Streghe Italia Fan Fiction

I NUOVI VICINI


Riassunto: Dopo tanto tempo, la ex villetta di Dan torna a popolarsi... un giovane infermiere, un barman free-style e un illustratore sono i nuovi proprietari... sono giovani... sono belli... sono... magici!

Data di composizione: 29/09/2002

Periodo di svolgimento: All'inizio della quinta serie... è un racconto alternativo.
(Se agli altri fan piacciono i nuovi personaggi, sono liberissimi di creare altre avventure auto conclusive utilizzandoli)

Valutazione: Non ci sono parolacce, né frasi o situazioni di forte impatto, per cui è adatto a tutti

Disclaimer : Si ricorda che tutti i diritti sono di proprietà del sito "Streghe Italia" e che tutti i personaggi di "Streghe - Charmed" sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment e sono utilizzati senza il permesso degli autori e senza fini di lucro.


Paul rientrò a casa.
“Ehi Patrick ! Sempre in allenamento eh ?”
Il ragazzo che era di fronte a lui stava armeggiando con uno shaker, facendolo volteggiare e piroettare in aria.
“Che fatica essere il miglior barman free style sulla piazza !”
“Soprattutto il più modesto !” Rimbeccò Paul.
“Dov’è Peter ?” Chiese poi
“A finire di sistemare le cose in soffitta” Disse Patrick facendo rimbalzare lo shake dal dorso al palmo della mano
Paul salì per l’angusta scala e trovò il giovane chino su un vecchio libro.
“Ehi fratellino !” disse Peter sorridendo ”Ho trovato qualcosa di interessante !”
“Qualcosa per le streghe che stiamo cercando ?”
“Esatto”
“Bingo !”

A tavola, Paige e Phoebe stavano litigando per l’ultima fetta di torta al cioccolato
“Io sono la più grande !”
“Appunto, io che sono più piccola ho più bisogno di nutrirmi !”
“Piantatela, mi sembrate due bambine” Interloquì con aria stanca Piper
“Sì, mammina !” fecero in coro sarcastico le altre due
Piper, per tutta risposta, lanciò loro un guanto da forno, sorridendo divertita. Sempre ridendo prese borsa e blusa e prese la via della porta.
“Dove vai sorellina ?” disse Phoebe
“Al P3, devo visionare un nuovo barista”
“Speriamo sia carino !” disse Paige sbattendo le palpebre con aria sognante
“Paige !”
“Che c’è ? Che ho detto ?”
Piper salutò le sorelle e uscì di casa.

Peter, Paul e Patrick stavano davanti al libro antico con curiosità
“Qui c’è un incantesimo, vogliamo provare ?”
Gli altri due annuirono, iniziando a recitare in coro:

“Con queste parole cerchiamo il potere
col nostro sangue lo potremo ottenere
spiriti ascoltate le nostre preghiere
mandate coloro che lo possono avere “

Una luce bluastra invase la stanza e poi si affievolì
“Avrà funzionato ? “ disse Patrick
“Lo scopriremo presto “ rispose Paul “Questo incantesimo forza la mano del destino.
Già i nostri poteri ci dicono che le streghe sono sicuramente qui a San Francisco...”
“L’incantesimo le porterà da noi !” Esclamò Peter
“Eccellente !” Fece eco Paul
“Comunque sia io vado” disse Patrick “Oggi ho un colloquio nel locale più alla moda della città!”

Piper aprì la porta del P3. Mancavano solo dieci minuti all’ora dell’appuntamento, quindi si mise a sfogliare il curriculum  dell’aspirante barista.
“Vediamo...Patrick Warren...barman free style....ha lavorato al Nell’s di New Orleans, in due o tre Transilvania Pub, tra Roma, Parigi e Amsterdam....Accipicchia ! E’ stato anche il primo Barman dell'Hard Rock café ..di Barcellona!”
“Sì, per cinque anni circa” Disse sorridendo un ragazzo biondo, facendo capolino dalla porta “ Piper Halliwell ? Sono Patrick Warren”
I due si strinsero la mano.

