Streghe Italia Fan Fiction

L'ALTRO ME


Trama: Piper si comporta in modo un po' strano, e tutto accade grazie all'io interiore di Phoebe...

Scritto a giugno 2000

Adatto a tutti

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Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito "Streghe Italia", e che tutti i personaggi di "Streghe / Charmed
utilizzati sono di proprietà Warner Bros Television / Spelling Entertainment, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.
"Charmed" is a trademark of Spelling Television Production © 2000


1
Quel martedì mattina il tempo a San Francisco sembrava non essere dei migliori , eppure era il mese di maggio. I giorni precedenti le spiagge californiane erano state assaltate da una massa di bagnanti vogliosi di refrigerio dopo una delle settimane più calde che avevo caratterizzato la città.

Come tutte le mattine la prima a svegliarsi in casa Halliwell era Piper, indaffarata com'era tra lavoro e relazioni sentimentali una giornata di 24 ora quasi non le bastava, senza parlare di quando irrompeva nella sua alquanto ritmata vita qualche demone, interessato a "movimentare" la vita di qualche povero mortale!

Quel martedì anche l' attiva Piper era in ritardo sulla tabella di marcia. Lei sempre così organizzata in cucina, quella mattina aveva un po' di difficoltà nel svincolarsi tra i fornelli. Stava preparando del latte per Prue, e un cappuccino per Phoebe, pur sapendo che la prima beveva solo un po' di caffè amaro e la seconda un' abbondante ciotola di cereali col latte.
-Ma cosa sto combinando!- esclamò Piper, agitando animosamente le mani, per poi portarle alle tempie. - Non è possibile, penso una cosa e ne faccio un' altra! Oggi non è proprio giornata! - finendo di sbuffare, arrivava dalle scale canticchiando Prue.
-Buon giorno sorellina. Dormito bene ? che bella giornata oggi, quasi quasi chiedo a Phoebe di accompagnarmi a far shopping!- esclamò radiosa Prue, che per la prima volta da quando le tre sorelle erano tornate a vivere insieme era scesa per colazione in camicia da notte. Piper si fermò a guardarla, e appoggiandosi al lavandino che dava davanti alla finestra, perplessa disse :
-Sento che oggi sarà una lunga giornata, una di quelle che non finiscono mai. - Poi rivolgendosi verso Prue, che la guardava sorridente, - ma cosa ti è successo. Tu che perdi un giorno di lavoro per fare shopping con Phoebe. Ma cosa hai fatto stanotte? C'è forse qualcosa che non so!!-

Nel dire queste ultime parole stava arrivando in cucina Phoebe, che ancor prima di vedersi si sentiva la voce che chiedeva per le scale :
-Che cosa non sai Piper? C' è forse qualcosa che dovremmo sapere?- Piper sospirando verso la finestra :- ma come diavolo ha fatto a sentire quello che dicevo? - poggiandosi la mano sulla bocca - Meglio che oggi non nomini strane persone. Ci mancano solo loro!! -

Nel frattempo Phoebe era arrivata in cucina. Guardando sul tavolo, dove solitamente era pronta la sua ciotola di cereali, disse:
-Ma per chi è questa tazza di cappuccino? C' è forse qui qualcuno che dovrei incontrare?- Piper
-Calma i tuoi caldi spiriti, sorellina. Quel cappuccino l' ho fatto per te…..ma non aggiungere niente, guai a te se dici qualcosa. - esclamò innervosita Piper verso Phoebe, che restava tacita anche se il volto celava una fragorosa risata.
-Niente, niente. non penso , non dico, non sento niente- cercando di mantenersi seria. Nel frattempo Piper era uscita dalla stanza e Phoebe :- non ti preoccupare capita a tutti una giornata no! - poi si sentì una porta sbattere. Storcendo la bocca Phoebe si mise seduta, davanti alla tazza di cappuccio e guardando la sorella maggiore :
-Ma cosa bevi Prue? Latte! Ma da quando? Forse la povera Piper ha sbagliato anche con te !- poi assaggiando il cappuccino - ma che buono! Calorico ma buono, però non dirlo a Piper mi diverto così tanto quando si arrabbia. -

Prue sorrise insieme alla sorella. Poi sorseggiando un po' di latte le disse:
-Ti dirò anche il latte non è male! E pensare che per anni la sola vista mi dava la nausea. Comunque, veniamo a noi Phoebe...
-Cosa vuoi dire? Lo sai che io e te insieme non possiamo lavorare!- disse deglutendo velocemente la ragazza, preoccupata dall' offerta che la sorella le stava per fare.
-Non ti preoccupare. Per oggi niente lavoro. Oggi si cambia musica.

