ALIAS Italia

ALIAS ITALIA: LE TRASCRIZIONI

EPISODIO 2.3

Trascrizione a cura di Alyssa.

Guida all'episodio "Cifre" (2.3): cliccate qui.

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CIFRE

[Sydney corre nel parco, raggiunge un agente travestito da barbone e lancia una monetina nel suo bicchiere, azioni con le quali chiede accesso alla base CIA]
AGENTE/BARBONE: Freelancer chiede accesso protetto.
AGENTE DI SICUREZZA: Messaggio ricevuto, avverto l’agente Vaughn.
(Sydney passa davanti ad una telecamera)
AGENTE DI SICUREZZA: Non è seguita. Identificata. Freelancer si avvicina al quadrante 4. Rilevamento segnali negativo. Nessun segnale sospetto.
(Una cabina telefonica squilla, Sydney digita un codice sulla tastiera e entra in un passaggio)
CENTRO OPERATIVO CIA
KENDALL: Agente Bristow, grazie per essere venuta. So che non l’ha esaltata parlare con sua madre la settimana scorsa, ma concorderà che le informazioni ricevute sono valse il suo disagio.
SYDNEY: Concordavo. Fino a un’ora fa.
KENDALL: Che vuol dire?
SYDNEY: Ho avuto un incontro con Sloane. La telecamera che ho preso a Fortson, quella che non volevamo avesse l’SD-6, era soltanto un prototipo. La vera telecamera verrà lanciata in orbita tra 72 ore precise.
KENDALL: Da chi?

#flashback#
(Sydney a una riunione all’SD-6)
BASE SD-6
(In sala riunioni sono presenti Sydney, Dixon, Sloane, Jack e Marshall)
SLOANE: L’Agenzia Spaziale Asiatica, nata dopo la caduta della Cortina di Ferro. L’ASA è composta principalmente da scienziati russi smobilitati. Il loro cliente più recente è un nostro vecchio amico.
(Sloane mostra una fotografia di Sark)
SYDNEY: Sark!
DIXON: Che interesse ha a lanciare un satellite?
SLOANE: Bella domanda!
MARSHALL: Il satellite ha una telecamera a definizione Terahertz, capace di vedere attraverso i materiali solidi fino a una profondità di 100 metri!
SLOANE: E’ tassativo scoprire cosa stia cercando il signor Sark!
#fine flashback#

[Alla CIA]
SYDNEY: Il lancio avverrà nello Sri Lanka. Entreremo nella base fingendo una visita d’affari. La missione sarà allacciarsi al satellite perché l’SD-6 sfrutti il segnale e veda quello che vede Sark.
VAUGHN: Chiederò ai servizi tecnici. Dobbiamo infiltrarci in quelle trasmissioni!
KENDALL: Ottimo passo preliminare, agente Vaughn, ma vorrei sapere cosa cerchiamo prima che il satellite sia lanciato.
SYDNEY: Vuole che la veda di nuovo?
KENDALL: Il controllo dei programmi di sua madre è nelle mani di Sark.
SYDNEY: Smetta di chiamarla in quel modo!
KENDALL: Quindi la signora Derevko sa bene cosa cerca Sark, e ormai è chiaro che parlerà solo con lei!
SYDNEY: Senta, le ho parlato una volta perché ho dovuto, non ho intenzione di farla diventare un’abitudine!
KENDALL: Di certo avrà un’opinione in merito, agente Vaughn.
VAUGHN: Non saprei dare una risposta semplice.
KENDALL: Accetto quella complicata.
VAUGHN: Non posso fingere di non avere pregiudizi. Irina Derevko ha tradito questo paese e ha ucciso mio padre, d’altra parte è un’importante esperta di Rambaldi e probabilmente conosce i meccanismi del crimine organizzato globale più di chiunque altro sotto custodia americana. Detto questo, credo che io e l’agente Bristow combattessimo efficacemente l’SD-6 anche prima che la Derevko si costituisse. Quindi appoggerò qualsiasi sua decisione!
KENDALL: Capisco bene che si trovi presa tra due fuochi, agente Bristow, ma le do la mia parola: appena avremo le informazioni non sarà più costretta a parlare con lei.