Paul uscì di casa con la latta di vernice in mano, pronto a dare una bella mano di bianco allo steccato. Sul vialetto davanti, incontrò una ragazza davvero carina.
“Ciao, tu devi essere il nuovo vicino” Lo salutò lei
“E a quanto vedo, sono capitato proprio in un bel posticino” disse sorridendo “Io sono Paul, Paul Warren.”
“E io Paige Matthews” disse la ragazza.
“Piacere....abiti qui con i tuoi ?”
“Magari, purtroppo i miei sono morti in un incidente d’auto alcuni anni fa”
“Scusa...”
“Fa niente, non potevi saperlo... comunque non sono sola, con ma ci sono le mie sorelle”
“Sorelle ? Ma pensa !”
“Ti fa tanto strano che abiti con loro ?” chiese Paige incuriosita
“No, solo pensavo alla coincidenza : anche io abito con i miei due fratelli !”
“Ehi, anche le mie sorelle sono due !” Disse Paige sorpresa.
“Bene, tre voi, tre noi...magari ci scappa qualche piacevole serata” disse Paul con aria furbetta..
“Ehi, non correre troppo !” lo zittì Paige “Una mia sorella è felicemente sposata, l’altra....beh... diciamo che sta divorziando....”
“Ops che gaffe !” Disse Paul imbarazzatissimo “ Ma almeno tu sei libera ?”
“Mio malgrado” rispose Paige sconsolata
“Allora Posso sperare di averti a cena una di queste sere ?”
“....vedremo” disse Paige.
Lo salutò ed entrò nella sua auto per andare al lavoro.
“Però....”pensò Paul “occhi scuri, mora, labbra carnose...decisamente il mio tipo !”

“Ok, il posto è tuo !” Disse Piper
“Davvero ? ?” Disse Patrick incredulo
“Certo ! Hai un curriculum più che eccellente, e la dimostrazione che mi hai dato parla da sola”
“Comincio da stasera ?”
“Certo” disse Piper “ E ora vai a casa a prepararti”
“Volo !” disse Patrick al settimo cielo.

Peter, nel frattempo, stava armeggiando con acquarelli e pennelli per creare alcune dei suoi bellissimi disegni.
Paul, nel rientrare, le vide e commentò “ Fratellino, sono semplicemente meravigliosi!”
“Debbono esserlo!” esclamò Peter “ Il concorso per nuovi illustratori di Tolkien lo voglio vincere io! Sai bene quanto desidero illustrare la sua prossima opera!!”
“Li straccerai tutti !” disse il fratello incoraggiante.
In quell’attimo, il terzo Warren scapicollò letteralmente attraverso il portone di ingresso gridando “ CE L’HO FATTA!!!”
“Avevi dei dubbi?” disse gioendo Peter.
“Io no di sicuro” ribatté Paul.
“Madonna come mi tremano le gambe!” disse Patrick “Voi ragazzi verrete a fare supporto morale vero?”
“Mi dispiace”disse Peter “stasera non posso! Se non finisco queste tavole perdo la possibilità di partecipare al concorso”
“Vengo io!” Disse Paul “e ho anche in mente di portarci la nostra bellissima vicina!”
“Ehi, abbiamo una bella vicina??” Chiese Patrick incuriosito.
“Ne abbiamo ben tre, le sorelle Matthews…sono spiacente, ma una è sposata, una separata…l’unica disponibile… l’ho vista prima io!!”
“Non vale! Tutte tu!” dissero in coro gli altri due.