Alzando il cucchiaio verso l' alto, Phoebe disse :
-Finalmente qui si ragiona! Evviva sorellina! Allora cosa hai in mente di fare oggi, se non vai alla Buckland? Dimmi, dimmi sono curiosa!-
E Prue : -Che ne diresti di fare shopping. Del resto è una delle cose che insieme ci riesce meglio...-
E subito Phoebe le terminò la frase, con fare un po' sbruffone :
-oltre che combattere demoni !- e si batté un colpo sul petto, in segno di forza.

2
Nel frattempo Piper era andata in bagno e guardandosi allo specchio per pettinarsi, commentò :
-Adesso mi devo concentrare su quello che devo fare oggi. Per prima cosa vado al P3, poi vado a pagare le bollette, torno a casa e contatto una band per la serata di venerdì- guardandosi allo specchio, fece un lungo sospiro per cercare di ritrovare la calma che quella mattina aveva già perso.

Finito di prepararsi andò in camera per sistemare le ultime cose prima di uscire di casa. Senza accorgersi si trovò in mano il telefono, e dall' altra parte della cornetta si sentiva la voce di una donna :
-Acconciature bigodini , buon giorno !-
E, sbalordita, Piper:
-Scusi. Poi senza rendersene bene conto prese un' appuntamento per le 10 al salone.

Finita la comunicazione, la ragazza, seduta sul letto della camera con ancora in mano la cornetta disse a voce alta :
-Ma non è possibile !!! - al che accorsero Prue e Phoebe per sapere cos'altro fosse successo alla sorella quel dì.
-Piper cosa ti è successo?- preoccupate chiesero le sorelle all' unisono.
Gettandosi sul letto, quasi con fare disperato Piper :
-E' successa la stessa cosa di stamattina. Penso una cosa e ne faccio un' altra. Poco fa era pronta per uscire e alla fine mi sono trovata ad avere un ' appuntamento dalla parrucchiera. -
Ingenuamente Phoebe:
-Beh! Non hai fatto male !-
Prue con un' occhiata verso la sorella e un pizzicotto sul braccio la sollecitò al silenzio.
-C'è qualcosa che oggi non va in me. - sbottò Piper e subito Phoebe, con fare da segugio:
-Forse c' è lo zampino di qualche stregone!- e prontamente Prue:
-E da quando gli stregoni fanno prendere appuntamenti dalla parrucchiera, o preparare per colazione latte e cappuccino.!!!! -

Sedutasi in parte a Piper, Phoebe incrociando le gambe disse:
-Questa volta hai proprio ragione, Prue. -
Prue, cercava di spronare Piper , che sembrava proprio atterrita:
-Piper adesso alzati, il modo migliore per affrontare queste giornate è quello di fare buon viso a cattivo gioco! -
Alzandosi dal letto, cercando di mettersi in ordine i lisci e lunghi capelli Piper disse con una smorfia disegnata sulle labbra:
-Hai ragione Prue. Ma adesso andate, non voglio rovinarvi la giornata, anche perchè sono talmente rare per te giornate libere ultimamente.

Il campanello della porta suonò, proprio sul finire della frase di Piper . Phoebe agilmente corse al piano inferiore per vedere chi mai a quell' ora suonava alla porta di casa. Aprendo la porta non vide nessuno , ma guardando attentamente vide una lettera infilata sotto lo zerbino.
Parlando a gran voce :
-Ma guarda un po' che fantasia! Qualche spasimante o forse qualche pazzo ci ha lasciato una lettera! -
Nel frattempo chiuse la porta e andò in salotto, dove le sorella stavano raggiungendola.
-A chi mai sarà indirizzata? Di sicuro sarà qualche ragazzo ammagliato dal mio splendore che per paura di rivolgermi la parola, per paura di un mio rifiuto… - non fece a tempo a finire il suo solito soliloquio di apprezzamento che Piper le prese la lettera.
-Fammi un po' vedere. Magari è per Prue, così si spiegherebbe questa sua risoluta voglia di non lavorare oggi! - Nel momento in cui la stava porgendo alla sorella, Piper la aprì, ancora una volta la sua mente non era collegato con il suo corpo, che faceva a se. La ragazza accortasene disse piagnucolando:
-Ancora ! ma perché l' ho aperta se volevo fossi tu a farlo. -
E subito Prue :
-Non importa, non ti preoccupare Piper. Leggila ad alta voce. -
Quindi la ragazza incominciò a leggerla :

…come bloccato dal tempo mi sono fatto incantare
ed una strega ho incominciato ad amare
tanto che ora proprio non so più che fare
anche perché senza di lei fatico a respirare...

