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TRADIMENTO!!!


RIASSUNTO: In questo racconto si presume un tradimento futuro.. ma la domanda che bisogna farsi è... "Con chi?" e soprattutto "Da parte di chi?"...

DATA DI STESURA: 30 luglio 2005

VALUTAZIONE: adatto a tutti

E-MAIL: chiara2004@aliceposta.it

DISCLAIMER: Tutti i diritti dei personaggi del racconto appartengono alla Jason Katims Productions / Regency Television - 20th Century Fox. Il racconto appartiene al sito Roswell.it.


"Buon giorno" disse Maria affacciandosi alla cucina.
"Buon giorno anche a te" disse Tess mentre stava dando il biberon mattutino al piccolo Zan.
"Allora?" Cos'è successo ieri sera ho sentito che siete entrati tardi.... si è riacceso qualcosa tra te e Kyle?... dimmi la verità" disse Maria, quelle parole fecero diventare Tess di un colore molto caldo.
"Bè... niente di particolare siamo andati con Zan a fare un giro nel parco" rispose imbarazzata Tess.
"Buon giorno" disse Michael entrando in cucina, baciò Maria e prese la sua solita tazza di caffè.
"Continuiamo il discorso più tardi" disse a bassa voce a Tess, facendole tirare un respiro di sollievo.
"Bè allora cos'è successo ie..." disse Michael però interrotto bruscamente da Maria.
"Senti dovresti controllare un attimo la caldaia, la lavatrice e già che ci sei controlla pure quell'asse del pavimento... non vorresti mai che la tua dolce metà si facesse male mentre non ci sei vero?" disse Maria in maniera supplichevole, anche se Tess aveva azzeccato il perchè gli chiedeva di fare tutte quelle cose.
"Ehi ciao" disse Kyle entrando in cucina senza far caso a chi c'era, si avvicinò e diede un bacio sulla guancia a Tess.
Le immagini si commentavano da sole. Maria spinse con tutte le forze che aveva Michael fuori dalla cucina, lasciando i due ragazzi soli.
"Bè prima o poi lo avrebbero dovuto sapere" disse Kyle.
"Sospettavano già qualcosa.... e tu invece come hai intenzione di comportarti con Katy?" disse Tess afferrandoli la mano.
"Bè andrò a casa sua, e con tutta la dolcezza che ho li dico che mi sono innamorato di una bella ragazza di nome Melissa Campbell o vuoi che li dico che ti chiami Tess Harding decidi un po' tu"
"No... Melissa andrà benissimo" disse Tess ridendo e poi li diede un soffice bacio.
"Bè come stà oggi il nostro campione?".
"Bene... un po' agitato ma bene" disse Tess, sorpresa da quel "nostro" pronunciato dalla bocca di Kyle, prese il bambino e lo girò per farli fare il ruttino.
"Come mai?" chiese Kyle stupito mentre prendeva un bicchiere per versarci del succo d'arancia.
"Non lo so.... è tutta notte che piange si è calmato da poco... probabilmente gli stanno spuntando i primi denti"

"Allora cosa stanno dicendo?" chiese Michael a Maria, che stava origliando da dietro la porta, a bassa voce.
"Niente di particolare.." disse lei, staccandosi bruscamente dalla porta.
"Niente di particolare?.. e tu saresti stata attaccata alla porta per mezz'ora per ascoltare niente di particolare?"
"Bè cosa ti devo dire hanno detto che stanno insieme e che Kyle lo deve dire a Katy... niente che noi non sapevamo già"
Dopo aver pronunciato quelle parole Maria cominciò a preparare una valigia, perchè quel fine settimana sarebbero dovuti partire per San Francisco. In quelle ultime settimane, qualcosa con il bambino di Amy non andava per il verso giusto e quindi avrebbero dovuto effettuare un parto cesareo, non si poteva più aspettare.
Maria imperterrita continuò a preparare la valigia come se dovesse fare un viaggio di piacere, ma l'agitazione che provava era evidente.
"Non ti preoccupare andrà tutto bene" disse Michael avvolgendola in un caloroso abbraccio.
"Lo so... deve andare tutto bene"
"Oggi come sta?" chiese Michael appoggiando la mano sulla sua pancia che ormai non passava più inosservata.
"Un po' agitata come al solito... mi sa che ha preso il carattere del padre" disse lei sorridendo.
"Bene almeno siamo sicuri che ha ereditato qualcosa da me.... adesso vado all'università, mi devo far vedere di tanto in tanto" disse Michael.

