"Labyrinth"
TITOLO ITALIANO: "Labyrinth - Dove tutto è possibile"
TITOLO ORIGINALE: "Labyrinth"
REGIA: Jim Henson
SOGGETTO: Dennis Lee e Jim Henson
SCENEGGIATURA: Terry Jones
MUSICHE: Trevor Jones
PRODUZIONE: G.B. / USA 1986
DURATA: 101 minuti
PERSONAGGI |
INTERPRETI |
DOPPIATORI |
JARETH, re dei Goblin | David Bowie | ROBERTO CHEVALIER |
SARAH | Jennifer Connelly | ILARIA STAGNI |
TOBY | Toby Froud | |
MATRIGNA | Shelley Thompson | MARIA PIA DI MEO |
PADRE | Christopher Malcolm | CESARE BARBETTI |
FATA | Natalie Finland | |
HOGGLE (voce) | Brian Henson | GIANCARLO PADOAN |
LUDO (voce) | Ron Mueck | ALESSANDRO ROSSI |
LADY MONDEZZA (voce) | Karen Prell | ANNA MISEROCCHI |
SIR DIDYMUS (voce) | Dave Goelz | MARCO METE |
VERME (voce) | Timothy Bateson | |
PORTA PARLANTE (voce) | RENATO MORI | |
SAGGIO |
Frank Oz Michael Hordern (voce) |
SANDRO SARDONE |
MOSTRI ARANCIONI CON LA TESTA SNODABILE (voce) |
VITTORIO STAGNI FABRIZIO MAZZOTTA |
DOPPIAGGIO ITALIANO: C.D.C.
SONORIZZAZIONE: C.D.S.
DIALOGHI ITALIANI: SERGIO JACQUIER
DIREZIONE DEL DOPPIAGGIO: MANLIO DE ANGELIS
ALCUNE NOTE
SUL FILM
a cura di Nicola Bianchi
Il regista James Maury Henson è nato
a Greenville, nel Mississippi, il 24 settembre 1936.
La sua abilità nell'animare pupazzi è evidente fin dalla prima infanzia, ed è
proprio l'animazione la sua principale attività. I suoi esordi ufficiali sono
nel "Jimmy Dean Show" del '63, in cui anima e presta voce al cane Rowlf. Nel
'65 gira il cortometraggio "Time Piece" e nel '69 esce "Hey Cinderella", in cui
fanno una delle loro prime apparizioni i "Muppets". Progettati insieme a Frank
Oz e alla moglie Jane Anne Nebel, i "Muppets" sono la creazione della vita per
Henson, che mai abbandonerà.
Arrivano al successo nel programma televisivo "Sesame Street" (che parte nel
'69) e hanno un loro personale show a partire dal 1976, dopo un paio di uscite
sperimentali al cinema ("The Frog Prince" e "The Muppets Musicians of Bremen",
entrambi del '72) e ospitate varie perfino nel mitico "Saturday Night Live"
(1975).
I Muppets sono un'allegra brigata di marionette, tra cui le più famose sono la
rana Kermit, la porcellina Miss Piggy e Gonzo (qualcosa di simile ad una
zanzara).
Protagonisti di storie a metà tra la commedia sofisticata degli anni '30, la
fantascienza anni '50 e la comicità surreale dei fratelli Marx, hanno un loro
singolare successo cinematografico (soprattutto in America) anche grazie al "Muppet
Movie" (prodotto dal grande produttore britannico Sir Lew Grade e che Henson
lascia dirigere a James Frawley nel 1979) in cui interagiscono con alcuni
grandi di Hollywood tra cui James Coburn, Elliot Gould e perfino Orson Welles
(che rimarrà entusiasta di Henson e dei Muppets tanto da volerli, poco dopo,
nell'"Orson Welles Show").