-Ma che romantico! - sospirò Phoebe, ripetendola alla fine della lettura - ormai sono sempre più rari ragazzi così dolci, e guarda un po' se questa fortuna poteva capitare a me! -
-Perché dici così. Non c' è scritto a chi indirizzata. E poi non eri tu che hai una schiera di spasimanti in università! - disse ironicamente Piper.
E acutamente Phoebe:
-Ma allora tu oggi proprio non connetti ! non capisci che si parla di te. Del resto chi di noi tre blocca il tempo! Ah come ti invidio, sorellina. -
E subito Prue : - Phoebe ha ragione, ma potrebbe anche essere Dan a scrivere. Conoscendolo, lui è così romantico che probabilmente voleva dire che dal momento in cui ti ha incontrato tutto intorno a lui si è fermato e adesso senza di te non può più vivere!!! -
Stringendo forte la lettera Piper disse :
-Oddio. Devi avere proprio ragione Prue. Leo sa essere così dolce..
-Ma Piper cosa dici! - disse Phoebe sorpresa, e la ragazza :
-Oh no volevo dire Dan, invece ho detto… lo sapete cosa!
-Qui gatta ci cova- sbottò Phoebe nel sentire la sorella. E questa :
-Non ricominciare con la tua storia Phoebe, te lo proibisco. Ti ho già detto che non voglio più parlare di Leo, ne ora ne mai più. Quel che è stato e stato, indietro non si può più tornare, e poi non vorrei dover rivivere quei momenti.
Piper salutò. Prese con se le chiavi della sua jeep e lasciò la casa, per recarsi dalla parrucchiera.

3
Anche Phoebe e Prue erano uscite di casa, ma Phoebe non riusciva a togliersi dalla testa quella voce malinconica della sorella quando parlava di Leo. Guardando le varie vetrine dei negozi di abbigliamento, nella sua testa continuava a pensare e a pensare.
-Prue, credi veramente sia Dan ad avere scritto quelle tenere parole?- chiese all'improvviso Phoebe alla sorella maggiore, con fare stranamente triste. Prue attonita dalla domanda le disse :
-E chi altri potrebbe essere ? Si, potrebbe essere opera di Leo, ma non sarei molto fiduciosa a riguardo, sai come è fatto e anche come è sfuggente. - e nuovamente Phoebe :
-Comunque Piper non lo ha dimenticato. Prue sono convinta che se solo potessero parlarsi veramente..- ma Prue guardandola :
-Phoebe, basta! Non è giusto che ci impicciamo di cose così intime. Piper ha fatto la sua scelta e noi dobbiamo accettarla. Dan è un bravo ragazzo e può darle quella sicurezza che non poteva avere al fianco di Leo. -
Con il volto scuro, Phoebe:
-Hai ragione, del resto c'era scritto anche sul libro delle ombre :

… Per oggi fa che lei abbandoni la razionalità
e che il destino crei opportunità.
A noi non resta quindi che tessere le affinità
affinché la sua vita sia piena di felicità….

Non dobbiamo pensarci! Il destino farà il suo corso! -

In quel momento Phoebe non si rese conto che quel giorno in soffitta, mentre stava leggendo il libro delle ombre, aveva pronunciato un incantesimo verso Piper. Questa volta non si trattava di un incantesimo a scopo personale, cosa che avrebbe causato delle conseguenze alle sorelle, questa volta era stato l'inconscio di Phoebe che aveva agito, senza che la ragazza se ne potesse accorgere. L'altra sè, la Phoebe interiore, aveva agito, cercando di dare un aiuto all'altra Piper, quella che viveva nascosta nell'intimo della ragazza, quella che veniva oscurata dall'algida razionalità imposta dalla Piper delusa e confusa.