"Allora la valigia è pronta, i miei li ho avvertiti.... eppure manca qualcosa" disse Liz ricapitolando le cose per non dimenticarsi niente.
"Amore, non andiamo via per un viaggio di piacere, andiamo in un ospedale, qualunque cosa hai dimenticato domani o dopodomani siamo a casa" disse Max sbuffando.
"Senti stavo pensando... visto che siamo già fuori casa perchè non ci prendiamo una bella vacanza, andiamo a San Fracisco e poi quando sarà tutto a posto partiamo e ce ne andiamo a Miami... immaginati il mare, la spiaggia, il sole caldo io e te... e al massimo se propio non ti và di scendere in spiaggia ci sarebbe una bella suite solo per noi due" disse Liz abbracciando Max, dopo averlo provacato gli diede un sensuale bacio.
"Bè l'offerta mi attira molto.... Potremmo viverlo come la nostra luna di miele" appena finito di parlare, Liz gli sorrise e lo baciò.
"Però..", "C'è pure un però??" disse Liz facendo finta di essere offesa.
"Si purtroppo, però Lunedì io inizio il tiro cigno, quindi la nostra luna di miele dovremmo rimandarla"
"Ah" disse Liz staccandosi bruscamente.
"Però", "Però cosa?" disse Liz speranzosa.
"Però, se a te non dispiace, ci sono due posti per il prossimo fine settimana per Las Vegas, non sarà Miami però sempre meglio che rimanere qui" Liz gli saltò in braccio per la felicità.
"Devo subito dirlo a Maria.." poi si fermò di scatto, "Anzi no, questa volta sarà solo una cosa tra me e te" disse Liz sorridendo.
"Ah... guarda che dopo ci prenderò l'abitudine" disse Max dopo averli dato un tenero bacio sulle labbra.
Poi Liz guardò l'orologio:"Oh, Max è tardissimo, muoviti o se no perdiamo il volo e dopo chi la sente Maria".

"Ciao" disse una voce alle spalle di Maria.
"E tu chi sei?" chiese Maria cercando di vedere il volto nascosto dall'oscurità del luogo.
"E dove siamo?" riprese Maria guardandosi in gi ro.
Ci fu un lampo e l'ambiente si illuminò, come se una mano invisibile avesse premuto un interruttore posizionato da qualche parte nella stanza.
Tutto si illuminò, si trovava in una stanza, molto strana, ma visto l'arredamento assomigliava ad una camera da letto.
Guardando su quel letto vide Michael che dormiva accanto a una donna dai lunghi capelli castani, molto mossi.
Maria rimase sconvolta <Michael, che dormiva con un'altra donna?> cominciò a pensare tra se e se.
"Hai visto? Non si conosce mai nessuno fino in fondo" disse la stessa voce di prima alle sue spalle.
Quando si girò, vide la stessa persona accolta tra le braccia di Michael.
"E tu chi sei??" disse Maria trattenendosi nel non saltarli addosso, poi si sfiorò la pancia, quello era diventato ormai un tic, ma con sua grande sorpresa la gonfia pancia non c'era più.
"Sorpresa?" disse la misteriosa figura, ma non ebbe nessuna risposta da parte di Maria.
"Cara Maria, benvenuta su Antar, questo è il tuo futuro o per l'esattezza il suo" disse indicando Michael.
"Il mio fututro? cioè il suo futuro?" disse Maria sbigottita.
"Si hai capito bene, vedi tra qualche anno Michael, anzi Rath, Zan, Vilandra e Eva dovranno tornare sul loro pianeta, e le coppie più o meno ritorneranno"
"In che senso?"
"Loro torneranno a causa di una guerra, tu in dolce attesa del secondo figlio e Liz, bè non posso dirti tutto, comunque vi prometteranno di tornare ma passerranno 10 anni da questa promessa".
"Ma tu chi sei? Perchè mi dici tutto questo?"
"Chi sono?Qui la tua migliore amica... Rath è tornato con Vilandra, ha avuto anche un figlio, Jamen, che nome buffo eh?? Comunque io sono la sua amante mi chiamo Aira... so cosa vuol dire essere usati e poi gettati, quindi visto che sei ancora in tempo lascia Rath, racconta a tua figlia che suo padre è morto e rifatti una vita.. ti prego ascoltami Maria, io amo tantissimo Rath ma i miei sentimenti non sono ricambiati.. lascialo perdere ci saresti solo peggio in un futuro, fidati di una persona che lo stà subendo adesso" ad un tratto la bella ragazza dai lunghi capelli castani sparì sia davanti a lei sia sul letto.
Michael si alzò di sopra assalto, e alla vista di Maria davanti al suo letto sgranò gli occhi.
"Maria? Ma come hai fatto ad arrivare fino a qui?" la ragazza non rispose.
"Come sta Nathalie?" insistette Michael in modo da instaurare un discorso.
A quelle parole Maria scoppiò a piangere e scappò via.
"Maria! Maria!" cominciò ad urlare Michael.
"Maria.. dai svegliati siamo quasi arrivati" disse la tranquilla voce di Michael.
Maria aprì gli occhi e quando lo vide, per la prima volta provava un sentimento d'odio nei suoi confronti, come se l'avvenimento fosse già avvenuto.
"E' successo qualcosa?" chiese Michael notando la strana espressione sul suo volto.
"No, avanti scendiamo" disse Maria molto freddamente.
Appena usciti dall'aereoporto, presero un taxi e arrivarono all'ospedale; Maria non spiaccicò parola per tutto il viaggio anche se Michael coglieva ogni pretesto per instaurare un discorso subito sgonfiati dalle varie smorfie del volto di Maria.

