ALIAS Italia

ALIAS ITALIA: LE TRASCRIZIONI

EPISODIO 2.16

Trascrizione a cura di Barbara.

Guida all'episodio "Bomba di fuoco" (2.16): cliccate qui.

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BOMBA DI FUOCO

[ Svizzera. Sydney e Sloane escono dalla banca, Slogane tiene in mano il detonatore. La banca è accerchiata dalla Polizia. ]

VAUGHN alla radio: Non intervenite…Lasciate andare l’agente Bristol con ilo sospettato.
POLIZIOTTO: Ha in mano il detonatore, lo abbiamo sotto tiro.
VAUGHN: No. Fate una sola mossa e un suo complice farà saltare l’esplosivo. Tiene l’area sotto sorveglianza satellitare, dobbiamo lasciare andare Sloane senza seguirlo finché non l’avremo disinnescato.
ARTIFICERE:Qui ci passa la corrente, se tagliamo i fili interrompiamo il circuito. C’è un dispositivo di sicurezza, l’unico modo è disattivare l’elettronica. Ci serve il cannone ad acqua.
VAUGHN:Il detonatore opera su una frequenza radio, non faremmo prima a scoprire qual’è la frequenza e disturbarla?
ARTIFICERE:Si. Ma accedere alla frequenza potrebbe innescare l’esplosione.
VAUGHN: Ci dev’essere il modo di bloccarla…
ARTIFICERE:Non senza avere prima riporto il detonatore con il cemento.
VAUGHN alla radio: Qui l’agente Vaughn. Mi passi il direttore della banca.

[Sydney guida un’auto, Sloane è seduto sul sedile posteriore]

SLOANE: Io l’avevo detto Sydney, ti avevo detto che ti avrei uccisa se avessi interferito. Se sapessi cos’ho qui dentro…quali sono i miei piani…sono più importanti dell’SD-6, più della CIA! Più del fatto che io t’abbia ingannata e che tu mi abbia tradito. Se tu non fossi così…

[Nel caveau della banca Vaughn parla via radio con Marshall alla CIA]
VAUGHN: La cassaforte è una Friedland modello 42C.
MARSHALL: Allora Friedland… Friedland… Friedland… Friedland…vediamo… Ecco, trovato! Ehm , tre pollici di cemento circondato da acciaio ad alto spessore.
VAUGHN: Può bloccare il segnale?
MARSHALL: Dipende dal detonatore. Quanto è grande l’antenna?
VAUGHN: Un pollice…un pollice e mezzo…
MARSHALL: Allora è probabile che trasmetta…diviso la velocità della luce per un quarto…
VAUGHN: Marshall!!
MARSHALL: Eh, tre gigahertz. Dovreste avere abbastanza protezione per non fare arrivare il segnale.
VAUGHN: Dovrebbe o abbiamo?
MARSHALL: Avete.
VAUGHN: Grazie. Potrete cominciare a seguire Sydney tra cinque minuti. Guida una Ford Focus.
MARSHALL: Che modello?
VAUGHN: ZX5.
MARSHALL:Che colore?
VAUGHN: Blu, perché?
MARSHALL: Ah no, è solo una curiosità. Pensavo di comprarne una anch’io…[Vaughn spegne il telefono ma Marshall continua a parlare] Sa con le gomme larghe e i cerchi in lega…Pronto?

[Vaughn parla alla radio con Sydney]
VAUGHN: Syd, abbiamo schermato il detonatore. La bomba non può essere innescata. Sloane non può saperlo, ti intercetteremo tra cinque minuti.

[Sark vede sul computer che il detonatore è stato interrotto. Parla con Sloane via radio]
SARK: Cambio di piano. Cinque minuti all’arrivo.

SYDNEY: La CIA ha una lista nera; 35 persone che i suoi agenti sono autorizzate ad uccidere…35 su sei miliardi, tu sei uno di loro. Il che significa che quando ti ucciderò non infrangerò nemmeno la legge.

