Il Camaleonte Fan Fiction

Uno strano scherzo del destino


RIASSUNTO: Una giovane donna racconta di come a conosciuto Jarod ma soprattutto di come Jarod l'abbia aiutata a trovare sua sorella…

Data: 23/07/2001

Racconto adatto a tutti

DISCLAIMER
Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito “Jarod il Camaleonte Italia”, e che tutti i personaggi della serie “Jarod il Camaleonte / The Pretender” utilizzati nel racconto sono di proprietà MTM Productions / 20th Century Fox, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.


Come è strano a volte il destino,quando meno te lo aspetti ti succedono cose che ti cambiano la vita.
Béh, io solo due settimane fa mi sono trovata in una strana situazione , per cominciare mi presento, mi chiamo Meggy Lowman ho 21 anni ed ho un figlio di nome Thomas.
Quel giorno dovevo partire perché Jarod mi aveva detto che avevo una sorella ed io dopo tante indecisioni mi decisi e volli conoscerla. 
Di lei non sapevo nulla a parte il fatto che era più vecchia di me di 10/14 anni.
Come stavo dicendo io e Jarod c' eravamo messi d'accordo che ci saremo trovati al aeroporto, i biglietti li avrebbe presi lui. Io, decisi di lasciare mio figlio ad una mia collega di lavoro perché il viaggio in aereo per lui poteva essere pesante, e non fa bene ad un bambino di soli 3 anni, e poi non sapevo nemmeno quante ore d'aereo ci volevano da Los Angeles a Blue Cove.
Dato che non dovevo portare via il mio piccolo Thommy, decisi di tirare fuori dal mio garage la mia Kawasakyi Ninja e di vestirmi come mi piaceva quando andavo in giro in moto, ciò è : pantaloni in pelle attillati, anfibi,canottiera nera, giacca in pelle e per finire una bandana che copriva in parte i miei lunghi capelli castani.
Misi gli occhiali da sole ed il casco e partii verso l'aeroporto. Lungo la strada mi trovai davanti una lunga limousine nera e senza pensarci due volte la superai, adoravo sentire sulla pelle il brivido della velocità ma stavo sempre molto attenta, anche se per me non era facile rinunciare a quel senso di libertà che mi dava correre in moto.
Quando mi fermai al semaforo mi si affianco la stessa limousine che avevo superato, ed io vidi che dal finestrino, nella parte affianco al guidatore, una donna dall'aria molto sofisticata mi guardò dalla testa ai piedi, quasi io le avessi in qualche modo lanciato una sfida, non vedevo molto bene il suo volto perché era per metà coperto da scuri occhiali, ma riuscii a capire che il suo modo di guardarmi era un segno di sfida.
Io accettai in un certo senso la sua sfida e quando il semaforo diventò verde partii sgommando superando di nuovo l'auto.
Arrivai all'aeroporto, scesi dalla moto e mi sistemai lo zaino che avevo sulle spalle, subito dopo arrivo la limousine io con la faccia ancora coperta dal casco vidi scendere dall'auto un uomo calvo con l'aria molto impacciata, un'altro sui 50anni con capelli bianchi ma con un certo fascino ed infine una donna molto bella con occhi azzurri ed un fisico da fotomodella.
"Beh non c'è 2 senza 3 " dissi ridendo e con aria stupita dopo essermi tolta il casco.
Mi guardavo intorno per cercare Jarod era un'pò che non lo vedevo, poi finalmente lo trovai e gli corsi in contro abbracciandolo e dicendogli "Ehi! bel fusto come stai???!!" " Ciao Meggy, mi fa piacere rivederti dopo tanto!" "A chi lo dici!"
La donna che era scesa dalla limousine ci guardava con aria sorpresa e sbalordita subito dopo assieme agli altri due cominciò a venirci in contro con passo nervoso.
Anche Jarod se ne accorse ed allora mi prese per il braccio e comincio a camminare "è meglio muoversi,o l'aereo che ho affittato partirà senza di noi" " ma no prendiamo un aereo di linea" "no! con uno privato faremo più in fretta" "ma che succede" " quando saremo arrivati ti spiegherò tutto".
Io mi fermai di colpo e con voce scocciata dissi "No! voglio sapere ora cosa succede, oppure da qui non mi muovo!" ero molto testarda quando mi ci mettevo "ok ok, stai calma, vedi quella donna che ci sta seguendo?" "Sì, è la terza volta che la incontro oggi" "Lei è Miss Parker" "Vuoi dire quella di qui mi hai parlato, la ragazza del centro che ti dà la caccia?"
"Proprio lei, e se non fosse che per alcuni problemi ora al centro hanno sospeso la mia caccia, mi avrebbe già sparato" "Ma scusa allora che ci fa qua" "Meggy! se non ci muoviamo l'aereo parte!!" "Ok andiamo, andiamo" Jarod sapeva che non mi sarei accontentata della sua risposta e quindi mentre camminavamo verso l'aereo mi disse "Probabilmente vorrà tenermi d'occhio, nel caso l'ordine del triumvirato venga rinviato" 
"Non ti preoccupare in quel caso qui c'è l'agente Lowman" "Già, ma non ti conviene sottovalutare Miss Parker" "A me non fa nessuna paura" Jarod scosse la testa e si mise a ridere, arrivammo all'aeroplano, non era molto grande aveva circa 5 posti con quello affianco al pilota, mentre
salivamo gli scalini che ci conducevano all'interno io salutai con un cenno il pilota,
poi mi sedetti accanto a Jarod.
Vidi che il pilota non accennava a partire e allora mi rivolsi verso Jarod dicendo "Perché non parte?!" "probabilmente non siamo gli unici a prendere questo volo" Jarod non fece in tempo a finire la frase che nel aereo salirono Miss Parker e i suoi due accompagnatori "Su Brotts muoviti,
Dio! Quanto sei lento!" "Ma Miss Parker qui ci sono solo due posti liberi" "Beh!, vorrà dire che
tu rimarrai a terra!" Io non sopportavo le persone arroganti come lei allora mi intromisi nella discussione e dissi "No aspetti! Signore le cedo il mio posto" "Oh, grazie mille, e lei?" 
"Io mi siederò accanto al pilota non si preoccupi" Lei mi guardò come se io l'avessi sovrastata in qualche modo .
Doveva essere un uomo molto buono quel Brotts ,per sopportare una vipera come quella.
Così,finalmente , l' aereo partì, ed il mio viaggio verso l'ignoto cominciò, ero nervosa ,continuavo a battere i piedi per terra per l'agitazione, provavo ad immaginare chi potesse essere mia sorella:
il suo carattere, il suo aspetto…..non riuscivo a smettere di pensarci.