"Ciao!" disse radiosamente Liz.
"Ciao!"finalmente Maria cambiò espressione salutando l'amica, Michael notando quel cambiamento di atteggiamento si convinse che il peggio era passato, ma forse quello era solo l'inizio di una bufera.

"Ciao Maria, Tess e Kyle? dove sono?" chiese Jim sbucando da una stanza.
"Bè vedi, Tess non è potuta venire con il bambino piccolo e Kyle ha preferito stare lì con lei, era così triste perchè non poteva venire.... comunque li chiameremo quando sarà tutto finito... la mamma? come sta?" chiese Maria, ma a queste ultime parole il voltò di Jim si intristì, si limitò ad indicarli una delle tante stanza.
Appena Maria entrò nella stanza, la situazione si presentò peggio da come se l'era immaginata, sua madre si trovava distesa sul letto con tantissimi tubi che l'aiutavano a respirare, accanto al letto c'erano due piccoli video e in uno di questi si sentiva un piccolo cuore che batteva, molto probabilmente quello del suo fratellino.
Un dottore stava iniettando qualcosa nel sottile tubicino della flebo.
"Se vuole può parlarle, si sbrighi tra un po' la portiamo in sala operatoria..." disse il dottore, Maria si limitò solo ad annuire.
"Ciao mamma... allora tra un po' sarà tutto finito" disse Maria sorridendo anche se il volto cominciò a rigarsi di lacrime.
"Non ti preoccupare bambina mia... tua madre cadrà soltanto quando la Terra cadrà" disse Amy cercando di sdrammatizzare il momento, poi l'anestesia fece effetto ed Amy fu portata in sala operatoria.
Intanto Maria tornò nella sala d'aspetto dove si trovavano Michael, Max, Liz e Jim e da qualche minuto anche Isabel e Jess.
"Ciao Maria come va?" chiese Izzy abbracciando l'amica.
"Come vuoi che vada??" disse Maria sorridendo cercando di sdrammatizzare.
Poi Maria si sedette di fianco a Liz e Izzy accanto a lei, in quella stanza regnava il silenzio totale nessuno voleva proferire parola, Michael continuava a studiare con lo sguardo Maria, ma purtroppo lei si accorse e lo fulminò con lo sguardo.
Dopo parecchie ore una barella attraverso il corridoio ed entrò nella stanza, subito dopo fu seguita da una piccola culla con un nastro azzurro.
"Lei è la signora Maria DeLuca?"chiese un dottore.
"Signorina"specificò, fulminando con lo sguardo un'altra volta Michael.
"L'operazione di sua madre è andata bene, ora vada a casa e torni domani, solo allora potremmo sciogliere definitivamente la prognosi" poi si girò e tornò nella stanza di Amy seguito a ruota da Jim, che insisteva per avere ulteriori chiarimenti.

