa lì ?”.
“Beh, ieri te l’ho preso in prestito e…”.
“Chiamalo col suo nome, cioè furto”.
“Non esageriamo. Il fatto è che quando l’ho tolto ero su perché…”.
“Non m’interessa il perché ed il percome. Nel caso non te ne fossi accorta devo sbrigarmi perché fra 7…anzi, 6 minuti c’è l’asta più importante del mese e sono già in ritardo” e schizzò su per le scale. Si guardò intorno e lo vide sbattuto per terra. “Stupida, quando torno facciamo i conti…” disse mentre si affrettava a raccoglierlo. Stava per andarsene quando sentì il Libro aprirsi ; incuriosita e quasi dimentica dell’urgentissimo appuntamento lavorativo si avvicinò per controllare : era un messaggio della mamma ? Un avvertimento su un demone che stava per attaccarle ? Una dichiarazione d’amore di Leo per Piper ? Nessuna di queste tre…era una pagina completamente bianca su cui una penna invisibile cominciò a scrivere ; alla fine Prue vi lesse :

In una piccola capanna di legno nel mezzo della foresta vive la vecchia Enya, la Strega Anziana, colei che oltre 10 mila anni fa diede origine alla magia delle streghe buone. Ora è in pericolo…

Rimuginando su quelle parole per lei incomprensibili, o per meglio dire le risultava incomprensibile il motivo per cui erano apparse, si accorse che l’asta era ormai cominciata, quindi raccolse la giacca, chiuse il Libro, si scapicollò scendendo le scale, chiamò a raccolta le sorelle spiegando ciò che aveva visto ed impose il coprifuoco entro e non oltre le 3 del pomeriggio, dovevano capirci qualcosa, dopodichè uscì sbattendo la porta. Il resto della mattinata trascorse velocemente e le Halliwell si ritrovarono all’ora prestabilita in soffitta davanti al Libro aperto sulla stessa pagina ; mentre si sforzavano di comprendere il significato di quelle poche e sibilline parole apparve una seconda scritta fatta con il sangue :  

"Mwahahahahahahahah…e così vorreste fermarmi, eh ? Invece ucciderò la vecchia sotto i vostri occhi senza che voi possiate fare niente…
Skorne"

