Streghe Italia

Le trascrizioni degli episodi di "Streghe"
Episodio 3.16 "Il dolore di Prue"

Trascrizione realizzata da Kia


[Scena: Phoebe e Prue sono in riva al mare, le onde s'infrangono sulla spiaggia, Prue scatta alcune foto mentre Phoebe costruisce castelli di sabbia]
Phoebe: e così ho l’onore di proclamare questa torre di sabbia regno di Phoebeville…Urrà!
[mentre Prue sta fotografando il castello un'onda la schizza e il castello di Phoebe è distrutto] Phoebe: (ride)
Prue: sai, non riesco a capire…
Phoebe: ehi, che cosa non capisci?
Prue: il fatto che hai dedicato una parte della tua vita a costruire qualcosa che dopo verrà distrutta e tornerà ad essere granelli di sabbia in pochi secondi
Phoebe: ahh, Phoebeville vivrà in eterno nei cuori degli abitanti che han preso ad amarla.
Prue: uhm
Phoebe: ma che ti succede? Cos’è quest’aria triste?
Prue: cosa?
Phoebe: l’unico scopo della giornata era rilassarsi e divertirsi!
Prue: io invece pensavo che fosse quello di lasciare a Piper e Leo un po’ d'intimità com'è giusto che abbia una coppia che ha rimandato la luna di miele.
Phoebe: oh, si, ma c’è qualcosa che ti turba!
Prue: confesso che questa spiaggia non è allegra per me.
Phoebe: ma è un posto incantevole.
Prue: d’accordo vedi, tu sei troppo giovane per ricordare ma è qui che ci portò la nonna dopo il funerale della mamma, tentava di farci distrarre un po’.
Phoebe: oh, uau!
Prue: già, so bene che tu ami la spiaggia e non volevo rattristarti ma quello che ha a che fare con sabbia e oceano mi scuote i nervi.
Phoebe: puoi dirmi perché?
Prue: la morte di nostra madre non ti riempie di rabbia?
Phoebe: mi rattrista molto
Prue: io invece non mi rattristo facilmente, non piansi al suo funerale.
Phoebe: quindi vedere la mamma al matrimonio di Piper e in più la spiaggia…
Prue: già, perdonami se sono stata brusca con te…
Phoebe: non dire altro, la principessa Prue si è pronunciata, per ordine della regina, che sarei io…
Prue: l’avevo capito.
Phoebe: …Phoebeville e tutta la sua gloria verranno abbandonate per più verdi pascoli e senza indugio
Prue: oh, evviva la regina!
Phoebe: evviva, mi piace essere acclamata.
[un obiettivo fotografico inquadra Prue, una donna con accanto un'ombra la sta fotografando e Prue a sua volta la vede e la fotografa]
Prue: ehi! No no aspetti.
[la donna scappa e Phoebe raggiunge Prue di corsa]
Phoebe: tutto bene?
Prue: ahh, c’era una donna e c’era un’ombra accanto a lei, doveva essere un demone.
Phoebe: un’ombra? Che vuoi dire? Era un ectoplasma?
Prue: no, era più simile ad uno spettro, la ho fotografata, comunque.
Phoebe: questo sai cosa vuole dire? Che c’è un nuovo demone in città.

[Scena: nella vecchia casa di Cole, un uomo avanza lievitando a pochi centimetri da terra, nella casa ci sono anche la proprietaria dell’appartamento ed un altro uomo]
Signora: allora, siete forestieri?
Demone1: si, è così.
Signora: e vivrete qui tutti e due?
Demone1: certo si, è esatto.
Signora: ah, non fraintendetemi, niente da obiettare su ogni stile di vita alternativo, solo non amo il rumore, capito vero?
Demone1: non ama il rumore, capito.
Signora: ad esempio l’ultimo inquilino, il signor Turner, era un tipo un po’ strano, è sparito così, di colpo, senza lasciare traccia, ma era simpatico e tranquillo, quindi mi piaceva molto.
[l’altro demone si avvicina ad un pannello, lo apre e ci trova un piccolo altare]
Demone1: senza lasciare tracce, è così?
Demone2: c’è un residuo demoniaco soprattutto in quest'altare, è suo, lo posso percepire.
Signora: c’è che cosa? Che ha detto?
Demone1: di certo lei sapeva che cose strane avvenivano qui ed era suo dovere informare con chiarezza i nuovi futuri inquilini…
Signora: (con tono molto agitato) ascolti io non so di che cosa lei…
Demone1: e poiché ha evitato di mostrarci l’altare noi ci domandiamo: cos’altro su Cole Turner potrebbe nascondere in quel piccolo cervellino umano?
Signora: (quasi piangendo) io non capisco niente di quel…ihh…
Demone1: non cerchi di parlare, il suo cervello dirà la verità per lei.
[l’altro demone le azzanna in collo]
Signora: aaaaaahh
[la signora rimane distesa sul pavimento, il secondo demone si asciuga i canini sporchi di sangue con un fazzoletto]
Demone1: Belthazoor, è vero?
Demone2: lei non lo sapeva, ma conosceva chi di certo lo sa.