Paul bussò alla porta di villa Halliwelll.
Gli si parò davanti una bella rossa mozzafiato.
“Ciao” disse mascherando la tempesta ormonale in atto “tu devi essere la sorella di Paige”
“Esatto, sono Phoebe” rispose la ragazza “ e tu sei?…”
”Sono Paul, il vostro nuovo vicino”
“Ah..il nuovo inquilino della casa a fianco!”
“Paige è in casa?”
“Certo, entra”
Proprio in quel mentre, Paige scese le scale.
“Paul” esclamò la ragazza “E tu che ci fai qui?”
”Volevo chiederti se stasera ti andrebbe di uscire…sai, mio fratello inizia oggi un nuovo lavoro in un locale, il P3… lo conosci?"
“Vagamente…” disse Paige con nonchalance “ E’ un locale molto bello….”
”Beh…visto che vado a fargli un po’ di incoraggiamento, mi chiedevo se vuoi venire con me…come fratello del barman, ci faranno di sicuro bere gratis!”
Paige lanciò un’occhiata complice alla sorella, ed immaginando la faccia del ragazzo quando avesse scoperto le SUE di conoscenze del P3, disse “Ok, a ora?
“Vanno bene le 22,30?”
“Perfetto!”
Paul salutò e corse a casa, per prepararsi al meglio al rendez-vous.

Il locale era bello pieno e, dopo una discreta fila con ressa annessa, Paige e Paul riuscirono ad avvicinarsi al bancone del bar. Paige guardò sbigottita.
Tra le entusiaste urla dei presenti, Patrick aveva sparso una sottile scia di alcool sul balcone e l’aveva incendiato.
Ora, al di là del fuoco, stava facendo il giocoliere con tre bottiglie, con uno stoppino in cima, ovviamente acceso e fiammeggiante.
Le bottiglie lasciavano una lingua di fiamma volteggiando e piroettando tra le mani esperte, il tutto al ritmo di “Walk this Way” degli Aerosmith.
Patrick, girando su se stesso, le lanciava in avanti e le riprendeva con un braccio dietro la schiena, facendole roteare e creando con il movimento piccoli cechi di fuoco.
A spettacolo finito, una standing ovation.
“Complimenti fratellino!”
“Paul! Ero sicuro che saresti venuto!” disse Patrick e, rivolto a Paige” ciao, tu sei la nuova vicina?”
"Esatto…mi chiamo Paige”
“Io sono Patrick”
In quel momento si avvicinò Piper
“Ciao Paige” disse
“Ciao sorellina”
“Ah, lei è l’altra tua sorella” disse Paul “allora essere carine è un dono di famiglia!…ciao io sono Paul…anche tu sei una barista?”
“Veramente”intervenne Patrick a denti stretti, imbarazzatissimo “Lei è Piper Halliwelll, la proprietaria del P3… e io il fratello di un marpione che rischia di farmi perdere il posto! “
“E due!” disse Paul abbassando gli occhi “sto diventando un gaffeur di professione”
“Aspetta..”aggiunse “…Halliwelll?” disse voltandosi verso Paige “ma non mi avevi detto che il tuo cognome è Matthews?”
“Infatti” disse Paige “Noi siamo sorelle da parte di madre…fino a poco tempo fa non sapevo neppure che Piper e Phoebe esistessero”
“Non cambia” disse Paul fintamente adirato “che ti sei burlata di me!”
“Dai, che permaloso!” disse Paige “ per farmi perdonare, ora ti porto in un posto da cui si gode il più bel panorama di S.Francisco”
“E’ un posto romantico?” disse Paul sorridendo
“Romantico e…appartato!” rispose Paige con un sorriso e un occhiolino.
I due uscirono dal P3, mentre Piper commentava sospirando “Non cambierà mai”
Phoebe, intanto, aveva appena finito il suo articolo. Si stiracchiò e si diresse in cucina, per concedersi una meritata tazza di the. Dalla finestra vide la luce accesa della casa a fianco. Guardando notò un ragazzo che stava dipingendo. I capelli castano-rossicci erano lunghi fino alle spalle e ricci, simili a boccoli di angelo. Il ragazzo li portava all’indietro, trattenendoli dietro le orecchie. Il sottile pizzetto, dello stesso colore dei capelli, era tagliato alla San Francesco, e metteva in risalto il viso e gli occhi grigi-azzurri.
“Deve essere il fratello di quel Paul…delizioso!” Pensò Phoebe.
In quell’istante Peter alzò lo sguardo, la vide e le sorrise facendo un cenno con la mano
Phoebe rispose al saluto e lasciò la finestra.

