ALIAS Italia

ALIAS ITALIA

FANFICTION

Scritto da Articiòch
Riassunto: Un rapporto scritto da Weiss rischia di innescare un incidente diplomatico.

Data di composizione: fine febbraio-inizio marzo 2005.
Periodo di svolgimento: 2^-3^ stagione.
Adatto a: tutti.

DISCLAIMER
Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito "Alias Italia – Il dossier Sydney Bristow", e che tutti i personaggi della serie "ALIAS" utilizzati sono di proprietà ABC, Bad Robot – Touchstone Television e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.

Il rapporto

In conclusione, le fonti più attendibili di informazioni per organizzazioni in concorrenza tra loro sono quelle non segrete; i dati migliori, che di rado sono segreti, sono le azioni della parte avversa.

Wilensky, Organizational Intelligence, cit., p. 72

“La condotta perseguita dalla presente amministrazione nei confronti della Federazione Russa ha agito in maniera piuttosto controversa; inizialmente ne ha cercato l’appoggio nella guerra al terrorismo ma durante il secondo mandato, nell’ambito di una piú estesa lotta ai regimi non democratici, ha mostrato un atteggiamento critico verso le derive autoritarie ed antiliberali del potere di Putin, le violazioni ai diritti umani in Cecenia e soprattutto le opposizioni antirusse dei varî Paesi dell’ex URSS sono state finanziate da ambienti vicini al partito al governo e dal governo stesso; addirittura si sono forniti denari a quei gruppi attivi nelle manifestazioni ucraine per insegnare i loro metodi a formazioni analoghe nelle altre repubbliche della Comunità degli Stati Indipendenti. Nel febbraio del 2005 è stato concesso, per la prima volta, lo status di rifugiato politico ad una cittadina russa [1]. A parere degli analisti che redigono il presente rapporto, questa serie di azioni, giustificate strategicamente dal fatto che i russi vendano tecnologia militare a Stati come Siria, Iran, India e Cina comunista, sono però state viste in molti ambienti russi 1) come vere e proprie ingerenze da parte degli Stati Uniti nel territorio di un altro Stato-guida uso agli stessi metodi anche se in minor misura; 2) gli ambienti succitati non hanno potuto fare a meno di notare che le multinazionali americane possano ricavare grandi vantaggi dall’apertura dello sfruttamento delle risorse russe ad aziende straniere (così come dal rialzo del prezzo del petrolio a causa dei torbidi in ‘Iraq). Considerando che di due di queste imprese è azionista il Presidente stesso degli USA, molti russi, sia coloro sensibili al riaccostamento -incoraggiato peraltro dal governo locale- al glorioso passato di superpotenza, sia coloro che sono critici nei confronti della politica di Putin, hanno visto nelle “ingerenze” americane un doppio atto di tirannìa e rischia di spostarsi a destra od a sinistra del governo federale verso posizioni sempre piú estremiste.”
Uffa! Che noia. L’ag. Vaughn stava leggendo con malcelato disinteresse l’ultimo rapporto sulla situazione geopolitica russa ,il quale non faceva che ripetere cose che lui già sapeva. Vaughn saltò un po’ di righe e poi riprese a leggere.
“D’altra parte nei Paesi non russi della CSI il nazionalismo anti-russo, rinato negli anni ’80 del secolo scorso, fa’ sì che il rapporto con Mosca sia visto come di sudditanza sia politica che economica; in molti elementi l’avvicinamento agli Stati Uniti ed alla Unione Europea è visto come una garanzia per un maggior sviluppo economico e la fine della corruzione emanata dai gruppi al potere sostenuti dal Cremlino. Pertanto…”
Che palle! Vaughn saltò un po’ di righe, fece per leggere, poi decise di saltare ancora un paragrafo.
“ A parere degli analisti che redigono il presente rapporto, nell’ambito della situazione politica mondiale indebolire il ruolo internazionale della Russia costituisce un grosso rischio perché priverebbe i Paesi della coalizione contro il terrorismo di una potenza in grado di combattere l’integralismo islamico nell’Asia centrale e di fare da contraltare all’impetuoso emergere della Repubblica Popolare Cinese…”
Basataaah! Non ce la faccio piú. Vaughn decise di alzarsi e sgranchirsi le gambe aggirandosi per i corridoî della Rotunda coll’aria di fare qualcosa.