Nel 1980 George Lucas, amico di sempre, lo vuole per animare Yoda ne "L'Impero
Colpisce Ancora" (il secondo capitolo della saga "Guerre Stellari"), ma Henson
deve rifiutare proprio a causa degli impegni televisivi e cinematografici dei
Muppets (che continuano con "Muppets Go to the Movies" e "The Great Muppet
Caper", usciti entrambi nel 1981), lasciando Yoda al fidatissimo Frank Oz.
Nel 1982 Henson e Oz realizzano un ambiziosissimo film fatto solo e soltanto di
marionette: "The Dark Crystal".
Girato in Inghilterra con un'estetica assai dark (inedita e sorprendente per
l'inventore dei Muppets), "The Dark Crystal" lascia ancora stupefatti per
l'eccellenza tecnica davvero mirabile, ma ha il suo punto debole nella
narrazione della vicenda, che va avanti molto tortuosamente, con la noia sempre
in agguato, soprattutto perché la sceneggiatura di David Odell non è che sia
prorpio perfetta.
Dopo "The Dark Crystal", Henson si ributta nei suoi Muppets, che divengono
protagonisti di "Fraggle Rock" (serie televisiva che comincia nel 1983) e del
cartone animato "Muppet Babies" (inaugurato nel 1984) che Henson produce
solamente, ma che rappresenta, forse, l'unico vero prodotto dei Muppets che
abbiamo potuto vedere anche in Italia.
"Labyrinth" è il secondo progetto
cinematografico di Henson che non ha per protagonisti i suoi Muppets. E' molto
più riuscito di "The Dark Crystal" grazie alla perfetta sceneggiatura di Terry
Jones (fondatore dei Monty Python), con interventi non accreditati della
commediografa newyorkese Elaine May.
Henson torna a dirigere in Inghilterra, e grazie al fondamentale aiuto
produttivo e creativo di George Lucas, realizza uno dei capolavori più assoluti
degli anni '80.
Avvolto da una magia tutta particolare, da un gusto per i dettagli tutto
europeo, da un'ironia sempre gradevole, "Labyrinth" è una delle perle più
preziose fra i fantasy prodotti negli stessi anni.
Jennifer Connelly è sempre adorabile; David Bowie è sempre affascinante; la
perfezione delle animazioni e degli effetti speciali stupisce ogni volta. C'è
una piccolissima caduta di ritmo nella parte centrale, che però sfuma
immediatamente. Le canzoni di Bowie sono travolgenti. Si incidono nella memoria
dello spettatore personaggi come l'enorme Bubo (il tenerissimo gigante dal pelo
rosso), Sir Didymus (un piccolo cane che si esprime con un linguaggio da fare
invidia perfino a Brancaleone da Norcia), il verme che parla francese, il
saggio con il suo divertente copricapo parlante.
Da antologia alcune sequenze come la conversazione fra Sarah e i quattro
guardiani delle porte; il dialogo fra Sarah e i batocchi; la caduta della
protagonista nella segreta (con decine di mani e di braccia che spuntano per
sostenerla mentre precipita); e, soprattutto, l'inseguimento del piccolo Toby
attraverso delle impossibili scalinate.
Molte delle situazioni simboleggiano degli stati d'animo o la perdita
d'identità, e rappresentano perfettamente la difficile vita dell'adolescente.
Le numerose scelte che la ragazza deve compiere nel mondo del labirinto (porta
a destra o porta a sinistra, su o giù) sono delle perfette eco alle scelte
reali che si deve compiere quando si cresce.
Jareth, il Re degli Gnomi, è uno dei personaggi più giganteschi nella storia
del fantasy cinematografico. Circondato da un fascino inquietante ed
irresistibile, è una sorta di personificazione della paura; un essere che non
può vivere senza Sarah, anzi, forse, è proprio una creazione, un personaggio
delle fantasie di Sarah, un personaggio che vuole rendersi indipendente e
controllare la sua stessa autrice. Ed infatti è proprio il sovrano del mondo
della mente di Sarah, poiché all'inizio del film, c'è una panoramica della
cameretta di Sarah in cui troviamo tutti i protagonisti della storia che stiamo
per vedere, con dei pupazzi e delle statuette che rappresentano i personaggi
della vicenda che stiamo per vedere rappresentata.