Michael era già nella sua camera, quando entrò Maria e afferrò la sua valigia.
"Dove hai intenzione di andare?" chiese Michael meravigliato.
"Max verrà a dormire qui ci vediamo domani mattina" e poi si chiuse la porta che subito dopo fu aperta da Max.
"Ma cosa stà succedendo tra te e Maria?" chiese Max.
"Non lo so è così da stamattina" cercò di spiegare Michael.

"Cosa stà succedendo? Liz cosa stà succedendo?"disse Maria urlando.
"Ti amo, lo giuro ti starò sempre vicino.... tutte balle la verità è che il suo destino lo sta seguendo e io che mi sono lasciata infinocchiare" riprese Maria.

"Ma perchè? Scusa , ma non è normale che faccia così?" sbottò Max.
"E lo dici a me? Io che ne so.. si è svegliata e ha cominciato a trattarmi così... Maxwell non mettere mai incinta Liz passeresti nove mesi d'inferno".

"Si ma... Maria, non puoi lasciarlo per un sogno è una motivazione assurda e poi adesso c'è anche una bambina di mezzo... cosa li dirai se hai veramente intenzione di lasciarlo, tu tra qualche anno mi lascerai con una bambina per il tuo destino?? cioè Maria se non vuoi pensare a lui pensa a tua figlia cosa li racconterai quando ti chiederà di lui" disse Liz, cercando di farla ragionare.
"La cosa più logica -disse Maria con il tono più serio che aveva- le dico che è morto" poi si girò, si infilò sotto le coperte e non parlò più, anche se Liz avrebbe voluto continuare la discussione per farla ragionare; poi rassegnata si infilò anche lei sotto le coperte e si addormentò.

Quella notte Maria riebbe un'altra volta quel sogno, mentre Michael non dormì per niente, continuò a rigirarsi nel letto cercando di capire cosa aveva potuto far arrabbiare Maria così tanto, ma non riuscì a trovare nessuna soluzione logica.
Ad un tratto qualcosa si accese nella sua mente, avrebbe fatto un piccolo interrogatorio l'indomani a Liz, lei di sicuro ne doveva sapere qualcosa.

Il giorno dopo tutti si recarono a far visita ad Amy, anzi alla neo-mamma Amy.
"Ciao come va?" disse Maria sorridendo, verso la madre.
"Bene un po' di dolori ma tutto sommato bene, invece tra di voi come vanno le cose?" disse Amy, rivolta a Michael e a Maria.
"Tutto bene" disse Maria.
Nella stanza cadde un profondo silenzio interrotto all'improvviso da Liz.
"Bè dov'è il nostro nuovo arrivato" disse Liz improvvisando un sorriso sforzato.
Gli unici a non capire la situazione furono Isabel e Jess, che erano allo scuro di tutto.
"E' in incubatrice ma se volete vederlo potete... però dopo voglio che torniate subito a casa, soprattutto tu" disse Amy indicando Maria con un dito.
"Nelle tue condizioni non saresti dovuta neanche venire.... quindi visto che adesso hai visto che sto bene voi due ve ne tornate a casa.. tanto io qui ne avrò ancora per qualche mese" disse Amy.
Maria non potè fare altro che annuire, si avvicinò alla madre gli diede un bacio sulla fronte e gli mormorò un bassissimo ciao.
Prima di tornarsene a casa tutti si fermarono davanti al nido.
In una delle tante incubatrici c'era un piccolo bambino che dormiva, sull'incubatrice c'era un fiocco azzurro con scritto: "Benvenuto Eddy Valenti".
Liz rimase incantata a vedere quel piccolo essere non piangere in mezzo ad altri 20 bambini urlanti, rimase quasi estasiata poi ad un tratto un flash.
Si ritrovò in una casa, e su una piccola poltroncina c'era seduto il suo Max che stava dando il biberon ad una piccolissima creatura.
La stanza cominciò a rutare al suono di una voce. "Liz! Liz.."
Poi Liz si girò di scatto, come se si fosse risvegliata da un sogno e davanti a lei c'era Michael.
"Ti devo parlare" disse Michael molto seriamente.
A Liz non li fu neanche dato il tempo di rispondere che fu trascinata nel parcheggio.

