Marsala: la
cucina
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Primi piatti
CUSCUS
Etimologicamente la parola "cuscus" indica un
particolare tipo di impasto che si ottiene lavorando del materiale con poca
acqua; ad esempio i muratori della zona trapanese chiamano così una mescola di
acqua, cemento e sabbia dalla grana grossa, usata come manto di posa per i
pavimenti. Gastronomicamente parlando, la parola cuscus si riferisce al tipo di
lavorazione cui viene sottoposta la semola di grano duro, che del cuscus è
l'ingrediente principale. Questa viene infatti "incocciata" ovvero
ridotta in cocci (grani) nella "mafararda" (recipiente di terracotta
dalla forma svasata) spruzzando dell'acqua, con un movimento rotatorio della
mano destra. La semola così "incocciata" viene condita solo con olio
in Tunisia, con olio, prezzemolo, pepe, sale, cipolla, foglie di alloro,
cannella, buccia di limone in Sicilia e cotta al vapore nella "cuscusera"
(una specie di scolapasta in terracotta o metallo), incastrata su una pentola
con acqua che bolle (o fumetto di carne o di pesce secondo la variante) per
circa un'ora. Per sigillare la "cuscusera" alla pentola si prepara un
impasto di farina, acqua e sale, chiamato "cuddura"; con ciò che
avanza dalla cuddura si formano le "cudduredde", piccoli anelli di
pasta che si dispongono sul cuscus e cuociono anch'esse al vapore. L'usanza
vuole che le cuccuredde condite con il brodo vengano date ai bambini impazienti
di attendere la seconda fase della preparazione del cuscus. Infatti, la semola
cotta a vapore si rimette nella mafararda, si condisce con il brodo di proprio
gradimento contemporaneamente preparato, si copre con una coperchio e una
coperta di lana ("il cuscus si mette a dormiri"), e si mette a
riposare almeno per mezz'ora; poi si serve con il rimanente brodo ed il pesce o
la carne.
In Sicilia il cuscus fiorisce soltanto nel trapanese; viene preparato
soprattutto con il pesce, ma si trova anche con carne di agnello e di maiale, le
verdure, le fave ed il finocchietto selvatico. L'abilità della cuoca sta
soprattutto nella fase della "incocciata", consistente nel saper
dosare la giusta quantità di acqua in rapporto alla grossezza della grana che
si vuole ottenere, e in una particolarità relativa alla preparazione della
zuppa di pesce: un pesto ottenuto con spicchi d'aglio, prezzemolo abbondante e
mandorle. La preparazione di questo piatto era un rito che coinvolgeva per
diverse ore della giornata (almeno quattro) una piccola comunità: dal contadino
al pescatore, dalla massaia ai bambini.
PASTA CHI SARDI
Ingredienti:
finocchietti selvatici, cipolla, acciughe salate, olio, sale, pepe, uva passa,
pinoli, graniglia di mandorle, zafferano, sarde fresche, pangrattato, pasta.
Si
fa lessare per 15 minuti un mazzetto di finocchietti in abbondante acqua salata
(che si terrà poi da parte); a cottura si sgocciola e si tagliuzza finemente.
Si trita una cipolla piccola che si farà imbiondire in un tegame con mezzo
bicchiere di olio; si aggiungono 4 acciughe salate, pulite e spinate, che vanno
sfaldate con la forchetta, 440 grammi di sarde fresche (decapitate, spinate e
tagliate a tocchetti), sale, pepe, 25 grammi di uva passa, 25 grammi di pinoli,
20 grammi di graniglia di mandorle tostate. Si mescola delicatamente per far
amalgamare il tutto e si fa cuocere per 10 minuti; si unisce il finocchietto,
una presa di zafferano diluita in poca acqua, si mescola ancora e si fa cuocere
per altri 10 minuti a fiamma bassa. Questa salsa deve risultare morbida; se
occorre si può unire un po' di acqua di cottura dei finocchietti. Aprire a
libro 6 sarde fresche e friggerle nell'olio. Cuocere 500 grammi di pasta (ideali
gli "ziti" o i "pirciatini"), scolarla e condirla con la
salsa, sistemarla in una pirofila, spargervi sopra del pan grattato e passare al
forno caldissimo per 8-10 minuti. Servire con le sarde fritte a copertura.