Sarah compie un viaggio in un mondo fantastico come una novella Alice nel Paese
delle Meraviglie e si muove proprio come l'eroina di Carroll, con tutte le sue
impertinenze e spacconerie, che andando avanti si trasformano in eroismo e
coraggio, proprio il coraggio che sfodera quando sconfigge Jareth (la sua
paura, che è sempre stata con lei, e che per un attimo è riuscita a
rinchiuderla in un mondo da sogno degno del miglior carnevale di Venezia) con
il perentorio "Non hai nessun potere su di me!".
La paura è sconfitta, ma il mondo della fantasia non è assolutamente rinnegato,
la nostra Sarah è cresciuta, ma non è diventata così cinica da dimenticare i
suoi fantasiosi amici, ed ammette che mai potrà dimenticarli, poiché di quando
in quando nella sua vita, lei sentirà il bisogno di tutti loro. Alla fine c'è
la massima felicità nel vedere che tutte le fantasie non ci hanno abbandonato e
perfino le creature più sbarazzine si cimentano in un danzante party nella
cameretta di Sarah, dal quale solo il barbagianni (personificazione di Jareth),
è escluso.
Vedere "Labyrinth" in Italia è incredibilmente faticoso. E' andato in onda in TV solo due volte nei primissimi anni '90 sulla RAI e su TMC ed è stato distribuito in videocassetta dalla defunta Domovideo. La videocassetta è stata a lungo irreperibile dato il fallimento della Domovideo, e soltanto alla fine del 2005 è stata pubblicata una versione in DVD Regione 2.
Dopo "Labyrinth" Henson aprirà il "Jim
Henson Creature Shop" una compagnia di animazione che lavorerà a numerossissimi
film. Alla fine degli anni '80 Henson lavorerà a due serie televisive "The
Storyteller" ('87) e "The Jim Henson Hour" ('89) di cui è protagonista con
tutte le sue marionette.
Lavora a "Tartarughe Ninja alla Riscossa", diretto da Steve Barron, quando, il
16 Maggio 1990, muore a New York, per una infezione betterica che cercò di far
rimanere segreta.
Il direttore della fotografia Alex Thomson (nato a Londra nel 1929) è uno dei migliori nel creare al meglio le cupe atmosfere da fantasy. Al suo attivo "Excalibur" (di John Boorman, '81); il bellissimo "Legend" (di Ridley Scott, '85); "L'Anno del Dragone" ('85) e "Il Siciliano" ('87) entrambi di Michael Cimino; il divertente "Appuntamento con un Angelo" (di Tom McLoughling, '87); "High Spirits" (di Neil Jordan, '88); "Alien 3" (di David Fincher, '92); "Hamlet" ('96) e "Pene d'Amor Perdute" ('00) entrambi di Kenneth Branagh.
Il compositore Trevor Jones è nato a
Città del Capo, in Sud Africa, il 23 marzo 1949.
Nel 1981 crea gli irresistibili impasti musicali di "Excalibur" (di John
Boorman) e di "Time Bandits" (di Terry Gilliam). Nell''82 lavora a "The Dark
Crystal". Da ricordare anche l'inquietante "Angel Heart" (di Alan Parker, '87);
"Mississippi Burning" (ancora di Parker, '88); memorabile la sua collaborazione
con Randy Edelman per "L'ultimo dei Mohicani" (di Michael Mann, '92);
"Premonizioni" (di Brett Leonard, '95); "Loch Ness" (di John Henderson, '96);
"Soldato Jane" (di Ridley Scott, '97); l'interessantisimo "Dark City" (di Alex
Proyas, '98); il televisivo "Merlino" (di Steve Barron, '98); "Notting Hill"
(di Roger Michell, '99); "Thirteen Days" (di Roger Donaldson, '00); il
bellissimo "From Hell - La Vera Storia di Jack lo Squartatore" (dei fratelli
Hughes, '01); ed infine il fiacco "La Leggenda degli Uomini Straordinari" (di
Stephen Norrington, '03).