Piper era andata fuori dal locale per depositare l’ennesimo carico di bottiglie. Rientrò e vide un demone materializzarsi in mezzo al locale. Restò allibita dalla scena che seguì. Patrick, che stava armeggiando con lo shaker, lo lanciò in aria e, mettendo le mani davanti a sé,bloccò tutto il locale all’istante.
Piper lo vide saltellare stizzito sul posto dicendo “ACCIDENTI!NON E’ POSSIBILE! L’HO BLOCCATO DI NUOVO!” Poi, stendendo alternativamente le braccia, lo sentì esclamare “ IO – VOGLIO – FARTI – E-S-P-L-O-D-E-R-E!!”
Il demone alla fine esplose davvero.
“Oh, finalmente!” disse Patrick e, alzando le braccia e roteando le mani, sbloccò il tutto e riprese al volo lo shaker.
Non si accorse che Piper, non solo non si era bloccata, ma aveva visto tutto e stava dicendo tra sé “Non è possibile! Anche il mio nuovo barman è un demone!”
La maggiore delle Halliwell corse nel retro e si attaccò al telefono.
“Phoebe, sono io…chiama Paige e digli di correre subito a casa!”
Dopo di che lasciò le chiavi del P3 al capo barman,diede un’ultima occhiataccia a Patrick e si infilò in macchina.

Paul rientrò a casa sconsolato.
“Che faccia!” disse Peter vedendolo “Che diavolo è successo?”
“Paige” disse Paul sconsolato “Mi ha praticamente mollato sul più bello! Ha ricevuto una telefonata da sua sorella, ed è dovuta correre a casa”
“E ti ha dato il due di picche!” ridacchiò il fratello.

Piper passeggiava avanti e indietro per il salotto.
“Ma sei sicura di ciò che hai visto?” disse Paige.
“CERTO! NON SONO MICA PAZZA!” rispose quasi istericamente la sorella.
“Ragazze!” la voce di Phoebe veniva dal piano di sopra “Venite! Ho trovato qualcosa!”
Le due sorelle raggiunsero la terza, davanti al libro delle ombre.
“Sentite qua…”iniziò la mediana.
“Demoni Krustof….
Questo particolare terzetto di demoni assume forma umana…ha il potere della copia specula,
cioè la capacità di riprodurre perfettamente i poteri delle streghe, in maniera da utilizzarli contro di loro”
“Bello” Disse Piper “…tre demoni…e uno ha i miei poteri!”
“tre demoni…”rifletté Paige, poi esclamò “Oh mamma! Allora anche Paul!”
“E anche l’altro ragazzo che ho visto dalla finestra” Aggiunse Phoebe…
“Beh, che si fa?” chiese allora Paige
“Trappolina?” disse Phoebe.
“Beh…tre loro tre noi…”replicò Piper “o la va o la spacca…LEEEOOOO!”
L’angelo bianco comparse nel modo solito.
Sua moglie gli spiegò velocemente gli avvenimenti e lo spedì dagli anziani.
Poi, le tre sorelle si prepararono il piano. Avrebbero portato i demoni nella loro casa, dove erano più forti.
Paige lanciò l’esca, telefonando a Paul per invitarlo ad una cena di benvenuto assieme ai suoi fratelli.
“Te lo diamo noi il benvenuto!” pensò riagganciando.
La sera dopo, il campanello squillò.
Cavolo, erano davvero puntuali.