[Jack, preoccupato per Sydney, va a parlare con la dott.ssa Barnett, la psicologa della CIA, a proposito dei suoi incontri con Irina Derevko]
BARNETT: Il nostro prossimo incontro era fissato per mercoledì. Va tutto bene?
JACK: Le vorrei parlare di Sydney
BARNETT: Mi dica. E’ turbato?
JACK: Vorrei un appoggio per trovare una strategia che persuada Sydney a non vedere sua madre.
BARNETT: Perché?
JACK: Perché Irina Derevko è un’opportunista asociale patologica, disposta ad usare qualsiasi mezzo con mia figlia per ottenere quello che vuole!
BARNETT Ma… ha considerato che quanto più la tiene lontana da sua madre tanto più tenderà a stimolare il suo interesse?
JACK: Naturalmente. Per questo spero di impostare una strategia con la necessaria accortezza!
BARNETT(ridendo nervosamente) No, mi spiace, ma non fa parte del mio lavoro contribuire a che un padre possa manipolare sua figlia. Anche se mosso da buone intenzioni.
JACK: Capisco. E questa sua opinione si basa su cosa è meglio per Sydney o per l’agenzia? Perché il fatto è che se Sydney non comunica con Laura la CIA non avrà niente!
BARNETT: Quindi per lei è rimasta sempre Laura? Anche se quel nome era un alias?

(Sydney va a trovare Irina)
IRINA: Meditazione autocircadiana. Tutti i benefici del sonno in pochissimo tempo. Posso insegnartela Sydney.
SYDNEY: Te l’ho detto: quando ti rivolgi a me devi chiamarmi agente Bristow. Il signor Sark era uno dei tuoi agenti di punta, ora ha preso il controllo dell’organizzazione. Sta per lanciare un satellite per fare rilevazioni sotterranee, ma dubito che ti giunga nuovo. Cosa sta cercando?
IRINA: Ti ricordi di quando avevi 6 anni? Ti mandavo a lezioni di piano dalla signora Adams…
SYDNEY: Non voglio fare conversazione!
IRINA: Mi hai fatto una domanda e io ti rispondo. Che diceva la prima cosa che hai imparato sulla musica?
SYDNEY: Diceva che la musica è matematica: se sai contare puoi suonare.
IRINA: Nella musica ogni nota corrisponde a una frequenza. Per esempio, il do centrale vibra a 261 hertz, quindi qualsiasi brano musicale può essere espresso da una serie di numeri. Sark cerca un particolare carillon creato da Rambaldi. Il carillon suona un brano speciale, in quella musica è codificata un’equazione
SYDNEY: Per cosa?
IRINA: Energia .0 : una sorgente di energia le cui sole applicazioni militari sarebbero illimitate!
SYDNEY: In un carillon!?
IRINA: Ovviamente per ascoltarlo serve un’apposita combinazione. Sark stava cercando di decifrarla ma non so se ci sia riuscito.
SYDNEY: Bene, ti ringrazio!
IRINA: A proposito della signora Adams… poco prima che me ne andassi ti stava incoraggiando a partecipare alla recita per i giorno del Ringraziamento. Non sei obbligata a dirmelo, ma negli ultimi vent’anni me lo sono chiesta spesso: che parte hai avuto?
SYDNEY: Non me lo ricordo. E’ stato quando mi hanno detto che mia madre era morta. Tutto il resto è confuso.
(Sydney se ne va)

[Jack e Sydney si incontrano in un parco e parlano di Irina]
JACK: Ho letto il rapporto di Vaughn, so che hai visto tua madre. Tutto bene?
SYDNEY: Rivedendola mi sono resa conto che ho dimenticato molte cose del periodo in cui se n’è andata. Papà, te la ricordi la recita per il Ringraziamento che ho fatto quell’anno a scuola? A me sembra di ricordarla… insomma, ne ho una vaga immagine, però mi sono dimenticata cos’ero; un pellegrino? Un indiano?… Che c’è?
JACK: Nessuno dei due. Eri un tacchino
(Sydney sorride)
JACK: Eri l’unico tacchino risparmiato per festeggiare il raccolto.
SYDNEY: So che pensi sia rischioso per me vedere la mamma, ma è solamente un mezzo, e non credo ad ogni parola che dice…
JACK: Lei questo l’ha messo in conto. Sydney, mi fido del tuo giudizio. Sei molto brava.