Secondi
piatti
'NSALATA DI PARTUALLA
Ingredienti: arance, porro (o cipolla piccola),
prezzemolo, pepe, olio, sale.
Scegliere arance dal sapore acidulo e comunque non eccessivamente dolci;
sbucciarle scarnificandole, affettarle a spicchietti togliendo i semi, ed
eventualmente far sgocciolare. Affettare finemente un porro che va unito
all'arancia insieme ad una manciata di prezzemolo trito; condire quindi con
sale, pepe ed olio; mescolare bene, ma delicatamente, ed aspettare qualche
minuto prima di servire.
L'insalata accompagna piatti di carne grassa, come salsiccia, costata di maiale,
pancetta alla brace, arrosti.
CAPONATA
NOTA: si tratta di una antichissima ricetta siciliana della
quale l'isola vanta l'esclusiva. Nelle antiche case baronali, nelle cucine
ricche, questa preparazione all'origine prevedeva tra i principali ingredienti
il pesce da taglio, o il polipo, e spesso anche carciofi, pinoli, uva passa ed
anche fettine di pere a polpa dura. Copiata per imitazione dalla cucina povera,
per mezzo di cameriere e cuoche, per questioni economiche fu abolito il pesce.
Ingredienti: melanzane, pomodoro, cipolla, aglio, sedano, olive verdi,
capperi, aceto, basilico, zucchero, olio, sale.
Tagliare a dadi 4 grosse melanzane (circa 1 kg e mezzo), farli spurgare e quindi
friggerli in olio caldissimo. In un tegame far imbiondire nell'olio una cipolla
tagliata a fette piccole, unire la polpa di pomodoro (500 grammi), due spicchi
d'aglio tagliuzzati, basilico e sale: far cuocere per 20 minuti dal bollore. In
un tegame mettere qualche cucchiaio d'olio, un cuore di sedano tritato, 20 olive
verdi snocciolate e spezzettate, un cucchiaio di capperi, e fare insaporire
qualche minuto; aggiungere la salsa di pomodoro, mezzo bicchiere d'aceto e un
cucchiaio di zucchero; mescolare bene e infine aggiungere i dadi fritti di
melanzane. Si mescola stavolta delicatamente, si copre e si fa bollire per 3
minuti. La caponata va servita fredda o a temperatura ambiente; le dosi di aceto
e di zucchero - come variante - possono aumentare.
Nella Sicilia occidentale si serve sulla caponata un misto di graniglia di
mandorle e di pangrattato tostati; invece nel siracusano si usa unire un
cucchiaino di cioccolata amara grattugiata.
FICATU DE SETTI CANNOLA
Nota anche come cucuzza a scapici e cuccuzza all'auruduci
Ingredienti: zucca d'inverno, zucchero, aceto, aglio, menta, olio, pepe,
sale.
La zucca gialla va sbucciata e tagliata a fette larghe e spesse quasi due cm,
che vanno fritte in olio a fuoco moderato rivoltandole delicatamente. A cottura
si alza la fiamma, si versa sopra aceto zuccherato, aglio trito, pepe, sale e
foglie di mentuccia, quindi le fette vanno rivoltate velocemente per metterle
finalmente nel piatto di servizio. Freddo, può essere consumato come eccellente
antipasto.
FRITTEDDA
Ingredienti: piselli, fave, carciofi, cipolla, olio,
aceto, pepe, sale.
