Il Camaleonte Fan Fiction

Pensare al presente


Riassunto: Jarod e Miss Parker sono arrivati al punto cruciale del loro rapporto che dovranno definire al più presto!

Data di composizione: 14/15 luglio 2002

Racconto adatto: a tutti

DISCLAIMER:
Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito "Jarod il Camaleonte Italia", e che tutti i personaggi della serie "Jarod il Camaleonte / The pretender" utilizzati nel racconto sono di proprietà MTM Productions / 20th Century Fox, e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.


Lentamente Miss Parker emerse dalla morbida schiuma della sua vasca da bagno; un’altra giornata al Centro era passata e lei si sentiva sempre più vuota ed angosciata…….non riusciva a dimenticare gli ultimi avvenimenti…. La scomparsa di suo padre, la scoperta dell’esistenza delle misteriose pergamene, la sua debolezza quando si era trovata così vicina a Jarod…..già, proprio lui che si era nuovamente dileguato e non si era ancora fatto sentire, non l’aveva più chiamata……in fondo, e questo poteva ammetterlo solo a se stessa, un po’ le mancava quello scambio di battute, quel contatto che la rassicurava e che la faceva sentire meno sola….scrollò la testa come per allontanare tutti i quei pensieri e si decise finalmente ad uscire dalla vasca. Ancora gocciolante si avvicinò allo specchio e guardò la sua immagine riflessa…..si vide completamente distrutta, sfatta, stremata….la guerra contro Jarod, contro il Centro, contro le menzogne che questo nascondeva nel suo interno , la guerra contro il dolore che si insinuava sempre più intenso, sempre più vivo, sempre più presente aveva cancellato la sua voglia di esistere. Ormai andava avanti per inerzia, lasciandosi trasportare dagli eventi ed aggrappandosi alle sue ultime forze.
Vide sul suo viso due profonde occhiaie…uscì dal bagno e barcollò nel soggiorno, lasciandosi cadere sfinita sul divano e, tremando per il freddo e cercando di coprirsi nell’ampio accappatoio, si perse nei suoi dolorosi pensieri.
Stette così non so per quanto tempo, finché lo squillo acuto del telefono non la riportò alla realtà. Alzandosi di soprassalto si mise a sedere e fissò con sguardo stanco il telefono; prese la cornetta e subito riattaccò, abbandonandosi di nuovo sul divano.

Jarod proprio non se lo aspettava, da ore stava nel giardino di Miss Parker e la stava osservando. Sidney gli aveva rivelato la sua più profonda preoccupazione per la donna e lui, spinto da quel sentimento indefinito che provava per lei era subito accorso, rischiando la sua stessa vita, e la sua libertà……come sempre del resto!
Ma non appena l’aveva vista si era subito accorto che i timori di Sidney non erano del tutto infondati…..Parker era a pezzi e lui non sapeva cosa fare….e dopo tanta indecisione, quando alla fine si era deciso di starle vicino, almeno telefonicamente, lei aveva riattaccato!
Spinto da un moto di rabbia si allontanò dal giardino e si diresse verso la macchina che era parcheggiata poco più in là. Entrando si accorse che Zoey si era addormentata…la guardò dormire per qualche minuto, poi partì.

Miss Parker sapeva che al telefono era Jarod, ma non si era sentita di affrontare un discorso con lui, sapendo che probabilmente non avrebbe retto le sue battutine pungenti. Infreddolita si alzò, ma le forze le mancarono e ricadde pesantemente sul divano, semisvenuta.

Zoey aprì gli occhi e si accorse di essere in viaggio; si volse a guardare Jarod che in quel momento aveva negli occhi un’ espressione molto malinconica…………..non appena egli si accorse che era sveglia le rivolse un sorriso, guardandola dolcemente……ma Zoey si accorse che l’espressione dei suoi occhi non era cambiata;
“ Qualcosa non va?” azzardò lei “ Come sta la “regina di ghiaccio”?” “Non me la sento di parlare di lei ora” rispose lui “ Voglio solo starle lontano…….non riesco a capirla…non so cosa le passi per la testa!” Disse amaramente scrollando il capo.
Zoey guardò fuori dal finestrino il paesaggio al tramonto poi si volse nuovamente verso Jarod “ Fermati!” disse. Lui la guardò incredulo e lei proseguì… “ Fermati per favore!! Ti prego Jarod fai come ti ho detto e sarà meglio per tutti!! Sono stufa di doverti dividere a metà con lei, sono stufa di dover competere con lei….lei è sempre nel tuo cuore e, anche se tu apparentemente la odi, in fondo lo so che non è così! E anche lei lo sa!” Jarod rimase in silenzio per un tempo indefinito poi si decise a parlare “ Dove andrai? Non posso abbandonarti nelle tue condizioni!Sei malata e io….” “ Me la caverò” lo interruppe lei “ Ora lasciami andare per favore e corri da lei….io …ti voglio bene……ti ho amato, ma ora non me la sento di stare al tuo fianco, vorrei una persona che mi stesse vicino, che mi aiutasse nella malattia, che mi desse la forza di andare avanti, tutte cose che tu ora non puoi darmi, mi dispiace Jarod!” Lui fermò la macchina e la fece scendere davanti ad un motel “ Buon a fortuna….e…” “ Lo so, ti dispiace” lo interruppe lei “Si, ma vedi io….” “ Non dire niente per favore, ho bisogno di un po’ di serenità; lasciamoci così…addio Jarod!” “ Addio Zoey” E Jarod ripartì sgommando. Guidava verso casa della Parker, ma ad un tratto si accorse che una lacrima calda stava bagnando il suo viso… accostò e si prese il volto tra le mani… con la pioggia arrivarono anche i suoi singhiozzi.