[Base dell’SD-6. Marshall dà a Sydney le apparecchiature tecniche per la missione]
MARSHALL (prendendo una valigetta): Bene, una volta arrivata davanti al tunnel di lancio prema questo pulsante qui e … voilà! (apre la valigetta)
SYDNEY: E’ vuota
MARSHALL: Oh, sì, scusi, non gliel’ho detto. In realtà non è ancora pronta, ma domani quando aprirà la valigetta ci troverà le alte prestazioni di una slitta idraulica!
SYDNEY: Quant’è veloce?
MARSHALL: Rasenta la velocità di un razzo, e dato che i tunnel di scarico sono circa di due miglia ci metterà… dodici secondi. Oh, ed è meglio che esca di lì più in fretta possibile dopo aver collegato la scheda al satellite, perché se resta bloccata nel tunnel al lancio del razzo allora…beh, boum! E mi mancherebbe…
(Sydney va da Sloane)
SYDNEY: Voleva vedermi?
SLOANE: Vieni. Volevo darti una cosa (porge a Sydney un cofanetto) Emily ci teneva le sementi. La litografia è originale, del 1910. Gliel’aveva regalata sua madre. Emily avrebbe voluto dartela.
SYDNEY: Grazie. Quando penso a Emily vedo sempre il suo giardino.
SLOANE: Già, anch’io.
SYDNEY: Manca anche a me.
SLOANE: Ultimamente mi sento a mio agio solo in ufficio. A casa… non lo so, è come se fossi paralizzato. Se qualcuno entrasse ora in quella casa per la prima volta penserebbe che Emily ci vive ancora: i suoi vestiti nell’armadio, i cosmetici sulla toeletta… l’unica cosa che tradisce questa finta normalità è il giardino. Dove prima crescevano le rose non è rimasto niente. Il suo giardino sembra essere morto con lei.
SYDNEY: Non è colpa sua!
SLOANE: Buona fortuna nello Sri Lanka!

[Sydney e Vaughn si incontrano nel solito vecchio magazzino dove le vengono passate le contromissioni]
VAUGHN: Collega questa scheda al satellite al posto di quella che ti ha dato l’SD-6. E’ una copia quasi identica, con cui potranno intercettare il segnale di Sark, ma modificata per consentire il collegamento anche a noi e vedere quello che vedono loro. Ah, un’altra cosa: vorremmo convocare Will Tippin per fargli qualche altra domanda.
SYDNEY: Perché?
VAUGHN: La Derevko ha detto che Sark stava cercando di decifrare la combinazione che avrebbe attivato il carillon…
SYDNEY: Sì.
VAUGHN: …Abbiamo riletto il rapporto di Tippin, dice di essere svenuto e rinvenuto più volte durante il volo per Taipei e di aver visto Sark lavorare a un computer.
SYDNEY: Quindi regressione indotta?
VAUGHN: Verrà qualcuno da Langley!
SYDNEY: Rivivrà tutto quello che ha passato?
VAUGHN. Se ci fosse un altro modo non lo farei, credimi Sydney!

[Casa di Sydney]
SYDNEY: Senti Will, la CIA vuole vederti di nuovo!
WILL: Perché?
SYDNEY: Te lo spiegheranno meglio di me, ma… (prende una busta e la porge a Will) ecco il tuo SOP.
WILL: SOP?
SYDNEY: Standard Operativo Procedurale per il Meeting. Ti vedrai con il mio contatto.
WILL: Vaughn?
SYDNEY: E’ in gamba, professionale,… non perderai tempo. Senti, mi dispiace. So che vorresti dimenticare…
(entra Francie)
FRANCIE: Ciao ragazzi!
(Sydney prende in mano la birra che sta bevendo Will e finge di berla lei)
SYDNEY: Ciao!
FRANCIE: Che cosa fai?
SYDNEY: Cosa?
FRANCIE: Will fa terapia di recupero e tu gli bevi davanti?
SYDNEY: Hai ragione, hai ragione, hai ragione, scusa
WILL: Oh, no, va bene!
FRANCIE: Come ti viene in mente? Potresti venire al ristorante domani? Mi serve una mano.
WILL: Certo!
FRANCIE: La lavastoviglie ancora non va e c’è da lavare tutto a mano prima dell’apertura. Tu ci sarai vero?
SYDNEY: Altroché!
WILL: A che ora vengo?
FRANCIE: Due, due e mezza?
SYDNEY: Devo andare, altrimenti perdo l’aereo!
FRANCIE: Un vip o un barboso seminario?
SYDNEY: Un vip barboso, ed è nello Sri Lanka, quindi fanno quindici più quindici ore di volo, per vederlo solo un’ora!
WILL: Grazie per l’ospitalità finché non avrò un lavoro!