Appena ebbero finito di leggere questa terribile frase provarono una strana sensazione : i loro corpi stavano progressivamente scomponendosi e nel giro di pochissimi istanti abbandonarono contro la loro volontà la soffitta ritrovandosi in una foresta, forse la stessa citata nella prima frase comparsa sul Libro. Sperdute in un posto a loro sconosciuto e piuttosto spaventate, si confortarono a vicenda e cominciarono a muoversi perché lo stare ferme non le avrebbe di certo aiutate. Dopo un’abbondante ora di peregrinazione alla cieca si trovarono davanti un individuo dai lunghi capelli neri che le fissava a braccia conserte : indossava una tunica sporca e lacera e il suo sguardo era calmo ma penetrante. Dopo qualche secondo si scosse e chiese, indicando le tre sorelle : “Voi siete Prue, Piper e Phoebe, vero ?”.
“Beh sì, siamo noi. Ma tu chi sei ? E dove siamo ?”.
“Seguitemi e riceverete tutte le risposte che state cercando” e si incamminò dando loro le spalle. Stavano decidendo il da farsi quando Phoebe istintivamente gli andò dietro ; Prue la fermò prendendola per un braccio e quasi urlando disse : “Insomma, vorresti avere la compiacenza di dirci cosa stai combinando ???”.
Phoebe, rilassata e calma come mai era stata in vita sua, rispose semplicemente : “Lo sto seguendo, mi pare evidente”.
“Questo l’avevo capito anche da sola. Vorrei sapere come puoi fidarti quasi ciecamente di uno che nemmeno conosci…tutto qua. E scusa per l’urlata”. Nel frattempo il misterioso individuo si era nuovamente voltato verso le sorelle che si rimbeccavano come due comari (Piper si era tenuta prudentemente in disparte) e rideva vedendole rimproverarsi a vicenda. “Non fa niente, tanto ci sono abituata. Il fatto è che…”.
“Come come, scusa ? Vuoi dire che ti urlo dietro spesso ?”.
“D’accordo Miss Permalosa, cancella l’ultima frase. Mettiamola così : quell’uomo mi ha subito ispirato sicurezza e sentivo che dovevo andare dove mi diceva lui. So che può sembrare strano, ed anzi lo è, ma è proprio così. D’altronde che alternative abbiamo ? Girare ore ed ore in questa intricata foresta senza avere la minima idea di dove dirigerci ?”. Prue, a corto di argomenti, si girò verso Piper per un aiuto ma non ricevette nient’altro che uno sconsolato `no` con la testa. “Ok saputella, faremo come dici tu. Ma mi raccomando, tenete gli occhi bene aperti”.
“Signorsì signor generale !” risposero scherzosamente Piper e Phoebe.
“Smettetela” disse Prue dando ad entrambe una pacca sulla nuca.
Vedendo che le ragazze lo stavano seguendo riprese il cammino e dopo poco tempo il quartetto giunse ad una piccola casetta di legno sorvegliata da due picchieri ; l’uomo fece un cenno alle guardie e queste si scostarono prontamente. Appena furono dentro una flebile e stanca voce disse : “Mio fido Yor, finalmente sei tornato. Sono loro ?”. A parlare era stata un’anziana donna seduta vicino al caminetto : aveva lo sguardo sofferente e segnato dall’età avanzata ed i lunghi capelli bianchi quasi toccavano terra. Inchinandosi rispose : “Sì mia signora, sono le tre sorelle Halliwell. Per fortuna le ho trovate subito”.