Intanto sentivo Jarod ,seduto affianco al uomo con i capelli bianchi, che discutevano.
"Allora Jarod cosa mi racconti?!come hai preso questa decisione del triumvirato?" " Io bene , ma a quanto pare Miss Parker non và giù" "Tu eri la sua via di fuga dal centro, e poi conosci Miss Parker!" " Già anche troppo,ma a proposito che ci fate qui a Los Angeles ?"
" Lavoro, il signor Parker ci ha ordinato di venire qui per cercare il tuo piccolo clone"
"Vuoi dire che non date più la caccia a me perché cercate lui ?!" " Mi secca ammetterlo ma è così"
"Tanto non lo troverete mai , solo mio padre sa dov'è!" "Lo spero proprio, non vorrei mai che lui soffrisse come tè!E anche se non vuole ammetterlo anche chi sai tu la pensa come me"
Sead fece un piccolo sorriso e poi riprese " E tu cosa ci fai qui?, un'altra vita da salvare?!"
"Non proprio" Poi Sidney guardandomi disse "Chi è la tua giovane e bella accompagnatrice?"
Nello stesso istante in cui lui fece questa domanda Miss Parker che si trovava nella fila accanto di 
sedili vicino a Brotts, si voltò per sentire cosa aveva da dire Jarod riguardo a me.
"Lei e Meggy , è un'amica" " Qual buon vento vi porta a Blue Cove?" Jarod stava per rispondergli
quando io gli andai incontro con un aria preoccupata. "Jarod mi presteresti il tuo telefonino?!"
"Cosa succede?" "Avevo promesso a Thomas che l'avrei chiamato, e sai come diventa quando
non mantengo quello che gli prometto" Quando feci il nome di mio figlio gli occhi della donna si illuminarono ma io non capivo bene il perché. Poi Sead mi chiese "Thomas è suo marito?"
"No, mio figlio" "e quanti anni ha?" " 3 anni" e gli mostrai una foto.
Jarod mi passo il telefonino e così io riuscii a chiamare mio figlio.
Dopo 1 ora di viaggio circa nell'aereo le cose cominciarono apparentemente a tranquillizzarsi
e Jarod non perse l'occasione per stuzzicare Miss Parker .
"Allora Parker come sta le tua bella famigliola?" Lei le lanciò uno sguardo agghiacciante e poi
ribatte "Non cominciare Jarod, oggi non è giornata" "E quando mai lo è??!,cosa c'è oggi che ti rende più irrequieta del solito?!" "Tu!" "Oh! Sarei io?!, devo sentirmi lusingato o devo offendermi,
e a cosa devo tutta questa rabbia?" "Al fatto che ho passato gran parte della mia vita a cercare di catturarti, al fatto che stiamo viaggiando nello stesso aereo e io non posso nemmeno riportarti al centro per essere finalmente libera e come se non bastasse ora devo ricominciare tutto da capo perché devo trovare il tuo giovane clone,…ecco perché sei tu il mio problema!!"
La situazione si stava scaldando, e Jarod quando lei finì di parlare si alzò in piedi e allungo le braccia verso di lei poi con altrettanta rabbia disse "Se è vero che io ti creo così tanti problemi,
coraggio mettimi le manette e riportami al centro così sarai finalmente libera !"
Lei si alzo prese le manette e gliele mise ai polsi io guardavo la scena, l'espressione di Jarod era delusa, poi mi decisi a fare qualcosa, stavo per tirare fuori la pistola,io la tenevo sempre dietro la schiena, ma Jarod comprendendo ciò che io volevo fare mi fece cenno di non farlo, poi la situazione peggiorò ulteriormente perché il pilota ,forse preso dall'agitazione, cominciò a sentirsi male e l'aereo cominciò a precipitare io gridai "Jarod cosa devo fare?" Lui che era in piedi cadde a terra 
e non riusciva ad alzarsi per colpa delle manette, tutti gli altri cercavano di restare ben saldi al proprio sedile poi Jarod mi disse "cerca di tirare la cloche!" "che cosa?!" "cerca di tirare più che puoi la leva davanti a tè" "ci sto provando, ma stiamo precipitando!" "cerca almeno di atterrare da qualche parte" "già! E come?!" in quel momento io avevo una fifa del diavolo ma cercai comunque 
di fare quello che mi aveva detto, non avevo mai volato in vita mia ciò nonostante cercai di atterrare
in una radura ma finii col portare l'aerei in mezzo ad un bosco di montagna, l'impatto con il terreno fu disastroso ed io battei la testa e persi i sensi. 
Quando mi ripresi vidi che tutto era in fiamme allora mi tolsi la cintura e cercai tutti gli altri subito vidi che Jarod era a terra svenuto e mentre Miss Parker e Brotts stavano uscendo dissi a Sidney "Sead venga qui, mi aiuti a portare fuori Jarod" Lui corse subito e assieme lo portammo fuori giusto in tempo prima che l'aereo scoppio.
Fortunatamente ci eravamo allontanati abbastanza e le schegge dell'aereo non ci colpirono, appoggiammo Jarod per terra poi Sead Guardandomi la testa disse "Meggy ma lei è ferita"
"Non si preoccupi è solo un graffio, ma le prego mi dia del tu ho solo 21anni" "la stessa cosa vale per te" "Ok ci proverò" e gli feci un sorriso.
Ci guardammo intorno per vedere dove fossero Brotts e Miss Parker poi io esclamai "Sead guarda sono lì, seduti vicino a quel albero,su andiamo!" "coma state vi siete fatti male ?" Brotts disse "Sead credo di essermi rotto una gamba" "aspetto ora prendo qualcosa per tenerla ferma" poi io indicando un pezzo di legno dissi "Prendi quel pezzo di legno dovrebbe andare" "Già ma come glielo leghiamo intorno alla gamba?" "Provi….scusa prova a guardare se nei rottami dell'aereo trovi qualcosa" guardai Miss Parker e mi sforzai di dirle "E lei si è fatta male" "No non si preoccupi"mi disse lei con voce gratificante, ma io non mi fidai della sua risposta perché nel volto aveva una smorfia di dolore,e con una mano si teneva il fianco destro "Non sia stupida e mi faccia vedere, ma sta sanguinando!" " Non è importante!,ho passato di peggio" "Ma dico lei non molla mai e?!!!" allora mi tolsi la bandana che avevo tra i capelli,fortunatamente eravamo atterrati vicino ad un fiume, e la bagnai per bene poi mi riavvicinai a lei "Tenga la metta nella ferita e prema con forza per fermare il sangue" "Ok grazie…. Ma non era necessario" Dunque mi alzai e vidi tornare Sead con dei cavi "Quando ho finito con Brotts dobbiamo fare una barella per Jarod" "Sto cominciando a preoccuparmi non si è ancora ripreso,…….intanto che aspetto che tu finisca di sistemare Brotts vado a dargli un po' d'acqua …….Miss Parker mi dia le chiavi delle manette!"