4
Piper era al salone BIGODINI , quando riflesso nel grande specchio davanti a lei, vide riflesso l'immagine di una donna. Come un' ombra poco a poco prendeva sembianze, sembianze tanto familiari da riconoscervi il corpo della madre morta. Di scatto la ragazza si girò verso la porta che rifletteva verso lo specchio, nella ricerca di quella figura. Confusa, non vedeva nessuno tra le clienti del salone che neppure lontanamente potessero somigliare alla madre. Si girò nuovamente verso lo specchio, e guardando il volto sorpreso ed imbarazzato della giovane parrucchiera, sorrise nel tentativo di sdrammatizzare dicendo:
-Mi era sembrato di vedere una persona che non incontro da tempo…- poi pensò tra sé che forse sarebbe stato meglio non spiegare niente di più a quella ragazza, sorrise e cambiò discorso.

Piper aveva deciso di cambiare look per una sera, chissà il perché proprio quel martedì. Soddisfatta del risultato allora uscì e andò verso il P3, dove un' altra misteriosa lettera l'attendeva:

A chi l' animo non ascolta
Che oggi di vero amor venga travolta
Perché l' anima gemella trovata la si ha solo una volta.

Piper lesse la lettera, incantata ma allo stesso tempo incuriosita. Il telefono in quel momento squillò, era Phoebe :
-Ehi Piper come è andata dal parrucchiere? Io e Prue abbiamo svaligiato tutti i negozi della città. Devo dire che è stata proprio una mattinata eccitante! -
-Calmati Phoebe! Non c' è bisogno di parlare così velocemente. Spero comunque voi abbiate pensato anche a me-
-Ma certo sorellina, come avremmo potuto fare altrimenti. Ma dimmi, c'è qualcosa di nuovo che bolle in pentola?
Ancora una volta la Phoebe interiore aveva preso il sopravvento.
Piper giocando con il filo arricciato della cornetta :
-Non ci crederai ma ho ricevuto la seconda lettera da Dan. Sono entrata da poco nel locale e l' ho trovata sul bancone del barman. -
Dall' altra parte della cornetta :
-E dimmi cosa c'è scritto. Prue ed io moriamo dalla curiosità. Dicci, dicci!
Piper allora lesse le parole della lettere a Phoebe la quale le ripeté a Prue. Ancora un incantesimo era fatto. Prue da canto suo incominciava ad essere un po' sospettosa. Si poneva domande sull'identità di quello strano mittente. Non era molto sicura e tranquilla. Quando la sorella finì la comunicazione allora disse:
-Ma non cominci a pensare che ci possa essere lo zampino di qualcuno in questa faccenda? Prima a casa, adesso al P3 e poi chissà in quale altro posto quest'uomo arriverà prima di Piper. Forse sarebbe meglio chiedere consiglio a Leo!-
-Ma sei impazzita! - echeggiò Phoebe - secondo te dovremmo dire a Leo quello che Dan scrive a Piper! Lo sai che ci potremmo ammazzare Piper, questa mattina è stata categorica e del resto lo hai detto anche tu che i suoi problemi di cuore li deve risolvere lei e solo lei.
Prue non ne era più tanto convinta. Forse stava esagerando ma non riusciva a ignorare l' accaduto.
-Devi avere ragione Phoebe, ultimamente abbiamo pensato troppo spesso a complotti orditi da chissà quali strane creature, che adesso il romanticismo di un ragazzo mi mette in guardia. Però se solo accennassimo qualcosa a Leo…