[Sloane apre la portiera dell’auto]
SYDNEY: Se salti morirai!
[Un furgone appare da dietro, sperona l’auto e preleva Sloane. Poi Sark spara al cofano della macchina così Sydney è costretta a fermarsi]

[CIA]
KENDALL: Quelli dell’AMCORP si appellano alle leggi bancarie svizzere, non dicono cosa abbia rubato Sloane dalla banca. Per il momento siamo ad un punto morto.
SYDNEY: E insomma non abbiamo un piano…è così vero? Non abbiamo niente.
KENDALL: Posso ricordarle signorina Bristow che Sloane è stato visto in sua custodia?
SYDNEY: Ero io in sua custodia! E poi aveva degli ostaggi.
KENDALL: Ha avuto l’opportunità di ucciderlo, ha scelto di non approfittarne.
SYDNEY: Ho scelto di salvare la vita a trecento persone, e lei mi dice che ho fatto la scelta sbagliata?
VAUGHN: Concentriamoci su quello che sappiamo. Sloane tiene Caplan in ostaggio perché sta preparando qualche tipo di arma. E qualunque cosa abbia preso all’ AMCORP servirà a questo.
SYDNEY:Ma non possiamo saperlo perché abbiamo perso Sloane. E abbiamo perso Sloane perché lui aveva qualcosa che noi non avevamo, la sorveglianza satellitare, e se avessi usato un satellite per seguirlo dopo aver disinnescato la bomba…
KENDALL: I nostri satelliti erano destinati altrove in quel momento…
SYDNEY: è quello che sto dicendo, non abbiamo approfittato della situazione.
KENDALL: No! Si è trattato di priorità.
SYDNEY: Perché elaborare strategie se non siamo disposti a fare quello che serve.
KENDALL: Stiamo facendo quello che possiamo.
SYDNEY: No invece. Neanche per sogno.

[Magazzino di Sloane]
SLOANE: Allora a che punto siamo?
SARK: Caplan dice che gli manca un giorno.
SLOANE: Il magnetometro preso all’AMCORP servirà ad accelerare la costruzione del congegno di Rambaldi. Prenderò un aereo dopodomani, per allora dev’essere completato.
SARK: Credo che Caplan sia un uomo di parola.
SLOANE: Il signor Caplan ci aiuta solo perché pensa che teniamo la sua famiglia in ostaggio. Se ciò che sta mettendo insieme è potente quanto credo, non lo voglio nelle immediate vicinanze quando sarà operativo.
SARK: Condurrò io stesso i test preliminari.
SLOANE: Allora fallo…entro domani.

[Sydney e Vaughn entrano a casa di Sydney]
SYDNEY: Quanto adoro l’hockey!
VAUGHN: Eh, più di qualunque altra cosa?
SYDNEY:No, la prima è tornare a casa con te dopo la partita.
[Si baciano]
SYDNEY: Comunque l’hockey è secondo!
VAUGHN: Si eh?
[Suona il cellulare di Vaughn]
VAUGHN: Pronto?
WEISS: Ehi. Kendall ha una cosa sa farti vedere.
VAUGHN: E non può aspettare?
WEISS: Pare di no. Vuole anche Sydney…è lì?
VAUGHN: Ehm no, non l’ho vista.
WEISS: Sei a letto con lei vero?
VAUGHN: Ci sto provando. Scopri che cosa vuole.
SYDNEY: Kendall?
[Si sentono interferenze nel telefono ]
WEISS: Cerca almeno di starmi a sentire!
[Si sentono nel telefono le frasi dette in precedenza ]
WEISS: Pronto?Vaughn!
VAUGHN: Stiamo arrivando.
[Weiss riattacca il telefono. Sydney svita un interruttore e trova una cimice]

[CIA]
JACK: Una squadra setaccerà l’appartamento al più presto.
SYDNEY: Come è possibile che ci siano delle cimici? Ho delle contromisure! Will e io parliamo di lavoro a casa, bisogna dirglielo.
JACK: Dobbiamo sapere con chi hai parlato, cosa hai detto e quali informazioni potrebbero essere compromesse. Poi devi compilare una lista di tutte le persone, amici, operai, postini, corrieri che sono stati dentro o intorno all’appartamento. Kendall ti sta aspettando, io faccio analizzare questo.