[Sloane è a casa sua, mentre si versa un bicchiere di un liquore guarda fuori e vede il giardino tutto fiorito e rigoglioso]

[Sri Lanka. Dixon è fuori dalla struttura di lancio che comunica con Sydney. Arriva Sark]
DIXON: Ci siamo Sydney, Sark è entrato, hai via libera. Prima mi darai una linea telefonica più tempo avrò per entrare nel sistema.
(Sydney arriva all’ingresso della struttura)
SYDNEY: Joanna Kelly, della Yuroteletime. Ho un appuntamento col signor Vashko.

(Nel centro di controllo il responsabile tecnico dà il benvenuto a Sark)
RESPONSABILE: Signor Sark, benvenuto nel nostro centro di controllo. Sarà l’unico osservatore della sua azienda per oggi?
SARK: Purtroppo i miei soci sono a Lopek per dei diritti di trivellazione.
RESPONSABILE: Siamo per iniziare i controlli finali al sistema.
SARK: Eccellente!
VOCE RADIO: Controllare i condotti di scarico

(Sydney entra nella struttura)
SIG. VASHKO: Signora Kelly! Benvenuta alla centrale di lancio ASA!
SYDNEY: Grazie, sono ansiosa di visitarla! Posso fare una telefonata prima di iniziare?
SIG. VASHKO: Oh, non è permesso usare cellulari durante il lancio, interferiscono con segnali radio, ma può senz’altro usare una delle nostre linee fisse!
SYDNEY: Grazie!
SIG. VASHKO: Prego…
(Sydney chiama Dixon che prende la chiamata e col computer si infiltra nella rete del centro ASA)
SYDNEY: Ciao tesoro, solo un salutino…
DIXON: Bene, mi sono immesso in rete, ci vorrà solo un minuto per agganciare i controlli della sorveglianza. Okay ci sono!
SYDNEY: Mi manchi anche tu. Baci!
(mette giù la cornetta e segue il sig. VashKo)
SIG. VASHKO: E come stabilito dagli accordi ambientali di Kyoto, durante il lancio filtriamo gli scarichi del razzo attraverso condotti di due miglia.
SYDNEY: Da quanto ho capito i condotti sono in grado di convogliare oltre un milione di libbre di spinta!
SIG. VASHKO: Vedo che ha studiato bene! L’accompagno al punto di osservazione VIP. La vist aè spettacolare!
(entrano in ascensore)
SYDNEY: Il mio orologio si è fermato, sa che ore sono?
SIG. VASHKO: Ah, certo…
(Vashko solleva il polso, Sydney, dal suo orologio gli spruzza un tranquillante e lui sviene)
SYDNEY (nella trasmittente): Dixon, sarò nel condotto tra due minuti!
DIXON: Ricevuto Sydney. Pronto a bloccare il canale di sorveglianza al tuo segnale.

(Nella sala di controllo gli operatori fanno tutti i controlli, supervisionato da Sark)
OPERATORE1: Sistema frequenze radio ok!
OPERATORE2: Attivazione perimetria veicolo ok!
OPERATORE3: Test energia a bordo ok!
OPERATORE4: Trasponder radar e teleguida lancio veicolo ok!

(nel frattempo Syd si è messa una tuta protettiva rossa e raggiunto l’ingresso dei condotti apre la valigetta che si trasforma in una slitta idraulica, ci si sdraia sopra e parte; in pochi secondi percorre le due miglia di condotto e arriva al razzo)
SYDNEY: Bene Dixon, sono in posizione.
DIXON: Ricevuto Sydney. Il personale ha evacuato il sito di lancio. Escludo la sorveglianza per cinque minuti a partire da…ora!

(nella sala di controllo saltano le telecamere)
OPERATORE2: Ho perso il monitor del ponte di lancio!

(Syd sale sul razzo)

SARK: Qual è il problema?
RESPONSABILE: Adesso verifico!

(Syd apre uno sportello)
SYDNEY: Dixon, come sto andando?
DIXON: Tre minuti e dieci secondi al ripristino della sorveglianza!