Non fece in tempo a pronunciare il nome del ragazzo che l'angelo bianco comparve dall'angolo della strada.
Phoebe nel vederlo tirò uno strattone a Prue : - ecco, vedi cosa hai combinato. E adesso cosa facciamo, che gli diciamo. Pensi che lui abbia sentito tutto? Chi lo dice a Piper quando torniamo a casa. -
Bisbigliando Prue :
-Nessuno lo dovrà dire a Piper. Soltanto noi due lo sappiamo e certamente ne io ne te ne faremo parola, non è vero Phoebe?!
Le due sorelle tenendosi a braccetto, strette, s'avvicinarono a Leo, con un sorriso che sembrava tutto fuorché naturale.
-Ragazze c' è qualcosa che non va? Vi vedo stranamente tirate. Mi era parso che mi steste cercando e dato che ero nei paraggi, eccomi qua. - disse Leo col volto sorridente.
Phoebe cominciò a gesticolare, dicendo :
-No. Ecco vedi, sai Leo… - ma fortunatamente Prue l' interruppe e continuò la frase vaneggiante di Phoebe :
-Phoebe voleva dire che ci servirebbe una mano per portare tutti questi pacchi alla macchina. Sai, abbiamo fatto shopping!!!-
Acutamente il ragazzo:
-Me ne sono accorto. Ma più che aver fatto compere sembra che voi abbiate svaligiato qualche grande magazzino.
Una delle buste che portava Phoebe, in quel momento si ruppe e il vestito che avevano comprato a Piper cadde a terra. Leo si chinò per raccoglierlo ancor prima che Phoebe potesse dire :
-Accidenti, proprio il vestito di Piper mi doveva cadere!- poi, guardando il ragazzo che teneva l'indumento tra le mani, si morse leggermente le labbra. Solo per un attimo Leo tenne lo sguardo sull'abito e poi:
-Di sicuro a Piper piacerà. E' molto elegante e poi il color glicine a lei dona molto.
E di nuovo Phoebe :
-Tu credi? Io so che Dan preferisce il giallo. - E nuovamente si morse il labbro.
Prue avvicinandosi alla sorella, le bisbigliò :
-Certo che la tua linguaccia non ha limiti! -
Leo aveva sentito e sorridendo disse loro :
-Figurati Prue, Phoebe è libera di dire quel che vuole. Sai che io e Piper ci siamo lasciati, ed ora ha diritto di rifarsi una vita. -
-Dato che il tasto è stato ormai toccato, io ti vorrei chiedere una cosa Leo. Spero che tu mi possa dare una risposta. - si rivolse Prue con poco tatto verso Leo - Abbiamo ricevuto due lettere questa mattina che dicevano… - ma la ragazza non le ricordava bene, mentre Phoebe le aveva imparate a memoria. La ragazza ripetendole compì l'incantesimo anche su Leo. La Phoebe interiore era entusiasta il suo piano era riuscito. Questa gioia era visibile anche sul volto di Phoebe, anche se non ne capiva la ragione.
Leo da canto suo tranquillizzò le ragazze su quelle lettere, ma Phoebe poi gli chiese :
-Le hai forse scritte tu a Piper? -
-Ah, sono indirizzate a Piper. No, sfortunatamente io non le ho mai detto parole così dolci. - e scomparve.

-Certo che a volte, Phoebe, hai un tempismo micidiale!- disse Prue alla sorella e la ragazza :
-Non so proprio cosa mi sia saltato per la mente. Però adesso possiamo essere sicure e lasciare che l'impavido mittente si faccia sentire ancora!-

5
Rincasate tutte e tre le sorelle, si ritrovarono a parlare della mattinata trascorsa, senza però che Prue e Phoebe accennassero all'incontro con Leo. Piper nel vedere l' abito color glicine compratole la mattina dalle sorelle ne rimase soddisfatta, ma nel mentre Phoebe lo stava togliendo dalla borsa, ecco una premonizione balenarle davanti. L'abito era stato toccato da Leo, il quale si era soffermato ad osservarlo, ed ora toccato da Piper; la premonizione era infatti su loro due. Phoebe però non avvertiva il senso di pericolo, tutt'altro incominciava solo ora a capire un po' il corso di quella strana mattinata. Nella premonizione vedeva un lieto fine per qualcuno anche se ben non si capiva chi, e il volto di Phoebe soddisfatto. Comunque non disse nulla a nessuno, né a Prue né tanto meno a Piper, che era in fibrillazione nell'attesa di una terza lettera. Il gioco era ormai fatto, l'incantesimo imbastito, non mancava altro che l'occasione.