[Jack parla con Marshall]
JACK: Come sarebbe a dire è opera tua?
MARSHALL: Beh, non dico di essere entrato in casa a piazzarlo mah…l’ho fatto io. Se da un’occhiata proprio lì, c’è una saldatura nel circuito…la vede?
JACK: Che cos’è?
MARSHALL: Il simbolo si Superman. Solo che su questo c’è una M. è un po’ la mia firma. Ehm, quando lavoravo per l’SD-6 l’ho costruito apposta per Sloane. Funziona con un adattatore dati MD-14, copre il segnale e lo rende illeggibile agli stanacimici. È vero, è vero sono bravo, il che è un male.
JACK: Vaughn ha risentito la sua conversazione attraverso il cellulare.
MARSHALL: è una trasmittente che trasmette periodicamente ciò che ha registrato a una ricevente.
JACK: Puoi rintracciare dove finisce il segnale? Scoprire dove ha trasmesso le conversazioni?
MARSHALL: Ehm, beh se la trasmittente registra il numero telefonico a cui invia le conversazioni…si, credo che sia possibile.
JACK: Beh, fallo.
MARSHALL: Per favore magari? Non fa niente, non importa.

[Magazzino di Sloane. Sloane guarda dei documenti]
SARK: Caplan ha finito stamattina presto. Il congegno di Rambaldi è completo. Ho fatto i test. Credo che i risultati la soddisferanno. Quando abbiamo deciso di unire le nostre risorse, ha promesso di mostrarmi l’incredibile…ma una bomba portatile al neutrone nel sedicesimo secolo è veramente impossibile.

[Kandahar. Sloane incappucciato viene portato fuori da un furgone e condotto in una casa.]
KABIR: Perdoni la modalità di trasporto. Ma una persona nella mia posizione non è mai troppo cauta.
SLOANE: Capisco. Il nostro comune amico, il signor Dreyfus, le manda i suoi rispetti.
KABIR: Le farò la cortesia di essere brutale. Io non faccio affari con gli Americani.
SLOANE: Io sono un uomo che non ha paese. E con poche alleanze. Tutto quello che ho è la visione di un’impresa che influenzerà l’ordine mondiale esistente che secondo la mia opinione è corrotto. Sto cercando dei partner che condividano quella visione.
KABIR: Io non sono che un umile pastore.
SLOANE: Il cui controllo del traffico di oppio sulla via della seta vale centinaia di milioni di dollari.
KABIR: In questa parte del mondo è meglio essere pratici che visionari. Per quale ragione dovrei investire nella sua impresa?
SLOANE: Ah questo amico mio, è un lungo discorso. Prima, il mio dono.
[Kabir apre la scatola donatagli da Sloane]
SLOANE: Un tempo apparteneva a Khushal Khan Khattak, il grande poeta guerriero del milleseicento.
KABIR:Ha unito le nostre terre. È un eroe per il mio popolo. Questo è un tesoro. Mi parli meglio dei suoi piani.

[Casa di Sydney. Sydney fa esercizi in camera sua, poi si accorge che alla porta c’è Francie]

SYDNEY: Ciao! Allora come va?
FRANCIE: Io bene.
SYDNEY: No, parlavo di Will. Insomma, vi metterete insieme?Cosa succede? Ci sei già andata a letto?
FRANCIE: No, non ancora.
SYDNEY: Will non mi ha detto niente, non riesce neanche a guardarmi talmente è sconsolato.
FRANCIE: Sydney ultimamente ti comporti in modo strano.
SYDNEY: Davvero? Mm, io ho pensato lo stesso di te. Ho immaginato che potesse essre per via di Will.
FRANCIE: Noi due non ci parliamo più.
SYDNEY: Mi dispiace Francie. Il lavoro mi sta prendendo molto.
FRANCIE: Ricordati che noi siamo buone amiche. Puoi parlarmi di te.
[Suona il telefono]
SYDNEY: Pronto?
VAUGHN: Vieni subito qui. Ci sei già andata a letto?
SYDNEY: D’accordo.
FRANCIE: Chi era?
SYDNEY: Uno della banca. C’è un problema con un cliente a Tokyo, devo andare.
FRANCIE: Ciao.
[Francie chiama Sark]
SARK: Pronto?
FRANCIE: Hanno trovato le cimici. Come devo procedere?
SARK: Cercheranno di scoprire chi è stato. Dagli qualcuno.
FRANCIE: Sarà fatto.

[CIA ]
VAUGHN a un tecnico: Mandane una copia a Kendall.
SYDNEY: Eccomi! È Sloane?Marshall lo ha rintracciato attraverso il segnale della cimice?
VAUGHN: Ha il controllo criptato, è irrintracciabile. Ma abbiamo comunque un indizio su di lui.