"non ci penso neanche" "coraggio Parker dagli le chiavi" "Brotts sta zitto" " No! Lei stia zitta e mi dia quelle dannate chiavi" "Senti ragazzina io non prendo ordini da nessuno tanto meno da te"
"Cat woman vedi di non farmi arrabbiare e dammi le chiavi" Sidney si intromise e disse "Sentite non e il caso di creare altri problemi, ne abbiamo già abbastanza, Parker dagli le chiavi tanto Jarod nelle condizioni in qui è non può andare da nessuna parte." Lei diede le chiavi a Sidney e mi lanciò uno sguardo agghiacciante io controbattei dicendo "E non permetterti più di chiamarmi ragazzina" se non fosse stata seduta con quella ferita le avrei dimostrato io chi era la ragazzina, ma lasciai perdere e assieme a Sead andai da Jarod, prendemmo un'ala dell'aereo per fare una barella e lo portammo dove eravamo noi io mi tolsi la giacca e lo coprii avevo paura che potesse stare ancora più male di quello che stava già.
Si fece sera, ed il silenzio regnava tra di noi, si sentiva solo il fuoco che scoppiettava,l'avevamo acceso per scaldarci cominciava a fare veramente freddo,Jarod non si era ancora svegliato, e Sead per rompere la tensione che si era creata cominciò a farmi delle domande "Allora Meggy hai detto che sei di…?" "Los Angeles" "E da tanto che conosci Jarod" "Da un po'" "E come vi siete conosciuti, non sarai stata anche tu una delle tante persone che lui ha salvato?!" "Diciamo solo che è una lunga storia……..io e Jarod siamo diventati degli ottimi amici per tanti motivi" "scusa non sono affari miei" "non si preoccupi …….scusa .. non ti preoccupare non mi da fastidio che tu me lo chieda e solo che è davvero una lunga storia" poi entrò nella conversazione anche Brotts "Come hai detto che si chiama tuo figlio?!" "Thomas ma io adoro chiamarlo Thommy"gli occhi della donna al sentire quel nome si illuminarono di nuovo "Anch'io ho una figlia" "A si! e come si chiama?" "Debbie, ha 11anni, non è molto che vive con me infatti prima viveva con la madre" "Un matrimonio finito male?" "Già io e la madre non andavamo d'accordo, ma per fortuna ho un bel rapporto con mia figlia" "Ho! anch'io ho un rapporto straordinario con mio figlio, lo adoro" "è bello essere genitori" "Già…." "E… mi dica suo marito?!" "Mio marito purtroppo è morto mentre compiva il suo dovere" "Ho mi scusi non volevo….." "Figurati tu non potevi saperlo" poi forse perché Brotts si sentiva troppo imbarazzato continuò Sidney la conversazione "E come…?" "è stato ucciso durante una sparatoria,……eravamo in servizio assieme quando è successo, " "Quindi sei un..?" "Si! Sono un poliziotto, Agente Meggy Lowman" Miss Parker continua ad ascoltare in silenzio per nessun motivo al mondo sarebbe intervenuta data la nostra piccola discussione, però in fondo era curiosa anche lei di sapere qualcosa di più su di me, io credo che volesse sapere più che altro se tra me e Jarod c'era qualcosa.
Io volevo mordermi la lingua per come mi ero comportata con quella donna, ovunque vado trovo sempre da discutere con qualcuno per colpa della mia testardaggine, allora per cercare di rompere il ghiaccio cominciai a parlarle "Miss Parker le chiedo scusa per come mi sono comportata prima ma ero nervosa per quello che ci era successo" Lei non mi rispose, ma mi fece un cenno con la testa
"Devo continuare a chiamarla Miss Parker o ce l'ha un nome?" Quando feci questa domanda Brotts e Sidney rimasero quasi sbalorditi e sorpresi come se si aspettassero una brutta risposta da parte sua. "Tutti mi chiamano Miss Parker e ci tengo che continuino a farlo" "non metto in dubbio che qui tutti la continuino a chiamare così, e posso continuare a chiamarla anch'io così, ma io le ho chiesto solo qual è il suo nome?" quella mia domanda non aveva fatto altro che peggiorare la situazione, infatti lei continuava a guardarmi in quel modo così fastidioso, quasi io le avessi lanciato l'ennesima sfida "Vedi Meggy Miss Parker non dice mai a nessuno il suo nome, le uniche persone che lo sanno sono suo padre e forse anche Jarod" Mi rispose Brotts per calmare la situazione che si stava nuovamente scaldando, ma lo sguardo di Miss Parker lo fece zittire.
"Jarod mi ha parlato molto del centro, e delle sue penose imprese, mi ha parlato molto anche di che posto lugubre sia e delle persone che ci lavorano." "Vedo che finalmente Jarod ha trovato qualcuno con cui parlare" disse Sidney "Gia…ha sofferto molto nella sua vita eppure ha così tanta voglia di aiutare gli altri, l'ascoltarlo è il minimo che io possa fare" "non avrà più molto tempo per aiutare gli altri quando sarà al centro" disse Miss Parker con voce acida e determinata "cosa vorresti insinuare che sei ancora decisa a riportarlo al centro" "Io non sto insinuando niente io te lo sto dicendo" "non pensavo che tu fossi una persona così…così….ha! non ci sono parole per definirti" "e meglio che tu non lo faccia!, e poi non sta a te giudicare quello che io faccio o non faccio, se riporto Jarod al centro e solo perché la sua cattura vale la mia libertà" "stronzate…!" "che cosa vorresti dire?!" "che se volevi andartene da quel posto l'avresti già fatto, le tue sono solo delle scuse" "OH!..allora sentiamo….ragazzina!…..qual'e il vero motivo per cui io non me ne sarei andata?!" "mi stupisco solo che tu non te ne sia ancora accorta, il vero motivo per cui non te ne sei ancora andata è Jarod" "ma è quello che sto dicendo da mezzora!" "no forse non hai capito,…..andiamo! ho visto come vi guardate, come vi stuzzicate cercate di respingervi perché quello che provate l'uno per l'altra è talmente profondo e forte da farvi paura, e tu lo vuoi catturare a tutti i costi solo per averlo vicino a te!!" "HA HA HA, ma avete sentito e arrivata la dottoressa Froid!!, tu sei pazza!, cosa c'è per caso Jarod ti ha tirata fuori da un manicomio…e ragazzina" "smettila di chiamarmi ragazzina!"