Piper non dovette aspettare molto, prima che nuovamente l' anonimo ammiratore si facesse aventi. Ecco, l' unica cosa che Phoebe proprio non riusciva a spiegarsi era l' identità del mittente di quelle lettere. Si chiedeva come potevano essere recapitate e da chi potessero essere scritte. Solo quando Piper s'allontanò dalla sala e le due sorelle rimasero sole, allora Phoebe decise di spiegare a Prue quello che probabilmente stava accadendo quel martedì.
Sedutasi l'una accanto all'altra Phoebe cominciò a parlare:
-Prima quando ho avuto una premonizione tutto è diventato chiaro. -
-Cosa sarebbe diventato chiaro? Cerca di spiegarti! Non capisco! - chiese incuriosita Prue.
-Allora, con calma, segui il mio ragionamento. Cosa sta succedendo a Piper da questa mattina? Dai, rispondi- disse Phoebe con fare misterioso.
-Ma cos'è, un quiz a premi? Phoebe, cerca di essere concisa e veloce! - rispose l'impaziente Prue.
-Oh, se non aveste me ogni giorno sono più convinta che la vostra vita sarebbe un mare morto!!!! Comunque, da oggi Piper dice di pensare una cosa e di ritrovarsi a far l'esatto contrario, proprio come se ci fosse un' altra Piper che cerca di svincolarsi dalla mente razionale della nostra Piper. -
-Quindi vuoi dire che parliamo con due Piper -
E ancora Phoebe :
-No. Ascolta, è più difficile da spiegare che da capire. Allora, ogni uomo ha un corpo il quale il più delle volte, per non dire sempre, è guidato dal cervello, dalla razionalità; però, oltre alla parte razionale ognuno di noi ha l'istinto, un qualcosa di inspiegabile, che anziché seguire le norme, le regole, segue il cuore, i sentimenti che talvolta cerchiamo di reprimere ma che in realtà stanno sempre lì, in fondo al nostro essere. Piper ha risvegliato questa parte da tempo assopita grazie… - L'interruppe la sorella:
-Grazie a chi o a che cosa , Phoebe! Non ci sarà per caso dietro un tuo incantesimo, perché sai già le conseguenze che potrebbero ricadere su Piper.
-Ecco, sempre pronta a incolparmi. Io povera fanciulla, indifesa, e sola in questo mondo di streghe!- e scoppiarono a ridere. - Non ti devi preoccupare, ma aspetta che proseguo con la spiegazione :
dunque il mio altro me, l'inconscio, come meglio lo vuoi chiamare, in pena per Piper, preoccupato, non ha fatto altro che usare il nostro fine intelletto per…
-... per fare cosa? Phoebe, arriva al dunque!
-In questa casa non ci si può vantare mai… ho capito, proseguo. Dunque, il mio me ha interagito con qualcuno probabilmente affinché noi inconsciamente pronunciassimo degli incantesimi. -
Prue finalmente aveva capito tutto:
-Ecco, quindi il perché di quelle lettere. Non erano lettere indirizzate a Piper, ma incantesimi che letti da noi sono andati ad agire su Piper. Inconsciamente quando li leggevamo pensavamo a Piper e… -
L' interruppe Phoebe desiderosa di trarre le conclusioni di questo strano caso :
-Esatto! Devi proprio ammettere che il mio io interiore è un genio! -
-Peccato che sia solo quello interiore!!! -
-Ah, ah. Comunque lo stesso abbiamo fatto con Leo, quando gli abbiamo ripetuto il testo. -

La domanda ora restava chi mai avesse agito con la Phoebe interiore. Le due ragazze non avevano minimamente idea di chi mai avesse potuto agire in quel modo.
-L'unico modo è quello si aspettare la prossima mossa di questo strano ammiratore di Piper! - disse Prue, trovando l'ovvio consenso della sorella :
-Non credo ci resti altro, anche se io avrei pensato a Cupido, del resto ci deve la vita lo ricordi. -
-Non credo Phoebe, altrimenti avrebbe agito allora, e poi ricordi quello che disse sul fatto che non poteva far niente per un angelo bianco e una strega. -
-Però non è giusto, perché devono sacrificare il loro amore! E' così difficile trovare la persona giusta che quando ci penso mi viene la rabbia- disse rammaricata la giovane sorella.

