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I commenti di Joy agli episodi TV di Roswell
1^ stagione


"Roswell (Pilot)" (1.1)


Confesso di aver provato una forte emozione nel rivedere i primi minuti della primissima puntata.
“Tutto è cominciato lì” si potrebbe dire, prendendo a prestito le parole di una vecchia canzone. L’effetto è ancora elevato a potenza, considerando che una visione retrospettiva del tutto, alla luce delle vicende seguenti alle quali abbiamo già assistito, offre un quadro più completo dell’insieme.
La prima cosa che colpisce è la maturazione subita dai personaggi col trascorrere del tempo. In queste prime puntate non solo l’abbigliamento ma anche le pettinature e il trucco tradiscono la giovane età dei protagonisti, in tutto e per tutto calati nelle vesti di un gruppo di liceali inesperti dei sentimenti e della vita.
A distanza di appena un anno li ritroviamo, nella seconda serie, più maturi e più grandi, forgiati già da mille vicende più grandi di loro, che li hanno fatti crescere in fretta.
La prima puntata contiene alcune sequenze indimenticabili, che rimarranno sempre impresse nella memoria di un fan che si rispetti: la sparatoria al CrashDown Café; il salvataggio di Liz; la fuga di Max e Michael sulla jeep; l’emozionante momento della confessione, quando Max rivela alla ragazza le sue origini extraterrestri. E poi ancora la sequenza in cui i due stabiliscono una connessione e ciascuno riesce a leggere dentro l’altro; il CrashDown Festival con lo schianto dell’astronave aliena e il viso terribilmente triste dei tre ragazzi che vivono interiormente il proprio dramma mentre intorno tutti gli altri ridono; il finto incidente a Maria studiato per depistare Valenti; la sequenza conclusiva in cui Max spiega dolorosamente a Liz che tra loro non potrà nascere nulla “di più” perché sono diversi.
Quest’ultimo è forse il momento emotivamente più toccante dell’intero episodio, una vera “perla”, grazie alla splendida interpretazione dei due protagonisti, che riescono a trasmettere emozioni profonde più con i silenzi e le delicate espressioni del viso che attraverso le parole.
È inutile nasconderlo: sorprende riscoprire Liz ancora fidanzata con Kyle, ritrovare il protettivo e familiare Alex e soprattutto una Maria già molto simpatica e tuttavia estremamente più “bambina” rispetto a quella che siamo abituati a conoscere nella seconda serie. E stupisce ancora di più ritrovare il caro, vecchio, Valenti, alle prese con il mistero non ancora svelato della sparatoria. Già esistono tutti i presupposti per una storia scoppiettante ed estremamente coinvolgente, condita con tutti gli ingredienti giusti: ottima musica; inquadrature studiate con precisione maniacale; ambientazioni curate al dettaglio; caratterizzazione perfetta dei personaggi; studio approfondito dei sentimenti umani, in tutte le loro forme: amore, amicizia, paura, speranze, desideri.
Cosa si può chiedere di più ad una serie?


© 2002 Antonio Genna - Roswell.it
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