Zoey entrò nel motel, infreddolita. “Una stanza per favore!” disse alla proprietaria; intanto si volse verso la porta e guardò la macchina di Jarod allontanarsi. Sentì gli occhi riempirsi di lacrime ed un nodo in gola che la stringeva. “ Non volevo che andasse a finire così! Addio amore mio!” Sussurrò appena. Poi si voltò e salì verso la sua camera con passo incerto.

Parker si sentiva bene; credeva di galleggiare nell’aria e per la prima volta dopo tanto tempo si sentiva libera e leggera. Ma dov’ era finita? Non le importava. Desiderava solo prolungare questa sensazione il più a lungo possibile. Poi ad un tratto vide una strana luce ed un senso di pace l’avvolse. Chiuse gli occhi e inspirò profondamente. Un profumo familiare l’avvolse… “ Mamma” sussurrò…..poi quel rumore…forte ed incessante….sentì la sua testa girare e si ritrovò sul suo divano, di nuovo, oppressa dal suo dolore.
Ma quel rumore, lo sentiva ancora…..

Jarod stava per sfondare letteralmente la porta della casa di Miss Parker. L’aveva vista dalla finestra accasciata sul divano ed aveva temuto il peggio…….allora, spinto dalla disperazione stava colpendo con tutta la sua forza la porta, come se fosse lei la causa di tutto il suo dolore, non il Centro.

Miss Parker era tornata alla realtà, dopo un attimo di disorientamento si accorse che il rumore proveniva dalla porta…..qualcuno stava bussando, anzi, qualcuno stava di certo tentando di sfondare la porta…si alzò e si avvicinò all’ingresso….stava per aprire, quando si accorse che i colpi erano meno intensi, quel qualcuno se ne stava andando………

Jarod non ce la faceva più….iniziò a colpire con meno intensità…… ma sfogare in quel modo la sua rabbia e la sua sofferenza non era razionale……cadde in ginocchio, come se un macigno invisibile fosse precipitato su di lui, quando ad un tratto sentì una voce debolissima…….

“ Chi è?” Chiese Miss Parker ………..silenzio………………..

Jarod si sollevò da terra e si accorse di non saper cosa dire………alla fine si decise e dolcemente disse: “ Sono io, Parker, apri, ti prego!”

JAROD ERA LI!!!!!!!!!!!! Miss Parker istintivamente cercò la sua Smith&Wesson, ma si accorse di essere troppo stanca per rientrare nel suo ruolo di cacciatrice………
Aprì la porta e ritrovò Jarod di fronte…………….rimasero a guardarsi per un tempo indeterminato…………….poi lei pensò a quanto era successo sull’isola e senza neanche pensarci un attimo si avvicinò lentamente a Jarod e lo abbracciò………….lui esitò un momento, poi la strinse forte a sé, ed in quel momento Jarod si accorse che Zoey aveva ragione…..lui non sarebbe mai riuscito a vivere senza di lei.
Ad un tratto Jarod si accorse che Miss Parker stava veramente male…………la portò in casa e la fece stendere sul letto; la osservò a lungo, poi ruppe il lungo silenzio: “Parker, ma cosa ti hanno fatto?” la sua voce aveva una nota di malinconia, mista a rabbia, molta rabbia…… lei rivolse il suo sguardo verso la finestra e disse, a mezza voce : “ Jarod, loro mi hanno rovinato la vita…..ma quello che mi ha distrutto è stato il trovarmi davanti a quelle tombe, davanti alla mia famiglia, su quella maledettissima isola……..io……..non ho più la forza di andare avanti, non così, non da sola…………” “ Lo so, ma ora ci sono io e starò con te sempre…te lo giuro………..” Detto questo le prese il viso tra le mani e la baciò…….il tocco di quelle labbra lo riportò indietro nel tempo, al loro primo bacio……..rivisse quelle emozioni, ma in modo più maturo, più intenso. A Miss Parker quel bacio le donò una nuova forza, ed un senso di sicurezza e protezione si diffuse in lei.
Si staccarono lentamente e lei disse, guardandolo negli occhi….. “ Jarod……io non ce la faccio a pensare al futuro…a noi e …..” Lui la prese tra le braccia e le sussurrò piano “ Non farlo…….dobbiamo pensare solo al presente, ora.!” E detto questo si distese accanto a lei ed insieme osservarono la pioggia cadere piano.

(scritto da Mika84)

P.S : il racconto è un po’ triste e questo è dovuto al fatto che non sto passando un bel momento…..comunque è la mia prima fanfic ed aspetto i vostri commenti, di qualsiasi genere!!!


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