[Scena: Piper si sta guardando allo specchio, Leo è alle sue spalle]
Piper: però dovrei vestirmi di bianco o color latte, insomma, è un ricevimento di angeli bianchi, no?!
Leo: l’abito che indossi è perfetto, sei…bellissima, piacerai a tutti i miei amici, se mai arriveremo da loro.
Piper: bene, ma non capisco perché le mie sorelle non possano venire con noi, insomma potremmo tenerci tutti abbracciati e tu…
Leo: io trasporto te perché sei mia moglie, ma non sono un taxi cosmico per l’intera famiglia.
Phoebe: (che è appena scesa dalle scale, sorride) hai detto moglie.
Piper: uhh
Leo: ahh
Piper: d’accordo, sono pronta come non sono mai stata.
Phoebe: aspetta, e l’ombra vista da Prue che sembrava un demone?
Leo: prometto che saremo a distanza di chiamata se una misteriosa ombra simile a un demone attaccasse.
Phoebe: e allora voi due divertitevi, e portatemi una nuvola.
[Piper e Leo si abbracciano e svaniscono]
Prue: Phoebe.
Phoebe: si?
Prue: io devo andare da Morris, potrebbe aiutarmi a rintracciare questa donna.
Phoebe: perché, che hai trovato?
Prue: niente, è questo il problema, l’ombra non appare in nessuna delle foto.
Phoebe: mi sembra molto strano.
Prue: c’è niente nel libro?
[suona il campanello, Phoebe va ad aprire]
Phoebe: no, niente, non ho molti appigli purtroppo.
[al di là della porta c’è l’ispettore che investiga su Cole]
Phoebe: ispettore, posso aiutarla?
Ispettore: mi può dire dove trovare Cole Turner, so che è vivo e so anche che è in città
Phoebe: davvero?
Ispettore: si, davvero, vuol sapere perché lo so, perché la sua padrona di casa, la signora Owens, è stata assassinata.
Phoebe: la signora Owens, o, mi dispiace, è orribile.
Ispettore: o, dire orribile è dire poco.
Phoebe: Cole non è colpevole, il Cole Turner che io conosco non farebbe mai…
Ispettore: il Cole Turner che conosce lei? Non mi sembrano parole giuste in bocca ad una donna che è stata lasciata di punto in bianco dal suo ragazzo quattro mesi fa.
Phoebe: so che sta pensando, e so che quello che dico le sembra… mi creda io sono molto addolorata per l’accaduto…
Ispettore: quella donna aveva lo sguardo terrorizzato, il suo cranio era forato in due punti e quando la polizia è arrivata quasi tutto il suo cervello era sparso sul pavimento, sia disgustata, sia sconvolta, ma non si affigga a dire che è addolorata.
Prue: si calmi ispettore, le parla come se fosse lei l’assassina.
Ispettore: se cerca di proteggere Turner potrebbe essere sua complice, ora, per l’ultima volta, dov’è nascosto?
[Phoebe e Prue tacciono]
Ispettore: lo troverò, stia tranquilla, e lo farò a pezzi, e poi farò a pezzi anche lei.
[l’ispettore se ne va, Prue si avvicina a Phoebe]
Prue: non lo ha fatto, Prue, io so che non lo ha fatto.
Prue: non sono io quella che devi convincere.
[l’ispettore arriva alla sua auto dove c’è anche la donna della fotografia]
Ispettore: niente da fare, tu hai notato niente?
Donna: no, tutto tranquillo, devo restare qui a sorvegliarle?
Ispettore: no, la sorella ti ha già notato lo sai.
Donna: lo so, e mi ha anche fotografato.
Ispettore: dai, andiamo.
[intanto Prue vede la donna]
Prue: accidenti, ma quella lì è la donna della spiaggia, la vedi anche tu l’ombra?
Phoebe: no, io vedo solo l’ispettore Davidson e una donna. Ma che cosa significa, ci ha fatto seguire da lei?
Prue: io sono molto più preoccupata per la cosa che sta seguendo lei, e non capisco perché tu non la veda.
Phoebe: non importa, basta che la veda tu, pensi che abbia a che fare con la morte della padrona di casa?
[intanto la macchina con la donna e l’ispettore si allontana]
Prue: bè, sarebbe davvero molto strano se non ne avesse. E va bene, la seguirò e la proteggerò da quell’ombra, se sono l’unica a vederla vuol dire che è mio compito proteggerla.
Phoebe: si, ma il modo in cui l’ispettore ha descritto l’omicidio…
Prue: lo so, starò attenta, ma tu intanto trova Cole, devi dirgli che cosa è successo e scopri se sa qualcosa su questa misteriosa…ombra, intesi?
Phoebe: va bene!
[Prue esce di casa]