6
Piper stava girando nervosamente per le stanze della casa, probabilmente in attesa di qualche segnale, o meglio di una lettera. Non sapeva cosa fare per ingannare il tempo, stranamente non aveva voglia di andare al P3. I progetti fatti la mattina stavano svanendo in una bolla di sapone. Si sentiva agitata, emozionata come se stesse aspettando un incontro speciale con una persona speciale. Sentiva addosso il torpore, e l' ansia del primo appuntamento , anche se ormai di tempo ne era passato. Decise allora di sedersi in veranda, coccolando un po' la gatta pensava, pensava, ma chissà a cosa pensava. Non riusciva più a governare la sua mente, questa vagava tra i ricordi alla chetichella senza che la poveretta potesse scegliere. Le affioravano alla mente tanti momenti, belli e brutti, che nell' ultimo anno le avevano movimentato la vita, quando all' improvviso l'immagine della madre le ricomparve davanti agli occhi, proprio come le era successo la mattina al salone.
La gatta le scivolò dalle braccia e corse verso le sorelle. E Piper gridò :
-Phoebe, vieni subito!!!
La ragazza accorse con Prue in veranda per sapere cosa fosse successo :
-Cosa hai da gridare così? Cosa vuoi Piper, ti è arrivata un'altra lettera per caso? -
disse Phoebe, interessata più che mai alla vicenda.
-No, non ho ricevuto niente per ora, ma devo dirvi una cosa assolutamente. E' da stamani al salone che vedo l'immagine della mamma. -
-Come può essere, dovrebbe essere Phoebe ad avere le visioni! - sbuffò la ragazza.
-Ehi Piper, non è che mi vuoi fregare il potere?!? - disse scherzosamente Phoebe.
-F
igurati, potessi fare a meno anche del mio, tutto sarebbe meglio, non c'è ombra di dubbio! - e chinò la testa.
-Bando alle ciance- cercò di interrompere il discorso Prue,- dicci tutto nei minimi particolari cosa hai visto! -
-C' è poco da dire. Ho semplicemente visto il volto della mamma che mi sorrideva entrambe le volte, ma non mi ha detto nulla. Mi osservava e sorrideva. Sembrava molto felice e serena.
-Che fortuna! - sospirò Phoebe - io le uniche cose che vedo sono cose brutte, uffa!
-Chissà cosa ci vorrà dire la mamma, che noi non capiamo. - disse seriamente Prue.
-Da cosa ci potrebbe mettere in guardia oggi, se non abbiamo mai avuto una giornata più tranquilla come questa da non so quanti mesi! - sbuffò nuovamente Phoebe.
-Forse qualcosa che dovremmo facilmente capire, che è proprio sotto il nostro naso ma che non capiamo… - osservò Prue.
-Certo! Ora che mi fai pensare, Prue, hai proprio ragione! Il caso è risolto. Archivia tutte le ipotesi, perché il mio secondo genio ha capito tutto. - si compiaceva la ragazza battendo le mani e sorridendo a più non posso.
Piper non aveva capito l' allusione della ragazza circa il suo secondo essere, mentre Prue aveva afferrato il discorso. Piper non capiva quegli sguardi complici delle ragazze, ma non se ne dava affanno, aveva altro per la testa quel giorno. L'argomento mamma si smorzò, e la giornata continuò tranquillamente fino verso le 16 del pomeriggio.

7
Piper, convinta che fosse Dan a scrivere quelle lettere, decise di non attendere più una terza e di andare dal ragazzo per ringraziarlo. Lo aspettava fuori dalla porta di casa, sapeva che sarebbe rincasato nel primo pomeriggio dal lavoro. Nel vederla Dan ne rimase felicemente sorpreso; solitamente Piper il pomeriggio non aveva molto tempo, indaffarata com' era dal locale. Quell' aria sorpresa confuse la ragazza. Si capiva che Dan era da un po' che non la vedeva, e che la sua visita, pur se piacevole, lo aveva preso in contropiede. Per un attimo l' incertezza assalì la giovane che pensava:
-Se non si aspettava una mia visita dopo quelle dolcissimi lettere, probabilmente non è lui l' autore. Ma se non è lui, chi mai potrà avermele scritte?! -

Dan, vedendo lo sguardo assopito in mille pensieri della ragazza, le chiese:
-Cosa ti succede Piper? Perché all' improvviso ti sei ammutolita? Dai, non restare sui gradini, entriamo in casa! -
La ragazza accennò un sorriso ed entrò nella casa, pensando ancora tra sé - forse è tutta una sua messa in scena per farmi una sorpresa e farmi trovare un' altra lettera. Gli lascerò credere di non aver ricevuto niente!!! -
Piper si sentiva stranamente furba. Le era venuta in mente una trovata geniale sullo stile di Phoebe.
Il discorso tra i due si concluse velocemente, dandosi il solito appuntamento al P3. I lori discorsi non erano mai molto lunghi. Sì, Dan era una tesoro di ragazzo, si capiva che provava dei forti sentimenti per lei, ma c'era sempre una cortina tra di loro, un velo copriva i loro animi, soprattutto quello di Piper.

8
Era arrivato il momento di prepararsi per la serata. Le tre ragazze erano indaffarate nel farsi belle, soprattutto Piper. Prue e Piper attendevano con ansia la prossima mossa strategica della madre. A Phoebe per un attimo sembrava di vivere in un romanzo, proprio come quelli che era solita leggere nella vasca da bagno!