“E così siete arrivate finalmente. Io sono Enya e credo che mi conosciate, più o meno…avvicinatevi, voglio vedervi meglio”. Loro, che normalmente non avrebbero mai accolto l’invito di una sconosciuta, non percepirono in quella frase aggressività, ma solo una sconfinata dolcezza e con calma esaudirono il suo desiderio. Lei le accarezzò una ad una e, rivolta a Phoebe, disse : “Tu sei Piper e puoi fermare il tempo, giusto ?”.
“Ehm…no. Io sono Phoebe e ho il potere della premonizione”.
“Azz…ho sbagliato. Questo, qualche tempo fa, non sarebbe mai successo. Riconoscevo ogni mia figlia al volo, senza margine d’errore”.
Figlie ? Questa affermazione confuse ulteriormente le sorelle che, è bene ricordarlo, non sapeva ancora bene perché fossero lì. Notando i loro sguardi perplessi aggiunse : “Non preoccupatevi, intendo un rapporto puramente affettivo perché considero ogni strega buona come mia discendente”.
Prue prese la parola : “Ora possiamo sapere perché ci troviamo qua ?”.
“Certo. Come penso sappiate già c’è un demone, Skorne, che vuole eliminarmi e nel caso ci riuscisse sarebbe la fine, così ho pensato che avreste potuto aiutarmi”.
“La fine ? Di che cosa ?”.
“Della cosiddetta magia bianca. Voi e tutte le streghe della Terra perdereste immediatamente i vostri poteri tornando ad essere persone normali”.
“Ma è terribile !”.
“Già, senza contare il fatto che, rimosso l’ostacolo maggiore, i demoni sarebbero liberi di seminare il male ovunque”.
“Non ti preoccupare Enya, impediremo a Skorne di nuocerti” disse Prue in tono risoluto e deciso.
“Oh, oggi sono veramente svanita” disse la vecchia strega “non vi ho presentato la vostra guida. Lui è Yor, guerriero che Loro (sempre Loro, fortissimamente Loro…) hanno assegnato alla difesa della mia persona” ed indicò il giovane che si era posizionato alla sua destra. “Già” rispose lui “E ora, se volete scusarmi…” e sparì in una piccola porticina. Phoebe, che era rimasta subito colpita da quell’uomo, si avvicinò ad Enya e le chiese sottovoce : “Toglimi una curiosità, per piacere. Hai detto che è un guerriero ma io non ho visto traccia di spade o di altre armi…com’è possibile ?”.
“Eheheheheh, Yor non è un guerriero qualunque. Appartiene ad una scuola di arti marziali che insegna a controllare il Ki, la propria energia interna, per poi utilizzarlo contro i nemici. E’ in grado di volare e di lanciare sfere di energia dalle mani (pacchiana la citazione da Dragon Ball…). Credo che ora sia andato a consultare dei vecchi libri per cercare qualche mossa che gli consenta di battere Skorne”.
“Cosa ? Vuole sconfiggere un demone prendendolo a calci ?”.
Enya fece segno di fare silenzio : “Ssssssssssst, fai piano. Se ti sentisse non so come potrebbe reagire, è sempre stato molto orgoglioso della sua forza. E comunque ti ho già detto che è diverso dagli altri”.
Prue intervenne : “Scusate se interrompo la vostra interessantissima conversazione, ma vorrei avere delle informazioni su Skorne, ad esempio com’è fatto e che poteri ha…”. Enya sorrise, con l’aiuto di Phoebe si alzò lentamente dalla sedia e cominciò a parlare : “Domanda legittima, cara Phoebe. Dunque…”.
“Ehm…Prue…”.
“Porc…oggi non ne azzecco una. L’età gioca brutti scherzi. Allora,  Skorne è il demone che controlla la lava e ne è composto al 100%. Può scagliare letali palle di fuoco, che riescono a raggiungere anche i 6000°, ed inoltre può scatenare eruzioni vulcaniche ovunque si trovi, richiamando in superficie i mari sotterranei di magma”.
“Simpatico tipino” cercò di sdrammatizzare Piper.