[scena: mausoleo, dentro ci sono Phoebe e Cole]
Cole: dovrai andare via di qui.
Phoebe: che cosa? E perché?
Cole: sta diventando troppo pericoloso.
Phoebe: insomma vuoi sparire di nuovo.
Cole: sì se servirà a salvare la tua vita.
Phoebe: insomma vuoi farmi impazzire. Cole, non voglio perderti ancora..
Cole: qualche demone evidentemente sa che sono vivo, o almeno lo sospetta, altrimenti perché avrebbero ucciso la mia padrona di casa? E se hanno ucciso lei allora uccideranno chiunque abbia avuto a che fare con me.
Phoebe: ed ecco perché non te ne puoi andare, dobbiamo fermarli prima che facciano del male a qualcun altro, o che ne facciano a te.
Cole: vogliono me, Phoebe, è la mia battaglia, e la combatterò.
[Cole si allontana]
Phoebe: Cole, io ti amo, e se per non perderti sarò costretta ad affrontare un paio di demoni in più durante il mio cammino, portali qui.
[Cole ritorna sui suoi passi]
Cole: Purtroppo non sappiamo contro cosa dovremo combattere, un'ombra strana che solo Prue può vedere, io non ho la minima idea di cosa possa essere.
Phoebe: allora lo scopriremo, insieme [Phoebe abbraccia Cole] non riporteremo in vita la signora Owens ma…fidati di me, vendicare un innocente ti da una grande carica.

[Scena: Prue è in macchina e sta pedinando l’ispettore Davidson, in macchina dell’ispettore c’è la donna che fotografava Prue con le sue foto in mano]
Donna: non noto niente che desti il minimo sospetto, se non si considera lo smalto rosa sui piedi.
Davidson: tu tienile sempre d’occhio.
Donna: sei convinto che siano delle assassine?
Davidson: non so più che pensare.
Donna: noo, c’è qualcosa che non mi vuoi dire, bé si, lo so che sono solo una recluta ma penso di avere il diritto di sapere quello che stiamo cercando.
Davidson: senti, io, io ho visto tante di quelle cose che non mi convincono e sembrano, bè vedi io non so cosa cercare, ma finché non lo saprò tu devi stare buona e controllare solo Phoebe Halliwell.
Donna: perché almeno non ti prendi una serata di libertà, vai a casa e fai una bella dormita.
Davidson: no, non posso, no finché non ne verrò a capo, tu invece, puoi lasciare le foto sulla mia scrivania e andare a nanna, ricomincerai domani.
Donna: Riece, io…
Davidson: è un ordine!
Donna: allora buona notte[esce dalla macchina]
Davidson: grazie, anche a te.
[Prue vede la donna uscire dalla macchina e la segue.

[scena: vecchio appartamento di Cole, lui e Phoebe stanno entrando]
Phoebe: o no!
Cole: [chiude la porta] ce la fai? [Phoebe annuisce col capo] cerca di non toccare niente, non devi lasciare impronte.
Phoebe: ma se tento di avere una premonizione?
Cole: usa il dorso della mano.
Phoebe: hai trovato qualcosa?
Cole: no, è questo luogo, mi emoziona essere qui.
Phoebe: lo so, emoziona molto anche me.
Cole: per la prima volta io gioivo come un essere normale, c’erano mattine in cui mi svegliavo accanto a te e…e non mi sentivo un demone, ero solo un ragazzo innamorato di una splendida ragazza, lo volevo così tanto, e ho creduto al mio sogno.
Phoebe: no è più un sogno ormai, potremmo realizzarlo, noi avremo una vita insieme.
Cole: come?
Phoebe: scacciando gli esseri malvagi che vogliono separarci.[Phoebe si allontana e ha una premonizione in cui i due cercatori uccidono Davidson mentre Prue volta le spalle]
Cole: cosa hai visto?
Phoebe: Prue, ha voltato le spalle, perché non ha fatto niente per fermarli?
Cole: fermare chi?
Phoebe: oh, due demoni uno aveva dei denti come li hanno i vampiri e poi non toccavano terra, uccidevano Davidson.
Cole: li conosco, sono demoni cercatori, hanno modi veloci per raccogliere informazioni, velocissimi.
Phoebe: sai come sconfiggerli?
Cole: No.
Phoebe: speriamo che ce lo dica il Libro della Ombre.
[escono dalla casa]

