Streghe Italia Fan Fiction

LA GRANDE PAURA (4 ed ult.)


Riassuntino : Phoebe e Leo devono vedersela con un Mietitore, un demone proveniente da un’altra dimensione che non sbaglia mai un colpo…

Data di composizione : 25 giugno 2000

Fascia d’età : adatto a tutti

Disclaimer : Si ricorda che tutti i diritti sono di proprietà del sito “Streghe Italia” e che tutti i personaggi di “Streghe – Charmed” sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment e sono utilizzati senza il permesso degli autori e senza fini di lucro


“Ho sconfitto Urgath, ma temo che il peggio debba ancora venire… ha evocato un Mietitore”.
“Un Mietitore ???????? Mio dio, siamo veramente nei guai…”. Leo divenne bianco in volto mentre il palazzo di Urgath crollava rovinosamente. “Capisci Phoebe ? Un Mietitore !!!”.
“No che non capisco ! Ti vuoi degnare di spiegarmi sì o no ?” disse la ragazza sempre più spaventata ed agitata.
“Oh, è vero, tu non sai cos’è…il Mietitore è un demone killer, raramente viene sul nostro piano d’esistenza, ma quando succede è la fine : il suo bersaglio ha scarsissime possibilità di sfuggirgli. Questo perché lo scopo della sua vita è uccidere e non è in grado di fare altro. Ma perché Urgath l’ha evocato ?”
“Perché gli ho rotto le uova nel paniere e l’ho sconfitto, perciò vuole vendicarsi” rispose.
“Maledizione, ora come faremo a evitare che…” ma non finì la frase perché Phoebe lo spinse via. “Ma sei matta ? Perché mi ha strattonato ?”.
“L’ho fatto perché altrimenti quel…quel…quel coso ti avrebbe affettato” ed indicò un punto nel buio. Leo, che non vedeva niente la guardò con aria interrogativa ma si accorse che nel posto dove prima stava lui c’era una enorme creatura ammantata di nero (e teoricamente invisibile a causa dell’assenza di luce) che guardava Phoebe con due occhi infuocati e si avvicinava minacciosa nella sua direzione ; non perse tempo, corse il più velocemente possibile e le restituì il favore allontanandola ma non poté impedire di venire colpito dagli affilatissimi artigli del Mietitore, il quale disse con voce roca ma possente : “Spostati, stolto, non sei tu il mio obbiettivo. Levati e avrai salva la vita”. Tuttavia cambiò repentinamente idea e sollevò la sua enorme falce risplendente alla Luna (sembrava la Morte in persona…) per abbatterla sullo sfortunato angelo ancora a terra a causa della ferita. Phoebe, che era ormai vicina alla macchina e quindi con una via di fuga aperta, vedendo Leo in difficoltà non esitò neanche mezzo secondo, tornò sui suoi passi e chiudendo gli occhi cercò di bloccarlo : quando li riaprì, si accorse con gioia che aveva funzionato. Sbloccò Leo, lo prese per mano e lo portò via ma mentre faceva tutto questo il demone si sbloccò da solo e la sua arma tagliò un ampio lembo del suo vestito. Miracolosamente illesa, scappò via mentre il Mietitore accennò l’inseguimento, ma vedendo che la macchina era troppo veloce per lui si arrese…o almeno così sembrava. I due vagarono per un pò in macchina cercando di far perdere le loro tracce, fortunatamente Leo non era grave ed una buona fasciatura improvvisata si rivelò sufficiente a fermare l’uscita del sangue. Dopo un paio d’ore di peregrinazione per le strade di campagna, con il sole che stava per sorgere, finì la benzina ; notando il mezzo fermo sul ciglio della strada, un contadino che si stava recando a lavoro si avvicinò per vedere cosa fosse successo e si offrì volentieri di aiutare i due sconosciuti portando loro una tanica di benzina. Phoebe e Leo ringraziarono sentitamente e si diressero a casa Halliwell. Entrambi stanchissimi (ma lei lo era di più, considerando che aveva dovuto distruggere i corpi delle sorelle e