Fare imbiondire in un tegame la cipolla con abbondante olio. Unire pari quantità
di piselli freschi, fave tenere senza pellicina e fondi di carciofi tagliati a
spicchi sottili (in tutto 1 kg), sale, pepe e fare insaporire mescolando per
qualche minuto. Aggiungere tre cucchiai di aceto forte e mescolare fino ad
evaporazione; poi versare una tazza d'acqua bollente e far cuocere a calore
moderato. A fine cottura l'insieme deve risultare cremoso ma non ridotto a
purea. In genere questa specialità, piatto unico serale o contorno per cani
lesse, va servita fredda e meglio ancora se viene utilizzata il giorno dopo.
PANELLE
Ingredienti: farina di ceci, acqua, pepe nero
macinato, sale.
Le panelle sono delle fettine sottili di pasta di ceci fritte nell'olio ed hanno
forma rettangolare (cm 4 x 8).
Per prepararle versate in un tegame antiaderente 500 g di farina di ceci e
aggiungere 1,5 l d'acqua, sale e pepe a piacere, cucinate a fiamma media e
mescolate di continuo per far sciogliere la farina nell'acqua per circa 30
minuti, attenti ad evitare la formazione di grumi. Versate poi il contenuto del
tegame in un contenitore cilindrico o in formine di legno, lasciando che la
pasta si addensi. Dopo che quanto preparato si è raffreddato, si sarà ottenuto
un composto compatto di forma cilindrica, che va tagliato a fettine spesse circa
0,5 cm in modo da ottenere rettangoli più o meno regolari. Le fettine vanno
fritte a circa 180° per pochi minuti in una padella con olio di semi abbondante.
Una volta raffreddate, condite le panelle ottenute con altro sale e pepe, e
gustatele da sole o come ripieno di un panino con il sesamo.
Dolci
BUCCIDDATI
Ingredienti: farina, zucchero, sugna, lievito, fichi
secchi, uva passa, mandorle, noci, miele, cannella, chiodi di garofano,
vaniglia.
Si prepara un impasto con 1 kg di farina, 250 g di zucchero, 250 g di sugna e 50
g di lievito; si tirano poi delle sfoglie sottili e quindi dei rettangoli di
8x10 cm. Si prepara intanto una farcia mettendo in un tegamino 350 g di fichi
secchi macinati o ridotti a poltiglia; 100 g di graniglia di mandorle tostate;
100 g di uva passa; 100 g di gherigli di noci spezzettati; e tanto miele fino a
che il composto - a fiamma bassa - diventerà denso; si aromatizza infine con
polvere di cannella, chiodi di garofano e vaniglia. Messo questo impasto appena
tiepido su un piano di marmo, lo si riduce a forma di piccoli salsicciotti che
vanno poi tagliati a pezzetti lunghi circa 8 cm. Ogni pezzetto verrà avvolto
nel rettangolino di pasta; sistemati in teglia si mettono in forno caldo per 30
minuti.
CANNOLA
Ingredienti:
-per gli involucri: farina di grano duro, sugna, uova, zucchero, vino bianco,
vaniglia.
-per la farcitura: ricotta, zucchero, canditi, cioccolata, pistacchio.
Si impasta la farina (800 g) con 150 g di sugna, 4 tuorli, 2 albumi, 75 g di
zucchero, un bicchiere di vino (bianco secco o moscato o Marsala), una presa di
vaniglia ed acqua tiepida in modo da avere un impasto sostenuto e molto
lavorato. Si tirano delle sottilissime sfoglie e quindi dei quadrati di circa 10
cm di lato, i quali vanno avvolti in fusti di canna (o di metallo), in modo che
le due punte opposte del quadrato si uniscano al centro del fusto, saldandole
poi con la pressione delle dita. Gli involucri vanno fritti in olio caldissimo;
appena la pasta prende il tipico colore bronzeo, vanno man mano ritirati,
sgocciolati e sfilati dal fusto, pronti per essere farciti (o da conservare fino
all'uso). La farcitura è semplicissima ma va preparata con ricotta
freschissima, possibilmente poco o affatto salata, preferibilmente di pecora; la
ricotta (1 kg) va sfaldata con una forchetta o frusta, a lungo in modo da
diventare cremosa e quasi fluida (unire eventualmente un po' di latte); quindi
aggiungere 350 g di zucchero raffinato, continuare a lavorare ed infine unire
200 g di frutta candita a piccolissimi dadini e scagliette di cioccolata amara;
riempire gli involucri, spolverarli di zucchero a velo e spargere graniglia di
pistacchio sulla ricotta. I cannoli vanno riempiti al momento del consumo,
altrimenti l'involucro rammollisce perdendo il croccante.