"e tu smettila di parlare per niente altrimenti io….." "tu cosa?!!" la situazione si stava facendo seria e questa volta ne Brotts ne Sidney ci avrebbe fermato,io Miss Parker nella foga della discussione c'eravamo alzate in piedi ed i nostri sguardi si facevano sempre più determinati, lei si teneva ancora il fianco ma io non aspettavo che un'altra delle sue provocazioni per tirare fuori la mia pistola.
"Senti non ho voglia di sprecare altri 5 minuti in questa discussione quindi è meglio per tè che lasci perdere" "me come a me sembra proprio che a te piacciano le sfide" "non ti capisco a cosa ti riferisci?!" "già! Non mi puoi riconoscere,……ora ti rinfresco io la memoria, quella moto che ti ha superato, per non parlare di quando o ceduto il mio posto a Brotts" "vuoi dire che eri tu quella in moto?!…….non me ne importa tanto che tu lo voglia o non lo voglia, prima o poi il centro si accorgerà dell'incidente, e verrà a prendere noi ed il nostro caro topo di laboratorio Jarod!"
Le sue parole mi fecero ribollire il sangue, allora tirai fuori la pistola e gliela puntai contro, il sorriso soddisfatto che aveva si blocco subito, non era qualcosa che poteva aspettarsi dato che non mi conosceva e questo la fece arrabbiare ancora di più, ma con una pistola puntata contro non poteva di certo reagire.
"Ora stammi a sentire sottospecie di iceberg, tu non porti Jarod da nessuna parte, perché non vivrai abbastanza a lungo per farlo"
in quel momento si risveglio Jarod che sbalordito dalla scena non fece altro che dire "Meggy no! Non farlo!" "Jarod ti sei risvegliato al momento giusto per salutare la tua amichetta" "No tu…tu non puoi farlo" "e sentiamo perché non potrei?" "Perché è lei…." "come sarebbe a dire è lei?!……….vuoi dire che…è…..è….lei!?" "Sì!" io feci cadere la pistola a terra le parole di Jarod mi fecero gelare il sangue, non sapevo che fare allora presi e mi misi a correre in mezzo al bosco e quando mi fermai mi misi a piangere come non piangevo ormai da tanto tempo, tutti compresa Miss Parker rimasero sbalorditi, non riuscivano a capire le parole di Jarod e tanto meno la mia reazione, Jarod tento di alzarsi per rincorrermi ma era ancora troppo debole e cadde a terra "Sidney ti prego…!" "Non ti preoccupare ci penso io!" "Cosa volevi dire con è lei?" "chiese Miss Parker
"Ora non te lo posso dire!" "Jarod dimmelo…….ti prego!" "Vedi Meggy è…" "è…..cosa….Jarod dimmelo!" "Meggy è tua sorella!" "Come sarebbe a dire che Meggy è mia sorella" "Chiedilo a tuo padre!" la ferita e le parole di Jarod fecero svenire Miss Parker.
Intanto Sead mi aveva raggiunto;
"sai in questi momenti un amico e un fazzoletto fanno miracoli" mi disse porgendo un fazzolettino di carta "grazie,..chi ti ha mandato Jarod" "diciamo che è stato trattenuto da una momentanea perdita di forze,…….allora che ne dici di raccontarmi quella lunga storia" "Ok, tutto quello che sapevo fino a due settimane fa è che mia madre morì nel darmi alla luce e che mio padre mi diede in adozione quando avevo solo 3 mesi, non so di preciso quale fu il motivo della sua decisione, da allora passai da una famiglia adottiva all'altra e crescendo cominciai a mettermi nei guai ebbi molti problemi con la legge, Jarod entrò in gioco quando avevo solo16anni , infatti fui accusata di un omicidio che non avevo commesso, il giudice diede a me la colpa per i miei precedenti ma per fortuna Jarod trovò il vero colpevole,e poi mi trovò una famiglia che mi volle veramente bene solo che la sorte non volle rendermi felice e fece morire i miei genitori, l'unica vera famiglia che io abbia mai avuto, in un incidente stradale, avevo 18anni, anche in quel caso Jarod mi stette molto vicino e mi aiutò ad entrare nella polizia dove conobbi Michael, mio marito, ci innamorammo dal primo giorno in cui i nostri sguardi si incrociarono, insieme adottammo Thomas, e dopo 1anno il destino volle portarmi via anche lui…." Sidney vide le lacrime nel mio volto e allora disse "fammi indovinare Jarod fu presente anche in quel momento" "Già!…..ormai è parte della famiglia, Michael lo considerava quasi un fratello, e per Thommy è lo Zio Jarod………due settimane fa mi chiama e mi dice che ho una sorella…….Beh il resto della storia lo sai!" "quindi Thomas è tuo figlio adottivo" "si! Ma è come se fosse mio……………..levami una curiosità Sidney!" " dimmi pure" "perché ogni volta che nomino il nome di mio figlio a Miss Parker si illuminano gli occhi"
"vedi circa 2 anni fa Miss Parker si innamorò di un uomo…." "di nome Thomas" "già, lui riuscì a farle lasciare il centro per andare a vivere con lui ma pochi giorni prima che partissero Thomas fu ucciso, fu un brutto colpo per lei, assieme a Jarod cerco i colpevoli, ma quando stavano per scoprire il mandante di questo omicidio trovarono l'unico informatore che avevano, morto…" "fammi indovinare tutte le tracce che avevano portavano al centro" "già, come vedi dopo la morte di sua madre neanche lei ha avuto una vita facile" "Jarod mi ha parlato di una donna buona che viveva al centro e che è morta……..ed io che come una stupida le ho detto che se voleva andarsene lo avrebbe già fatto" "lei ci ha provato ma ha perso" "questo non toglie che il dolore che ha provato la giustifichi a trattare male le altre persone che gli stanno intorno" "l'apparenza inganna credimi" "cosa vuoi dire?" "Miss Parker vuole bene a me a Brotts e perfino a Jarod solo che ha paura di rimanere scottata e di perdere qualcun altro che gli sta a cuore, mostrare l'affetto che prova a chi vuole bene per lei significherebbe dimostrarsi debole, e nell'ambiente i cui vive non se lo può permettere, non per niente la chiamano la regina di ghiaccio…….si può dire che Miss Parker sia una dura fuori ma tenera e fragile dentro" "credo che io e lei in questo aspetto siamo uguali" "escludendo Jarod credo che tu sia una delle poche persone che riesca a tenergli testa……..e il succo della storia e che tu sei la sorella di Miss Parker" "già non te l'ho detto ma vedo che lo hai capito" "te la senti ora di tornare?" "credo di sì, a prima voglio chiederti una cosa" "dimmi pure…."