sconfiggere il potente Urgath– vedi “La prima prova”) andarono a riposare, lei nel suo letto e lui chissà dove, sicuri che il Mietitore non li avrebbe attaccati perché “lavora” solo di notte, ma dopo poche ore un gran fracasso proveniente dal primo piano svegliò la ragazza che, ancora mezza intontita dal sonno, urlò : “Ma non si può mai dormire in pace in questa casa”. Scese a controllare e vide Leo, visibilmente imbarazzato, steso per terra perchè aveva inciampato nel filo del telefono rovesciando tavolini, vasi di fiori e tutto il rovesciabile e provocando un bel disastro. Dopo un terribile mese di sofferenza ed angoscia quello fu il primo, vero momento in cui Phoebe si rilassò del tutto ed esplose in una grandissima risata “Ahahahahahahahahahahah, che buffo che sei ! Inciampare nel filo del telefono…” ; Leo ne fu contento e rialzandosi disse : “Era da tanto, troppo tempo che non ti vedevo così allegra…”.
“Già” rispose lei, cercando di darsi un contegno “Quanto hai ragione…ahahahah, nel filo !!!!”
“Ehi, ok ridere e scherzare ma non così tanto !”.
“Sì, scusa, hai ragione. Ma che ci fai qui ? Non eri andato a riposarti ?”.
“Con un Mietitore in giro ? Vabbè che attacca solo di notte, ma è meglio non farsi cogliere impreparati. Da questo momento sono il tuo angelo bianco ad interim, e lo rimarrò finché la minaccia che pesa su di te non se ne sarà andata”. Phoebe non assimilò subito la notizia ma appena si rese conto di cosa le era stato detto assunse una strana espressione, a metà strada tra il compiaciuto e lo stupito. “Cosa ti lascia perplessa ?”
“Il fatto che tu sia il mio angelo bianco, anche se non è una cosa definitiva. Mi chiedo perché Loro ti abbiano dato questo incarico anche se sapevano benissimo che in passato ci ho provato con te…”.
“Ah, ti riferisci alla volta in cui tu e Piper vi stavate quasi per prendere a borsettate nel decidere con chi sarei uscito ?”.
“Proprio quella”.
“E’ una sciocchezza rispetto alla situazione attuale. Loro sono troppo saggi per ricordarsi di queste bazzecole. Sei in un pericolo talmente grande che ti avrebbero assegnato comunque qualcuno come protettore, anche se si fosse trattato della persona con cui sei stata sposata per 40 anni”.
“Uff, Loro, Loro…così saggi, così bravi, così perfetti…vorrei tanto vederli”.
“Magari un giorno succederà”.
“Mah, penso che mi annoierei un sacco…troppi formalismi e Loro troppo superiori a me. Non lo sopporterei”.
“Eheheh…”.
“Ma pensiamo a qualcosa di più serio, la colazione per esempio. Che ne diresti di metterti ai fornelli, visto che sei tanto bravo, e preparare qualcosa mentre io cerco sul Libro una formula adatta al caso ?”.
“Dico che è un ottima idea” e si avviò in cucina mentre lei saliva in soffitta per dare un’occhiata al sacro testo che tante e tante volte aveva tolto lei e le sue sorelle dai guai…ah, chissà se fossero state al suo fianco come si sarebbero comportate ? Prue sicuramente avrebbe assunto i gradi di comandante distribuendo ordini a destra e a manca, mentre Piper…stranamente non riusciva ad immaginarsi la sua reazione alla notizia che un demone killer era sulle sue tracce pronto ad ucciderla quando meno se l’aspettasse. Le mancavano veramente tanto e si chiedeva come fosse riuscita a non impazzire senza di loro, poi ripensò a Tyral e lo ringraziò dal profondo del cuore, l’aveva fermata appena in tempo. Immersa in questi pensieri non si accorse che era arrivata già da un pezzo. Cominciò a sfogliare in modo meccanico e trovò immediatamente qualcosa che poteva andar bene.

Incantesimo per indebolire un demone

"Invoco i quattro antichi poteri
Acqua, fuoco, terra, aria.
Piegatevi al mio volere
E il male fate cadere ."