[Stanza dei briefing CIA ]
KENDALL: Da Kandahar ci riferiscono di aver visto qualcuno che corrisponde alla descrizione di Sloane in compagnia di uomini fedeli ad Ahmad Kabir, il signore della guerra Pashtun che è stato per un po’ con i talebani. Quando loro sono fuggiti è sparito anche lui e non sappiamo dove sia.
JACK: Pensiamo che abbiano portato Sloane da qualche parte nella valle di Helmand. L’anno scorso Sloane ha inviato un agente dell’SD-6 nel covo di Kabir a Helmand per intercettare informazioni su una spedizione di missili terra-aria sovietici.
VAUGHN: Sloane ha rubato dei missili a Kabir ma ora si incontrano?Non capisco.
SYDNEY: Kabir non ha idea di chi sia Sloane. L’agente in missione è entrato ed uscito in segreto.
VAUGHN: Chi era l’agente?
SYDNEY: Marcus Dixon.
KENDALL: Nessun documento acquisito all’SD-6 fornisce i dettagli di quella missione, e quello che sa Jack ora lo sapete anche voi. L’unico che può aiutarci è Dixon.
SYDNEY: Che ha già chiarito di non avere interesse a collaborare con noi.
KENDALL: Allora dovrà fargli cambiare idea. Voglio un rapporto accurato su Kabir dai nostri analisti.
SYDNEY: Forse non si rende conto che Dixon si sente tradito.
KENDALL: Mi corregga se sbaglio agente Bristow, ma solo ieri lei si lamentava che non stiamo facendo abbastanza per trovare Sloane. Se non farà niente e noi lo perderemo dovrà prendersela solo con se stessa.

[Casa Dixon ]
DIANE: Marcus non vuole vederti. E per quel che può valere nemmeno io.
SYDNEY: Lo so Diane, lo so, davvero. Ti giuro che non sarei qui se non fosse importante.
DIANE: A che valgono i tuoi giuramenti.
SYDNEY: Giusto.
DIXON: Ciao Sydney.
SYDNEY: Ciao. Mi servono informazioni.
DIXON: Non posso aiutarti.
SYDNEY: Cinque minuti. Mi serve solo una posizione!
DIANE: Ha detto no!.
SYDNEY: Potrebbe essere la fine di Sloane. Sloane è con Ahmad Kabir. Voglio solo sapere da dove opera Kabir. È gente malvagia, devono essere fermati.
DIANE: Non da mio marito, non più.
SYDNEY: L’agenzia potrebbe costringerti a dire ciò che sai.
DIXON: E io dirò quello che sto dicendo a te, abbiamo deciso come famiglia che è finita.

[Vaughn parla con Will ]
VAUGHN: Ce l’hai un vestito?
WILL: Un vestito? Si, ne ho uno.
VAUGHN: Mettilo.
WILL: Perché?Che succede?
VAUGHN: Fai analisi da poco tempo ma i tuoi rapporti scritti sono buoni. Uno era su Ahmad Kabir. Kendall vuole una presentazione orale.
WILL: Un momento. Orale cioè di persona?
VAUGHN: Esporrai le tue argomentazioni.
WILL: Io sono uno scrittore, io non parlo, scrivo.
VAUGHN: Fa parte del tuo lavoro. Conosci Sammy’s Red Hots?
WILL: Tra Santa Monica e la Diciassettesima.
VAUGHN: Si. Va lì e ordina lo speciale senza sottaceti.
WILL: A me piacciono!
VAUGHN: Sul retro un furgone senza finestrini ti porterà alla centrale operativa.
WILL: Dovrò parlare a Kendall?é una cosa gross?
VAUGHN: Si!
WILL:Oh Dio.

[Kandahar, palazzo di Kabir. Sloane guarda una statuetta ]
KABIR: è del 1500.
SLOANE: è l’immagine di un Arhat, uno spirito degno. Nella tradizione buddista un Arhat è il distruttore del nemico.
KABIR: Come sa tutte queste cose?
SLOANE:Sono un collezionista, questo pezzo è davvero speciale.
KABIR:Lei cerca un partner, qualcuno che investa in un’impresa globale molto ambiziosa ed è nel migliore dei casi una proposta rischiosa. E in cambio mi offre di essere il mio…il mio Arhat. Mi servono delle garanzie che possa mantenere la promessa.
SLOANE: Oh, naturalmente. E sono più che pronto a darle una dimostrazione. Lascio a lei la scelta dell’obbiettivo.