«Ag. Weiss, le volevo far sapere che il rapporto che mi ha consegnato l’altro ieri verrà dato in consultazione al NIC [2] ed al Gruppo di Supporto OPSEC Interagenzia. A Langley l’hanno già consultato con ammirazione per la sua competenza. Ottimo lavoro.»
«Uh… grazie.» Eric era un po’ titubante: avrebbe voluto chiedere di piú su questo rapporto… che lui non ricordava di aver mai scritto. Il giorno prima Dixon era venuto nel suo ufficio e gli aveva fatto qualche complimento su un fantomatico rapporto che martedì gli era stato consegnato. Weiss non aveva consegnato nessun rapporto a Dixon quel giorno e non riusciva proprio a capire a quale documento Dixon si riferisse. Solo che allora era stato al gioco per non sembrare scemo… e perché i complimenti da un superiore sono sempre ben accetti, ma ora la cosa si faceva piú grossa, il suo scritto sarebbe arrivato in alto. Eric decise che bisognava assolutamente scoprirne di piú.
«Ecco, direttore…»
«Mi chiami pure Dixon.»
«Credo che quello che le ho mandato sia in qualche modo incompleto, ci sono alcune cose da riverificare.»
«Ma nel rapporto diceva che aveva controllato ogni singola informazione e poi le sue conclusioni sono così sagaci che mi sembra ci sia poco da aggiungere. Comunque, mi faccia vedere.»
«Ecco… dovrei rileggerlo un momento… poi controllare sul documento –vede ho fatto alcune aggiunte ma non mi ricordo piú dove le ho messe… sarà un lavoro lungo e quella che ha è l’unica copia prima delle modifiche.»
«Le mando subito una copia.» Appena Dixon uscì, Weiss tirò un sospiro. “Adesso saprò di cosa parla.”
Poco dopo arrivò la segretaria di Dixon con un po’ di fogli tenuti insieme da una graffetta. Mentre lei usciva Weiss la ringraziò e lesse il titolo.

RAPPORTO ALL’ATTENZIONE DELLE AUTORITÀ COMPETENTI
CLASSIFICAZIONE: SEGRETISSIMA

EVIDENZE EMERSE AL RIGUARDO DI RELAZIONI FRA COREA DEL NORD ED AL QA’IDA
A cura di: ag. Eric Weiss – sede CIA di Los Angeles, Ca