[scena: la donna è nell’ufficio di Davidson, trova ad aspettarla un cercatore]
donna: ahh, santo cielo! Mi avete spaventata, state aspettando l’ispettore Davidson?
Cercatore1: anche lei lo aspetta?
Donna: no, questa sera è di servizio[intanto il 2° cercatore le arriva alle spalle]
Cercatore1: dove?
Donna: io questo,[si volta e vede l’altro demone] non lo so.
Cercatore1: ne è davvero sicura?
[Prue è nel corridoio e sente l’urlo della donna che intanto è stesa a terra senza vita]
Cercatore1: che cosa sapeva?
Cercatore2: niente, non le ha detto niente.
Cercatore1: il che significa che lui di sicuro sa qualcosa.
[Prue con il suo potere sfascia la porta, i due demoni scompaiono e appare l’ombra misteriosa, Prue cerca di usare il suo potere ma non ha effetto, dall’ombra appare qualcuno]
Essere: sono al di sopra dei tuoi poteri. E’ il suo momento,[dal corpo della donna esce l’anima]
Prue: ma chi sei tu?
Essere: sono la morte, e dovrò tornare.[scompare con l’anima della donna]

[scena: Phoebe è nel salotto di casa e sfoglia il Libro delle Ombre, Cole è con lei]
Phoebe: ci siamo, i cercatori raccolgono informazioni nutrendosi delle cellule celebrali delle loro vittime, oh, che gioia!
Cole: dunque la mia padrona di casa deve aver parlato di me all’ispettore Davidson, ecco perché lo cercano, dice qualcosa dei demoni che assumono forma di ombra?
Phoebe: no, ma dice come sconfiggere i cercatori, vuoi leggere?
Cole: oh, no, no! L’ultima volta per poco non mi fulminava!
Phoebe: forse perché le tue intenzioni erano malvagie, probabilmente ora sa che cerchi di essere buono.
Cole: preferisco non rischiare. [entrambi ridono, Prue entra in casa]
Prue: ah, presto, mi occorre il libro, perché lui è qui? Non devi permettergli di avvicinarsi.
Cole: mantengo le distanze, non ti preoccupare.
Phoebe: ah, perdonami se ora dico una frase banale, ma sembra che tu abbia visto un fantasma Prue.
Prue: già, e purtroppo non ho salvato il mio innocente!
Cole: Davidson?
Prue: no, la sua collega, la ho persa di vista per pochi secondi e la hanno presa.
Phoebe: erano questi due?
Prue: ah, si, mi sembra che siano loro.
Phoebe: sono demoni rivelatori di menzogne e nessuno sopravvive al loro test.
Cole: hanno ucciso la signora Owens e ora cercano Davidson.
Prue: per arrivare a te!
Cole: si, per arrivare a me. [pausa] bene, li affronterò da solo.
Phoebe: no,non puoi, non sai, l’hai, l’hai detto tu stesso, non sai come sconfiggerli.
Prue: ah, e ho paura che avremo un altro figlio del male da combattere.
Phoebe: vuoi dire l’ombra?
Prue: esatto! Leo, Leo. [Leo compare con Piper alle loro spalle e Leo ha una cosa molto luminosa in mano]
Phoebe: ahhh cos’è quella lampada?
Leo: regalo di nozze.
Piper: brillante, vero?!
Prue: sicuro, ah Leo esiste la possibilità che la morte, insomma c’è l’angelo della morte?
Leo: certo, perché?
Prue: io l’ho incontrato.
Phoebe: ah, cosa? Ci prendi in giro?
Prue: l’ombra si è presentata così a me, quando ha preso la collega di Davidson e mi ha detto anche che ben presto sarebbe tornata per Davidson.
Cole: non lavora con i demoni.
Leo: no, infatti, non è un angelo malvagio.
Prue: per l’inferno lo è e come, e se io posso vederlo significa che devo fermarlo.
Leo: Prue, tu non puoi fermarlo, lui assolve sempre il suo incarico.
Prue: non potrà questa volta, ho bisogno di trovare Davidson, se riuscissi a portarlo qui lo proteggerei meglio.
Piper: un attimo, Davidson? Riece Davidson? L’investigatore distrettuale è il tuo innocente?
Prue: hai qualche problema?
Piper: un problema gigantesco, non possiamo proteggerlo senza dirgli che siamo streghe.
Prue: si, lo so Piper, ma lo supereremo, io, io non posso restare a guardare la morte prendere quell’uomo.
Phoebe: e non lo farai, se è esatta la mia premonizione, tu volti le spalle quando i demoni attaccano.
Prue: ma non ha senso. Non lascerò che la morte prenda un altro dei miei innocenti, Phoebe, hai un biglietto da visita di Davidson?
Phoebe: Mh [va a prenderlo]
Cole: scusatemi. [si allontana e scompare]

