ALIAS Italia

ALIAS ITALIA

FANFICTION

Scritto da Neverin
Riassunto: “...Questo sarebbe stato il loro ultimo pensiero, questo il loro ultimo ricordo, il loro ultimo istante di vita... il loro ultimo respiro...”

Data di composizione: 13 dicembre 2003
Periodo di svolgimento: Terza stagione. SPOILER ep. 3.12!
Adatto a: tutti

DISCLAIMER
Si ricorda che tutti i diritti del racconto sono di proprietà del sito "Alias Italia – il dossier Sydney Bristow", e che tutti i personaggi della serie "ALIAS" utilizzati sono di proprietà ABC, Bad Robot – Touchstone Television e sono utilizzati senza il permesso degli autori e non a fini di lucro.

PREFAZIONE DELL'AUTRICE
Lo ammetto: sono spoiler-dipendente. Non ci posso fare più niente, credo che sia una vera e propria malattia, ed è di poca consolazione sapere che non sono l’unica ad esserne afflitta.
Ad ogni modo, gran parte dei miei racconti sono sintomi diretti di questa gravissima patologia. Non da ultimo questo che segue. In effetti non si può dire che si tratti di un vero e proprio racconto, è più che altro una “scena”...Ma quando ho letto quelle tre righe di script dell’episodio 3.12, la mia mente si è messa in moto e ha elaborato queste due paginette... E dato che è un po’ che non mi faccio viva (causa esami!),ho pensato di lasciarvi qualcosa da leggere.... A presto!
P.S. Indovinate? Le liriche usate sono degli Evanescence...La meravigliosa "My last breath"...

Fino all'ultimo respiro

Il buio lo avvolgeva. Il silenzio riempiva l’aria. Nessun suono se non quello del suo respiro, lento, pesante. Poi una voce ruppe la quiete minacciosa.
- A cosa stai pensando? –
- A quello che è andato storto. Al perché siamo finiti qui. A cosa ho sbagliato. –
- Non hai commesso alcun errore. Il piano era perfetto... ma sai che c’è sempre qualcosa di incalcolabile. –
- Avrei dovuto prevederlo. Se fossi stato più attento, adesso non saremmo qui. –
- Non prenderti la colpa. Erano mie le informazioni che hai usato per preparare quel piano. Se fossero state più accurate... non saremmo qui. E comunque adesso non ha più importanza. –
Il silenzio piombò di nuovo tra di loro. Ma nuovamente non durò a lungo.
- Quanto credi che manchi ? –
- Un’ora... forse due. –
Cercò il suo volto attraverso la fitta oscurità, ma non riuscì a vederlo. Cercò di muoversi, di alzarsi, di allungarsi per raggiungere il punto in cui lei sedeva... ma le catene glielo impedirono. Tornò ad appoggiarsi con la schiena contro la fredda e umida parete della cella...e chiuse gli occhi.


Improvvisamente una luce accecante squarciò il buio e voci minacciose e straniere ruppero il rassicurante silenzio. Sei uomini entrarono nella cella. Tre si diressero verso Sydney, la sollevarono e la slegarono. Gli altri tre fecero lo stesso con lui. Finalmente riuscì a vederla. I suoi occhi sfidavano le guardie, teneva la testa alta...era come sempre bellissima. Entrambi sapevano che era arrivato il momento, che stavano per essere giustiziati. Nessuno sarebbe arrivato a soccorrerli...quando li avessero trovati, sarebbe stato comunque troppo tardi. La guardò negli occhi...dovevano tentare il tutto per tutto, cercare di fuggire...ognuno per la sua strada. Lei doveva fuggire, doveva sopravvivere, non poteva morire in quell’angolo di mondo...non poteva morire...Lui non lo avrebbe permesso. Ma come fare? Le guardie li tenevano stretti, li strattonavano verso l’uscita della cella, urlavano, li picchiavano... Improvvisamente si trovarono a pochi passi l’uno dall’altra... i loro occhi si incrociarono...Era la fine. Non sarebbe stato possibile sopravvivere...anche se uno di loro fosse riuscito a fuggire, l’altro sarebbe stato catturato e ucciso... Comunque non avrebbe più rivisto i suoi occhi meravigliosi, non avrebbe più sentito il profumo dei suoi capelli di seta...non avrebbe più avuto la possibilità di stringerla... Ecco, quello sarebbe stato il suo ultimo desiderio... Stringerla, abbracciarla, baciarla...un’ultima volta. Dirle quanto davvero l’amasse.
Fu un momento...si liberarono entrambi dalle strette dei loro carcerieri...e un istante dopo Sydney era ancora tra le sue braccia...e lui la stringeva...forte.