[CIA ]
VAUGHN: Niente vestito eh?
WILL: Ormai non mi entra più. È un po’ che non faccio movimento, e ora oltre che agitato mi sento anche grasso.
VAUGHN: Will Tippin, i professori Joyce e Fleming della Kennedy School. Dico agli altri che siamo pronti.
WILL: La Kennedy School? Dove sarebbe?
PROFESSORE: Harvard.
WILL: Ah certo.

KENDALL: Il nostro obiettivo è semplice, identificare una o più persone che possano darci l’esatta posizione del covo operativo di Ahmad Kabir nella valle di Helmand.
PROFESSORE: Malgrado il governo sia appoggiato dagli Americani, la realtà geopolitica dell’Afghanistan è ancora definita dalle realtà etniche. Il modo più semplice di trovare un Pastun come Kabir è trovare un suo nemico disposto a venderlo.
PROFESSORESSA: Sappiamo che Sharif Rafani ha accusato i Pashtun che sostengono Kabir di aver condotto pulizie etniche. Sono certa che lo convinceremo a portarci fino a lui.
WILL: Perché non l’ha già fatto?Quei due si odiano, è vero, ma forse odiano di più noi. Dopo l’undici settembre abbiamo dato milioni di dollari a gente come quella per avere informazioni non ricevendo nulla in cambio.
JACK: Sei pronto a fornire una soluzione alternativa?
WILL: Si, in effetti si. Tutto quello che ho sono queste fotografie. Sydney. Questa donna si chiama Aliyah Kazabi, è sposata con un funzionario dell’annunziatura apostolica del Messico. Aliyah Kazabi prima si chiamava Aliyah Kabir, è l’ex moglie di Kabir. Dopo la caduta dei talebani, una donna può far annullare il proprio matrimonio se dimostra che è avvenuto contro la sua volontà. Ecco i registri del tribunale.
VAUGHN: Hai trovato i registri?
WILL: Si, sono pubblicati in rete. Certo non c’è niente di geopoliticamente corretto nella mia analisi ma credo che questa donna, per fare del male al suo ex-marito ci pagherebbe. Insomma lo odia a tal punto che ha fatto nascondere suo figlio da alcuni parenti. Vi do l’indirizzo di quel sito internet.
KENDALL: D’accordo, allerterò la nostra sede a Città del Messico. Vaughn e Bristow voi partirete tra un’ora. Dobbiamo proteggere quella donna, nessuno deve sapere che la CIA l’ha contattata. Avrete degli alias.

[Sloane parla al telefono con Sark ]
SLOANE: Kabir ha scelto il suo obiettivo, la sua ex moglie.
SARK: Useremo il congegno su Aliyah Kazabi?
SLOANE: Parti immediatamente per Città del Messico, avrai le istruzioni in viaggio.

[Città del Messico, Sark è dentro un furgone, con il congegno di Rambaldi davanti all’ambasciata Vaticana. Suona il cellulare]
SARK: La sorveglianza conferma che la Kazabi è nell’ala adiacente alla Chiesa. Secondo le specifiche di Caplan avremo bisogno di 20 milioni di Watt per raggiungere quella sezione dell’edificio.
SLOANE: Venti percento della capacità.
SARK: Si, dovremo riuscire a coprire l’intera ambasciata. Ma signore, se Caplan ha sbagliato anche solo di un microtesla, potrebbe mettersi molto male.
SLOANE: Fallo.
SARK: è facile per lei a ottomila miglia di distanza.
SLOANE: Attenderò tue notizie.

[Sark setta il timer a tre minuti. Nel frattempo Sydney, travestita da anziana signora entra all’ambasciata. ]
SYDNEY via radio:Mi avvicino alla scalinata. Sono dentro.
VAUGHN: Bene la Kazabi lavora al primo piano.
[Sydney entra nell’ufficio della Kazabi ]
ALIYAH KAZABI: Posso aiutarla?
SYDNEY: Non voglio farle del male, lavoro per l’intelligence americana, mi servono informazioni sul suo ex marito. So che teme che si vendichi perché l’ha lasciato portando via suo figlio. Per questo sono venuto in segreto, nessuno sa che sono qui e nessuno saprà mai che ha parlato con me. Io sto cercando un uomo, un uomo orribile e pericoloso, è con il suo ex marito nella valle di Helmand, devo sapere dove si trova esattamente.