SPINCI
Ingredienti:
1 kg di farina 00
300 g di riso (prima bollito e poi passato)
lievito di birra
una scorza di limone grattugiato
una scorza di arancia grattugiata
una scorza di mandarino grattugiato
una bustina di vaniglia
un pizzico di sale.
CASSATA
NOTA:
il nome deriva dall'arabo "quas'at" che
significa sia ciotola rotonda che torta di cacio. Furono infatti gli Arabi ad
introdurre in Sicilia l'uso di questo tortino simile all'odierno zuccotto; i
Siciliani sostituirono alla tuma la ricotta, la addolcirono con lo zucchero e
nel periodo della dominazione spagnola vi fu inserito il pan di Spagna.
Ingredienti: ricotta, zucchero, pan di Spagna, gelatina di albicocche,
frutta candita, liquore dolce, cioccolata amara, essenza di pistacchio.
Foderare una tortiera con carta oleata, ungerla abbondantemente con gelatina di
albicocche e quindi foderare con sottili fette di pan di Spagna, ponendole sopra
la gelatina: si è ottenuto così un contenitore. Si farcisce con una crema a
crudo ottenuta con 1 kg di ricotta, 370 g di zucchero, due bicchierini di
liquore dolce (tipo maraschino), 80-100 g di scaglie di cioccolata amara, 100 g
di frutta candita a dadini. Dopo aver farcito e ben livellato, si chiude con un
disco di pan di Spagna e si fa freddare per un paio d'ore. Quindi si sovrappone
un disco di cartone e si capovolge il tutto; si elimina la carta oleata, si
aggiustano i bordi che vanno ancora spalmati con gelatina d'albicocche e si
copre il tutto con una glassa di zucchero aromatizzata e colorata al verde
pistacchio. Infine si decora con frutta candita.
MOSTACCIOLI
Ingredienti: un litro di vino cotto, 500 g
di semola grossa, un po' d'acqua, una bustina di cannella, 100 g di zucchero,
una buccia d'arancia grattugiata, 50 g di giugiulena.
Mettere sul fuoco una pentola con acqua, vino cotto, cannella, la buccia
d'arancia grattugiata: non appena l'acqua bolle si mette lentamente nella
pentola la semola, mescolando nello stesso tempo.
Non appena la semola si è addensata, si spegne il fornello e si lascia
raffreddare. Si versa poi l'impasto nello spianatoio, e si impasta bene con le
mani unte d'olio, realizzando una pasta allungata e spolverando sotto un po' di
giugiulena. Si taglia l'impasto a tocchetti di traverso e si mettono i biscotti
in una teglia unta d'olio, che va infornata per 20-30 minuti.
MINNI DI VIRGINI
Ingredienti: pasta frolla, marmellata di zucca, ricotta,
zucchero, cioccolata, glassa al limone, ciliegine.
Con una sottile sfoglia di pasta frolla si rivestono delle formine simili ad una
coppa di spumante; si farciscono con un poco di marmellata di zucca, ricotta
dolcificata con zucchero e scaglie di cioccolata; quindi si chiudono con
un'altra sfoglia di pasta frolla, si capovolgono e si infornano a fuoco
moderato. Non appena la pasta prende colore si ritirano dal forno e si coprono
di glassa al limone, quindi si decorano con la classica ciliegina. Se ne può
realizzare una versione "a crudo" adoperando la pasta di mandorla
(pasta reale) al posto della pasta frolla.
© 2000/05
Antonio
Genna
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