«OH, M***A!»
Non era possibile. Eric chiuse gli occhî. Forse era un’allucinazione. Li riaprì. La terribile scritta era ancora lì. Si massaggiò le tempie.
“Non è possibile. Non ci credo. È uno scherzo.”
Weiss guardò la porta. Da un momento all’altro sarebbe entrata la segretaria con un altro rapporto, quello vero. Non accadde.
Weiss uscì dal suo ufficio ed incontrò Vaughn nel corridoio.
«Mickey, noi siamo amici vero?»
«Vero. Da prima del corso…»
«E se io fossi nei guai, tu mi aiuteresti vero?»
«Se devo portare fuori tua sorella…»
«No, senti: ti ricordi che lunedì avevo detto: “se voglio posso scrivere un finto rapporto talmente pieno di c***ate che non se lo berrebbe nemmeno un Bush in coma etilico”?»
«Come no, mi son fatto di quelle risate.»
«L’avevo poggiato sulla tua scrivania vero?»
«Mi sembra di sì.»
«Adesso dov’è?»
«Penso sia ancora lì.»
Vaughn tornò al suo ufficio seguito da Eric, guardò i fogli sparsi sulla scrivania, alzò un paio di cartelle, aprì due o tre cassetti. «Non lo vedo.»
«Cerca ancora.»
«Ti dico che non c’è.»
«Oh dio benedetto. Mickey, sono in un mare di m***a. sai chi ce l’ha?»
«Lo pseudo-rapporto?»
«Dixon.»
«Cosa?»
«Ieri l’altro ho visto la sua segretaria entrare nel tuo ufficio. È uscita con un plico di fogli, no? E non hai controllato cosa c’era nel plico ,dico, prima di darglielo, no? Potresti averci appoggiato sopra il mio finto rapporto, no?»
l’ag. Michael Vaughn fu colpito dall’orripilante ipotesi come da una mazza chiodata.
«Ma… Gesù è vero! L’ho messo proprio lì… Adesso Dixon dev’essere furioso.»
«No, ma lo sarà. Ci ha creduto.»
«E—e COME HA FATTO? Era talmente pieno di s*****ate che neanche Topolino ci sarebbe cascato! T’eri pure inventato i nomi!»
«Eppure ieri viene da me e mi fa “bel lavoro!” e io non capisco. Adesso è di nuovo a farmi i complimenti e a dirmi che l’ha già mostrato ai superiori.»
«E ci hanno creduto anche loro?»
«Non solo: lo farà vedere Washington.»
«Cristo… e l’avevi pure firmato col tuo nome.»
«Lo so, sono uno s*****o.»
«Gesù, Giuseppe e Maria, la vedo brutta. Cosa facciamo adesso?»
«Non sarebbe il caso di dirgli tutto?»
«Adesso?»
«E quando se no? Che succede quando mi chiederanno delle fonti?»
«Ma lui non le ha controllate?»
«No… le ha date per buone.»
«Allora mica è detto che te le chiedano. Se uno consegna un rapporto si suppone che siano già confermate.»
«Ma io non l’ho consegnato! È stato un caso fottuto!»
«Ho capito, ma ti ricordi le analisi per le armi non convenzionali di Saddam prima di fargli guerra? Noi abbiamo mai ricontrollato le fonti? Gli inglesi lo stanno facendo adesso che c’è una commissione parlamentare.»
«Cosa vuoi dire?»
«Che potrebbero anche crederti sulla parola.»
«E invadere la Corea? Ma non sono mica matti!»
«Da quando hanno ammesso di avere l’atomica le acque non si sono ancora calmate.»
«Ma dài… non sarà questa la goccia che farà traboccare il vaso.»
«Non dico questo, dico solo che se a Washington hanno già deciso per un intervento militare la tua parodia, che loro hanno preso per buona, potrebbe dar loro il la’!»
«Senti, noi parliamo di guerre e generali ma io sinceramente ho il sospetto che Dixon mi prenda in giro.»
«Marcus non farebbe mai una cosa del genere, non uno scherzo che duri per due giorni… lo conosco bene.»
«Santo dio, santo dio… ma allora…?»
«Tu hai presente che gli psicologi dicono che l’autorevolezza con cui si ammantano certe osservazioni ha maggior effetto di risultati in sé? Che se uno ha la fiducia e dice cose verosimili…»
«Vabbene, ma per l’intanto che facciamo?»
«Seguimi.»

Jack Bristow stava esaminando l’ennesimo rapporto sul terrorismo iracheno. Secondo il rapporto, gruppi di sunniti organizzavano attentati ai danni degli sciiti e dei curdi per spingerli alla risposta ed innescare una ribellione; i ba’atisti e gli islamici organizzavano attentati ai danni del governo e lottavano gli uni contro gli altri; gli iraniani tentavano di arruffianarsi gli sciiti ed i siriani i ba’atisti. Insomma, era un tutti contro tutti: infatti il
«Scusa Jack, ti possiamo disturbare?»
«Ditemi.»
«Ti ricordi che ieri ti avevo fatto leggere quel finto rapporto…»
«Ah sì, uno scherzo divertente.»
«Ora, tu sai che nel nostro lavoro capita continuamente di vedere le cose piú assurde realizzarsi senza un motivo, ma per effetto del caso, combiando…»
«Che c’è, v’ha beccati Dixon.»
«Sì e no.»
«Che vuol dire, Michael?»
«Sì nel senso che quel rapporto –sì Eric, quel finto rapporto, è finito nelle mani del capo; no nel senso che ci è finito casualmente e lui ha creduto che fosse vero.»
«Che vuol dire “vero”?»
«Marcus l’ha letto e ha pensato che fosse roba vera. Glie l’ha portato per sbaglio la sua segretaria e lui se l’è bevuto tutto.»
«Non ci credo.»
«E l’ha mandato anche ai capi a Langley.»
«Naaah, è un altro scherzo.»
«Le giuro, signor Bristow, le giuro sulla testa di mio padre, che è finito casualmente su quella scrivania e che Dixon ha creduto parlassi di cose vere.»
«Ma… non ci avrebbe creduto neanche un Bush ubriaco perso e con le azioni petrolifere in ribasso!»
«È quello che dico anch’io eppure è così: la mia parodia di rapporto è stata presa per vera.»
Jack fissò Eric e Michael instupidito.
«Venivamo da te per sapere cosa potevamo fare.»
Jack continuò a fissarli imbelinato, poi socchiuse gli occhi grattandosi il mento. «La logica vorrebbe che Eric scrivesse un rapporto dove si smentisce.»
«Ma così mi sputtano!»
«Sarà sputtanato lo stesso quando le sue fonti verranno verificate. Oramai il patatrac è fatto e non si può piú tornare indietro.»
«Sì ma… lei si ricorda quando non vennero ricontrollate le indicazioni sulle armi chimiche di Saddam Husayn?»
«Beh, in realtà vennero vagliate le opinioni di molti analisti e scartate quelle negative. La politica seleziona le informazioni a seconda della loro verosimiglianza col momento politico.»
«Sì ma quella volta Tenet la fece grossa.»
«Ed infatti presentò le sue dimissioni: lei vuol far lo stesso, Weiss?»
«Ma cosa dico nella smentita?»
«Beh, visto che la prima relazione –chiamiamola così- l’ha scritta lei, le sarà facile trovare le parole per l’altra. Bisogna infarcirla di frasi tipo “in effetti forse non”, “alla luce di nuove analisi”, “ulteriori sviluppi hanno parzialmente modificato l’interpretazione dei fatti” e roba simile. Io l’ho fatto un sacco di volte. Beh, quando l’avrà redatta me la faccia rileggere.»
«Corro.»

