"Vertice per la
pace - 1^ parte (Meet the Dupes)" (2.8)
“Wow, un Jason Behr era già una presenza notevole
nella serie, perdonatemi l’apprezzamento, ma addirittura due…una piacevole
scoperta davvero inattesa!!
Per la verità sapevamo che prima o poi sarebbero spuntati gli altri
quattro alieni, ma la sorpresa è stata comunque tanta.
Prima di tutto mi ha colpito il loro biglietto da visita veramente
singolare: abiti e pettinature decisamente pittoreschi, così
simpaticamente anni ’80 da suscitare uno spontaneo sorriso. Un tocco di
modernità però è stato dato dai piercing e dai tatuaggi, elargiti a larghe
mani su tutto il corpo. I costumisti si sono decisamente sbizzarriti…
crepi l’avarizia…
Il regista e gli sceneggiatori hanno decisamente dimostrato un sorridente
compiacimento nel costruire il look di questi buffi personaggi, che
appaiono molto più “alieni” dei nostri amici roswelliani…
Curioso il ruolo del clone di Tess, che stranamente appare molto più
timida e facile ai rimorsi della nostra vecchia conoscenza…Assistiamo
invece ad una Isabel/Lonnie priva di scrupoli, per non parlare di Michael/Rath
decisamente cinico. Sembra quasi che in loro prenda vita la metà oscura
che si nasconde dietro l’apparenza di bravi ragazzi dei nostri eroi. Quasi
uno sdoppiamento fisicamente percepibile della personalità.
La scelta di non mostrare immediatamente l’esecuzione del clone di Max da
parte di Rath risulta se possibile ancora più inquietante e si ha fin da
subito l’impressione, al momento del primo contatto, che Max nutra dei
sospetti in merito, mai confessati neppure a sé stesso.
Inedito il bacio tra Rath e Liz, situazione che probabilmente non si
sarebbe mai verificata col vero Michael ma che forse rappresenta un
inconfessato desiderio di quest’ultimo…Francamente leggo molta psicanalisi
in questa puntata ma la sensazione resta, come sempre, assolutamente
personale…
Divertente la scena in cui Alex si rende improvvisamente conto che
esistono due gruppi di alieni e cerca di congedarsi dai cloni con un
ingenuo pretesto.
Sottile anche la finezza del momento in cui, all’UFO CENTER, i ragazzi
siedono proprio sotto la scritta “Are they still here?” ovvero “Sono
ancora qui?” riferita agli alieni. Ovviamente la risposta è sotto gli
occhi di tutti…
È evidente fin dall’inizio che i cloni sono inaffidabili, o perlomeno si
ha la sensazione che nascondano qualcosa di grosso, relativamente alla
storia del raduno newyorkese e non convincono del tutto nemmeno quando
Rath spiega a Max in maniera un po’ confusa la situazione in merito alla
Confederazione e alla riunione dei reali.
Forse ci saremmo aspettati qualche domanda in più da parte di Max o
qualche spiegazione supplementare da parte dei cloni ma ci pare di capire
che non possiamo attenderci nulla di preciso sulla realtà al di fuori
della Terra; quando si esula dal contingente le spiegazioni appaiono
sempre un po’ “arrangiate” e sommarie. Non si può pretendere troppo
nemmeno dalla più fervida fantasia…
Bello il colpo di scena quando si scopre che la Isabel che ha parlato con
Max confessandogli il proprio tradimento è in realtà Lonnie e che il
Michael che interviene è Rath, anche se effettivamente sarebbe stato un
po’ ingenuo immaginare Isabel così astiosa e prepotente nei confronti
dell’adorato fratello.
C’è da registrare qualche altra ingenuità qua e là, per esempio nella
sequenza in cui Valenti ferma la macchina con i cloni e crede alla storia
della festa in costume. Idem dicasi per il padre di Isabel, abilmente
raggirato da Lonnie con la poco credibile storia della Giulietta teatrale,
situazione che diviene ancora più inquietante se si pensa che un padre
amorevole non è stato in grado di distinguere la figlia da una persona che
le somiglia solo nell’aspetto, ma che rivela fin da subito una carica di
cinismo assolutamente palese…
Straziante l’addio di Max a Liz, l’ennesimo della serie, perché ad ogni
momento e in ogni episodio la loro vita viene messa in pericolo. Sempre in
bilico sulla borderline, i due ragazzi si trovano ancora una volta faccia
a faccia ma adesso Liz non può pretendere nulla dal suo amato Max, essendo
stata lei stessa artefice delle proprie disgrazie, diremmo così, e deve
incassare impassibile la restituzione del regalo di Natale e il rifiuto
della sua amicizia. Tuttavia generosamente si lascia sfuggire una
raccomandazione sul granilith, che però passa quasi inosservata,
particolare assolutamente incredibile, agli occhi di Max.
Rath rischia infine di tradirsi al momento della partenza, quando è sul
punto di eliminare anche il clone di Tess, che rifiuta di unirsi alla
compagnia perché dilaniata dai rimorsi e da chissà quale altra oscura
consapevolezza su quanto sta per accadere.
Credo che nessuno di noi vorrebbe trovarsi in macchina con Lonnie e Rath,
tra i quali, fra parentesi, si è anche sviluppata una tresca, ma ormai Max
e Tess sono in ballo e non dubitiamo che balleranno parecchio nel prossimo
episodio…” |