[scena: ufficio di Davidson, la polizia ha ritrovato il corpo della donna]
Poliziotto1: qui nessuna impronta.
Poliziotto2: preleva qualche frammento di vetro.
Davidson: l’ho mandata via per allontanarla da ogni pericolo, invece.
Poliziotto3: coraggio ispettore.
Davidson: avrei dovuto avvertirla, dirle che…
Poliziotto3: e cosa avrebbe potuto dirle?
Davidson: l’assicuro che mi impegnerò a distruggere l’uomo che l’ha uccisa, fosse anche l’ultima [gli squilla il cercapersone] cosa che faccio, io lo prenderò. [se ne va, nel corridoio incontra Cole]
Cole: lascia in pace le Halliwell, è me che stai cercando, ti dirò tutto quello che vuoi sapere, te lo prometto, ma non qui, non è sicuro.
Davidson: non mi toccare Turner, sei in arresto e me ne occuperò io personalmente.
Cole: cosa? Shh!
Davidson: perché dovrei tacere? [Cole lo prende e sparisce con lui, subito dopo arrivano i due cercatori]
Cercatore1: l’hai percepito anche tu?
Cercatore2: Belthazor è vivo.
[scena: Cole e Davidson appaiono nel mausoleo]
Cole: mi dispiace, ma non avevo altra scelta, sono abili a seguire le tracce, ma avranno difficoltà a percepirmi in un cimitero.
Davidson: co…come siamo arrivati qui? che diavolo succede? Che mi sta succedendo?
Cole: adesso respira a fondo e calmati.
Davidson: tu chi sei?
Cole: qualcuno che ti ha salvato la vita. Cerca di calmarti ispettore, se io fossi un assassino ti avrei già ucciso, chiaro!
Davidson: e allora lasciami solo andare via, ti prego, io voglio solo andare via.
Cole: mi dispiace, non lo posso fare, se i demoni arrivano a te scopriranno che il modo per arrivare a me è uccidere Phoebe, e io questo non posso permetterlo.
Davidson: quando tu dici d…demone tu.
Cole: non uso una metafora.

[scena: Leo sta cercando di sistemare la lampada]
Piper: uh, nh, nh.
Prue: purtroppo Davidson non mi risponde, deve essergli successo qualcosa.
[Phoebe scende le scale]
Phoebe: Cole non c’è più.
Leo: che vuoi dire?
Phoebe: hai capito bene, ho cercato dappertutto, sarà andato a cercare Davidson da solo, per proteggerci.
Piper: si, ma se i cercatori lo troveranno prima di lui…
Prue: Cole deve riportarlo qui.
Phoebe. Il mausoleo, lo avrà portato al mausoleo, è lì che abita Cole.
Piper: e sarebbe lì che tu hai visto morire l’ispettore nella tua premonizione?
Phoebe: può darsi, andiamo.
Prue: no, io posso arrivarci più rapidamente.
Leo: e se incontri i demoni? Ti occorre il potere del trio per sconfiggerli.
Prue: allora non li sconfiggerò, proteggerò solo Riece il tempo necessario per portarlo via.
Phoebe: Prue.
Prue: Phoebe, la tua premonizione non si avvererà, te l’ho detto, la morte non vincerà questa battaglia.

[scena: mausoleo, Cole sbatte Davidson contro il muro]
Davidson: maledetto, non toccarmi.
Cole: te l’ho detto, non voglio farti del male.
demone1: (appena apparso nel mausoleo) Belthazor io suppongo.
Cole: non capisco chi…
Demone1: abbiamo percepito la tua luce, ti stai indebolendo (si avvicina lievitando e intanto appare l’altro demone)
Cole: lui non centra niente.
Demone1: perché dovremmo volere lui, adesso abbiamo te.
Demone2: a meno che l’umano non sappia qualcosa che Belthazor vuole che ignoriamo.
(appare la proiezione astrale di Prue)
Prue: salve, (rivolgendosi a Cole) posso darti una mano?
Cole: cosa ci fai qui? (lei gli fa l’occhiolino)
Davidson: come è arrivata qui, che diavolo succede?
Demone1: bene, bene, bene, il potente Belthazor va a letto con una strega.
Prue: non essere volgare.
(Davidson cerca di scappare, il demone2 lo prende e lo sbatte contro il muro, Cole attacca il demone1, mentre Prue tira un gran calcio al demone2, vicino a Davidson appare la morte, Prue smette di combattere mentre Cole è attaccato dai due demoni)
Prue: avanti, combatti miserabile codardo(inizia a tirare pugni e calci ma non può colpire la morte)
(Davidson è steso a terra, Cole è immobilizzato dai due demoni e vede Prue che combatte con l’aria)
Cole: Prue!
Morte: io non perdo mai, è la sua ora.
Prue: passerai sul mio cadavere.
(Cole riesce a liberarsi dai demoni che poi scompaiono e guarda Prue perplesso, anche la morte svanisce senza portare con se Davidson)