I tre Warren entrarono.
Paul aveva scelto un look elegante, con un completo nero, che ben si intonava con i suoi capelli corvini e la carnagione scura.
Patrick era più sbarazzino. Felpone morbidissimo azzurro e jeans.
Peter, invece aveva una semplice maglietta a collo alto e pantaloni neri.
“Benvenuti” Disse Paige “Accomodatevi”
“Wow che bellissima casa” disse Peter.
Si sistemarono in salotto.
Iniziarono a parlare apparentemente del più e del meno.
Alla fine, Piper non ce la fece più.
“Sapete…ci chiedevamo come mai vi siate trasferiti qui”
“Mah”…disse Paul “Così…abbiamo girovagato un po’ e abbiamo scelto S.Francisco…”
”Ah…capisco”continuò la maggiore con nonchalance “…e perché volete i nostri poteri non volete dircelo?…”
“Poteri?!” fece Paul fingendo (malissimo)di cadere dalle nuvole “Non so di cosa state parlando…”
I tre fratelli indietreggiarono.
“Ah no?” disse Paige, e comandò “Pendola!”
Il pesante orologio orbitò, smaterializzato, in mano alla minore, che lo lanciò verso il più grande dei Warren.
Paul, chiudendo gli occhi spaventato, incrociò le braccia davanti al viso per pararsi e svanì in un lampo di luce rossastra.
Riapparse nel medesimo punto dopo il passaggio dell’oggetto.
“Non sapete di che parliamo eh?” rincalzò Phoebe, partendo con un calcio volante in direzione di Peter.
Ma, prima che potesse raggiungere il ragazzo, egli si librò in aria, schivandola.
“Ehi! Quel potere è mio!”disse Phoebe stizzita.

“Eh, no cocca!”Rispose Peter scendendo “Questo è il MIO potere…e, se tanto mi da tanto, il tuo è quello della premonizione!”
“Oh mio Dio!”realizzò Paul “Ma come ho fatto a non pensarci! Tre sorelle…abitano sopra un nodo spirituale di energie…SIETE VOI!”
“Che diavolo stai farfugliando?” disse Piper “non importa…è ora di finirla!”
Alzò le mani con l’intento di far esplodere i demoni.
“FERMA PIPER!”
La ragazza udì distintamente la voce del marito, insieme ad un’altra femminile.
In un luccichio azzurro comparvero le due figure.
“Leo!” disse Piper
“Melissa!” fece eco Paul.
“Non sono demoni!”disse Leo.
“Sono come voi”replicò l’altro angelo.
“Stregoni??”Disse Phoebe
“Stregoni Baluardi” La corresse Melissa.
“Insomma, non ci sto capendo più nulla !” disse Paige “Si può sapere chi sono questi??”
”Sediamoci con calma e parliamone” le fece Paul con un’occhiata serena.
“Gli otto si misero nuovamente seduti.
“Dunque…”iniziò Paul “Come certamente saprete, Voi avete avuto una capostipite di nome Melinda….”
”Esatto!”disse Piper “e, fin qui ci siamo…”
”Quello che forse non sapete” aggiunse Patrick “e che lei non era sola”
“Che?” fece eco Phoebe con curiosità.
“Sì” disse Peter “Melinda aveva un fratello: Jebediah Warren.
Quando Melinda bruciò sul rogo, suo fratello decise di andarsene da Salem, per la vergogna di cui si era macchiata la sorella..”
”Ma era una strega buona!”lo interruppe Phoebe.
“Mi lasci parlare o vuoi fare tutto da sola?” La zittì Peter.
Phoebe parve scocciata, Paige e Piper risero sotto i baffi.
“Dicevo…come scusa utilizzò l’onta del disonore, ma in realtà cercò di allontanare dalla città Prudence, figlia di Melinda e il suo stesso figlio, Jonathan. Infatti anche Jebediah, come la sorella, era dotato di poteri. Mentre Melinda aveva il potere di spostare telepaticamente gli oggetti, di rallentare la materia e di prevedere il futuro, al fratello vennero dati la levitazione, la proiezione astrale e il potere di accelerare le molecole. Questi suoi poteri stavano passando al figlio Jonathan, per cui Jebediah ebbe timore di lasciare i due bambini lì, e volle evitare che usassero con leggerezza quei doni e facessero la fine della sorella. Partì così per l’Europa. Quando i ragazzi furono cresciuti, presero strade diverse. Jonathan restò a Praga, dove la famiglia risiedeva. Prudence, per contro, sentì la voglia irrefrenabile di tornare nel luogo di origine.
Il primo dei Warren allora, pronunciò un’ incantesimo:

