"Dawson's Creek"

• TITOLO ITALIANO: "Dawson's Creek"

• TITOLO ORIGINALE: "Dawson's Creek"

• PRODUZIONE: Outerbank Entertainment/Granville Productions/Columbia TriStar Television Inc./Procter & Gamble Productions/Sony Pictures Television (s.6)

• TRASMESSO NEGLI USA: The WB, dal 20 gennaio 1998 al 14 maggio 2003

• TRASMESSO IN ITALIA: Tele+ Bianco, dal 1° settembre 1998 al luglio 1999 (s.1-2); Italia 1, dal 13 gennaio 2000 al 17 dicembre 2003 (s.1-6); Fox (repliche, dal 6 giugno 2008); La 5 (repliche, dal 6 settembre 2010); Sky Atlantic Dawson's Creek (dal 25 aprile al 1° maggio 2018); Sky Serie (repliche, dal gennaio 2022)

• NUMERO EPISODI: 128 (6 stagioni)

• DURATA EPISODIO: 45 minuti

• EDIZIONE ITALIANA: BRUNO MICHELOTTO (Tele+, s.1-2); ALBERTO PORTO (Italia 1, s.3-6)
• DOPPIAGGIO ITALIANO: MAC 3 MOVIES (s.1-2); MULTIMEDIA NETWORK (s.3-6)
• SONORIZZAZIONE: C.T.A. (s.1-2); STUDIO UNO (s.3-6)
• DIALOGHI ITALIANI:
  • s.1-2:PAOLA VILLA, ANTONELLA DAMIGELLI, RAFFAELLA CASO, DANIELA MAZZAROTTA, VITTORIO AMANDOLA
  • s.3-4: MARIA RITA RUFFINI, DANIELA MAZZAROTTA, MAURIZIO PRADEAUX
  • s.5: MARIA RITA RUFFINI, MARIOLINA PINTO
  • s.6: MARIO CORDOVA
• DIREZIONE DEL DOPPIAGGIO:
  • s.1-2: SONIA SCOTTI
  • s.3-5: MARIO CORDOVA, ENZO BRUNO
  • s.6: MARIO CORDOVA
• ASSISTENTE AL DOPPIAGGIO: TERESA MARCUCCIO (s.5-6)
• FONICI DI MIX: FAUSTO ACHILLI (s.1-2); CLAUDIO OLIVIERO (s.3-6)

NOTE SUL TELEFILM

• La serie è stata creata e sviluppata da Kevin Williamson ("Scream", "So cosa hai fatto", "Killing Mrs. Tingle"), e rappresenta un realistico ritratto dei dolori attribuiti alla crescita di sei ragazzi particolari. In tante trame semi-autobiografiche, Williamson ha dato ai suoi personaggi le parole che avrebbe desiderato uscissero dalla sua bocca durante la sua gioventù.
• La sigla del telefilm è "Run Like Mad", cantata da Jann Arden, per la sola prima stagione, e "I Don't Want to Wait", cantata da Paula Cole, per le stagioni successive. Williamson avrebbe voluto come sigla la canzone "Hands in My Pocket", di Alanis Morissette, ma la cantante ha rifiutato di concedere la sua canzone come sigla per una serie televisiva.
• Una curiosità: il personaggio di Joey Potter è l'unico ad essere presente in ogni singolo episodio della serie.
• Per questioni legate ai diritti delle canzoni utilizzate in sottofondo alle scene negli episodi, in occasione delle pubblicazioni in DVD a partire dal 2003, nella traccia audio originale sono stati sostituiti la maggior parte dei brani. La traccia audio italiana, al contrario, nei DVD  non è stata soggetta a questi cambiamenti ed è la stessa utilizzata nelle trasmissioni televisive su Tele+ e Mediaset (unica eccezione: la sostituzione, nella prima stagione, del brano "Run like mad" in favore di "I don’t want to wait" come sigla di testa).
  Nella distribuzione sulle varie piattaforme streaming a partire dal 2020 (Amazon Prime Video, Netflix, Now Tv/Sky) sono invece state adottate modalità diversificate: in alcuni casi la serie è stata resa disponibile con la sigla di Jann Arden per tutte le stagioni, in altri con quella di Paula Cole presentata in una versione ricantata e differente da quella trasmessa in tv; anche il doppiaggio italiano ha subìto, in alcune di queste pubblicazioni, la sostituzione della maggior parte delle canzoni presenti originariamente.

UN PARERE SUL TELEFILM
scritto da Giorgio, 25 agosto 2003

• Si può raccontare l’adolescenza, i suoi tumulti, i suoi dolori, senza cadere nel patetico? Beh, "Dawson’s Creek" (quantomeno all’inizio) ci prova, con dei bravi giovani attori, una sceneggiatura in genere curata e, soprattutto, un'azzeccatissima colonna sonora. Le vite di Dawson, Joey, Pacey, Jen, Jack ed Andie sono ora strettamente intrecciate tra loro, ora ripiegate su se stesse e vengono indagate piuttosto attentamente…. non ragazzi qualsiasi ma ragazzi comunque possibili, personaggi ben delineati e variegati: difficile, se non impossibile, non immedesimarsi (almeno un po’) con alcuno di essi e per i teenager d’oggi e, forse ancor più, per chi ha da poco abbandonato quell'età e quei tormenti ed ancora vacilla nel guardare innanzi …. Questa è la vita secondo "Dawson’s Creek": pensare quanto grandi sembrano quei problemi quando li si vive e come invece lo scorrere del tempo li faccia sembrare tanto futili. La crescita fisica, morale, intellettuale di una persona emerge come un processo lungo e comunque faticoso, certo più per chi l’analizza di continuo che per chi si fa trascinare dalla voglia di crescere. Ma la vita va avanti comunque, nessun dolore, nessuna amarezza né gioia raggiunta può arrestarla e così anche i ragazzi di Capeside crescono e quasi sorprendentemente un giorno non sono più … ragazzi.
  Nato dalla mente di Kevin Williamson (già creatore di Scream) su di una base leggermente autobiografica, Dawson’s Creek ha lanciato nel mondo del cinema nuovi volti ed è entrato nel guinness dei primati per i numerosi rinvii (celebre il palleggio con Will & Grace) e richiami al mondo cinematografico (da Spielberg a Bogdanovich, da Katie Couric a Cybill Shepherd) e televisivo; i titoli degli episodi sono veri giochi di parole di famosi cult (Gli Intoccabili, Blair Witch Project, Indovina chi viene a cena,….). La più amata serie giovanile della seconda metà degli anni ’90 si è infine spenta il 14 maggio scorso, cinque anni dopo che la piccola Joey Potter per la prima volta entrava dalla finestra della camera da letto di Dawson Leery, parafrasando la sigla di Paula Cole se i ragazzi di Capeside avessero atteso più a lungo “their lives would be over”.

Torna alla home page di Zona Telefilm