Tutto era pronto. Piper sfoggiava un raccolto, e alcuni riccioli le incorniciavano il volto. L' abito glicine le donava molto, semplice , sobrio ed elegante. Il cuore le batteva a mille, e non riusciva a capacitarsene. Non le era mai successo di essere così impaziente per una appuntamento con Dan!! Continuava a guardare l' orologio, e l' ingresso del locale. Phoebe e Prue facevano lo stesso, però cercando il volto di un' altra persona : Leo. Phoebe era morbosamente curiosa, ed ogni cinque minuti chiedeva a Prue qualcosa :
-Ma, secondo te, la mamma cosa avrà escogitato per far incontrare Leo con Piper? Certo l'incantesimo è stato pronunciato, ma ho paura che questo non possa bastare. E se qualcuno da lassù avesse capito l'astuto stratagemma! - parlava con gli occhi rivolti verso l'alto.
-Non ti preoccupare questa volta hai ordito un piano a prova di te stessa. Non possiamo parlare di un incantesimo, anche se il suo effetto è proprio quello. Tu, io e la mamma non abbiamo fatto niente, abbiamo creato soltanto l'opportunità, il resto non ci compete. - tranquillizzò la sorella con fare calmo e come sempre posato.
-Devo dire che quando parli così mi piaci, Prue Halliwell! - e guardandosi sorrisero.
Dopo di che ordinarono qualcosa da bere e sul loro sottobicchiere in cartone c' era una frase. Incuriosite la lessero :

I loro due cuori riconoscersi potranno
se i loro occhi innamorati si rincontreranno.
chi il cuor di lei avere non potrà
domani mattina all' alba di lei non si ricorderà
e la loro vita felicemente continuerà.

Il barman, incuriosito da quella strana filastrocca, si porse verso le ragazze dicendo loro:
-Ma chi l'ha scritta quella filastrocca sui sottobicchieri? Se lo sa Piper va su tutte le furie. Sarà meglio controllare il resto dei sottobicchieri!
Phoebe sobbalzò sul rigido sgabello e rivolgendosi verso il barman :
-Tom, mi vuoi dire che sono i primi due sottobicchieri con questa frase? -
E Tom :
-Esattamente, sarà magari la pubblicità di qualcosa. Non saprei Phoebe. -
Phoebe prese il polso della sorella e guardandola dritta negli occhi:
-Ecco fatto l' ultimo… Cosa scommetti che tra un po' arriverà chi stiamo aspettando...
-Geniale! Hai ragione! E' successo ancora! Ormai il gioco è fatto, adesso sta ai loro cuori e ai loro esseri interiori manifestarsi. - sorrise soddisfatta Prue.
-Non c' è dubbio, se avessero solo un briciolo del mio essere interiore, potrei giurare che tutto finirà per il meglio!

Dite et facto, dalla porta arrivano contemporaneamente Dan e Leo. Il momento fatidico era arrivato. Quale sguardo avrebbe catturato Piper per sempre?
Phoebe e Prue fremevano, si stringevano forte le mani, mordicchiandosi il labbro inferiore. Sembravano due adolescenti emozionate davanti a un racconto romantico; ma quella era la realtà.
Piper però rimaneva ferma, immobile mentre i due ragazzi le si avvicinavano lentamente. Le sembrava di vivere in un rallenti. Le mani le sudavano e disperatamente cercava di asciugarsele, e di mettere in ordine quei riccioli ribelli che le cadevano sul volto, quando si ritrovò la mano di Leo sopra la sua, che tremolante e impacciata non sapeva che fare ne che dire se non :
-Il glicine è un colore che ti dono molto, Piper. -
La ragazza era stordita, quella mano così grande ed avvolgente e quelle parole… non sapeva neppure lei che dire ne che fare. Per un attimo pensò che la sua bella serata era stata rovinata dall' arrivo di Leo. Piper non poteva immaginare che invece le cose sarebbero finite per il meglio...
Alzando lo sguardo verso Leo, nel tentativo di allontanare con la mano i riccioli dal volto, lo sguardo di Piper si immerse in quello del giovane. Tutto era andato come stabilito. I loro cuori si riconobbero e l'incantesimo fece il resto con il povero Dan.
Nella sala una voce esultante si sentì :
-Evviva, les jeux sont faits. Adesso Prue tocca a te! - sorridendo, con il volto ricolmo di luce e di entusiasmo. Ma subito Prue la smorzò :
-Da tutta questa storia almeno hai imparato a dire una frase in francese, anche se di solito lo si dice ad un tavolo da gioco! -
e
le ragazze scoppiarono in una fragorosa risata.
Quel martedì qualcosa davvero era cambiato !


Scritto da Kiara


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