«Dunque, qui lei parla di una nostra fonte segreta nello Stato Maggiore nordcoreano, il generale Pak Doo Ik. Marcus non si è accorto che era il nome di un calciatore?»
«Non segue nessuno sport.»
«Bene, dica che le altre fonti che s’è inventato di avere a Pyŏngyang hanno motivi per pensare che sia un doppiogiochista. Dica che li ha costretti a far trapelare un particolare che l’avrebbe accusato agli occhî dei suoi superiori ma che non è stato arrestato, anzi, nemmeno sospettato.»
«Ottimo.»
«Quest’altro qua: Kuu Lah Ton, ma come ha fatto Marcus a non accorgersi… beh dica che è stato ricoverato in un manicomio ieri. Dica che quando l’ha saputo gli altri nostri agenti hanno dovuto ammettere che da mesi si comportava in un modo alquanto strano.»
«Scrivo subito.»
«Questo terrorista che apparterrebbe ad al-Qa’ida: Nabir al-Bār, che lavorerebbe ad un bistrot di Parigi –qui Jack fece una smorfia- beh, scriva che una storia familiare ricca di elementi affetti da malattie mentali non lo rende molto affidabile anche se apparentemente è sano. Invece questo qua: il pasticciere Alik Li-Babà, di Hamas… santiddio… metta che è appena emerso che è omosessuale, sieropositivo, che faceva il doppio gioco per il Mossad, che vende crack ai minorenni, che guida come un cane e che non si sa chi sia il suo vero padre. Tutte queste cose lo renderanno inaffidabile agli occhî di Langley.»
«Benissimo, benissimo.»
«Ecco, ora con questo nuovo scritto si farà una figuraccia ma forse salverà ancora il suo posto ed il mondo da una catastrofe.»
«Jack non so come ringraziarla.»
«Mi deve un favore… e non scriva mai più di queste c***ate.»
«Ci può contare; vado subito da Dixon.»
Eric si alzò e raggiunse a grandi passi l’ufficio del capo, bussò alla porte ed entrò.
Jack tirò un sospiro, quindi tornò al suo calcolatore ed andò sul sito della CIA, per informarsi sugli avvenimenti recenti. La sua attenzione venne subito attirata da un comunicato dal Dipartimento di Stato.

Corea del Nord: un rapporto della CIA sembra confermare i timori della comunità dell’intelligence sui legami fra il regime comunista ed il terrorismo internazionale.

Jack si voltò verso la porta dell’ufficio di Dixon. Sembrava che il capo e Weiss stessero ancora parlando. Troppo tardi.
«Mannaggia.»

NOTE
1- Apparso su "La Stampa" del 19/2/2005.
2- Consiglio Nazionale per le Informazioni.


Alias © 2001/05 Bad Robot - Touchstone Television
Alias Italia - Il dossier Sydney Bristow © 2003/05 Antonio Genna
Tutti i marchi citati in queste pagine sono dei rispettivi proprietari, tutti i diritti riservati
Tutto il materiale presente nel sito "Alias Italia"  non è riproducibile senza autorizzazione!

Torna all'indice delle Fanfiction

Torna alla home page