[Scena: casa Halliwell, Leo sta cercando di sistemare da qualche parte una lampada luminosissima e non troppo bella]
Piper: è così…luminosa.
Leo: sicuro che lo è, rappresenta la luce dell’amore eterno.
Piper: ah, quindi non potremo mai spegnerla?
Phoebe: con queste tariffe io lo farei a tempo di record.
Piper: voglio solo dire che non credo si addica al nostro salotto.
Leo: e alla sala da pranzo? O all’ingresso, che ne dici?
Piper: Phoebe
Phoebe:oh, mi prendi per stupida? Ne resterò fuori, e poi sono troppo preoccupata per…
(nel frattempo entrano Prue e Cole, Cole ha Davidson su una spalla)
Cole:te l’ho già detto Prue, se non fossi ritornato a essere un demone avrei avuto bisogno d’aiuto.
Prue: io pensavo a salvare Davidson.
Cole: no, lo stavo facendo io.
Phoebe: insomma, che è successo, sta bene vero?
Cole: c’è mancato poco, i cercatori lo aspettavano in tribunale.
Prue: e hanno seguito Cole al mausoleo.
Leo: coma sai che non vi hanno seguito anche qui?
Cole: li ho battuti, loro devono percepire un bagliore per…seguirlo.
Phoebe: si sono ritirati?
Cole: già!
Prue: si, li ho presi a calci.
Cole: no, calci all’aria.
Prue: te l’ho detto, lottavo contro l’angelo della morte e evidentemente ha vinto.
Leo: Prue, questo è impossibile.
Prue: ma è vivo mi sembra.
Cole: per poco, può darsi, i cercatori torneranno e cercheranno sangue, mio e vostro, l’unica cosa che ignorano è come trovarci.
Prue: ma adesso sanno che Davidson è la chiave.
Cole: se tu avessi combattuto con me avremmo potuto
Prue: tu non sei l’esempio perfetto del gioco di squadra, Cole.
Piper: ehi, tu dovevi restera incollato a noi, ricordi?
Cole: ho cercato di proteggervi tutti.
Phoebe: a rischio della tua vita?
Cole: la vostra è più importante.
Prue: l’unica cosa che non hai considerato, Cole, è che non conta quanto sia pericoloso Davidson per noi, tu lo sei molto di più.
Cole: oh, no penso di avervi dimostrato che io ormai
Phoebe: no, Cole, non è a quello che si riferiva, tu fai parte della nostra vita adesso, sai quasi tutto ciò che ci riguarda, se avessi perso
Cole: i cercatori vi avrebbero annientato.
Leo: devo consultarmi con gli Anziani, troppe complicazioni
(Davidson si sveglia e vede Leo scomparire, si alza di scatto, e tira fuori la pistola)
Prue: ispettore, lei ha battuto la testa.
Davidson: non ho le allucinazioni, le cose che ho appena visto non sono causate da un colpo alla testa.
Prue: vede, lo so che le sembrerà assurdo crederlo dopo tutto quello che ha passato stanotte ma noi siamo dalla sua parte, noi siamo i buoni.
Davidson: non so chi diavolo siete ma il bene non è il mio principale problema ora.
Cole: a costo della vita non possiamo lasciarti andare.
Phoebe: Cole!
(Davidson carica la pistola)
Davidson: prova a fermarmi.
Cole: ti trovi in una stanza con tre streghe e un demone, sei certo che la pistola ti servirà?
Prue: ecco io, io forse le sembrerò un po’ strana ma non sono soltanto i demoni che la cercano, anche l’angelo della morte la vuole, la prego, la prego resti qui e noi la proteggeremo.
Davidson: non ho paura della morte, voi invece mi terrorizzate.
(Davidson se ne sta andando, Cole ha intenzione di seguirlo)
Phoebe: Cole!
Cole: vi denuncerà, raccoglierà prove e poi
Piper: Cole! Noi non sequestriamo i poliziotti e non li tratteniamo con la forza.
Phoebe: ma li seguiamo e li proteggiamo anche se si ribellano, andiamo! Tu no, resti qui!
Cole: allora dovrò aspettarvi qui da solo?
Piper: si, niente bagliori, e chiudi a chiave la porta, Prue?
Prue: andate avanti.
Phoebe: ma i demoni…
Prue: i demoni sono solo pedine, gli passerò sulla testa.
(Piper e Phoebe escono di casa)