Stavolta la reazione fu un attimo migliore, in fondo una rima l’avevo azzeccata, ma lo sguardo severo rimase e io cercai la solita scusa banale : “Sai, non ho fatto…”.
“Lo so, lo so, non hai fatto il classico. Ma se non sei capace di scrivere le formule perché le inserisci nel racconto ?”.
“Hai mai visto una fiction di streghe senza incantesimi ?”.
“Ah sì, hai ragione…ma vedi di farle meglio”.
“Agli ordini comandante!”.
“Ho ben altri problemi ora, questa formula indebolisce i demoni ma non li distrugge…dovrò cercare qualcos’altro”. Ma in tre ore di febbricitante lettura non trovò niente di niente e si rassegnò a pensare che questa le bastava, doveva bastarle…la sua intensa concentrazione fu rotta da un urlaccio di Leo che la chiamava di sotto. Preoccupata scese a rotta di collo le scale e lo trovò che fissava con uno sguardo da ebete la TV mentre un’edizione speciale del telegiornale riportava la morte di un contadino, avvenuta all’incirca alle 6 del mattino e nel luogo dove la loro macchina si era fermata…
“Ommioddio, non penserai che…?” fece allarmatissima Phoebe.
“Ho proprio paura di sì, il Mietitore invece di noi ha trovato quel pover uomo e l’ha crudelmente massacrato”.
“Non ha cuore…”.
“Assolutamente no, è solo una macchina programmata per uccidere…si può paragonarlo ad un T1000, giusto per rendere l’idea, con la sola differenza che quello non esiste mentre questo sì…”.
“Ho paura Leo, ho tanta paura…stavolta temo di non farcela…”.
A queste parole l’angelo si alzò e le disse con tenerezza : “Phoebe, tu hai in te un grande potere : hai sconfitto con facilità Urgath
che imperversava da centinaia d’anni senza che nessuno fosse in grado di fermarlo. Puoi facerla con tranquillità, basta che non ti lasci prendere dal panico o dalla rabbia, anche se mi rendo conto che non è facile”.
“Lo so che hai ragione, ma è ben più facile a dirsi che a farsi”.
“Anche questo è vero…ma ti prego, sei l’unica speranza che abbiamo di fermare quel demone”.
“Vedrò di rimanere il più calma possibile…è pronta la colazione ?"
“Da venti minuti”.
“E cosa aspettavi a chiamarmi ???”.
“Beh, le news, il morto…”
“Sì, sì, tutte scuse…” e gli tirò un cuscino sul naso. Lui finse di essersi fatto male e lei, tutta spaventata, andò a vedere come stava. Accortasi che l’aveva presa in giro, sbottò qualche parola di rimprovero ma dopo sorrise e lo perdonò. C’era un certo feeling fra loro, come se…
Mentre stava bevendo il suo caffè amarissimo, la nostra eroina ricevette una chiamata sul cellulare da Morris : c’era stato un altro “strano” omicidio, il modus operandi era lo stesso e, sapendo che la giovane Halliwell era una strega, sperava di avere qualche aiuto dalle sue premonizioni. Il decesso risaliva a non più di 2 ore fa ma adesso erano quasi le 10…voleva dire per caso che il Mietitore, al contrario di quanto detto da Leo, operava anche di giorno ? In quel caso doveva muoversi assolutamente…riattaccò il telefono, ripassò mentalmente l’orribile formula che ho prontamente creato per l’occasione, rifilò una scusa a Leo e uscì in tutta fretta. Arrivata sul posto, constatò che rispetto al luogo dove era avvenuto il primo delitto era molto più vicino a casa sua…il Mietitore era sulle sue tracce…parlò un po’ con l’ispettore ma non gli disse niente, non era il caso di mettere in allarme tutta la polizia di San Francisco. Poi lo seguì in centrale e lì fece finta di vedere, tramite un pezzo d’abito della vittima, chi l’aveva uccisa, dopodichè salutò e se ne tornò a casa preoccupata. Una volta tornata spiegò a Leo la situazione e questi si meravigliò molto : “E’ proprio strano, in teoria il Mietitore ha una paura folle della luce e si muove esclusivamente di notte…”.
“Evidentemente questo non ha così paura…sono obbligata ad affrontarlo faccia a faccia adesso, prima che uccida di nuovo”.
“Ma sei pazza ????? Non sei ancora pronta…”.
“Ed invece lo sono !” e sfoderò uno sguardo tanto determinato da spaventare Leo, il quale alla fine acconsentì. Ma prima doveva affrontare un’altra prova…
Mentre stava uscendo, il telegiornale fece una nuova edizione straordinaria e strombazzò la notizia della morte dell’ispettore Daryl Morris, avvenuta da pochissimo… Phoebe rimase intontita per qualche minuto, incapace di reagire, come se fosse stata ipnotizzata, poi scattò fuori e furibonda si diresse in un posto che nemmeno lei conosceva : doveva farla pagare a quel Mietitore, fosse l’ultima cosa che faceva !
Incrociò il demone a pochissimi isolati da casa e lo attirò fuori città per impedire che altri innocenti  venissero coinvolti. Quando finalmente si trovarono faccia a faccia, gli sputò in faccia tutto l’odio che provava nei suoi confronti : “Maledetto bastardo, cosa c’entrava Morris ? Perché l’hai ucciso ?”.
“Perché ? Mi stava antipatico, ecco perché”.
A questo punto Phoebe non ci vide più dalla rabbia e tentò di saltargli addosso per fargli il maggior male possibile, ma lui con calma la colpì più e più volte con i suoi artigli, poi quando lei cadde a terra esausta estrasse la falce e le lasciò sul fianco sinistro un profondissimo taglio che partiva appena sotto l’ascella e finiva all’altezza del bacino. Quando stava per finirla apparve Leo che riuscì a sottrarla appena in tempo alla sua furia e a portarla in ospedale. La prognosi era riservata e le sue condizioni tutt’altro che confortanti…per farla breve era sul punto di morire. Ma un Mietitore non lascia mai nulla in sospeso…si presentò in ospedale, stordì Leo con un fortissimo pugno pensando : “Questo non mi darà più fastidio” ed entrò nella sua stanza. Lei era lì, inerme nel suo bianco lettuccio, una facile preda. Quando le si avvicinò per finirla definitivamente si risvegliò tutt’ad un tratto e accortasi della nefasta presenza del demone cominciò a recitare la formula, anche se non poteva bloccarlo perché era troppo debole.