"Mi vuoi spigare cosa stà succedendo?" chiese Michael appoggiandosi a una delle macchine con le braccia incrociate.
"Non so a cosa ti stai riferendo.." disse Liz, guardandosi intorno cercando di evitare il suo sguardo.
"Liz guardami, non sei capace di dir bugie... tu sei la migliore amica di Maria, quindi sai per forza cosa li stà succedendo" disse Michael traendo le sue conclusioni.
"Senti -disse Liz, sentendosi stufa di essere presa da intermediario fra lui e Maria- se avete problemi parlatene e risolveteli" dopo aver detto queste parole, si girò e camminò il più veloce possibile verso la macchina.
Michael rimase sbigottito da quella risposta, e dopo esser rimasto paralizzato per quella risposta si girò e corse dentro l'ospedale, cercando Maria, ma apprese da Jim che se n'era andata : "Se n'è appena andata, Isabel e Jess vi hanno offerto un passaggio fino a casa, ma lei ha detto che tu saresti tornato con il primo aereo... Michael, scusa se te lo chiedo ma sta succedendo qualcosa?" chiese Jim.
"Non lo so Jim, ma temo il peggio".
Poi, Michael, salutò Jim, si girò, prese il primo pullman e si diresse verso l'aeroporto dove prese il primo aereo.

Durante il viaggio in macchina, le uniche voci che si sentivano erano quelle di Isabel e Jess, ormai mancavano pochi minuti e sarebbero arrivati a Roswell.
In tutto il viaggio hanno sempre cercato di strappare a Maria il motivo per cui lei e Michael non si fossero parlati per tutto il loro soggiorno a San Francisco, ma Maria si rifiutava di parlare.
Continuava a guardare fuori e a pensare cosa fare quando lei e Michael sarebbero rimasti da soli.
"Cosa li dirò? Devo dirlelo... basta non posso più vivere così.." e tanti altri pensieri ruotarono nella sua testa.
Poi ad un tratto sentì come un intruso nei suoi mille pensieri, si girò di scatto verso Isabel: "Piantala" disse urlando.
"Senti Maria non puoi continuare così, sfogati"
"Senti, non vuol dire che se tu sei aliena e amica di Michael io mi debba sfogare per forza con te" gli disse molto aspramente Maria.
Da quel momento cadde il silenzio più totale fino a quando non arrivarono davanti a casa.
"Senti Isabel, ti chiedo scusa non avrei mai dovuto risponderti in quel modo" disse in tono tristissimo Maria.
"Non ti preoccupare Maria, hai ragione, io non mi devo intromettere nella vostra vita".
Poi Maria scese dalla macchina ed entrò in casa.