[scena: spiaggia, Prue è sola]
Prue: “spiriti dell’aria della sabbia e del mare riunitevi per lasciare l’angelo passare, invio queste parole nel vento, la morte arrivi davanti a me, io conterò da uno a tre” avanti, lo so che puoi sentirmi.
(dietro di lei appare la morte)
morte: sei certa di volere davvero parlare con me?
Prue: io…
Morte : avanti, non ho molto tempo, c’è gente che aspetta, che non ha di certo tutto il giorno, avanti, che succede ho preso tuo marito e lo rivuoi, un fratello, tua madre…
Prue: non parlare di lei, non nominare mia madre.
Morte: non era poi così difficile da indovinare, hai gli occhi tristi di una bambina.
Prue: e va bene, tu vuoi Reece Davidson e il mio compito invece è proteggerlo, avanti, che vuoi
da me?
Morte: non è per questo che mi hai chiamato.
Prue: si invece!(inizia a piangere)
Morte: no, è la tua scusa tu ce l’hai con me perché ho preso la tua mammina.
Prue: te l’ho già detto, non parlare di lei!
Morte: quanti anni avevi? Dieci, vediamo se indovino
Prue: smettila!
Morte: più piccola scommetto, e adesso pensi che salvando questo… come si chiama, Davidson pensi di farmi pagare il conto in qualche modo, che in qualche modo alla fine mi vincerai
Prue: vattene!
Morte: no, mi hai voluto e ora mi ascolterai, stai perdendo del tempo prezioso.
Prue: mi dispiace
Morte: non è il mio tempo che stai sprecando è il tuo, non mi accetti per quello che sono e questo ti impedisce di provare dolore per me.
Prue: tu non mi conosci, non sai assolutamente niente di me.
Morte: ma ho già visto questa scena tante volte in passato, la rabbia, il dolore, tu trattieni le lacrime, ti senti piena di odio sei furiosa nei miei confronti come se io fossi il peggiore dei demoni
Prue: tu sei il peggiore dei demoni
Morte: no, io non sono buono o cattivo, io sono, sono inevitabile.
Prue: che devo fare per salvare Davidson?
Morte: ah, ancora non vuoi capire, non puoi fare niente per lui.
Prue: io non posso lasciar morire un uomo innocente.
Morte: devi lasciarlo morire, non hai altra scelta, e finché non imparerai ad accettare questo, non avrai chiara la visione globale
Prue: di quale visione parli?
Morte: te la mostrerò, oh, non preoccuparti, non è la tua ora…
(la morte tende la mano a Prue)
morte: …o non ancora per l’esattezza
(Prue tende la mano entrambi spariscono)

[scena: cimitero, funerale della donna, Davidson è presente alla funzione, in macchina Piper e Phoebe lo osservano]
pastore: anche sesto attraversando l’oscura…
Phoebe: (al cellulare con Cole) Prue è uscita subito dopo di noi, non è ancora tornata?
Cole: qui non si è visto nessuno, sto impazzendo.
Phoebe: già, prova a stare in un’auto per 16 ore.
Cole: nessun segno dei cercatori?
Phoebe: ancora niente ma Davidson ci ha portato a un
Cole: a che cosa?
Phoebe: non importa, se Prue torna, dille di chiamarci, ti amo.
Cole: Phoebe
(Phoebe riattacca il telefono)
Phoebe: e adesso che si fa?
Piper: non possiamo di certo interrompere il funerale, quindi non ci resta che osservare da qui.
Phoebe: non capisco, dici a una persona la morte ti cerca e questa va al cimitero? Ti sembra astuzia?
(i due demoni si avvicinano a Davidson)
Davidson: volete me? E va bene, ma questa gente ha già sofferto troppo.
(si allontanano e Piper li vede)
Piper: Phoebe!
(entrambe escono dall’auto e li seguono, questi entrano in una cappella ma il demone2 sbarra la porta, Piper e Phoebe rimangono fuori, dal vetro vedono però all’interno, Davidson estrae la pistola e inizia a sparare contro i due demoni che rimangono impassibili)
Phoebe: ehi, ispettore, esca subito di lì, presto.
Demone1: sei stato coraggioso ispettore, non rovinarti adesso dov’è Belthazor?
Davidson: Belthazor?
(Prue e la morte appaiono dietro il primo demone mentre il secondo morde Davidson, Prue volta le spalle.)
Prue: oh, no!
morte: è la sua ora, come era l’ora di tua madre
Piper: Prue, facci entrare.
Morte: non combattermi più.
Piper: apri il portone!
(Prue si gira e piange, i due demoni spariscono e Piper e Phoebe rimangono a guardare Prue sconvolte dal suo comportamento, la morte prende Davidson, Piper e Phoebe riescono ad entrare)
Piper: Prue!
Phoebe: stai bene?
Prue:non lo so
Piper: che è successo?
Phoebe: i demoni ti hanno fatto del male?
Prue: no
Piper: come sei entrata qui?
Prue: mi ha portato la morte.
Phoebe: non capisco.
Prue: sapete, io…io…non capisco neanche io il mio modo di agire.
Piper: ma come hai potuto restare ferma lì e lasciarlo morire?
Prue: perché era la sua ora, capisci? Io volevo salvarlo ma non potevo
Piper: non hai neanche provato
Prue: mi dispiace
(si avvicina al corpo di Davidson e inizia a piangere)
Prue: mi dispiace, mi dispiace tanto.

