Una ragazza osserva, in treno, i movimenti di due tipacci, accorgendosi che nascondono delle armi sotto gli abiti. Giunta alla Union Station di Los Angeles, confida i suoi sospetti a un Tenente della polizia ferroviaria, che non tarda a scoprire che i malviventi hanno rapito, a scopo di riscatto, la figlia di un industriale. Scatta una frenetica corsa contro il tempo, per scongiurare la prevedibile soppressione dell’ostaggio.

Girato quasi interamente alla stazione ferroviaria Union Pacific di Los Angeles, il film possiede un ritmo incalzante che fa perdonare una sceneggiatura ovvia e prevedibile, con personaggi dalle psicologie elementari: Lyle Bettger è un malvagio senza sfaccettature, nonostante gli mettano in bocca battute da dramma sociale; Nancy Olson è una tale ficcanaso, che non si contenta di denunciare “facce sospette”, ma si permette anche di contestare l’operato della polizia e di battibeccare continuamente con lo zelante William Holden (ma queste scaramucce verbali sono, ovviamente, i preliminari di un’attrazione che dopo il lieto fine sfocerà, com’era prevedibile, in un flirt).

Secondo film nel quale appaiono insieme William Holden e Nancy Olson, già visti in Viale del tramonto. Nelle intenzioni della Paramount i due avrebbero dovuto rinverdire i fasti della celebre coppia Alan Ladd - Veronica Lake, ma stavolta l’accoppiamento non funzionò, e dopo aver fatto altri due film insieme, le loro carriere si separarono, dato che William Holden era ormai diventato un divo di prima grandezza, mentre la popolarità di Nancy Olson stentava a decollare (e per la verità non decollò mai).