“Che un giorno il sangue si possa riunire
e tutti di tutti i poteri possa fruire
e tutto il male che al mondo c’è
sarà sconfitto dal potere di due volte tre”

“Quindi…”disse Phoebe “quelli che credevamo i nostri nuovi poteri…”
“…Sono in realtà i nostri!” finì la frase Patrick.
“e viceversa..” aggiunse Paul.
Peter continuò “Prima nostro nonno, poi nostro padre, si sono dati da fare per trovare la discendenza di Melinda.
Alla fine noi, dopo aver girato un po’ per l’America, siamo approdati a S.Francisco”
“E, quando io ho iniziato a bloccare i cattivi, anziché farli esplodere..” aggiunse Patrick “ abbiamo capito che non eravate lontane!”
“Solo una cosa non mi spiego” disse Paul “Loro due hanno i vostri poteri…il mio invece si è evoluto per i fatti suoi….”
“Cioè?” chiese Phoebe
“Beh, io avevo la proiezione astrale…per qualche mese dopo il nostro arrivo ho sviluppato la telecinesi…poi l’ho persa!
In compenso il mio potere è diventato teletrasporto astrale!”
“Ma tu…”gli disse con voce saccente Paige “hai mai provato a chiamarli, gli oggetti?”
“Che fesseria!” rispose Paul “Fosse così facile, mi basterebbe dire…che ne so…” addocchò una lampada e, stirando il braccio in quella direzione comandò “LAMPADA!….”
L’oggetto in questione si proiettò astralmente dal luogo in cui si trovava in mano a Paul.
“Mi venisse…” disse il ragazzo stupito.
“Te-telecinesi astrale?” dissero i fratelli a bocca aperta. “ Ma come…”
“Beh, ora vi spiego” Disse Paige “come ti ho già detto io e loro siamo sorelle da parte di madre….
Prima di incontrarci, avevamo un’altra sorella più grande, Prue”
”Quando lei è morta” continuò Phoebe “abbiamo scoperto l’esistenza di Paige….lei è per metà strega e per metà angelo bianco…”
“Una strega mezz’angelo?” ripeté Peter a Pappagallo “Ecco svelato il mistero! Il tuo potere ha interagito prima con questa Prue, che aveva come dono la telecinesi…”
“E poi con Paige” finì Patrick “con tutte le annesse differenze che la sua natura comporta….proiezione astrale unita all’orbitare angelico…e telecinesi semplice mutata in orbitante…e per te in astrale”
I sei prescelti continuarono a parlare fino a tarda notte.(ne avevano di roba da raccontare!)
Al momento del congedo Phoebe tese al mano a Peter.
“Beh” disse “Pare proprio che saremo compagni di lotta”
“Così pare!” disse il ragazzo sorridendo e stringendole la mano.
In quell’attimo ebbero entrambi una premonizione: Videro loro stessi, felici, baciarsi stringendo tra le braccia un neonato.
“Ehmmm….” Disse Peter guardandola imbarazzato.
Phoebe, dal canto suo, gli fece uno sguardo stranissimo arrossendo violentemente.
Quando i ragazzi furono usciti, Piper guardò la sorella.
“Phoebe che c’è? Tutto bene?”
”Non ne sono sicura”disse la ragazza.”Scusa…non mi sento bene” aggiunse e salì di sopra.
Le due Halliwell rimasero ancora un po’ in cucina, domandandosi che poteva aver visto la loro sorella.

 
Scritto da
Lele


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