"Ciao com'è andato il viaggio?" chiese sorridendo Tess.
"Bene... Michael è già arrivato?" chiese Maria.
"Si.... è uscito con Kyle... ma è successo qualcosa? era molto giù"
"No... non ti preoccupare tutto ok... adesso vado a letto voglio riposarmi un po'" disse Maria, mentendo spudoratamente.
Maria si trascinò in camera da letto e cadde in un sonno agitato.
Quando si svegliò, trovò Michael che la guardava seduto accanto a lei.
"Ciao" disse Michael per interrompere il ghiaccio.
"Dobbiamo parlare" disse con un tono molto serio Maria.
"Senti Michael... in questi giorni lo so... i tuoi occhi mi vedevano strana, distante, arrabbiata... infatti io ero tutto questo"
"Si ok... ma cosa centro io"
"Ora ti racconterò tutto dall'inizio, perchè è giusto che tu sappia" e cominciò a raccontarli dei sogni frequenti che aveva e di Aira.
"E tu non crederai veramente a queste cose?" chiese stupito Michael.
"Avanti Michael, quante volte le cose più assurde si sono avverate?.. Dimmelo! quante?... Troppe eh?... Io sono stufa... stufa di tutte queste cose aliene".
"Però mi sembra di avertelo già dimostrato che tra te e il mio destino io abbia preso una decisione.... tu lo sapevi quanto tenessi a tornarmene a casa, ma che ho scelto te perchè io ti amo... Maria ti amo troppo, e non riesco a capire perchè tu metta in dubbio tutto ciò" disse Michael prendendole le mani.
"Michael, lo so... ma so anche che non sappiamo cosa ci riserverà il futuro e so che non bisogna mai dire mai... e so che devo proteggere mia figlia da voi alieni… Michael non sono più un adolescente, disposta ad aspettarti preoccupata che tu torni possibilmente intero ora non sono più sola ho mia figlia"
"Cosa intendi per "mia figlia" guarda che è nostra... e cosa intendi per noi alieni, vuoi dire che anch'io sono una minaccia per nostra figlia" la voce di Michael cominciò ad alzarsi.
"Michael io non dico che tu potresti uccidere nostra figlia, ma che tu, il tuo essere alieno e tutto il tuo destino un giorno potrà ricadere su di lei e farla soffrire... sinceramente è questo che vuoi?" anche la voce di Maria cominciò a farsi più alta cercando di scavalcare quella di Michael.
"Cosa stai dicendo che mi vuoi lasciare?" questa domanda non ebbe una risposta, ma solo lo sguardo sicuro di Maria.
"Maria tu non mi puoi lasciare con la scusa di un sogno" disse urlando Michael.
"Non ti lascio solo per un sogno ti lascio perchè sei un alieno.. e perché devo proteggerla" disse urlando, ma queste ultime parole colpirono Michael nel profondo.
"Bè se le cose stanno così..... sai non riesco capire come ho fatto ad innamorarmi di te" finito di dire ciò prese la valigia che non aveva ancora disfato, e si diresse verso la porta.
"Kyle mi prenderà il resto della roba" disse a Maria dandogli le spalle, poi scomparì nel buio della sera.
"Scusami Michael, ma è meglio per tutti e due" disse Maria a bassa voce e piangendo.
"Ciao... senti non ho potuto fare a meno di sentire" disse mortificata, Tess.
"Non ti preoccupare... almeno a qualcuno non dovrò dare spiegazioni"poi abbracciò l'amica.
"Senti se vuoi... me ne vado... non so se l'hai notato sono aliena anch'io" disse Tess ironicamente.
"No... resta... tu non ti preoccupare ok?" Tess annuì.
Poi Maria tornò a letto.

"Ciao... vedo che mi ha ascoltato" disse Aira sorridendo, seduta su un divanetto di una delle sale del palazzo reale di Antar.
"L'ho fatto ma non perchè me lo hai detto tu" disse Maria mentendo.
"Ne sei sicura?" disse Aira maliziosamente.
"Certo... devo proteggere mia figlia da voi" disse seriamente Maria.
"Spero che tu sappia che dopo quello che hai fatto il futuro è cambiato radicalmente...." disse Aira sorseggiando una tazza di qualcosa.
"In che senso??"
"Mah.. per adesso qui non è successo niente... a parte che non potrò neanche mai dirtelo visto che è questa l'ultima volta che ci possiamo sentire... sai a Rath non gli è andato tanto giù quando ti ha trovato qui l'ultima volta.. chi lo sà.. adesso potrebbe non tornare mai più su Antar, come potrebbe partire lo stesso.. comunque adesso devo andare.... comunque hai fatto la cosa giusta, uomini come Rath non si meritano niente" Aira scomparse.
"Già..".

Maria si svegliò a causa dello squillare del telefono.
"Pronto?" disse assonnata.
"Maria.. ciao sono Liz ... ma cos'è successo Michael è arrivato qui e da due ore si è chiuso in cucina con Max"
"Uffa.. tutti che vi impicciate dei fatti degli altri... per fortuna che non l'ho sposato se no dovevo dare spiegazioni anche al prete... comunque si l'ho lasciato... e se qualcuno te lo chiede tipo Izzy diglielo pure almeno non dovrò giustificarmi con tutti... adesso scusami ma ho sonno" e riattaccò, senza dare il tempo a Liz di rispondere.
Maria non riuscì più a riaddomentarsi, continuò a pensare a quello che gli aveva detto Aira, poi cominciò ad innervosirsi pensando a Liz e a Isabel che si impicciavano troppo spesso nella sua vita, il suo ultimo pensiero fu indirizzato a Michael colui che ha sempre amato e che nonostante tutto non ha ancora smesso di amarlo.

Scritta da Iaia


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