[scena: casa Halliwell, il telefono suona, Cole va a rispondere ma appare il demone1]
Cole: non si suona solitamente?
demone1: noi volevamo sorprenderti.
(indica il suo compagno che salta dalle scale addosso a Cole)
(Prue, Piper e Phoebe sono in macchina , Phoebe ha il telefono in mano)
segreteria: non siamo in casa, lasciate un messaggio e verrete richiamati
Phoebe: Cole, sei lì, rispondimi, anzi, non toccare il telefono, precipitati fuori.
Prue: dovrei sdoppiarmi lì?
Piper: meglio restare unite.
Phoebe: corri!
(Piper rischia di andare a sbattere)
(Cole scaraventa su un tavolo il demone2 mentre l’altro si avventa su di lui tentando di morderlo, Cole se ne libera e gli lancia due sfere di energia, questo le schiva intanto il dem1
lo butta a terra, Cole perde i sensi e questo si prepara a morderlo)
demone1: adesso scopriremo ciò che ci volevi nascondere.
(le sorelle entrano in casa e Prue usa il suo potere sul dem2 che cade a terra, Phoebe tira un
pugno al dem1 e Prue prende a calci il secondo, Mentre Piper prende Cole le sorelle continuano a combattere)
Piper: ok, andiamo, andiamo
(Prue si sta scatenando sul dem2)
Cole: Prue, non così.
(le tre sorelle si avvicinano, Phoebe ha la formula in mano)
Phoebe: coraggio
Phoebe/Piper/Prue: “la conoscenza ottenuta attraverso mezzi delittuosi provoca effetti pericolosi, la mente che brucia con il fuoco rubato punisce sempre chi ha sbagliato”
(i due demoni scoppiano, Phoebe va da Cole e lo bacia)
Prue: almeno uno è salvo.
Phoebe: oh, hai sentito? Sei stato appena nominato innocente.
Cole: ed è un bene?
Phoebe: per Prue è molto importante.
(appare Leo)
Piper: oh, che tempismo, hai perso lo show.
Leo: lo so ma loro me l’hanno imposto, (rivolto a Prue) stai bene?
Prue: si
Piper: che significa loro te l’hanno imposto, c’erano gli anziani dietro tutto questo?
Leo: no ma volevano che Prue imparasse una lezione da sola, e duramente.
Cole: quale lezione?
Prue: che la morte non è il male.
(Prue si allontana)
Phoebe: ora va meglio?
Prue: si.
Leo: le occorre tempo.
Piper: e a noi occorre una cameriera. Sai ci ho pensato e per questa lampada non vale affatto la pena di litigare, quindi se a te piace…piace anche a me.
Leo: davvero?
Piper: certo, voglio dire, la vita è troppo breve .
(si baciano e Leo fa cadere la lampada che si rompe)
Piper: oh! Caspita! Adesso mi piace ancora di più.
(entrambi ridono e ricominciano a baciarsi)

[scena: Prue è sulla spiaggia,seduta su gli scogli,guarda il mare e riflette]
morte: stai osservando le onde? Non le puoi controllare meglio di me.
Prue: ho capito che non sei il male ma non capisco perché non avrei dovuto combattere quei demoni.
Morte: perché eri sola contro due.
Prue: avrei potuto vincere.
Morte: mi dispiace, avresti perso, Prue.
Prue: come sai il mio nome?
Morte: l’ho letto nel mio elenco, venivi dopo Reece Davidson.
Prue: eri lì anche per me?
Morte: certo, se non avessi smesso di combattermi, per questo potevi vedermi, devi allargare la tua visuale, Prue, concentrare tutta la tua rabbia sopra di me ti rende più vulnerabile ai reali mali di questo mondo, dovrai ricordarlo molto bene in futuro. Che c’è?
Prue: non lo so, io sono stata…ti ho odiato così a lungo, dal momento in cui la mamma è morta e non riesco a essere diversa.
Morte: piangi per lei…e poi va’ avanti.
(la morte scompare e Prue scoppia in lacrime)


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Le trascrizioni degli episodi © 2001/02 Antonio Genna - Streghe Italia
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