Il gruppo degli scenografi sono dei
super a Hollywood e spesso hanno lavorato insieme.
Lo scenografo Elliot Scott ha avuto una lunghissima carriera sia di scenografo
che di direttore artistico iniziata negli anni '40. I suoi titoli più famosi
sono senza dubbio "Il Drago del Lago di Fuoco" (di Matthew Robbins, '81); "Chi
Ha Incastrato Roger Rabbit" (di Robert Zemeckis, '88); e gli ultimi due Indiana
Jones ('84 e '89), il cui ultimo capitolo rappresenta anche il suo ultimo
lavoro; nel 1991 Steven Spielberg lo ringrazia nei titoli finali di "Hook". E'
morto in Inghilterra nel 1993.
Il direttore artistico Roger Cain ha messo mano a "Jabberwocky" (di Terry
Gilliam, '77) e a "Monty Python - Il Senso della Vita" (di Terry Jones, '83); a
"Young Guns" (di Christopher Cain, '88); a "Erik il Vichingo" (ancora di Terry
Jones, '89); e a "La Casa Russia" (di Fred Schepisi, '90). Ha assistito Elliot
Scott anche in "Chi Ha Incastrato Roger Rabbit" e "Indiana Jones e il Tempio
Maledetto".
Il direttore artistico Terry Ackland-Snow ha avuto una carriera davvero
eccellente che comincia niente meno che con due musical cult: "Tommy" (di Ken
Russell, '75) e "The Rocky Horror Picture Show" (di Jim Sharman, '75).
Nell''80 lavora a "Superman II" (di Richard Lester) e conosce Henson che lo
vuole con se in "The Great Muppet Caper" ('81) e in "The Dark Crystal" ('82).
Si continua con "Supergirl" (di Jeannot Szwarc, '84); "King David"
(di Bruce Beresford, '85); "Spie come Noi" (di John Landis, '85); "Aliens" (di
James Cameron, '86); e "Batman" (di Tim Burton, '89, premio Oscar per la
scenografia e l'arredamento).
Eccezionale e lunghissima carriera anche per l'arredatore Peter James Howitt,
uno degli arredatori più prolifici della recente storia di Hollywood.
I suoi lavori più famosi sono "Superman" (di Richard Donner, '78); "Mai Dire
Mai" (di Irvin Kershner, '83); anche lui ha lavorato a "King David", "Indiana
Jones e il Tempio Maledetto", "Indiana Jones e l'Ultima Crociata" e "Chi Ha
Incastrato Roger Rabbit".
Da ricordare anche "Cacciatore Bianco Cuore Nero" (di Clint Eastwood, '90); "Braveheart"
(di Mel Gibson, '95); "Mission: Impossible" (di Brian De Palma, '96) ed
"Elizabeth" (di Shekhar Kapur, '98).
Nato a Londra il 5 dicembre del 1933, anche Michael White, l'altro arredatore,
è una legenda a Hollywood.
I suoi titoli più famosi: "A 007 dalla Russia con Amore" (di Terence Young,
'63), "Goldfinger" (di Guy Hamilton, '64) e "Thunderball" (di Terence Young,
'65), che rappresentano tre dei più famosi film di 007.
Nel 1982 realizza "Gandhi" (di Richard Attenborough), per poi trovare i
colleghi di "Labyrinth" in "Mai Dire Mai", "Supergirl", "Chi Ha Incastrato
Roger Rabbit" e "Batman".
Non va confuso con l'altro Michael White, anch'egli scenografo, realizzatore di
molti film insieme al regista Michael Bay (come "The Rock" e "Armegeddon").
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