"Invoco i quattro antichi poteri
Acqua, fuoco, terra, aria.
Piegatevi al mio volere
E il male fate cadere !"

La ripetè ossessivamente ma, mentre il nero figuro non riusciva a reggersi in piedi, lo stesso succedeva a lei, tanto che ad un certo punto non aveva più nemmeno il fiato per dire l’incantesimo. La situazione era critica per entrambi, ma la determinazione della strega ebbe il sopravvento e pronunciò per l’ultima volta la magia proprio mentre la falce del Mietitore era a pochi centimetri dal suo cranio. Non l’aveva sconfitto del tutto, infatti lui riuscì a stento a tornare nella sua dimensione, ma almeno l’incubo era finito e Morris e tutti gli altri vendicati.

Uscì dall’ospedale dopo qualche settimana e portò con sé come “souvenir” di questa terribile avventura la cicatrice che le era stata fatta in battaglia. Appena rincasata trovò tre strane persone vestite di rosso che la aspettavano : erano i fantomatici Loro, che per la prima volta da diecimila anni a questa parte erano venuti sul piano materiale. Erano lì a complimentarsi con Phoebe per la grandissima prova di coraggio e forza che aveva appena dato ed erano talmente entusiasti che le concessero di esprimere un desiderio che avrebbero esaudito. Lei chiese che le sue sorelle fossero resuscitate, ma purtroppo neanche Loro potevano riportare in vita un morto, tuttavia le concessero tre mesi all’anno nei quali Prue e Piper sarebbero tornate sulla Terra. Phoebe cominciò a piangere come una bambina dalla gioia e ringraziò moltissimo i tre saggi che sparirono in una nuvola di fumo violastro…finalmente avrebbe rivisto le sue sorelline!

 
Scritto da Kaos


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