RESPONSABILE: Un piccolo disguido tecnico, riavremo i monitor in tre minuti. Io le assicuro che questo non rappresenta alcun problema per il lancio!
SARK: C’è un varco al sito di lancio che non si vede da qui?
RESPONSABILE: Solo i condotti di scarico, ma il personale se ne allontana durante il countdown!
SARK: Anticipi il lancio!
RESPONSABILE: Come?!

SYDNEY: Mi sto inserendo nel sistema interno di alimentazione.

SARK: Ha detto che i monitor non interferiscono con il lancio!
RESPONSABILE: Tecnicamente no, ma se qualcosa va storto dobbiamo poter spiegare…
SARK: Allora iniziate il countdown finale! O dobbiamo cancellare il lancio? Così potrò informare i miei colleghi che l’Agenzia Spaziale Asiatica non è che una povera brutta copia della Nasa!
RESPONSABILE: Iniziare la fase di Countdown! Anticipiamo la tabella di marcia!

DIXON: Sydney, vattene subito di lì! Hanno anticipato il lancio!
SYDNEY: Sto ancora collegando la scheda! Quanto tempo mi resta, Dixon?
DIXON: Hai 48 secondi solamente!

OPERATORE1: Inserisco l’alimentazione.
OPERATORE2: Termino i controlli.
OPERATORE1: Livello pressurizzazione…

DIXON: Sydney, è troppo pericoloso, vattene! Siamo a 44 secondi dal lancio! Syd, vai via!
SYDNEY: Ho fatto!

OPERATORE1: Siamo pronti al lancio! 30…29…28…27…

(Sydney scende dal razzo e risale sulla slitta)

OPERATORE1: 3..2…1…

(Il razzo parte e i condotti si riempiono di fuoco; Sydney riesce ad uscire e a salvarsi, ma appena fuori cade dalla slitta. Si sente un esplosione)
DIXON: Sydney!
SYDNEY: Tutto bene! Ci vediamo tra 10 minuti!

(uscita della base)
RECEPTIONIST: Le è piaciuto il lancio?
SYDNEY: Emozionante!

[Parcheggio a L.A. Will trova un biglietto sul parabrezza della macchina)
WILL (leggendo): Parcheggio garage. Oltre la sbarra prendi l’ascensore.
(Will scende nel parcheggio sotterraneo e chiama l’ascensore; quando arriva le porte si aprono. Dentro c’è Vaughn, che appena Will entra fa chiudere le porte e blocca l’ascensore)
VAUGHN: Will, sono Michael Vaughn!
WILL: Ciao!
VAUGHN: Scusa la scena melodrammatica, ma l’SD-6 potrebbe ancora controllarti; dovevamo essere certi che non fossi seguito!
WILL: Certo, capisco… così tu sei Vaughn!
VAUGHN: Sembri sorpreso!
WILL: No… credevo che fossi… più vecchio!
VAUGHN: Ah… Senti, vogliamo sottoporti ad un trattamento di ipnosi, riteniamo che potresti ricordare dei dettagli del tuo rapimento che potrebbero esserci utili.
WILL: Quando?
VAUGHN: C’è una macchina che ci aspetta qui fuori!
WILL: Adesso? Non posso, aiuto un’amica a sistemare un ristorante!
VAUGHN: Francie!
WILL: Esatto!
VAUGHN: Domani allora?
WILL: Certo, d’accordo!
VAUGHN: Bene. Un operatore ti chiamerà al cellulare chiedendo se vuoi consolidare il tuo debito: sarà il segnale per rivederci qui. Un’auto ti porterà ai nostri uffici.
WILL: Quindi ogni volta che Syd usciva dopo che qualcuno cambiava numero si incontrava con te!
VAUGHN: E’ una procedura standard, se la linea è controllata si rischia di meno in quel modo!
WILL: Tu le hai mai regalato una cornice? Era d’antiquariato, lei ha detto che gliel’aveva regalata un collega…probabilmente era un altro modo di contattarla, vero?
VAUGHN: Veramente no, era solo un regalo!
(dopo pochi secondi di silenzio Vaughn sblocca l’ascensore e le porte si aprono)
VAUGHN: E’ stato un piacere Will!
WILL: Anche per me!