"secondo te quello che io ho detto riguardo al fatto che Jarod e Miss Parker sono innamorati è vero"
"dico solo che hai centrato il bersaglio, anche un ceco se ne accorgerebbe, lo sanno anche loro ma cercano di respingersi per non soffrire, negano l'evidenza" "prima o poi dovranno lasciarsi andare e allora dovranno fare i conti con tutto quello che hanno dentro" e così la nostra conversazione cominciata con un pianto finì con una risata, mentre noi ritornavamo Jarod si stava occupando di Miss Parker;
"mio dio Jarod senti come scotta, avrà almeno la febbre a quaranta" "questa bandana ha rallentato il sangue ma ne ha perso comunque troppo" "ed ora cosa facciamo?!" "intanto dobbiamo chiamare Sidney" ed in quel istante "sono qui Jarod" "Miss Parker sta molto male" "cosa possiamo fare siamo senza materiale di emergenza" "io posso rallentare la ferita ancora per un'ora circa" "e quindi?" "c'è un'unica soluzione, Sead dammi il tuo telefonino" "ma è rotto" "Brotts mi aiuterà ad aggiustarlo" io incuriosita, anche se in fondo sapevo gia quale sarebbe la stata la sua risposta chiesi 
"che diavolo vuoi fare Jarod?!" "dovremmo essere vicini al centro, o almeno credo quindi cercherò di contattarli" "ma sei impazzito ti stai condannando" "Meggy ascoltami questo è l'unico modo che ho per salvarla" "ok ma promettimi che tu te ne andrai, aspetteremo noi gli elicotteri del centro" "te lo prometto" ma purtroppo fu come mi disse prima Miss Parker infatti il centro ci aveva già preceduto ed un uomo accompagnato da una biondina con un lecca lecca, da un uomo con una bombola di ossigeno e da una squadra di tirapiedi disse "mi dispiace Jarod ma credo proprio che tu non possa mantenere la tua promessa" e nello stesso istante gli scagnozzi del centro ci presero
"ei Lyle aspetta ma non c'era una tregua" disse Jarod "mi dispiace ma è stata annullata in questo stesso istante insomma perché sprecare altro tempo con la copia quando si può avere l'originale"
"e lasciami brutto gorilla che non sei altro" dissi io dimenandomi ad uno degli uomini che mi teneva "oh Jarod chi è questa bella ragazza una tua nuova fiamma?!……ma che maleducato perché non ci presenti!…….piacere io sono Mr Lyle" "sai quanto me ne importa" "coraggio portateli al elicottero" disse l'uomo con la bombola di ossigeno, poi continuando a muovermi riuscii a liberarmi allora presi la pistola che non mi avevano ancora trovato e sparai alle gambe degli uomini che tenevano Jarod e gridai "Jarod scappa, scappa" lui si volto e si fermo "non pensare a me coraggio vattene" così corse e riuscì a scappare in mezzo al bosco "cosa hai fatto ragazzina?!" "ei roller boy vedi di non chiamarmi ragazzina e pensa a controllare che non ti finisca l'ossigeno" l'uomo fece un cenno alla biondina che mi prese la pistola e con un colpo secco alla testa mi fece svenire. 
Mi risvegliai legata ad una parete e con un gran cerchio alla testa non capivo bene dove fossi intuivo di essere al centro ma non ne ero sicura, la stanza in cui mi trovavo era tutta bianca quasi fastidiosa, poi la porta si aprì ed entrò Brotts che si reggeva su delle stampelle
"Ehi Meggy come stai?, ti sei cacciata proprio in un bel guaio" "o passato di peggio" "credimi il peggio deve ancora venire" "non ha importanza, lei come sta?" "Oh Miss Parker sta bene il dottore a detto che l'hanno riportata in tempo e che entro una settimana potrà tornare alla solita vita, ma conoscendo Miss Parker domani sarà già in piedi e al lavoro" "Jarod..?" "non ti preoccupare non sono riusciti a prenderlo è scomparso in mezzo al bosco" "grazie a Dio" "ok ora io vado devo riposare, e non vedo l'ora di riabbracciare Ebby, se vuoi un consiglio cerca di dormire perché ho sentito che domani cominceranno ad interrogarti quindi buona fortuna" io annuii e poi "Brotts!"
"Sì!" "grazie" "e di cosa" "è stato un piacere conoscerti" "No! Il piacere è stato mio" e salutandomi con un cenno uscì.
Non era facile fare quello che mi aveva detto dato che ero incatenata ad una parete e per giunta in piedi, appena cercavo di lasciarmi andare i polsi mi dolevano, le catene erano talmente strette da farmeli sanguinare, nonostante il dolore riuscii ad addormentarmi e alla mattina fui svegliata da un secchio di acqua gelida, quando aprii gli occhi vidi i due uomini e la donna che ci avevano preso la sera prima, ma guardandomi bene intorno vidi che dietro ad un vetro che divideva la stanza c'erano anche Sead e Miss Parker, vicino ad un uomo un po' calvo con dei baffi, credo fosse il padre di Miss Parker perché gli diede un bacio sulla fronte e poi se ne andò.
"è un piacere rivederla,spero abbia dormito bene" comincio a dirmi Mr Lyle, poi si rivolse all'altro uomo e disse "Allora Mr Reins procedo" "procedi procedi pure! Intanto io e Brigitte andremo a parlare con il signor Parker e decideremo il da farsi su questa faccenda" ed uscirono dalla stanza.
"Allora per cominciare dimmi qual è il tuo nome" "Non lo so ci sto ancora pensando" "senti non cominciare voglio renderti le cose facili, tu rispondi alle domande che io ti faccio e così eviteremo di rovinare il tuo bel faccino……ok ricominciamo qual è il tuo nome" "Ma si anch'io voglio renderti le cose facili, facciamo così io rispondo a questa domanda e tu mi lasci andare se non vuoi ritrovarti in grossi guai" "Detto da una ragazza di nome Meggy Lowman di 21anni questa frase fa proprio paura" "Ma come…?" "I tuoi documenti" " senti vedi di non farmi domande inutili se sai già la risposta" "fin'ora abbiamo scherzato ora vediamo di passare alle cose serie……dove si trova Jarod?" "perché lo chiedi a me?" la mia risposta mi valse uno ceffone sul volto gli occhi di Miss Parker si abbassarono nello stesso istante "allora rispondi" "non lo so e anche se lo sapessi non te lo direi" allora Lyle mi colpi di nuovo, io gli sputai addossa il sangue che mi usciva dalla bocca ma questo non fece altro che peggiorare la situazione infatti continuò a colpirmi e a colpirmi il sangue mi scendeva anche dagli occhi io continuavo a guardare al di là del vetro e vidi che Sead e Miss Parker stavano discutendo ma non riuscivo a capire bene quello che succedeva vidi solo che ad ogni mio colpo Sead fermava Miss Parker che sembrava se ne volesse andare.