WEISS alla radio: Vaughn mi senti, Vaughn?
VAUGHN: Si, che succede?
WEISS: un’intercettazione di Echelon ha rilevato parole come terrorista, armi di distruzione di massa, e senti qua: Rambaldi.
VAUGHN:Avete le cordinate?
WEISS: Si,sono le vostre. Non sappiamo quando accadrà ma è meglio che andiate via, andate via adesso.
[Il timer segna 59 secondi ]

[Ufficio della Kazabi ]
ALIYAH KAZABI: No, non posso aiutarla.
VAUGHN via radio:Sydney, dobbiamo andarcene subito. Ci sarà una specie di attacco, un’autobomba, un kamikaze, non lo so ma sto allertando l’ambasciata devono iniziare un’evacuazione. C’è una porta in fondo al corridoio dell’amministrazione, vediamoci lì.
SYDNEY:Deve venire con me. È per la sua sicurezza.
ALIYAH KAZABI: Gliel’ho già detto. Io non l’aiuterò.
[Sydney colpisce la Kazabi. Inizia l’evacuazione della Chiesa. Sydney viene raggiunta da Vaughn in macchina all’esterno della Chiesa e partono. Poi il congegno di Rambaldi entra in funzione e tutti quelli che sono all’interno della Chiesa prendono fuoco.]
WEISS: Vaughn, lo vedete?
VAUGHN: Dove?
WEISS: Dietro di voi. È enorme.
SYDNEY: Cosa c’è?
VAUGHN: Un incendio, qualcosa che brucia.
WEISS: No ascoltami, quello è un inferno ed è proprio dietro di voi. Non lo vedi?
VAUGHN: Non c’è niente.
SYDNEY: Cosa vede? Dei palazzi? Delle persone?
WEISS: No aspetta, aspetta, ora è sparito, non c’è più.
VAUGHN: Che significa sparito.
WEISS: Non lo so però è scomparso.
SYDNEY: Torniamo indietro.
[Ritornano nella Chiesa e vedono le persone carbonizzate]
ALIYAH KAZABI: Vi dirò dove sta mio marito.

[Telegiornale: Sono 62 le vittime di quello che il portavoce del governo ha definito il peggiore atto di terrorismo dell’ultimo decennio a Città del Messico. Qualcuno non ha esitato a definirlo un atto divino. Intanto le autorità locali…]
[Kabir parla con Sark]
SARK: Tutte le vittime sono state incenerite, nell’impossibilità di identificarli hanno pubblicato una lista dei morti presunti. La sua ex è in quella lista.
[Kabir fa un dono a Sloane]
SLOANE: Che cos’è?
KABIR: Un piccolo segno del mio apprezzamento.
[Sloane lo apre ed è la statuetta Arhat]
SLOANE: No, no questo è troppo. Non posso accettarlo.
KABIR: L’ho vista ammirarlo, e con piena ragione. Lei ha distrutto il mio nemico, quindi è in tutti i sensi il mio Arhat. Domani trasferirò 40 milioni di dollari in un conto a sua scelta.