[Sala riunioni dell’SD-6, sono presenti Sloane, Sydney, Jack, Marshall e Dixon]
SLOANE: Le mie congratulazioni vanno ad entrambi. Grazie ai vostri sforzi nello Sri Lanka siamo riusciti a intercettare le immagini del satellite lanciato ieri dal signor Sark. (sul computer appare una fotografia) Sta osservando un’area di 20 miglia quadrate in Siberia. Marshall…
MARSHALL: Sì, sì, lo so… lo so… adesso sembrano solo 20 miglia di tundra gelata, giusto? Beh, dategli un occhiata attraverso le telecamere a onde Terahertz (l’immagine cambia e si vede il simbolo di Rambaldi e altre righe)
SYDNEY: Il simbolo di Rambaldi!
MARSHALL: Già, e quello che il satellite riprende sono caverne subglaciali, sotto il ghiaccio!
DIXON: Cioè una formazione naturale?
MARSHALL: Beh, non ne ho idea, davvero! Senza un campione di quel ghiaccio non posso dire niente, a parte, forse…Uao!
SLOANE: Adesso stiamo osservando un immagine fortemente ingrandita. Come vedete, al centro della caverna sembra esserci un oggetto composto di metallo. Noi dobbiamo arrivare a quell’oggetto prima che ci arrivi Sark! Quindi sarete accompagnati da una squadra di supporto, stabilirà un perimetro insieme all’agente Dixon per sorvegliare ogni possibile entrata della caverna; Sydney, a te il recupero. Il volo parte tra quattro ore… è tutto, andate pure! (si alzano tutti) Jack, per favore, resti un momento? (quando tutti sono usciti Sloane chiude le porte) Voglio chiederti un favore Jack: credo di aver sottovalutato l’effetto che la morte di Emily avrebbe avuto su di me.
JACK: Hai diritto al tuo dolore!
SLOANE: Non quando compromette la mia autorità qui, il mio status nell’Alleanza. Devi tenermi d’occhio, Jack, devi prendermi da parte se pensi che stia scoprendo troppo il mio gioco!
JACK: Ma certo!
SLOANE: Il giorno prima che… il giorno prima di morire, Emily aveva prenotato il nostro Bed&Breakfast preferito a Sonoma. Ha fatto progetti per il nostro futuro fino all’ultimo. Non ho mai creduto nella spiritualità, ma ultimamente sento la sua presenza ovunque intorno a me.
JACK: Il trauma può comportare sensazioni di… familiarità metafisica, sogni ad occhi aperti e così via. D’altra parte, chi può dire che lei non sia con te…

[Edificio della CIA. Will è addormentato su una sedia, in una stanza vuota. Nella stanza di fianco ci sono Sydney, Vaughn e la dottoressa che lo ipnotizzerà, che lo guardano attraverso un vetro]
DOTT.ssa: Ora conterò all’indietro iniziando da 3, e quando arriverò a 1 voglio che alzi la testa e mi dica dove si trova. 3..2…1!
Will alza la testa e si ritrova su un aereo, ammanettato e ferito
DOTT.ssa: Dove si trova?
WILL: Sono su un aereo da carico, andiamo a Taipei.
DOTT.ssa: Will, che cosa prova?
WILL: Ho paura che mi uccidano, ho paura che arrivino a Sydney!
DOTT.ssa: Non possono, Will. Sta rivivendo avvenimenti del passato, questo è solo un ricordo. Mi dica cosa vede.
Sark è seduto, di spalle e sta lavorando ad un computer
WILL: Sark, che lavora al suo portatile.
DOTT.ssa: Riesce a vedere lo schermo?
WILL: No, è troppo lontano!
(Vaughn si avvicina alla dott.ssa)
VAUGHN: Nel suo rapporto afferma che era stato sollevato e portato fuori dall’aereo, quindi forse si è avvicinato!
DOTT.ssa: Will, mi ascolti, voglio che ripensi al momento in cui il velivolo è atterrato, a quando è sceso da quell’aereo. Può farlo?
WILL: Sì!
DOTT.ssa: Che cosa vede?
Due uomini di Sark si avvicinano a Will, lo afferrano per le braccia e lo trascinano fuori dall’aereo
WILL: Oddio, vengono a prendermi! Ti prego! Ti prego non uccidermi! Ti prego non uccidermi!
SYDNEY: Lo svegli!
DOTT.ssa: Va tutto bene!
Gli uomini portano Will vicino all’uscita
WILL: Non uccidermi! Ti prego non uccidermi!
DOTT.ssa: Will, mi dica che succede!
Will passa vicino a Sark che continua a lavorare al computer
WILL: Mi portano giù dall’aereo!
DOTT.ssa: Riesce a vedere il computer di Sark?
WILL: No! No, passo troppo veloce!
DOTT.ssa: Torni indietro e provi di nuovo! Questa volta, quando passa vicino al computer, voglio che si fermi!
La scena si ripete. Will viene trascinato verso l’uscita dell’aereo, quando passa vicino a Sark va a rallentatore e guarda sullo schermo del computer
WILL: Nomi! Io vedo dei nomi!
DOTT.ssa: Me li legga!
WILL: Dostoyevsky, Nabokov, Tolstoy, Chekov.
DOTT.ssa: Molto bene, Will. Ora, quando sentirà il suono, voglio che apra gli occhi e appena l’avrà fatto si sentirà molto riposato e rilassato! (suono metallico, Will si sveglia) Adesso devo visitarlo, datemi un minuto! (entra nella stanza con Will)
VAUGHN: Stai bene?
SYDNEY: Dubito che il codice che attiva il carillon di Rambaldi sia una lista di autori russi! Dev’essere un linguaggio cifrato!
VAUGHN: Senti, in circostanze normali non te lo chiederei, ma tua madre è l’unica persona che può decifrare quei nomi prima che tu parta! Se tua madre ci darà il codice per attivare il carillon,… Beh, allora dovrai attivarlo sul posto! Lo farai suonare e registreremo la musica via satellite, poi lo distruggerai!
DOTT.ssa: Agente Bristow!
(Le fa cenno di entrare nella stanza. Sydney entra e parla con Will, Vaughn li osserva)