"sai che ti dico non mi interessa che tu mi dica dov'è Jarod tanto sarà lui a venire da te" "ah ah ah" "sentiamo cosa ci trovi tanto da ridere" "se credi davvero che Jarod rischierà di farsi catturare di nuovo per salvarmi ti sbagli di grosso, di me a Jarod non gliene importa nulla, questa volta avete preso la persona sbagliata vedi io non sono nessuno, nessuno per nessuno, quindi se vuoi uccidermi è meglio che tu lo faccia subito" lui stava per darmi un altro ceffone quando però fu fermato da una mano la mano di Miss Parker "ehi, ma che diavolo?!" "tocca questa ragazza ancora con un dito e io t'ammazzo" "da quando ti interessa cosa io faccio o non faccio alle persone che interrogo" "da quando picchi le ragazze, ed ora vedi di strisciare da un'altra parte" allora Lyle uscendo disse "ora vedremo cosa ne pensa il nostro caro paparino della tua ennesima buffonata" "vai vai e fammi sapere mi raccomando" disse rispondendo al suo affronto poi quando lui usci mi guardo e disse "guarda come ti ha conciato quel verme" poi mi sciolse dalle catene, ed io stremata mi sedetti per terra lei si accuccio per reggermi ed allora io le dissi "allora è questo il tuo inferno Parker?" 
"sai quando ci nasci all'inferno impari anche a viverci" disse facendomi un piccolo sorriso poi prese un fazzolettino e cominciò a pulirmi le ferite "perché lo fai?" "se tu non mi avessi messo la tua bandana sulla ferita a quest'ora sarei morta" "mi dispiace per al lite di ieri sera" "lascia stare è stata anche colpa mia" le cose tra noi sembrava si fossero riappacificate infatti mi disse che Sidney le aveva raccontato della nostra piccola chiacchierata e che le dispiaceva per quello che avevo passato,
ma poi le cose peggiorarono di nuovo quando io chiesi " Jarod te l'ha detto che io sono tua sorella?" "sì?" "allora ci credi?!" "no, perlomeno non finche non verrai con me da mio padre, e se lui me lo confermerà allora ci crederò" la sua risposta mi fece stare male dalla rabbia le tolsi la mano che mi stava medicando dalla mia faccia e mi ripromisi che qualunque fosse stata la risposta di suo padre
io non l'avrei mai considerata mia sorella, quindi mi alzai e dissi "coraggio allora andiamoci, ora!"
"va bene come vuoi" allora io mi voltai e lei mi mise le manette ai polsi, mentre percorrevamo i freddi corridoi del centro non ci parlammo tutte e due aspettavamo il momento della verità, quando arrivammo all'ufficio di suo padre ci fermammo per un istante, in quel istante i nostri sguardi si incrociarono sapevamo di non poter più tornare indietro, dunque entrammo nell'ufficio dove sembrava ci fosse una riunione "Miss Parker non intendo tollerare questo suo ennesimo affronto, cosa ci fa qui con la ragazza"disse Mr Reins alquanto irritato "Devo parlare con mio padre….ed è una cosa importante" "Dimmi pure Angelo, qual' è il problema?" "come già sai questa ragazza si chiama Meggy Lowman, ora quello che non sai è che lei dice di essere mia sorella,..tua figlia….
una figlia che tu hai dato in adozione quando aveva solo 3 mesi, dopo che la madre era morta nel darla alla luce!…….allora papà voglio sapere la verità?!" tutti rimasero pietrificati, il signor Parker 
non sapeva cosa rispondere ma dopo aver guardato il dott. Reins disse "Angelo sai che non ti terrei nascosto mai una cosa del genere….." "e allora?!" "non so proprio di cosa tu stia parlando, io non ho più avuto figli dopo la morte di tua madre" io in quel attimo scoppiai di rabbia e con tutta l' odio che avevo in corpo dissi "sei solo uno sporco bugiardo!……Miss Parker devi credermi ti prego, lui ti sta mentendo" "coraggio portatela via" disse Reins a degli scagnozzi che aveva chiamato nel frattempo e poi continuò "sapete cosa fare" "No!….fermatevi!…….papà lasciala andare" "come sarebbe a dire" tuonò Mr Reins e Mr Parker disse "Perché mai dovrei lasciarla andare?" "se non fosse per questa ragazza ora sarei morta" "un motivo in più per ucciderla" disse succhiandosi il lecca lecca Bridget, la recente signora Parker, ma lo sguardo di Miss Parker per quanto trattenuto si mantenne rivolto verso il padre "ok Angelo, forse questo glielo devo" in seguito mi sciolsero le manette e accompagnata da Miss Parker e da un paio di gorilla fui portata all'aeroporto "Allora ciao…ragazzina" io le feci un cenno con la testa e poi dissi "salutami Broots e Sid……..e quando saprai la verità non venire a cercarmi" e salii nell'aereo voltandogli le spalle senza neanche vedere la sua reazione, di una cosa sola cosa ero certa, del fatto che ora sarei tornata a casa e avrei riabbracciato mio figlio.
Arrivata a Los Angeles salii sulla mia moto e andai di corsa a casa dove il mio piccolo Thommy mi stava aspettando, mentre correvo non pensavo ad altro che a dimenticare questa brutta storia, "è stato un errore uno stupido errore" pensavo, finalmente a casa vidi che mio figlio stava giocando in giardino con la mia amica Alexandra e con un mio collega di lavoro Chriss, quindi entrai nel giardino "Mamma mamma sei tornata" disse mio figlio correndomi incontro, io lo presi in braccio e gli diedi un bacio "ciao Thommy, lo sai che mi sei mancato" "anche tu mamma" poi salutai i miei amici "Salve ragazzi………Alex spero che Thommy non ti abbia dato problemi" "Ma che dici lo sai che tuo figlio è un angioletto………ma tu cosa hai fatto al viso?!" "già cosa hai fatto,sembra che ti abbia investito un camion?!" intervenne anche Chriss "Oh non è nulla, una brutta caduta nient'altro" "è meglio che tu ti faccia vedere da un medico……. ora devo andare ciao, ……ciao ciao Thommy" "ciao Zia Alex" quando Alex se ne fu andata io invitai Chriss ad entrare io e lui eravamo buoni amici anche se lui avrebbe voluto qual cosa di più, non che non fosse un bel ragazzo anzi infatti oltre ad avere la mia età, era alto biondo e con occhi azzurri, ma io non me la sentivo dopo la morte di Michael il mio unico pensiero fu mio figlio.