[CIA ]
KENDALL: La sorveglianza video ha rilevato la presenza di Sark sulla scena dell’attentato a Città del Messico, successivamente l’intelligence lo ha rintracciato a Kabul. Presumiamo che Sloane abbia mandato Sark a compiere la missione, una volta completata Sark sia tornato dal suo padrone e grazie alla signora Kazabi adesso sappiamo dove si trovano.
JACK: Partirai al comando di una squadra tattica diretta a Helmand, ti paracaduterai nel complesso. Troverai un accesso dal tetto, ruberai l’arma e chiamerai i rinforzi.
SYDNEY: Sapete come la descrive la gente, vero? Il congegno da fine del mondo. Dicono che sia il primo segno dell’arrivo dell’Armageddon. È come se il diavolo in persona fosse venuto ad attaccare quella chiesa.
MARSHALL: Ahm, se posso fornire una spiegazione scientifica aiuterebbe a…Salve, è un vero piacere. Che bella cravatta!
KENDALL: Continui.
MARSHALL: Beh, qui abbiamo a che fare con un’arma ad alta energia pulsata. Grazie all’intercettazione di Echelon siamo riusciti a riposizionare un satellite KH-12 sull’area, ed ecco cosa abbiamo scoperto: allora i puntini blu sono le persone in Chiesa prima, ed ecco cosa hanno rilevato gli infrarossi dopo. La temperatura corporea delle persone nella zona colpita è aumentata di duemila gradi. Si sono letteralmente sciolte a partire dall’interno.
SYDNEY: Ma nient’altro ha subito danni nella Chiesa.
MARSHALL: Già. Questo perché funzione come un microonde, eccita le molecole di acqua e grassi, assenti nei materiali organici, e poi le converte in movimento atomico. Insomma in calore.
VAUGHN: Tutti nell’area sono stati colpiti? Anche chi si era messo al sicuro?
MARSHALL: Si, non c’è difesa contro questo tipo di energia, attraversa muri, cemento, tutto.
KENDALL: E non c’è riparo?
MARSHALL: No! Mi dispiace. Oh, ecco forse dovrei anche dirvi che questo tipo di energia blocca i computer. Se fosse puntata verso il celo abbatterebbe gli aerei.

[Jack parla con Sydney ]
JACK: Sloane sa che un uso della forza di questo genere è una deliberata provocazione che richiede una pronta risposta. Eppure l’ha esercitata sulla ex moglie di un piccolo signore della guerra, perché?
WEISS: La squadra ha trovato trasmettitori audio e video, e materiali di futura generazione.
SYDNEY: Video?
WEISS: Già…nella tv in camera tua.
JACK: Stiamo controllando chi è stato in casa tua secondo la tua lista, fin’ora sono tutti puliti.

FRANCIE: Pronto?
SYDNEY: Ciao, sono io.
FRANCIE: Ciao.
SYDNEY: Dovevamo uscire insieme stasera, ma devo lavorare.
FRANCIE: Quello che dovresti fare è cambiare lavoro.
SYDNEY: Francie mi dispiace.
FRANCIE: Non importa, a dire il vero non ce l’avrei fatta nemmeno io stasera.
SYDNEY:Allora non vuoi uccidermi?
FRANCIE: No, certo che no. Senti, ne parliamo più tardi? Adesso stavo per fare una cosa.
SYDNEY: Si si, ti chiamo dopo. Ciao.
[Francie spara ad un tizio imbavagliato, poi mette alcune cimici nel suo armadietto ]

[CIA ]
MARSHALL: Ricorda quel film Predator? In cui Schwarzenegger era inseguito da un granchio che aveva solo la vista termica, uh…
SYDNEY: No.
MARSHALL: No, davvero? Beh, era un gran film, uno dei migliori di Schwarzenegger…perché i Gemelli…Le telecamere di sorveglianza di Kabir funzionano allo stesso modo, leggono i segnali di calore, il che è un problema perché, beh…lei è bollente! Vede…eh? Ma ecco la soluzione che ho trovato, si paracaduta sul tetto, si strappa la mimetica e si infila questa meraviglia. Fa parte di una tuta raffreddante, è nera, porterà il suo corpo alla temperatura dell’ambiente in cui sarà. Poi metterà questo gioiellino…
SYDNEY: Finché resto coperta le telecamere non possono vedermi?
MARSHALL: Già. Sarà la donna invisibile, vede?

[Kandahar. Sydney arriva sul tetto del palazzo di Kabir ]
SYDNEY via radio: Sono sulle scale a est.
VAUGHN: Bene, scendile tutte. Secondo la sua ex Kabir tiene armi e munizioni in un magazzino in fondo al corridoio.
SYDNEY: Non c’è nessuna porta!
VAUGHN: Cosa?
SYDNEY: Ci sono tracce di lavori,forse è stato ricostruito dopo la guerra.
VAUGHN: Quello che sappiamo non serve.
SYDNEY: Ci dev’essere un’altra entrata.
[Sydney combatte con una guardia ]
SYDNEY: Mi hanno scoperta.
[Sydney viene fermata da tre guardie armate ]

[CIA ]
VAUGHN: Sydney è compromessa, deve far intervenire la squadra tattica.
KENDALL: Ha manomesso l’arma.
VAUGHN: Che differenza può fare?
KENDALL: Kabir è stato avvertito, se ha l’arma la userà.
VAUGHN: Dia quell’ordine.
KENDALL: Ha sentito Marshall? Non c’è difesa contro quell’arma.
VAUGHN: Se non da l’ordine lo farò io.
KENDALL: La squadra tattica non ha chance.
VAUGHN: Ma non possiamo lasciarla lì.
KENDALL: Se non troviamo un altro accesso, temo che non ci sia nulla da fare.