[Cella di Irina. Sydney la incontra per farle decifrare i codici]
SYDNEY: Dostoyevsky, Nabokov, Tolstoy, Chekov: queste parole cifrate erano nel computer di Sark. Voglio che tu le decodifichi per me!
IRINA: Dammi la tua matita e un foglio!
SYDNEY: No!
IRINA: Non posso decifrarle senza carta e matita!
(Sydney spezza la matita e strappa un foglio, poi gliele passa attraverso uno sportello)
IRINA: Non mi hai ancora chiesto come ho potuto sparare a mia figlia!
SYDNEY: No, infatti!
(Irina le restituisce il foglio)
IRINA: Non avresti tanta urgenza di avere la combinazione, se non sapessi già dov’è il carillon! Sark non esiterà ad ucciderti! Non voglio perdere l’occasione di potermi giustificare!
(Sydney si allontana, ma prima di andarsene si volta verso Irina)
SYDNEY: Nella recita del Ringraziamento ero un tacchino!
IRINA: Grazie!
(Sydney si allontana, Jack osserva la scena dalla telecamera di sorveglianza)

[Siberia. Sydney, Dixon e altri due uomini sono all’ingresso della caverna]
DIXON: Non rilevo contatti nell’area! Promette bene, siamo solo quaggiù! Ma tenete accesi i rilevatori e state all’erta! Novak, tu controlla l’ingresso a sud-ovest, Cooper, tu quello a nord! Restate collegati! (si rivolge a Sydney) Fa attenzione! Se finisci in acqua, il ghiaccio si richiude in 4 secondi!
SYDNEY: Buono a sapersi!
(Sydney entra nella caverna)

[Casa di Sloane, che sta lavorando alla sua scrivania]
(Squilla il telefono)
SLOANE: Sì? (si sente un’interferenza e dei suoni acuti) Pronto? Pronto? (Sloane riattacca e fa un’altra telefonata)
UOMO: Sì, signore?
SLOANE: Mi dia la sezione sicurezza, devo rintracciare la chiamata che ho appena ricevuto!
UOMO: Un momento!
SECURITY: Signore, la chiamata veniva dal Bed&Breakfast Barranka, contea di Sonoma, in California.

[Siberia]
DIXON: Rapporto contatti!
NOVAK: Posizione 1 presente. Nessun contatto!
COOPER: Posizione 2 presente. Nessun contatto! Ci sono solo io qui!
DIXON: Syd, come mi ricevi lì dentro?
SYDNEY: Ricevo bene, Dixon!
(Syd arriva al centro della caverna, dove su una roccia è posizionato un vecchio scrigno)
SYDNEY: Il ghiaccio nel tunnel è un po’ instabile, vado in silenzio radio finchè non lo supero.
DIXON: Ricevuto. Sono in stand-by.