"allora ora mi vuoi dire cosa hai fatto al viso?!" "ti ho già detto che sono caduta" "ok ok non insisto…….il viaggio è andato bene?……hai conosciuto tua sorella?……e come sta Jarod?"
"per cominciare il viaggio è andato male perché il pilota è morto durante il volo e l'aereo è precipitato, di mia sorella non ne voglio parlare e Jarod non so dove sia" "come come?! È caduto l'aereo, non vuoi parlare di tua sorella e non sai dov'è il tuo amico Jarod direi che hai passato 3 giorni d'inferno" "proprio così e ora voglio solo fare un bagno caldo e andarmene a dormire" "beh allora levo il disturbo……sempre che tu non voglia che resti?!" "Chriss ne abbiamo già parlato…."
"ho capito tu hai tempo per pensare solo a tuo figlio" "ci si vede al lavoro……..aspetta canti ancora in quel locale?" "sì perché?" "no niente devo portarci un amico……. Ok ciao e sogni d'oro"
io lo salutai e subito dopo misi a dormire Thomas, mi feci una doccia e poi andai a dormire credendo che la mia avventura si fosse conclusa, a dire la verità quella sera non dormii molto perché
rimasi sveglia a pensare a quello che poteva essermi successo in quel incidente e al centro, a dove fosse Jarod, e per quanto io cercassi di non pensarci, a mia sorella , forse io ero partita col piede sbagliato, lei in fondo non mi conosceva ma non ci aveva neanche provato, per quanto possa sembrare assurdo io ero riuscita in quei pochi attimi che eravamo riuscite a comunicare al centro, a considerarla come una sorella. Lei però riusciva solo a pensare a suo padre, per quanto poco io riuscii a capire che in lui lei riponeva la sua fiducia, se solo Jarod fosse riuscito a parlarle forse l'avrebbe convinta, ora però era troppo tardi nulla mi avrebbe fatto cambiare idea al riguardo, le parole che le avevo detto prima di partire rappresentavano la mia decisione,così mi addormentai in mezzo a tutti questi pensieri ed aspettai di ricominciare un'altra giornata di lavoro.
Quella stessa sera Jarod chiamò Miss Parker, che fu come sempre svegliata in mezzo alla notte
"Sì?!" "Allora come è andata?" "Sei riuscito a scappare anche stavolta" "grazie a Meggy!……e tu sei riuscita a parlarle?" "si ma dopo che quel maniaco di mio fratello l'aveva conciata per le feste"
"dovevo aspettarmi che l'avrebbero torturata……il centro porta solo dolore……e tu ora ci credi che è tua sorella?!" "no, ho parlato con mio padre e mi dispiace tanto ma questa volta hai fatto un errore" "non ci posso credere ti fidi ancora di lui……tuo padre diede in adozione Meggy perché un certo dott. Reins gli disse che il parto era stato difficile e che lei poteva crescere con dei problemi"
"vuoi dire che…" "tuo padre non voleva che la famiglia Parker avesse di questi problemi"
"no non può essere mio padre non avrebbe mai fatto una cosa del genere" "ti ostini a fidarti di lui, allora se non credi alle mie parole dovrai per forza credere a quello che vedrai……domani verrai con me a Los Angeles e vedrai tu stessa le carte che a firmato tuo padre per l'adozione, e imparerai a conoscere tua sorella" "lo sai che non posso" "questa volta devi….,lo devi a te stessa" "ok ci sarò"
"non fare brutti scherzi Parker" "aspetta Jarod" "sì!" "quando eravamo nel bosco tu per caso hai sentito cosa abbiamo detto io e Meggy mentre litigavamo" "no,non ero ancora cosciente perché?" "non importa!".

DUE SETTIMANE DOPO
Per ben due settimane non ebbi notizie di Jarod, credevo quasi che il centro alla fine fosse riuscito a catturarlo ed ero seriamente preoccupata, anche perché in queste settimane notai che una macchina mi seguiva dappertutto ma non riuscii mai a vedere chi ci fosse all'interno.
Mentre mi ponevo tutte queste domande ero seduta nello stanzino dove di solito noi poliziotti teniamo la nostra roba e le nostre armi,quando "Meggy ?!, Meggy?!…………….Meggy?!, ei ma mi senti ti sto chiamando" io risvegliata bruscamente dai miei pensieri "Che diavolo vuoi Chriss?!"
"Siamo di buon umore anche oggi! È da quando sei tornata da quel viaggio che sei di buon umore?"
"Allora? Cosa dovevi dirmi?!" "Fuori c'è un uomo che chiede di tè?!,dice di essere un amico?"