[Casa Dixon]
VAUGHN: Non credo ci abbiano mai presentati, mi chiamo Micheal Vaughn, lavoro con Sydney.
DIXON: Ne sono fuori.
VAUGHN: Sydney è nei guai.
DIXON: Rispetti la mia decisione.
VAUGHN:Non quando la sua decisione potrebbe costare la vita a Sydney. Non ha voluto dirle come si è infiltrato da Kabir, quindi Sydney ha trovato un altro accesso sulla<base di informazioni che si sono rivelate errate. È stata catturata, e a meno che non troviamo un altro punto d’accesso non manderanno nessuno a tirarla fuori.
DIXON: Non è così semplice.
VAUGHN: Si che lo è! Lei può aiutarmi a salvare Sydney oppure no.
DIANE: La prego, se ne vada.
VAUGHN:Non posso farlo, non senza una sua risposta.

[Palazzo di Kabir. Sydney è in una stanza buia legata ad una sedia, talvolta si accende una luce e Kabir le parla]
KABIR: Ammetta di essere delle CIA. Accetti di essere ripresa mentre è qui in violazione delle norme internazionali. Condanni il grande Satana e può darsi che io le risparmi la vita.
[Si riaccende la luce e parla Sloane]
SLOANE: Sydney, digli quello che vuole sentire. O questa storia finirà male. Sotto molti aspetti, per me sarai per sempre il mio più grande risultato. Ti prego, Sydney. Purtroppo non posso fare niente per te. Addio Sydney.
[Si riaccende la luce]
KABIR: Ha cambiato idea? Mm? Ammette di essere della CIA? Forse ti serve un piccolo incentivo. [Kabir fa portare una specie di martello e lo lascia vicino a Sydney]
[Si riaccende la luce]
KABIR: Ora basta, i miei ospiti sono partiti e mi sembra che non abbiamo più nulla da discuter. La cartilagine che permette alla rotula di scivolare non si rigenera, è bene che lo sappia prima che cominci.
[Subito prima che Kabir colpisca il ginocchio di Sydney egli viene ucciso da un proiettile]
VAUGHN: Stai bene?
SYDNEY: Non capisco? Come hai trovato l’accesso?
DIXON: Andiamo. Andiamo, abbiamo il congengo.
SYDNEY: Sloane?
VAUGHN: No.
DIXON: Da questa parte.
[I tre si trovano a combatter contro le guardie, ma riescono a scappare]

[CIA ]
JACK: Un buon lavoro.
SYDNEY:Solo fortuna.
JACK: Hai preso l’arma. Abbiamo salvato innumerevoli vite.
SYDNEY: Si. Ma non ho preso Sloane, né ho capito cosa faceva con Kabir.
JACK: Le aveva l’idraulico che era nel tuo elenco. O è lui che ha messo le cimici, oppure lo hanno incastrato. Al momento è un vicolo cieco. Ben tornata.

DIXON: Ciao.
SYDNEY: Ciao. Non è la prima volta che te lo dico, grazie.
DIXON: Non posso giudicarti per non avermi detto dell’SD-6, se fossi stato al tuo posto, non so, forse avrei fatto lo stesso.
SYDNEY: Come va con Diane?
DIXON: Non lo so.

[Sydney è nella vasca da bagno a casa sua, Vaughn le porta un bicchiere di vino]
VAUGHN: I Kings giocano venerdì. Ci andiamo a vedere la partita?
SYDNEY: Quello che abbiamo visto nella chiesa…ogni volta crediamo di aver visto il peggio.

SARK: Lei parla di poter e controllo. Poi creiamo un’arma potentissima e la lasciamo nelle mani di un perfetto sconosciuto. Come può essere un bene per noi questo?
[Sloane rompe la statutta regalatagli da Kabir e trova all’interno un pezzo di pergamena]
SLOANE:Passami la prima pagina del manoscritto.
[La parte di pergamena trovata combacia perfettamente con il vuoto mancante nella pagina del manoscritto]

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