[Cella di Irina dove lei sta facendo dei piegamenti sulle braccia. Arriva Jack]
IRINA: Ho avuto in mente un’immagine del tuo volto per vent’anni! Ricordavo un marito innamorato, un uomo generoso, un patriota. Certo, avevo l’ordine di fingere una vita con te, ma in certi momenti l’illusione del nostro matrimonio era tanto forte per me quanto lo era per te, specialmente quando è nata Sydney. Guardandoti adesso vedo che quell’illusione è scomparsa del tutto!
JACK: Voglio che ti sia ben chiara una cosa: ci sono persone convinte che tu possa ripagare il debito che hai con questo paese con una collaborazione continuativa. Non sono uno di loro! E se in qualche modo Sydney rimarrà vittima dei tuoi loschi scopi io ti ucciderò! Ha passato gran parte della vita credendoti morta, si riabituerà. Qualunque sia il legame che cerchi di costruire con lei!
IRINA: Non le hai detto cosa le hai fatto dopo che sono sparita, vero?

[Siberia. Sydney apre il cofanetto e chiama la CIA]
SYDNEY: Base operativa qui Freelancer, mi ricevete?
VAUGHN: Forte e chiaro Freelancer!
SYDNEY: Ho trovato il carillon! Sembra intatto… Aspettate, inserisco il codice che mi ha dato mia madre!

(all’esterno della caverna…)
DIXON: Cooper, Novak, rilevo contatto in avvicinamento! Da nord-ovest, a 100 metri. Potete confermare?
COOPER: Lo vedo sul radar!
NOVAK: Anch’io! Ma non vedo nessuno!
DIXON: Il contatto si è fermato! Correzione: rilevo quattro, quattro contatti! In avvicinamento da tutte le direzioni! Puntano all’ingresso!
COOPER: Io non vedo ancora nessuno!
DIXON: Sydney! Mi ricevi? Sydney!

SYDNEY: 3…1…1…2…5…4.
(Il carillon comincia a suonare, Sydney avvicina il trasmettitore)
OPERATORE: Abbiamo l’audio!

DIXON: Rispondimi Cooper! Il tuo contato è a soli dieci metri!
COOPER: Io non vedo niente!
DIXON: Ti sta proprio addosso!
COOPER: Ti dico che non c’è nessuno qui!
(Da sotto il ghiaccio partono degli spari, Cooper cade a terra)
DIXON: Cooper mi ricevi? Rispondimi Cooper!
NOVAK: Il mio contatto è a soli due metri! Dev’esserci qualche problema tecnico!
DIXON: Novak! Sono sotto il ghiaccio!
(Partono altri spari e viene colpito anche Novak)
DIXON: Novak! (comincia a sparare sotto il ghiaccio) Mi ricevi Sydney?

(La musica del carillon finisce)
SYDNEY: Bene, non c’è altro. Confermate la registrazione, sono pronta a distruggere il carillon!
VAUGHN: Affermativo, abbiamo la registrazione!
SYDNEY: Affermativo, procedo! (spruzza uno spray logorante sul carillon che subito si logora. Sydney richiude il carillon e lo mette in una valigetta che aveva con sé, poi riaccende il contato radio con Dixon)
DIXON: Sydney, mi ricevi?
SYDNEY: Ti ricevo Dixon, che succede?
DIXON: Vattene! Sark è qui!
(Sydney sente dietro di lei lo scatto di un caricatore, e Sark appare con in mano un mitra)
SARK: La valigetta a terra!
(Sydney posa la valigetta)
SARK: Spingila qui!
(Dà un calcio alla valigetta che arriva ai piedi di Sark)
SARK: Eri tu a crearci problemi al lancio! Ti offrirei volentieri un passaggio, ma il mio sommergibile ha solo quattro posti!
SYDNEY: Quel che conta è il pensiero!
(Prende il suo martelletto da scalatrice, lo lancia verso Sark che gli si conficca in una coscia)
SARK: Ahhhhh!
(Dal mitra partono dei colpi, che rompono il ghiaccio sotto i piedi di Sydney. Lei fa un passo e cade nell’acqua ghiacciata, che in un attimo si richiude sopra la sua testa, lasciandola imprigionata sotto il ghiaccio…)

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