“Hold on to me love
You know I can't stay long
All I wanted to say was
I love you and I'm not afraid”

Sapevano che sarebbe durato solo per qualche secondo... ma erano fermamente intenzionati a far sì che quel secondo si trasformasse nella loro personale eternità. La strinse ancora più forte, memorizzò la forma del suo corpo avvolto tra le sue braccia, il profumo dei suoi capelli, la sensazione di avere tutto ciò che davvero voleva abbandonato nel suo abbraccio. Presto il loro cuori assunsero lo stesso battito impazzito. Il loro respiro diventò uno solo. I loro pensieri divennero un solo unico sospiro di rimpianto... per tutto quello che avevano appena ritrovato e che già stavano per perdere.
Pensò che l’amava...che l’aveva sempre amata, che mai per un solo istante, in tutti quegli anni, dalla prima volta che l’aveva vista, alla notte in cui l’aveva persa, al giorno in cui l’aveva ritrovata... mai, per un solo istante aveva smesso di amarla... E avrebbe voluto che lei lo sapesse. Che lei lo ricordasse come l’uomo che mai aveva smesso di vivere per lei, di lei, con lei... In quel momento si rese conto di non avere paura. Per la prima volta in vita sua, non aveva paura... Stava per morire, ma non aveva paura...perché Sydney era stretta tra le sue braccia...e tutto era incredibilmente perfetto...

“Can you hear me?
Can you feel me in your arms?
Holding my last breath
Safe inside myself
Are all my thoughts of you

Sweet rapture and life,
It ends here tonight.”

Affondò il suo volto nel suo stretto abbraccio e chiuse gli occhi. Si lasciò avvolgere, inghiottire da quella stretta rassicurante. Poteva sentire i suoi pensieri...come se fossero i suoi stessi. Era tra le braccia di Michael...per l’ultima volta. Stava per morire...stava per perderlo, di nuovo... Lui era tutta la sua vita... Il suo ultimo pensiero sarebbe stato per lui. Il suo ultimo respiro, sarebbe servito a dirgli quanto lo amasse.

”I know you hear me,
I can taste it in your tears.
Holding my last breath
Safe inside myself
Are all my thoughts of you.

Sweet rapture and life,
It ends here tonight.”

Nonostante i suoi sforzi, le lacrime iniziarono a scendere sulle sue guance... Alzò gli occhi per guardare nei suoi. Per perdersi un’ultima volta negli occhi verdi di lui. Erano sempre stati così belli...e vivi...Divertiti o preoccupati o disperati o innamorati a seconda dei momenti... Ora invece c’era un solo chiaro e inesprimibile sentimento che riempiva il suo sguardo. Non avrebbe potuto dire razionalmente cosa fosse, ma quel qualcosa la rendeva allo stesso momento felice e disperata... Si avvicinò al suo volto... appoggiò la sua guancia a quella di lui...sussurrò brevi parole...e presto il gusto amaro delle loro lacrime si mischiò... il loro respiro divenne più lento...più faticoso. Le loro labbra si unirono...in un ultimo appassionato e disperato bacio...

“Closing your eyes
You pray your dreams will leave you here,
But still you wake and know the truth -
No one's there.

Say goodnight, don't be afraid
Calling me, holding me, as you fade to black.”

I loro occhi chiusi, le loro labbra unite...il loro amore così vero. Questo sarebbe stato il loro ultimo pensiero, questo il loro ultimo ricordo, il loro ultimo istante di vita... il loro ultimo respiro...

Improvvisamente, violentemente il sogno svanì e la realtà tornò prepotentemente a dividerli... Le guardie li separarono con forza, urlando parole dal significato incomprensibile...

Sentirono entrambi la mancanza del calore dell’altro... I loro occhi si cercarono forsennatamente per un ultimo intenso sguardo... Uno dei loro sguardi, quelli che potevano sostituire libri e libri di inutili parole... Nei loro occhi non c’era più alcun rimpianto, non c’era più alcuna paura...C’era solo un grido...di amore disperato...

Le guardie la trascinarono via... La chiamò... cercò di liberarsi dalla stretta dei suoi carcerieri per correre verso di lei...per tenerla con sé...per sempre... Ma non riuscì a muoversi...e restò immobile guardandola svanire nell’oscurità...

Non sentì più alcun suono, non vide più nulla... tutta la sua mente era concentrata sulle ultime parole che Sydney gli aveva sussurrato nell’orecchio prima di baciarlo per l’ultima volta...
“Ci ritroveremo. Noi ci troviamo sempre.”

“(Say goodnight)
Holding my last breath
(Don't be afraid)
Safe inside myself
(Holding me)
Are all my thoughts of you
Sweet rapture and life,
It ends here tonight.”


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