Il tempo passò lento, i secondi diventavano minuti ed i minuti ore mentre le quattro streghe cercavano una soluzione allo spinoso problema che gravava sulle loro testoline ; Prue, astrandosi, era andata a consultare il Libro ma l’unica cosa che avevano trovato era stata una descrizione di Skorne, tutta roba che già sapevano…non un consiglio, non un suggerimento, non una tattica su come batterlo. Bestemmiando a denti stretti (la rabbia e la paura fanno fare brutte cose) tornò e riferì, notando che le reazioni furono molto diverse e, mentre Phoebe e Piper non la presero per niente bene, Enya quasi se ne infischiò, come se la vita in pericolo non fosse la sua ma quella di qualcun altro…
Dopo qualche ora Phoebe cominciò a sentire caldo e cercò freneticamente qualcosa che potesse funzionare da ventaglio ma non trovando nulla si innervosì : Piper, pensando che la sorella fosse impazzita, le chiese : “Phoebe, sei sicura di stare bene ?”.
“Ma sono ammattita o lo sento solo io questo gran caldo ?”.
“Beh sì, anch’io ho caldo ma…”.
“Sta arrivando” disse calma Enya.
“Infatti vecchia, sono qui. Ehi, hai assunto altre guardie del corpo. E Yor dov’è ?”.
Si girarono tutte verso l’ingresso e lui era lì : alto circa 1 metro e 80 cm, i suoi contorni erano sfocati, non aveva occhi, non aveva bocca, non aveva naso, era solo un ammasso di lava di forma umanoide.
“Dove sono le guardie ?”.
“Ti riferisci a quei due pali che controllavano la porta ? Ho riservato loro una caldissima accoglienza…”.
“Maledetto…spiegami come hai scoperto il mio segreto”.
“D’accordo…ti ricordi di Galtana, quel demone che sconfiggesti qualche tempo fa ?”.
“Sì, e allora ?”.
“Era riuscito a venire a saperlo e prima di morire me l’ha detto chiedendomi di ucciderti  con le mie mani…ed eccomi qua”.
“Stai indietro Enya” disse Prue “e tu non azzardarti a fare un passo o ti disintegro”.
“E perché dovrei avvicinarmi se posso arrostirla anche da qui in tutta tranquillità ?”.
“L’hai voluto tu” e lo mandò contro la parete ; si sciolse e non ne rimase altro che una macchia sul pavimento facendo gridare alla vittoria le tre Halliwell, ma Enya smorzò il loro entusiasmo : “Non è morto, se fosse stato così facile ci sarei riuscita anche da sola”. Infatti si ricompose sotto gli occhi allibiti delle giovani streghe, mentre l’Anziana si aspettava un giochetto simile.
“Finiti gli scherzi ? Ora è il mio turno, no ?” e subito lanciò una palla arroventata verso Piper : lei si stava apprestando a bloccarla…almeno l’attacco di Prue aveva mostrato che i loro poteri funzionavano su di lui…ma qui accadde un imprevisto.
Infatti Enya, scambiando ancora Piper per Phoebe e pensando che non poteva né fermarlo né deviarlo, usò lo spostamento istantaneo, uno dei tanti poteri che aveva, e si frappose fra Piper e il proiettile prendendolo in pieno ; arse come una torcia che dà l’ultima fiammata prima di spegnersi e poi cadde a terra ormai in fin di vita. Fu soccorsa da tutte e tre, ma non c’era più niente da fare. Piper, sentendosi responsabile, disperata disse : “Perché l’hai fatto, perché ? Potevo bloccarlo…”.
“Bl-bloccarlo ? Allora mi sono confusa di nuovo, Piper…certo che morire perché ti ho preso per tua sorella è una bella beffa…” e quelle furono le ultime parole della Strega Anziana. Immediatamente le sorelle si sentirono strane…erano i loro poteri che scivolavano via…e poi si ritrovarono nella loro soffitta.
“Ragazze, è finita…” constatò mestamente Prue.
“No, no e poi no. Mi rifiuto di crederci. Facciamo delle prove” disse Phoebe, aggrappandosi disperatamente ad una speranza che sapeva vana. Tentarono di tutto : Piper si fece arrivare addosso i più svariati oggetti, Prue provò a muovere qualsiasi cosa le capitava sottomano e Phoebe seminò le sue impronte digitali per tutta la soffitta alla ricerca di una premonizione che però non arrivò. Prue non seppe dir altro che le dispiaceva, ma che era successo e che dovevano fronteggiare la realtà, da quel momento avrebbero avuto una vita normale. Non videro però un evento che avrebbe tirato su, almeno in parte, il loro morale giunto ai minimi storici, e cioè la morte di Skorne.
Yor, che aveva assistito a tutta la scena senza poter intervenire, era ovviamente sconvolto da ciò che era successo e piangendo si avvicinò a Skorne che se la stava ridendo della grossa : “Non sono riuscito a proteggerla, ma ora la vendicherò” ed i suoi occhi si iniettarono di sangue tanta era l’ira che aveva in corpo.
“Tu…vorresti uccidermi ? Stai scherzando, vero ?” rispose strafottente il demone.
“No, ed ora te lo dimostro” e mise in pratica la tecnica che aveva imparato dopo lunghe ore di studio : aprì le braccia tipo crocefisso e su ognuno dei palmi apparve una sfera d’energia, poi le stese davanti a sé e con le mani formò una specie di bocca (avete presente come si fa l’Hadoken di Ryu a Street Fighter II ? Uguale). Stette in questa posizione per qualche secondo per accumulare ulteriore energia (il tutto nell’indifferenza più completa da parte di Skorne, che stava facendo l’errore di sottovalutarlo troppo) e, urlando “Crepa bastardooooooooooo !” lasciò partire un intensissimo raggio bianco che colpì in pieno il demone, preso in contropiede dalla complessa manovra compiuta con grande rapidità dal guerriero.
Questa mossa letale si chiama Final Flash (per la cronaca).
Di Skorne non rimase neanche la cenere…

 
Scritto da Kaos

P.S. : ringrazio sentitamente il maestro Toriyama per NON avermi permesso di ispirarmi al grande principe dei Saiyan per il personaggio di Yor. Vegeta rulezzzz !!!


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