"è Jarod?" "e io che ne so?" io presa inizialmente dall'entusiasmo mi alzai di scatto e andai velocemente nella saletta dove di solito ci prendiamo il caffè, i nostri amici aspettano sempre lì quando ci vengono a trovare perché si può stare tranquilli e nessuno ti rompe le scatole,
come stavo dicendo entrai nella saletta dove trovai Jarod e per mia sfortuna anche Miss Parker,
io non la guardai nemmeno e andai verso Jarod per abbracciarlo, e dopo avergli dato un bacio sulla guancia gli diedi un sonoro ceffone, "Ehi?!e questo ha cosa lo devo?" "Hai il coraggio di chiedermi a cosa lo devi, ……..non ti fai sentire per due settimane ,nemmeno per farmi sapere che stai bene o che il centro non ti ha catturato, ed ora ti ripresenti qui , e per giunta con lei"Chriss che mi aveva seguito ed aveva assistito a tutta la scena con stupore chiese incuriosito "Ma cos'e Il Centro? E chi sono questi" "Chriss lasciaci soli, questi non sono affari che ti riguardano!" "Ok ,ho capito oggi non è giornata …..quando l'ho fammelo sapere ……a chiunque voi siate è stato un piacere, ciao ciao"
"Guarda che noi siamo sempre stati qui a Los Angeles, volevo far vedere a Miss Parker i documenti che tuo padre aveva firmato per darti in adozione e poi le ho fatto vedere come vivi cosa fai" "Allora eravate voi con quella macchina?, a ripensarci bene lo schiaffo dovevo dartelo più forte" "Perché fai così Meggy?! ,questa situazione non è facile nemmeno per lei, e se è venuta fin qui ,rischiando di essere scoperta dal centro, è per parlare con tè" "Non mi importa quello che lei a rischiato, mi è già bastato quello che io ho rischiato!………….Guarda i miei polsi e la mia faccia ,
ho ancora le cicatrici, cosa credi che pensino qui alla centrale,……….credono tutti che io abbia cercato di uccidermi, e se il servizio sociale lo verrà a sapere, mi toglieranno Thomas, quindi vattene non voglio più vedere ne te ne lei!" "almeno senti cosa deve dirti………." "Prima di andarmene da Blue Cowe le ho detto che quando avrebbe saputo la verità non doveva venire a cercarmi, quindi andatevene!" "Almeno dalle un'altra possibilità?" "Che cosa ?io dovrei darle un'altra possibilità,……stammi a sentire mi sveglio tutte le notti perché appena tento di addormentarmi rivedo il suo volto che mi guarda mentre quel pazzo di Lyle continua a picchiarmi"
"Ora sei ingiusta……" "Lasciami finire,…….io ho capito che per lei era una situazione difficile, e la ringrazio perché se non fosse per lei ora non sarei viva, ma il non avermi ascoltato a priori solo perché suo padre aveva parlato, questo mia ha fatto male….quindi non solo le cicatrici che vedi quelle che mi fanno male ma quelle che ho nel cuore…….e sono già troppe tu lo sai!, non ne voglio altre" in quel istante entrò Chriss di corsa e disse "Meggy muoviti c'è una rapina sulla 48esima strada…." "aspettami in macchina ora arrivo" lui uscì ed io voltandomi verso la porta dissi "addio…." "no! credi che lei non ne abbia di cicatrici sul cuore………" Miss Parker lo fermo posando un amano sulla sua spalla e disse "Ha ragione!…….ora andiamocene……….Meggy mi dispiace" io fui colpita dalle sue parole ma mi sforzai e senza voltarmi me ne andai non avrei mai avuto il coraggio di guardare negli occhi Jarod.
Io andai a fare il mio lavoro e loro se ne andarono, mentre percorrevano la strada che li portava al albergo dove avevano alloggiato il silenzio tra di loro regnava, arrivati ognuno andò nella sua stanza 
poi però Jarod busso timidamente alla porta di Miss. Parker "Posso entrare………che stai facendo"
"Non lo vedi sto facendo le valigie …….credo proprio che la mia vacanza sia finita, e che tu dovrai ricominciare a scappare" "Ah! Capisco" "Senti Jarod io ci ho provato…" Miss Parker mentre parlava con Jarod continuava nervosamente a farsi la valigia e cercava di nascondere gli occhi lucidi, Jarod senza neanche sapere il perché le se avvicinò e disse abbracciandola "Su vieni qui" lei non oppose resistenza aveva bisogno di quel abbraccio che solo lui poteva dargli, come quando morì Faith, e allo stesso modo lui provò le stesse emozioni di un tempo, solo ora forse si erano resi conto di provare qualcosa l'uno per l'altra infatti rimasero abbracciati tutta la sera quasi il mondo intorno a loro si fosse fermato.
Quella stessa sera mentre mi preparavo per andare a cantare al Night club dove lavoravo tutti i venerdì sera pensavo se quello che avevo fatto era giusto, ma purtroppo era troppo tardi per tornare indietro, così salii in macchina e assieme a mio figlio mi avviai.
Arrivata entrai nel locale e subito salii sul palco, rimasi sorpresa quando vidi in un tavolo in fondo Chriss con Jarod e Miss Parker, forse questo era il momento giusto per dire "Buonasera a tutti, questa sera canterò 'It must have been love' una bellissima canzone dei Roxette e vorrei dedicarla a due persone molto speciali, che vivono un amore così profondo quanto impossibile"
Cantai con tutta la passione che avevo in corpo e quasi mi misi a piangere, finita la canzone andai al loro tavolo e senza dir nulla rimasi li in piedi Miss Parker si alzò e disse "senti……" "lascia stare….." "no ti prego fammi finire, vedi io non ho avuto una vita facile e mi sono sempre fidata delle persone sbagliate, è già stato difficile accettare il fatto di avere un fratello come Lyle, non puoi biasimarmi se la mia reazione è stata di totale rifiuto"
Io senza pensarci l'abbracciai lei rimase un' po' sorpresa ma ricambio il mio abbraccio, poi stupita mi staccai e dissi "vuoi dire che quel maniaco di Lyle è mio fratello" "e già" "o mio dio?!……….e un'altra cosa come faceva Chriss a conoscervi" Jarod mi rispose "L'abbiamo conosciuto in centrale, e gli abbiamo parlato un' po' della tua storia" "io non ci capisco più niente e preferisco non capirci niente, Parker! non mi importa di conoscere mio padre o mio fratello, sono felice di avere una sorella maggiore che sia una testa dura come me" lei sorrise "mamma mamma! Sei stata bravissima" "Thommy amore vieni qui" lui mi corse incontro ed io lo presi in braccio "mammina chi è questa signora?" "questa è tua zia……." "Andrea!"rispose lei "questa è tua zia Andrea" "ciao" "ciao Thomas" "tu sei la ragazza dello zio Jarod?" "o no piccolo Thomas" Jarod arrossi e Chriss si mise a poi io a voce bassa dissi a Miss Parker "e allora credi ancora che quello che ti ho detto non sia vero?" "no ma dammi tempo ci sto lavorando,e tu non credi che il bel ragazzo che è alle mie spalle si meriti una possibilità" "ci sto lavorando"
e così finalmente conobbi mia sorella, subito dopo questa grande avventura noi tutti tornammo alla nostra vita o quasi tutti, infatti Miss Parker lasciò il centro accusando suo padre di avergli mentito per troppo tempo ed andò a 'lavorare' con Jarod i due erano diventati ormai inseparabili e giorno dopo giorno s'innamoravano sempre più l'uno dell'altra. Io mi misi il cuore in pace e provai a seguire i consigli di mia sorella che veniva a trovarmi ogni volta che le era possibile, seguire Jarod non era facile ma era importante perché ora anche lei era cacciata e anche lei salvava la gente che aveva bisogno d'aiuto.
Come è strano a volte il destino,quando meno te lo aspetti ti succedono cose che ti cambiano la vita……e te la migliorano.

(scritto da Vale (Meg2))


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